Abbiamo già ripetuto molte volte che nel particolare tipo di controinsurgenza a bassa e media intensità che prevale nel teatro operativo siriano si ritrovano diverse particolarità tattiche e operative, senza tenere conto delle quali é impossibile sperare di esprimere un giudizio ragionato.
In questo tipo di guerra il controllo di vie di comunicazione e snodi logistici é pivotale e fondamentale rispetto alla semplice estensione 'bruta' di territorio (motivo per cui la posizione delle forze governative é di molti ordini di fattori più forte di quello che suggeriscono le 'cartine colorate'); inoltre, rispetto a grosse formazioni blindate e meccanizzate pensate per la guerra 'convenzionale' gruppi anche numericamente modesti di fanteria leggera altamente specializzata possono fungere da moltiplicatori di forza eccezionali, su tratti limitati di fronte.
Per questo lo spostamento del Battaglione Ghepardo da Kuweires ad Hama Nord subito dopo la liberazione della base assediata é solamente logico e conseguente; laddove i terroristi di Al-Nusra e Jaish Fateh cercavano di rallentare l'avanzata siriana in altri tratti della Provincia incuneandosi in posizioni alle spalle delle punte più progredite dello schieramento governativo, una forza d'elite come i commando di Shady Ismail é quello che ci vuole per riprendere rapidamente il terreno perduto e togliere ogni preoccupazione alle unità già penetrate profondamente nello schieramento takfiro.
Great!
RispondiEliminaL'arrivo della forza Tigre, darà spinta per liberare il fronte di Hama.
RispondiEliminaComplimenti Signor Suleiman, le sue notizie anticipano anche "the Saker"