Spesso e volentieri si leggono sulle cronache del gazzettame 'occidentalistico' raccontini dell'orrore infarciti di particolari più o meno truculenti di cui sono protagonisti sventurate colf e cameriere bengalesi, indiane, indonesiane, malesi o comunque dell'Asia Meridionale che si trasferiscono a lavorare negli sceiccati petroliferi del Golfo Persico o comunque in altri paesi arabi.
Ci informano, con compiacimento sadico e pietismo ipocrita, i gazzettieri occidentalisti che le poverine, come in una saga di martirologio dell'Alto Medio Evo finiscono in mano di aguzzini e aguzzine che sembrano usciti da qualche 'torture porn' hollywoodiano (di quelli che riempono le sale cinematografiche in tutto 'l'avanzato mondo occidentale'), che le sottopongono ad angherie ed abusi, sottraendo loro i documenti, sequestrandole, colpendole, umiliandole in ogni modo.
Naturalmente, dietro tali denunce vi saranno effettivamente casi di violenza, quel che ci fa specie é lo scopo per cui tali notizie trovano spazio sulla italica gazzetteria razzista (che, ricordiamo é squisitamente bipartisan e va dai ruspanti fogliacci quali Padania e Libero fino ai più subdoli e accorti 'Repubblica' e 'La Stampa), che normalmente non si scomoda se in Olanda o in Inghilterra una cameriera denuncia di esser stata maltrattata dai datori di lavoro; lo scopo, naturalmente é mostrare che arabi e musulmani (i termini sono intercambiabili nella mentalità dei moderni razzisti, anche quando musulmane sono anche quasi tutte le vittime) sono mostri disumani, alieni da ogni sentimento di solidarietà umana e pietà.
Stranamente (e ripetiamo 'stranamente') nessuna gazzetta islamofoba ha non dico fatto un titolo, ma nemmeno riservato un trafiletto o una menzione a una notizia simile, ben più degna degli altari della Cronaca, perché coinvolge nientemeno che la moglie di un Premier di livello internazionale, accusata degli stessi identici reati che normalmente ricevono l'attenzione degli articoli menzionati.
Succede che in Israele la Signora Sara, moglie del leader di Estrema Destra Benji Netanyahu, abbia il viziaccio (In comune con i 'sottouomini' arabo-islamici! Che figura, signora mia!!) di prendere a botte e spintoni il personale di servizio, di lesinare a questo i pagamenti e persino, a quanto raccontato da una badante Nepalese assunta per prendersi cura del vecchio patriarca
Shmuel Ben-Artzi (ormai senile e non più autosufficiente), di tenerlo a digiuno per lunghi periodi. Ovviamente, non essendo le imprese di Madame Netanyahu utili a rafforzare l'odio e il pregiudizio verso arabi e musulmani é ovvio che i giornali di casa Elkann e De Benedetti si siano tenuti alla larga dal menzionarle!
La badante nepalese é stata tanto a lungo e tanto gravemente angariata da decidere di lasciare la poisizione che aveva in Casa Netanyahu al che sarebbe stata letteralmente sequestrata fino a quando non é riuscita letteralmente a fuggire, ovviamente senza paga e senza liquidazione. Ma, lungi dal farsi demoralizzare dall'enorme potere dei suoi ex-aguzzini la donna ha deciso di denunciare tutto alle associazioni di difesa dei diritti dei migranti (di cui abbiamo già parlato negli articoli sul profondo razzismo della società israeliana) e, ora, sembra pronta a ripetere le sue accuse di fronte a un tribunale. Riuscirà la piccola, coraggiosa donna asiatica a trionfare sull'arroganza del sionismo razzista?
Al contrario di quanto accade sulle pagine del gazzettame prezzolato e filoisraeliano, "Palaestina Felix" non avrà remore a pubblicare tutti gli aggiornamenti possibili sul caso.
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