Una importantissima notizia che é passata quasi 'inosservata' sotto la soglia d'attenzione del grande pubblico, "distratto" per così dire, dagli annunci della attesa e benedetta liberazione di Palmyra, si é tuttavia verificata negli ultimi giorni in Irak grazie alla massicci mobilitazione delle forze armate nazionali ma, soprattutto e più di tutto, grazie alle milizie di mobilitazione popolare, formazioni in massima parte sciite finanziate, armate ed addestrate dalla Guardia Rivoluzionaria della Repubblica Islamica dell'Iran, ferocemente decisa a non lasciare che la Mesopotamia, finalmente libera e democratica, possa venire partita e balcanizzata secondo le conveniente di Stati Uniti e regime ebraico.
Queste unità infatti sono riuscite a troncare la principale arteria di comunicazione e rifornimento tra Irak e Siria, conquistando il controllo delle aree di Um al-Diban e Um al-Jaris nei dintorni di Sinjar, dopo avere inflitto gravi perdite ai terroristi dell'ISIS che le presidiavano. Tramite questi due varchi i takfiri del 'califfato' avevano libero transito da e per le Province siriane di Hasakah e Deir Ezzour da una parte, per e da quella irakena di Ninive dall'altra.
Intanto l'Esercito Regolare, insieme alle forze antiterrorismo e all'Aviazione continua i preparativi per l'Operazione Fatah, che dovrebbe vedere finalmente la rinconquista di Mosul, ultima grande città ancora occupata dall'ISIS in terra irakena; recentemente migliaia e migliaia di volantini sarebbero stati gettati sul quartiere di Tahrir e su altri distretti della parte Ovest della città, invitando la popolazione civile a fare scorta di cibo e acqua e a rimanere chiusa in casa durante l'avanzata delle truppe governative.
Articolo molto incoraggiante! Avanti tutta!
RispondiEliminaormai all'isis rimane solo una grande arteria di collegamento tra iraq e siria ossia quella che da deir segue l'eufrate ed entra in iraq
RispondiEliminaprima a nord della siria c'è stata l'avanzata di sdf che sono arrivati a 50 km da deir poi il crollo totale dell'isis nel sud della siria, dove a parte 2 sacche il califfato è complettamente sparito
on
ps
se guardate la mappa di wikipedia si vede un grossissimo arretramento dell'isis negli ultimi 2 mesi
posteresti il link della carta e il confronto?
RispondiElimina7 ottobre 2015 (poco dopo l'intervento russo) https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/archive/8/88/20151015083012%21Syrian_civil_war.png
RispondiEliminaprimo febbraio 2016 (ci sono variazioni in ogni provincia ma considerando la cartina siriana nel complesso pare poco mossa)
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/archive/8/88/20160203220327%21Syrian_civil_war.png
27 marzo 2016 (si nota subito una grande differenza e la fortissima accelerazione in corso, sicuramente al sud l'isis è collassata. al qaryatayn nella mappa è data per circondata)
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/88/Syrian_civil_war.png
non ho misurato i territori, ma ad occhio l'isis è sceso al 50%, forse anche meno, del territorio siriano che controlla, prima era il 70% ... se l'impressione che ho è corretta l'isis ha perso circa un quarto del territorio che controllava in siria
on
ps
ho scelto mappe elaborate dalla stessa persona ... cosi sono meno importanti le prevalenze personali
erano molto interessanti anche le notizie riprese da interviste di giornalisti russi al presidente Assad.
EliminaPraticamente si apre la possibilità di una trattativa politica facilitata dalle vittorie siriane di questo ultimo periodo.
Il presidente Putin aveva già parlato di questa soluzione mantenendo la Siria unita sotto unico governo.
Dalle mappe perde terreno l'isis, ma a guadagnare sono solo ribelli e curdi.
RispondiEliminaTerroristi e curdi, vorrai dire...
RispondiEliminaLi ho semplicemente chiamati per come scritto nella mappa, ma non cambia l'esito.
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