domenica 1 settembre 2019
Clamoroso autogoal di Trump! Le sanzioni Usa FAVORISCONO l'innovazione nell'agricoltura iraniana (con hardware nazionale!)
Un funzionario del Ministero dell'Agricoltura iraniano afferma che il paese ha speso oltre 720 milioni di dollari in macchinari e tecnologia negli ultimi sei anni per modernizzare il settore.
Kambiz Abbasi, che dirige il Dipartimento di Meccanizzazione e Digitalizzazione del Ministero, ha dichiarato sabato che la produzione nel settore agricolo è notevolmente migliorata negli ultimi anni, principalmente a causa dell'aggiornamento delle attrezzature utilizzate nel settore.
Abbasi ha definito "senza precedenti" le dimensioni degli investimenti dedicati all'agricoltura avanzata dal 2013, quando l'attuale Governo è entrato in carica per la prima volta.
Ha detto che una parte principale dell'investimento era destinata a seminatrici e macchine per la raccolta moderne, con conseguente riduzione degli sprechi nelle aziende agricole.
Il funzionario ha aggiunto che l'uso di droni agricoli, usati per irrorare pesticidi e fertilizzanti e monitorare a distanza e dall'alto le colture, é notevolmente aumentato nelle fattorie in tutto l'Iran, facendo dell'agricoltura della Repubblica Islamica la più "digitalizzata" del Medio Oriente.
Abbasi ha affermato che l'ondata accelerata di modernizzazione nel settore agricolo dell'Iran è arrivata nonostante le sanzioni statunitensi che hanno limitato l'accesso del Paese ai moderni macchinari agricoli; sono infatti intervenute le aziende locali, molte delle quali start-up iniziate da giovani ingegneri e tecnici, a soddisfare la 'fame' di innovazione delle fattorie ed aziende agricole iraniane.
Senza la concorrenza di ditte straniere, i giovani iraniani hanno potuto godere appieno del 'boom' di richiesta.
Abbasi ha detto che le banche di tutto l'Iran hanno concesso prestiti per oltre 500 milioni di dollari per l'acquisto di macchine e apparecchiature agricole negli ultimi sei anni, aggiungendo che gli agricoltori stavano diventando sempre più interessati ai processi meccanizzati e informatizzati per aumentare la produttività nelle loro aziende agricole.
L'Iran ha riportato un aumento della produzione nei principali settori agricoli nonostante le sanzioni imposte dagli Stati Uniti, che alcuni credevano potessero minacciare la sicurezza alimentare nel paese.
Il Governo ha segnalato un significativo aumento delle esportazioni di prodotti agricoli poiché le sanzioni iniziate a novembre hanno causato la svalutazione del rial della valuta nazionale, aiutando decisamente gli agricoltori a trovare nuovi mercati per i loro prodotti oltre i confini.
si, non è che sia positivo utilizzare tecnologie per spargere veleni. Rivoluzione significa anche tornare ad un'agricoltura sostenibile ma soprattutto sana!
RispondiEliminaSei forse un fungo o un'erbaccia, enriqe?
RispondiEliminaNon direi clamoroso autogoal, direi invece inevitabile autogoal, l'Impero U$A Fuorilegge nel suo patetico tentativo di destabilizzare quei Paesi che non si piegano alle sue pretestuose richieste, può solo ottenere quanto sta ottenendo, cioè il rafforzamento dell'Asse Antimperialista, da quando in Syria l'impero è stato mandato fuori giri non raccoglie altro che sconfitte su sconfitte, il tempo per i criminali yankee di sognare il dominio sul mondo intero, ma per conto dei loro veri padroni usurai, è finito, come dicono loro è Game Over.
RispondiEliminaribadisvi rivoluzione è anche ecosostenibilita'. Non possiamo continuare a distruggere la terra e la vita con i veleni chimici!
RispondiEliminaprendessimo esempio noi...con un solo F35 in meno lo Stato potrebbe regalare a tutti i produttori del settore delle macchine raccogli pomodori, e non avremmo più bisogno degli schiavi africani (oltre a creare posti di lavoro ben retribuiti - i guidatori) e indotto da pezzi di ricambio e riparazioni
RispondiEliminaCuba, "grazie" all'embargo, ha di fatto agricoltura biologica (ma chiamiamola naturale in contrapposizione a quella chimica che è meglio, chi ha coniato il termine "biologica" non era molto acuto in marketing). L'Italia potrebbe prendere esempio dall'Iran...con un solo, inutile F35 in meno lo Stato potrebbe regalare alle industrie del settore decine di MACCHINE RACCOGLIPOMODORI, così non avremmo più "bisogno" degli schiavi africani e toglieremmo una delle voci a favore dell'immigrazione, quella che "senza africani certi settori dell'agricoltura morirebbero". Invece, con delle belle macchine a biodiesel - non inquinanti - si creerebbero anche posti di lavoro qualificati ( iguidatori) e indotto (pezzi di ricambio e officine)
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