Secondo quanto riportato da fonti delle forze di sicurezza egiziane il gasdotto del Sinai sarebbe stato teatro nelle prime ore di stamane di un nuovo attentato esplosivo che ha costretto a interrompere il flusso di metano verso il regno Ascemita di Giordania.
Uomini a volto coperto armati di granate a mano e fucili d'assalto avrebbero costretto il personale di una stazione di pompaggo ad abbandonare i loro posti per poi piantare cariche esplosive e farle brillare.
L'incendio che si é subito sviluppato ha impegnato fino a poco fa i vigili del fuoco e sarebbe attualmente sotto controllo. Dal momento della caduta di Mubarak il gasdotto é sotto costante attacco, visto che uno dei molti modi in cui Israele esercitava la propria prepotenza verso Il Cairo era proprio farsi fornire metano a profusione a prezzi totalmente assurdi, garantiti solo dal versamento di laute tangenti ai corrotti burocrati del regime.
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