Per tutta la giornata, in tre "ondate" successive si é scatenata la cieca 'rappresaglia' sionista, che i media allineati (in Italia soprattutto gli 'stracci' conosciuti come La Repubblica e La Stampa) cercano di gabellare come 'ritorsione' per l'attacco di ieri ai pullman di soldati israeliani nei pressi di Eilat.
Senza una rivendicazione, senza un minimo indizio su chi abbia effettivamente attaccato i militari l'aviazione di Tel Aviv si é scatenata come i mastini della guerra di Shakespeariana memoria, a dilaniare ancora una volta la vittima di sempre, il ghetto palestinese assediato.
Nell'ultima 'tornata' di attacchi é stato soprattutto il sobborgo di Zeitoun a venire preso di mira, come confermato dalla televisione iraniana in lingua inglese PressTV. Secondo i rapporti di Adham Abu salmyia undici sono le vittime palestinesi, tra cui un ragazzino di tredici anni, uno di nove e un bambino di soli cinque (ma siamo certi che i redattori 'a sei punte' della stampa italiana allineata tenteranno di trasformarli in "pericolosi terroristi"), mentre tre guardie di confine egiziane avrebbero trovato la morte presso il confine con Israele, colpite da un razzo lanciato da un elicottero da guerra Apache.
Il Cairo non ha ancora annunciato risposte ufficiali a questo gravissimo atto, che potrebbe far traballare pericolosamente il cosiddetto "accordo di pace" (in realtà una vergognosa capitolazione a Israele), firmato da Sadat, che si reggeva sull'inviolabilità della Penisola del Sinai da azioni o attacchi militari.
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