Dopo Hezbollah anche il Ministro degli Esteri della Repubblica Islamica Mohammad Javad Zarif e il Movimento di Resistenza palestinese Hamas hanno omaggiato la figura del recentemente scomparso Ex-premier libanese Omar Karami in dichiarazioni ufficiali indirizzate ai familiari dello scomparso e alla nazione libanese.
Zarif ha ricordato la maniera assolutamente convinta e leale con cui Karami sostenne sempre la Resistenza nazionale libanese, senza riguardo al fatto se essa venisse da Sciiti, da Nazionalisti Arabi, da Comunisti o da qualunque altro gruppo politico, etnico o religioso.
Hamas ha voluto ricordare il prestigio personale e familiare di Omar Karami e dei suoi congiunti e le dichiarazioni di solidarietà con la Palestina e la causa della lotta all'occupazione sionista, definendolo: "Un sincero amico dei Palestinesi e un grande figlio del Mondo Arabo".
sabato 3 gennaio 2015
Vittorie contro l'ISIS anche nella Provincia di Anbar! Oltre cinquanta terroristi eliminati!
Avanzate e conquiste nella parte settentrionale del paese, con la liberazione di Mosul ormai percepita come prossima, non impediscono alle forze armate irakene e alle loro formazioni ausiliarie di rimanere attive e vigili anche in altre zone del paese, specialmente nella Provincia occidentale di Anbar.
Proprio in questa zona, una volta considerata 'roccaforte' di militanti wahabiti e takfiri dell'ISIS, le truppe di Bagdad hanno conquistato Al-Awasem e la campagna circostante, uccidendo almeno 30 terroristi e catturando tutto l'equipaggiamento abbandonato dai loro complici durante la ritirata.
Sempre nell'Anbar un attacco terroristico condotto in forze contro l'accampamento militare di Habaneiya é stato bloccato e respinto con l'uccisione di 22 terroristi. Nella foto pubblicata si possono vedere le operazioni di conta e riconoscimento dei cadaveri, in stragrande maggioranza risultati di militanti stranieri.
Proprio in questa zona, una volta considerata 'roccaforte' di militanti wahabiti e takfiri dell'ISIS, le truppe di Bagdad hanno conquistato Al-Awasem e la campagna circostante, uccidendo almeno 30 terroristi e catturando tutto l'equipaggiamento abbandonato dai loro complici durante la ritirata.
Sempre nell'Anbar un attacco terroristico condotto in forze contro l'accampamento militare di Habaneiya é stato bloccato e respinto con l'uccisione di 22 terroristi. Nella foto pubblicata si possono vedere le operazioni di conta e riconoscimento dei cadaveri, in stragrande maggioranza risultati di militanti stranieri.
Si preparano mesi di intenso lavoro per il Centro Spaziale Imam Khomeini della Repubblica Islamica Iraniana!!
A partire dagli ultimi giorni del 2014 tutto il traffico aereo civile che incrociava nei pressi del Centro Spaziale Imam Khomeini é stato bloccato e deviato su altre rotte e rimarrà così modificato fino al 28 aprile 2015.
Questo dimostra come si preparino settimane dense di test, simulazioni, esercitazioni e anche lanci effettivi di vettori per il poligono balistico civile della Repubblica Islamica, che non ha mai fatto mistero delle sue grandi ambizioni in campo orbitale e spaziale.
Grazie alla grande esperienza accumulata con la balistica militare (necessaria al suo progetto di Jihad per l'Autosufficienza Difensiva) Teheran ha saputo raggiungere grandi risultati anche nei lanci scientifici e civili, come testimoniato dai nostri numerosi articoli in merito.
Nel prossimo futuro si progetta anche l'invio di un astronauta umano in orbita esterna; risultato che metterà l'Iran a pari con pochissime altre potenze spaziali.
Questo dimostra come si preparino settimane dense di test, simulazioni, esercitazioni e anche lanci effettivi di vettori per il poligono balistico civile della Repubblica Islamica, che non ha mai fatto mistero delle sue grandi ambizioni in campo orbitale e spaziale.
Grazie alla grande esperienza accumulata con la balistica militare (necessaria al suo progetto di Jihad per l'Autosufficienza Difensiva) Teheran ha saputo raggiungere grandi risultati anche nei lanci scientifici e civili, come testimoniato dai nostri numerosi articoli in merito.
Nel prossimo futuro si progetta anche l'invio di un astronauta umano in orbita esterna; risultato che metterà l'Iran a pari con pochissime altre potenze spaziali.
Finalmente domato il disastroso incendio al terminal petrolifero di Sidra, che ha divorato quasi due milioni di barili di greggio!!
Nove giorni e un milione e ottocentomila barili dopo l'inizio dell'incendio al terminal di Sidra finalmente gli eroici pompieri libici, malissimo attrezzati e poco addestrati se non nell'uso del proprio coraggio e del loro ingegno sono riusciti ad avere ragione delle fiamme appiccate da un attacco dei miliziani islamisti di 'Fajr Libya' che evidentemente ormai disperano di poter entrare in possesso delle strutture petrolifere di Al-Hilal (Sidra, appunto, Mersa el-Brega e Ras Lanuf) e quindi cercano di danneggiarle o distruggerle per impedire che il Governo legittimo e le truppe del Generale Haftar possano usarle per finanziarsi.
Due mega-cisterne delle diciassette che erano presenti in loco sono andate totalmente in fumo e altre quattro sono rimaste meno gravemente danneggiate; quindi un parziale successo l'attacco dei terroristi sostenuti da Erdogan e dal sovrano di Doha lo ha ottenuto.
I dati sono stati confermati da Al-Mabrook al-Buseif, dirigente della Corporazione Nazionale Petrolifera della Libia, che ha ribadito l'appello all'Italia e agli Usa affinché forniscano personale specializzato e attrezzature avanzate alle autorità competenti, in maniera da poter fronteggiare con maggiore rapidità e minori costi eventuali nuove, future emergenze.
Due mega-cisterne delle diciassette che erano presenti in loco sono andate totalmente in fumo e altre quattro sono rimaste meno gravemente danneggiate; quindi un parziale successo l'attacco dei terroristi sostenuti da Erdogan e dal sovrano di Doha lo ha ottenuto.
I dati sono stati confermati da Al-Mabrook al-Buseif, dirigente della Corporazione Nazionale Petrolifera della Libia, che ha ribadito l'appello all'Italia e agli Usa affinché forniscano personale specializzato e attrezzature avanzate alle autorità competenti, in maniera da poter fronteggiare con maggiore rapidità e minori costi eventuali nuove, future emergenze.
Terroristi takfiri attaccano convoglio dell'Esercito Yemenita vicino alla città di Marib!!
E' di cinque morti e quindici feriti tra le fila dell'Esercito Yemenita (già vittima di altri attentati nella città meridionale di Aden) il bilancio del codardo agguato teso da gruppi di terroristi takfiri contro un convoglio militare che si stava muovendo nella regione di Marib, nello Yemen centro-occidentale.
I combattimenti sono scoppiati quando i terroristi hanno cercato di accerchiare i veicoli militari tentando di prendere possesso di alcuni di essi; a quel punto i soldati hanno usato il loro maggior potere di fuoco e la loro mobilità per trarsi d'impaccio, subendo però alcune perdite.
Molto più gravi, ma ovviamente non quantificabili, i numeri di morti e feriti tra i terroristi, probabilmente militanti di Al-Qaeda nella Penisola Araba, formazione sostenuta e finanziata dall'Arabia Saudita.
Il principale oleodotto dello Yemen passa per la regione di Marib, con un flusso quotidiano di circa settantamila barili di greggio.
I combattimenti sono scoppiati quando i terroristi hanno cercato di accerchiare i veicoli militari tentando di prendere possesso di alcuni di essi; a quel punto i soldati hanno usato il loro maggior potere di fuoco e la loro mobilità per trarsi d'impaccio, subendo però alcune perdite.
Molto più gravi, ma ovviamente non quantificabili, i numeri di morti e feriti tra i terroristi, probabilmente militanti di Al-Qaeda nella Penisola Araba, formazione sostenuta e finanziata dall'Arabia Saudita.
Il principale oleodotto dello Yemen passa per la regione di Marib, con un flusso quotidiano di circa settantamila barili di greggio.
Re Saoud ha la polmonite e respira con le macchine, ma il 'baldo' fratello settantasettenne é pronto a succedergli!!
Il grasso e corrotto Re Abdullah, sovrano assoluto dell'Arabia Saudita, fomentatore e finanziatore di ogni gruppo qaedista dalla Siria allo Yemen e oltre, alleatissimo di Washington e Tel Aviv é proprio "spompato", arrivato a novant'anni di età é stato ricoverato coi sintomi di una polmonite fulminante e rimane in vita solo grazie alle macchine che gli consentono di respirare.
Già nell'ottobre 2011 e nel novembre 2012 due operazioni chirurgiche avevano fatto temere per la sua vita; la morte del sovrano farebbe esplodere le contraddizioni visto che ormai molti suoi fratelli sono morti e Salman, prossimo in linea di successione, ha già settantasette anni e quanto a salute non é certo conciato meglio di suo fratello.
Per decenni i cosiddetti 'Sette di Sudair', tutti figli di Abdulaziz al-Saoud si sono passati il trono l'un l'altro evitando di decidere lungo quale linea dinastica dovesse procedere la successione una volta esauriti i fratelli, col risultato che arrivati a quel punto potrebbe benissimo scoppiare una guerra civile.
Già nell'ottobre 2011 e nel novembre 2012 due operazioni chirurgiche avevano fatto temere per la sua vita; la morte del sovrano farebbe esplodere le contraddizioni visto che ormai molti suoi fratelli sono morti e Salman, prossimo in linea di successione, ha già settantasette anni e quanto a salute non é certo conciato meglio di suo fratello.
Per decenni i cosiddetti 'Sette di Sudair', tutti figli di Abdulaziz al-Saoud si sono passati il trono l'un l'altro evitando di decidere lungo quale linea dinastica dovesse procedere la successione una volta esauriti i fratelli, col risultato che arrivati a quel punto potrebbe benissimo scoppiare una guerra civile.
venerdì 2 gennaio 2015
Hezbollah rende omaggio alla vita e al lascito politico di Omar Karami: "Nobile politico di saldi e fermi Principii"!
Il movimento politico e di Resistenza libanese Hezbollah ha commemorato lo scomparso Ex-premier Omar Karami definendolo: "Una grande personalità del mondo arabo, nobile politico che ha rifiutato a più riprese di portare avanti i suoi interessi personali a scapito di quelli nazionali e popolari".
"Vero discendente della distinta famiglia Karami che ha dato al paese grandi leader come il padre e generosi martiri come il fratello Rashid, immolatisi per difendere la patria dalla scissione e dal caos; la sua morte ci priva di una saggia personalità, conscia dei rischi del presente e allertata riguardo quelli futuri".
Hezbollah conclude il messaggio di condoglianze augurandosi che Faisal Omar Karami possa portare avanti l'eredità umana e politica dei suoi predecessori, continuando a fornire un punto di riferimento per quanti si ispirano ai valori di autonomia e di indipendenza per il Paese dei Cedri.
"Vero discendente della distinta famiglia Karami che ha dato al paese grandi leader come il padre e generosi martiri come il fratello Rashid, immolatisi per difendere la patria dalla scissione e dal caos; la sua morte ci priva di una saggia personalità, conscia dei rischi del presente e allertata riguardo quelli futuri".
Hezbollah conclude il messaggio di condoglianze augurandosi che Faisal Omar Karami possa portare avanti l'eredità umana e politica dei suoi predecessori, continuando a fornire un punto di riferimento per quanti si ispirano ai valori di autonomia e di indipendenza per il Paese dei Cedri.
IL DUEMILAQUINDICI INIZIA...COL BOTTO!!! UN MILIONE DI VISITATORI IN 1547 GIORNI DI BLOGGING!!!!
Nel corso di questa giornata, secondo i nostri calcoli un po' dopo l'una pomeridiana, quando molti di noi saranno seduti a tavola (certamente alle prese con insalatine e verdure cotte, per smaltire i 'bagordi' festivi...;-) questo sito-web supererà il traguardo del MILIONE di visitatori unici.
Un milione di visitatori, in esattamente mille e cinquecentoquarantasette giorni di blogging, di lotta quotidiana per presentare contenuto di qualità, preciso, circostanziato, accompagnato da immagini pertinenti e d'impatto, corredato di commenti profondi e interconnessi che permettano al lettore esperto della materia ma anche al semplice curioso, allo studente in cerca di temi e dati per le sue ricerche, al navigatore del web capitato per caso su queste pagine di trovare un motivo per tornare e seguirci ancora.
E, se i numeri non mentono, sembra proprio che ormai un pubblico di 'aficionados' siamo riusciti a conquistarcelo, come ci confermano anche i vostri commenti, che sono sempre più numerosi e tra i quali al netto di molti 'anonimi' scorgiamo nomi e pseudonimi sempre più frequenti e familiari, tra cui molti che ormai abbiamo iniziato a considerare amici e compagni di viaggio.
Ovunque voi siate, un caloroso saluto a tutti, che possiate continuare a frequentarci ancora molto a lungo.
Da parte nostra, il traguardo del milione di visite sarà per noi un trampolino, che ci proietterà ancora più avanti con una foga, uno zelo e un'intensità che speriamo possano piacevolmente stupirvi.
La crescita del responso del pubblico é sempre più rapida e stupefacente: c'era voluto più d'un anno per raggiungere i centomila visitatori...di quel passo il 2020 sarebbe passato prima di arrivare al milione, ma diciannove mesi dopo i visitatori erano diventati 400000 e cinque mesi dopo eravamo a mezzo milione.
Ci affidiamo a voi, alla vostra costanza, al vostro entusiasmo, perché il traguardo dei 1.500.000 arrivi prima della fine dell'anno e, dopo di questo, i due milioni siano ancora più rapidamente raggiunti e superati.
Vogliamo continuare a servirvi, a informarvi, a intrattenervi, questo risultato con cui diamo inizio al nuovo anno di blogging é in gran parte merito vostro, continuate a sostenerci e potremo scrivere insieme una fantastica storia di successo dell'Informazione libera, svincolata, gioiosamente scorretta e alternativa sul serio!!
Un milione di visitatori, in esattamente mille e cinquecentoquarantasette giorni di blogging, di lotta quotidiana per presentare contenuto di qualità, preciso, circostanziato, accompagnato da immagini pertinenti e d'impatto, corredato di commenti profondi e interconnessi che permettano al lettore esperto della materia ma anche al semplice curioso, allo studente in cerca di temi e dati per le sue ricerche, al navigatore del web capitato per caso su queste pagine di trovare un motivo per tornare e seguirci ancora.
E, se i numeri non mentono, sembra proprio che ormai un pubblico di 'aficionados' siamo riusciti a conquistarcelo, come ci confermano anche i vostri commenti, che sono sempre più numerosi e tra i quali al netto di molti 'anonimi' scorgiamo nomi e pseudonimi sempre più frequenti e familiari, tra cui molti che ormai abbiamo iniziato a considerare amici e compagni di viaggio.
Ovunque voi siate, un caloroso saluto a tutti, che possiate continuare a frequentarci ancora molto a lungo.
Da parte nostra, il traguardo del milione di visite sarà per noi un trampolino, che ci proietterà ancora più avanti con una foga, uno zelo e un'intensità che speriamo possano piacevolmente stupirvi.
La crescita del responso del pubblico é sempre più rapida e stupefacente: c'era voluto più d'un anno per raggiungere i centomila visitatori...di quel passo il 2020 sarebbe passato prima di arrivare al milione, ma diciannove mesi dopo i visitatori erano diventati 400000 e cinque mesi dopo eravamo a mezzo milione.
Ci affidiamo a voi, alla vostra costanza, al vostro entusiasmo, perché il traguardo dei 1.500.000 arrivi prima della fine dell'anno e, dopo di questo, i due milioni siano ancora più rapidamente raggiunti e superati.
Vogliamo continuare a servirvi, a informarvi, a intrattenervi, questo risultato con cui diamo inizio al nuovo anno di blogging é in gran parte merito vostro, continuate a sostenerci e potremo scrivere insieme una fantastica storia di successo dell'Informazione libera, svincolata, gioiosamente scorretta e alternativa sul serio!!
Gli yankee provano un 'raid' per liberare il pollastro Kassasbeh precipitato in braccio all'ISIS, fallendo miseramente!
Nuovo imbarazzante faux pas per Obama, un Presidente che sembra aver solidamente legato il proprio nome alla parola "fallimento"; nelle ultime ore un 'raid' di ricerca e salvataggio nei dintorni di Raqqa, lanciato per tentare di strappare all'ISIS il pilota giordano Maaz Kassasbeh precipitato col suo F-16 la Vigilia di Natale nell'Est della Siria sarebbe fallito nelle sue fasi iniziali.
Infatti la 'landing zone' dell'aeromobile che stava trasportando in loco le forze speciali incaricate della ricerca é stata subito individuata dai ciabattari del 'califfato' che hanno fatto trovare un caldo benvenuto ai 'rambo' dell'inquilino nero della Casa Bianca.
Una pronta ritirata ha impedito che il numero di ostaggi in mano all'ISIS aumentasse esponenzialmente.
Molti siti e testate 'mainstream' continuano a parlare di 'abbattimento' del jet di Kassasbeh, ma noi, come abbiamo già detto in precedenza, siamo certi che il suo F-16 sia caduto semplicemente per un guasto tecnico.
Infatti la 'landing zone' dell'aeromobile che stava trasportando in loco le forze speciali incaricate della ricerca é stata subito individuata dai ciabattari del 'califfato' che hanno fatto trovare un caldo benvenuto ai 'rambo' dell'inquilino nero della Casa Bianca.
Una pronta ritirata ha impedito che il numero di ostaggi in mano all'ISIS aumentasse esponenzialmente.
Molti siti e testate 'mainstream' continuano a parlare di 'abbattimento' del jet di Kassasbeh, ma noi, come abbiamo già detto in precedenza, siamo certi che il suo F-16 sia caduto semplicemente per un guasto tecnico.
L'Armee Libanaise fa i "fuochi di fine anno" contro i takfiri, aiutata dall'Aviazione Siriana!!
Una fine d'anno movimentata quella intorno ad Arsal, vicino al confine tra Libano e Siria, zona ancora infestata da gruppi takfiri e terroristi, che proprio il 31 dicembre sono stati bersagliati ancora una volta dall'artiglieria libanese (come già avvenuto nel passato recente), tra i villaggi di Zamrani e Ajram.
In seguito a ciò sono scoppiati scontri a fuoco tra l'Armee Libanaise e gruppi armati wahabiti, che sono stati respinti appena rinforzi dell'esercito hanno iniziato ad affluire nella zona. Ma non solo, come riportato dalla NNA libanese e dal sito web Nahar-net anche l'Aviazione Siriana si é "unita alle danze", martellando i dintorni di Ras Baalbek e Khirbet Daoud.
Più di una volta i jet di Damasco hanno colpito posizioni terroriste in territorio libanese, col pieno assenso di Beirut visto che per ora il Paese dei Cedri non ha ancora un'aviazione funzionante. Secondo quanto riportato dalla NNA i raid siriani avrebbero inferto "pesanti perdite" ai terroristi.
In seguito a ciò sono scoppiati scontri a fuoco tra l'Armee Libanaise e gruppi armati wahabiti, che sono stati respinti appena rinforzi dell'esercito hanno iniziato ad affluire nella zona. Ma non solo, come riportato dalla NNA libanese e dal sito web Nahar-net anche l'Aviazione Siriana si é "unita alle danze", martellando i dintorni di Ras Baalbek e Khirbet Daoud.
Più di una volta i jet di Damasco hanno colpito posizioni terroriste in territorio libanese, col pieno assenso di Beirut visto che per ora il Paese dei Cedri non ha ancora un'aviazione funzionante. Secondo quanto riportato dalla NNA i raid siriani avrebbero inferto "pesanti perdite" ai terroristi.
giovedì 1 gennaio 2015
Colossale parata aeronavale conclude le esercitazioni militari "Mohammad Rasoulallah"!
Come previsto si sono concluse le complesse esercitazioni che hanno visto tutte le branche delle forze armate della Repubblica Islamica impegnate dal 25 dicembre in avanti a simulare una vasta gamma di situazioni d'emergenza e possibili minacce, a terra, in aria e in mare.
Il Presidente iraniano Rohani é salito a bordo di un'unità dell'IRIN e, insieme al Contrammiraglio Sayyari e ad altri alti ufficiali ha passato in rassegna unità della flotta e squadriglie di jet ed elicotteri che hanno incrociato davanti ad essa in una colossale parata aeronavale.
Più di cento tra unità maggiori di superficie, corvette, dragamine, pattugliatori costieri, sommergibili tascabili, motoscafi lanciarazzi e lanciamissili, hovercraft e sottomarini hanno incrociato davanti agli occhi di Rohani, oltre a dozzine e dozzine di aeromobili.
Anche la 32esima Flottiglia, appena rientrata dalla sua missione anti-pirati, ha fatto in tempo a prendere parte al defilé. Le forze armate iraniane continuano a tenersi al massimo della prontezza per poter scoraggiare ogni tentazione avventuristica da parte di potenze ostili regionali o internazionali.
Il Presidente iraniano Rohani é salito a bordo di un'unità dell'IRIN e, insieme al Contrammiraglio Sayyari e ad altri alti ufficiali ha passato in rassegna unità della flotta e squadriglie di jet ed elicotteri che hanno incrociato davanti ad essa in una colossale parata aeronavale.
Più di cento tra unità maggiori di superficie, corvette, dragamine, pattugliatori costieri, sommergibili tascabili, motoscafi lanciarazzi e lanciamissili, hovercraft e sottomarini hanno incrociato davanti agli occhi di Rohani, oltre a dozzine e dozzine di aeromobili.
Anche la 32esima Flottiglia, appena rientrata dalla sua missione anti-pirati, ha fatto in tempo a prendere parte al defilé. Le forze armate iraniane continuano a tenersi al massimo della prontezza per poter scoraggiare ogni tentazione avventuristica da parte di potenze ostili regionali o internazionali.
Si é spento l'Ex-premier libanese Omar Karami, era malato da tempo, per questo rifiutò un terzo mandato!!
Veniamo raggiunti dalla notizia della scomparsa, all'età di ottant'anni, dell'Ex-primo ministro libanese Omar Karami, che funse da Capo del Governo nel paese dei cedri dal Dicembre 1990 al Maggio 1992 e dall'Ottobre 2004 all'Aprile 2005.
Politico sunnita di lunga esperienza, di vedute moderate, era figlio dell'Eroe dell'Indipendenza libanese Abdulhamid Karami e fratello dell'otto volte premier Rashid Karami, perito in un attentato architettato dal mafioso Samir Geagea nel 1987.
Odiato come il fratello dai vendipatria filosionisti e filoamericani Karami venne costretto a dimettersi nel 2005 dalle fasulle manifestazioni 'colorate' organizzate dalla CIA dopo che il Mossad eliminò Rafik Hariri (in procinto di allearsi con Drusi e Sciiti).
Nel 2011, riconquistato il Governo del paese, Hezbollah e l'Alleanza 8 Marzo fecero anche il suo nome come possibile Premier, incontrando anche il sostegno del PSP druso, ma egli rifiutò, passando quindi la palla a Najib Mikati.
Adesso con la sua morte, la famiglia ha rivelato che Karami era gravemente ammalato da tempo, quindi i 'motivi di salute' addotti come giustificazione del suo rifiuto non erano una 'scusa diplomatica'; estendiamo le nostre condoglianze ai congiunti e a tutti i Libanesi che hanno potuto apprezzare la vita e l'opera di questo patriota.
Politico sunnita di lunga esperienza, di vedute moderate, era figlio dell'Eroe dell'Indipendenza libanese Abdulhamid Karami e fratello dell'otto volte premier Rashid Karami, perito in un attentato architettato dal mafioso Samir Geagea nel 1987.
Odiato come il fratello dai vendipatria filosionisti e filoamericani Karami venne costretto a dimettersi nel 2005 dalle fasulle manifestazioni 'colorate' organizzate dalla CIA dopo che il Mossad eliminò Rafik Hariri (in procinto di allearsi con Drusi e Sciiti).
Nel 2011, riconquistato il Governo del paese, Hezbollah e l'Alleanza 8 Marzo fecero anche il suo nome come possibile Premier, incontrando anche il sostegno del PSP druso, ma egli rifiutò, passando quindi la palla a Najib Mikati.
Adesso con la sua morte, la famiglia ha rivelato che Karami era gravemente ammalato da tempo, quindi i 'motivi di salute' addotti come giustificazione del suo rifiuto non erano una 'scusa diplomatica'; estendiamo le nostre condoglianze ai congiunti e a tutti i Libanesi che hanno potuto apprezzare la vita e l'opera di questo patriota.
Assad celebra la fine d'anno visitando il Ghouta Est e mangiando con gli uomini dell'Esercito!
Il Presidente siriano Assad ha speso le ultime ore del 2014 in compagnia dei soldati dell'Esercito Arabo Siriano e lo ha fatto nel teatro operativo più vicino alla capitale, il Ghouta Est del Rif Dimashq, dove ormai quartieri dove in passato takfiri e briganti di varie fatte spadroneggiavano incontrastati sono tornati sotto il pieno controllo della legge e dell'ordine.
Le foto diffuse dall'agenzia stampa nazionale SANA mostrano Assad a suo agio con i membri delle forze armate (lui stesso ha servito a lungo in uniforme preparandosi ad assumere la presidenza, dopo la tragica morte in auto del suo fratello maggiore).
"Se in Siria sono rimaste aree di gioia e di speranza in questi anni oscuri é stato unicamente grazie al valore, al coraggio e al sacrificio con cui avete costruito le nostre magnifiche vittorie", ha detto il Presidente rivolgendosi ai suoi uomini.
Altrove, ma sempre nel Ghouta Est, l'Esercito Siriano ha evacuato 160 famiglie che fino a poco fa vivevano ancora sotto il giogo terrorista, allontanandole in modo da poter procedere più speditamente a liberare i loro quartieri, auguriamo a tutte loro un pronto ritorno alle loro case finalmente libere da ratti takfiri e altri sgraditi ospiti!
Le foto diffuse dall'agenzia stampa nazionale SANA mostrano Assad a suo agio con i membri delle forze armate (lui stesso ha servito a lungo in uniforme preparandosi ad assumere la presidenza, dopo la tragica morte in auto del suo fratello maggiore).
"Se in Siria sono rimaste aree di gioia e di speranza in questi anni oscuri é stato unicamente grazie al valore, al coraggio e al sacrificio con cui avete costruito le nostre magnifiche vittorie", ha detto il Presidente rivolgendosi ai suoi uomini.
Altrove, ma sempre nel Ghouta Est, l'Esercito Siriano ha evacuato 160 famiglie che fino a poco fa vivevano ancora sotto il giogo terrorista, allontanandole in modo da poter procedere più speditamente a liberare i loro quartieri, auguriamo a tutte loro un pronto ritorno alle loro case finalmente libere da ratti takfiri e altri sgraditi ospiti!
ISIS scacciato anche da Al-Qayyrah, si spalanca il "corridoio" verso Mosul!!
Le forze armate irakene, col sostegno delle milizie volontarie sciite, di uomini dei clan e delle tribù della Provincia di Ninive e di alcune unità curde hanno conquistato, dopo aspri combattimenti, la maggior parte della cittadina di Al-Qayyrah, a Sud del capoluogo Mosul, ultima grande città rimasta in mano ai desperados del 'califfato'.
Al-Qayyrah si trova a 300 chilometri a Nord della capitale Bagdad ed era finita sotto il giogo dell'ISIS nel corso dell'offensiva di inizio estate che aveva scatenato il panico nel paese mesopotamico; può essere considerata uno dei 'corridoi' verso Mosul e la sua caduta di fronte all'avanzata governativa significa che i giorni dei wahabiti sono veramente numerati.
Nel corso della loro fuga precipitosa dall'abitato gli uomini dell'ISIS sono arrivati persino a usare un'autobotte di combustibile come bomba improvvisata per far crollare un ponte e impedire ai loro inseguitori di incalzarli; attualmente uomini del genio dell'Esercito sono già al lavoro per ripararlo.
Al-Qayyrah si trova a 300 chilometri a Nord della capitale Bagdad ed era finita sotto il giogo dell'ISIS nel corso dell'offensiva di inizio estate che aveva scatenato il panico nel paese mesopotamico; può essere considerata uno dei 'corridoi' verso Mosul e la sua caduta di fronte all'avanzata governativa significa che i giorni dei wahabiti sono veramente numerati.
Nel corso della loro fuga precipitosa dall'abitato gli uomini dell'ISIS sono arrivati persino a usare un'autobotte di combustibile come bomba improvvisata per far crollare un ponte e impedire ai loro inseguitori di incalzarli; attualmente uomini del genio dell'Esercito sono già al lavoro per ripararlo.
Accordi di cooperazione militare tra Iran e Irak firmati a Teheran dopo i funerali di Hamid Taqavi!!
Dopo avere assistito ai funerali del Generale-martire della Guardia Rivoluzionaria Hamid Taqavi il Ministro della Difesa irakeno Khaled al-Obeidi si é trattenuto a Teheran dove ha siglato importanti memorandum di cooperazione militare che legheranno lo Stato mesopotamico alla Repubblica Islamica negli anni a venire.
Nella foto riportata vedete il momento della sigla di alcuni degli accordi: si riconosce il responsabile della difesa iraniano, Generale Hossein Dehqan e il Capo di SM dell'Esercito irakeno che assiste il suo superiore.
In una conferenza stampa successiva Al-Obeidi ha dichiarato: "Non esiste altra opzione per l'Irak al di fuori della cooperazione con l'Iran, che già ha fatto molto per aiutarci ad affrontare la minaccia dell'ISIS e che ancora più si é impegnato a fare in futuro".
La nomina di Al-Obeidi al dicastero della Difesa, avvenuta lo scorso ottobre, é stata molto significativa, visto che egli é nativo di Mosul, capoluogo del Nord ancora sotto il controllo dei takfiri del califfato.
Nella foto riportata vedete il momento della sigla di alcuni degli accordi: si riconosce il responsabile della difesa iraniano, Generale Hossein Dehqan e il Capo di SM dell'Esercito irakeno che assiste il suo superiore.
In una conferenza stampa successiva Al-Obeidi ha dichiarato: "Non esiste altra opzione per l'Irak al di fuori della cooperazione con l'Iran, che già ha fatto molto per aiutarci ad affrontare la minaccia dell'ISIS e che ancora più si é impegnato a fare in futuro".
La nomina di Al-Obeidi al dicastero della Difesa, avvenuta lo scorso ottobre, é stata molto significativa, visto che egli é nativo di Mosul, capoluogo del Nord ancora sotto il controllo dei takfiri del califfato.
Ottime notizie per iniziare il 2015! Il sorpasso demografico tra palestinesi e invasori sionisti avverrà entro due anni!!
Attualmente esistono 12 milioni e 100mila Palestinesi nel mondo: 4 milioni e 620mila nella Palestina occupata dal 1967 e nella Striscia di Gaza liberata dalla Resistenza, 1 milione e 460mila nella Palestina occupata dal 1948, 5 milioni e 340 mila in Medio Oriente e altri 675mila nella Diaspora palestinese nel resto del mondo.
Una ottima notizia con cui iniziare questo 2015 é che entro la fine del 2016 il numero di Palestinesi nella Palestina storica supererà il numero di invasori sionisti del regime ebraico e gli occupanti degli insediamenti illegali in Cisgiordania e ad Al-Quds.
Il Sorpasso Demografico avrebbe già dovuto avvenire entro la fine degli anni '90 ma l'artata introduzione di immigranti 'presunti ebrei' (alcuni con solo un nonno o un bisnonno ebreo, tra cui molti Russi attivamente antisemiti) dopo il crollo dell'URSS ha ritardato questo risultato.
Entro la fine del 2020 i Palestinesi 7 milioni e 140 mila, contro meno di sette milioni di invasori sionisti.
Il Tempo e la Natalità lavorano a favore della Causa Palestinese, ma questo non deve farci abbandonare la lotta, ma anzi, spingerci a intensificarla!
Una ottima notizia con cui iniziare questo 2015 é che entro la fine del 2016 il numero di Palestinesi nella Palestina storica supererà il numero di invasori sionisti del regime ebraico e gli occupanti degli insediamenti illegali in Cisgiordania e ad Al-Quds.
Il Sorpasso Demografico avrebbe già dovuto avvenire entro la fine degli anni '90 ma l'artata introduzione di immigranti 'presunti ebrei' (alcuni con solo un nonno o un bisnonno ebreo, tra cui molti Russi attivamente antisemiti) dopo il crollo dell'URSS ha ritardato questo risultato.
Entro la fine del 2020 i Palestinesi 7 milioni e 140 mila, contro meno di sette milioni di invasori sionisti.
Il Tempo e la Natalità lavorano a favore della Causa Palestinese, ma questo non deve farci abbandonare la lotta, ma anzi, spingerci a intensificarla!
mercoledì 31 dicembre 2014
Truppe sioniste violano la 'Linea Blu', la pronta reazione dell'Armee Libanaise le fa ritirare!!
Anche nell'ultimo giorno dell'anno Tel Aviv non rinuncia ad agire come il cane idrofobo del Medio Oriente, ribadendo, a tutti quanti coloro che per disattenzione o ipocrisia fanno finta di non vederlo, che la presenza dell'illegale regime ebraico di occupazione della Palestina é causa e origine di tutte le tensioni, tutte le violenze, tutte le instabilità dell'area e solo con la sua rimozione la regione potrà avviarsi verso un futuro di pace e ordine.
Dodici militari sionisti, sostenuti da un carro armato, hanno violato la 'Linea Blu' che stabilisce la linea di cessate il fuoco dopo la conclusione della Guerra d'Estate del 2006, quando gli eroici combattenti di Hezbollah ricacciarono indietro l'invasione voluta da Olmert.
La violazione é avvenuta nei dintorni di Kfar Shouba ed é proseguita per circa cento metri fino a quando, reagendo prontamente alla micro-invasione, l'Armee Libanaise ha rischierato le sue forze nell'area, pronta a reagire a ogni ulteriore provocazione.
Come al solito la presenza di avversari armati in grado di rispondere a tono a qualunque 'colpo di testa' ha fatto perdere tutta la burbanza ai sionisti, che si aspettavano di poter angariare impunemente contadini e pastori libanesi, convincendoli a tornare sui loro passi.
Siamo certi che nei pressi fossero presenti anche militanti di Hezbollah, pronti a intervenire se necessario.
L'evento é stato visto e registrato anche dai 'caschi blu' dell'UNIFIL, ma ovviamente aspettarsi una reazione o un intervento da simili smidollati sarebbe come voler cavare sangue da una rapa...
Dodici militari sionisti, sostenuti da un carro armato, hanno violato la 'Linea Blu' che stabilisce la linea di cessate il fuoco dopo la conclusione della Guerra d'Estate del 2006, quando gli eroici combattenti di Hezbollah ricacciarono indietro l'invasione voluta da Olmert.
La violazione é avvenuta nei dintorni di Kfar Shouba ed é proseguita per circa cento metri fino a quando, reagendo prontamente alla micro-invasione, l'Armee Libanaise ha rischierato le sue forze nell'area, pronta a reagire a ogni ulteriore provocazione.
Come al solito la presenza di avversari armati in grado di rispondere a tono a qualunque 'colpo di testa' ha fatto perdere tutta la burbanza ai sionisti, che si aspettavano di poter angariare impunemente contadini e pastori libanesi, convincendoli a tornare sui loro passi.
Siamo certi che nei pressi fossero presenti anche militanti di Hezbollah, pronti a intervenire se necessario.
L'evento é stato visto e registrato anche dai 'caschi blu' dell'UNIFIL, ma ovviamente aspettarsi una reazione o un intervento da simili smidollati sarebbe come voler cavare sangue da una rapa...
Attentato takfiro ad Aden uccide un Capitano dell'Esercito yemenita!!
Pochi giorni dopo il fallito attentato esplosivo contro il Generale del 31mo Btg. Corazzato, un nuovo sanguinoso episodio di terrorismo takfiro colpisce il capoluogo yemenita di Aden, anche questa volta mirato contro un alto ufficiale dell'Esercito.
Il convoglio del Generale Abdulrahman al-Hulaili, comandante della Prima Regione Militare, stava attraversando il quartiere di Al-Qahera quando un sicario sconosciuto ha aperto il fuoco contro di esso con un fucile automatico; il Generale si é salvato grazie alla pronta reazione delle sue guardie del corpo, ma purtroppo il Capitano Shaeq Mohammed Shaeq é stato colpito a morte.
La detonazione di un ordigno collocato nei pressi del luogo dell'attentato ha fornito la diversione necessaria all'attaccante per far perdere le proprie tracce. Solo con questi atti di terrore indiscriminato i militanti di Al-Qaeda nella Penisola Araba possono cercare di replicare alle continue sconfitte sul campo di battaglia inflitte loro dai combattenti sciiti di Ansarullah.
Il convoglio del Generale Abdulrahman al-Hulaili, comandante della Prima Regione Militare, stava attraversando il quartiere di Al-Qahera quando un sicario sconosciuto ha aperto il fuoco contro di esso con un fucile automatico; il Generale si é salvato grazie alla pronta reazione delle sue guardie del corpo, ma purtroppo il Capitano Shaeq Mohammed Shaeq é stato colpito a morte.
La detonazione di un ordigno collocato nei pressi del luogo dell'attentato ha fornito la diversione necessaria all'attaccante per far perdere le proprie tracce. Solo con questi atti di terrore indiscriminato i militanti di Al-Qaeda nella Penisola Araba possono cercare di replicare alle continue sconfitte sul campo di battaglia inflitte loro dai combattenti sciiti di Ansarullah.
In Libia gli islamisti reagiscono alle sconfitte sul campo con le bombe e il terrore! Esplosione davanti al Parlamento!
Una potente autobomba é esplosa a Tobruk fuori dalla sede temporanea del Parlamento internazionalmente riconosciuto, in esilio da Tripoli dopo che la capitale del paese é caduta in mano alle milizie islamiste sostenute da Erdogan e dall'Emiro del Qatar.
L'Hotel Al-Salam (questa la sede temporanea della Camera) ha avuto la facciata danneggiata e circa una dozzina di passanti sono rimasti più o meno gravemente feriti; nessun parlamentare o rappresentante del Governo tuttavia é rimasto coinvolto nell'attentato.
Certamente la mano dietro l'esplosione é quella di 'Fajr Libya', la coalizione di milizie estremiste che controlla la parte occidentale del paese; recentemente gli sforzi congiunti delle truppe fedeli al Governo e di quelle del Generale Haftar hanno strappato ai miliziani la città di Bengasi e alcuni varchi di confine con la Tunisia; inoltre i tentativi di Fajr Libya di conquistare i terminal petroliferi di Al-Hilal sono stati respinti, anche se alcune cisterne a Sidra sono state gravemente danneggiate e sono tuttora in fiamme.
Nelle ultime ore un jet governativo, nel corso di un raid sulla base aerea di Sirte (in mano agli islamisti) ha abbattuto un elicottero in fase di decollo.
L'Hotel Al-Salam (questa la sede temporanea della Camera) ha avuto la facciata danneggiata e circa una dozzina di passanti sono rimasti più o meno gravemente feriti; nessun parlamentare o rappresentante del Governo tuttavia é rimasto coinvolto nell'attentato.
Certamente la mano dietro l'esplosione é quella di 'Fajr Libya', la coalizione di milizie estremiste che controlla la parte occidentale del paese; recentemente gli sforzi congiunti delle truppe fedeli al Governo e di quelle del Generale Haftar hanno strappato ai miliziani la città di Bengasi e alcuni varchi di confine con la Tunisia; inoltre i tentativi di Fajr Libya di conquistare i terminal petroliferi di Al-Hilal sono stati respinti, anche se alcune cisterne a Sidra sono state gravemente danneggiate e sono tuttora in fiamme.
Nelle ultime ore un jet governativo, nel corso di un raid sulla base aerea di Sirte (in mano agli islamisti) ha abbattuto un elicottero in fase di decollo.
martedì 30 dicembre 2014
Teheran ed Ahvaz hanno reso gli Estremi Onori al Generale martire Hamid Taqavi, figlio e fratello di eroi!!
L'immagine di apertura rende solo superficialmente l'idea dell'accorato, struggente addio tributato alla salma del Generale Martire Hamid Taqavi, alto ufficiale della Guardia Rivoluzionaria iraniana caduto vicino Samarra mentre di persona come sempre prendeva parte a una ricognizione per rendersi conto direttamente della situazione sul terreno e poter meglio coadiuvare e consigliare le proprie controparti irakene.
Nativo del Khuzestan, la provinca etnicamente araba dell'Iran per il controllo della quale il tiranno Saddam Hussein scatenò la Guerra Imposta del 1980-88, Taqavi aveva servito nell'IRGC durante tutto quel conflitto distinguendosi per tenacia: suo padre (Guardia Rivoluzionaria a sua volta) era caduto nella battaglia con cui le forze iraniane conquistarono l'Isola di Manjoon e suo fratello era stato martirizzato durante l'operazione "Fajr 8", con cui venne conquistata la Penisola di Al-Faw.
Taqavi era stimatissimo dagli irakeni, per il suo zelo infaticabile; il fatto che fosse di origine araba e che parlasse fluentemente il dialetto del Khuzestan rendeva molto facile la sua azione di consulente; il suo sacrificio, per quanto lasci un grande vuoto, siamo sicuri che servirà da esempio e sprone per molti giovani per unirsi alla Guarda Rivoluzionaria di Teheran, tra essi, già ora, sappiamo che si trovano i Taqavi di Domani!
Nativo del Khuzestan, la provinca etnicamente araba dell'Iran per il controllo della quale il tiranno Saddam Hussein scatenò la Guerra Imposta del 1980-88, Taqavi aveva servito nell'IRGC durante tutto quel conflitto distinguendosi per tenacia: suo padre (Guardia Rivoluzionaria a sua volta) era caduto nella battaglia con cui le forze iraniane conquistarono l'Isola di Manjoon e suo fratello era stato martirizzato durante l'operazione "Fajr 8", con cui venne conquistata la Penisola di Al-Faw.
Taqavi era stimatissimo dagli irakeni, per il suo zelo infaticabile; il fatto che fosse di origine araba e che parlasse fluentemente il dialetto del Khuzestan rendeva molto facile la sua azione di consulente; il suo sacrificio, per quanto lasci un grande vuoto, siamo sicuri che servirà da esempio e sprone per molti giovani per unirsi alla Guarda Rivoluzionaria di Teheran, tra essi, già ora, sappiamo che si trovano i Taqavi di Domani!
Guarda un po'! Per la corte degli Al-Khalifa il "regime change" é un crimine!!
Quando va in senso contrario agli interessi anglosionisti il "regime change" é un crimine da perseguire con arresti preventivi! E' quanto abbiamo scoperto leggendo che in Bahrein, tormentata 'Isola delle Perle' menzionata anche da Marco Polo, il capo del partito di opposizione Al-Wefaq, Sceicco Salman, che da anni si batte per la Democrazia contro la bestiale repressione portata avanti dai sunniti Al-Khalifa (messi sul trono dagli Inglesi nel XIX sec.) é stato arrestato.
Convocato al Ministero degli Interni vi si era recato in buona fede, pensando di dover discutere di qualche questione legata al suo ruolo pubblico; i suoi legali hanno riferito, increduli, che le accuse mossegli riguardano "aver incitato odio contro il regime" e "aver cercato di istigare cambiamenti politici"; improvvisamente se non accontenta la Casa Bianca e il sinedrio sionista internazionale il 'regime change' non é più quell'attività meritoria di cui gorgheggiano i pennivendoli a libro paga Soros/CIA!
Il partito Wefaq ha descritto l'arresto dello Sceicco Ali Salman come "Un pericoloso arbitrio che complica seriamente la scena politica del Bahrein e che avrà pesanti ripercussioni anche sulla sicurezza e l'ordine pubblico".
Convocato al Ministero degli Interni vi si era recato in buona fede, pensando di dover discutere di qualche questione legata al suo ruolo pubblico; i suoi legali hanno riferito, increduli, che le accuse mossegli riguardano "aver incitato odio contro il regime" e "aver cercato di istigare cambiamenti politici"; improvvisamente se non accontenta la Casa Bianca e il sinedrio sionista internazionale il 'regime change' non é più quell'attività meritoria di cui gorgheggiano i pennivendoli a libro paga Soros/CIA!
Il partito Wefaq ha descritto l'arresto dello Sceicco Ali Salman come "Un pericoloso arbitrio che complica seriamente la scena politica del Bahrein e che avrà pesanti ripercussioni anche sulla sicurezza e l'ordine pubblico".
Le forze di Bagdad cacciano l'ISIS anche da Hayy al-Amin: essenziale l'uso della base aerea di Dhuluiya!
Unità delle forze governative irakene, sostenute da quelle milizie volontarie sciite che ormai sono protagoniste fisse delle vittorie contro i takfiri dell'ISIS, sono riuscite a sloggiare gli invasori wahabiti anche dal villaggio di Hayy al-Amin.
L'offensiva ha avuto successo in quanto scatenata immediatamente dopo la conquista di Yathrib, Al-Isehaqi, e Al bu Salebi; i soldati irakeni non si sono fermati nemmeno un attimo a rifiatare e sono riusciti, con la loro ulteriore avanzata, a piombare sulle posizioni del Daash prima che i miliziani che erano dovuti fuggire dagli altri centri liberati potessero consolidarle e prepararsi a una nuova battaglia.
Se vi fossero riusciti non vi sarebbe stato dubbio alcuno che la conquista di Hayy sarebbe stata molto più difficile e sanguinosa. Essenziali ai fini della vittoria i decolli di aerei militari dalle piste dell'appena liberato aeroporto militare di Dhuluiya, che ha fatto da 'trampolino' per le sortite di supporto che hanno suggellato l'esito dello scontro.
L'offensiva ha avuto successo in quanto scatenata immediatamente dopo la conquista di Yathrib, Al-Isehaqi, e Al bu Salebi; i soldati irakeni non si sono fermati nemmeno un attimo a rifiatare e sono riusciti, con la loro ulteriore avanzata, a piombare sulle posizioni del Daash prima che i miliziani che erano dovuti fuggire dagli altri centri liberati potessero consolidarle e prepararsi a una nuova battaglia.
Se vi fossero riusciti non vi sarebbe stato dubbio alcuno che la conquista di Hayy sarebbe stata molto più difficile e sanguinosa. Essenziali ai fini della vittoria i decolli di aerei militari dalle piste dell'appena liberato aeroporto militare di Dhuluiya, che ha fatto da 'trampolino' per le sortite di supporto che hanno suggellato l'esito dello scontro.
Sidra sull'orlo della catastrofe ecologica: il Governo libico chiede aiuto agli Usa e all'Italia!!
Il Ministro degli Interni del Governo libico in esilio nell'Est del paese, Omar al-Sinki, ha lanciato un appello agli Usa e all'Italia affinché inviino aiuti materiali e personale specializzato per affrontare l'emergenza in corso al terminal petrolifero di Sidra, nella regione di Al-Hilal, dove tuttora infuriano le fiamme.
Il rischio di una reazione a catena che distruggerebbe l'impianto e causerebbe una vera e propria catastrofe ecologica é ancora molto alto; nonostante siano passate 48 ore dallo scoppio delle fiamme i pompieri libici, inesperti e privi di attrezzature adatte, non sono riusciti a venire a capo della situazione.
L'incendio come i nostri lettori ricorderanno é scoppiato in seguito ai combattimenti tra le forze regolari che difendono l'impianto (insieme a quelli di Ras Lanuf e Mersa el-Brega) e i miliziani islamisti di Fajr Libya sostenuti da Erdogan e dall'Emiro del Qatar.
Questo evento ha contribuito alla recente risalita di prezzo del greggio, il cui costo per barile era precipitato a causa delle manovre volute da Obama per tentare di mettere in difficoltà Mosca, Caracas e Teheran.
Il rischio di una reazione a catena che distruggerebbe l'impianto e causerebbe una vera e propria catastrofe ecologica é ancora molto alto; nonostante siano passate 48 ore dallo scoppio delle fiamme i pompieri libici, inesperti e privi di attrezzature adatte, non sono riusciti a venire a capo della situazione.
L'incendio come i nostri lettori ricorderanno é scoppiato in seguito ai combattimenti tra le forze regolari che difendono l'impianto (insieme a quelli di Ras Lanuf e Mersa el-Brega) e i miliziani islamisti di Fajr Libya sostenuti da Erdogan e dall'Emiro del Qatar.
Questo evento ha contribuito alla recente risalita di prezzo del greggio, il cui costo per barile era precipitato a causa delle manovre volute da Obama per tentare di mettere in difficoltà Mosca, Caracas e Teheran.
La nuova formazione sunnita filo-Assad ha un nome: "Fronte di Resistenza Popolare!"
Siamo veramente contenti quando possiamo sentire e percepire la soddisfazione del nostro pubblico, che verifica come ritornare spesso su queste pagine ed eleggere PALAESTINA FELIX a propria fonte primaria di informazione sulla situazione mediorientale equivalga a "mettere una marcia in più" rispetto a quanti si ostinano ad affidarsi a fonti tendenziose, parziali, screditate o all'insopportabilmente mefitica e inquinata informazione 'generalista'.
Solo poche ore fa un nostro lettore riconoscente ci avvisava come il nostro annuncio (esclusivo per l'Italia) riguardo la formazione di una nuova forza di Resistenza sul suolo siriano schierata a fianco delle truppe regolari e contro gli sgozzatori dell'ISIS/Daash, principalmente per opera degli appartenenti al clan Shaytat, iniziasse a venire corroborata e confermata da altre fonti; immediatamente dopo, siamo stati raggiunti da ulteriori dettagli al riguardo.
La nuova entità é denominata "Fronte di Resistenza Popolare", o, in lingua araba, Jabhatt al-Muqawama al-Shabiya e con ciò ci viene fragorosamente da ridere pensando a tutti i miserabili coglioni (quando ci vuole ci vuole) che all'inizio dell'aggressione imperialista contro la Siria frignavano sulle 'milizie Shabiya che commettono atrocità contro i dimostranti', ecco...questa é veramente la 'Shabiya', resistenza popolare contro i tagliagole pagati da Washington e Tel Aviv!
Solo poche ore fa un nostro lettore riconoscente ci avvisava come il nostro annuncio (esclusivo per l'Italia) riguardo la formazione di una nuova forza di Resistenza sul suolo siriano schierata a fianco delle truppe regolari e contro gli sgozzatori dell'ISIS/Daash, principalmente per opera degli appartenenti al clan Shaytat, iniziasse a venire corroborata e confermata da altre fonti; immediatamente dopo, siamo stati raggiunti da ulteriori dettagli al riguardo.
La nuova entità é denominata "Fronte di Resistenza Popolare", o, in lingua araba, Jabhatt al-Muqawama al-Shabiya e con ciò ci viene fragorosamente da ridere pensando a tutti i miserabili coglioni (quando ci vuole ci vuole) che all'inizio dell'aggressione imperialista contro la Siria frignavano sulle 'milizie Shabiya che commettono atrocità contro i dimostranti', ecco...questa é veramente la 'Shabiya', resistenza popolare contro i tagliagole pagati da Washington e Tel Aviv!
lunedì 29 dicembre 2014
Riusciti gli interventi chirurgici al piccolo Palestinese ferito a Gerusalemme la Vigilia di Natale!!
Siccome ci piace (col vostro aiuto) non solo dare le notizie 'giuste' al momento 'giusto' ma anche offrire più di sguardi e impressioni superficiali, addentrandoci nel cuore degli eventi con dettagliati approfondimenti siamo lieti di poter dare un confortante aggiornamento sul caso di Muhammad Jamal Ubeid, bambino cisgiordano di cinque anni cui un aguzzino ebreo invasore della sua patria aveva nientemeno che SPARATO IN FACCIA alla Vigilia di Natale.
Siamo lieti di annunciarvi che dopo difficili interventi chirurgici la pallottola di acciaio che la bestia a sei punte aveva parato senza rimorso sotto l'occhio del bambino é stata rimossa insieme a tutte le schegge del rivestimento in plastica (che ipocritamente fa definire la munizione 'non letale') che si era frantumato mandandone i pezzi a conficcarsi minacciosamente vicini al globo oculare della piccola vittima.
Non sarà quindi necessario asportare l'occhio, anche se é troppo presto per dire se il piccolo Muhammad recupererà la completa funzionalità dell'organo: coraggio piccolo, tutti noi di PALAESTINA FELIX ti facciamo i migliori auguri!!
Siamo lieti di annunciarvi che dopo difficili interventi chirurgici la pallottola di acciaio che la bestia a sei punte aveva parato senza rimorso sotto l'occhio del bambino é stata rimossa insieme a tutte le schegge del rivestimento in plastica (che ipocritamente fa definire la munizione 'non letale') che si era frantumato mandandone i pezzi a conficcarsi minacciosamente vicini al globo oculare della piccola vittima.
Non sarà quindi necessario asportare l'occhio, anche se é troppo presto per dire se il piccolo Muhammad recupererà la completa funzionalità dell'organo: coraggio piccolo, tutti noi di PALAESTINA FELIX ti facciamo i migliori auguri!!
Oltre duecento tagliagole dell'ISIS eliminati dalle forze irakene che conquistano Yathrib, Al-Isehaqi e Al bu Salebi!!
Una grande offensiva delle truppe irakene, sostenute dalle milizie sciite e da contingenti delle forze speciali ha inflitto una gravissima sconfitta agli sgozzatori del 'califfato' dell'ISIS, consentendo alle forze governative di prendere totale controllo delle località di Yathrib, Al-Isehaqi, e Al bu Salebi.
Inoltre anche la base aerea di Dhuluiya é stata completamente bonificata e messa sotto controllo dalle truppe di Bagdad. L'abitato di Dhuluiya era stato ripreso molte settimane fa, ma la vicina struttura per mancanza di uomini e di personale addestrato alla localizzazione e al disinnesco di trappole esplosive, non aveva potuto venire 'ripulita', col risultato che dopo un po' elementi takfiri tornarono a insediarvisi.
Queste importanti vittorie, tra l'altro, sono ottenute con pochissime perdite, per la conquista di tutte queste località si parla di meno di dieci morti e di un paio di dozzine di feriti tra le fila irakene, non di più.
Già cominciano a filtrare notizie da più a Nord, dal centro della zona ancora occupata dai terroristi dell'ISIS/Daash, che riportano come i leader e i comandanti dei terroristi stiano facendo spostare lontano da Mosul i loro familiari e il loro bottino, giacché essi per primi sanno che alla fine verranno cacciati dalla città.
Inoltre anche la base aerea di Dhuluiya é stata completamente bonificata e messa sotto controllo dalle truppe di Bagdad. L'abitato di Dhuluiya era stato ripreso molte settimane fa, ma la vicina struttura per mancanza di uomini e di personale addestrato alla localizzazione e al disinnesco di trappole esplosive, non aveva potuto venire 'ripulita', col risultato che dopo un po' elementi takfiri tornarono a insediarvisi.
Queste importanti vittorie, tra l'altro, sono ottenute con pochissime perdite, per la conquista di tutte queste località si parla di meno di dieci morti e di un paio di dozzine di feriti tra le fila irakene, non di più.
Già cominciano a filtrare notizie da più a Nord, dal centro della zona ancora occupata dai terroristi dell'ISIS/Daash, che riportano come i leader e i comandanti dei terroristi stiano facendo spostare lontano da Mosul i loro familiari e il loro bottino, giacché essi per primi sanno che alla fine verranno cacciati dalla città.
Meschine e bestiali angherie del codardo regime ebraico contro lo stoico Ahmad Saadat, leader del PFLP!!
La famiglia del Segretario Generale del PFLP, Ahmad Saadat, ha confermato che le autorità di occupazione ebraica hanno impedito di rendere visita al proprio congiunto per la terza volta consecutiva, vietando anche semplici scambi di messaggi.
Abla Sa'adat, moglie di Ahmad, ha affermato che la figlia aveva ottenuto il permesso per fargli visita, ma quando ha chiesto un appuntamento è stata informata che nessun membro della sua famiglia potrà fargli visita fino al 10 marzo del prossimo anno.
Il regime sionista ha impedito una visita dal febbraio di quest'anno, per tre mesi, quindi di nuovo nel mese di giugno, ancora per un periodo di tre mesi, senza informare Saadat, ed esteso lo stesso periodo, oggi, per la terza volta.
Saadat ha riferito che l'amministrazione penitenziaria israeliana ha impedito l'arrivo di messaggi dei parenti, citando ( presunti ) motivi di sicurezza, nonostante il fatto che i messaggi contenessero solo informazioni sulla famiglia e foto dei nipoti.
Pur nel suo stato di prigioniero politico Saadat continua a lottare e rappresenta un simbolo per tutti i Palestinesi.
Sullo stato di salute Saadat, la moglie ha riferito che il prigioniero ha avuto, qualche tempo fa, problemi di vista ed al colon, soffre di mal di schiena e di tutti i problemi che derivano dall'umidità, a causa della sua prolungata detenzione nel carcere di "Gilboa", noto per l'alto tasso di umidità.
Le autorità di occupazione hanno prelevato, nel 2006, il Segretario Generale Saadat dalla prigione dei collaborazionisti dell'ANP a Gerico, dove era rinchiuso, accusato di aver partecipato all''assassinio del criminale sionista Rehavam Zeevi (legittima operazione di Resistenza) ad Al-Quds, e lo hanno condannato al carcere per 30 anni."
Abla Sa'adat, moglie di Ahmad, ha affermato che la figlia aveva ottenuto il permesso per fargli visita, ma quando ha chiesto un appuntamento è stata informata che nessun membro della sua famiglia potrà fargli visita fino al 10 marzo del prossimo anno.
Il regime sionista ha impedito una visita dal febbraio di quest'anno, per tre mesi, quindi di nuovo nel mese di giugno, ancora per un periodo di tre mesi, senza informare Saadat, ed esteso lo stesso periodo, oggi, per la terza volta.
Saadat ha riferito che l'amministrazione penitenziaria israeliana ha impedito l'arrivo di messaggi dei parenti, citando ( presunti ) motivi di sicurezza, nonostante il fatto che i messaggi contenessero solo informazioni sulla famiglia e foto dei nipoti.
Pur nel suo stato di prigioniero politico Saadat continua a lottare e rappresenta un simbolo per tutti i Palestinesi.
Sullo stato di salute Saadat, la moglie ha riferito che il prigioniero ha avuto, qualche tempo fa, problemi di vista ed al colon, soffre di mal di schiena e di tutti i problemi che derivano dall'umidità, a causa della sua prolungata detenzione nel carcere di "Gilboa", noto per l'alto tasso di umidità.
Le autorità di occupazione hanno prelevato, nel 2006, il Segretario Generale Saadat dalla prigione dei collaborazionisti dell'ANP a Gerico, dove era rinchiuso, accusato di aver partecipato all''assassinio del criminale sionista Rehavam Zeevi (legittima operazione di Resistenza) ad Al-Quds, e lo hanno condannato al carcere per 30 anni."
Il Generale dell'IRGC Hamid Taqavi martirizzato in Irak mentre sorvegliava e difendeva le sante cripte degli Imam sciiti!!
Proprio in questi momenti si sta tenendo a Teheran la processione funebre del corpo del Generale Hamid Taqavi, immediatamente trasportato via aereo da Samarra, dove nella giornata di ieri l'alto ufficiale dell'IRGC ha "bevuto il dolce sciroppo del Martirio", mentre stava compiendo il suo dovere consigliando gli irakeni su come meglio difendere e proteggere le sante cripte di Ali al-Hadi e Hasan al-Askari, decimo e undicesimo Imam dell'Islam Sciita.
Taqavi é caduto vittima di un atto terroristico individuale mentre pattugliava i dintorni della città in compagnia di truppe regolari irakene e un distaccamento di milizie sciite volontarie. A lungo gli irakeni avevano cercato di dissuaderlo dal prendere parte diretta alle ricognizioni ma egli si era sempre rifiutato considerando suo preciso dovere non evitare i pericoli e ribattendo che di persona poteva vedere e rendersi conto molto meglio della situazione sul campo.
Taqavi era un veterano della guerra del 1980-88 ed era considerato una figura di primissimo piano all'interno della Guardia Rivoluzionaria, terminate le cerimonie a Teheran il suo corpo verrà portato ad Ahvaz, sua città natale, dove verrà inumato nella giornata di domani.
Taqavi é caduto vittima di un atto terroristico individuale mentre pattugliava i dintorni della città in compagnia di truppe regolari irakene e un distaccamento di milizie sciite volontarie. A lungo gli irakeni avevano cercato di dissuaderlo dal prendere parte diretta alle ricognizioni ma egli si era sempre rifiutato considerando suo preciso dovere non evitare i pericoli e ribattendo che di persona poteva vedere e rendersi conto molto meglio della situazione sul campo.
Taqavi era un veterano della guerra del 1980-88 ed era considerato una figura di primissimo piano all'interno della Guardia Rivoluzionaria, terminate le cerimonie a Teheran il suo corpo verrà portato ad Ahvaz, sua città natale, dove verrà inumato nella giornata di domani.
Attentato takfiro ad Aden contro un Generale delle truppe corazzate yemenite!
Una potente bomba é esplosa ieri nell'auto del Generale Farej al-Atqi, comandante del 31mo Battaglione Corazzato dell'Esercito, mentre questa incrociava nel quartiere di Khor Maksar ad Aden, nello Yemen meridionale,
L'esplosione ha sventrato completamente il veicolo, uccidendone sul colpo l'autista e ferendo le due guardie del corpo dell'ufficiale, il quale tuttavia é riuscito a uscire dalla carcassa dell'auto incredibilmente illeso.
Il fatto che la bomba sia stata collocata proprio dentro all'auto fa capire come i terroristi di Al-Qaeda nella Penisola Araba possano corrompere e infiltrare ogni struttura statale e governativa, per questo negli ultimi mesi é toccato agli Sciiti Houthi scendere in campo per batterli e metterli in ritirata.
Proprio le sconfitte continue contro gli Houthi di Ansarullah hanno spinto gli estremisti wahabiti a cercare di 'replicare' con vigliacche bombe e attentati.
L'esplosione ha sventrato completamente il veicolo, uccidendone sul colpo l'autista e ferendo le due guardie del corpo dell'ufficiale, il quale tuttavia é riuscito a uscire dalla carcassa dell'auto incredibilmente illeso.
Il fatto che la bomba sia stata collocata proprio dentro all'auto fa capire come i terroristi di Al-Qaeda nella Penisola Araba possano corrompere e infiltrare ogni struttura statale e governativa, per questo negli ultimi mesi é toccato agli Sciiti Houthi scendere in campo per batterli e metterli in ritirata.
Proprio le sconfitte continue contro gli Houthi di Ansarullah hanno spinto gli estremisti wahabiti a cercare di 'replicare' con vigliacche bombe e attentati.
domenica 28 dicembre 2014
Sempre più abitanti dell'Est siriano si uniscono alla Resistenza contro l'ISIS!!
Ci perdoneranno i nostri lettori della cattiva qualità di quest'immagine ma abbiamo preferito pubblicarla in luogo di un generico scatto di repertorio visto che essa deriva dallo 'still' di un video nel quale si annuncia la costituzione di una nuova forza di Resistenza popolare siriana che combatterà gli sgozzatori dell'ISIS.
Il fenomeno é iniziato intorno a Deir Ezzour quando membri della tribù Shaytat si sono schierati a fianco dell'Esercito e della milizia NDF per respingere i takfiri e hanno preso parte a operazioni anche complesse contribuendo non poco al loro successo.
Adesso la cosa si sta allargando e ha suscitato l'attenzione dapprima dei corrispondenti del quotidiano libanese Al-Mayadeen, e poi anche dei loro colleghi di altre testate ed emittenti. Auguriamo a questi coraggiosi combattenti ogni fortuna e di poter iscrivere i loro nomi nella Storia a fianco di quelli di tutti coloro che contribuiscono alla lotta contro il bigotto wahabismo manipolato da Usa e da Sion.
Il fenomeno é iniziato intorno a Deir Ezzour quando membri della tribù Shaytat si sono schierati a fianco dell'Esercito e della milizia NDF per respingere i takfiri e hanno preso parte a operazioni anche complesse contribuendo non poco al loro successo.
Adesso la cosa si sta allargando e ha suscitato l'attenzione dapprima dei corrispondenti del quotidiano libanese Al-Mayadeen, e poi anche dei loro colleghi di altre testate ed emittenti. Auguriamo a questi coraggiosi combattenti ogni fortuna e di poter iscrivere i loro nomi nella Storia a fianco di quelli di tutti coloro che contribuiscono alla lotta contro il bigotto wahabismo manipolato da Usa e da Sion.
Giochiamo coi numeri! Confrontiamo le campagne aeree di Obama e di Assad!!
I dati di traffico ci mostrano un vostro alto e persistente interesse nella questione del jet F-16 giordano precipitato in Siria sulle posizioni dell'ISIS attorno a Raqqa; come sapete noi siamo qui per fornirvi LE INFORMAZONI CHE VOLETE e quindi cerchiamo di andare più a fondo nella questione e spiegarvi fatti e ramificazioni che stanno sotto al fatto di cronaca ma lo mettono in prospettiva e ne svelano i retroscena, i perché e i percome.
Una accurata ricerca di dati disponibili pubblicamente (niente robe 'top secret' per oggi) dimostra che, dall'inizio della sua 'campagna aerea contro il terrorismo' l'inquilino negro dela Casa Bianca ha fatto effettuare 300 attacchi aerei contro l'ISIS.
Al lettore 'laico' il numero TRECENTO può fare pensare a una quantità importante di bombardamenti a tappeto, tantopiù effettuati da quella forza poderosa che tutti (grazie a Hollywood) sanno possa essere messa in campo dall'USAF e dalla U.S. Navy.
Per mettere le cose in prospettiva aggiungiamo subit che NELLO STESSO LASSO DI TEMPO, l'Aeronautica di Damasco ha compiuto esattamente 2975 bombardamenti contro i terroristi dell'ISIS, di Al-Nusra e delle altre formazioni minori attive in Siria.
2975 contro 300.
Inoltre qualora si consideri che dei 300 attacchi aerei 'occidentali' in realtà l'80 per cento é stato subappaltato a Sauditi, Qatarioti, UAE, Giordani e altri 'alleati indigeni' (che spesso non li effettuano nemmeno, e se ci provano, come abbiamo visto, non se ne rivelano capaci) si capisce quanto lo sforzo americano contro l'ISIS sia roba da ridere, un'operazione meramente di facciata.
Quindi quando diciamo che l'offensiva Usa contro l'ISIS è stata un fallimento completo non lo diciamo "per partito preso", "perché siamo antiamericani/filoiraniani", ma solo e soltanto perché ci siamo presi la briga di informarci e di sapere le cose prima di parlarne.
Come mai allora il 'rateo d'attrito' é così diverso? Come mai l'Aviazione Siriana non ha perso 10 aerei, pur compiendo più di dieci volte il numero di attacchi fatti dalla coalizione filo-Usa, apparentemente contro lo stesso nemico??
Del resto solo una frazione degli aerei siriani sono pienamente moderni, gli altri sono modelli 'generazionali' mediamente obsolescenti, quando non proprio reliquie della Guerra Fredda (MiG-21, MiG-23, Su-22), oppure aerei da addestramento convertiti in bombardieri leggeri (L-39, Yak-130), certo non piattaforme ideali, o caccia intercettori adattati allo stesso ruolo (MiG-29).
In effetti l'unico aeroplano veramente adatto per il bombardamento in forza ai falchi di Assad é il Su-24 modernizzato e anche quello preferisce colpire da media-alta altitudine con armi stand-off come missili aria-terra e bombe guidate altamente sofisticate, Damasco avrebbe bisogno di un po' di "tank volanti" come il Su-25 per pattugliare e cannoneggiare ogni takfiro barbuto che si nasconde dietro un albero o un cespuglio, per evitare di lanciare un ordigno da 20000 Euro a ogni cammellaro in ciabatte.
Il segreto sta nella ricognizione accurata prima di ogni attacco: gli Usa devono accontentarsi di fotacce sgranate prese dai satelliti o da qualche drone, mentre i Siriani hanno eccellenti ricognitori a terra che parlano con la gente locale e si fanno dire esattamente dove abita il sedicente 'sceicco' ISIS in maniera che sia possibile colpirlo anche con un intercettore a corto raggio improvvisamente trasportato in interdittore ed equipaggiato magari con razziere smontate da un elicottero Hind.
Anche in questo caso la differenza la fa il 'Fattore Umano' che gli Usa tecnomani e innamorati dei loro 'gadget' scintillanti trascurano somarescamente di prendere in considerazioni eppure, accidenti, l'avranno mai letto Graham Greene? (Graham Greene, non un oscuro filosofo cinese del 13imo secolo!).
Una accurata ricerca di dati disponibili pubblicamente (niente robe 'top secret' per oggi) dimostra che, dall'inizio della sua 'campagna aerea contro il terrorismo' l'inquilino negro dela Casa Bianca ha fatto effettuare 300 attacchi aerei contro l'ISIS.
Al lettore 'laico' il numero TRECENTO può fare pensare a una quantità importante di bombardamenti a tappeto, tantopiù effettuati da quella forza poderosa che tutti (grazie a Hollywood) sanno possa essere messa in campo dall'USAF e dalla U.S. Navy.
Per mettere le cose in prospettiva aggiungiamo subit che NELLO STESSO LASSO DI TEMPO, l'Aeronautica di Damasco ha compiuto esattamente 2975 bombardamenti contro i terroristi dell'ISIS, di Al-Nusra e delle altre formazioni minori attive in Siria.
2975 contro 300.
Inoltre qualora si consideri che dei 300 attacchi aerei 'occidentali' in realtà l'80 per cento é stato subappaltato a Sauditi, Qatarioti, UAE, Giordani e altri 'alleati indigeni' (che spesso non li effettuano nemmeno, e se ci provano, come abbiamo visto, non se ne rivelano capaci) si capisce quanto lo sforzo americano contro l'ISIS sia roba da ridere, un'operazione meramente di facciata.
Quindi quando diciamo che l'offensiva Usa contro l'ISIS è stata un fallimento completo non lo diciamo "per partito preso", "perché siamo antiamericani/filoiraniani", ma solo e soltanto perché ci siamo presi la briga di informarci e di sapere le cose prima di parlarne.
Come mai allora il 'rateo d'attrito' é così diverso? Come mai l'Aviazione Siriana non ha perso 10 aerei, pur compiendo più di dieci volte il numero di attacchi fatti dalla coalizione filo-Usa, apparentemente contro lo stesso nemico??
Del resto solo una frazione degli aerei siriani sono pienamente moderni, gli altri sono modelli 'generazionali' mediamente obsolescenti, quando non proprio reliquie della Guerra Fredda (MiG-21, MiG-23, Su-22), oppure aerei da addestramento convertiti in bombardieri leggeri (L-39, Yak-130), certo non piattaforme ideali, o caccia intercettori adattati allo stesso ruolo (MiG-29).
In effetti l'unico aeroplano veramente adatto per il bombardamento in forza ai falchi di Assad é il Su-24 modernizzato e anche quello preferisce colpire da media-alta altitudine con armi stand-off come missili aria-terra e bombe guidate altamente sofisticate, Damasco avrebbe bisogno di un po' di "tank volanti" come il Su-25 per pattugliare e cannoneggiare ogni takfiro barbuto che si nasconde dietro un albero o un cespuglio, per evitare di lanciare un ordigno da 20000 Euro a ogni cammellaro in ciabatte.
Il segreto sta nella ricognizione accurata prima di ogni attacco: gli Usa devono accontentarsi di fotacce sgranate prese dai satelliti o da qualche drone, mentre i Siriani hanno eccellenti ricognitori a terra che parlano con la gente locale e si fanno dire esattamente dove abita il sedicente 'sceicco' ISIS in maniera che sia possibile colpirlo anche con un intercettore a corto raggio improvvisamente trasportato in interdittore ed equipaggiato magari con razziere smontate da un elicottero Hind.
Anche in questo caso la differenza la fa il 'Fattore Umano' che gli Usa tecnomani e innamorati dei loro 'gadget' scintillanti trascurano somarescamente di prendere in considerazioni eppure, accidenti, l'avranno mai letto Graham Greene? (Graham Greene, non un oscuro filosofo cinese del 13imo secolo!).
Il Leader degli Sciiti Houthi: "Continueremo a combattere per la Rivoluzione, contro la corruzione e la tirannia!"
Dopo essersi scagliato contro il progetto americano e sionista di balcanizzazione pseudo-federale dello Yemen, il leader degli Sciiti di Ansarullah Abdelmalek al-Houthi ha dichiarato in un'intervista che i suoi seguaci "Continueranno a perseguire gli obiettivi della Rivoluzione, combattendo la corruzione, garantendo la sicurezza e respingendo la tirannia".
Non é chiaro se per 'tirannia' egli intendesse quella bigotta e wahabita di Al-Qaeda nella Penisola Araba, quella degli islamisti filo-qatarioti del Partito Islah oppure quella dell'Ex-vice del dittatore Sale, Abd Rabbo Mansour Hadi, succeduto (con elezioni-farsa) all'autocrate in esilio come Presidente del paese.
E' comunque certo che se il paese un tempo noto come Arabia Felix vuole costruirsi un futuro di unità, autonomia, libertà e indipendenza non possa farlo altrimenti se non affidandosi agli Houthi di Ansarullah: qualunque altra scelta lo porterebbe a essere un burattin di Washington, di Tel Aviv, di Riyadh o di Doha.
Non é chiaro se per 'tirannia' egli intendesse quella bigotta e wahabita di Al-Qaeda nella Penisola Araba, quella degli islamisti filo-qatarioti del Partito Islah oppure quella dell'Ex-vice del dittatore Sale, Abd Rabbo Mansour Hadi, succeduto (con elezioni-farsa) all'autocrate in esilio come Presidente del paese.
E' comunque certo che se il paese un tempo noto come Arabia Felix vuole costruirsi un futuro di unità, autonomia, libertà e indipendenza non possa farlo altrimenti se non affidandosi agli Houthi di Ansarullah: qualunque altra scelta lo porterebbe a essere un burattin di Washington, di Tel Aviv, di Riyadh o di Doha.
Attacco islamista a Sidra distrugge cisterne di greggio e minaccia di trasformare il terminal in un'Area di Disastro!
In Libia continuano i combattimenti nell'area di Al-Hilal, dove le forze islamiste di 'Fajr Libya' lanciando un nuovo attacco contro il terminal petrolifero di Sidra hanno colpito con razzi una enorme cisterna di petrolio, incendiandola.
Nel terminal di Sidra esistevano diciassette enormi cisterne, quella colpita ha propagato fiamme verso altre due che sono esplose trasformando una vasta area intorno ad esse in un paesaggio infernale; secondo quanto riporta Hamid al-Habuni, della compagnia che gestisce i terminal di Sidra, Ras Lanuf e Mersa el-Brega "Ci vorranno almeno sette giorni di lavoro ininterrotto per domare l'incendio, posto che personale ed equipaggiamenti adatti arrivino subito sulla zona del disastro".
Se le fiamme dovessero propagarsi anche alle altre quattordici cisterne si verificherebbe una vera e propria apocalisse.
Il fatto che i militanti di Fajr Libya cerchino attivamente di colpire i terminal (come hanno cercato di fare anche dal cielo) la dice lunga sul fatto che essi non possano permettersi un lungo assedio alle strutture, al termine del quale potrebbero prenderne possesso e usarle per i loro scopi.
L'atteggiamento da 'Crepi Sansone' con cui stanno conducendo le loro operazioni contro Al-Hilal dimostra che essi sono più interessati a negare l'uso dei terminal alle forze governative piuttosto che a conquistarle per sé stessi, prova evidente di quanto siano disperati.
Nel terminal di Sidra esistevano diciassette enormi cisterne, quella colpita ha propagato fiamme verso altre due che sono esplose trasformando una vasta area intorno ad esse in un paesaggio infernale; secondo quanto riporta Hamid al-Habuni, della compagnia che gestisce i terminal di Sidra, Ras Lanuf e Mersa el-Brega "Ci vorranno almeno sette giorni di lavoro ininterrotto per domare l'incendio, posto che personale ed equipaggiamenti adatti arrivino subito sulla zona del disastro".
Se le fiamme dovessero propagarsi anche alle altre quattordici cisterne si verificherebbe una vera e propria apocalisse.
Il fatto che i militanti di Fajr Libya cerchino attivamente di colpire i terminal (come hanno cercato di fare anche dal cielo) la dice lunga sul fatto che essi non possano permettersi un lungo assedio alle strutture, al termine del quale potrebbero prenderne possesso e usarle per i loro scopi.
L'atteggiamento da 'Crepi Sansone' con cui stanno conducendo le loro operazioni contro Al-Hilal dimostra che essi sono più interessati a negare l'uso dei terminal alle forze governative piuttosto che a conquistarle per sé stessi, prova evidente di quanto siano disperati.