Alaeddin Boroujerdi, nella sua veste di Presidente della Commissione Esteri del Parlamento Iraniano (Majlis), é arrivato a Beirut in visita ufficiale, sicuramente per rassicurare gli alleati libanesi della vicinanza della Repubblica Islamica al Paese dei Cedri in questo delicatissimo momento, durante il quale, come si é visto molto di recente, forze alleate con Israele e col settarismo wahabita cercano in ogni modo di destabilizzarlo per il loro tornaconto.
Nelle settimane scorse ben due sanguinosi attentati esplosivi hanno sconvolto prima il quartiere sciita di Beirut Sud, poi la metropoli settentrionale di Tripoli Siriaca, causando dozzine di morti e svariate centinaia di feriti, quindi sparatorie settarie hanno riattizzato l'ostilità tra il quartiere filo-wahabita di Tripoli e quello popolato dagli Alawiti fedeli ad Assad, come se non bastasse militanti takfiri libanesi hanno lanciato razzi contro la Palestina occupata dando al regime ebraico la 'scusa' per cercare di colpire dal cielo le strutture del PFLP-GC.
Dopo avere discusso privatamente con il Presidente del Parlamento Nabih Berri (leader della formazione politica sciita Amal) e con il Premier designato Salam, che deve succedere all'uscente Najib Mikati, Bouroujerdi accompagnato dal suo seguito e dall'ambasciatore iraniano in Libano Ghazanfar Roknabadi si é intrattenuto a lungo a parlare col Segretario Generale di Hezbollah Hassan Nasrallah.
Non abbiamo dubbi che l'incremento dell'assistenza politico/diplomatico/militare alla vicina Repubblica Araba di Siria in questo momento cruciale della sua lotta contro l'insorgenza terrorista mercenaria abbia costituito uno dei punti centrali del loro confronto.
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