Il Generale Kenan Evren ha 94 anni, e il Maresciallo dell'Aviazione Tahsin Sahinkaya ne ha 86, solo negli ormai rari processi ai nazisti si vedono persone altrettanto senescenti condotte al banco degli imputati quanto quelle che oggi sono state accusate di "Atti contro la Forza dello Stato" in una corte di Ankara; se si considera che ai due si imputano atti e decisioni che portarono al plotone di esecuzione dozzine di attivisti politici e condannarono alla galera e alla tortura quasi mezzo milione di persone (di cui diverse centinaia morirono in carcere o in seguito alle conseguenze delle angherie subite) si può anche capire come per questo genere di crimini non vi possa e non vi debba essere prescrizione alcuna.
Tuttavia é bizzarro che questi due criminali in uniforme, addestrati alla scuola golpista di 'Gladio' e di 'Stay Behind' di tradizione CIA e NATO, parte del complesso di militari fascistoidi a cui i "democratici" angloamericani affidavano tra gli anni '50 e '70 la 'sicurezza del Fianco Sud' (tanto fra quei popoli scuri e olivastri di iberici, italici, greci e turchi la 'Democrazia' dei rosei WASP color porcellino era un lusso inutile), siano chiamati a rispondere dei loro gravi e innegabili crimini proprio quando la Turchia di Erdogan dopo anni spesi a proporsi come l'alternativa musulmana alla politica imperialista degli occidentali in Medio Oriente si "cala le braghe" diventando per l'ennesima volta vassalla di Usa e Israele contro la Siria di Assad e accettando di impiantare il radar NATO anti-iraniano sul suo suolo.
Forse, gattopardescamente, Erdogan é riuscito veramente a "cambiare tutto perché non cambi nulla"; in questo caso, potrebbe anche rimettere i due vetusti generali nell'ospizio da cui li ha fatti prelevare, giacché senza una credibile inversione di tendenza là dove conta davvero questo processo si riduce a una esercitazione superficiale, cosmetica ed esteriore, che anziché fare giustizia offende la memoria delle vittime del golpe del 1980, che hanno dato la vita sognando una Turchia autonoma, forte, indipendente e padrona del proprio destino e delle proprie scelte.
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Un sultano illuminato il duo Erdogan Davatoglu lo avrebbe fatto strangolare con la corda di seta.
RispondiEliminaUn sultano normale il duo Erdogan Davatoglu lo avrebbe fatto impalare a futura memoria per i primi ministri e ministri degli esteri
E meno male che Davatoglu è un professore universitario!
Almeno Erdogan a sua discolpa potrebbe rivendicare la sua formazione di venditore di cocomeri.
Che ceffone hanno beccato dall'Iran SCHIAFF!
Ivan