Con l'infaticabile determinazione di chi sta compiendo il sacro dovere di difesa della Patria l'Esercito Arabo Siriano, aiutato dalla Forza di Difesa Nazionale e dagli alleati libanesi di Hezbollah ha espugnato il centro di Htaitet Jarash, quartiere chiave per il controllo di Jobar e per le comunicazioni con Jisrin e Zibdin.
Questi due villaggi consentivano ai terroristi di tenersi in contatto coi loro complici nel Ghouta Est e di scambiarsi armi, munizioni, rinforzi e rifornimenti, tutte operazioni ormai rese impossibili e che segnano la sconfitta e lo strangolamento anche delle cellule cancerose che rimangono nascoste nell'hinterland orientale della capitale siriana.
Ormai é quasi un anno e mezzo che i terroristi takfiri non azzardavano nemmeno un attentato o un attacco nella zona della capitale siriana ma un certo numero di loro pure continuava a muoversi e a cercare di ricostruire basi e rifugi nella provincia circostante, in attesa di un miglioramento nella loro situazione che, per fortuna, non si é mai verificato.
sabato 6 settembre 2014
Un altro capo dell'ISIS eliminato da un'operazione di commando contro Tal Afar!!
Una squadra di forze speciali irakene portata in loco per via aerea ha attaccato l'aeroporto di Tal Afar, nella Provincia di Niniveh eliminando un grande numero di militanti dell'ISIS e distruggendo le loro scorte di armi pesanti e munizioni.
Nel corso dei combattimenti i commando di Bagdad sono riusciti anche a eliminare il leader takfiro Fazel Abdullah Hiyali, conosciuto anche come Abu Turkmani; la notizia della sua morte é stata confermata dal Ministero dell'Informazione irakeno.
Solamente ieri davamo la notizia della morte di Abu Hajjar al-Souri e di Abu Alaa al-Iraki, quest'ultimo ucciso da un bombardamento aereo proprio nella stessa località; é evidente che, dopo aver bombardato Tal Afar dal cielo, la squadra di commando é stata inviata per "ripulire" quei bersagli che non erano stati centrati dagli aeroplani.
Questa concentrazione di attacchi verso Tal Afar fa pensare che possa costituire l'obiettivo (o uno degli obiettivi) di una prossima, vasta operazione militare irakena.
Nel corso dei combattimenti i commando di Bagdad sono riusciti anche a eliminare il leader takfiro Fazel Abdullah Hiyali, conosciuto anche come Abu Turkmani; la notizia della sua morte é stata confermata dal Ministero dell'Informazione irakeno.
Solamente ieri davamo la notizia della morte di Abu Hajjar al-Souri e di Abu Alaa al-Iraki, quest'ultimo ucciso da un bombardamento aereo proprio nella stessa località; é evidente che, dopo aver bombardato Tal Afar dal cielo, la squadra di commando é stata inviata per "ripulire" quei bersagli che non erano stati centrati dagli aeroplani.
Questa concentrazione di attacchi verso Tal Afar fa pensare che possa costituire l'obiettivo (o uno degli obiettivi) di una prossima, vasta operazione militare irakena.
venerdì 5 settembre 2014
Il regime sionista, autodistruggendo un apparato di spionaggio vicino Sidone, assassina un civile libanese!
Lo scorso pomeriggio poco prima delle 16 ora locale una pattuglia dell'intelligence militare libanese ha individuato una postazione di spionaggio elettronico sionista vicino alla cittadina di Adloun, a sud di Sidone, tali postazioni (di cui abbiamo già parlato in passato) sono uno dei mezzi con cui Tel Aviv cerca di preparare nuovi attacchi e aggressioni contro il Paese dei Cedri.
Mentre erano in corso le operazioni di smontaggio e rimozione dell'apparato, i suoi controllori sionisti lo hanno fatto esplodere con un comando a distanza, nella detonazione é rimasto ucciso un civile libanese (che potrebbe essere la persona che per primo ha notato l'apparecchio).
Alcune fonti non confermate vorrebbero che nell'operazione di scoperta dell'apparato siano stati coinvolti anche operativi locali di Hezbollah, il che potrebbe avere senso vista la sempre più stretta collaborazione tra Armee Libanaise e Resistenza Sciita.
Mentre erano in corso le operazioni di smontaggio e rimozione dell'apparato, i suoi controllori sionisti lo hanno fatto esplodere con un comando a distanza, nella detonazione é rimasto ucciso un civile libanese (che potrebbe essere la persona che per primo ha notato l'apparecchio).
Alcune fonti non confermate vorrebbero che nell'operazione di scoperta dell'apparato siano stati coinvolti anche operativi locali di Hezbollah, il che potrebbe avere senso vista la sempre più stretta collaborazione tra Armee Libanaise e Resistenza Sciita.
Diciotto terroristi dell'ISIS inceneriti da un preciso attacco aereo siriano nella Provincia di Deir Ezzour!
Una riunione di comandanti locali dell'ISIS in Provincia di Deir Ezzour, scoperta dall'intelligence militare siriana, é stata prontamente colpita con un attacco aereo che ha ucciso tutti i diciotto partecipanti, decapitando la dirigenza wahabita nell'intero circondario.
Inoltre, al confine con l'Irak nella zona di Abu Kamal, un altro attacco aereo ha eliminato un numero imprecisato di terroristi, calcolabile in "diverse dozzine" secondo quanto hanno riportato fonti sul terreno. Questi risultati dimostrano come l'iniziativa strategica nella lotta tra forze di Damasco e militanti wahabiti sia tutta dalla parte di Assad.
In altre notizie dalla Siria, operazioni anti terrorismo si sono svolte nei pressi di Nabea al-Sakhr, dove un gruppo di mercenari takfiri é stato distrutto prima che potesse infiltrarsi nell'abitato e nell'area di Maaret al-Numaan, nelle campagne intorno a Idlib, dove un rifugio di criminali é stato individuato ed espugnato.
Inoltre, al confine con l'Irak nella zona di Abu Kamal, un altro attacco aereo ha eliminato un numero imprecisato di terroristi, calcolabile in "diverse dozzine" secondo quanto hanno riportato fonti sul terreno. Questi risultati dimostrano come l'iniziativa strategica nella lotta tra forze di Damasco e militanti wahabiti sia tutta dalla parte di Assad.
In altre notizie dalla Siria, operazioni anti terrorismo si sono svolte nei pressi di Nabea al-Sakhr, dove un gruppo di mercenari takfiri é stato distrutto prima che potesse infiltrarsi nell'abitato e nell'area di Maaret al-Numaan, nelle campagne intorno a Idlib, dove un rifugio di criminali é stato individuato ed espugnato.
La Trentunesima Flottiglia iraniana scaccia dodici imbarcazioni pirata che seguivano una petroliera!
Erano numerosi, aggressivi e determinati i pirati somali che nella giornata di ieri hanno tentato per ben tre volte di abbordare e dirottare una petroliera che attraversava il Golfo di Aden diretta verso il Mar Rosso.
A bordo di ben dodici imbarcazioni ad alta velocità i 'bucanieri' del Ventunesimo Secolo hanno però dovuto abbandonare definitivamente i loro piani quando, scacciati per la terza volta dal pronto intervento delle navi dell'IRIN, hanno visto la loro potenziale 'preda' imboccare lo stretto di Bab el Mandeb.
La Trentunesima Flottiglia, con il Cacciatorpediniere Bayandor e la Nave-appoggio Bandar Abbas era già entrata in azione contro i pirati alla fine di agosto quando due mercantili carichi di manufatti industriali avevano lanciato l'SOS.
La Somalia, stato fallito fin dal disastroso "intervento" occidentale del 1992-95 continuerà a rappresentare una potenziale minaccia al traffico mercantile internazionale lungo la critica arteria marittima di Suez-Mandeb-Oceano Indiano fino a quando la sicurezza, la stabilità e lo sviluppo non saranno nuovamente instaurate a Mogadiscio e dintorni.
A bordo di ben dodici imbarcazioni ad alta velocità i 'bucanieri' del Ventunesimo Secolo hanno però dovuto abbandonare definitivamente i loro piani quando, scacciati per la terza volta dal pronto intervento delle navi dell'IRIN, hanno visto la loro potenziale 'preda' imboccare lo stretto di Bab el Mandeb.
La Trentunesima Flottiglia, con il Cacciatorpediniere Bayandor e la Nave-appoggio Bandar Abbas era già entrata in azione contro i pirati alla fine di agosto quando due mercantili carichi di manufatti industriali avevano lanciato l'SOS.
La Somalia, stato fallito fin dal disastroso "intervento" occidentale del 1992-95 continuerà a rappresentare una potenziale minaccia al traffico mercantile internazionale lungo la critica arteria marittima di Suez-Mandeb-Oceano Indiano fino a quando la sicurezza, la stabilità e lo sviluppo non saranno nuovamente instaurate a Mogadiscio e dintorni.
Attacchi aerei delle forze irakene decapitano la dirigenza dell'ISIS nel Nord del paese!!
Dopo la serie di recenti sconfitte, due alti dirigenti dell'ISIS/Daash sono periti nelle ultime 24 ore sotto il tambureggiante bombardamento aereo scatenato dai jet e dagli elicotteri di Bagdad (non certo dai fantomatici bombardieri americani, interessati solo a destabilizzare e dividere il paese mesopotamico) che ha colpito la parte settentrionale del paese dove la città di Mosul é ancora infestata dai ratti takfiri.
Abu Alaa al-Iraki e Abu Hajjar al-Souri sono i due rettili umanoidi che sono stati fatti a pezzi dai razzi e dai cannoncini delle forze di Bagdad, il primo era comandante delle forze wahabiti a Talafaar, il secondo era il 'consigliere militare' del pidocchioso 'califfo' Al-Bagdadi. Adesso darà i suoi consigli all'Inferno.
La notizia, emessa dalla Tv di Stato irakena é stata in seguito ripresa e confermata da RussiaToday, con il sostegno dei servizi di intelligence militare di Bagdad che considerano questo sviluppo "estremamente promettente" in vista della prossima massiccia offensiva governativa contro Mosul.
giovedì 4 settembre 2014
Importante incontro a Damasco tra il Presidente Assad e una delegazione economica iraniana!!
Il Capo di Stato siriano Bashar al-Assad ha ricevuto Rostom Qassimi, Capo del Comitato siro-iraniano per le relazioni economiche, che é arrivato a Damasco con una delegazione mista di responsabili governativi e imprenditori della Repubblica Islamica.
L'incontro si é articolato sulla cooperazione economica tra la Siria e l'Iran e il modo di rafforzarla in tutti i settori al fine di servire gli interessi dei rispettivi popoli. Mr. Qassimi ha lodato la fermezza della Siria e i sacrifici del popolo e dell'Esercito nell'affrontare il terrorismo senza sacrificare il proprio ruolo pionieristico nell'Asse della Resistenza.
Egli ha affermato che la leadership iraniana si impegna a lavorare con la Siria per rafforzare la sua fermezza, e che l'Iran è pronto ad offrire la propria esperienza e tutto ciò che è necessario per aiutare la Siria nella questione della ricostruzione. Da parte sua, il presidente al-Assad ha ribadito l'impegno della Siria a rafforzare la cooperazione economica e il coordinamento con l'Iran in modo da migliorare ulteriormente le relazioni politiche e storiche tra i due stati.
Il presidente al-Assad ha affermato che il popolo siriano accoglie con favore la disponibilità dell'Iran e gli altri paesi amici, che vogliono aiutare la Siria nella ricostruzione, esprimendo la grande stima che il popolo siriano serba per l'Iran.
L'incontro si é articolato sulla cooperazione economica tra la Siria e l'Iran e il modo di rafforzarla in tutti i settori al fine di servire gli interessi dei rispettivi popoli. Mr. Qassimi ha lodato la fermezza della Siria e i sacrifici del popolo e dell'Esercito nell'affrontare il terrorismo senza sacrificare il proprio ruolo pionieristico nell'Asse della Resistenza.
Egli ha affermato che la leadership iraniana si impegna a lavorare con la Siria per rafforzare la sua fermezza, e che l'Iran è pronto ad offrire la propria esperienza e tutto ciò che è necessario per aiutare la Siria nella questione della ricostruzione. Da parte sua, il presidente al-Assad ha ribadito l'impegno della Siria a rafforzare la cooperazione economica e il coordinamento con l'Iran in modo da migliorare ulteriormente le relazioni politiche e storiche tra i due stati.
Il presidente al-Assad ha affermato che il popolo siriano accoglie con favore la disponibilità dell'Iran e gli altri paesi amici, che vogliono aiutare la Siria nella ricostruzione, esprimendo la grande stima che il popolo siriano serba per l'Iran.
In Irak una nuova ondata di volontari sciiti é pronta a scendere in campo contro i trogloditi dell'ISIS!!
Sono circa una decina i gruppi armati sciiti presenti in Irak disposti a dare tutto per preservare l'unità nazionale il Diritto del popolo irakeno a vivere libero, indipendente e autonomo, in pace e sicurezza a prescindere da ogni differenza etnica, religiosa o settaria. Anche in Mesopotamia così come in precedenza in Siria e nel Paese dei Cedri gli Sciiti si qualificano a pieni voti come rappresentanti dell'Islam Migliore, che vede la lotta anti-sionista e anti-imperialista come veicolo di emancipazione per tutti e non solo per i propri correligionari.
Adesso, con il sostegno decisivo di attori locali, regionali o internazionali come i veterani della lotta anti-takfira in Siria (Battaglioni Zulfiqar), Hezbollah e l'IRGC iraniana, molte migliaia di volontari che sono accorsi ad arruolarsi nelle milizie nei giorni caotici e confusi di fine giugno, sono prossimi a terminare il loro addestramento di base e a scendere finalmente in campo nel Nord e nell'Ovest del paese per schiacciare definitivamente la testa alla serpe wahabita.
Sulle pagine del quotidiano kuwaitiano "Al-Rai" é possibile leggere un articolo secondo il quale ufficiali di Hezbollah formatisi sui campi di battaglia di Qusayr, Aleppo e del Qalamoun stanno trasmettendo alle reclute sciite irakene il 'know how' accumulato nelle operazioni antiterrorismo svolte insieme ai soldati di Assad.
Speriamo fortemente che da questo 'travaso' di conoscenze e competenze possano scaturire nuove vittorie anche in Irak contro l'idra del terrorismo takfiro foraggiata da Ankara, Doha, Washington e Tel Aviv!!
Adesso, con il sostegno decisivo di attori locali, regionali o internazionali come i veterani della lotta anti-takfira in Siria (Battaglioni Zulfiqar), Hezbollah e l'IRGC iraniana, molte migliaia di volontari che sono accorsi ad arruolarsi nelle milizie nei giorni caotici e confusi di fine giugno, sono prossimi a terminare il loro addestramento di base e a scendere finalmente in campo nel Nord e nell'Ovest del paese per schiacciare definitivamente la testa alla serpe wahabita.
Sulle pagine del quotidiano kuwaitiano "Al-Rai" é possibile leggere un articolo secondo il quale ufficiali di Hezbollah formatisi sui campi di battaglia di Qusayr, Aleppo e del Qalamoun stanno trasmettendo alle reclute sciite irakene il 'know how' accumulato nelle operazioni antiterrorismo svolte insieme ai soldati di Assad.
Speriamo fortemente che da questo 'travaso' di conoscenze e competenze possano scaturire nuove vittorie anche in Irak contro l'idra del terrorismo takfiro foraggiata da Ankara, Doha, Washington e Tel Aviv!!
L'aviazione di Assad conduce 34 bombardamenti contro l'ISIS! Dozzine di jet scatenati contro i takfiri!!
Si intensifica a livelli poche volte raggiunti pure in tre anni di lotta anti-terrorista il ritmo della campagna aerea siriana contro i mercenari takfiri dell'ISIS nella parte nordorientale del paese (Province di Deir Ezzour e Raqqa).
In una serie di 'strike' di ampiezza e intensità crescente si sono visti i "falconi" di Assad avventarsi a ondate contro i più vari obiettivi nelle zone infestata dalla presenza wahabita, colpendo colonne di autoveicoli, pattuglie di guerriglieri a piedi, centri di comando e controllo, postazioni di comunicazione satellitare, depositi di armi e munizioni.
I MiG-23BN, i Su-22, i Su-24 e persino gli L-39 e i MiG-29 si sono avvicendati colpendo 7 bersagli a Mouhassan, 10 nei dintorni di Deir Ezzor, 1 obiettivo a Jubeileh, 4 a Abu Kamal, 6 ad Al-Mayadeen, 3 ad Al-Jarrah e infine altri tre a Sheikh Yassine.
Di tutti questi apparecchi i MiG-23 BN e i Su-24 sono le migliori piattaforme da attacco al suolo perché, con le loro ali a geometria completamente variabile, possono rallentare moltissimo (con le ali completamente estese a garantire loro la massima portanza) in fase di avvicinamento al bersaglio, per colpirlo con la massima precisione.
Subito dopo come efficacia vi sono gli L-39, piccolo apparecchio da addestramento che con le sue ali semi-dritte può a sua volta rallentare molto ma che può portare un carico bellico ridotto e il Su-22 che ha le estremità delle ali estendibili e può quindi rallentare ma non quanto i modelli precedenti.
Infine vi sono intercettori e 'dogfighter' puri come i MiG-29 e i gloriosi MiG-21 che, in caso di emergenza, possono anche venir trasformati in cacciabombardieri, ma che per le loro caratteristiche di volo spinte, pensate per il combattimento aria-aria, non saranno mai efficienti come gli aerei propriamente pensati per l'attacco al suolo.
In una serie di 'strike' di ampiezza e intensità crescente si sono visti i "falconi" di Assad avventarsi a ondate contro i più vari obiettivi nelle zone infestata dalla presenza wahabita, colpendo colonne di autoveicoli, pattuglie di guerriglieri a piedi, centri di comando e controllo, postazioni di comunicazione satellitare, depositi di armi e munizioni.
I MiG-23BN, i Su-22, i Su-24 e persino gli L-39 e i MiG-29 si sono avvicendati colpendo 7 bersagli a Mouhassan, 10 nei dintorni di Deir Ezzor, 1 obiettivo a Jubeileh, 4 a Abu Kamal, 6 ad Al-Mayadeen, 3 ad Al-Jarrah e infine altri tre a Sheikh Yassine.
Di tutti questi apparecchi i MiG-23 BN e i Su-24 sono le migliori piattaforme da attacco al suolo perché, con le loro ali a geometria completamente variabile, possono rallentare moltissimo (con le ali completamente estese a garantire loro la massima portanza) in fase di avvicinamento al bersaglio, per colpirlo con la massima precisione.
Subito dopo come efficacia vi sono gli L-39, piccolo apparecchio da addestramento che con le sue ali semi-dritte può a sua volta rallentare molto ma che può portare un carico bellico ridotto e il Su-22 che ha le estremità delle ali estendibili e può quindi rallentare ma non quanto i modelli precedenti.
Infine vi sono intercettori e 'dogfighter' puri come i MiG-29 e i gloriosi MiG-21 che, in caso di emergenza, possono anche venir trasformati in cacciabombardieri, ma che per le loro caratteristiche di volo spinte, pensate per il combattimento aria-aria, non saranno mai efficienti come gli aerei propriamente pensati per l'attacco al suolo.
Il Generale Qassem Soleimani, il 'Rommel Iraniano', era sul campo a coordinare l'avanzata su Amerli!!
Altro che i "bombardamenti americani" (che sono stati la miseria di quattro e che sono caduti ridicolmente fuori bersaglio, tanto che l'aviazione irakena si é lamentata che gli apparecchi Usa non facevano altro che intasarle i corridoi aerei necessari ai SUOI, molto più efficaci, attacchi al suolo); la recente, sfolgorante vittoria conseguita contro l'ISIS ad Amerli, Sulaiman Bek e Yankaja ha un "padre" tutto 'Made in Iran', proveniente per la precisione dal piccolo villaggio di Rabor, nella Provincia di Kerman. Il Generale dell'IRGC Qassem Soleimani!
Avevamo già detto come il 'padre' della Niruye-e-Qods si fosse immediatamente trasferito dalla Siria all'Irak quando la minaccia dell'ISIS esplose all'inizio dell'estate 2014; dopo aver contribuito decisivamente a rinsaldare le difese delle forze regolari irakene e fermare quindi le avanzate takfire Suleimani si é impegnato a supervisionare il reclutamento, l'equipaggiamento e l'addestramento di base delle nuove leve delle milizie sciite (Badr Militia, Mahdi Army, Hezbollah Irakeno) e, ora, le sta coordinando e guidando sul campo, evidentemente con risultati decisivi.
Non bisogna dare alcun credito alle menzogne dei media occidentali che parlano, appunto, di fantomatici 'bombardamenti usa' e di 'peshmerga curdi' (che come sciacalli seguono da distante i combattimenti e poi si gettano sui takfiri in ritirata o sulle case vuote per derubarli e saccheggiarle) come importanti nelle vittorie delle forze governative: queste vittorie sono a marca totale iraniana e sciita.
Avevamo già detto come il 'padre' della Niruye-e-Qods si fosse immediatamente trasferito dalla Siria all'Irak quando la minaccia dell'ISIS esplose all'inizio dell'estate 2014; dopo aver contribuito decisivamente a rinsaldare le difese delle forze regolari irakene e fermare quindi le avanzate takfire Suleimani si é impegnato a supervisionare il reclutamento, l'equipaggiamento e l'addestramento di base delle nuove leve delle milizie sciite (Badr Militia, Mahdi Army, Hezbollah Irakeno) e, ora, le sta coordinando e guidando sul campo, evidentemente con risultati decisivi.
Non bisogna dare alcun credito alle menzogne dei media occidentali che parlano, appunto, di fantomatici 'bombardamenti usa' e di 'peshmerga curdi' (che come sciacalli seguono da distante i combattimenti e poi si gettano sui takfiri in ritirata o sulle case vuote per derubarli e saccheggiarle) come importanti nelle vittorie delle forze governative: queste vittorie sono a marca totale iraniana e sciita.
mercoledì 3 settembre 2014
Ricominciano le angherie sioniste contro Gaza! Due pescatori palestinesi rapiti dai sionazisti!!
Gaza ha sperimentato delle vere e proprie "Pesche Miracolose" nei giorni trascorsi dalla fine dell'ultima guerra, quando, in ottemperanza ai termini del cessate il fuoco, gli Hasakah dei pescatori si sono potuti finalmente spingere a tre, a quattro, a cinque chilometri dalla costa. Queste zone, che dovevano essere di libero accesso ai pescherecci, erano state interdette dalla politica shylockiana dell'assedio ebraico al ghetto di Gaza ma proprio per non essere state toccate da reti ormai da molti anni si sono trasformate in "riserve" ricchissime di ogni tipo di pescato: tonnetti, orate, pagelli, branzini, triglie e ancora crostacei, calamari, moscardini, pesce azzurro...
Ma, evidentemente contando sull'ignavia e l'apatia della comunità internazionale i sionazisti sono entrati in azione a riprendere le persecuzioni ai pescatori, evidentemente preoccupati che essi potessero fornire "troppo" cibo al popolo di Gaza; stamane i pescatori Muhammad Zayid e Mousa al-Sultan sono stati rapiti da una nave sionista e portati chissà dove. Bisogna immediatamente segnalare questa grave violazione della tregua, che potrebbe anche fare riprendere i lancia di razzi verso la Palestina occupata.
Ma, evidentemente contando sull'ignavia e l'apatia della comunità internazionale i sionazisti sono entrati in azione a riprendere le persecuzioni ai pescatori, evidentemente preoccupati che essi potessero fornire "troppo" cibo al popolo di Gaza; stamane i pescatori Muhammad Zayid e Mousa al-Sultan sono stati rapiti da una nave sionista e portati chissà dove. Bisogna immediatamente segnalare questa grave violazione della tregua, che potrebbe anche fare riprendere i lancia di razzi verso la Palestina occupata.
A Gaza gli artificieri eredi di Rahed al-Hom eliminano con successo CINQUE TONNELLATE di bombe sioniste inesplose!!
Avevamo dato la notizia della morte di Rahed al-Hom, "decano" degli artificieri di Gaza che rischiano la vita come e forse addirittura più di ogni militante della Resistenza per cercare di proteggere la popolazione civile dal pericolo degli ordigni sionisti inesplosi.
Adesso però siamo lieti di annunciare che i suoi allievi e collaboratori stanno onorando la sua memoria trovando, rimuovendo e neutralizzando centinaia e centinaia di bombe, missili e proiettili inesplosi piovuti sulla Striscia litoranea nel corso delle cinque settimane di scontro armato col regime ebraico.
Ben cinque tonnellate di materiale bellico recuperato da Rafah e Khan Younis sono state interrate in una zona desolata poco fuori da quest'ultima cittadina e fatte brillare con successo sotto la supervisione di Imad al-Amasi, nuovo Direttore della Divisione Ingegneria Esplosivi del Ministero degli Interni.
Amasi ha dichiarato che nonostante questo brillante risultato c'é ancora molto lavoro da fare; il problema degli ordigni inesplosi é molto pressante a Gaza, che subisce non solo le violentissime aggressioni stile "Piombo Fuso" o le successive operazioni del 2012 o quella estiva recente, ma anche uno stillicidio di bombardamenti "minori" (a cui nessun mezzo di comunicazione occidentale dà mai risalto, creando la fallace impressione che siano i Palestinesi ad 'attaccare' i sionisti coi loro razzi) durante tutti gli intervalli di tempo tra una guerra e l'altra.
Anche a distanza di anni dalle aggressioni maggiori si riportano notizie di civili della Striscia feriti, mutilati o uccisi da bombe rimaste a lungo sepolte senza aver perso niente del loro potenziale letale.
Adesso però siamo lieti di annunciare che i suoi allievi e collaboratori stanno onorando la sua memoria trovando, rimuovendo e neutralizzando centinaia e centinaia di bombe, missili e proiettili inesplosi piovuti sulla Striscia litoranea nel corso delle cinque settimane di scontro armato col regime ebraico.
Ben cinque tonnellate di materiale bellico recuperato da Rafah e Khan Younis sono state interrate in una zona desolata poco fuori da quest'ultima cittadina e fatte brillare con successo sotto la supervisione di Imad al-Amasi, nuovo Direttore della Divisione Ingegneria Esplosivi del Ministero degli Interni.
Amasi ha dichiarato che nonostante questo brillante risultato c'é ancora molto lavoro da fare; il problema degli ordigni inesplosi é molto pressante a Gaza, che subisce non solo le violentissime aggressioni stile "Piombo Fuso" o le successive operazioni del 2012 o quella estiva recente, ma anche uno stillicidio di bombardamenti "minori" (a cui nessun mezzo di comunicazione occidentale dà mai risalto, creando la fallace impressione che siano i Palestinesi ad 'attaccare' i sionisti coi loro razzi) durante tutti gli intervalli di tempo tra una guerra e l'altra.
Anche a distanza di anni dalle aggressioni maggiori si riportano notizie di civili della Striscia feriti, mutilati o uccisi da bombe rimaste a lungo sepolte senza aver perso niente del loro potenziale letale.
Takfiri messi in rotta anche da Yankaja, le truppe irakene riaprono una strategica autostrada per il Nord del paese!!
Come avevamo previsto nel nostro articolo precedente é stata solo questione di tempo per la caduta di Yankaja in mano alle forze irakene, dopo la liberazione di Amerli e di Suleiman Bek. La nuova vittoria ancora una volta é completamente merito delle truppe regolari irakene, della Milizia Badr, dell'Esercito del Mahdi e dell'Hezbollah Irakeno; i cosiddetti 'peshmerga' curdi sono rimasti indietro, alcuni dicono troppo impegnati a saccheggiare le case che trovavano vuote.
Ma questo importa poco; gli analisti di Al-Manar già al momento della liberazione di Amerli avevano preconizzato che essa poteva dare il via a una serie di vittorie decisive per le forze di Bagdad e bisogna proprio dire che i risultati conseguiti a Suleiman Bek e ora a Yankaja sembrano dare loro totalmente ragione.
Inoltre una importante arteria autostradale che collega Bagdad col Nord del paese e con Mosul é stata completamente riaperta e strappata ai takfiri dell'ISIL; adesso sarà ancora più facile per le forze di Bagdad fare affluire al fronte armamenti ed equipaggiamenti pesanti, rifornimenti e munizioni, per far pesare nella lotta tutto il peso logistico che una banda di briganti tagliagole come i seguaci di Bagdadi non si può permettere di sostenere.
Ma questo importa poco; gli analisti di Al-Manar già al momento della liberazione di Amerli avevano preconizzato che essa poteva dare il via a una serie di vittorie decisive per le forze di Bagdad e bisogna proprio dire che i risultati conseguiti a Suleiman Bek e ora a Yankaja sembrano dare loro totalmente ragione.
Inoltre una importante arteria autostradale che collega Bagdad col Nord del paese e con Mosul é stata completamente riaperta e strappata ai takfiri dell'ISIL; adesso sarà ancora più facile per le forze di Bagdad fare affluire al fronte armamenti ed equipaggiamenti pesanti, rifornimenti e munizioni, per far pesare nella lotta tutto il peso logistico che una banda di briganti tagliagole come i seguaci di Bagdadi non si può permettere di sostenere.
Il PFLP a Gaza celebra la vittoria ringraziando Iran, Siria e gli Hezbollah libanesi!!
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha tenuto a Gaza un raduno per celebrare la vittoria nel recente confronto militare contro il regime ebraico di occupazione. Nella folla festante che si é radunata si potevano notare striscioni di ringraziamento per la Repubblica Islamica Iraniana, per la Siria di Assad e per il Movimento Hezbollah e il suo leader Hassan Nasrallah. Testimonianza che, al netto di qualunque possibile divergenza politica e ideologica il Fronte Popolare sa benissimo chi sono i veri affidabili alleati del Popolo palestinese e della sua lotta.
martedì 2 settembre 2014
Soldati della Jihad Islamica rendono omaggio ai piccoli di Gaza che hanno perso genitori o fratelli nell'ultima guerra!!
Queste splendide immagini testimoniano del commovente incontro avvenuto ieri tra i veterani delle Brigate Al-Quds della Jihad Islamica Palestinese e i piccoli abitanti di Gaza che hanno perso genitori o fratelli nel corso dell'ultima guerra contro il regime ebraico di occupazione.
L'evento dimostra come la Jihad si renda perfettamente conto che la vittoria riportata, pur grande e importante, ha avuto alti costi umani e affettivi; gli stessi militanti delle Brigate sono tornati alle loro case dopo la fine delle ostilità per trovarle distrutte e scoprire che i loro genitori o altri parenti erano stati assassinati dai sionisti.
Le strettissime misure di sicurezza in opera durante i giorni della battaglia infatti avevano impedito ai militari di mettersi in contatto con le famiglie; persino nelle giornate di tregua. Ma a Gaza Popolo e Resistenza sono una cosa sola, l'uno sente il dolore dell'altro e l'altro giosice dei successi e delle vittorie dell'uno.
L'evento dimostra come la Jihad si renda perfettamente conto che la vittoria riportata, pur grande e importante, ha avuto alti costi umani e affettivi; gli stessi militanti delle Brigate sono tornati alle loro case dopo la fine delle ostilità per trovarle distrutte e scoprire che i loro genitori o altri parenti erano stati assassinati dai sionisti.
Le strettissime misure di sicurezza in opera durante i giorni della battaglia infatti avevano impedito ai militari di mettersi in contatto con le famiglie; persino nelle giornate di tregua. Ma a Gaza Popolo e Resistenza sono una cosa sola, l'uno sente il dolore dell'altro e l'altro giosice dei successi e delle vittorie dell'uno.
Esercito irakeno e milizie sciite cacciano i takfiri da Suleiman Bek! Maliki: "L'Irak sarà la tomba dell'ISIS!"
Esattamente un giorno e mezzo dopo la liberazione della cittadina di Amerli anche il centro di Suleiman Bek, nella Provincia di Salahuddine, é stato raggiunto dalle forze dell'Esercito irakeno e delle milizie sciite che hanno messo in fuga i mercenari wahabiti dell'ISIS.
Suleiman Bek era già stata infestata dai terroristi molti mesi fa, nel corso della campagna destabilizzatice voluta dagli Usa e da Israele per tentare di impedire il regolare svolgimento delle elezioni politiche del 30 aprile, che invece si tennero con la totale vittoria dei partiti sciiti sgraditi a Washington e ai sionisti.
Ma anche in quell'occasione le forze irakene seppero mettere in fuga i cani takfiri.
Ed é per questo motivo (e non per altri) che Washington e Tel Aviv hanno inviato ancora più denaro e rinforzi ai mercenari wahabiti di Bagdadi per scatenare l'offensiva che a metà giugno ha portato alla conquista di Mosul e alla dichiarazione del ridicolo 'Califfato'.
Adesso le operazioni militari contro l'ISIS si sono spostate verso il villaggio di Yankaja e si conta che entro poche ore anche questo centro possa venire strappato al controllo dei burattini della CIA e del Mossad.
Intanto Nouri al-Maliki, premier uscente ma figura comunque di spicco del panorama politico irakeno ha dichiarato, visitando proprio le strade e i quartieri di Amerli e incontrando la popolazione che l'Irak si rivelerà la tomba dell'ISIS e questo non grazie agli interessati 'interventi' americani o europei, ma invece per l'incrollabile volontà del suo popolo a vivere unito, libero e autonomo, nel rispetto di tutte le differenze etniche e religiose.
Suleiman Bek era già stata infestata dai terroristi molti mesi fa, nel corso della campagna destabilizzatice voluta dagli Usa e da Israele per tentare di impedire il regolare svolgimento delle elezioni politiche del 30 aprile, che invece si tennero con la totale vittoria dei partiti sciiti sgraditi a Washington e ai sionisti.
Ma anche in quell'occasione le forze irakene seppero mettere in fuga i cani takfiri.
Ed é per questo motivo (e non per altri) che Washington e Tel Aviv hanno inviato ancora più denaro e rinforzi ai mercenari wahabiti di Bagdadi per scatenare l'offensiva che a metà giugno ha portato alla conquista di Mosul e alla dichiarazione del ridicolo 'Califfato'.
Adesso le operazioni militari contro l'ISIS si sono spostate verso il villaggio di Yankaja e si conta che entro poche ore anche questo centro possa venire strappato al controllo dei burattini della CIA e del Mossad.
Intanto Nouri al-Maliki, premier uscente ma figura comunque di spicco del panorama politico irakeno ha dichiarato, visitando proprio le strade e i quartieri di Amerli e incontrando la popolazione che l'Irak si rivelerà la tomba dell'ISIS e questo non grazie agli interessati 'interventi' americani o europei, ma invece per l'incrollabile volontà del suo popolo a vivere unito, libero e autonomo, nel rispetto di tutte le differenze etniche e religiose.
Altri due sionazisti, feriti nella Guerra di Gaza, si aggiungono al conto dei morti inflitto dalla Resistenza agli invasori!
Due soldati del regime ebraico, mandati da Tel Aviv a invadere Gaza e a sterminare il suo popolo durante le cinque settimane dell'ultima guerra, sono periti per le conseguenze delle ferite riportate; i loro nomi erano Shahar Shalev e Netanel Maman; le loro storie sono molto istruttive e vale la pena di sintetizzarle.
I due non erano 'normali' cittadini del regime ebraico ma erano COLONI; provenienti dalle comunità di fanatici razzisti ebrei armati fino ai denti che si offrono volontari per perpetuare ed ampliare sempre più l'occupazione di terra palestinese in contravvenzione a dozzine di Risoluzioni ONU nell'ambito del progetto di genocidio del popolo palestinese portato avanti dai dirigenti sionisti ben prima del 1948 e ben prima di qualunque 'Shoà'.
Questo fatto dimostra come l'esercito sionazista si stia riempendo sempre di più di fanatici razzisti che sono indottrinati fin da bambini a odiare i Palestinesi e a volerli sterminare; un trend preoccupante sul quale abbiamo più e più volte lanciato l'allarme.
L'uno proveniva dalla colonia ebraica illegale di Alonei Habashan, il secondo da quella di Gad Yavne. Shalev venne ferito dall'esplosione di una mina che riuscì anche a uccidere il comandante della sua unità di paracadutisti e altri due componenti della sua squadra.
Il secondo é stato colpito a morte da un razzo palestinese che lo ha raggiunto non in azione, ma mentre si trovava fermo a un semaforo nella sua colonia illegale, durante un periodo di permesso. Questo fatto sottolinea come i bersagli della Resistenza non siano MAI scelti a caso, ma accuratamente studiati e valutati per far pagare il massimo prezzo a quegli stessi individui che in tutta la loro esistenza si sforzano di defraudare, perseguitare, torturare e massacrare il popolo palestinese.
Netanel Maman era uscito a comperare le sigarette e stava tornando alla sua orrenda casetta in cemento col pratino "all'inglese" (schifo architettonico ed estetico che non c'entra nulla con la Palestina, la sua Cultura e la sua Storia) quando un provvidenziale razzo proveniente da Gaza é esploso vicino a lui ficcandogli una scheggia nel cervello e mandandolo in un coma da cui non si é più svegliato fino alla morte.
I due non erano 'normali' cittadini del regime ebraico ma erano COLONI; provenienti dalle comunità di fanatici razzisti ebrei armati fino ai denti che si offrono volontari per perpetuare ed ampliare sempre più l'occupazione di terra palestinese in contravvenzione a dozzine di Risoluzioni ONU nell'ambito del progetto di genocidio del popolo palestinese portato avanti dai dirigenti sionisti ben prima del 1948 e ben prima di qualunque 'Shoà'.
Questo fatto dimostra come l'esercito sionazista si stia riempendo sempre di più di fanatici razzisti che sono indottrinati fin da bambini a odiare i Palestinesi e a volerli sterminare; un trend preoccupante sul quale abbiamo più e più volte lanciato l'allarme.
L'uno proveniva dalla colonia ebraica illegale di Alonei Habashan, il secondo da quella di Gad Yavne. Shalev venne ferito dall'esplosione di una mina che riuscì anche a uccidere il comandante della sua unità di paracadutisti e altri due componenti della sua squadra.
Il secondo é stato colpito a morte da un razzo palestinese che lo ha raggiunto non in azione, ma mentre si trovava fermo a un semaforo nella sua colonia illegale, durante un periodo di permesso. Questo fatto sottolinea come i bersagli della Resistenza non siano MAI scelti a caso, ma accuratamente studiati e valutati per far pagare il massimo prezzo a quegli stessi individui che in tutta la loro esistenza si sforzano di defraudare, perseguitare, torturare e massacrare il popolo palestinese.
Netanel Maman era uscito a comperare le sigarette e stava tornando alla sua orrenda casetta in cemento col pratino "all'inglese" (schifo architettonico ed estetico che non c'entra nulla con la Palestina, la sua Cultura e la sua Storia) quando un provvidenziale razzo proveniente da Gaza é esploso vicino a lui ficcandogli una scheggia nel cervello e mandandolo in un coma da cui non si é più svegliato fino alla morte.
lunedì 1 settembre 2014
ISIS in ritirata in tutto l'Irak: Amerli, Sinjar, Diyala. Leader takfiro ferito e catturato a Daqouq!!
Il miserabile 'califfato' di Bagdadi sta crollando in tutto l'Irak dove, grazie alla fruttuosa cooperazione tra milizie sciite, clan locali e forze armate regolari (rinforzate dagli invii di armi, consiglieri tecnici e tattici e altro ancora da parte di Russia, Iran e anche Siria) una posizione takfira dietro l'altra stanno franando in serie come in un gioco di tessere di domino.
Dopo la liberazione di Amerli avvenuta ieri con una intensa battaglia le forze governative e le milizie alleate si sono spinte nell'area di Sinjar, sempre sotto la costante copertura di aerei ed elicotteri che non hanno lesinato bombe e cannonate su ogni gruppo armato sospetto.
Nella Provincia di Diyala ventun terroristi sono stati similmente eliminati e, infine, nel villaggio Daqouq il capo wahabita Saddam Durgham é stato ferito ed é quindi caduto in mano ai sostenitori del Governo centrale. Durgham era rinomato come comandate sul campo e si considerava molto abile nel tendere agguati ai convogli dell'Esercito.
Dopo la liberazione di Amerli avvenuta ieri con una intensa battaglia le forze governative e le milizie alleate si sono spinte nell'area di Sinjar, sempre sotto la costante copertura di aerei ed elicotteri che non hanno lesinato bombe e cannonate su ogni gruppo armato sospetto.
Nella Provincia di Diyala ventun terroristi sono stati similmente eliminati e, infine, nel villaggio Daqouq il capo wahabita Saddam Durgham é stato ferito ed é quindi caduto in mano ai sostenitori del Governo centrale. Durgham era rinomato come comandate sul campo e si considerava molto abile nel tendere agguati ai convogli dell'Esercito.
Nuovi elicotteri d'attacco Mi-28 per le forze armate di Bagdad! La Russia continua a dimostrarsi valida alleata dell'Irak!!
Proseguendo nell'opera di rinnovamento e ammodernamento dei propri arsenali il Governo di Bagdad ha ricevuto un nuovo lotto di armamenti russi, forniti secondo le clausole del trattato firmato due anni fa per quattro miliardi e duecento milioni di dollari.
Questa volta sono arrivati a Bagdad esemplari del letale elicottero d'attacco Mi-28, che affiancherà i già presenti Mi-35 (nonostante la classificazione numerica, un modello più vecchio e dalle caratteristiche tecniche meno spinte) nelle missioni di supporto delle truppe di terra contro mercenari wahabiti nel Nord del paese.
Il portavoce del Ministero della Difesa irakeno ha mantenuto il riserbo sul numero esatto di apparecchi arrivati con questa consegna assicurando comunque che i tecnici russi e irakeni erano già impegnati fianco a fianco per rendere tutti gli esemplari operativi.
Si può anche arguire che le prime missioni delle nuove 'cannoniere volanti' di Bagdad saranno effettuate "in tandem" con equipaggi misti russo-irakeni in maniera da formare il più rapidamente possibile il personale di volo per la transizione sul nuovo mezzo.
Questa volta sono arrivati a Bagdad esemplari del letale elicottero d'attacco Mi-28, che affiancherà i già presenti Mi-35 (nonostante la classificazione numerica, un modello più vecchio e dalle caratteristiche tecniche meno spinte) nelle missioni di supporto delle truppe di terra contro mercenari wahabiti nel Nord del paese.
Il portavoce del Ministero della Difesa irakeno ha mantenuto il riserbo sul numero esatto di apparecchi arrivati con questa consegna assicurando comunque che i tecnici russi e irakeni erano già impegnati fianco a fianco per rendere tutti gli esemplari operativi.
Si può anche arguire che le prime missioni delle nuove 'cannoniere volanti' di Bagdad saranno effettuate "in tandem" con equipaggi misti russo-irakeni in maniera da formare il più rapidamente possibile il personale di volo per la transizione sul nuovo mezzo.
Importanti operazioni dell'Esercito Arabo Siriano a Jobar, Al-Manasher e Khan al-Sheeh!!
Continuano le operazioni delle forze governative siriane intorno a Damasco; con le organizzazioni terroristiche wahabite in ritirata su tutti i fronti sorvegliare la capitale é tuttavia ancora necessario visto che, per ricompattare le loro fila e sollecitare nuovi emolumenti dai loro finanziatori sauditi, qatarioti, turchi, americani, europei e israeliani i wahabiti potrebbero decidere di colpire proprio Damasco con un attacco spettacolare.
Per questo si sono ultimamente intensificate le operazioni nell'hinterland della città, come a Jobar, dove ultimamente un importante covo di terroristi kuwaitiani e di altre nazionalità arabe é stato colpito e distrutto; un arsenale di munizioni ed esplosivi poi é stato individuato e confiscato ad Al-Manasher.
Nella zona di Khan al-Sheeh la vigilanza dei reparti dell'esercito ha portato all'intercettazione di un grosso gruppo di takfiri armati che cercava di penetrare verso la periferia della città: dopo una intensa sparatoria tutti i membri della cellula terrorista sono stati catturati o abbattuti.
Nella zona delle fattorie di Al-Husseiniyeh (sempre vicino a Khan al-Sheeh) rifugi di terroristi sono stati scoperti e distrutti così come é stato distrutto il gruppo che cercava di spostarsi lungo l'Autostrada Al-Salam, rapidamente circondato e sconfitto da uomini dell'Esercito e della Forza di Difesa Nazionale.
Per questo si sono ultimamente intensificate le operazioni nell'hinterland della città, come a Jobar, dove ultimamente un importante covo di terroristi kuwaitiani e di altre nazionalità arabe é stato colpito e distrutto; un arsenale di munizioni ed esplosivi poi é stato individuato e confiscato ad Al-Manasher.
Nella zona di Khan al-Sheeh la vigilanza dei reparti dell'esercito ha portato all'intercettazione di un grosso gruppo di takfiri armati che cercava di penetrare verso la periferia della città: dopo una intensa sparatoria tutti i membri della cellula terrorista sono stati catturati o abbattuti.
Nella zona delle fattorie di Al-Husseiniyeh (sempre vicino a Khan al-Sheeh) rifugi di terroristi sono stati scoperti e distrutti così come é stato distrutto il gruppo che cercava di spostarsi lungo l'Autostrada Al-Salam, rapidamente circondato e sconfitto da uomini dell'Esercito e della Forza di Difesa Nazionale.
Scoperte sei fosse comuni di Palestinesi massacrati nella 'Nakba'! I martiri di ieri tornano a perseguitare israhell!!
Gli invasori ebrei della Palestina non possono nemmeno ribaltare un sasso della terra che occupano illegalmente senza che quella stessa terra gli ricordi quanti crimini e quanto sangue essi hanno versato per strapparla ai suoi legittimi abitanti: ancora una volta nel corso di normali lavori stradali nella zona di Giaffa sono venute alla luce non una ma ben sei fosse comuni rigurgitanti dei resti di Palestinesi massacrati nel 1948 o poco dopo.
Solamente in uno di questi ossuari sono stati rinvenuti non meno di duecento crani (soprattutto di donne, bambini e persone molto anziane, visto che gli uomini all'epoca erano quasi tutti impegnati a combattere gli invasori sionisti). Il numero totale delle vittime sepolte nelle sei fosse dovrebbe essere sicuramente superiore al migliaio.
Questo ritrovamento, l'ultimo di una lunga serie, dimostra come il processo di creazione del regime ebraico sia sempre stato condotto all'insegna della più cieca violenza sterminatrice, un vero e proprio Orrore del Ventesimo Secolo per il quale però nessuno ha pagato, nessuno é stato processato da nessun Tribunale. Ma la Storia saprà fare giustizia anche di questo.
Solamente in uno di questi ossuari sono stati rinvenuti non meno di duecento crani (soprattutto di donne, bambini e persone molto anziane, visto che gli uomini all'epoca erano quasi tutti impegnati a combattere gli invasori sionisti). Il numero totale delle vittime sepolte nelle sei fosse dovrebbe essere sicuramente superiore al migliaio.
Questo ritrovamento, l'ultimo di una lunga serie, dimostra come il processo di creazione del regime ebraico sia sempre stato condotto all'insegna della più cieca violenza sterminatrice, un vero e proprio Orrore del Ventesimo Secolo per il quale però nessuno ha pagato, nessuno é stato processato da nessun Tribunale. Ma la Storia saprà fare giustizia anche di questo.
Testato con successo in Iran il sistema missilistico "Bavar-373", la produzione in serie all'inizio del prossimo anno!
Fonti militari iraniane riconducibili all'importante base di difesa aerea di Khatam al-Anbiya, comandata dal Generale Farzad Ismaili, confermerebbero che recentemente si sono tenuti i test definitivi del sistema missilistico antiaereo Bavar-373, coronati da completo successo.
La genesi di questo hardware militare trae origine dalla disputa tra Teheran e Mosca per la fornitura di cinque sistema antiaerei S-300 che generò la convinzione, per i dirigenti della Repubblica Islamica, che fosse meglio sviluppare un progetto totalmente autonomo e nazionale.
Il sistema dovrebbe entrare in produzione entro la primavera del prossimo anno e tutte le necessità per una costruzione in serie sono state accomodate, a quanto riferisce la stessa agenzia FARS. Il Bavar-373 con le sue avanzatissime capacità di intercettazione costituirà un indispensabile ingrediente nel programma di ampliamento delle rete antiaerea iraniana che passerà da 3600 stazioni a oltre 5000.
Questa decisione continua sul sentiero (intrapreso fin dalla fine degli anni '80) di voler rendere impermeabile a intrusioni e attacchi aerei praticamente tutto il territorio iraniano, con particolare riguardo a centri abitati e obiettivi sensibili.
Ai tempi dello Scià solamente le basi aeree avevano un affidabile scudo antiaereo e altre installazioni militari erano solo parzialmente coperte. Questa scelta irresponsabile causò gravi perdite civili nella guerra del 1980-88 quando, non potendo bombardare le città iraniane con velivoli convenzionali (grazie alla superiorità della caccia di Teheran) Saddam Hussein diede ordine di usare vettori FROG e SCUD contro i centri abitati iraniani dando inizio alla "Guerra delle Città".
La genesi di questo hardware militare trae origine dalla disputa tra Teheran e Mosca per la fornitura di cinque sistema antiaerei S-300 che generò la convinzione, per i dirigenti della Repubblica Islamica, che fosse meglio sviluppare un progetto totalmente autonomo e nazionale.
Il sistema dovrebbe entrare in produzione entro la primavera del prossimo anno e tutte le necessità per una costruzione in serie sono state accomodate, a quanto riferisce la stessa agenzia FARS. Il Bavar-373 con le sue avanzatissime capacità di intercettazione costituirà un indispensabile ingrediente nel programma di ampliamento delle rete antiaerea iraniana che passerà da 3600 stazioni a oltre 5000.
Questa decisione continua sul sentiero (intrapreso fin dalla fine degli anni '80) di voler rendere impermeabile a intrusioni e attacchi aerei praticamente tutto il territorio iraniano, con particolare riguardo a centri abitati e obiettivi sensibili.
Ai tempi dello Scià solamente le basi aeree avevano un affidabile scudo antiaereo e altre installazioni militari erano solo parzialmente coperte. Questa scelta irresponsabile causò gravi perdite civili nella guerra del 1980-88 quando, non potendo bombardare le città iraniane con velivoli convenzionali (grazie alla superiorità della caccia di Teheran) Saddam Hussein diede ordine di usare vettori FROG e SCUD contro i centri abitati iraniani dando inizio alla "Guerra delle Città".
Liberato anche il quinto ostaggio libanese, che ha riabbracciato la sua famiglia insieme agli altri!
Come avevamo accennato nel nostro precedente articolo, dopo la liberazione di quattro dei cinque ostaggi catturati dai militanti wahabiti che a inizio del mese scorso avevano cercato senza successo di conquistare il villaggio di confine di Arsal, ne restava ancora uno da liberare.
Fortunatamente anche lui é stato liberato e, in una serie di scene altamente commoventi, anche costui ha potuto riabbracciare i propri familiari insieme agli altri. I cinque (quattro militari e un membro della Surete di Beirut) rispondono ai nomi di Ibrahim Shaaban, Ahmad Ghieh, Wael Darwish, Saleh al-Baradei e Mohammad al-Qaderi.
Recentemente le forze militari e di sicurezza libanesi hanno dovuto incrementare le loro attività per evitare che gruppi di terroristi in fuga dalla Siria (dove ormai é per loro praticamente impossibile operare) cercassero di "compensare" questo rovescio stabilendo basi e centri operativi sul territorio del Paese dei Cedri.
Fortunatamente anche lui é stato liberato e, in una serie di scene altamente commoventi, anche costui ha potuto riabbracciare i propri familiari insieme agli altri. I cinque (quattro militari e un membro della Surete di Beirut) rispondono ai nomi di Ibrahim Shaaban, Ahmad Ghieh, Wael Darwish, Saleh al-Baradei e Mohammad al-Qaderi.
Recentemente le forze militari e di sicurezza libanesi hanno dovuto incrementare le loro attività per evitare che gruppi di terroristi in fuga dalla Siria (dove ormai é per loro praticamente impossibile operare) cercassero di "compensare" questo rovescio stabilendo basi e centri operativi sul territorio del Paese dei Cedri.
domenica 31 agosto 2014
Amerli é libera! Quindicimila sciiti turcommani salvati dalle grinfie dei macellai takfiri!!
In una conferenza stampa ufficiale il Generale Qassem Atta, coordinatore e regista delle operazioni militari che fin qui sono riuscite prima a contenere e poi a respingere l'avanzata dei trogloditi dell'ISIL ha annunciato con soddisfazione evidente che la cittadina di Amerli, abitata da quindicimila Turcomanni di religione sciita é stata finalmente liberata dall'assedio takfiro che la serrava da circa venti giorni.
La cooperazione tra forze regolari dell'Esercito, aviazione, elicotteri e milizie popolari é stata fondamentale per spezzare l'accerchiamento attorno all'abitato che, se fosse stato conquistato dai seguaci del 'califfo' Bagdadi si sarebbe trasformato nella scena di una strage.
Durante tutto il periodo dell'assedio le forze aeree irakene oltre ad attaccare le posizioni wahabite hanno anche contribuito a rifornire di viveri e medicinali la popolazione civile con un ponte aereo che ha limitato il più possibile i patimenti degli abitanti.
La cooperazione tra forze regolari dell'Esercito, aviazione, elicotteri e milizie popolari é stata fondamentale per spezzare l'accerchiamento attorno all'abitato che, se fosse stato conquistato dai seguaci del 'califfo' Bagdadi si sarebbe trasformato nella scena di una strage.
Durante tutto il periodo dell'assedio le forze aeree irakene oltre ad attaccare le posizioni wahabite hanno anche contribuito a rifornire di viveri e medicinali la popolazione civile con un ponte aereo che ha limitato il più possibile i patimenti degli abitanti.
La Surete Libanaise cattura falsari che contraffacevano denaro e documenti per conto dei terroristi wahabiti!!
Con una rapida ed efficace operazione nell'Est del paese le forze di sicurezza di Beirut hanno catturato otto cittadini libanesi e sei stranieri che cooperavano in una vasta organizzazione dedita alla contraffazione di denaro (soprattutto Euro e dollari Usa) e documenti di ogni genere (carte d'identità, passaporti, ma anche documenti finanziari e commerciali).
Gli arresti sono stati effettuati a Zahle e, parallelamente, sono stati sequestrati macchinari ed equipaggiamenti per la stampa oltre a più di centocinquanta timbri falsi che potevano venire utilizzati per simulare nullaosta, visti e bolle di ogni genere coi sigilli dei governi libico, marocchino, giiordano, siriano, palestinese, degli UAE e di numerosissime banche e strutture governative libanesi.
L'operazione è stata lanciata dopo lunghe e accurate indagini che sono nate quando risultò apparente che molti terroristi abbattuti o arrestati nel corso degli ultimi anni dalle forze militari e di polizia libanesi avevano a disposizione molti documenti falsi di alta qualità.
Gli arresti sono stati effettuati a Zahle e, parallelamente, sono stati sequestrati macchinari ed equipaggiamenti per la stampa oltre a più di centocinquanta timbri falsi che potevano venire utilizzati per simulare nullaosta, visti e bolle di ogni genere coi sigilli dei governi libico, marocchino, giiordano, siriano, palestinese, degli UAE e di numerosissime banche e strutture governative libanesi.
L'operazione è stata lanciata dopo lunghe e accurate indagini che sono nate quando risultò apparente che molti terroristi abbattuti o arrestati nel corso degli ultimi anni dalle forze militari e di polizia libanesi avevano a disposizione molti documenti falsi di alta qualità.
Offensiva delle truppe irakene per liberare la cittadina sciita di Amerli! Pesanti combattimenti in corso!!
Truppe del Governo centrale di Bagdad aiutate da milizie locali stanno avanzando verso la cittadina sciita di Amerli (abitata da circa quindicimila persone) rompendo l'accerchiamento dei gruppi takfiri dell'ISIL/Daash che in queste settimane hanno provato a più riprese (senza alcun successo) a conquistarla.
Come abbiamo già detto nei giorni passati diversi villaggi nella regione circostante (Provincia di Salahuddine) sono stati liberati dalle forze governative e la liberazione del centro urbano segnerà un altro importante passo avanti nella sconfitta dei fanatici wahabiti che con le loro azioni stanno aiutando i progetti americani e sionisti per la destabilizzazione dell'Irak.
Fonti militari riportano il massiccio impiego di mezzi blindati e corazzati, artiglieria e supporto aereo da jet ed elicotteri (tra cui figurano ovviamente le armi fornite più o meno recentemente da Russia e Iran). Dopo la seconda metà di giugno per i militanti terroristi wahabiti si sono succedute solamente sconfitte, a dimostrazione della pochezza della minaccia militare di questo gruppo, la cui fama é ingigantita solo dalla grancassa mediatica che amplifica le sue atrocità e i suoi proclami irrealistici.
Come abbiamo già detto nei giorni passati diversi villaggi nella regione circostante (Provincia di Salahuddine) sono stati liberati dalle forze governative e la liberazione del centro urbano segnerà un altro importante passo avanti nella sconfitta dei fanatici wahabiti che con le loro azioni stanno aiutando i progetti americani e sionisti per la destabilizzazione dell'Irak.
Fonti militari riportano il massiccio impiego di mezzi blindati e corazzati, artiglieria e supporto aereo da jet ed elicotteri (tra cui figurano ovviamente le armi fornite più o meno recentemente da Russia e Iran). Dopo la seconda metà di giugno per i militanti terroristi wahabiti si sono succedute solamente sconfitte, a dimostrazione della pochezza della minaccia militare di questo gruppo, la cui fama é ingigantita solo dalla grancassa mediatica che amplifica le sue atrocità e i suoi proclami irrealistici.
Due cargo di manufatti industriali messi in salvo dalla Trentunesima Flottiglia della Marina Militare iraniana!!
La Trentunesima Flottiglia della Marina Militare iraniana ha respinto vascelli pirata che stavano attaccando due navi mercantili in alto mare. Le unità "Bayandor" (Cacciatorpediniere) e la nave-appoggio "Bandar Abbas" hanno salvato una delle due navi salpando in tutta fretta dal porto di Gibuti appena ricevuto il suo SOS.
Poche ore dopo, continuando il pattugliamento, le navi della Trentunesima si sono scontrate con otto vascelli pirata che stavano attaccando un secondo cargo a Nord delle bocche di Bab el Mandeb. Ambedue le navi salvate erano cariche di manufatti industriali per diverse decine di milioni di Euro di valore.
All'ultimo conteggio ufficiale, lo scorso febbraio, sono stati calcolati in circa 150 gli attacchi pirata nelle acque dell'Oceano Indiano e del Mar Rosso che sono stati sventati dalle navi militari iraniane nei 48 mesi precedenti. Le operazioni di pattugliamento dell'IRIN sono iniziate a fine 2008.
Poche ore dopo, continuando il pattugliamento, le navi della Trentunesima si sono scontrate con otto vascelli pirata che stavano attaccando un secondo cargo a Nord delle bocche di Bab el Mandeb. Ambedue le navi salvate erano cariche di manufatti industriali per diverse decine di milioni di Euro di valore.
All'ultimo conteggio ufficiale, lo scorso febbraio, sono stati calcolati in circa 150 gli attacchi pirata nelle acque dell'Oceano Indiano e del Mar Rosso che sono stati sventati dalle navi militari iraniane nei 48 mesi precedenti. Le operazioni di pattugliamento dell'IRIN sono iniziate a fine 2008.