Zahra é stato rapito mentre, come sempre, conduceva le proprie pecore al pascolo nella regione di Shahel; una volta libero l'uomo ha dichiarato che, pur mantenendo sé stesso e i suoi animali ben oltre la linea di demarcazione del territorio occupato, proprio per evitare di venire molestato o aggredito dai sionisti, una pattuglia di militari di Tel Aviv ha volutamente violato il confine penetrando per decine di metri in territorio libanese per rapirlo, minacciandolo con le armi.
Udito l'allarme dato da testimoni oculari del sequestro, le autorità libanesi hanno allerato il Quartier Generale UNIFIL a Naqoura, domandando una censura ufficiale per la violazione territoriale sionista e l'immediata liberazione del suo cittadino.
L'UNIFIL, contattando il comando militare sionista, ha organizzato il rilascio del rapito. Il Ministero degli Esteri libanese guidato da Adnan Mansour ha dichiarato in merito: "La Comunità Internazionale deve iniziare una buona volta a prendere serie misure per impedire al regime sionista di continuare a violare i confini libanesi".
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