Il rubicondo signore che vediamo ritratto qui sopra é il Principe della Corona Sultan bin Abdul Aziz della Casa di Saoud, erede al trono dell'ultima monarchia assoluta ancora esistente al mondo; forse, però, sarebbe meglio dire che 'era' erede al trono, visto che a quanto riportato dai media internazionali é da mercoledì scorso che si trova in coma profondo nella clinica statunitense nella quale era stato ricoverato d'urgenza per venire sottoposto a intervento chirurgico per un tumore in avanzato stato di metastasi.
Più delle proteste dei sudditi sciiti nelle province orientali, o dei movimenti per la democrazia in Yemen e in Barhein sembra proprio che il peggior nemico di Casa Saoud sia...Casa Saoud stessa, o meglio, la mancanza di preveggenza dei suoi esponenti (i famigerati "Sette di Sudair") che da decenni preferiscono passarsi il trono lungo linee 'orizzontali' da un fratello a un cugino (tutti ultraottuagenari acciaccati e malandati) piuttosto che "passare la mano" a generazioni più giovani, scelta rischiosa perché tutti i fratelli e cugini esclusi dalla speranza di un 'giro di giostra' sul trono potrebbero coalizzarsi e precipitare il paese in una guerra civile.
Si pensi soltanto che l'attuale re Abdullah ha 86 anni, l'ex erede al trono ne aveva da poco compiuti ottanta e il nuovo erede in linea diretta, il Principe Nayef, ne ha 'solo' 78, ma in compenso é in terapia intensiva per i suoi mille malanni da oltre 20 mesi. Se a questo si aggiunge la vena di senilità che da generazioni corre lungo l'albero genealogico dei Saoud (Re Saoud stesso venne interdetto perché non più capace di intendere e volere) le prospettive future per il trono di Ryiadh sembrano tutt'altro che rosee...
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