Presidio a Roma, venerdì 9 novembre dalle 19,30 alle 21,30 presso i Giardini di Castel S. Angelo
Le proteste in Italia sono in contemporanea con le proteste della campagna britannica "Don't Dance with Israeli Apartheid".
A Roma l’8 ed il 9 novembre alle ore 20.30 all’Auditorium di Santa Cecilia in Via della Conciliazione si esibirà, con il patrocinio dell’ambasciata israeliana in Italia, la compagnia israeliana di ballo
Batsheva.
Ovunque si è esibita, a New York, San Francisco, Los Angeles, Chicago, Londra e Edimburgo, Batsheva è stata fortemente contestata dagli attivisti e dalle attiviste della Campagna Internazionale BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni), perché
Batsheva fa parte di 'Brand Israel',
cioè della campagna lanciata e finanziata dal governo israeliano, dopo tre anni di consultazioni con esperti di marketing statunitensi, per costruire un immagine di Israele come di un paese altamente civile, che primeggia nei campi dell’arte, della scienza e dello sport. "
Mostrare il volto più bello di Israele" (ma ne esiste uno? NdR) per nascondere la vergogna di un’occupazione brutale che si regge sull’apartheid e la tortura: questo è l’intendimento di Brand Israel.
Batsheva, come tutte le attività di Brand Israel, mira a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale dalle gravi violazioni dei diritti umani e della legalità internazionale di cui il governo israeliano si macchia quotidianamente.
Nonostante da anni lettere aperte chiedono a Batsheva di tagliare con Brand Israel, di rifiutare finanziamenti dal governo israeliano e di dichiararsi contro le violazioni dei diritti dei palestinesi, Batsheva continua a prestarsi come ambasciatore culturale dell’Apartheid israeliana.
L’Arte, come la Scienza e lo Sport, quando si pongono al servizio dell’oppressione di un popolo, della pulizia etnica, dell’Apartheid e si fanno complici di un’occupazione militare che si protrae da decenni in dispregio di innumerevoli risoluzioni dell’ONU, vanno contestati e boicottati.
Nessuno si faccia ingannare dalla grazia delle danze. L’occupazione israeliana non ha alcuna grazia né bellezza: è assolutamente brutale!
La campagna di BDS lanciata dalla società civile palestinese è un mezzo di lotta efficace e nonviolento con il quale si può sostenere la resistenza del popolo palestinese che rivendica il diritto di vivere in libertà sulla propria terra.
Boicottare Batsheva è un dovere di chiunque si batte per il diritto affianco a chi lotta contro l’oppressione!!!
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