La Provincia di Salahuddin, nel Nord della Mesopotamia, ha sostituito in questi ultimi due giorni il distretto occidentale di Anbar come centro dell'attività militare antiterrorismo voluta dal Governo di Nouri al-Maliki, quando forti distaccamenti di truppe, con mezzi corazzati e squadriglie di elicotteri, hanno iniziato a battere palmo a palmo la parte occidentale della cittadina di Suleiman Bek e di tre villaggi adiacenti, eliminando oltre una dozzina di estremisti wahabiti.
Talib Mohammed, sindaco di Suleiman Bek, ha dichiarato ai media che l'Esercito sta facendo buoni progressi, nonostante il fatto che i takfiri militanti dell'ISIL abbiano lasciato cecchini "pavoliniani" e trappole esplosive nelle case e negli edifici che hanno invano cercato di occupare negli ultimi due giorni.
La controffensiva dell'Esercito é scattata quando gli estremisti hanno cercato di attaccare il Municipio della cittadina e altri edifici pubblici, evidentemente nel disperato tentativo di distogliere la pressione delle forze armate contro i loro complici della Provincia di Anbar.
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