Con lo slogan "Tutto per il Libano, tutto per i suoi Lavoratori" il Premier designato Najib Mikati ha presentato finalmente, quattro mesi e mezzo dopo il rovesciamento dei rapporti di forza parlamentari, la lista dei ventinove ministri del suo Esecutivo, sancendo così il 'requiem' definitivo per l'interregno di Saad Hariri, Primo Ministro giubilato che, dietro la scusa di gestire l'interim non ha cessato un solo giorno di brigare e tramare per destabilizzare il Libano e portare avanti l'agenda dei suoi padroni yankee e sionisti, interessati soprattutto a usare il Paese dei Cedri come una sorta di Pachistan da cui destabilizzare la vicina Siria, una 'staging area' per terroristi e provocatori che tanti lutti e devastazioni hanno causato in questi ultimi mesi nel tentativo di minare il potere del Presidente Bashir Assad.
NOME SETTA PARTITO INCARICO
Najib Mikati Sunnita
Samir Mokbel Sunnita Indipendente2 Vicepremier
Mohammad Fneish Sciita Hezbollah Ministro della PA e dello Sviluppo
Wael Abu-Faour Druso PSP Ministro degli Affari Sociali
Gebran Bassil Maronita LMP Ministro dell'Energia e dell'Acqua
Hussein Al-Hajj Hasan Sciita Hezbollah Ministro dell'Agricoltura
Charbel Nahhas Cattolico LMP Ministro del Lavoro
Fahdi Abboud Maronita LMP Ministro del Turismo
Talal Arslan Druso LDP Ministro di Stato senza Portafoglio
Nicolas Fattoush Cattolico Indipendente1 Ministro per gli Affari Parlamentari
Ghazi Al-Aridi Druso PSP Ministro dei Lavori Pubblici
Ali Kanso Sciita SSNP Ministro di Stato senza Portafoglio
Ali Hasan Khalil Sciita Amal Ministro della Salute
Mohammad Safadi Sunnita Indipendente1 Ministro delle Finanze
Salim Karam Maronita Marada Ministro di Stato senza Portafoglio
Alaa El-Din Terro Sunnita PSP Ministro delle Politiche Migratorie e dei Rifugiati
Ahmad Karameh Sunnita Indipendente1 Ministro di Stato senza Portafoglio
Nazem Al-Khouri Maronita Indipendente2 Ministro dell'Ambiente
Fayez Ghoson Greco Ortodosso Marada Ministro della Difesa
Shakib Qartabawi Maronita LMP Ministro della Giustizia
Adnan Mansour Sciita Amal Ministro degli Esteri
Nicolas Nahhas Greco Ortodosso Indipendente1 Ministro dell'Economia
Marwan Charbel Maronita Indipendente2 Ministro dell'Interno
Elias Sabounjian Armeno Tashnaq Ministro dell'Industria
Walid Al-Daouk Sunnita Indipendente1 Ministro dell'Informazione
Panos Manjian Armeno Tashnaq Ministro di Stato senza Portafoglio
Hassan Diab Sunnita Indipendente1 Ministro dell'Educazione
Gaby Layoun Greco Ortodosso LMP Ministro della Cultura
Nicolas Sahnawi Cattolico LMP Ministro delle Telecomunicazioni
Faisal Karameh Sunnita Alleanza 8/3 Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili
A dire la verità a coprire parzialmente il sole che pareva splendere radioso su una giornata storica per il Libano sono arrivati i 'mal di pancia' di Talal Arslan, leader del partner di minoranza del Partito Democratico Libanese che, scontento del ruolo 'poco prestigioso' riservatogli (un Ministero di Stato senza Portafoglio, ma che pretendeva coi suoi due miseri deputati su una coalizione di 68?), non ha aspettato tempo ad annunciare le sue dimissioni e l'uscita dell'LDP dalla coalizione di Governo, pur specificando che la sua formazione sarà sempre "legata a Hezbollah e ai valori della Resistenza". Arslan e i suoi si asterranno dal voto di Fiducia ma i numeri della compagine di Mikati non sono in pericolo, potendo la sua maggioranza contare comunque su 66 deputati fedeli contro i 60 della coalizione conservatrice.
Il Libero Movimento Patriottico dell'ex-Generale Aoun fa il pieno di poltrone, Hezbollah e Amal cedono un gabinetto a favore dei sunniti (mossa essenziale per garantirsi il loro appoggio), ma vengono compensati con dicasteri di primo piano (Pubblica Amministrazione, Agricoltura, Salute, Esteri, più un Ministero di Stato a uno sciita dell'SSNP), la Difesa va al Marada di Frangieh, che porta a casa solo un altro Ministero, peraltro senza Portafoglio, così come gli Armeni del Tashnaq (che inoltre ricevono l'Industria), Lavori Pubblici, Affari Sociali e Politiche dei Migranti e Rifugiati ai Drusi del PSP, con le altre cariche divise tra indipendenti fedeli al Premier (Affari Parlamentari, Finanze, Economia e Commercio, Informazione, Educazione), fedeli al Presidente Sleiman (Vicepremier, Ambiente, Interno), Ministero dello Sport a un rappresentante 'di coalizione' non affiliato ad alcun partito.
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