Lo stato di vero e proprio panico (perché di panico si deve parlare, visto il numero di iniziative e dichiarazioni strambe e senza senso rilasciate negli ultimi tempi) in cui l'imbarazzante sconfitta del piano per la balcanizzazione e la distruzione della Siria e dell'Irak ha gettato il regime ebraico ha avuto un'altra buffa conseguenza.
Il Brigadiere Ronen Manelis, generale del ridicolo Tsahal, l'unico esercito al mondo che non riesce a vincere nemmeno una 'guerra' contro un campo di concentramento come Gaza, ha dichiarato in una recente conferenza stampa che "in caso di una prossima guerra" il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah sarebbe "obiettivo di assassinio".
L'annuncio, in sé stesso, é perfettamente inutile.
Che il regime ebraico sia una congrega di assassini é noto ed evidente anche ai sassi.
Esso, ha già assassinato un leader supremo di Hezbollah, nella persona di Abbas Musawi insieme a sua moglie e al figlioletto di cinque anni e certamente assassinerebbe Hassan Nasrallah non appena ne avesse l'opportunità.
Quindi questa dichiarazione NON HA ALCUN SENSO, pesta l'acqua nel mortaio, ribadisce l'ovvio...ma è utile se vista in prospettiva perché ci informa di come il regime sionista sia talmente con le spalle al muro, che, come il gatto messo all'angolo, non ha altre alternative se non quella di gonfiare il pelo e la coda, sibilare e cercare di sembrare più "grosso" di quel che realmente é.
Uno spettacolo, invero, abbastanza penoso.
Risposta di Nasrallah: "Pprrrrrrrrrrr".
RispondiEliminaIn tal caso, l'intero mondo arabo e tutti i popolil liberi dovrebbero muovere GUERRA contro i sionisti del ca...o!!!
RispondiEliminaW la Siria W la Palestina W i popoli che non accettano la sottomissione.
PS Non sono arabo ne palestinese ne siriano, sono italiano e mi considero un uomo Libero.
ToThor
vale lo stesso per tutti i sionisti del governo d' inettomiao come per le spie israeliane in siria, in libano, a gaza ecc.
RispondiEliminaAnonimo Romano
RispondiEliminaLa guerra che abbiamo studiato nei libri di storia, guerra fra stati, eserciti, popoli... non è una un'industria dell'assassinio. La guerra è finalizzata a una vittoria politica e quindi alla costruzione della pace. Nell'antica Cina vi è stata una successione di guerra il cui fine era l'unità politica... In Israele si pensa di fare la guerra come pratica dell'assassinio e del genocidio.
Ennesimo caso di stress pretraumatico caratteristico di quella feccia.
RispondiEliminaCome se non provassero a ucciderlo da anni, della serie vorrei ma non posso, stanno proprio messi male i nazi-sionisti.
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