giovedì 16 dicembre 2010

Le bombe di "Piombo Fuso" ammazzano ancora! Ordigno sepolto uccide due sedicenni a Gaza!!


Due abitanti di Gaza entrambi di sedici anni di età, Montasir al-Batniji e Momen Halas, stavano giocando, come é giusto e naturale per due ragazzi, quando, a distanza di due anni quasi esatti dal "pogrom" militare scatenato contro la loro terra e il loro popolo dai superarmati ed ottusi militari sionisti, un proiettile inesploso sepolto nel terreno, disturbato o scosso dai loro movimenti, é finalmente detonato, rendendo i due adolescenti le ultime vittime dell'operazione "Piombo Fuso" la numero 1454 (Montasir) e la numero 1455 (Momen).

Chissà, forse Montasir e Momen sono stati "fortunati" a morire, vedendosi risparmiare dal fato la vita di mutilati in un territorio che, a causa del crudele e serratissimo assedio israeliano, non ha abbastanza protesi ortopediche, chiodi chirurgici, materiali medici per assistere i numerosissimi feriti di quell'aggressione militare scatenata principalmente contro la popolazione civile, secondo la nuova strategia militare israeliana: colpire i civili per dare problemi ai movimenti di Resistenza come Hamas ed Hezbollah.
Bomba israeliana inesplosa rinvenuta a Gaza, si notino le biglie di ferro pensate per trasformarsi in altrettanti proiettili mutilanti e vulneranti al momento dello scoppio.
"Piombo Fuso" si é conclusa nel gennaio 2009 ma questo non ha significato affatto la fine delle pene e dei tormenti per Gaza, visto che, come riportato anche pochi giorni fa, gli attacchi aerei e di artiglieria sulla Striscia sono pressoché quotidiani e mirati soprattutto a infrastrutture essenziali per la normale vita della popolazione civile.
Grazie ai copiosi rifornimenti americani garantiti dalla fortissima lobby filosionista Israele ha gli arsenali pieni di bombe con cui mutilare e uccidere i ragazzini palestinei.

1 commento:

  1. ..ma non sentiremo mai i nostri rincoglioniti paladini dell' infanzia, protestare e indignarsi per il massacro nei confronti dei bambini palestinesi.

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