Era chiaro ed evidente a chiunque avesse anche solo una infarinatura di strategia militare che l'improvviso infiammarsi del 'Fronte Nord' col coinvolgimento della Turchia in raid oltreconfine e schermaglie sulla frontiere con la Siria non aveva altro scopo se non quello di cercare di 'distrarre' il fulcro delle operazioni militari dalla zona di Qalamoun dove, poco prima, con la caduta di Yabroud, i mercenari terroristi anti-Assad avevano subito l'ennesima gravissima sconfitta.
Ma nuovi preziosi obiettivi aspettavano le colonne trionfanti dell'Esercito Siriano e di Hezbollah, come avevano già annunciato noi stessi nell'articolo sulla conquista del capoluogo del Qalamoun e oggi, nonostante gli sforzi di Erdogan e della sua cricca, questi obiettivi sono stati raggiunti: i villaggi di Flita e di Ras al-Maara, infatti, sono caduti completamente in mano alle forze governative.
Intanto, in Turchia si estende lo scandalo riguardo le conversazioni del Ministro degli Esteri Davutoglu che parlava apertamente con un intelocutore della possibilità di creare ad arte un finto "attacco siriano" da oltreconfine, per poter giustificare un raid armato contro le forze di Assad attorno a Latakia.
Sembrerebbe, infatti, che l'intercettazione incriminata sia stata "passata" da elementi anti-Erdogan all'interno delle stesse forze armate turche (che hanno il dente avvelenato con l'attuale Premier per via delle sue 'purghe' contro il vecchio corpo ufficiali) ai servizi siriani, che poi l'hanno diffusa a tutti i media della regione.
sabato 29 marzo 2014
Nuova grande manifestazione antisionista ad Amman nel nome del martire Raed Zaytar!!
Nella giornata di ieri dopo le usuali preghiere del venerdì una immensa folla si é radunata ad Amman, capitale del regno ascemita di Giordania, per reiterare la richiesta popolare di chiusura forzosa dell'ambasciata sionista nel paese e per l'interruzione di ogni rapporto diplomatico con il regime ebraico.
I cittadini giordani hanno marciato nel nome e in memoria di Raed Zeiter, il giudice giordano di origine palestinese assassinato senza motivo al Ponte Allenby dagli sbirri sionazisti che hanno poi cercato di sostenere che un uomo di legge, uno stimato professionista del Diritto, avrebbe 'aggredito gli agenti con una spranga'.
Evidentemente gli assassini non sapevano che la loro vittima era uno stimato e rispettato giudice (per i sionisti tutti gli arabi sono subumani violenti) e quindi non si sono peritati di inventare una panzana meno incredibile. Purtroppo il reuccio Abdallah, troppo condizionato dalle sue malsane alleanza con Usa e Sauditi non ha dato segno di essere in sintonia coi desideri del suo popolo.
Evidentemente il popolo giordano dovrà in qualche modo darsi un leader meno in sintonia coi suoi nemici.
I cittadini giordani hanno marciato nel nome e in memoria di Raed Zeiter, il giudice giordano di origine palestinese assassinato senza motivo al Ponte Allenby dagli sbirri sionazisti che hanno poi cercato di sostenere che un uomo di legge, uno stimato professionista del Diritto, avrebbe 'aggredito gli agenti con una spranga'.
Evidentemente gli assassini non sapevano che la loro vittima era uno stimato e rispettato giudice (per i sionisti tutti gli arabi sono subumani violenti) e quindi non si sono peritati di inventare una panzana meno incredibile. Purtroppo il reuccio Abdallah, troppo condizionato dalle sue malsane alleanza con Usa e Sauditi non ha dato segno di essere in sintonia coi desideri del suo popolo.
Evidentemente il popolo giordano dovrà in qualche modo darsi un leader meno in sintonia coi suoi nemici.
venerdì 28 marzo 2014
Bambini di due e di un anno muoiono carbonizzati a Gaza nel rogo scatenato da una candela: vittime dell'assedio sionista!!
Questi pietosi, candidi sudari avvolgono le piccole spoglie di Sheik Eid e della sua sorellina Ghena, infanti di appena due ed un anno di età rispettivamente cui la grande 'moralità' del cosiddetto 'popolo eletto' ha riservato l'atroce morte nel rogo della loro povera casa, trasformata in un Olocausto di fiamme dalla candela che la loro famiglia usava per avere un minimo di luce durante i frequentissimi blackout dovuti al disumano regime di assedio esercitato verso Gaza dall'occupazione sionista.
Non é certo la prima volta che ci troviamo a riportare e commentare simili notizie e vorremmo rendere chiaro che pur con tutta l'attenzione che riserviamo ai fatti di Siria e di Libano (dove si combattono battaglie FONDAMENTALI per il FUTURO della Causa Palestinese) la nostra attenzione é sempre principalmente volta alla Palestina e soprattutto a Gaza, terra liberata dalla Resistenza che diventa laboratorio per il futuro Stato Libero di Palestina che andrà dal Giordano al Mediterraneo.
Anche Sheik Eid e Ghena sono vittime dell'assedio sionazista, ma parte della responsabilità delle loro morti ricade su quei dirigenti di Hamas che, dimenticando le necessità della Resistenza e cedendo alle lusinghe qatariote che promettevano prebende e influenza all'estero, hanno nei fatti sperperato il patrimonio di solidarietà e simpatia che la Striscia e i suoi abitanti potevano vantare presso l'opinione pubblica del più grande e influente stato arabo confinante.
Non é certo la prima volta che ci troviamo a riportare e commentare simili notizie e vorremmo rendere chiaro che pur con tutta l'attenzione che riserviamo ai fatti di Siria e di Libano (dove si combattono battaglie FONDAMENTALI per il FUTURO della Causa Palestinese) la nostra attenzione é sempre principalmente volta alla Palestina e soprattutto a Gaza, terra liberata dalla Resistenza che diventa laboratorio per il futuro Stato Libero di Palestina che andrà dal Giordano al Mediterraneo.
Anche Sheik Eid e Ghena sono vittime dell'assedio sionazista, ma parte della responsabilità delle loro morti ricade su quei dirigenti di Hamas che, dimenticando le necessità della Resistenza e cedendo alle lusinghe qatariote che promettevano prebende e influenza all'estero, hanno nei fatti sperperato il patrimonio di solidarietà e simpatia che la Striscia e i suoi abitanti potevano vantare presso l'opinione pubblica del più grande e influente stato arabo confinante.
Ufficiale della Surete Libanaise colpito a morte da sicari nella città di Tripoli Siriaca!!
In un prosieguo degli episodi di violenza omicida contro i rappresentanti delle autorità statali un ufficiale della Sicurezza Interna libanese é stato assassinato da sconosciuti nella città di Tripoli Siriaca esattamente 24 ore dopo che un graduato dell'Esercito era stato ucciso da sicari in moto, come riportato nel nostro articolo di ieri.
Boutrous Baya si trovava al volante della propria auto quando é stato affiancato da un veicolo dal quale sono partite raffiche di proiettili al suo indirizzo; crivellato, ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada e precipitando nel fiume Abu Ali, che attraversa la metropoli del Nord.
Natura del bersaglio e dinamica dell'attacco lasciano pensare a una matrice comune con l'attentato di ieri, evidentemente volto a scoraggiare l'azione di protezione svolta dalle autorità statali verso il quartiere alawita di Jabal Mohsen, più volte attaccato negli ultimi due anni dagli estremisti sunniti anti-Assad.
Boutrous Baya si trovava al volante della propria auto quando é stato affiancato da un veicolo dal quale sono partite raffiche di proiettili al suo indirizzo; crivellato, ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada e precipitando nel fiume Abu Ali, che attraversa la metropoli del Nord.
Natura del bersaglio e dinamica dell'attacco lasciano pensare a una matrice comune con l'attentato di ieri, evidentemente volto a scoraggiare l'azione di protezione svolta dalle autorità statali verso il quartiere alawita di Jabal Mohsen, più volte attaccato negli ultimi due anni dagli estremisti sunniti anti-Assad.
ECCEZIONALE TESTIMONIANZA!! Militanti dell'SSNP presenti anche nella Striscia di Gaza!!
La foto che vi presentiamo qui rappresenta la conferma di una voce che avevamo sentito 'girare' con insistenza negli ultimi tempi, specialmente durante e poco dopo l'ultimo scambio di fuoco tra il regime sionista di occupazione e l'enclave assediata di Gaza e riguardava la presenza di cellule dell'SSNP proprio nella striscia litoranea palestinese.
Dapprima non vi avevamo dato molto peso ma, a seguito di conferme verbali da parte di contatti in loco che riteniamo sicuramente affidabili e col ritrovamento di questo documento visivo possiamo ormai confermare la cosa: unità combattenti del Partito Socialista della Nazione Siriana sono presenti a Gaza e hanno preso parte, coi loro razzi fabbricati artigianalmente chiamati 'Aquila 2' al recente confronto militare tra l'Occupazione e le forze di Resistenza.
Non sappiamo se queste cellule sono state formate da militanti provenienti dal Libano e dalla Siria che si siano spostati a Gaza per affrontare direttamente il regime sionista o se siano state formate da Palestinesi locali che si riconoscono nel messaggio dell'SSNP e del suo leader storico Antun Saadeh (che infatti nella sua opera avoca anche la Striscia di Gaza, come il resto della Palestina, come parte della Grande Assiria).
L'aspetto 'artigianale' del vessillo dell'SSNP presente nella foto lascerebbe pensare che la seconda ipotesi sia più realistica, comunque vedremo quanto prima di raccogliere ulteriori informazioni e di comunicarvele con celerità e precisione.
Dapprima non vi avevamo dato molto peso ma, a seguito di conferme verbali da parte di contatti in loco che riteniamo sicuramente affidabili e col ritrovamento di questo documento visivo possiamo ormai confermare la cosa: unità combattenti del Partito Socialista della Nazione Siriana sono presenti a Gaza e hanno preso parte, coi loro razzi fabbricati artigianalmente chiamati 'Aquila 2' al recente confronto militare tra l'Occupazione e le forze di Resistenza.
Non sappiamo se queste cellule sono state formate da militanti provenienti dal Libano e dalla Siria che si siano spostati a Gaza per affrontare direttamente il regime sionista o se siano state formate da Palestinesi locali che si riconoscono nel messaggio dell'SSNP e del suo leader storico Antun Saadeh (che infatti nella sua opera avoca anche la Striscia di Gaza, come il resto della Palestina, come parte della Grande Assiria).
L'aspetto 'artigianale' del vessillo dell'SSNP presente nella foto lascerebbe pensare che la seconda ipotesi sia più realistica, comunque vedremo quanto prima di raccogliere ulteriori informazioni e di comunicarvele con celerità e precisione.
giovedì 27 marzo 2014
Sono tre navi da sbarco i vascelli usciti dal Mar Nero per raggiungere le coste siriane: rinforzi in vista per Assad!!
Esattamente come vi avevamo annunciato nel nostro ultimo post relativo veniamo a comunicarvi gli aggiornamenti sulle tre nuove unità navali russe in via di trasferimento verso le coste della Siria.
Le tre navi in questione sono tutte e tre unità da sbarco, precisamente la "Kaliningrad", la "Minsk" e la "Olenegorskiy Gornyak"; questo fa presagire un nuovo grande carico di mezzi militari e missili in arrivo per Assad e le sue forze (visto che munizioni e altri generi vengono trasportati in Siria direttamente con aerei da carico).
Queste navi si aggiungeranno a quelle tuttora presenti nella zona:
- Portaerei Ammiraglio Kuznetsov
- Incrociatore nucleare da battaglia Pietro il Grande
- Cacciatorpediniere Ammiraglio Levchenko
- Nave da Sbarco Georgiy Pobedonosets
- Vascello da Spionaggio Elettronico Almirante Fedor Golovin
- Nave Cisterna Sergei Osipov
- Nave Cisterna Kama
- Rimorchiatore Nikolai Chiker
- Rimorchiatore Altay
- Officina Galleggiante PM-56
Le tre navi in questione sono tutte e tre unità da sbarco, precisamente la "Kaliningrad", la "Minsk" e la "Olenegorskiy Gornyak"; questo fa presagire un nuovo grande carico di mezzi militari e missili in arrivo per Assad e le sue forze (visto che munizioni e altri generi vengono trasportati in Siria direttamente con aerei da carico).
Queste navi si aggiungeranno a quelle tuttora presenti nella zona:
- Portaerei Ammiraglio Kuznetsov
- Incrociatore nucleare da battaglia Pietro il Grande
- Cacciatorpediniere Ammiraglio Levchenko
- Nave da Sbarco Georgiy Pobedonosets
- Vascello da Spionaggio Elettronico Almirante Fedor Golovin
- Nave Cisterna Sergei Osipov
- Nave Cisterna Kama
- Rimorchiatore Nikolai Chiker
- Rimorchiatore Altay
- Officina Galleggiante PM-56
Il missile antinave 'Qader', ora disponibile anche nella versione aviolanciata, moltiplica la potenza di interdizione di Teheran!!
Abbiamo sempre tenuto aggiornato il nostro pubblico sugli sviluppi dell'arsenale militare della Repubblica Islamica, baluardo dell'anti-imperialismo e faro per tutti i popoli, i partiti, i movimenti che sperano di costruire una società più equa e giusta sulle rovine del vecchio ordine atlantista-capitalista-sionista.
Tra questi sviluppi interessantissimo é stato quello del vettore balistico antinave 'Qader' che con la sua altissima mobilità e precisione ha spostato il bilancio delle forze nel Golfo Persico a favore dei difensori iraniani contro le possibili manovre aggressive della Quinta Flotta yankee di base nell'Isola di Barhein.
Grazie al 'Qader' infatti anche un camion camuffato da veicolo civile che si muova sulle strade costiere del Golfo, magari vicino allo Stretto di Ormuz può costituire una mortale minaccia anche per la più grande unità di superficie USA.
Adesso, come si vede chiaramente dalla foto qui riportata, il Qader é disponibile anche in versione aviolanciata, moltiplicando esponenzialmente il proprio raggio, non solo in virtù dell'autonomia operativa degli F-4 e dei Su-24 iraniani, ma anche del fatto che, confinando a Ovest con una serie di paesi amici (Irak, Siria, Libano) gli apparecchi di Teheran possono teoricamente spingersi fino al Mediterraneo Orientale.
Lasciamo immaginare ai nostri lettori che cosa possa voler dire una simile possibilità in termini strategici e militari.
Tra questi sviluppi interessantissimo é stato quello del vettore balistico antinave 'Qader' che con la sua altissima mobilità e precisione ha spostato il bilancio delle forze nel Golfo Persico a favore dei difensori iraniani contro le possibili manovre aggressive della Quinta Flotta yankee di base nell'Isola di Barhein.
Grazie al 'Qader' infatti anche un camion camuffato da veicolo civile che si muova sulle strade costiere del Golfo, magari vicino allo Stretto di Ormuz può costituire una mortale minaccia anche per la più grande unità di superficie USA.
Adesso, come si vede chiaramente dalla foto qui riportata, il Qader é disponibile anche in versione aviolanciata, moltiplicando esponenzialmente il proprio raggio, non solo in virtù dell'autonomia operativa degli F-4 e dei Su-24 iraniani, ma anche del fatto che, confinando a Ovest con una serie di paesi amici (Irak, Siria, Libano) gli apparecchi di Teheran possono teoricamente spingersi fino al Mediterraneo Orientale.
Lasciamo immaginare ai nostri lettori che cosa possa voler dire una simile possibilità in termini strategici e militari.
Terroristi in moto assassinano ufficiale dell'Esercito libanese a Tripoli Siriaca!!
Ancora una volta dobbiamo registrare un grave episodio di violenza nella metropoli del Nord del Libano, negli ultimi due anni periodicamente scossa da scontri armati tra i miserabili del quartiere di Bab al-Tabaneh (sunniti egemonizzati da predicatori fanatici di ispirazione saudita) e gli Alawiti di Jabal Mohsen, fedeli sostenitori dell'alleanza Siro-Libanese.
Questa volta però i terroristi armati si sono rivolti contro un ufficiale dell'Armee Libanaise, che con il suo schieramento tra i due quartieri rivali garantisce che gli episodi di violenza non sfocino mai nel caos e nella carneficina generalizzata. Fadi al-Jbaili, graduato dell'Esercito, é caduto alle sei e mezza di stamattina sotto i colpi di due sicari a bordo di una moto che si sono subito dati alla fuga dopo averlo vigliaccamente preso di mira.
Questo episodio dimostra che le istituzioni statali devono fare quadrato con quelle forze politiche che vogliono preservare la tolleranza e la coesistenza pacifica tra le varie etnie e confessioni religiose nazionali ed escludere dal consesso politico e sociale quelle forze che intendono invece fomentare il settarismo per portare avanti i loro interessi particolari.
Questa volta però i terroristi armati si sono rivolti contro un ufficiale dell'Armee Libanaise, che con il suo schieramento tra i due quartieri rivali garantisce che gli episodi di violenza non sfocino mai nel caos e nella carneficina generalizzata. Fadi al-Jbaili, graduato dell'Esercito, é caduto alle sei e mezza di stamattina sotto i colpi di due sicari a bordo di una moto che si sono subito dati alla fuga dopo averlo vigliaccamente preso di mira.
Questo episodio dimostra che le istituzioni statali devono fare quadrato con quelle forze politiche che vogliono preservare la tolleranza e la coesistenza pacifica tra le varie etnie e confessioni religiose nazionali ed escludere dal consesso politico e sociale quelle forze che intendono invece fomentare il settarismo per portare avanti i loro interessi particolari.
mercoledì 26 marzo 2014
Tre nuove grandi unità di superficie russe raggiungono le acque siriane: Putin non scorda i suoi impegni con Assad!!
Sono tre le grandi unità di superficie della Flotta Russa che hanno recentemente raggiunto le acque del Mediterraneo Orientale, proprio davanti alle coste siriane (e turche!); se l'Occidente 'democratico' e 'dirittoumanista' (a corrente alternata, secondo i suoi personalissimi tornaconti) sperava quantomeno che le tensioni ucraine 'distraessero' Vladimir Putin dal ruolo di protettore della sovranità siriana e del legittimo Governo del Presidente Assad, questo sviluppo dimostra, drammaticamente, quanto male Obama e soci abbiano fatto i loro conti.
Non appena avremo ulteriori ragguagli su nome, classe e armamento delle tre navi ve ne comunicheremo immediatamente gli estremi, riteniamo tuttavia che anche il sapere che proprio in questi giorni in cui il regime turco sembrerebbe sul punto di intervenire apertamente a favore dei terroristi la Russia dimostri di non avere affatto dimenticato gli impegni verso il suo migliore alleato arabo sia una notizia degna di nota ed interesse.
Non appena avremo ulteriori ragguagli su nome, classe e armamento delle tre navi ve ne comunicheremo immediatamente gli estremi, riteniamo tuttavia che anche il sapere che proprio in questi giorni in cui il regime turco sembrerebbe sul punto di intervenire apertamente a favore dei terroristi la Russia dimostri di non avere affatto dimenticato gli impegni verso il suo migliore alleato arabo sia una notizia degna di nota ed interesse.
Iniziano le procedure per l'elezione del nuovo Presidente libanese: basteranno due mesi per vedere il successore di Sleiman?
Una volta superata l'impasse che per molti mesi ha impedito l'effettivo cambio della guardia a Beirut tra l'esecutivo Mikati sostenuto dall'Alleanza 8 Marzo e il Governo di Coalizione guidato da Tammam Salam, il processo costituzionale libanese si é rimesso in moto, con l'obiettivo di rinnovare completamente i vertici dello Stato e arrivare quanto prima alle elezioni politiche che avrebbero già dovuto tenersi nel 2013.
Il prossimo passo dovrebbe essere l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica in luogo di Michel Sleiman, ex-comandante dell'Esercito, in carica fin dal 2008 (la sua elezione fu uno dei primi risultati dell'Accordo di Doha). Secondo le regole del 'Cencelli' libanese, il Presidente dovrà essere un Cristiano (ai musulmani sunniti é riservato il premierato, agli sciiti la Presidenza del Parlamento) e dovrà venire eletto con una maggioranza qualificata dei due terzi dei 128 parlamentari.
Sleiman ha dichiarato in anticipo di essere indisponibile alla prolunga del proprio mandato, sotto qualunque forma, quindi si spera che l'elezione possa avvenire entro i due mesi da adesso. Certamente, trovare una personalità di garanzia che possa raccogliere sotto di sé più di ottanta voti su centoventotto non sarà facile.
Il prossimo passo dovrebbe essere l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica in luogo di Michel Sleiman, ex-comandante dell'Esercito, in carica fin dal 2008 (la sua elezione fu uno dei primi risultati dell'Accordo di Doha). Secondo le regole del 'Cencelli' libanese, il Presidente dovrà essere un Cristiano (ai musulmani sunniti é riservato il premierato, agli sciiti la Presidenza del Parlamento) e dovrà venire eletto con una maggioranza qualificata dei due terzi dei 128 parlamentari.
Sleiman ha dichiarato in anticipo di essere indisponibile alla prolunga del proprio mandato, sotto qualunque forma, quindi si spera che l'elezione possa avvenire entro i due mesi da adesso. Certamente, trovare una personalità di garanzia che possa raccogliere sotto di sé più di ottanta voti su centoventotto non sarà facile.
Un interessante esperimento 'facebookiano' di un giovane lettore di 'Palaestina Felix'!!
Nel corso della nostra avventura giornalistico-telematica ci é capitato di entrare in contatto, virtualmente, con moltissime persone: alcune sono lettori e corrispondenti fedeli ed entusiasti, altri dopo un certo periodo si sono trasformati in interlocutori e compagni di impegno, altri ancora ci hanno frequentato per un po' di tempo prima di allontanarsi, ma fra tutti, un posto senza dubbio speciale spetta a un giovane di nome Andrea.
Costui, appassionatosi alla nostra lotta per la Giustizia e la Verità riguardo la situazione Palestinese, Siriana e del Medio Oriente in genere, é diventato un assiduo frequentatore del nostro profilo Facebook e, con la facilità e l'intuito che spesso i più giovani hanno nel rapportatsi con i social network, ha recentemente avuto un'ottima e interessante idea.
Egli ha contattato una serie di utenti Facebook registrati come siriani e ha posto loro la semplice domanda: "Sostenete le forze del Governo o quelle delle milizie anti-Assad?". I risultati di tale "sondaggio" sono visionabili in questa galleria di immagini pubbliche.
Lasciamo a voi ogni interpretazione; da una anche cursoria analisi delle risposte é chiaro ed evidente che i giovani, dotati di dimestichezza con internet, in grado di esprimersi correttamente in una lingua straniera, in Siria siano a stragrande maggioranza schierati col Governo legittimo.
E' per garantire il futuro di queste generazioni proiettate verso il Domani che é dovere di tutte le persone di coscienza sostenere la lotta del popolo siriano e del suo Presidente Assad contro i terroristi takfiri.
POSCRITTO: Il nostro giovane amico ha recentemente (giugno 2014) modificato le impostazioni del suo account Facebook, rendendo l'album di pic in questione visionabile solo a chi abbia ottenuto la sua "amicizia" sulla popolare piattaforma sociale. Consigliamo comunque ai lettori del presente e del futuro di richiedergliela (E' raro che lui la neghi...) e poter esplorare così la galleria di immagini; sono esplicative e anche profetiche della vasta e ampia affermazione di Assad alle recenti elezioni presidenziali siriane.
Costui, appassionatosi alla nostra lotta per la Giustizia e la Verità riguardo la situazione Palestinese, Siriana e del Medio Oriente in genere, é diventato un assiduo frequentatore del nostro profilo Facebook e, con la facilità e l'intuito che spesso i più giovani hanno nel rapportatsi con i social network, ha recentemente avuto un'ottima e interessante idea.
Egli ha contattato una serie di utenti Facebook registrati come siriani e ha posto loro la semplice domanda: "Sostenete le forze del Governo o quelle delle milizie anti-Assad?". I risultati di tale "sondaggio" sono visionabili in questa galleria di immagini pubbliche.
Lasciamo a voi ogni interpretazione; da una anche cursoria analisi delle risposte é chiaro ed evidente che i giovani, dotati di dimestichezza con internet, in grado di esprimersi correttamente in una lingua straniera, in Siria siano a stragrande maggioranza schierati col Governo legittimo.
E' per garantire il futuro di queste generazioni proiettate verso il Domani che é dovere di tutte le persone di coscienza sostenere la lotta del popolo siriano e del suo Presidente Assad contro i terroristi takfiri.
POSCRITTO: Il nostro giovane amico ha recentemente (giugno 2014) modificato le impostazioni del suo account Facebook, rendendo l'album di pic in questione visionabile solo a chi abbia ottenuto la sua "amicizia" sulla popolare piattaforma sociale. Consigliamo comunque ai lettori del presente e del futuro di richiedergliela (E' raro che lui la neghi...) e poter esplorare così la galleria di immagini; sono esplicative e anche profetiche della vasta e ampia affermazione di Assad alle recenti elezioni presidenziali siriane.
Ancora una vigliacca aggressione sionista contro i pescatori palestinesi al largo di Rafah!!
Ancora una volta ci tocca essere testimoni della bestiale e disumana 'guerra' dichiarata dal regime ebraico di occupazione della Palestina contro quanti, nella Striscia assediata di Gaza, coraggiosamente tentano di procurare alla popolazione cibo su cui gli Shylock di Tel Aviv non abbiano possibilità di controllo, di razionamento secondo le loro infami "tabelle".
Davanti alle coste di Rafah, nella porzione meridionale dell'enclave litoranea, vascelli da guerra della Marina sionazista hanno aperto il fuoco indiscriminatamente contro gli 'Hasaka', i tradizionali barconi da pesca palestinesi, ferendo quattro membri dei loro equipaggi.
Immediatamente portati a terra, i feriti sono stati soccorsi e due di essi sono stati tradotti d'urgenza all'Ospedale Kamal Adwan, dove le loro condizioni sono state giudicate "moderatamente gravi". Non contenti delle loro "prodezze" gli aguzzini sionazisti si sono poi dati al bombardamento dal largo delle infrastrutture palestinesi arrivando a distruggere due vascelli da pesca in secco sulla riva.
Dopo aver bombardato Rafah hanno fatto la stessa cosa contro la costa dinanzi ad Al-Sewediya, questa volta però senza causare danni materiali di sorta.
La capacità dei cittadini di Gaza di produrre autonomamente cibo é enorme, grazie alla loro operosità, alla fertilità della terra e alla ricchezza delle sue risorse, per questo i sionisti devono attaccare e assassinare contadini e pescatori.
Davanti alle coste di Rafah, nella porzione meridionale dell'enclave litoranea, vascelli da guerra della Marina sionazista hanno aperto il fuoco indiscriminatamente contro gli 'Hasaka', i tradizionali barconi da pesca palestinesi, ferendo quattro membri dei loro equipaggi.
Immediatamente portati a terra, i feriti sono stati soccorsi e due di essi sono stati tradotti d'urgenza all'Ospedale Kamal Adwan, dove le loro condizioni sono state giudicate "moderatamente gravi". Non contenti delle loro "prodezze" gli aguzzini sionazisti si sono poi dati al bombardamento dal largo delle infrastrutture palestinesi arrivando a distruggere due vascelli da pesca in secco sulla riva.
Dopo aver bombardato Rafah hanno fatto la stessa cosa contro la costa dinanzi ad Al-Sewediya, questa volta però senza causare danni materiali di sorta.
La capacità dei cittadini di Gaza di produrre autonomamente cibo é enorme, grazie alla loro operosità, alla fertilità della terra e alla ricchezza delle sue risorse, per questo i sionisti devono attaccare e assassinare contadini e pescatori.
martedì 25 marzo 2014
Cade sul campo di battaglia un cugino del Presidente Assad, impegnato con le forze di Difesa contro i terroristi!
Avevamo ascoltato questa notizia nel corso della giornata di ieri ma, avendola udita su un canale filoimperialista, abbiamo atteso a considerarla veritiera fino a ulteriore conferma.
Purtroppo oggi abbiamo ricevuto prove inoppugnabili della sua veridicità e vi comunichiamo che, nel corso di scontri tra le forze governative siriane e i mercenari estremisti takfiri attorno alla cittadina di Kassab, nel Nordovest del paese, vicino al confine turco, il cugino del Presidente, Helal al-Assad ha trovato la morte.
Non é il primo lutto che colpisce la famiglia presidenziale nella lotta contro il terrorismo mercenario.
Invitiamo tutti i nostri lettori italiani a immaginare che orgoglio si debba provare a vivere in un paese in cui UN CUGINO DEL PRESIDENTE scende sul campo armi in mano a difendere la cittadinanza dalla minaccia dei mercenari estremisti stranieri.
Da un paese in cui i congiunti delle personalità politiche si segnalano solo per favoritismi, raccomandazioni e coinvolgimenti in episodi di malaffare più o meno eclatante, salutiamo la Siria, il suo popolo orgoglioso e i politici che esso sa esprimere.
ONORE AL MARTIRE HELAL AL-ASSAD!!!!
Purtroppo oggi abbiamo ricevuto prove inoppugnabili della sua veridicità e vi comunichiamo che, nel corso di scontri tra le forze governative siriane e i mercenari estremisti takfiri attorno alla cittadina di Kassab, nel Nordovest del paese, vicino al confine turco, il cugino del Presidente, Helal al-Assad ha trovato la morte.
Non é il primo lutto che colpisce la famiglia presidenziale nella lotta contro il terrorismo mercenario.
Invitiamo tutti i nostri lettori italiani a immaginare che orgoglio si debba provare a vivere in un paese in cui UN CUGINO DEL PRESIDENTE scende sul campo armi in mano a difendere la cittadinanza dalla minaccia dei mercenari estremisti stranieri.
Da un paese in cui i congiunti delle personalità politiche si segnalano solo per favoritismi, raccomandazioni e coinvolgimenti in episodi di malaffare più o meno eclatante, salutiamo la Siria, il suo popolo orgoglioso e i politici che esso sa esprimere.
ONORE AL MARTIRE HELAL AL-ASSAD!!!!
In Libano le tensioni, anziché divenire settarie, dividono la comunità sunnita!!
Avevamo dato notizia, il giorno stesso della loro esplosione, riguardo gli scontri di Beirut tra i sostenitori di Shaker al-Berjawi e i militanti di gruppi wahabiti, durati diverse ore e interrottisi solo con l'intervento massiccio dell'Armee Libanaise.
Purtroppo, la condizione disagiata in cui avevamo uploadato il post in questione, non ci permise di articolare a sufficienza il background di tale confronto armato, che dimostra come la realtà sul campo nel Paese dei Cedri si stia muovendo in senso del tutto opposto alle speranze di estremisti religiosi filosauditi e loro sostenitori dentro e fuori dal Libano.
Infatti, anziché portare a una rinascita del settarismo e dell'ostilità tra sciiti e alawiti (sostenitori del legittimo Governo siriano di Assad) e sunniti (parte dei quali fiancheggiano Riyadh e i mercenari terroristi wahabiti in Siria), l'operato dei fanatici fondamentalisti sta fessurando ed esacerbando gli animi nella comunità sunnita stessa, una cui gran parte non si riconosce affatto nelle mire saudite e takfire.
Eccellente esempio di ciò é proprio il Movimento Arabo di Berjawi che, pur sunnita, sostiene apertamente l'Asse della Resistenza, il Governo Assad e la Alleanza 8 Marzo.
Speriamo, pur senza nuovi scontri armati, che questo trend non faccia altro che rafforzarsi, in maniera che takfiri e loro sodali si sentano sempre più isolati e snobbati in Libano e altrove.
Purtroppo, la condizione disagiata in cui avevamo uploadato il post in questione, non ci permise di articolare a sufficienza il background di tale confronto armato, che dimostra come la realtà sul campo nel Paese dei Cedri si stia muovendo in senso del tutto opposto alle speranze di estremisti religiosi filosauditi e loro sostenitori dentro e fuori dal Libano.
Infatti, anziché portare a una rinascita del settarismo e dell'ostilità tra sciiti e alawiti (sostenitori del legittimo Governo siriano di Assad) e sunniti (parte dei quali fiancheggiano Riyadh e i mercenari terroristi wahabiti in Siria), l'operato dei fanatici fondamentalisti sta fessurando ed esacerbando gli animi nella comunità sunnita stessa, una cui gran parte non si riconosce affatto nelle mire saudite e takfire.
Eccellente esempio di ciò é proprio il Movimento Arabo di Berjawi che, pur sunnita, sostiene apertamente l'Asse della Resistenza, il Governo Assad e la Alleanza 8 Marzo.
Speriamo, pur senza nuovi scontri armati, che questo trend non faccia altro che rafforzarsi, in maniera che takfiri e loro sodali si sentano sempre più isolati e snobbati in Libano e altrove.
Il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina invita alla creazione di una "Iniziativa di Resistenza" comune!
Nelle prime ore della mattinata di oggi il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina ha invitato le altre fazioni della Resistenza Palestinese a prendere parte a una conferenza nazionale che permetta l'adozione di una strategia di Resistenza unificata.
A stretto giro l'invito ha ricevuto l'apprezzamento del dirigente di Hamas Moussa abu Marzouk che dal suo profilo Facebook ha espresso il suo assenso e definito 'meritorio' l'invito del PFLP. Da parte nostra non nutriamo alcun dubbio sulla genuinità e sincerità dell'appello del Fronte Popolare; maggiori dubbi e scrupoli serbiamo invece sul credito da attribuire alle reazioni di un leader come Marzouk, fino a poco tempo fa capofila della fazione filo-Ikhwan e filo-Qatar di Hamas, apparentemente ansiosa di liquidare l'intera ala della Resistenza militare.
Ad ogni modo, attendiamo altre reazioni e responsi da parte di entità come la Jihad Islamica palestinese, i Comitati Popolari di Resistenza e le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa. Il PFLP ha sottolineato l'urgenza di un atteggiamento alternativo all'inutile e dannoso processo negoziale che si opponga decisamente a qualunque ampliamento degli insediamenti illegali in Cisgiordania e al procedere della giudaizzazione forzata della città di Al-Quds.
A stretto giro l'invito ha ricevuto l'apprezzamento del dirigente di Hamas Moussa abu Marzouk che dal suo profilo Facebook ha espresso il suo assenso e definito 'meritorio' l'invito del PFLP. Da parte nostra non nutriamo alcun dubbio sulla genuinità e sincerità dell'appello del Fronte Popolare; maggiori dubbi e scrupoli serbiamo invece sul credito da attribuire alle reazioni di un leader come Marzouk, fino a poco tempo fa capofila della fazione filo-Ikhwan e filo-Qatar di Hamas, apparentemente ansiosa di liquidare l'intera ala della Resistenza militare.
Ad ogni modo, attendiamo altre reazioni e responsi da parte di entità come la Jihad Islamica palestinese, i Comitati Popolari di Resistenza e le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa. Il PFLP ha sottolineato l'urgenza di un atteggiamento alternativo all'inutile e dannoso processo negoziale che si opponga decisamente a qualunque ampliamento degli insediamenti illegali in Cisgiordania e al procedere della giudaizzazione forzata della città di Al-Quds.
lunedì 24 marzo 2014
"PALAESTINA FELIX" ritorna a operare a pieno regime!!
Come i nostri lettori più assidui e affezionati avranno certamente notato nella giornata di domenica 23 marzo 'Palaestina Felix' ha pubblicato articoli molto stringati e privi del consueto supporto iconografico e/o filmato che di solito contraddistingue la sua produzione.
Oggi, addirittura, non é stato uploadato alcun articolo.
Ciò é stato dovuto a gravi impegni imprevisti che hanno tenuto il caporedattore lontano da postazioni telematiche degne di questo nome e dall'impossibilità di avvalersi (come avvenuto in passato in occasioni simili) dell'aiuto di collaboratori esterni che potessero supplire alla sua forzata assenza.
Nella vita editoriale del nostro blog giornalistico (ininterrottamente aggiornato dalla fine di ottobre 2010) é la prima volta che succede qualcosa di simile; contiamo che rimanga un evento episodico e isolato.
Riprendiamo in questo momento il consueto ritmo di lavoro, confortati dai risultati di traffico che, pur in una giornata senza quasi alcun aggiornamento restano, pur inferiori in senso assoluto rispetto a giornate 'normali', decisamente interessanti.
Oggi, addirittura, non é stato uploadato alcun articolo.
Ciò é stato dovuto a gravi impegni imprevisti che hanno tenuto il caporedattore lontano da postazioni telematiche degne di questo nome e dall'impossibilità di avvalersi (come avvenuto in passato in occasioni simili) dell'aiuto di collaboratori esterni che potessero supplire alla sua forzata assenza.
Nella vita editoriale del nostro blog giornalistico (ininterrottamente aggiornato dalla fine di ottobre 2010) é la prima volta che succede qualcosa di simile; contiamo che rimanga un evento episodico e isolato.
Riprendiamo in questo momento il consueto ritmo di lavoro, confortati dai risultati di traffico che, pur in una giornata senza quasi alcun aggiornamento restano, pur inferiori in senso assoluto rispetto a giornate 'normali', decisamente interessanti.
domenica 23 marzo 2014
Scontri con morto e feriti nella prima mattina a Beirut!
Una persona é rimasta ferita a morte e numerose altre hanno riportato ferite di varia entitá nella giornata di oggi durante scontri che hanno contrapposto militanti wahabiti e sostenitori del leader del Movimento arabo Shaker al-Berjawi vicino al centro sportivo di Beirut Sud.
Le forze di sicurezza hanno registrato almeno 13 feriti nel corso dei disordini che si sono protratti per oltre cinque ore hanno visto l'impiego anche di armi automatiche e granate.
Berjawi da lungo tempo accusa il 'Movimento Futuro' di Saad Hariri di essere in combutta con leader wahabiti per destabilizzare il Libano.
Flagrante aggressione turca a sostegno dei terroristi!
Come abbiamo comunicato nella giornata di ieri le truppe regolari siriane stanno incalzando i terroristi mercenari anche al confine con la Turchia, impedendo loro di ricevere rifornimenti e rinforzi. Evidentemente dietro ordine dei suoi burattinai della CIA e della NATO il ducetto turco Erdogan ha ordinato ai suoi aerei di violare lo spazio aereo siriano e di abbattere un jet di Damasco che stava incalzando i wahabiti nei pressi di Kassab.
Ovviamente nessun credito va riconosciuto alla versione di Ankara secondo cui l'apparecchio siriano avrebbe sconfinato, patetica giustificazione per celare il ruolo subserviente della Turchia nei confronti di coloro che continuano a tramare contro la Siria e che a causa della resilenza fel suo popolo e del coraggio dei suoi soldati stanno vedendo crollare i loro complotti e i loro piani.
Speriamo che presto i falconi di Assad possano intercettare e abbattere un aereo di Erdogan, come giá accaduto nel recente passato col Phantom F-4.
Cellulari israeliani presi d'assalto dagli Sms degli 'hacker' di Hamas!
Secondo quanto riportato da diversi outlet mediatici del regime sionista nelle scorse ore migliaia di utenze telefoniche mobili nella Palestina occupata dal 1948 sarebbero state 'inondate' da SMS inviati da abili hacker del movimento Hamas che sarebbero riusciti a penetrare i server dei provider sionisti.
Secondo il tabloid ebraico 'Maariv' i messaggi contenevano frasi quali 'La Resistenza palestinese ti ha scelto per essere il prossimo Schalit', 'La prossima guerra sará quella definitiva' e altre frasi riguardanti l'arsenale di razzi e missili delle milizie palestinesi e la loro capacitá di colpire obiettivi sionisti sempre piú in profonditá.
Non é la prima volta che la rete telefonica del regime ebraico viene presa di mira dagli esperti informatici palestinesi.