domenica 6 febbraio 2011

Attentato esplosivo contro gasdotto nel Sinai, interrotta la linea di rifornimento verso Aqaba


Ignoti attentatori hanno colpito un gasdotto nella zona di Al-Arish, nel Sinai, danneggiando le tubature che pompano gas liquefatto in direzione di Aqaba e quindi di Amman, in Giordania; la notizia, inizialmente riportata dal network qatariano Al-Jazeera é stata in seguito confermata dai media di Stato egiziani. Del materiale esplosivo é stato collocato in prossimità di una stazione di controllo della linea, distruggendola e facendo arrestare il flusso di gas liquefatto, non si riportano vittime o feriti.

Contattati da inviati dei media residenti della zona hanno parlato di una "enorme esplosione" con fiamme che si sono levate alte e persistenti sopra l'orizzonte e di una catena di esplosioni più piccole che si sono protratte a lungo dopo la prima. Le autorità egiziane ritengono che l'attacco sia stato preparato con attenzione e cura in passato e sia stato messo in opera approfittando dello stato di incertezza in cui si trova il personale egiziano di sicurezza nella penisola del Sinai.

Non sono stati registrati messaggi o rivendicazioni di alcuna sorta. In passato, membri di clan beduini che abitano il Sinai avevano cercato di portare a termine attacchi ai gasdotti, ma mai su una scala o con mezzi simili. "Le rivendicazioni dei beduini sono puramente economiche, la politica o il fondamentalismo religioso non c'entrano niente; vorrebbero solo che le loro comunità beneficiassero di una parte dei proventi dell'esportazione del gas, che invece la cleptocrazia di Mubarak tiene ben stretti".

Ad Amman, il Ministero giordano dell'Energia é in costante contatto con le autorità egiziane per tenersi aggiornato sull'evoluzione della situazione e su come e quanto il rifornimento energetico del regno hashemita sarà influenzato nell'immediato e prossimo futuro. La linea di tubature che porta gas verso Israele, invece, non é stata minimamente toccata dall'attentato o dai suoi effetti secondari.

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