Il ritiro degli yankee dalla Siria lascia preludere al completo trionfo di Damasco, con la ricostituzione della totale sovranità del Governo di Assad sul 100 per cento del Paese.
I soldati dell'Esercito Arabo Siriano sono entrati ieri in due piccole ma importanti cittadine nel Nord di Aleppo, dopo che le bande curde hanno ritirato dalle due località i propri sicari.
Gli uomini dell'esercito sono entrati nelle città di Harbal e Um Vohoush nel nord di Aleppo dopo che l'SDF si è ritirato dalle città.
Le città si trovano a sud della città di Mareah, controllata da militanti sostenuti da Ankara, tra cui l'esercito libero.
Nel frattempo, il sito web di "Al-Arabi al-Jadid" ha riferito che le bande della SDF hanno tenuto diversi round di incontri con i comandanti dell'Esercito Siriano e concluso un accordo per consegnare alcune delle regioni detenute dal SDF alle forze di Damasco.
Nel frattempo, fonti locali hanno riferito che le truppe turche e i loro alleati terroristi sono in allerta per dare il via ad una grande operazione contro le bande curde nella Siria settentrionale, mentre le forze statunitensi, il principale sostenitore della milizia curda in Siria , si stanno ritirando dal paese.
Un sito web affiliato a militanti ha riferito il mese scorso che tribù arabe nella provincia di Hasaka, nel Nord-Est della Siria, hanno chiesto all'Esercito Siriano di schierare le guardie al confine con la Turchia dopo le minacce delle forze armate di lanciare un'imminente operazione su larga scala contro i curdi sulla sponda orientale del fiume Eufrate.
Si potrà dire quello che si vuole su Trump, però questa mossa del ritiro yankee dalla Syria, promessa in campagna elettorale, qual'ora si concretizzi appieno è di grandissimo aiuto alla Syria ed al suo Governo, e porta grande scorno ai fottuti pisciamerda, traditori da quattro soldi.
RispondiEliminaI curdi dovrebbero capire che, per ottenere appieno il diritto di essere difesi da Assad, devono dare a quest'ultimo la possibilità di contrapporsi soprattutto politicamente e in modo dialettico a Erdogan. Devono cioè poter dare ad Assad la possibilità di dire ad Erdogan che i curdi che lui combatte NON CI SONO PIU'. Pertanto non basta patteggiare la resa. Devono consegnare le armi e svelare eventuali depositi segreti e piani contro la Turchia, pentendosene. Solo così Assad potrà fare la voce grossa con Erdogan, altrimenti è meglio lasciarli al loro destino e poi patteggiare con la Turchia il ritiro dalla Siria
RispondiEliminasettentrionale.
AI CURDI NON E' PIU' POSSIBILE PRENDERE DUE PICCIONI CON UNA FAVA, a meno che gli Usa non cambino idea sul loro ritiro, cosa che considero ancora probabile.
Riusciranno a capirlo?
Abbiamo un novello Hitler?
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