Proseguendo lungo la strada per il completo ristabilimento di regolari rapporti diplomatici con l'unico legittimo Governo siriano, il Presidente egiziano Al-Sisi sta per inviare a Damasco una delegazione politica accompagnata da alcuni prestigiosi esponenti dei media egiziani.
Poco dopo la sua contestata elezione alla poltrona presidenziale l'islamista Mohammed Mursi decise di recidere i rapporti con la Repubblica Araba di Siria e di sostenere pubblicamente la coalizione terrorista che aveva attaccato il paese a partire dalla metà del 2011.
In seguito all'intervento dell'Esercito e all'arresto dell'ex-presidente (che aveva esasperato il paese con politiche divisive e fallimentari), gli islamisti egiziani si sono dati a sostenere gruppi terroristici attivi nel Sinai, invitando persino esponenti dell'ISIS per tentare di destabilizzare ulteriormente la situazione.
Ovvio che il Presidente Al-Sisi veda nel Governo che da oltre quattro anni sta affrontando con successo un attacco terroristico anche più grave un naturale interlocutore ed alleato.
La riapertura delle ambasciate è segno tangibile che la situazione è in netto miglioramento
RispondiEliminaNon mi fido ancora molto di Al-Sisi per diverse ragioni (ha approvato i raid in Yemen,i rapporti con gli Usa e la posizione ambigua nei confronti della causa palestinese) ma spero nel meglio. Molto spesso ci sono retroscena che non sappiamo e che non vengono pubblicati per non ledere determinati equilibri. E' sempre stato cosi nella storia.
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