mercoledì 27 luglio 2011

Esplosione nel Sud del Libano ferisce cinque caschi blu francesi

A due mesi di distanza dall'incidente esplosivo nel quale erano rimasti feriti sei membri italiani del contingente ONU di interposizione che da cinque anni sorveglia il confine Libanese contro sconfinamenti e violazioni da parte delle truppe di Tel Aviv ieri sono stati cinque i 'caschi blu' francesi a rimanere coinvolti nello scoppio di un ordigno lungo la strada per Sidone.


Secondo i primi rapporti e le dichiarazioni rilasciate dal portavoce dell'Unifil Neraaj Singh il veicolo francese é stato investito dallo scoppio di una mina collocata lungo la strada appositamente per offendere le truppe internazionali, che sono solite percorrere quell'arteria: tre militari hanno necessitato il ricovero in ospedale, di essi uno versa in "condizioni critiche".

Fin dal settembre 2006 le forze armate francesi stanziate nella zona si sono trovate più e più volte sull'orlo dello scontro con gli Israeliani che pretendevano di poter violare il confine, condurre rastrellamenti e perquisizioni e compiere altre grossolane violazioni dei termini di armistizio che segnarono la conclusione della fallimentare campagna di aggressione armata contro il Libano. Più di una volta le forze aeree di Tel Aviv hanno provocato i militari transalpini gettandosi in picchiata sulle loro posizioni, accendendo i radar d'attacco e i collimatori delle armi.
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