domenica 16 ottobre 2011

14.000 nascite in 90 giorni nella Striscia di Gaza; Babyboom che rende ancora più urgente la soluzione all'emergenza umanitaria!

Cicogne molto indaffarate nei cieli sopra Gaza...
Statistiche diffuse dall'Amministrazione generale di Gaza per gli Affari civili e dal Ministero dell'Interno confermano che, nel trimestre luglio-agosto-settembre nella Striscia di Gaza si sono registrate 14590 nascite, ripartite tra 7420 bambini e 7170 bambine. L'Amministrazione ha dichiarato che, in media ogni giorno della scorsa estate l'enclave palestinese assediata dal regime ebraico ha visto la nascita di 158 bambini.
A causa dell'assedio sionista, sempre più neonati a Gaza vengono al mondo prematuramente, bisognosi di speciali cure e lunghi periodi in incubatrice.
Spezzettando ulteriormente questi dati si vede come 2636 nati di sesso maschile siano venuti al mondo a Gaza City, 1279 nel distretto Nord, 1070 nel distretto Centro, 1476 a Khan Younis e 959 a Rafah. Fra le femminucce 2549 sono venute al mondo a Gaza City, 1216 a Nord, 1011 al Centro, 1479 a Khan Younis e 915 a Rafah. Di fronte a questo Baby-boom le morti, appena 862, sono state suddivisi tra 491 defunti uomini e 371 donne, con una media di 9 trapassi al dì.

Il saldo positivo nascite/morti, che ha visto la popolazione della Striscia aumentare in tre mesi di oltre 13mila unità, rende ancora più gravi le sofferenze causate dall'illegale e insensato assedio sionista, che, con crudele predeterminazione, si accanisce a vietare l'importazione di latte in polvere, medicinali e articoli pediatrici, nel tentativo di minare la salute e lo sviluppo delle giovani generazioni palestinesi. Anche per dare una speranza a questi 14590 neonati diventa sempre più urgente e imperativo abbattere lo strangolamento sionista, con ogni mezzo necessario.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Nessun commento:

Posta un commento