domenica 1 luglio 2012

Truppe sioniste violano il confine libanese e rapiscono un pastore! L'UNIFIL ne ottiene la liberazione.

Membri delle forze di sicurezza libanesi hanno ricevuto dagli ufficiali dell'UNIFIL il cittadino libanese Yousef Mohammad Zahra, di professione pastore, rilasciato nella giornata di ieri dopo essere stato sequestrato da un commando di soldati sionisti che hanno violato il confine col Paese dei Cedri nei pressi delle Fattorie di Shebaa (territorio libanese illegalmente occupato da forze militari del regime ebraico).

Zahra é stato rapito mentre, come sempre, conduceva le proprie pecore al pascolo nella regione di Shahel; una volta libero l'uomo ha dichiarato che, pur mantenendo sé stesso e i suoi animali ben oltre la linea di demarcazione del territorio occupato, proprio per evitare di venire molestato o aggredito dai sionisti, una pattuglia di militari di Tel Aviv ha volutamente violato il confine penetrando per decine di metri in territorio libanese per rapirlo, minacciandolo con le armi.

Udito l'allarme dato da testimoni oculari del sequestro, le autorità libanesi hanno allerato il Quartier Generale UNIFIL a Naqoura, domandando una censura ufficiale per la violazione territoriale sionista e l'immediata liberazione del suo cittadino.
L'UNIFIL, contattando il comando militare sionista, ha organizzato il rilascio del rapito. Il Ministero degli Esteri libanese guidato da Adnan Mansour ha dichiarato in merito: "La Comunità Internazionale deve iniziare una buona volta a prendere serie misure per impedire al regime sionista di continuare a violare i confini libanesi".
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