mercoledì 17 agosto 2011

Il regime sionista eleva accuse pretestuose contro Samir Allawi, reporter palestinese che ha detto "no" al Mossad!

Samir Allawi, il reporter palestinese di Al-Jazeera, capo della redazione della rete qatariana in Afghanistan che é stato arrestato dalle forze dell'occupazione dopo una breve visita ai suoi parenti, viene accusato dallo Shin Bet (la polizia segreta sionista) di "fare parte di Hamas"; ci si chiede che faccia di bronzo abbiano gli '007' di Tel Aviv visto che é noto che egli viva e lavori per la maggior parte del suo tempo al di fuori delle zone in cui Hamas porta avanti la sua lotta contro l'occupazione.

In realtà, come già evidenziato dal nostro precedente articolo, l'arresto e la detenzione di Allawi sono nient'altro che una rappresaglia contro il suo rifiuto di divenire un 'confidente' e informatore del Mossad, evidentemente interessato all'area afghana-centroasiatica. Allawi ha negato tutti gli addebiti definendo 'fraudolente' le accuse mossegli dai suoi carcerieri.

La sua difesa, fornitagli dalla Società dei Prigionieri Palestinesi, nega con convinzione che le accuse contro di lui possano essere provate; Samir Allawi é stato arrestato il 9 agosto dopo aver passato un periodo di tre settimane in Palestina, nel villaggio di Sebastya, nella Cisgiordania occupata, dove era stato ospite della sua famiglia; durante questo soggiorno era stato avvicinato da uomini del Mossad che gli avevano proposto di diventare informatore del servizio di spionaggio estero israeliano.
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