Una vittoria fondamentale nel disgregare definitivamente la rete wahabita dell'ISIL é stata riportata oggi quando le truppe che da Bagdad avevano riaperto l'autostrada verso Samarra si sono spinte ancora più a Nord raggiungendo Tikrit (già liberata i giorni scorsi ma nei cui dintorni rimaneva attivo qualche gruppo terrorista) e, dopo aver rifornito la guarnigione governativa ivi presente, hanno finito di ripulire da ogni presenza takfira il resto della Provincia di Salahuddin.
Adesso rimane solamente Ninive da purgare completamente di presenze terroristiche per ristabilire definitivamente il rapporto di forze che esisteva prima del 'blitz' dell'ISIL iniziato il dieci giugno, che si é rivelato non più duraturo di un fuoco di paglia.
Del resto, con la rete autostradale tornata sotto il controllo del Governo é ormai fin troppo facile attaccare le guarnigioni terroriste da più lati, esacerbando le carenze nel morale e nell'addestramento dei takfiri del Daash. Nelle vicinanze di As-Siniya una forza dell'Esercito irakeno si é fatta eliportare alle spalle di un gruppo terrorista mentre altre unità l'attaccavano frontalmente; l'operazione si é risolta con la distruzione dei terroristi e la cattura di tutto il loro materiale: armi, muniizioni e mezzi di trasporto.
sabato 28 giugno 2014
Israhell assassina due coraggiosi membri dei Comitati Popolari di Resistenza nella Striscia di Gaza!!
I membri dei Comitati Popolari di Resistenza Muhammad al-Fasih e Osama al-Hassumi sono stati martirizzati da un vigliacco missile sionista che li ha raggiunti a tradimento mentre si trovavano a bordo di un'auto nell'affollatissimo campo profughi di Shate, alla periferia di Gaza.
Questa proditoria aggressione, condotta in spregio alle più elementari norme di condotta bellica, dimostra come ormai qualunque ipotesi di 'tregua' col regime sionazista di occupazione sia del tutto saltata e come sia necessario riprendere in grande stile il lancio di razzi e artiglierie sulle colonie illegali.
Speriamo che anche Hamas tragga le ovvie conclusioni e interrompa qualunque sforzo di 'cooperazione' con la fazione Fatah di Mahmoud Abbas che preferisce schierarsi a fianco degli occupanti e degli oppressori come una rivoltante caricatura del 'negro di casa' descritto da Malcolm X.
Questa proditoria aggressione, condotta in spregio alle più elementari norme di condotta bellica, dimostra come ormai qualunque ipotesi di 'tregua' col regime sionazista di occupazione sia del tutto saltata e come sia necessario riprendere in grande stile il lancio di razzi e artiglierie sulle colonie illegali.
Speriamo che anche Hamas tragga le ovvie conclusioni e interrompa qualunque sforzo di 'cooperazione' con la fazione Fatah di Mahmoud Abbas che preferisce schierarsi a fianco degli occupanti e degli oppressori come una rivoltante caricatura del 'negro di casa' descritto da Malcolm X.
venerdì 27 giugno 2014
La Lega Araba, agendo di concerto, caccia i sionisti di Yardena Ovadia dal meeting UA di Malabo!!
La lobby a sei punte mondiale aveva pensato di poter inquinare il Ventitreesimo meeting di Malabo (Guinea Equatoriale) dell'Unione Africana trasformandolo in un palcoscenico per le rivoltanti, melassose geremiadi sulle "povere vittime" 'rapite' dai 'cattivi palestinesi' (in realtà potenziali assassini dotati di addestramento ed equipaggiamento militare stanziati negli insediamenti illegali vicino ad Al-Khalil).
A capo del 'Kommando' sionazista che doveva impestare di Hasbara il meeting africano c'era nientemeno che Yardena Ovadia, ricchissima ebrea americana (ovviamente con doppio passaporto sionista!) che aveva portato con sé' diverse dozzine di altri sionisti che dovevano recitare a beneficio dei delegati africani (la maggior parte dei quali rappresentanti paesi che hanno sofferto 'Olocausti' veri e propri dai tempi del commercio negriero fino alle guerre civili fomentate dalle multinazionali americane delle materie prime) il consueto 'rosario' di miagolii sulle 'sofferenze' degli invasori della Palestina.
Ma questa volta il loro piano non si é realizzato grazie al tempestivo intervento del Presidente della Mauritania Mohamed Ould Abdelaziz e del neopresidente egiziano Al-Sisi che hanno costituito un fronte comune con tutti i paesi arabi presenti al meeting domandando che i sionisti fossero allontanati dalla riunione e che la programmata dichiarazione di 'solidarietà' coi tre invasori della Cisgiordania catturati dalla Resistenza palestinese fosse espunta e cancellata.
Questo dimostra la forza dei paesi arabi quando agiscono uniti!
Plaudiamo ad Abdelaziz, ad Al-Sisi e a tutti coloro che hanno fatto fronte comune con loro, che la lezione non venga dimenticata e che gli agenti di Sion vengano segnati a dito ed espulsi da molti altri consessi!!
A capo del 'Kommando' sionazista che doveva impestare di Hasbara il meeting africano c'era nientemeno che Yardena Ovadia, ricchissima ebrea americana (ovviamente con doppio passaporto sionista!) che aveva portato con sé' diverse dozzine di altri sionisti che dovevano recitare a beneficio dei delegati africani (la maggior parte dei quali rappresentanti paesi che hanno sofferto 'Olocausti' veri e propri dai tempi del commercio negriero fino alle guerre civili fomentate dalle multinazionali americane delle materie prime) il consueto 'rosario' di miagolii sulle 'sofferenze' degli invasori della Palestina.
Ma questa volta il loro piano non si é realizzato grazie al tempestivo intervento del Presidente della Mauritania Mohamed Ould Abdelaziz e del neopresidente egiziano Al-Sisi che hanno costituito un fronte comune con tutti i paesi arabi presenti al meeting domandando che i sionisti fossero allontanati dalla riunione e che la programmata dichiarazione di 'solidarietà' coi tre invasori della Cisgiordania catturati dalla Resistenza palestinese fosse espunta e cancellata.
Questo dimostra la forza dei paesi arabi quando agiscono uniti!
Plaudiamo ad Abdelaziz, ad Al-Sisi e a tutti coloro che hanno fatto fronte comune con loro, che la lezione non venga dimenticata e che gli agenti di Sion vengano segnati a dito ed espulsi da molti altri consessi!!
L'intervento dell'aviazione di Assad "rovina" i piani americani per mantenere l'Irak in stato di 'guerra permanente'!!
Il fondamentale contributo dell'aviazione siriana alla serie di vittorie che hanno permesso alle truppe regolari irakene di ribaltare la situazione e mettere le milizie wahabite dell'ISIL/Daash in rotta su tutta la linea é stato recentemente riconosciuto persino dal Premier di Bagdad Nouri al-Maliki in una intervista con la BBC.
Maliki parlando col cronista inglese ha lamentato come, persino di fronte al grave episodio costituito dall'offensiva terrorista di giugno il Governo Usa non abbia modificato atteggiamento, continuando a posticipare e dilazionare la consegna degli aeroplani F-16 promessi all'aviazione irakena (proprio quando sarebbero stati maggiormente necessari), spingendo Bagdad a sondare Mosca per una rapida consegna di apparecchi (e, aggiungiamo noi, convincendo Teheran della opportunità di restituire all'Irak gli aerei da attacco al suolo 'fuggiti' nel 1991...).
Ma proprio in questi giorni l'addetto stampa della Casa Bianca, Josh Earnest, ha consegnato ai suoi interlocutori dei media imperialisti una delirante dichiarazione in cui minaccia Damasco per i suoi interventi oltreconfine e, con una sicumera e una spocchia che meritano di essere ascoltate per venire credute, ha accusato Assad di "essere la causa della presenza dell'ISIL in Irak" (certo, perché, nella mente bacata degli yankee, ha avuto il "torto" di cacciare i wahabiti dal suo paese).
Queste dichiarazioni sconnesse e insincere dimostrano come Washington sperava di usare l'ISIL per manenere l'Irak in stato di 'guerra permanente' facendogli fondare un 'santuario' interdetto all'azione del Governo di Bagdad da cui continuare a inviare squadre di miliziani fanatici contro Bagdad e la parte sciita dell'Irak e anche contro la Siria; la cooperazione di Damasco e Teheran col Premier Maliki, però sta sventando anche questo "Piano B".
E la cosa, ovviamente, fa arrabbiare il 'Nobel per la Pace' e i suoi burattinai.
Maliki parlando col cronista inglese ha lamentato come, persino di fronte al grave episodio costituito dall'offensiva terrorista di giugno il Governo Usa non abbia modificato atteggiamento, continuando a posticipare e dilazionare la consegna degli aeroplani F-16 promessi all'aviazione irakena (proprio quando sarebbero stati maggiormente necessari), spingendo Bagdad a sondare Mosca per una rapida consegna di apparecchi (e, aggiungiamo noi, convincendo Teheran della opportunità di restituire all'Irak gli aerei da attacco al suolo 'fuggiti' nel 1991...).
Ma proprio in questi giorni l'addetto stampa della Casa Bianca, Josh Earnest, ha consegnato ai suoi interlocutori dei media imperialisti una delirante dichiarazione in cui minaccia Damasco per i suoi interventi oltreconfine e, con una sicumera e una spocchia che meritano di essere ascoltate per venire credute, ha accusato Assad di "essere la causa della presenza dell'ISIL in Irak" (certo, perché, nella mente bacata degli yankee, ha avuto il "torto" di cacciare i wahabiti dal suo paese).
Queste dichiarazioni sconnesse e insincere dimostrano come Washington sperava di usare l'ISIL per manenere l'Irak in stato di 'guerra permanente' facendogli fondare un 'santuario' interdetto all'azione del Governo di Bagdad da cui continuare a inviare squadre di miliziani fanatici contro Bagdad e la parte sciita dell'Irak e anche contro la Siria; la cooperazione di Damasco e Teheran col Premier Maliki, però sta sventando anche questo "Piano B".
E la cosa, ovviamente, fa arrabbiare il 'Nobel per la Pace' e i suoi burattinai.
La 30esima flottiglia iraniana salva una petroliera da attacco pirata nel Mar Rosso!!
Ancora una volta la Marina di Teheran si conferma elemento prezioso di stabilità e di garanzia della libertà di navigazione e commercio in uno dei "punti caldi" della marineria internazionale; nella giornata di ieri infatti quando otto lance a motore equipaggiate con mitragliatrici pesanti e lanciagranate si sono avvicinate minacciosamente a una petroliera che incrociava nel Mar Rosso la 30esima flottiglia é scattata in suo soccorso.
La Fregata "Alvand" e la Nave-appoggio "Bushehr" hanno calato in mare le loro lance cariche di fanti di marina che hanno ingaggiato uno scambio di fuoco coi pirati; ben presto questi ultimi, vista la superiorità di addestramento e potenza di fuoco dei marinai iraniani hanno fatto dietro-front disperdendosi.
Lo scontro si é concluso senza perdite o feriti e la petroliera ha potuto proseguire nel suo tragitto; é dal 2008 che l'IRIN é impegnata in pattugliamenti del Mar Rosso, del Golfo di Aden e dell'Oceano Indiano, meritandosi le lodi della dirigenza dell'International Maritime Organization.
La Fregata "Alvand" e la Nave-appoggio "Bushehr" hanno calato in mare le loro lance cariche di fanti di marina che hanno ingaggiato uno scambio di fuoco coi pirati; ben presto questi ultimi, vista la superiorità di addestramento e potenza di fuoco dei marinai iraniani hanno fatto dietro-front disperdendosi.
Lo scontro si é concluso senza perdite o feriti e la petroliera ha potuto proseguire nel suo tragitto; é dal 2008 che l'IRIN é impegnata in pattugliamenti del Mar Rosso, del Golfo di Aden e dell'Oceano Indiano, meritandosi le lodi della dirigenza dell'International Maritime Organization.
E' ancora vivo uno dei due sauditi "esplosi" al Du Roy! Intanto la Surete Libanaise compie altre perquisizioni ed arresti!!
Due precisazioni alle notizie diffuse ieri riguardo la reazione "suicida" di due agenti sauditi vistisi bloccati da una retata della Surete Libanaise all'Hotel Du Roy, nel quartiere beirutino di Raouche. In primis: oltre a due ufficiali della sicurezza altre cinque persone sono rimaste ferite nella duplice detonazione degli apparati esplosivi che i sauditi portavano con sé. Comunque nessuno dei feriti sembra grave.
Molto più importante, uno dei due sauditi non é riuscito a uccidersi con la carica che pure portava sul corpo: egli é stato d'urgenza posto in cure intensive e le autorità attendono che riprenda conoscenza per poterlo interrogare. I due sauditi erano entrati in Libano l'11 giugno con documenti del regno di Riyadh.
Oggi intanto la Surete ha continuato a passare al pettine il quartiere di Raouche, circondando e perquisendo il Ramada Plaza Hotel (una volta chiamato "As-Safir Heliopolitan") che si trova proprio di rimpetto al Du Roy. Tutto il personale di servizio e molti residenti dell'hotel sono stati fatti allontanare durante la perquisizione che si é conclusa con l'arresto di due persone.
Rimarremo sintonizzati sulle fonti locali per informare tempestivamente i nostri lettori su ogni sviluppo della situazione.
Molto più importante, uno dei due sauditi non é riuscito a uccidersi con la carica che pure portava sul corpo: egli é stato d'urgenza posto in cure intensive e le autorità attendono che riprenda conoscenza per poterlo interrogare. I due sauditi erano entrati in Libano l'11 giugno con documenti del regno di Riyadh.
Oggi intanto la Surete ha continuato a passare al pettine il quartiere di Raouche, circondando e perquisendo il Ramada Plaza Hotel (una volta chiamato "As-Safir Heliopolitan") che si trova proprio di rimpetto al Du Roy. Tutto il personale di servizio e molti residenti dell'hotel sono stati fatti allontanare durante la perquisizione che si é conclusa con l'arresto di due persone.
Rimarremo sintonizzati sulle fonti locali per informare tempestivamente i nostri lettori su ogni sviluppo della situazione.
giovedì 26 giugno 2014
Continuano le vittorie irakene contro i terroristi dell'ISIL; Al-Maliki dichiara: "Nessun Governo di unità nazionale!"
Le forze irachene hanno ottenuto un'altra importante vittoria contro i mercenari dell'ISIL respingendo il loro tentativo di attacco contro i campi metaniferi di Mansouriyat al-Jabal, inoltre due assalti nei dintorni di Tikrit; il primo nella località di Al-Alam, il secondo, con l'utilizzo di truppe eliportate, vicino al centro universitario, hanno causato la distruzione di importanti concentrazioni di miliziani wahabiti.
Ma un importante risultato é stato conseguito con la completa riapertura dell'autostrada Bagdad-Samarra a qualunque volume di traffico; il Generale Qassim Atta ha dichiarato parlando coi rappresentanti dei media che ormai tutto il network autostradale del paese é tornato sotto il completo controllo delle truppe regolari che così saranno presto in grado di fare affluire le forze necessarie a schiacciare anche gli ultimi caposaldi terroristi.
Intanto il Premier Nouri al-Maliki ha dichiarato che non vi é alcun bisogno di un 'Governo di Unità Nazionale', caldeggiato da esponenti americani; giacché una simile mossa sarebbe come ammettere che l'attuale esecutivo non é in grado di fronteggiare la situazione e che le recenti elezioni politiche irakene sono state inutili il che é precisamente quel che vorrebbero i terroristi.
Sarà invece il Governo guidato dalle forze vincitrici del recente confronto elettorale a prendersi cura di risolvere la crisi scoppiata con l'offensiva dell'ISIL, ormai in reflusso su tutti i fronti grazie alla pronta reazione del popolo irakeno e alla cooperazione di paesi amici come la Siria e l'Iran.
Ma un importante risultato é stato conseguito con la completa riapertura dell'autostrada Bagdad-Samarra a qualunque volume di traffico; il Generale Qassim Atta ha dichiarato parlando coi rappresentanti dei media che ormai tutto il network autostradale del paese é tornato sotto il completo controllo delle truppe regolari che così saranno presto in grado di fare affluire le forze necessarie a schiacciare anche gli ultimi caposaldi terroristi.
Intanto il Premier Nouri al-Maliki ha dichiarato che non vi é alcun bisogno di un 'Governo di Unità Nazionale', caldeggiato da esponenti americani; giacché una simile mossa sarebbe come ammettere che l'attuale esecutivo non é in grado di fronteggiare la situazione e che le recenti elezioni politiche irakene sono state inutili il che é precisamente quel che vorrebbero i terroristi.
Sarà invece il Governo guidato dalle forze vincitrici del recente confronto elettorale a prendersi cura di risolvere la crisi scoppiata con l'offensiva dell'ISIL, ormai in reflusso su tutti i fronti grazie alla pronta reazione del popolo irakeno e alla cooperazione di paesi amici come la Siria e l'Iran.
Raid anti-terrorismo a Tripoli e Beirut! Numerosi arresti: due agenti sauditi si fanno esplodere all'Hotel Du Roy!!
Continua senza sosta la lotta antiterrorismo dei servizi di sicurezza libanesi che, dopo avere evitato un devastante triplice attentato agli ospedali del quartiere sciita di Beirut; dopo avere bloccato un'autobomba poco prima che raggiungesse una zona affollatissima del quartiere di Tayouneh (al costo della vita di un ufficiale), hanno effettuato due retate una a Tripoli e una a Beirut.
Nel corso della prima una cellula terrorista wahabita é stata scoperta e distrutta con gli arresti di Wissam Ahmed Al-Qass, Danny Ahmad Al-Qass, Amjad Nuhad al-Khatib e Nabil Kamel Bayda. Tutti gli arrestati sono stati riferiti all'autorità giudiziaria competente che li processerà per direttissima.
A Beirut invece una cellula di agenti sauditi é stata bloccata nell'Hotel Du Roy nel quartiere di Raouche: due agenti stranieri si sono suicidati facendosi esplodere, ferendo due ufficiali della Surete e causando danni materiali ma per fortuna senza altre conseguenze, un terzo agente é stato bloccato prima che potesse farsi esplodere e un giubbotto esplosivo é stato trovato abbandonato nelle vicinanze.
Numerose persone che si sospetta potessero essere legate agli agenti sauditi sono state arrestate e si sta procedendo alla loro identificazione e a tutti gli accertamenti necessari.
Nel corso della prima una cellula terrorista wahabita é stata scoperta e distrutta con gli arresti di Wissam Ahmed Al-Qass, Danny Ahmad Al-Qass, Amjad Nuhad al-Khatib e Nabil Kamel Bayda. Tutti gli arrestati sono stati riferiti all'autorità giudiziaria competente che li processerà per direttissima.
A Beirut invece una cellula di agenti sauditi é stata bloccata nell'Hotel Du Roy nel quartiere di Raouche: due agenti stranieri si sono suicidati facendosi esplodere, ferendo due ufficiali della Surete e causando danni materiali ma per fortuna senza altre conseguenze, un terzo agente é stato bloccato prima che potesse farsi esplodere e un giubbotto esplosivo é stato trovato abbandonato nelle vicinanze.
Numerose persone che si sospetta potessero essere legate agli agenti sauditi sono state arrestate e si sta procedendo alla loro identificazione e a tutti gli accertamenti necessari.
Il Generale Haftar 'sfratta' quattrocentoventi turchi da Bengasi e dintorni durante le elezioni: "Sono sostenitori dei terroristi!"
E' da un po' di tempo che non parlavamo più del Generale Haftar, l'Ex-capo di SM di Gheddafi (prigioniero in Chad e poi transfuga in Usa) che aveva dichiarato di voler 'ripulire' la Cirenaica dalle milizie allineate con la Fratellanza Musulmana. L'ultima volta avevamo segnalato la 'tregua' dichiarata all'indomani delle dimissioni del Governo, che avrebbe dovuto durare fino alle elezioni del 25 giugno.
Bene, le elezioni si sono svolte, ma, contemporaneamente, Haftar ha emesso un "ultimatum" verso i cittadini turchi e qatarioti che si trovano nel paese, accusandoli di essere sostenitori e facilitatori dei gruppi terroristici dando loro "non più di quarantott'ore" per lasciare il paese nordafricano.
L'ambasciata di Ankara e i consolati in Cirenaica sostengono di avere organizzato la partenza di quattrocento venti cittadini anatolici con la collaborazione delle Turkish Airlines, che hanno organizzato voli speciali dall'aeroporto di Misurata.
La mossa di Haftar ha senso visto che Turchia e Qatar sono i maggiori sponsor della Fratellanza Musulmana tanto in Libia, come lo erano anche in Siria (fino a quando gruppi terroristi allineati con l'Ikhwan hanno mantenuto una presenza sensibile nel paese) e in Egitto prima dell'intervento correttivo del Generale Al-Sisi.
Bene, le elezioni si sono svolte, ma, contemporaneamente, Haftar ha emesso un "ultimatum" verso i cittadini turchi e qatarioti che si trovano nel paese, accusandoli di essere sostenitori e facilitatori dei gruppi terroristici dando loro "non più di quarantott'ore" per lasciare il paese nordafricano.
L'ambasciata di Ankara e i consolati in Cirenaica sostengono di avere organizzato la partenza di quattrocento venti cittadini anatolici con la collaborazione delle Turkish Airlines, che hanno organizzato voli speciali dall'aeroporto di Misurata.
La mossa di Haftar ha senso visto che Turchia e Qatar sono i maggiori sponsor della Fratellanza Musulmana tanto in Libia, come lo erano anche in Siria (fino a quando gruppi terroristi allineati con l'Ikhwan hanno mantenuto una presenza sensibile nel paese) e in Egitto prima dell'intervento correttivo del Generale Al-Sisi.
mercoledì 25 giugno 2014
PALAESTINA FELIX ricorda i tre eroi di Kiryat Shimona che quarant'anni fa eliminarono diciotto occupanti sionisti!!
Oussama Mounir, Palestinese, Ahmad Sheikh Mahmoud, Siriano di Aleppo, Yassin Musa, Irakeno. Quaranta anni orsono questi giovani leoni del PFLP-GC penetrarono dal Sud del Libano nel Nord della Palestina occupata e, attaccando l'insediamento illegale di 'Kiryat Shimona' riuscirono ad abbattere diciotto occupanti sionisti e a ferirne altri quindici (alcuni molto gravemente).
Quando l'esercito sionazista mobilitò le loro forze, circondandoli, i tre eroi, che erano partiti per la missione pienamente consci di sacrificare le loro giovani vite, si diedero la morte. Nella foto li vediamo sorridenti e spensierati perché dare la vita per la propria Idea é il livello più alto di altruismo e di testimonianza ed é giusto che siano ricordati così, col sorriso spavaldo sulle labbra. Possano le nuove generazioni di combattenti per la Palestina rinnovare le loro gesta e onorare la loro memoria non solo col ricordo ma con l'imitazione.
Aggressione sionista ferisce due ufficiali palestinesi in una caserma di Gaza: la Resistenza risponde con razzi!!
Due ufficiali della Marina Palestinese sono rimasti feriti in maniera moderatamente grave a seguito del bombardamento della caserma in cui si trovavano da parte di forze militari sionaziste; la notizia riportata in primo momento dall'Agenzia Stampa Ma'an é stata poi confermata dal Portavoce sanitario di Gaza Ashraf al-Qidra.
La caserma colpita era una struttura della polizia a Ovest di Gaza; il fatto che sia stata fatta segno del fuoco di jet o droni sionisti sottolinea la natura criminale del regime ebraico visto che le strutture di polizia dovrebbero venire risparmiate dalle azioni militari.
Iyad al-Buzum, del Ministero degli Interni di Gaza ha detto che nonostante la barbara aggressione la polizia di Gaza continua a operare e garantire la sicurezza al cento per cento di efficienza. Intanto gruppi armati della Resistenza palestinese hanno lanciato salve di razzi contro obiettivi sionisti in rappresaglia per l'attacco.
La caserma colpita era una struttura della polizia a Ovest di Gaza; il fatto che sia stata fatta segno del fuoco di jet o droni sionisti sottolinea la natura criminale del regime ebraico visto che le strutture di polizia dovrebbero venire risparmiate dalle azioni militari.
Iyad al-Buzum, del Ministero degli Interni di Gaza ha detto che nonostante la barbara aggressione la polizia di Gaza continua a operare e garantire la sicurezza al cento per cento di efficienza. Intanto gruppi armati della Resistenza palestinese hanno lanciato salve di razzi contro obiettivi sionisti in rappresaglia per l'attacco.
Hezbollah loda la vigilanza e il sacrificio che hanno evitato una strage a Tayouneh!!
"Il terrorismo ha cercato di colpire l'area di Tayouneh, fallendo in parte nei suoi intenti grazie alle forze di sicurezza, alla loro vigilanza e al loro sacrificio; Hezbollah condanna questo atto codardo e i suoi autori esprimendo sdegno e peoccupazione"; con queste parole il comunicato rilasciato dal partito sciita libanese si riferisce all'attentato che recentemente stava per colpire una zona frequentatissima di Beirut Sud ma é stato per fortuna bloccato da un checkpoint della sicurezza.
"Il partito estende le sue più sincere condoglianze alla famiglia di Abdul Karim Hodroj, che ha versato il suo sangue per proteggere i civili intercettando l'autobomba; Hezbollah saluta la prontezza e la vigilanza delle autorità civili e militari augurandosi che possano continuare con successo a difendere il popolo dalle cospirezioni criminali".
Nella giornata di ieri un uomo di nazionalità straniera i cui movimenti a Beirut avevano sollecitato l'attenzione delle autorità é stato arrestato mentre di dirigeva verso la cittadina di Arsal, vicino al confine con la Siria; catturato egli ha ammesso di essere stato inviato a "monitorare" alcine zone della capitale dove probabilmente i takfiri wahabiti di Abdullah Azzam o di altre sigle estremiste vorrebbero organizzare attentati.
L'uomo ha confessato che ad Arsal si sarebbe dovuto incontrare con un tale Abu Mouhannad, proveniente dal villaggio di Majdel Anjar, che avrebbe dovuto raccogliere il suo rapporto e pagarlo trecento dollari.
"Il partito estende le sue più sincere condoglianze alla famiglia di Abdul Karim Hodroj, che ha versato il suo sangue per proteggere i civili intercettando l'autobomba; Hezbollah saluta la prontezza e la vigilanza delle autorità civili e militari augurandosi che possano continuare con successo a difendere il popolo dalle cospirezioni criminali".
Nella giornata di ieri un uomo di nazionalità straniera i cui movimenti a Beirut avevano sollecitato l'attenzione delle autorità é stato arrestato mentre di dirigeva verso la cittadina di Arsal, vicino al confine con la Siria; catturato egli ha ammesso di essere stato inviato a "monitorare" alcine zone della capitale dove probabilmente i takfiri wahabiti di Abdullah Azzam o di altre sigle estremiste vorrebbero organizzare attentati.
L'uomo ha confessato che ad Arsal si sarebbe dovuto incontrare con un tale Abu Mouhannad, proveniente dal villaggio di Majdel Anjar, che avrebbe dovuto raccogliere il suo rapporto e pagarlo trecento dollari.
martedì 24 giugno 2014
Aerei ed elicotteri irakeni distruggono postazioni dell'ISIL intorno a Biji, Mosul, Al-Othaim!!
Man mano che passano i giorni la differenza di organizzazione, efficienza e potenza di fuoco tra le bande di briganti e terroristi dell'ISIL/Daash e le forze regolari del Governo di Bagdad comincia a farsi sentire appieno, con i loro arsenali e depositi di rifornimenti ormai esauriti dopo i primi giorni di battaglia i wahabiti mercenari hanno disperato bisogno di carburante per rimanere mobili e questo spiega come mai abbiano interrotto ogni tentativo di avanzata per fermarsi e cercare di aprire varchi alla frontiera con la Siria o la Giordania e tentare di conquistare la raffineria di Biji.
Ma le truppe di Bagdad li hanno respinti a più riprese, nonostante i ridicoli tentativi di Al-Jazeera e Al-Arabiya di annunciare ripetutamente la 'caduta' di un tale posto di confine o del più grande impianto petrolchimico del paese. Pattuglie di jet ed elicotteri hanno anzi distrutto ogni assembramento di terroristi attorno a Biji e anche vicino a Trebil ed Al-Waleed.
Anche nei dintorni di Mosul un intero caseggiato trasformato in base terrorista dall'ISIL é stato livellato con dozzine e dozzine di perdite nelle fila takfire. Altri bombardamenti contro colonne di automezzi usati dai terroristi (quasi tutti con targa saudita) hanno colpito la zona di Al-Othaim, in Provincia di Diyala.
Ma le truppe di Bagdad li hanno respinti a più riprese, nonostante i ridicoli tentativi di Al-Jazeera e Al-Arabiya di annunciare ripetutamente la 'caduta' di un tale posto di confine o del più grande impianto petrolchimico del paese. Pattuglie di jet ed elicotteri hanno anzi distrutto ogni assembramento di terroristi attorno a Biji e anche vicino a Trebil ed Al-Waleed.
Anche nei dintorni di Mosul un intero caseggiato trasformato in base terrorista dall'ISIL é stato livellato con dozzine e dozzine di perdite nelle fila takfire. Altri bombardamenti contro colonne di automezzi usati dai terroristi (quasi tutti con targa saudita) hanno colpito la zona di Al-Othaim, in Provincia di Diyala.
Dozzine di "Fitter-C" ex-irakeni restituiti in piena efficienza da Teheran a Bagdad per combattere l'ISIL!!
I nostri attenti lettori già sapevano grazie ai nostri precedenti articoli che ingegneri e tecnici aeronautici della Repubblica Islamica dell'Iran si erano dedicati con successo alla manutenzione e al ricondizionamento dei velivoli irakeni atterrati nel paese nel 1991, quando i generali di Saddam Hussein, temendo la completa distruzione delle loro linee di volo, fecero volare circa centocinquanta apparecchi verso i cieli dell'ex-nemico della guerra del 1980-88.
L'Iran trattenne quegli aerei come parziale compensazione dei danni di guerra e, come detto, inserì i più moderni come i MiG-29, i Mirage-F1, i Su-24 e -25 nelle proprie squadriglie, dimostrando di avere le piene competenze per manetenerli efficienti e funzionali. Ma molto meno si sapeva del fato degli 'altri' modelli, soprattutto aerei da attacco al suolo di generazione non recente, che molti 'pundit' aeronautici diedero per smontati o venduti sottobanco.
Adesso l'arcano si é svelato, con l'atterraggio alla base aerea irakena di Imam Ali di dozzine di Sukhoi 'Fitter-C' (Sukhoi-20 e Sukhoi-22) e forse anche di alcuni MiG-23 (ma su questi vi sono meno certezze) "restituiti" dall'Iran all'Irak affinché possano prendere parte alla lotta contro i takfiri dell'ISIL/Daash.
La potenza aerea é fondamentale nella repressione dell'insorgenza mercenaria estremista, come già ha dimostrato ampiamente il caso della Siria; siamo certi che i piloti irakeni sapranno utilizzare al meglio i loro "vecchi destrieri", con risultati decisivi.
L'Iran trattenne quegli aerei come parziale compensazione dei danni di guerra e, come detto, inserì i più moderni come i MiG-29, i Mirage-F1, i Su-24 e -25 nelle proprie squadriglie, dimostrando di avere le piene competenze per manetenerli efficienti e funzionali. Ma molto meno si sapeva del fato degli 'altri' modelli, soprattutto aerei da attacco al suolo di generazione non recente, che molti 'pundit' aeronautici diedero per smontati o venduti sottobanco.
Adesso l'arcano si é svelato, con l'atterraggio alla base aerea irakena di Imam Ali di dozzine di Sukhoi 'Fitter-C' (Sukhoi-20 e Sukhoi-22) e forse anche di alcuni MiG-23 (ma su questi vi sono meno certezze) "restituiti" dall'Iran all'Irak affinché possano prendere parte alla lotta contro i takfiri dell'ISIL/Daash.
La potenza aerea é fondamentale nella repressione dell'insorgenza mercenaria estremista, come già ha dimostrato ampiamente il caso della Siria; siamo certi che i piloti irakeni sapranno utilizzare al meglio i loro "vecchi destrieri", con risultati decisivi.
Eroico sacrificio di militari libanesi blocca una Mercedes-bomba prima che possa raggiungere il cuore di Dhayieh!!
E' di un morto e venti feriti il bilancio dell'ultimo, vigliacco attentato wahabita che ha colpito la capitale libanese ma, senza la vigilanza e il senso del dovere e del sacrificio degli uomini di un posto di blocco dell'Armee Libanaise, poteva essere molto, molto peggiore.
Ieri all'altezza di Tayouneh, a poca distanza dal centro di Dahiyeh (il quartiere sciita a Sud della capitale libanese) la gente era fitta nelle strade e nelle piazze; la frescura serotina invitava al passeggio e al gelato, gli schermi posti nei dehor dei caffé trasmettevano le colorate immagini dei match di Coppa del Mondo, se l'autobomba fosse riuscita ad arrivare in una strada o una piazza affollata la strage sarebbe stata orrenda.
Secondo quanto riportato dal proprietario del Bar Abu Assaf una Mercedes 180 bianca, un vecchio modello di metà anni '60 é stata bloccata da un checkpoint dell'Armee, alla sua guida stava una donna; pochi istanti dopo tutto il posto di blocco é diventato una palla di fuoco. Specialisti della sicurezza valutano in non meno di 25-30 chili la carica detonante che si trovava a bordo dell'auto.
Finora pare che l'unica vittima accertata dell'esplosione sia Abdel Karim Hodroj; un ufficiale dell'Esercito.
Ieri all'altezza di Tayouneh, a poca distanza dal centro di Dahiyeh (il quartiere sciita a Sud della capitale libanese) la gente era fitta nelle strade e nelle piazze; la frescura serotina invitava al passeggio e al gelato, gli schermi posti nei dehor dei caffé trasmettevano le colorate immagini dei match di Coppa del Mondo, se l'autobomba fosse riuscita ad arrivare in una strada o una piazza affollata la strage sarebbe stata orrenda.
Secondo quanto riportato dal proprietario del Bar Abu Assaf una Mercedes 180 bianca, un vecchio modello di metà anni '60 é stata bloccata da un checkpoint dell'Armee, alla sua guida stava una donna; pochi istanti dopo tutto il posto di blocco é diventato una palla di fuoco. Specialisti della sicurezza valutano in non meno di 25-30 chili la carica detonante che si trovava a bordo dell'auto.
Finora pare che l'unica vittima accertata dell'esplosione sia Abdel Karim Hodroj; un ufficiale dell'Esercito.
lunedì 23 giugno 2014
L'Esercito irakeno elimina novanta terroristi dell'ISIL attorno a Tikrit e attorno a Fallujah!!
In un recente comunicato del Generale Qassim Atta l'Esercito irakeno ha rivelato di avere eliminato oltre novanta miliziani dell'ISIL/Daash con operazioni aeree e terrestri che hanno visto le truppe di Bagdad vittoriose tanto nei dintorni di Tikrit, dove una colonna di oltre cinquanta terroristi sostenuti da quindici veicoli a ruote é stata intercettata e bombardata fino alla distruzione, quanto nella periferia di Fallujah.
Nel secondo caso erano 42 i terroristi wahabiti che con tredici veicoli hanno cercato di forzare un posto di blocco militare: i soldati governativi hanno retto all'urto e hanno chiamato rinforzi, riuscendo in seguito a eliminare l'opposizione.
Altri sedici terroristi sono caduti sotto le bombe dei jet di Assad mentre cercavano di raggiungere e oltrepassare la frontiera siro-irakena, mentre un tentativo di attacco alla località strategica di Tal Afar é stato facilmente respinto dalle truppe irakene che sono riuscite anche a eliminare il principale leader del Daash nella zona.
Nel secondo caso erano 42 i terroristi wahabiti che con tredici veicoli hanno cercato di forzare un posto di blocco militare: i soldati governativi hanno retto all'urto e hanno chiamato rinforzi, riuscendo in seguito a eliminare l'opposizione.
Altri sedici terroristi sono caduti sotto le bombe dei jet di Assad mentre cercavano di raggiungere e oltrepassare la frontiera siro-irakena, mentre un tentativo di attacco alla località strategica di Tal Afar é stato facilmente respinto dalle truppe irakene che sono riuscite anche a eliminare il principale leader del Daash nella zona.
La Jihad Islamica Palestinese avverte Tel Aviv: "Se attaccherete Gaza reagiremo con tutto il nostro arsenale!"
In un comunicato rilasciato nella giornata di ieri il Comando delle Brigate Al-Quds, braccio armato del Movimento per la Jihad Islamica in Palestina si é rivolto direttamente ai dirigenti politici e militari del regime ebraico avvertendoli che, qualora l'escalation di provocazioni militari verso la Striscia di Gaza dovesse continuare o aggravarsi, il Movimento considererà nulla e vuota la tregua sottoscritta al termine dell'ultimo scambio di fuoco con l'entità sionista e riprenderà le ostilità con tutti i mezzi a propria disposizione.A tale proposito segnaliamo un recente video rilasciato dalle Brigato dove si nota con dovizia di particolari come la capacità militare dei militanti della Jihad sia grandemente aumentata grazie ad aiuti e know-how proveniente dall'Iran, da Hezbollah e persino dalla Siria (per quanto impegnata nella lotta contro i wahabiti mercenari). Non é detto che questa volta jet e carri armati di Tel Aviv potranno presentarsi impuniti sul suolo e nei cieli della Striscia costiera.
Il regime sionazista prova a colpire la Siria per aiutare i terroristi: Assad reagisce con razzi e artiglieria!
Una dura lezione é stata inflitta nelle ultime ore al regime giudaico di occupazione dalle forze armate dell'Esercito Arabo Siriano.
Sfruttando la distruzione dell'automobile di un collaborazionista druso che lavorava per l'occupazione ebraica del Golan illegalmente invaso, risultata nella morte di due persone e nel ferimento di altre tre (ben gli sta...così impara a rendersi servo degli occupanti della Palestina e del Golan!) il regime di Tel Aviv ha tentato di colpire obiettivi a ridosso della fascia di colline, in realtà per tentare di facilitare l'infiltrazione di terroristi nella regione di Daraa.
Ma i tentativi di attacco sionista sono andati tutti a vuoto visto che, stante la situazione in Siria, tutte le forze militari di Damasco sono in stato di continua mobilitazione ormai da anni: le loro strutture di comando, comunicazione e logistica altamente disperse e pesantemente scaglionate e protette.
Nessun danno é quindi derivato dai colpi sparati dai codardi di 'tsahal', mentre la reazione siriana, che ha visto l'impiego di artiglierie pesanti mobili e di razzi da battaglia di nuova concezione provenienti dall'Iran ha colpito duramente la base militare sionista di Shilat.
Secondo alcuni testimoni oculari le strutture di superficie di tale installazione sarebbero "completamente distrutte".
Sfruttando la distruzione dell'automobile di un collaborazionista druso che lavorava per l'occupazione ebraica del Golan illegalmente invaso, risultata nella morte di due persone e nel ferimento di altre tre (ben gli sta...così impara a rendersi servo degli occupanti della Palestina e del Golan!) il regime di Tel Aviv ha tentato di colpire obiettivi a ridosso della fascia di colline, in realtà per tentare di facilitare l'infiltrazione di terroristi nella regione di Daraa.
Ma i tentativi di attacco sionista sono andati tutti a vuoto visto che, stante la situazione in Siria, tutte le forze militari di Damasco sono in stato di continua mobilitazione ormai da anni: le loro strutture di comando, comunicazione e logistica altamente disperse e pesantemente scaglionate e protette.
Nessun danno é quindi derivato dai colpi sparati dai codardi di 'tsahal', mentre la reazione siriana, che ha visto l'impiego di artiglierie pesanti mobili e di razzi da battaglia di nuova concezione provenienti dall'Iran ha colpito duramente la base militare sionista di Shilat.
Secondo alcuni testimoni oculari le strutture di superficie di tale installazione sarebbero "completamente distrutte".
domenica 22 giugno 2014
Ecco un'altra "povera vittima" per cercare la quale israhell continua ad ammazzare Palestinesi!!!
E' importante svelare le menzogne spudorate del sinedrio sionista: ci giungono voci di 'manifestazioni' a Roma a favore dei tre miliziani occupanti delle colonie illegali, organizzata dalla locale fogna a sei punte...assembramenti del genere andrebbero dispersi con tutta la "gentilezza" che le SS di Tel Aviv usano ogni giorno in West Bank, coi proiettili di plastica sparati dritti in testa, coi gas tossici lanciati negli occhi, e chi si é visto si é visto, del resto, nel talmud giudaico non é scritto OCCHIO PER OCCHIO?
Guardate questa foto, come la precedente dimostra che gli invasori degli insediamenti illegali erano personaggi disprezzabili: codardi, violenti, sbruffoni coi deboli e gli indifesi, certo adesso piagnucoleranno e imploreranno di fronte agli eroici Palestinesi della Resistenza che HANNO TAGLIATO CORTA LA LORO SPOCCHIA SIONITA!
Lo ripetiamo, chiunque abbia catturato i tre invasori E' UN EROE e qualunque cosa accada loro, anche se dovessero risultare uccisi, é un LEGITTIMO ATTO DI RESISTENZA...se i sionisti non vogliono correre rischi STIANO ALLA LARGA DALLA PALESTINA!!!!
Guardate questa foto, come la precedente dimostra che gli invasori degli insediamenti illegali erano personaggi disprezzabili: codardi, violenti, sbruffoni coi deboli e gli indifesi, certo adesso piagnucoleranno e imploreranno di fronte agli eroici Palestinesi della Resistenza che HANNO TAGLIATO CORTA LA LORO SPOCCHIA SIONITA!
Lo ripetiamo, chiunque abbia catturato i tre invasori E' UN EROE e qualunque cosa accada loro, anche se dovessero risultare uccisi, é un LEGITTIMO ATTO DI RESISTENZA...se i sionisti non vogliono correre rischi STIANO ALLA LARGA DALLA PALESTINA!!!!
Anche in Irak i wahabiti iniziano ad ammazzarsi tra di loro! Diciassette morti ad Hawija, nella Provincia di Kirkuk!!
Diciassette militanti wahabiti sono morti ad Hawija, nella Provincia di Kirkuk, quando, seguendo un pattern familiare e consolidato per coloro che negli ultimi anni abbiano dedicato un po' di tempo a seguire le vicende siriane, i mercenari wahabiti dell'ISIL/Daash sono venuti alle vie di fatto con i loro ex-alleati e complici dello JRTN (Armata degli Uomini dell'Ordine di Naqshabandiyah).Secondo alcune fonti i militanti dell'ISIL avrebbero messo gli ex-alleati con le spalle al muro ordinandogli di riconoscere la loro supremazia e di rinnegare i loro leader per seguire invece quelli del Daash, ma altre voci vorrebbero la sparatoria nata da preoccupazioni molto 'prosaiche' come la divisione delle ultime cisterne di carburante rimaste ai terroristi.
Col fallimento del tentativo di conquistare la grande raffineria di Biji si vede come le possibilità logistiche dei criminali takfiri siano ridotte al lumicino e, con l'aviazione siriana che distrugge ogni convoglio inviato verso Est prima che possa attraversare il confine, possiamo solo immaginare che simili stragi intestine diventeranno sempre più frequenti in futuro.
Col fallimento del tentativo di conquistare la grande raffineria di Biji si vede come le possibilità logistiche dei criminali takfiri siano ridotte al lumicino e, con l'aviazione siriana che distrugge ogni convoglio inviato verso Est prima che possa attraversare il confine, possiamo solo immaginare che simili stragi intestine diventeranno sempre più frequenti in futuro.
Quindici arrestati in una retata della Surete Libanaise presso l'Hotel Napoleon ad Hamra, Beirut!!
Il braccio operatvo della Surete libanese ha condotto una retata all'Hotel Napoleon di Makdessi Street, nel quartiere di Hamra, nella capitale Beirut, arrestando quindici persone sospettate di attività terroristica e connivenza con gruppi estremisti wahabiti come le Brigate Abdullah Azzam.
Il 'blitz', condotto con professionalità da manuale, ha visto squadre speciali dell'Intelligence cordonare la zona, tagliare ogni via d'uscita o d'accesso e quindi entrare nella struttura cogliendo totalmente di sorpresa i bersagli.
L'operazione segue la scoperta di un complotto esplosivo contro gli ospedali della zona sciita della capitale e la morte di due militari nell'esplosione di un'autobomba probabilmente preparata per quei bersagli. Già diversi membri dell'organizzazione takfira sono caduti in mano alle autorità libanesi; si spera che gli arrestati dell'Hotel Napoleon possano rivelare ulteriori livelli e coordinatori dei piani eversivi wahabiti.
Il 'blitz', condotto con professionalità da manuale, ha visto squadre speciali dell'Intelligence cordonare la zona, tagliare ogni via d'uscita o d'accesso e quindi entrare nella struttura cogliendo totalmente di sorpresa i bersagli.
L'operazione segue la scoperta di un complotto esplosivo contro gli ospedali della zona sciita della capitale e la morte di due militari nell'esplosione di un'autobomba probabilmente preparata per quei bersagli. Già diversi membri dell'organizzazione takfira sono caduti in mano alle autorità libanesi; si spera che gli arrestati dell'Hotel Napoleon possano rivelare ulteriori livelli e coordinatori dei piani eversivi wahabiti.