Anche nell'ultimo giorno dell'anno Tel Aviv non rinuncia ad agire come il cane idrofobo del Medio Oriente, ribadendo, a tutti quanti coloro che per disattenzione o ipocrisia fanno finta di non vederlo, che la presenza dell'illegale regime ebraico di occupazione della Palestina é causa e origine di tutte le tensioni, tutte le violenze, tutte le instabilità dell'area e solo con la sua rimozione la regione potrà avviarsi verso un futuro di pace e ordine.
Dodici militari sionisti, sostenuti da un carro armato, hanno violato la 'Linea Blu' che stabilisce la linea di cessate il fuoco dopo la conclusione della Guerra d'Estate del 2006, quando gli eroici combattenti di Hezbollah ricacciarono indietro l'invasione voluta da Olmert.
La violazione é avvenuta nei dintorni di Kfar Shouba ed é proseguita per circa cento metri fino a quando, reagendo prontamente alla micro-invasione, l'Armee Libanaise ha rischierato le sue forze nell'area, pronta a reagire a ogni ulteriore provocazione.
Come al solito la presenza di avversari armati in grado di rispondere a tono a qualunque 'colpo di testa' ha fatto perdere tutta la burbanza ai sionisti, che si aspettavano di poter angariare impunemente contadini e pastori libanesi, convincendoli a tornare sui loro passi.
Siamo certi che nei pressi fossero presenti anche militanti di Hezbollah, pronti a intervenire se necessario.
L'evento é stato visto e registrato anche dai 'caschi blu' dell'UNIFIL, ma ovviamente aspettarsi una reazione o un intervento da simili smidollati sarebbe come voler cavare sangue da una rapa...
mercoledì 31 dicembre 2014
Truppe sioniste violano la 'Linea Blu', la pronta reazione dell'Armee Libanaise le fa ritirare!!
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Attentato takfiro ad Aden uccide un Capitano dell'Esercito yemenita!!
Pochi giorni dopo il fallito attentato esplosivo contro il Generale del 31mo Btg. Corazzato, un nuovo sanguinoso episodio di terrorismo takfiro colpisce il capoluogo yemenita di Aden, anche questa volta mirato contro un alto ufficiale dell'Esercito.
Il convoglio del Generale Abdulrahman al-Hulaili, comandante della Prima Regione Militare, stava attraversando il quartiere di Al-Qahera quando un sicario sconosciuto ha aperto il fuoco contro di esso con un fucile automatico; il Generale si é salvato grazie alla pronta reazione delle sue guardie del corpo, ma purtroppo il Capitano Shaeq Mohammed Shaeq é stato colpito a morte.
La detonazione di un ordigno collocato nei pressi del luogo dell'attentato ha fornito la diversione necessaria all'attaccante per far perdere le proprie tracce. Solo con questi atti di terrore indiscriminato i militanti di Al-Qaeda nella Penisola Araba possono cercare di replicare alle continue sconfitte sul campo di battaglia inflitte loro dai combattenti sciiti di Ansarullah.
Il convoglio del Generale Abdulrahman al-Hulaili, comandante della Prima Regione Militare, stava attraversando il quartiere di Al-Qahera quando un sicario sconosciuto ha aperto il fuoco contro di esso con un fucile automatico; il Generale si é salvato grazie alla pronta reazione delle sue guardie del corpo, ma purtroppo il Capitano Shaeq Mohammed Shaeq é stato colpito a morte.
La detonazione di un ordigno collocato nei pressi del luogo dell'attentato ha fornito la diversione necessaria all'attaccante per far perdere le proprie tracce. Solo con questi atti di terrore indiscriminato i militanti di Al-Qaeda nella Penisola Araba possono cercare di replicare alle continue sconfitte sul campo di battaglia inflitte loro dai combattenti sciiti di Ansarullah.
In Libia gli islamisti reagiscono alle sconfitte sul campo con le bombe e il terrore! Esplosione davanti al Parlamento!
Una potente autobomba é esplosa a Tobruk fuori dalla sede temporanea del Parlamento internazionalmente riconosciuto, in esilio da Tripoli dopo che la capitale del paese é caduta in mano alle milizie islamiste sostenute da Erdogan e dall'Emiro del Qatar.
L'Hotel Al-Salam (questa la sede temporanea della Camera) ha avuto la facciata danneggiata e circa una dozzina di passanti sono rimasti più o meno gravemente feriti; nessun parlamentare o rappresentante del Governo tuttavia é rimasto coinvolto nell'attentato.
Certamente la mano dietro l'esplosione é quella di 'Fajr Libya', la coalizione di milizie estremiste che controlla la parte occidentale del paese; recentemente gli sforzi congiunti delle truppe fedeli al Governo e di quelle del Generale Haftar hanno strappato ai miliziani la città di Bengasi e alcuni varchi di confine con la Tunisia; inoltre i tentativi di Fajr Libya di conquistare i terminal petroliferi di Al-Hilal sono stati respinti, anche se alcune cisterne a Sidra sono state gravemente danneggiate e sono tuttora in fiamme.
Nelle ultime ore un jet governativo, nel corso di un raid sulla base aerea di Sirte (in mano agli islamisti) ha abbattuto un elicottero in fase di decollo.
L'Hotel Al-Salam (questa la sede temporanea della Camera) ha avuto la facciata danneggiata e circa una dozzina di passanti sono rimasti più o meno gravemente feriti; nessun parlamentare o rappresentante del Governo tuttavia é rimasto coinvolto nell'attentato.
Certamente la mano dietro l'esplosione é quella di 'Fajr Libya', la coalizione di milizie estremiste che controlla la parte occidentale del paese; recentemente gli sforzi congiunti delle truppe fedeli al Governo e di quelle del Generale Haftar hanno strappato ai miliziani la città di Bengasi e alcuni varchi di confine con la Tunisia; inoltre i tentativi di Fajr Libya di conquistare i terminal petroliferi di Al-Hilal sono stati respinti, anche se alcune cisterne a Sidra sono state gravemente danneggiate e sono tuttora in fiamme.
Nelle ultime ore un jet governativo, nel corso di un raid sulla base aerea di Sirte (in mano agli islamisti) ha abbattuto un elicottero in fase di decollo.
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martedì 30 dicembre 2014
Teheran ed Ahvaz hanno reso gli Estremi Onori al Generale martire Hamid Taqavi, figlio e fratello di eroi!!
L'immagine di apertura rende solo superficialmente l'idea dell'accorato, struggente addio tributato alla salma del Generale Martire Hamid Taqavi, alto ufficiale della Guardia Rivoluzionaria iraniana caduto vicino Samarra mentre di persona come sempre prendeva parte a una ricognizione per rendersi conto direttamente della situazione sul terreno e poter meglio coadiuvare e consigliare le proprie controparti irakene.
Nativo del Khuzestan, la provinca etnicamente araba dell'Iran per il controllo della quale il tiranno Saddam Hussein scatenò la Guerra Imposta del 1980-88, Taqavi aveva servito nell'IRGC durante tutto quel conflitto distinguendosi per tenacia: suo padre (Guardia Rivoluzionaria a sua volta) era caduto nella battaglia con cui le forze iraniane conquistarono l'Isola di Manjoon e suo fratello era stato martirizzato durante l'operazione "Fajr 8", con cui venne conquistata la Penisola di Al-Faw.
Taqavi era stimatissimo dagli irakeni, per il suo zelo infaticabile; il fatto che fosse di origine araba e che parlasse fluentemente il dialetto del Khuzestan rendeva molto facile la sua azione di consulente; il suo sacrificio, per quanto lasci un grande vuoto, siamo sicuri che servirà da esempio e sprone per molti giovani per unirsi alla Guarda Rivoluzionaria di Teheran, tra essi, già ora, sappiamo che si trovano i Taqavi di Domani!
Nativo del Khuzestan, la provinca etnicamente araba dell'Iran per il controllo della quale il tiranno Saddam Hussein scatenò la Guerra Imposta del 1980-88, Taqavi aveva servito nell'IRGC durante tutto quel conflitto distinguendosi per tenacia: suo padre (Guardia Rivoluzionaria a sua volta) era caduto nella battaglia con cui le forze iraniane conquistarono l'Isola di Manjoon e suo fratello era stato martirizzato durante l'operazione "Fajr 8", con cui venne conquistata la Penisola di Al-Faw.
Taqavi era stimatissimo dagli irakeni, per il suo zelo infaticabile; il fatto che fosse di origine araba e che parlasse fluentemente il dialetto del Khuzestan rendeva molto facile la sua azione di consulente; il suo sacrificio, per quanto lasci un grande vuoto, siamo sicuri che servirà da esempio e sprone per molti giovani per unirsi alla Guarda Rivoluzionaria di Teheran, tra essi, già ora, sappiamo che si trovano i Taqavi di Domani!
Guarda un po'! Per la corte degli Al-Khalifa il "regime change" é un crimine!!
Quando va in senso contrario agli interessi anglosionisti il "regime change" é un crimine da perseguire con arresti preventivi! E' quanto abbiamo scoperto leggendo che in Bahrein, tormentata 'Isola delle Perle' menzionata anche da Marco Polo, il capo del partito di opposizione Al-Wefaq, Sceicco Salman, che da anni si batte per la Democrazia contro la bestiale repressione portata avanti dai sunniti Al-Khalifa (messi sul trono dagli Inglesi nel XIX sec.) é stato arrestato.
Convocato al Ministero degli Interni vi si era recato in buona fede, pensando di dover discutere di qualche questione legata al suo ruolo pubblico; i suoi legali hanno riferito, increduli, che le accuse mossegli riguardano "aver incitato odio contro il regime" e "aver cercato di istigare cambiamenti politici"; improvvisamente se non accontenta la Casa Bianca e il sinedrio sionista internazionale il 'regime change' non é più quell'attività meritoria di cui gorgheggiano i pennivendoli a libro paga Soros/CIA!
Il partito Wefaq ha descritto l'arresto dello Sceicco Ali Salman come "Un pericoloso arbitrio che complica seriamente la scena politica del Bahrein e che avrà pesanti ripercussioni anche sulla sicurezza e l'ordine pubblico".
Convocato al Ministero degli Interni vi si era recato in buona fede, pensando di dover discutere di qualche questione legata al suo ruolo pubblico; i suoi legali hanno riferito, increduli, che le accuse mossegli riguardano "aver incitato odio contro il regime" e "aver cercato di istigare cambiamenti politici"; improvvisamente se non accontenta la Casa Bianca e il sinedrio sionista internazionale il 'regime change' non é più quell'attività meritoria di cui gorgheggiano i pennivendoli a libro paga Soros/CIA!
Il partito Wefaq ha descritto l'arresto dello Sceicco Ali Salman come "Un pericoloso arbitrio che complica seriamente la scena politica del Bahrein e che avrà pesanti ripercussioni anche sulla sicurezza e l'ordine pubblico".
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Le forze di Bagdad cacciano l'ISIS anche da Hayy al-Amin: essenziale l'uso della base aerea di Dhuluiya!
Unità delle forze governative irakene, sostenute da quelle milizie volontarie sciite che ormai sono protagoniste fisse delle vittorie contro i takfiri dell'ISIS, sono riuscite a sloggiare gli invasori wahabiti anche dal villaggio di Hayy al-Amin.
L'offensiva ha avuto successo in quanto scatenata immediatamente dopo la conquista di Yathrib, Al-Isehaqi, e Al bu Salebi; i soldati irakeni non si sono fermati nemmeno un attimo a rifiatare e sono riusciti, con la loro ulteriore avanzata, a piombare sulle posizioni del Daash prima che i miliziani che erano dovuti fuggire dagli altri centri liberati potessero consolidarle e prepararsi a una nuova battaglia.
Se vi fossero riusciti non vi sarebbe stato dubbio alcuno che la conquista di Hayy sarebbe stata molto più difficile e sanguinosa. Essenziali ai fini della vittoria i decolli di aerei militari dalle piste dell'appena liberato aeroporto militare di Dhuluiya, che ha fatto da 'trampolino' per le sortite di supporto che hanno suggellato l'esito dello scontro.
L'offensiva ha avuto successo in quanto scatenata immediatamente dopo la conquista di Yathrib, Al-Isehaqi, e Al bu Salebi; i soldati irakeni non si sono fermati nemmeno un attimo a rifiatare e sono riusciti, con la loro ulteriore avanzata, a piombare sulle posizioni del Daash prima che i miliziani che erano dovuti fuggire dagli altri centri liberati potessero consolidarle e prepararsi a una nuova battaglia.
Se vi fossero riusciti non vi sarebbe stato dubbio alcuno che la conquista di Hayy sarebbe stata molto più difficile e sanguinosa. Essenziali ai fini della vittoria i decolli di aerei militari dalle piste dell'appena liberato aeroporto militare di Dhuluiya, che ha fatto da 'trampolino' per le sortite di supporto che hanno suggellato l'esito dello scontro.
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Sidra sull'orlo della catastrofe ecologica: il Governo libico chiede aiuto agli Usa e all'Italia!!
Il Ministro degli Interni del Governo libico in esilio nell'Est del paese, Omar al-Sinki, ha lanciato un appello agli Usa e all'Italia affinché inviino aiuti materiali e personale specializzato per affrontare l'emergenza in corso al terminal petrolifero di Sidra, nella regione di Al-Hilal, dove tuttora infuriano le fiamme.
Il rischio di una reazione a catena che distruggerebbe l'impianto e causerebbe una vera e propria catastrofe ecologica é ancora molto alto; nonostante siano passate 48 ore dallo scoppio delle fiamme i pompieri libici, inesperti e privi di attrezzature adatte, non sono riusciti a venire a capo della situazione.
L'incendio come i nostri lettori ricorderanno é scoppiato in seguito ai combattimenti tra le forze regolari che difendono l'impianto (insieme a quelli di Ras Lanuf e Mersa el-Brega) e i miliziani islamisti di Fajr Libya sostenuti da Erdogan e dall'Emiro del Qatar.
Questo evento ha contribuito alla recente risalita di prezzo del greggio, il cui costo per barile era precipitato a causa delle manovre volute da Obama per tentare di mettere in difficoltà Mosca, Caracas e Teheran.
Il rischio di una reazione a catena che distruggerebbe l'impianto e causerebbe una vera e propria catastrofe ecologica é ancora molto alto; nonostante siano passate 48 ore dallo scoppio delle fiamme i pompieri libici, inesperti e privi di attrezzature adatte, non sono riusciti a venire a capo della situazione.
L'incendio come i nostri lettori ricorderanno é scoppiato in seguito ai combattimenti tra le forze regolari che difendono l'impianto (insieme a quelli di Ras Lanuf e Mersa el-Brega) e i miliziani islamisti di Fajr Libya sostenuti da Erdogan e dall'Emiro del Qatar.
Questo evento ha contribuito alla recente risalita di prezzo del greggio, il cui costo per barile era precipitato a causa delle manovre volute da Obama per tentare di mettere in difficoltà Mosca, Caracas e Teheran.
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La nuova formazione sunnita filo-Assad ha un nome: "Fronte di Resistenza Popolare!"
Siamo veramente contenti quando possiamo sentire e percepire la soddisfazione del nostro pubblico, che verifica come ritornare spesso su queste pagine ed eleggere PALAESTINA FELIX a propria fonte primaria di informazione sulla situazione mediorientale equivalga a "mettere una marcia in più" rispetto a quanti si ostinano ad affidarsi a fonti tendenziose, parziali, screditate o all'insopportabilmente mefitica e inquinata informazione 'generalista'.
Solo poche ore fa un nostro lettore riconoscente ci avvisava come il nostro annuncio (esclusivo per l'Italia) riguardo la formazione di una nuova forza di Resistenza sul suolo siriano schierata a fianco delle truppe regolari e contro gli sgozzatori dell'ISIS/Daash, principalmente per opera degli appartenenti al clan Shaytat, iniziasse a venire corroborata e confermata da altre fonti; immediatamente dopo, siamo stati raggiunti da ulteriori dettagli al riguardo.
La nuova entità é denominata "Fronte di Resistenza Popolare", o, in lingua araba, Jabhatt al-Muqawama al-Shabiya e con ciò ci viene fragorosamente da ridere pensando a tutti i miserabili coglioni (quando ci vuole ci vuole) che all'inizio dell'aggressione imperialista contro la Siria frignavano sulle 'milizie Shabiya che commettono atrocità contro i dimostranti', ecco...questa é veramente la 'Shabiya', resistenza popolare contro i tagliagole pagati da Washington e Tel Aviv!
Solo poche ore fa un nostro lettore riconoscente ci avvisava come il nostro annuncio (esclusivo per l'Italia) riguardo la formazione di una nuova forza di Resistenza sul suolo siriano schierata a fianco delle truppe regolari e contro gli sgozzatori dell'ISIS/Daash, principalmente per opera degli appartenenti al clan Shaytat, iniziasse a venire corroborata e confermata da altre fonti; immediatamente dopo, siamo stati raggiunti da ulteriori dettagli al riguardo.
La nuova entità é denominata "Fronte di Resistenza Popolare", o, in lingua araba, Jabhatt al-Muqawama al-Shabiya e con ciò ci viene fragorosamente da ridere pensando a tutti i miserabili coglioni (quando ci vuole ci vuole) che all'inizio dell'aggressione imperialista contro la Siria frignavano sulle 'milizie Shabiya che commettono atrocità contro i dimostranti', ecco...questa é veramente la 'Shabiya', resistenza popolare contro i tagliagole pagati da Washington e Tel Aviv!
lunedì 29 dicembre 2014
Riusciti gli interventi chirurgici al piccolo Palestinese ferito a Gerusalemme la Vigilia di Natale!!
Siccome ci piace (col vostro aiuto) non solo dare le notizie 'giuste' al momento 'giusto' ma anche offrire più di sguardi e impressioni superficiali, addentrandoci nel cuore degli eventi con dettagliati approfondimenti siamo lieti di poter dare un confortante aggiornamento sul caso di Muhammad Jamal Ubeid, bambino cisgiordano di cinque anni cui un aguzzino ebreo invasore della sua patria aveva nientemeno che SPARATO IN FACCIA alla Vigilia di Natale.
Siamo lieti di annunciarvi che dopo difficili interventi chirurgici la pallottola di acciaio che la bestia a sei punte aveva parato senza rimorso sotto l'occhio del bambino é stata rimossa insieme a tutte le schegge del rivestimento in plastica (che ipocritamente fa definire la munizione 'non letale') che si era frantumato mandandone i pezzi a conficcarsi minacciosamente vicini al globo oculare della piccola vittima.
Non sarà quindi necessario asportare l'occhio, anche se é troppo presto per dire se il piccolo Muhammad recupererà la completa funzionalità dell'organo: coraggio piccolo, tutti noi di PALAESTINA FELIX ti facciamo i migliori auguri!!
Siamo lieti di annunciarvi che dopo difficili interventi chirurgici la pallottola di acciaio che la bestia a sei punte aveva parato senza rimorso sotto l'occhio del bambino é stata rimossa insieme a tutte le schegge del rivestimento in plastica (che ipocritamente fa definire la munizione 'non letale') che si era frantumato mandandone i pezzi a conficcarsi minacciosamente vicini al globo oculare della piccola vittima.
Non sarà quindi necessario asportare l'occhio, anche se é troppo presto per dire se il piccolo Muhammad recupererà la completa funzionalità dell'organo: coraggio piccolo, tutti noi di PALAESTINA FELIX ti facciamo i migliori auguri!!
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Oltre duecento tagliagole dell'ISIS eliminati dalle forze irakene che conquistano Yathrib, Al-Isehaqi e Al bu Salebi!!
Una grande offensiva delle truppe irakene, sostenute dalle milizie sciite e da contingenti delle forze speciali ha inflitto una gravissima sconfitta agli sgozzatori del 'califfato' dell'ISIS, consentendo alle forze governative di prendere totale controllo delle località di Yathrib, Al-Isehaqi, e Al bu Salebi.
Inoltre anche la base aerea di Dhuluiya é stata completamente bonificata e messa sotto controllo dalle truppe di Bagdad. L'abitato di Dhuluiya era stato ripreso molte settimane fa, ma la vicina struttura per mancanza di uomini e di personale addestrato alla localizzazione e al disinnesco di trappole esplosive, non aveva potuto venire 'ripulita', col risultato che dopo un po' elementi takfiri tornarono a insediarvisi.
Queste importanti vittorie, tra l'altro, sono ottenute con pochissime perdite, per la conquista di tutte queste località si parla di meno di dieci morti e di un paio di dozzine di feriti tra le fila irakene, non di più.
Già cominciano a filtrare notizie da più a Nord, dal centro della zona ancora occupata dai terroristi dell'ISIS/Daash, che riportano come i leader e i comandanti dei terroristi stiano facendo spostare lontano da Mosul i loro familiari e il loro bottino, giacché essi per primi sanno che alla fine verranno cacciati dalla città.
Inoltre anche la base aerea di Dhuluiya é stata completamente bonificata e messa sotto controllo dalle truppe di Bagdad. L'abitato di Dhuluiya era stato ripreso molte settimane fa, ma la vicina struttura per mancanza di uomini e di personale addestrato alla localizzazione e al disinnesco di trappole esplosive, non aveva potuto venire 'ripulita', col risultato che dopo un po' elementi takfiri tornarono a insediarvisi.
Queste importanti vittorie, tra l'altro, sono ottenute con pochissime perdite, per la conquista di tutte queste località si parla di meno di dieci morti e di un paio di dozzine di feriti tra le fila irakene, non di più.
Già cominciano a filtrare notizie da più a Nord, dal centro della zona ancora occupata dai terroristi dell'ISIS/Daash, che riportano come i leader e i comandanti dei terroristi stiano facendo spostare lontano da Mosul i loro familiari e il loro bottino, giacché essi per primi sanno che alla fine verranno cacciati dalla città.
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Meschine e bestiali angherie del codardo regime ebraico contro lo stoico Ahmad Saadat, leader del PFLP!!
La famiglia del Segretario Generale del PFLP, Ahmad Saadat, ha confermato che le autorità di occupazione ebraica hanno impedito di rendere visita al proprio congiunto per la terza volta consecutiva, vietando anche semplici scambi di messaggi.
Abla Sa'adat, moglie di Ahmad, ha affermato che la figlia aveva ottenuto il permesso per fargli visita, ma quando ha chiesto un appuntamento è stata informata che nessun membro della sua famiglia potrà fargli visita fino al 10 marzo del prossimo anno.
Il regime sionista ha impedito una visita dal febbraio di quest'anno, per tre mesi, quindi di nuovo nel mese di giugno, ancora per un periodo di tre mesi, senza informare Saadat, ed esteso lo stesso periodo, oggi, per la terza volta.
Saadat ha riferito che l'amministrazione penitenziaria israeliana ha impedito l'arrivo di messaggi dei parenti, citando ( presunti ) motivi di sicurezza, nonostante il fatto che i messaggi contenessero solo informazioni sulla famiglia e foto dei nipoti.
Pur nel suo stato di prigioniero politico Saadat continua a lottare e rappresenta un simbolo per tutti i Palestinesi.
Sullo stato di salute Saadat, la moglie ha riferito che il prigioniero ha avuto, qualche tempo fa, problemi di vista ed al colon, soffre di mal di schiena e di tutti i problemi che derivano dall'umidità, a causa della sua prolungata detenzione nel carcere di "Gilboa", noto per l'alto tasso di umidità.
Le autorità di occupazione hanno prelevato, nel 2006, il Segretario Generale Saadat dalla prigione dei collaborazionisti dell'ANP a Gerico, dove era rinchiuso, accusato di aver partecipato all''assassinio del criminale sionista Rehavam Zeevi (legittima operazione di Resistenza) ad Al-Quds, e lo hanno condannato al carcere per 30 anni."
Abla Sa'adat, moglie di Ahmad, ha affermato che la figlia aveva ottenuto il permesso per fargli visita, ma quando ha chiesto un appuntamento è stata informata che nessun membro della sua famiglia potrà fargli visita fino al 10 marzo del prossimo anno.
Il regime sionista ha impedito una visita dal febbraio di quest'anno, per tre mesi, quindi di nuovo nel mese di giugno, ancora per un periodo di tre mesi, senza informare Saadat, ed esteso lo stesso periodo, oggi, per la terza volta.
Saadat ha riferito che l'amministrazione penitenziaria israeliana ha impedito l'arrivo di messaggi dei parenti, citando ( presunti ) motivi di sicurezza, nonostante il fatto che i messaggi contenessero solo informazioni sulla famiglia e foto dei nipoti.
Pur nel suo stato di prigioniero politico Saadat continua a lottare e rappresenta un simbolo per tutti i Palestinesi.
Sullo stato di salute Saadat, la moglie ha riferito che il prigioniero ha avuto, qualche tempo fa, problemi di vista ed al colon, soffre di mal di schiena e di tutti i problemi che derivano dall'umidità, a causa della sua prolungata detenzione nel carcere di "Gilboa", noto per l'alto tasso di umidità.
Le autorità di occupazione hanno prelevato, nel 2006, il Segretario Generale Saadat dalla prigione dei collaborazionisti dell'ANP a Gerico, dove era rinchiuso, accusato di aver partecipato all''assassinio del criminale sionista Rehavam Zeevi (legittima operazione di Resistenza) ad Al-Quds, e lo hanno condannato al carcere per 30 anni."
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Il Generale dell'IRGC Hamid Taqavi martirizzato in Irak mentre sorvegliava e difendeva le sante cripte degli Imam sciiti!!
Proprio in questi momenti si sta tenendo a Teheran la processione funebre del corpo del Generale Hamid Taqavi, immediatamente trasportato via aereo da Samarra, dove nella giornata di ieri l'alto ufficiale dell'IRGC ha "bevuto il dolce sciroppo del Martirio", mentre stava compiendo il suo dovere consigliando gli irakeni su come meglio difendere e proteggere le sante cripte di Ali al-Hadi e Hasan al-Askari, decimo e undicesimo Imam dell'Islam Sciita.
Taqavi é caduto vittima di un atto terroristico individuale mentre pattugliava i dintorni della città in compagnia di truppe regolari irakene e un distaccamento di milizie sciite volontarie. A lungo gli irakeni avevano cercato di dissuaderlo dal prendere parte diretta alle ricognizioni ma egli si era sempre rifiutato considerando suo preciso dovere non evitare i pericoli e ribattendo che di persona poteva vedere e rendersi conto molto meglio della situazione sul campo.
Taqavi era un veterano della guerra del 1980-88 ed era considerato una figura di primissimo piano all'interno della Guardia Rivoluzionaria, terminate le cerimonie a Teheran il suo corpo verrà portato ad Ahvaz, sua città natale, dove verrà inumato nella giornata di domani.
Taqavi é caduto vittima di un atto terroristico individuale mentre pattugliava i dintorni della città in compagnia di truppe regolari irakene e un distaccamento di milizie sciite volontarie. A lungo gli irakeni avevano cercato di dissuaderlo dal prendere parte diretta alle ricognizioni ma egli si era sempre rifiutato considerando suo preciso dovere non evitare i pericoli e ribattendo che di persona poteva vedere e rendersi conto molto meglio della situazione sul campo.
Taqavi era un veterano della guerra del 1980-88 ed era considerato una figura di primissimo piano all'interno della Guardia Rivoluzionaria, terminate le cerimonie a Teheran il suo corpo verrà portato ad Ahvaz, sua città natale, dove verrà inumato nella giornata di domani.
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Attentato takfiro ad Aden contro un Generale delle truppe corazzate yemenite!
Una potente bomba é esplosa ieri nell'auto del Generale Farej al-Atqi, comandante del 31mo Battaglione Corazzato dell'Esercito, mentre questa incrociava nel quartiere di Khor Maksar ad Aden, nello Yemen meridionale,
L'esplosione ha sventrato completamente il veicolo, uccidendone sul colpo l'autista e ferendo le due guardie del corpo dell'ufficiale, il quale tuttavia é riuscito a uscire dalla carcassa dell'auto incredibilmente illeso.
Il fatto che la bomba sia stata collocata proprio dentro all'auto fa capire come i terroristi di Al-Qaeda nella Penisola Araba possano corrompere e infiltrare ogni struttura statale e governativa, per questo negli ultimi mesi é toccato agli Sciiti Houthi scendere in campo per batterli e metterli in ritirata.
Proprio le sconfitte continue contro gli Houthi di Ansarullah hanno spinto gli estremisti wahabiti a cercare di 'replicare' con vigliacche bombe e attentati.
L'esplosione ha sventrato completamente il veicolo, uccidendone sul colpo l'autista e ferendo le due guardie del corpo dell'ufficiale, il quale tuttavia é riuscito a uscire dalla carcassa dell'auto incredibilmente illeso.
Il fatto che la bomba sia stata collocata proprio dentro all'auto fa capire come i terroristi di Al-Qaeda nella Penisola Araba possano corrompere e infiltrare ogni struttura statale e governativa, per questo negli ultimi mesi é toccato agli Sciiti Houthi scendere in campo per batterli e metterli in ritirata.
Proprio le sconfitte continue contro gli Houthi di Ansarullah hanno spinto gli estremisti wahabiti a cercare di 'replicare' con vigliacche bombe e attentati.
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domenica 28 dicembre 2014
Sempre più abitanti dell'Est siriano si uniscono alla Resistenza contro l'ISIS!!
Ci perdoneranno i nostri lettori della cattiva qualità di quest'immagine ma abbiamo preferito pubblicarla in luogo di un generico scatto di repertorio visto che essa deriva dallo 'still' di un video nel quale si annuncia la costituzione di una nuova forza di Resistenza popolare siriana che combatterà gli sgozzatori dell'ISIS.
Il fenomeno é iniziato intorno a Deir Ezzour quando membri della tribù Shaytat si sono schierati a fianco dell'Esercito e della milizia NDF per respingere i takfiri e hanno preso parte a operazioni anche complesse contribuendo non poco al loro successo.
Adesso la cosa si sta allargando e ha suscitato l'attenzione dapprima dei corrispondenti del quotidiano libanese Al-Mayadeen, e poi anche dei loro colleghi di altre testate ed emittenti. Auguriamo a questi coraggiosi combattenti ogni fortuna e di poter iscrivere i loro nomi nella Storia a fianco di quelli di tutti coloro che contribuiscono alla lotta contro il bigotto wahabismo manipolato da Usa e da Sion.
Il fenomeno é iniziato intorno a Deir Ezzour quando membri della tribù Shaytat si sono schierati a fianco dell'Esercito e della milizia NDF per respingere i takfiri e hanno preso parte a operazioni anche complesse contribuendo non poco al loro successo.
Adesso la cosa si sta allargando e ha suscitato l'attenzione dapprima dei corrispondenti del quotidiano libanese Al-Mayadeen, e poi anche dei loro colleghi di altre testate ed emittenti. Auguriamo a questi coraggiosi combattenti ogni fortuna e di poter iscrivere i loro nomi nella Storia a fianco di quelli di tutti coloro che contribuiscono alla lotta contro il bigotto wahabismo manipolato da Usa e da Sion.
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Giochiamo coi numeri! Confrontiamo le campagne aeree di Obama e di Assad!!
I dati di traffico ci mostrano un vostro alto e persistente interesse nella questione del jet F-16 giordano precipitato in Siria sulle posizioni dell'ISIS attorno a Raqqa; come sapete noi siamo qui per fornirvi LE INFORMAZONI CHE VOLETE e quindi cerchiamo di andare più a fondo nella questione e spiegarvi fatti e ramificazioni che stanno sotto al fatto di cronaca ma lo mettono in prospettiva e ne svelano i retroscena, i perché e i percome.
Una accurata ricerca di dati disponibili pubblicamente (niente robe 'top secret' per oggi) dimostra che, dall'inizio della sua 'campagna aerea contro il terrorismo' l'inquilino negro dela Casa Bianca ha fatto effettuare 300 attacchi aerei contro l'ISIS.
Al lettore 'laico' il numero TRECENTO può fare pensare a una quantità importante di bombardamenti a tappeto, tantopiù effettuati da quella forza poderosa che tutti (grazie a Hollywood) sanno possa essere messa in campo dall'USAF e dalla U.S. Navy.
Per mettere le cose in prospettiva aggiungiamo subit che NELLO STESSO LASSO DI TEMPO, l'Aeronautica di Damasco ha compiuto esattamente 2975 bombardamenti contro i terroristi dell'ISIS, di Al-Nusra e delle altre formazioni minori attive in Siria.
2975 contro 300.
Inoltre qualora si consideri che dei 300 attacchi aerei 'occidentali' in realtà l'80 per cento é stato subappaltato a Sauditi, Qatarioti, UAE, Giordani e altri 'alleati indigeni' (che spesso non li effettuano nemmeno, e se ci provano, come abbiamo visto, non se ne rivelano capaci) si capisce quanto lo sforzo americano contro l'ISIS sia roba da ridere, un'operazione meramente di facciata.
Quindi quando diciamo che l'offensiva Usa contro l'ISIS è stata un fallimento completo non lo diciamo "per partito preso", "perché siamo antiamericani/filoiraniani", ma solo e soltanto perché ci siamo presi la briga di informarci e di sapere le cose prima di parlarne.
Come mai allora il 'rateo d'attrito' é così diverso? Come mai l'Aviazione Siriana non ha perso 10 aerei, pur compiendo più di dieci volte il numero di attacchi fatti dalla coalizione filo-Usa, apparentemente contro lo stesso nemico??
Del resto solo una frazione degli aerei siriani sono pienamente moderni, gli altri sono modelli 'generazionali' mediamente obsolescenti, quando non proprio reliquie della Guerra Fredda (MiG-21, MiG-23, Su-22), oppure aerei da addestramento convertiti in bombardieri leggeri (L-39, Yak-130), certo non piattaforme ideali, o caccia intercettori adattati allo stesso ruolo (MiG-29).
In effetti l'unico aeroplano veramente adatto per il bombardamento in forza ai falchi di Assad é il Su-24 modernizzato e anche quello preferisce colpire da media-alta altitudine con armi stand-off come missili aria-terra e bombe guidate altamente sofisticate, Damasco avrebbe bisogno di un po' di "tank volanti" come il Su-25 per pattugliare e cannoneggiare ogni takfiro barbuto che si nasconde dietro un albero o un cespuglio, per evitare di lanciare un ordigno da 20000 Euro a ogni cammellaro in ciabatte.
Il segreto sta nella ricognizione accurata prima di ogni attacco: gli Usa devono accontentarsi di fotacce sgranate prese dai satelliti o da qualche drone, mentre i Siriani hanno eccellenti ricognitori a terra che parlano con la gente locale e si fanno dire esattamente dove abita il sedicente 'sceicco' ISIS in maniera che sia possibile colpirlo anche con un intercettore a corto raggio improvvisamente trasportato in interdittore ed equipaggiato magari con razziere smontate da un elicottero Hind.
Anche in questo caso la differenza la fa il 'Fattore Umano' che gli Usa tecnomani e innamorati dei loro 'gadget' scintillanti trascurano somarescamente di prendere in considerazioni eppure, accidenti, l'avranno mai letto Graham Greene? (Graham Greene, non un oscuro filosofo cinese del 13imo secolo!).
Una accurata ricerca di dati disponibili pubblicamente (niente robe 'top secret' per oggi) dimostra che, dall'inizio della sua 'campagna aerea contro il terrorismo' l'inquilino negro dela Casa Bianca ha fatto effettuare 300 attacchi aerei contro l'ISIS.
Al lettore 'laico' il numero TRECENTO può fare pensare a una quantità importante di bombardamenti a tappeto, tantopiù effettuati da quella forza poderosa che tutti (grazie a Hollywood) sanno possa essere messa in campo dall'USAF e dalla U.S. Navy.
Per mettere le cose in prospettiva aggiungiamo subit che NELLO STESSO LASSO DI TEMPO, l'Aeronautica di Damasco ha compiuto esattamente 2975 bombardamenti contro i terroristi dell'ISIS, di Al-Nusra e delle altre formazioni minori attive in Siria.
2975 contro 300.
Inoltre qualora si consideri che dei 300 attacchi aerei 'occidentali' in realtà l'80 per cento é stato subappaltato a Sauditi, Qatarioti, UAE, Giordani e altri 'alleati indigeni' (che spesso non li effettuano nemmeno, e se ci provano, come abbiamo visto, non se ne rivelano capaci) si capisce quanto lo sforzo americano contro l'ISIS sia roba da ridere, un'operazione meramente di facciata.
Quindi quando diciamo che l'offensiva Usa contro l'ISIS è stata un fallimento completo non lo diciamo "per partito preso", "perché siamo antiamericani/filoiraniani", ma solo e soltanto perché ci siamo presi la briga di informarci e di sapere le cose prima di parlarne.
Come mai allora il 'rateo d'attrito' é così diverso? Come mai l'Aviazione Siriana non ha perso 10 aerei, pur compiendo più di dieci volte il numero di attacchi fatti dalla coalizione filo-Usa, apparentemente contro lo stesso nemico??
Del resto solo una frazione degli aerei siriani sono pienamente moderni, gli altri sono modelli 'generazionali' mediamente obsolescenti, quando non proprio reliquie della Guerra Fredda (MiG-21, MiG-23, Su-22), oppure aerei da addestramento convertiti in bombardieri leggeri (L-39, Yak-130), certo non piattaforme ideali, o caccia intercettori adattati allo stesso ruolo (MiG-29).
In effetti l'unico aeroplano veramente adatto per il bombardamento in forza ai falchi di Assad é il Su-24 modernizzato e anche quello preferisce colpire da media-alta altitudine con armi stand-off come missili aria-terra e bombe guidate altamente sofisticate, Damasco avrebbe bisogno di un po' di "tank volanti" come il Su-25 per pattugliare e cannoneggiare ogni takfiro barbuto che si nasconde dietro un albero o un cespuglio, per evitare di lanciare un ordigno da 20000 Euro a ogni cammellaro in ciabatte.
Il segreto sta nella ricognizione accurata prima di ogni attacco: gli Usa devono accontentarsi di fotacce sgranate prese dai satelliti o da qualche drone, mentre i Siriani hanno eccellenti ricognitori a terra che parlano con la gente locale e si fanno dire esattamente dove abita il sedicente 'sceicco' ISIS in maniera che sia possibile colpirlo anche con un intercettore a corto raggio improvvisamente trasportato in interdittore ed equipaggiato magari con razziere smontate da un elicottero Hind.
Anche in questo caso la differenza la fa il 'Fattore Umano' che gli Usa tecnomani e innamorati dei loro 'gadget' scintillanti trascurano somarescamente di prendere in considerazioni eppure, accidenti, l'avranno mai letto Graham Greene? (Graham Greene, non un oscuro filosofo cinese del 13imo secolo!).
Il Leader degli Sciiti Houthi: "Continueremo a combattere per la Rivoluzione, contro la corruzione e la tirannia!"
Dopo essersi scagliato contro il progetto americano e sionista di balcanizzazione pseudo-federale dello Yemen, il leader degli Sciiti di Ansarullah Abdelmalek al-Houthi ha dichiarato in un'intervista che i suoi seguaci "Continueranno a perseguire gli obiettivi della Rivoluzione, combattendo la corruzione, garantendo la sicurezza e respingendo la tirannia".
Non é chiaro se per 'tirannia' egli intendesse quella bigotta e wahabita di Al-Qaeda nella Penisola Araba, quella degli islamisti filo-qatarioti del Partito Islah oppure quella dell'Ex-vice del dittatore Sale, Abd Rabbo Mansour Hadi, succeduto (con elezioni-farsa) all'autocrate in esilio come Presidente del paese.
E' comunque certo che se il paese un tempo noto come Arabia Felix vuole costruirsi un futuro di unità, autonomia, libertà e indipendenza non possa farlo altrimenti se non affidandosi agli Houthi di Ansarullah: qualunque altra scelta lo porterebbe a essere un burattin di Washington, di Tel Aviv, di Riyadh o di Doha.
Non é chiaro se per 'tirannia' egli intendesse quella bigotta e wahabita di Al-Qaeda nella Penisola Araba, quella degli islamisti filo-qatarioti del Partito Islah oppure quella dell'Ex-vice del dittatore Sale, Abd Rabbo Mansour Hadi, succeduto (con elezioni-farsa) all'autocrate in esilio come Presidente del paese.
E' comunque certo che se il paese un tempo noto come Arabia Felix vuole costruirsi un futuro di unità, autonomia, libertà e indipendenza non possa farlo altrimenti se non affidandosi agli Houthi di Ansarullah: qualunque altra scelta lo porterebbe a essere un burattin di Washington, di Tel Aviv, di Riyadh o di Doha.
Attacco islamista a Sidra distrugge cisterne di greggio e minaccia di trasformare il terminal in un'Area di Disastro!
In Libia continuano i combattimenti nell'area di Al-Hilal, dove le forze islamiste di 'Fajr Libya' lanciando un nuovo attacco contro il terminal petrolifero di Sidra hanno colpito con razzi una enorme cisterna di petrolio, incendiandola.
Nel terminal di Sidra esistevano diciassette enormi cisterne, quella colpita ha propagato fiamme verso altre due che sono esplose trasformando una vasta area intorno ad esse in un paesaggio infernale; secondo quanto riporta Hamid al-Habuni, della compagnia che gestisce i terminal di Sidra, Ras Lanuf e Mersa el-Brega "Ci vorranno almeno sette giorni di lavoro ininterrotto per domare l'incendio, posto che personale ed equipaggiamenti adatti arrivino subito sulla zona del disastro".
Se le fiamme dovessero propagarsi anche alle altre quattordici cisterne si verificherebbe una vera e propria apocalisse.
Il fatto che i militanti di Fajr Libya cerchino attivamente di colpire i terminal (come hanno cercato di fare anche dal cielo) la dice lunga sul fatto che essi non possano permettersi un lungo assedio alle strutture, al termine del quale potrebbero prenderne possesso e usarle per i loro scopi.
L'atteggiamento da 'Crepi Sansone' con cui stanno conducendo le loro operazioni contro Al-Hilal dimostra che essi sono più interessati a negare l'uso dei terminal alle forze governative piuttosto che a conquistarle per sé stessi, prova evidente di quanto siano disperati.
Nel terminal di Sidra esistevano diciassette enormi cisterne, quella colpita ha propagato fiamme verso altre due che sono esplose trasformando una vasta area intorno ad esse in un paesaggio infernale; secondo quanto riporta Hamid al-Habuni, della compagnia che gestisce i terminal di Sidra, Ras Lanuf e Mersa el-Brega "Ci vorranno almeno sette giorni di lavoro ininterrotto per domare l'incendio, posto che personale ed equipaggiamenti adatti arrivino subito sulla zona del disastro".
Se le fiamme dovessero propagarsi anche alle altre quattordici cisterne si verificherebbe una vera e propria apocalisse.
Il fatto che i militanti di Fajr Libya cerchino attivamente di colpire i terminal (come hanno cercato di fare anche dal cielo) la dice lunga sul fatto che essi non possano permettersi un lungo assedio alle strutture, al termine del quale potrebbero prenderne possesso e usarle per i loro scopi.
L'atteggiamento da 'Crepi Sansone' con cui stanno conducendo le loro operazioni contro Al-Hilal dimostra che essi sono più interessati a negare l'uso dei terminal alle forze governative piuttosto che a conquistarle per sé stessi, prova evidente di quanto siano disperati.
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sabato 27 dicembre 2014
IMMAGINE ECCEZIONALE! "Palaestina Felix" presenta ai suoi lettori la PRIMA FOTO di uno "Smerch" in funzione su suolo siriano!!
Quella che abbiamo il piacere di mostrarvi é in assoluto la prima e per ora l'unica testimonianza fotografica del possesso e dell'impiego da parte delle mai abbastanza lodate e ringraziate forze dell'Esercito Arabo Siriano del complesso lanciarazzi di origine russa 9K58 "Smerch" (Vortice), conosciuto anche come Bm-30.
In possesso di dodici tubi di lancio del diametro di 30 centimetri l'uno lo Smerch può proiettare a più di ottanta Km di distanza un razzo lungo sette metri e sessanta centimetri, che porta sul bersaglio 260 chili di alto esplosivo oppure 243 chili di agente termobarico, oppure cinque spezzoni anticarro da quindici chili l'uno, o venticinque mine da cinque chili ciascuna, o 6912 frammenti antipersonale.
Introdotto al tramonto dell' era URSS e inizialmente riservato alle unità di supporto fuoco di corpi della Guardia altamente selezionati, si trovava unicamente negli arsenali russi, ex-sovietici e di pochissimi stati-cliente eccezionalmente fidati (Venezuela, Algeria, India) o eccezionalmente munifici coi pagamenti (Kuwait).
Il fatto che ora lo 'Smerch' stia martellando i nemici takfiri della Siria dimostra che Putin ha tutta l'intenzione di mantenere quanto dichiarato in passato: "Difendere Damasco come si difende Mosca!".
In possesso di dodici tubi di lancio del diametro di 30 centimetri l'uno lo Smerch può proiettare a più di ottanta Km di distanza un razzo lungo sette metri e sessanta centimetri, che porta sul bersaglio 260 chili di alto esplosivo oppure 243 chili di agente termobarico, oppure cinque spezzoni anticarro da quindici chili l'uno, o venticinque mine da cinque chili ciascuna, o 6912 frammenti antipersonale.
Introdotto al tramonto dell' era URSS e inizialmente riservato alle unità di supporto fuoco di corpi della Guardia altamente selezionati, si trovava unicamente negli arsenali russi, ex-sovietici e di pochissimi stati-cliente eccezionalmente fidati (Venezuela, Algeria, India) o eccezionalmente munifici coi pagamenti (Kuwait).
Il fatto che ora lo 'Smerch' stia martellando i nemici takfiri della Siria dimostra che Putin ha tutta l'intenzione di mantenere quanto dichiarato in passato: "Difendere Damasco come si difende Mosca!".
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Nuove immagini e informazioni sul pilota giordano fatto prigioniero dall'ISIS!!
Nel corso delle due passate giornate di festa abbiamo verificato che i dati di traffico della nostra testata non hanno subito cali drastici, rimanendo in linea con quelli di un comune giorno di festa o di una giornata "un po' stanca"; tra le notizie più cliccate, insieme al post degli auguri ufficiali di PALAESTINA FELIX, si é classificata quella sul pilota giordano caduto vicino Raqqa e attualmente ostaggio dell'ISIS (povero bastardello, non lo invidiamo affatto...).
Siccome siamo sempre felici di poter soddisfare la "fame" di dettagli dei nostri lettori, specie su questioni che non vengono certo affrontate approfonditamente su altri mezzi di comunicazione, possiamo presentarvi la copia del tesserino da ufficiale di Maaz Kassasbeh e un suo scatto mentre si appresta a ricevere le congratulazioni del sovrano "mignon" di Amman (notare che gli aviatori di norma non sono altissimi, per potersi meglio adattare nello spazio ristretto del vano di pilotaggio).
Man mano che ci saranno nuovi elementi ed aggiornamenti cercheremo di riportarveli in tempo zero, continuate a seguirci!
Siccome siamo sempre felici di poter soddisfare la "fame" di dettagli dei nostri lettori, specie su questioni che non vengono certo affrontate approfonditamente su altri mezzi di comunicazione, possiamo presentarvi la copia del tesserino da ufficiale di Maaz Kassasbeh e un suo scatto mentre si appresta a ricevere le congratulazioni del sovrano "mignon" di Amman (notare che gli aviatori di norma non sono altissimi, per potersi meglio adattare nello spazio ristretto del vano di pilotaggio).
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Delegazione di Hezbollah visita il Patriarca di Antiochia: "Michel Aoun é l'unico candidato possibile per la poltrona presidenziale!"
In occasione nelle festività natalizie una delegazione di Hezbollah, guidata dal Capo del Consiglio Politico, Sayyed Ibrahim Amin, ha reso visita al Patriarca Maronita Beshara Boutrous al-Rai, offrendo gli auguri personali del Segretario Hassan Nasrallah e discutendo di vari argomenti, principalmente quelli collegati all'impasse politica che impedisce l'elezione del nuovo Presidente del Paese dei Cedri.
Hezbollah, fedele ai patti siglati, sostiene senza riserve Michel Aoun del Libero Movimento Patriottico come la figura di grande statura morale, con un impeccabile curriculum politico (e militare) adatta a succedere all'inefficace, indeciso e spesso parziale Michel Sleiman.
Alla vigilia di Natale, sotto gli auspici del Portavoce del Parlamento Nabih Berri, una delegazione di Hezbollah si é incontrata con i rappresentanti del partito sunnita filosaudita di Saad Hariri, ribadendo le posizioni del movimento.
Contemporaneamente anche i falangisti paramafiosi fascistoidi dell'assassino liberato Samir Geagea hanno provato a convincere Aoun a tradire l'alleanza coi partiti sciiti e della Resistenza, ottenendo un secco rifiuto.
Hezbollah, fedele ai patti siglati, sostiene senza riserve Michel Aoun del Libero Movimento Patriottico come la figura di grande statura morale, con un impeccabile curriculum politico (e militare) adatta a succedere all'inefficace, indeciso e spesso parziale Michel Sleiman.
Alla vigilia di Natale, sotto gli auspici del Portavoce del Parlamento Nabih Berri, una delegazione di Hezbollah si é incontrata con i rappresentanti del partito sunnita filosaudita di Saad Hariri, ribadendo le posizioni del movimento.
Contemporaneamente anche i falangisti paramafiosi fascistoidi dell'assassino liberato Samir Geagea hanno provato a convincere Aoun a tradire l'alleanza coi partiti sciiti e della Resistenza, ottenendo un secco rifiuto.
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Come sempre avevamo ragione: l'F-16 giordano é caduto per un guasto tecnico!
Maaz Kassasbeh, il pilota giordano preso prigioniero dai tagliagole takfiri al servizio di Washington e Tel Aviv, é precipitato col suo F-16 vicino Raqqa a causa di un guasto tecnico; ancora una volta abbiamo la riprova della bontà delle nostre fonti, visto che avevamo smentito l'ipotesi dell'abbattimento con largo anticipo rispetto ad altri outlet informativi.
Sia abitanti di Raqqa che sono in grado di comunicare con l'esterno in qualche modo, sia sgozzatori dello 'stato islamico' stessi parlano del jet di Kassasbeh che ha perso quota iniziando a emettere fumo poco dopo aver maldestramente lanciato le proprie bombe (mancandola) contro la fabbrica di mattoni vicino ad Hamra Ghannam.
Nonostante la propaganda occidentalista si sforzi di definire la RJAF come "una delle migliori aeronautiche arabe" l'aviazione di Amman esattamente come quelle di altri reami conservatori filoamericani della regione é malissimo amministrata secondo criteri di nepotismo e di 'fedeltà' politica, con i brevetti di pilota e le promozioni assegnate non ai giovani più esperti e meritevoli ma a coloro che hanno più raccomandazioni o un parente influente a corte.
I disastrosi risultati di questa politica si vedono ogniqualvolta questi 'piloti' si devono trovare ad affrontare qualcosa che assomigli anche lontanamente a una situazione operativa.
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L'Armee Libanaise sventa un tentativo di infiltrazione terroristica a Wadi Hmeid!!
Continua la vigilanza dell'Armee Libanaise nei confronti di tentativi di infiltrazione da parte di gruppi armati attivi in Siria che vorrebbero trovare asilo e sostegno al di qua del confine col Paese dei Cedri, in particolare tra le colline e le valli della regione settentrionale del paese.
Nella giornata di ieri le truppe di Beirut hanno respinto un gruppo di uomini armati che tentava di entrare nel paese vicino alla base di Wadi Hmeid, nei dintorni di Arsal. Quando si sono visti scoperti i terroristi hanno aperto il fuoco ma la risposta dei meglio armati e disciplinati uomini dell'Esercito ha lasciato sul terreno tre di loro, morti.
Uno dei tre é stato identificato come Adham Shedad, conosciuto per i suoi legami col Fronte Al-Nusra. La Vigilia di Natale due terroristi sono stati arrestati ad Arsal: uno ricercato per la sua partecipazione agli scontri di agosto 2014 tra terroristi takfiri ed Armee Libanaise; il secondo accusato di aver rubato auto e di averle poi trasformate in autobombe.
Nella giornata di ieri le truppe di Beirut hanno respinto un gruppo di uomini armati che tentava di entrare nel paese vicino alla base di Wadi Hmeid, nei dintorni di Arsal. Quando si sono visti scoperti i terroristi hanno aperto il fuoco ma la risposta dei meglio armati e disciplinati uomini dell'Esercito ha lasciato sul terreno tre di loro, morti.
Uno dei tre é stato identificato come Adham Shedad, conosciuto per i suoi legami col Fronte Al-Nusra. La Vigilia di Natale due terroristi sono stati arrestati ad Arsal: uno ricercato per la sua partecipazione agli scontri di agosto 2014 tra terroristi takfiri ed Armee Libanaise; il secondo accusato di aver rubato auto e di averle poi trasformate in autobombe.
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venerdì 26 dicembre 2014
In corso la vastissima esercitazione delle forze armate iraniane "Mohammad Rasoulallah"!
Come previamente annunciato dal nostro articolo in merito, nella giornata di ieri hanno preso il via le manovre congiunte delle forze armate iraniane denominate "Mohammad Rasoulallah", che coinvolgono tutte le forze armate su un'estensione di territorio che va dal Golfo di Aden fino alla frontiera col Pachistan.
Le operazioni simulate riguardano soprattutto scenari anti-terrorismo ma, sulla scorta delle esperienze iraniane in Siria e in Irak in questi ultimi anni, esse vengono declinate in modo da mettere in gioco forze e modalità d'impiego che una volta sarebbero state considerate 'esclusive' della guerra convenzionale.
In particolare molto ampio é l'uso di droni e velivoli senza pilota, di cui, come sappiamo benissimo, l'Iran é abilissimo costruttore e operatore, nonché generoso fornitore a stati e organizzazioni amici ed alleati.
Le esercitazioni continueranno fino al 30 dicembre.
Le operazioni simulate riguardano soprattutto scenari anti-terrorismo ma, sulla scorta delle esperienze iraniane in Siria e in Irak in questi ultimi anni, esse vengono declinate in modo da mettere in gioco forze e modalità d'impiego che una volta sarebbero state considerate 'esclusive' della guerra convenzionale.
In particolare molto ampio é l'uso di droni e velivoli senza pilota, di cui, come sappiamo benissimo, l'Iran é abilissimo costruttore e operatore, nonché generoso fornitore a stati e organizzazioni amici ed alleati.
Le esercitazioni continueranno fino al 30 dicembre.
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Riyadh paga lo scotto della sottomissione a Obama: il diktat Usa sul petrolio costa a Casa Saoud quasi 40 miliardi di $!!
Trentotto miliardi e 600 milioni di dollari Usa; questo il deficit proiettato sul bilancio 2015 delle casse reali saudite con l'attuale, disastrosamente basso, prezzo del petrolio. Ovviamente gli sclerotici regnanti di Casa Saoud devono solamente incolpare loro stessi e la loro miope e imbecille politica di sottomissione ai voleri americani visto che come già detto é su ordine dell'inquilino nero della Casa Bianca che la produzione di greggio del reame é salita a livelli tali da far precipitare il prezzo medio del barile.
A Obama il barile 'svenduto' serve (a costo di sacrificare alla manovra la ridicola 'bolla' speculativa del fracking) per tentare di indebolire Russia, Venezuela, Iran e altri paesi del campo anti-imperialista che sono forti esportatori di greggio (vedi qui per come e quanto tale espediente tattico non sia prolungabile indefinitamente e sia perciò destinato a fallire) ed é veramente ironico, di quell'ironia dantesca caratterizzata dal Contrappasso, che i primi a pagarne i costi siano proprio i servi sciocchi degli Usa.
Con quasi 40 miliardi di $ in meno sul bilancio Riyadh sarà costretta a draconiane economia, certo non sulle riserve di Scotch e Gin o sul numero di Rolls-Royce e Ferrari dei membri della real casa, ma 'ovviamente', i tagli saranno concentrati sul welfare, sui benefit sociali, sui posti di lavoro pubblici e sui loro salari.
I primi a risentirne saranno i giovani impoveriti e irrequieti delle città saudite, specie di quelle più distanti da Riyadh; azzerbinandosi bovinamente ai 'diktat' di Obama i reali sauditi potrebbero stare direttamente contribuendo ad accendere la miccia della rivolta che li farà saltare.
E questa sarebbe davvero l'ironia massima.
A Obama il barile 'svenduto' serve (a costo di sacrificare alla manovra la ridicola 'bolla' speculativa del fracking) per tentare di indebolire Russia, Venezuela, Iran e altri paesi del campo anti-imperialista che sono forti esportatori di greggio (vedi qui per come e quanto tale espediente tattico non sia prolungabile indefinitamente e sia perciò destinato a fallire) ed é veramente ironico, di quell'ironia dantesca caratterizzata dal Contrappasso, che i primi a pagarne i costi siano proprio i servi sciocchi degli Usa.
Con quasi 40 miliardi di $ in meno sul bilancio Riyadh sarà costretta a draconiane economia, certo non sulle riserve di Scotch e Gin o sul numero di Rolls-Royce e Ferrari dei membri della real casa, ma 'ovviamente', i tagli saranno concentrati sul welfare, sui benefit sociali, sui posti di lavoro pubblici e sui loro salari.
I primi a risentirne saranno i giovani impoveriti e irrequieti delle città saudite, specie di quelle più distanti da Riyadh; azzerbinandosi bovinamente ai 'diktat' di Obama i reali sauditi potrebbero stare direttamente contribuendo ad accendere la miccia della rivolta che li farà saltare.
E questa sarebbe davvero l'ironia massima.
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Auguri di 'buon natale' alla sionista: pallottola in faccia a un bambino palestinese di appena cinque anni!
Questa foto compare sul nostro blog grazie alla segnalazione del lettore che per primo ci ha indicato (venendo a leggerci nonostante la giornata festiva) che un piccolo cittadino palestinese, la vigilia di Natale, era stato barbaramente colpito dalle forze militari di occupazione sionista della West Bank.
Muhammad Jamal Ubeid, questo il nome del bambino, era in compagnia della sorella più grande, quattordicenne, e tutti e due stavano scendendo dal loro scuolabus, nel quartiere di Issawiya di Gerusalemme Est, quando un soldato di Tel Aviv, evidentemente annoiato, ha deciso di 'divertirsi' a sparare in faccia al fanciullo.
Le 'munizioni non letali' in dotazione agli sbirri e agli invasori sionisti sono 'non letali' solo quando sparate da determinate distanze contro gli arti dei bersagli, ma i sadici becchini di Tel Aviv hanno imparato (come i loro colleghi britannici in Ulster, i razzisti afrikaans in Sudafrica durante l'Apartheid, la DINA cilena di Pinochet) a mirare alla faccia per provocare anche con queste ferite letali.
Infatti Muhammad é stato colpito sotto l'occhio.
Al momento dello sparo non vi era alcun genere di scontro o di manifestazione, quindi l'usuale ritrita giustificazione sionazista che la vittima 'tirava sassi' non può nemmeno venire usata.
Muhammad Jamal Ubeid, questo il nome del bambino, era in compagnia della sorella più grande, quattordicenne, e tutti e due stavano scendendo dal loro scuolabus, nel quartiere di Issawiya di Gerusalemme Est, quando un soldato di Tel Aviv, evidentemente annoiato, ha deciso di 'divertirsi' a sparare in faccia al fanciullo.
Le 'munizioni non letali' in dotazione agli sbirri e agli invasori sionisti sono 'non letali' solo quando sparate da determinate distanze contro gli arti dei bersagli, ma i sadici becchini di Tel Aviv hanno imparato (come i loro colleghi britannici in Ulster, i razzisti afrikaans in Sudafrica durante l'Apartheid, la DINA cilena di Pinochet) a mirare alla faccia per provocare anche con queste ferite letali.
Infatti Muhammad é stato colpito sotto l'occhio.
Al momento dello sparo non vi era alcun genere di scontro o di manifestazione, quindi l'usuale ritrita giustificazione sionazista che la vittima 'tirava sassi' non può nemmeno venire usata.
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Il controspionaggio di Hezbollah avrebbe scoperto un traditore di alto livello nella Resistenza sciita!
L'Agence France Presse é un outlet informativo imperialista e asservito, quindi é inutile e dannoso prestare fede al 100 per cento alle notizie che esso propaga, nella migliore delle ipotesi esse sono pesantemente parziali e tendenziose, quando non direttamente e completamente false.
Tuttavia esistono casi in cui, pur con tutti i 'caveat' del caso, sarebbe sciocco ignorare certi 'lanci' o reportage, sapendo benissimo che si sta correndo un rischio pur di non 'bucare' quella che potrebbe comunque essere una notizia interessante.
L'AFP ha riportato nella giornata di ieri che un ufficiale di Hezbollah di nome Mohammed Shawraba sarebbe stato arrestato dalla sicurezza interna del movimento sciita e condotto immediatamente di fronte a una corte straordinaria per rispondere dell'accusa di intelligenza col nemico sionista.
A quanto sostengono i reporter francesi Shawraba, membro dell'Unità 910, che si occupa delle operazioni 'esterne' sarebbe stato reclutato dal Mossad e avrebbe svelato dettagli utili a intralciare missioni segrete della Resistenza sciita.
Speriamo che la verità emerga quanto prima, nel caso saremo i primi a congratularci con Hezbollah per il prezioso successo di contro-intelligence.
Tuttavia esistono casi in cui, pur con tutti i 'caveat' del caso, sarebbe sciocco ignorare certi 'lanci' o reportage, sapendo benissimo che si sta correndo un rischio pur di non 'bucare' quella che potrebbe comunque essere una notizia interessante.
L'AFP ha riportato nella giornata di ieri che un ufficiale di Hezbollah di nome Mohammed Shawraba sarebbe stato arrestato dalla sicurezza interna del movimento sciita e condotto immediatamente di fronte a una corte straordinaria per rispondere dell'accusa di intelligenza col nemico sionista.
A quanto sostengono i reporter francesi Shawraba, membro dell'Unità 910, che si occupa delle operazioni 'esterne' sarebbe stato reclutato dal Mossad e avrebbe svelato dettagli utili a intralciare missioni segrete della Resistenza sciita.
Speriamo che la verità emerga quanto prima, nel caso saremo i primi a congratularci con Hezbollah per il prezioso successo di contro-intelligence.
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giovedì 25 dicembre 2014
Gli Sciiti dello Yemen vigilano contro il progetto usa-sionista di balcanizzazione del paese!!
Il movimento sciita dello Yemen, Ansarullah, ha lanciato un monito alle autorità di Sanaa, diffidandole dal credere di poter imporre una iniqua spartizione del paese dividendolo in sei 'province' nominalmente federate, aggiungendo che il Governo ha sottoscritto una 'road map' cui deve attenersi, pena la decadenza degli accordi programmatici che hanno portato alla sua nomina.
"Ci sono tentativi di aggirare la struttura dello Stato, imponendo una divisione del paese in sei regioni che tradisce lo spirito e la lettera degli accordi di partnership". Il movimento che controlla i combattenti Houthi, ormai in controllo di più di metà del paese, ha aggiunto che la sua buona volontà sarà messa a dura prova se questi tentativi non cesseranno.
Abbiamo già segnalato in passato come tale "accordo federale" sia uscito direttamente dalle carte del sionista Feierstein, ex-ambasciatore Usa nel paese, che per favorire i disegni egemonici di Tel Aviv in Medio Oriente mira a frantumare ogni possibilità di stati arabi forti, autonomi e coesi.
"Ci sono tentativi di aggirare la struttura dello Stato, imponendo una divisione del paese in sei regioni che tradisce lo spirito e la lettera degli accordi di partnership". Il movimento che controlla i combattenti Houthi, ormai in controllo di più di metà del paese, ha aggiunto che la sua buona volontà sarà messa a dura prova se questi tentativi non cesseranno.
Abbiamo già segnalato in passato come tale "accordo federale" sia uscito direttamente dalle carte del sionista Feierstein, ex-ambasciatore Usa nel paese, che per favorire i disegni egemonici di Tel Aviv in Medio Oriente mira a frantumare ogni possibilità di stati arabi forti, autonomi e coesi.
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La meschinità di israhell non conosce soste manco a Natale: solo 500 cristiani di Gaza ammessi a Betlemme!
Come i nostri lettori ben sanno, nel giorno di Natale non manchiamo mai di segnalare come il regime ebraico di occupazione illegale della Palestina non perda occasione di mostrarsi meschino, vile, arido e crudele anche in una giornata dedicata all'amore per il prossimo e alla tolleranza, concetti alieni e sconosciuti alla mentalità del razzismo talmudico su cui é edificata l'entità sionista (anziché sul ben più nobile sistema di pensiero della Torah).
Quest'anno Tel Aviv ha permesso soltanto a cinquecento cristiani abitanti nella Striscia di Gaza di attraversare la porzione di Palestina occupata dal 1948 per entrare in West Bank e prendere parte alle cerimonie natalizie di Betlemme.
Non solo, ma temendo che qualche Palestinese troppo focoso e in forze possa approfittare della 'trasferta' per fare un po' di lotta armata, il transito é stato limitato a ragazzi sotto i 16 anni e adulti sopra i 35.
In una Striscia litoranea che ha la più alta densità abitativa del pianeta, anche una percentuale molto piccola di cristiani (in Cisgiordania sono parecchi di più) vuol dire comunque migliaia e miglaia di cittadini che professano quella fede e che magari avrebbro voluto recarsi alla Chiesa della Natività.
Quest'anno Tel Aviv ha permesso soltanto a cinquecento cristiani abitanti nella Striscia di Gaza di attraversare la porzione di Palestina occupata dal 1948 per entrare in West Bank e prendere parte alle cerimonie natalizie di Betlemme.
Non solo, ma temendo che qualche Palestinese troppo focoso e in forze possa approfittare della 'trasferta' per fare un po' di lotta armata, il transito é stato limitato a ragazzi sotto i 16 anni e adulti sopra i 35.
In una Striscia litoranea che ha la più alta densità abitativa del pianeta, anche una percentuale molto piccola di cristiani (in Cisgiordania sono parecchi di più) vuol dire comunque migliaia e miglaia di cittadini che professano quella fede e che magari avrebbro voluto recarsi alla Chiesa della Natività.
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Ali Shirazi: "La Repubblica Islamica é pronta a fornire alla Cisgiordania le armi per la Resistenza!"
"Forniremo il nostro potere militare alla Cisgiordania, anche se questo impegno non prevederà una effettiva presenza di nostri uomini in quel teatro". Queste le inequivoche parole con cui l'Hojatoleslam Ali Shirazi, rappresentante della Guida Suprema presso il Corpo della Guardia Rivoluzionaria Islamica (IRGC) ha ribadito un concetto già più volte espresso negli ultimi mesi.
A luglio scorso, nel pieno del confronto militare tra l'eroica Striscia di Gaza e l'illegale regime ebraico di occupazione della Palestina, fu proprio la Guida Suprema Khamenei ad auspicarsi che presto la Cisgiordania potesse insorgere in armi per dividere la pressione di Tel Aviv sul ghetto palestinese assediato.
In seguito, dopo la fine delle ostilità estive, il Capo della Forza Aerospaziale dell'IRGC, Amir Ali Hajizadeh, ripeté quell'augurio, specificando che l'Iran non si sarebbe tirato indietro dall'imperativo morale di aiutare la Resistenza nella West Bank esattamente come ha fatto da molti anni a questa parte con quella di Gaza.
A luglio scorso, nel pieno del confronto militare tra l'eroica Striscia di Gaza e l'illegale regime ebraico di occupazione della Palestina, fu proprio la Guida Suprema Khamenei ad auspicarsi che presto la Cisgiordania potesse insorgere in armi per dividere la pressione di Tel Aviv sul ghetto palestinese assediato.
In seguito, dopo la fine delle ostilità estive, il Capo della Forza Aerospaziale dell'IRGC, Amir Ali Hajizadeh, ripeté quell'augurio, specificando che l'Iran non si sarebbe tirato indietro dall'imperativo morale di aiutare la Resistenza nella West Bank esattamente come ha fatto da molti anni a questa parte con quella di Gaza.
F-16 giordano precipita su Raqqa; Reuccio Hussein 'regala' un ostaggio agli sgozzatori dell'ISIS!!
Un bruttissimo Natale quello che sta passando Maaz al-Kassasbeh, ventiseienne Tenente della Reale Aeronautica Giordana il cui vecchio F-16, per guasto o incompetenza, é precipitato nei dintorni di Raqqa durante un 'raid' anti-ISIS della pleonastica e svogliata coalizione filoamericana, composta all'80 per cento da aerei sauditi, qatarioti, degli Emirati Arabi e, appunto, anche giordani che non sono mai riusciti a infliggere danni sensibili ai presunti 'bersagli' dei loro bombardamenti.
Kassabeh, lanciatosi con l'eiettore 'zerozero' é caduto in mano ai tagliagole dell'ISIS, che lo hanno catturato esponendolo come trofeo e adesso hanno una bella pedina da 'giocarsi' col Re ascemita di Amman. Il padre dell'ufficiale, Yousuf Kassasbeh, ha rivelato che la famiglia é già stata contattata dall'aviazione e ha lanciato un disperato appello agli sgozzatori del 'califfato' implorandoli di 'usare clemenza' col figlio.
Pensiamo sia più produttivo appellarsi alla clemenza delle scolopendre.
Comunque al contrario di quello che sostengono i propagandisti dell'ISIS possiamo confermare che l'unico motivo della caduta dell'F-16 sta nell'imperizia del suo pilota o in un guasto improvviso, visto che i seguaci del defunto 'califfo' Al-Bagdadi non sono mai riusciti ad abbattere un aereo siriano e mancano del tutto dell'avanzato know-how necessario per usare efficacemente le armi antiaeree.
Kassabeh, lanciatosi con l'eiettore 'zerozero' é caduto in mano ai tagliagole dell'ISIS, che lo hanno catturato esponendolo come trofeo e adesso hanno una bella pedina da 'giocarsi' col Re ascemita di Amman. Il padre dell'ufficiale, Yousuf Kassasbeh, ha rivelato che la famiglia é già stata contattata dall'aviazione e ha lanciato un disperato appello agli sgozzatori del 'califfato' implorandoli di 'usare clemenza' col figlio.
Pensiamo sia più produttivo appellarsi alla clemenza delle scolopendre.
Comunque al contrario di quello che sostengono i propagandisti dell'ISIS possiamo confermare che l'unico motivo della caduta dell'F-16 sta nell'imperizia del suo pilota o in un guasto improvviso, visto che i seguaci del defunto 'califfo' Al-Bagdadi non sono mai riusciti ad abbattere un aereo siriano e mancano del tutto dell'avanzato know-how necessario per usare efficacemente le armi antiaeree.
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mercoledì 24 dicembre 2014
Droni iraniani alle milizie sciite in Irak: prova concreta dell'impegno di Teheran contro l'ISIS!!
Queste foto esclusive che siamo lieti di poter offrire in anteprima ai lettori italiani testimoniano eloquentemente come l'organizzazione Harakat al-Nujaba (una delle molte milizie sciite che operano in Irak contro l'ISIS), sia in grado di mettere in gioco uno dei più compatti, silenziosi ed efficienti droni ricognitori di fabbricazione iraniana; in questo caso lo 'Yasir'.
La cosa veramente interessante é che lo Yasir é direttamente derivato dai droni americani "ScanEagle"catturati e immediatamente smontati e studiati dagli ottimi tecnici e ingegneri di Teheran, tanto che poco più di un anno fa l'Iran "offrì" una delle proprie copie migliorate alla Russia.
Le forze dell'Asse della Resistenza che in Irak, in Siria e in Libano lottano contro l'arroganza globale dell'imperialismo anglo-sion-americano hanno a disposizione strumenti sempre più avanzati ed efficaci, che speriamo rendano la loro vittoria ancora più agevole e rapida.
La cosa veramente interessante é che lo Yasir é direttamente derivato dai droni americani "ScanEagle"catturati e immediatamente smontati e studiati dagli ottimi tecnici e ingegneri di Teheran, tanto che poco più di un anno fa l'Iran "offrì" una delle proprie copie migliorate alla Russia.
Le forze dell'Asse della Resistenza che in Irak, in Siria e in Libano lottano contro l'arroganza globale dell'imperialismo anglo-sion-americano hanno a disposizione strumenti sempre più avanzati ed efficaci, che speriamo rendano la loro vittoria ancora più agevole e rapida.
BUON NATALE all'Esercito Siriano, all'NDF, a Hezbollah, ai volontari sciiti, all'IRGC; a tutti coloro che in Siria combattono i terroristi!!
Mentre scriviamo queste righe sappiamo che la maggior parte dei nostri lettori sarà alle prese con i preparativi per il cenone e i festeggiamenti natalizi e auguriamo sinceramente a tutti coloro che tra stanotte e domani si troveranno con parenti e amici a festeggiare il Natale di poter passare veri momenti di affetto e calore umano, rendendo vivo e attuale il vero significato di queste festa.
Altresì vogliamo estendere i nostri auguri a coloro che, molto distante da noi, stanno continuando il loro sforzo, il loro impegno, a volte anche il loro sacrificio per combattere e sconfiggere le forze del Male, dell'intolleranza, dell'avidità, della superbia su questa Terra. Primi fra tutti nei nostri pensieri sono i militari e i miliziani delle forze siriane e dei corpi loro alleati che combattono nel Rif Dimashq, a Nord di Aleppo, a Deir Ezzour, ad Hasakah e in altre località della Repubblica Araba.
Molti di loro, sappiamo, sono musulmani sunniti e sciiti, drusi, o cristiani di denominazioni che non festeggiano il Natale al 25 dicembre (come gli Ortodossi), ma sappiamo che anche tutti costoro accetteranno comunque il nostro augurio, visto che la lotta della Siria é prima e sopra di tutto una lotta per la tolleranza reciproca e la pace interetnica e interconfessionale, quella pace che la Repubblica Baathista ha SEMPRE saputo assicurare ai suoi cittadini e che oggi lotta per ristabilire.
A mò di ispirazione vogliamo segnalarvi queste foto prese a Mhardeh, in provincia di Hama; località finalmente pacificata, dove gli uomini dell'Esercito e della milizia NDF hanno voluto organizzare una festa per i bambini e ragazzi del luogo, per fare loro riassaporare, dopo periodi di paura, di pericolo, di angoscia, il gusto della condivisione, del dono e dell'allegria, che non dovrebbe mai mancare nelle vite dei più piccoli.
Altresì vogliamo estendere i nostri auguri a coloro che, molto distante da noi, stanno continuando il loro sforzo, il loro impegno, a volte anche il loro sacrificio per combattere e sconfiggere le forze del Male, dell'intolleranza, dell'avidità, della superbia su questa Terra. Primi fra tutti nei nostri pensieri sono i militari e i miliziani delle forze siriane e dei corpi loro alleati che combattono nel Rif Dimashq, a Nord di Aleppo, a Deir Ezzour, ad Hasakah e in altre località della Repubblica Araba.
Molti di loro, sappiamo, sono musulmani sunniti e sciiti, drusi, o cristiani di denominazioni che non festeggiano il Natale al 25 dicembre (come gli Ortodossi), ma sappiamo che anche tutti costoro accetteranno comunque il nostro augurio, visto che la lotta della Siria é prima e sopra di tutto una lotta per la tolleranza reciproca e la pace interetnica e interconfessionale, quella pace che la Repubblica Baathista ha SEMPRE saputo assicurare ai suoi cittadini e che oggi lotta per ristabilire.
A mò di ispirazione vogliamo segnalarvi queste foto prese a Mhardeh, in provincia di Hama; località finalmente pacificata, dove gli uomini dell'Esercito e della milizia NDF hanno voluto organizzare una festa per i bambini e ragazzi del luogo, per fare loro riassaporare, dopo periodi di paura, di pericolo, di angoscia, il gusto della condivisione, del dono e dell'allegria, che non dovrebbe mai mancare nelle vite dei più piccoli.
A TUTTI VOI AUGURI DA PALAESTINA FELIX!!!
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Hezbollah e il partito di Hariri si incontrano per dibattere delle questioni urgenti della politica libanese!
Una sessione di dialogo tra rappresentanti del Movimento sciita di Resistenza Hezbollah e il partito filosaudita e filoamericano del figlio (il Renzo Bossi libanese) di Rafic Hariri, nato a Riyadh, si é tenuta ad Ain Tineh sotto gli auspici di Nabih Berri, Portavoce del Parlamento e leader di Amal.
Hezbollah era rappresentato da Haj Hussein Khalil (assistente politico di Hassan Nasrallah), dal Ministro dell'Agricoltura Hussein Haj Hasan e dal parlamentare Hasan Fadallah; Al-Mustaqbal (il partito sunnita di Hariri) era invece rappresentato da Nader Hariri (Direttore d'Ufficio del suo parente Saad), dal Ministro dell'Interno Nihad Mashnouq e dal deputato Samir al-Jesr.
Gli argomenti toccati dal dialogo tra le due parti sono stati: la minaccia del terrorismo takfiro (in cui il partito Mustaqbal é "casualmente" profondamente coinvolto), la de-escalation di possibili tensioni settarie (che sarebbe facilissima se l'Alleanza 14 Marzo la piantasse una buona volta di usare i terroristi takfiri per cercare di colpire l'Asse della Resistenza...) e il superamento dell'impasse politico che impedisce l'elezione di un nuovo Presidente e il procedere verso nuove elezioni politiche.
Hezbollah era rappresentato da Haj Hussein Khalil (assistente politico di Hassan Nasrallah), dal Ministro dell'Agricoltura Hussein Haj Hasan e dal parlamentare Hasan Fadallah; Al-Mustaqbal (il partito sunnita di Hariri) era invece rappresentato da Nader Hariri (Direttore d'Ufficio del suo parente Saad), dal Ministro dell'Interno Nihad Mashnouq e dal deputato Samir al-Jesr.
Gli argomenti toccati dal dialogo tra le due parti sono stati: la minaccia del terrorismo takfiro (in cui il partito Mustaqbal é "casualmente" profondamente coinvolto), la de-escalation di possibili tensioni settarie (che sarebbe facilissima se l'Alleanza 14 Marzo la piantasse una buona volta di usare i terroristi takfiri per cercare di colpire l'Asse della Resistenza...) e il superamento dell'impasse politico che impedisce l'elezione di un nuovo Presidente e il procedere verso nuove elezioni politiche.
Si prepara una nuova offensiva intorno Tal Afar, per consolidare i guadagni dell'ultimo attacco e dare il coup de grace all'ISIS!!
Dopo la liberazione della base aerea e della cittadina di Tal Afar le forze governative irakene si stanno schierando accuratamente per riprendere le operazioni militari e sigillare una volta per tutte l'intera zona nella parte occidentale della Provincia di Ninive.
Infatti i curdi si stanno schierando sulle montagne ad Ovest, dove hanno più facilità a muoversi; i sunniti di clan e tribù locali stanno 'sigillando' il confine con la Siria, in modo che i tagliagole dell'ISIS non possano scappare da quella parte una volta messi in fuga, le milizie sciite si stanno schierando a coprire altre zone con la mole dei loro combattenti e potendo contare sul supporto aereo e di artiglieria delle forze regolari irakene.
Agli eroi della Divisione Dorata, poi, verranno affidati i punti di resistenza più ostici, che saranno presi d'assalto con manovre fulminee e avvolgenti nella classica tradizione dei 'commando', prediligendo come primi bersagli quelli più in profondità e nel retrofronte, in maniera da paralizzare la catena di comando e impedire il ripiegamento e/o l'invio di rinforzi quando verranno investite anche le prime linee.
Infatti i curdi si stanno schierando sulle montagne ad Ovest, dove hanno più facilità a muoversi; i sunniti di clan e tribù locali stanno 'sigillando' il confine con la Siria, in modo che i tagliagole dell'ISIS non possano scappare da quella parte una volta messi in fuga, le milizie sciite si stanno schierando a coprire altre zone con la mole dei loro combattenti e potendo contare sul supporto aereo e di artiglieria delle forze regolari irakene.
Agli eroi della Divisione Dorata, poi, verranno affidati i punti di resistenza più ostici, che saranno presi d'assalto con manovre fulminee e avvolgenti nella classica tradizione dei 'commando', prediligendo come primi bersagli quelli più in profondità e nel retrofronte, in maniera da paralizzare la catena di comando e impedire il ripiegamento e/o l'invio di rinforzi quando verranno investite anche le prime linee.
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EXTRA! EXTRA!! Quel CRETINO di Netanyahoo non sa NEMMENO come si accende una Chanukiah correttamente!
Questa foto dimostra come per i sionisti invasori della Palestina, assassini e torturatori e persecutori dei suoi legittimi abitanti, la cosiddetta 'identità ebraica' sia solo una facciata (visto che é arcinoto che il fondatore della setta sionista Theo Herzl fosse un ateo materialista, come poi tutti i suoi seguaci). In questa foto vediamo l'anatroccolo zoppo Benji Netanyahoo, il cui governicchio é recentemente naufragato, alle prese con una Khanike Lomp, o Chanukiah, la menorah speciale per la celebrazione dell'Hanukkah.
Persino una 'bestia da soma' goy come lo scrivente sa benissimo che le candele della Chanukiah vanno accese con lo "Shamash" (l'adiuvatore), cioé la nona candela rialzata (o ribassata, l'importante é che non sia MAI allo stesso livello delle altre otto) posta al centro del candelabro.
Invece, tronfio e sorridente come tutti gli imbecilli Netanyahoo piglia UNA CANDELA A CASO e accende la prima candela delle otto, lasciando lo Shamash inutile e dimenticato al centro dell'accrocchio.
Una simile trascuratezza corrisponde a entrare in chiesa col cappello in testa, o in moschea con le scarpe ai piedi; chiunque pratichi anche distrattamente la fede giudaica sa BENISSIMO che razza di offesa imbarazzante sia accendere in maniera errata le candele dell'Hanukkah.
Ma, come detto, per i sionisti l'ebraicità é solo una scusa con cui arraffare denari dalle tasche di sciocchi goyim americani ed europei...
Persino una 'bestia da soma' goy come lo scrivente sa benissimo che le candele della Chanukiah vanno accese con lo "Shamash" (l'adiuvatore), cioé la nona candela rialzata (o ribassata, l'importante é che non sia MAI allo stesso livello delle altre otto) posta al centro del candelabro.
Invece, tronfio e sorridente come tutti gli imbecilli Netanyahoo piglia UNA CANDELA A CASO e accende la prima candela delle otto, lasciando lo Shamash inutile e dimenticato al centro dell'accrocchio.
Una simile trascuratezza corrisponde a entrare in chiesa col cappello in testa, o in moschea con le scarpe ai piedi; chiunque pratichi anche distrattamente la fede giudaica sa BENISSIMO che razza di offesa imbarazzante sia accendere in maniera errata le candele dell'Hanukkah.
Ma, come detto, per i sionisti l'ebraicità é solo una scusa con cui arraffare denari dalle tasche di sciocchi goyim americani ed europei...
martedì 23 dicembre 2014
Una forza aerea congiunta per Mosca e gli alleati del CSTO!!
Riportiamo un interessante notizia che mettiamo istintivamente in relazione con il precedente annuncio della "fusione" tra Aviazione russa e Difesa Aerospaziale in un'unica forza armata, di cui abbiamo dato tempestiva sengalazione: con una cerimonia ufficiale tenutasi a Mosca i paesi membri del CSTO (Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva) hanno deliberato di coordinare le loro forze aeree in una struttura multinazionale integrata.
Il CSTO riunisce Russia, Armenia, Bielorussia , Kazakhstan, Kirghizistan e Tagikistan, che hanno deliberato, a partire dal 2015, di tenere una serie di complessi e articolati esercizi operativi che permetteranno ai piloti di Mosca, Minsk, Astana, Erevan, Bishkek e Dushambe di imparare ad agire fianco a fianco come membri di una stessa forza.
Tra l'altro immaginiamo che questo sforzo coordinativo si tradurrà in numerosi ordini di apparecchi avanzati (Generazione 4.5 o più) per le industrie aeronautiche russe; visto che molti dei paesi del CSTO hanno flotte aeree risalenti perlopiù agli anni '90.
Il CSTO riunisce Russia, Armenia, Bielorussia , Kazakhstan, Kirghizistan e Tagikistan, che hanno deliberato, a partire dal 2015, di tenere una serie di complessi e articolati esercizi operativi che permetteranno ai piloti di Mosca, Minsk, Astana, Erevan, Bishkek e Dushambe di imparare ad agire fianco a fianco come membri di una stessa forza.
Tra l'altro immaginiamo che questo sforzo coordinativo si tradurrà in numerosi ordini di apparecchi avanzati (Generazione 4.5 o più) per le industrie aeronautiche russe; visto che molti dei paesi del CSTO hanno flotte aeree risalenti perlopiù agli anni '90.
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