Leggiamo
sull'ottimo blog dell'amico
LELLO HW:
Ancora. Ancora. Ancora di più...la scorsa notte un raid israeliano ha colpito la Striscia di Gaza.
Giusto il tempo per un pericolosissimo 'tric-trac' lanciato in direzione del Neghev, che Israele ha già pronti i suoi piloti sugli aerei, ci vogliono pochi minuti, sono già in volo, le loro bombe sono già state detonate, ed in men che non si dica, le tv israeliane annunciano con orgoglio di regime, che un sito adibito alla produzioni di armi è stato cancellato per sempre dalla faccia della terra. Sono fiero dello stato ebraico, sono orgoglioso, certo posso immaginare quali terribili armi (sempre che la notizia riportata sia vera, ma ne dubito) stessero producendo gli uomini di Hamas, forse bombe al fosforo? No. Forse fucili di precisione? Non penso proprio. Forse la bomba atomica? Nemmeno. Eppure lo Stato di Israele continua a temere un invasione palestinese promulgata da Hamas...e ditemi, con quali armi invaderebbero il pacifico stato ebraico? Scusatemi ancora, armi in mano a quale esercito?
Eppure, caro Lello, é proprio così, lo stato che ogni giorno ripete a mezzo mondo di avere le migliori forze armate del Medio Oriente e uno dei più avanzati e combattivi eserciti del mondo sembra vivere nell'ansia, nell'angoscia costante che, un giorno o l'altro, folle di centinaia di migliaia di Palestinesi ed arabi sorgeranno da oltre le colline e oltre i filari di olivi, da oltre i wadi e oltre le pietraie, da oltre le macerie dei villaggi della Nakba, come fantasmi vendicativi, per sotterrare una volta per tutte la mostruosa ingiustizia che ha nome 'israele'.
Ma non é ipocrisia, te lo assicuro, essi, come la Lady Macbeth che anelava "tutti i profumi d'Arabia" per le sue mani insanguinate vivono realmente consumati da tale terrore e non perché sotto
le macerie di Gaza o
di Jenin cellule segrete di
Morlock palestinesi tramino contro di loro o costruiscano chissà quali ordigni, semplicemente perché essi sanno che tutto quello che hanno costruito, tutto il loro 'israele' é edificato sull'ingiustizia, sull'invasione, sulla pulizia etnica, sulla segregazione e, in quanto tale, come ci insegna la Storia, si regge in piedi a stento e in ultimo non potrà che collassare.
Ti prego, Lello, di leggere con me queste altre righe, tratte da un articolo pubblicato sul sito web di
PRESSTV, la testata 'all-news' in lingua inglese della Repubblica Islamica dell'Iran.
Comandante militare sionista: "La 'Primavera Araba' avvicina Israele a una nuova guerra!"
Questo, mirabilmente sintetizzato dal titolo, il pensiero di Eyal Eisenberg che, del tutto alieno da dubbi e incertezze indica nella caduta di Ben Ali, Gheddafi e soprattutto Mubarak 'pericolose avvisaglie' di un diffuso sentimento di ostilità antisionista che, dopo aver covato a lungo sotto la cenere, avrebbe ripreso a diffondersi tra le 'masse arabe' (mai,
mai riconoscere agli "altri" pari dignità di esseri umani!), in attesa di conflagrare in un nuovo conflitto armato contro Tel Aviv. Trovo singolare e bizzarra l'idea che la "pace" ('pacifica' meno che per tutti i Palestinesi sparati, napalmizzati, fosforizzati, inceneriti e anche "solo" pestati, torturati, imprigionati, violentati) di cui abbia goduto il Regime ebraico fin'oggi si sia retta contro un argine di dittature (a loro volta colpevoli di rapimenti, omicidi, torture e persino attentati 'interni' scatenati apposta per mantenere il popolo diviso e ostile tra le sue componenti etnico-religiose).
Vorrà dire, caro Lello, che questo meraviglioso e miracoloso israhell "unica democrazia del Medio Oriente" poi tanto democratico non é, visto che 'teme' la concorrenza di altre democrazie, soprattutto quando, come si prospetta in Tunisia e ancora di più in Egitto esse minacciano (orrore!) di configurarsi come 'democrazie islamiche' e, se prosegui con me nella lettura del "Così Parlò Eyal Eisenberg" ritroviamo lo spauracchio, il babau delle "Armi Potenti di Hamas"...("[...]advanced weapons have been brought in the Gaza Strip[...] we have discovered and as a result of this, we instructed the public to hide under two roofs, rather than only one [...]) il tutto, assurdamente, detto da un ufficiale di un esercito equipaggiato con l'arma atomica e che g
ià in passato non ha esitato a minacciare di usarla per costringere il suo partner-complice (gli Usa) a uno sforzo eccezionale e ingiustificato (con l'aiuto delle dittature allora amiche di Grecia e Turchia) per difenderlo da
una sconfitta che gli sarebbe toccata per i suoi errori tattici e strategici.
Il senso di colpa diventa paranoia, la paranoia diventano bombardamenti e raid, e a morire sono sempre gli stessi; hai ragione Lello, anche noi come te "comprendiamo e capiamo Hamas"; solo chi si lascia cullare dalla cortina di menzogne dei media asserviti al regime, dal 'giornalismo letame' dei Mentana, dei Mineo, dei Lerner, dei Colombo sempre pronti a tentare di nascondere cinquemila morti per la maggior parte civili, donne, bambini, dietro un migliaio scarso di soldati e coloni armati eliminati dalla Resistenza, o chi si abbevera ai pozzi infetti di 'Secondo protocollo', 'Liberali per israele' e 'Informazione corretta',
dove si congregano blatte capaci di vomitare fiele e insulti contro grandi anime come Vittorio Arrigoni e Rachel Corrie (che hanno dato tutto per una terra non loro), può riuscire a non comprendere e non capire le ragioni della Resistenza. Solo loro.
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