Il Ministero della Difesa di Bagdad in una comunicazione ufficiale rilasciata questo pomeriggio ha annunciato che, coerentemente con gli accordi commerciali presi con Mosca, altri 39 esemplari del carro armato russo T-90 sono arrivati nel paese e sono stati già consegnati alle rispettive unità dell'Esercito.
L'acquisto da parte irakena dei T-90 è solo uno dei molti passi fatti da Bagdad per ricostruire i solidi legami militari tra Irak e Russia, che esistevano fin dai tempi dell'Unione Sovietica.
Durante la lotta contro l'ISIS l'M1 americano venduto all'Irak durante l'umiliante periodo dell'occupazione Usa dimostrò tutte le proprie lacune.
Pesantissimo, con un indice di pressione per cm quadrato di cingolo assolutamente inadatto alle pianure e ai terreni acquitrinosi che spesso si trovano attorno ai grandi fiumi mesopotamici doveva mantenersi strettamente sulle strade in ogni territorio che non fossero le espansioni rocciose del Sud del paese, quindi esponendosi ad agguati e imboscate, inoltre il suo motore dai consumi assurdamente alti aveva bisogno di lunghe e laboriose manutenzioni per ogni ora di funzionamento.
Il ritorno alla solida praticità dei prodotti russi (eccezion fatta per un paio di battaglioni che continueranno a usare gli M1 fino al termine della loro vita utile) é stato accolto con un sospiro di sollievo da tutti i carristi e i meccanici irakeni.
In totale quanti sono? 70?
RispondiEliminaLo so che non centra nulla con l'articolo, ma vale la pena di guardare questi subumani cosa si sono inventati, verso la fine del video il pezzo più forte. Cosa ci azzecca un pezzo di tappeto con un mortaio ?
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=jDGrsi1AIl0