Con una sentenza di esemplare durezza la Corte Suprema del Cairo ha letteralmente "annientato" la Fratellanza Musulmana, organizzazione politica che aveva sfruttato l'insurrezione popolare con cui nel 2011 é stato deposto Hosni Mubarak per cercare di accaparrarsi il potere in un'ottica divisiva e settaria coeva alla campagna terroristica takfira in corso in Siria e subserviente ai desideri del Qatar e della sua classe dirigente precedente alla salita al trono dell'Emiro Tamim (lo scorso giugno).
Le lancette in Egitto sono state riportate agli anni '50 quando, dopo un fallito tentativo dell'Ikhwan di assassinare (per conto della CIA americana) il Presidente Nasser l'organizzazione era stata annientata e costretta alla clandestinità. Ormai in Egitto é impossibile portare avanti iniziative pubbliche di ogni genere che si rifacciano alla Fratellanza Musulmana, al Partito di Libertà e Giustizia, al Regime del deposto Presidente Morsi.
Tutti i beni mobili e immobili riconducibili all'Ikhwan e ai suoi dirigenti, inoltre, sono stati confiscati dalle autorità.
Gli và già di lusso che non siano stati dati in pasto ai coccodrilli sacri, ma solo per ragioni geografiche! I coccodrilli ci sono solo dalla diga di Assuan a monte.
RispondiEliminaIvan