Riprendiamo queste dichiarazioni dal profilo facebook di Ouday "Soso" Ramadan, amico, compagno, camerata, fratello che in tutti questi mesi non ha mai fatto mancare la sua voce a sostegno della Repubblica Araba di Siria in mezzo al diluvio cacofonico di menzogne dei mass-media italiani asserviti a Washington e Sion e ai belati imbecilli della pseudosinistra "filo-qaedista" e della pseudodestra "filo-NATO"; Ouday Ramadan, all'apice delle minacce Usa contro la sua patria é tornato di corsa in Siria per partecipare alla difesa della sua terra...sei un grande Ouday, la tua soddisfazione nello scrivere queste righe di sintesi sugli ultimi avvenimenti mediorientali é anche la nostra!
Rohani torna a casa incassando il riconoscimento all'Iran come una potenza nel Vicino Oriente.
Gli Usa abbandonano i loro alleati arabi al proprio destino barattandoli con l'Iran.
La grande mazzata per gli oppositori siriani è stata la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che invita il Regime siriano a collaborare con gli ispettori per la distruzione dell'arsenale chimico siriano.
In caso contrario, il Consiglio di Sicurezza sarà costretto a riunirsi per autorizzare l'uso della forza contro il regime siriano. Naturalmente sarà pronto il duplice cartellino rosso sia quello russo che quello cinese.
Nella attuale risoluzione, il Consiglio di Sicurezza esorta gli stati arabi a cessare immediatamente il loro appoggio balistico all'opposizione siriana e li invita ad adottare la soluzione politica.
Tutti i gruppi terroristi operanti in Siria hanno delegittimato i rappresentanti dell'opposizione all'estero.
E' scattata l'ora del regolamento di conti fra gli oppositori interni ed esterni. Nelle zone controllate dal rattume stiamo assistendo ad una guerra intestina che ha per obiettivo la liquidazione fisica di questi gruppi.
Il grande assente di questo scenario è la Turchia di Erdogan messa in un angolo dall'amore platonico palesato da Obama verso Rohani.
Le flotte inglesi, francesi ed americane presenti vicino alle coste siriane hanno iniziato il loro ritorno verso ignote destinazioni.
Il conto alla rovescia per il ritorno alla normalità in Siria è iniziato.
I siriani hanno tutto il tempo per completare l'opera di bonifica e iniziare a ricostruire le zone distrutte da questa aggressione.
Oggi, Bashar Al Assad viene intervistato dalle maggiori testate giornalistiche occidentali. Chissà pure Napolitano non sarebbe pronto a rinominare di nuovo il Presidente Siriano come Cavaliere di Gran Croce? Non mi stupirebbe.
La crisi siriana si avvia verso la fine.
Non posso esimermi dal ricordare il tributo di sangue pagato dai siriani e dai combattenti degli Hizbollah per contrastare questo complotto imperialista.
Senza il tributo di sangue pagato dai giovani soldati di leva dell'esercito siriano, la Siria sarebbe crollata nel giro di 24 ore.
Inoltre, il mio pensiero va al grande Generale Hafez Al Assad che grazie ai suoi piani quinquennali di Socialismo scientifico e panarabista, la Siria ha resistito.
Conclusa una battaglia e avanti con la prossima!