sabato 23 marzo 2013
Migliaia di Siriani Sunniti giurano di vendicare lo Sceicco Al-Bouti durante i suoi funerali a Damasco!
GUARDATE BENE QUESTA FOLLA RIUNITA NELL'ANTICA SACRA MOSCHEA DEGLI OMMAYADI A DAMASCO,
COLORO CHE STANNO SALUTANDO LE SPOGLIE MORTALI DELLO SCEICCO AL-BOUTI E DI SUO NIPOTE
VIGLIACCAMENTE ASSASSINATI DA BESTIE CHE NULLA HANNO DI MUSULMANO, DI RELIGIOSO, D'UMANO,
TUTTE QUESTE PERSONE STRAZIATE DAL CORDOGLIO, TUTTE QUANTE QUANTE SONO, DENTRO LA MOSCHEA E FUORI DALLE SUE MURA,
AMMASSATE, NELLE LORO DECINE E DECINE DI MIGLIAIA TUTTI COSTORO SONO SIRIANI, TUTTI COSTORO SONO MUSULMANI,
TUTTI COSTORO SONO SUNNITI, SUNNITI SIRIANI CHE SANNO BENE COME LA GUERRIGLIA TERRORISTA SIA MIRATA SOPRATTUTTO CONTRO DI LORO
DI COME SIA FINANZIATA E DIRETTA DA STATI CHE VOGLIONO UNA SIRIA DEBOLE, DIVISA, UMILIATA, PIEGATA,
TUTTI, TUTTI COSTORO, SUNNITI E SIRIANI, SONO PRONTI A IMBRACCIARE LE ARMI NEI RANGHI DELL'ESERCITO OPPURE NELLA MILIZIA POPOLARE, ACCANDO AI LORO FRATELLI SIRIANI SCIITI, CRISTIANI, ALAWITI...
...E NON CEDERANNO!
...E NON ARRETRERANNO!
...E NON SMETTERANNO DI COMBATTERE!
FINO A CHE ANCHE L'ULTIMO RATTO QAEDISTA STRANIERO NON SIA O MORTO O FUGGITO!
AVANTI SIRIA! CON ASSAD, CON L'IRAN, CON HEZBOLLAH, CON L'IRAK, PER LA TUA STORIA, IL TUO ONORE, LA TUA CULTURA!!!!!
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Il Libano trattiene il respiro in attesa degli sviluppi della Crisi di Governo: anche a Tripoli tacciono le armi!
Dopo lo stillicidio di sparatorie e vittime che nella città di Tripoli Siriaca ha fatto aumentare il numero dei morti fino a sei (compreso un militare dell'Armee Libanaise) la notizia delle recenti dimissioni del Premier libanese Najib Mikati sembra aver messo un freno anche alla tensione politico-settaria nel Nord del paese visto che, da quando é stata diffusa sembra che una tregua più o meno solida sia stata raggiunta.
Ancora non é chiaro se il Presidente Michel Sleiman abbia intenzione di accettare e congedare il Primo Ministro o altrimenti voglia convincerlo a cercare una diversa via d'uscita dall'impasse in cui si é arenata la sua maggioranza (Nuova legge elettorale e conferma del Capo della Polizia), tuttavia in tutti i livelli della società libanese é alta la consapevolezza che il Paese é a un bivio e che può uscirne solo con un grande sforzo comune, pena il rischio di precipitare nuovamente nelle divisioni (e forse nelle violenze) che sembravano ormai un retaggio del passato.
Intanto registriamo come la parte alawita della popolazione di Tripoli, concentrata nel munito quartiere di Jabal Mohsen e rappresentata politicamente dal Partito Democratico Arabo e dall'SSNP, sia finora riuscita a rintuzzare ogni tentativo di aggressione da parte dei sunniti di Bab al Tabaneh, istigati e fanatizzati dai rozzi "imam" wahabiti alleati dei terroristi mercenari che operano contro la Siria e il suo Governo. Per meglio difendere la comunità alawita, le sue residenze e le sue proprietà non manca chi, da più parti, chieda la ricostituzione degli "Al-Fursam al-Hammur al-Arabi", miliziani alawiti appunto controllati dall'ADP che al tempo della Guerra Civile Libanese protessero la piccola ma solida popolazione degli alawi libanesi.
Ancora non é chiaro se il Presidente Michel Sleiman abbia intenzione di accettare e congedare il Primo Ministro o altrimenti voglia convincerlo a cercare una diversa via d'uscita dall'impasse in cui si é arenata la sua maggioranza (Nuova legge elettorale e conferma del Capo della Polizia), tuttavia in tutti i livelli della società libanese é alta la consapevolezza che il Paese é a un bivio e che può uscirne solo con un grande sforzo comune, pena il rischio di precipitare nuovamente nelle divisioni (e forse nelle violenze) che sembravano ormai un retaggio del passato.
Intanto registriamo come la parte alawita della popolazione di Tripoli, concentrata nel munito quartiere di Jabal Mohsen e rappresentata politicamente dal Partito Democratico Arabo e dall'SSNP, sia finora riuscita a rintuzzare ogni tentativo di aggressione da parte dei sunniti di Bab al Tabaneh, istigati e fanatizzati dai rozzi "imam" wahabiti alleati dei terroristi mercenari che operano contro la Siria e il suo Governo. Per meglio difendere la comunità alawita, le sue residenze e le sue proprietà non manca chi, da più parti, chieda la ricostituzione degli "Al-Fursam al-Hammur al-Arabi", miliziani alawiti appunto controllati dall'ADP che al tempo della Guerra Civile Libanese protessero la piccola ma solida popolazione degli alawi libanesi.
Il regime ebraico di occupazione pensa di poter angariare a piacimento i pescatori palestinesi!
Con un vergognoso comunicato che non ha eguali nella Storia Umana se non con i tristi 'Befehle' con cui i nazisti elencavano modi e maniere delle persecuzioni in cui sarebbero incorse le loro vittime le autorità del regime ebraico di occupazione della Palestina si sono riservate l'arbitrio di "limitare ulteriormente" gli spazi e i tempi in cui alle imbarcazioni palestinesi del ghetto assediato di Gaza sarà 'concesso' (oh! magnanimità sionista!) di dedicarsi alle attività di pesca.
Motivo della restrizione sarebbe la "necessità" di PUNIRE il lancio di un razzo artigianale che nella giornata di giovedì sarebbe partito dall'enclave litoranea verso la porzione di Palestina occupata dai sionisti. I termini dell'armistizio con cui, per PAURA di ulteriori lanci di razzi contro insediamenti ebraici fino ad allora mai toccati dal fuoco della Striscia i politicanti di Tel Aviv si AFFRETTARONO a concludere la loro malaccorta aggrsssione contro Gaza non ha MAI dato a Tel Aviv il potere di SANZIONARE o PUNIRE in alcun modo eventuali violazioni palestinesi dei termini di tregua.
Altrimenti, come avrebbero dovuto i Palestinesi di Gaza PUNIRE le NUMEROSE violazioni sioniste di quello stesso armistizio, che da novembre a oggi sono costate quattro civili morti e numerosi altri feriti, oltre alla distruzione di infrastrutture e terreni agricoli per un velore di dozzine di migliaia di dollari o Euro??
Motivo della restrizione sarebbe la "necessità" di PUNIRE il lancio di un razzo artigianale che nella giornata di giovedì sarebbe partito dall'enclave litoranea verso la porzione di Palestina occupata dai sionisti. I termini dell'armistizio con cui, per PAURA di ulteriori lanci di razzi contro insediamenti ebraici fino ad allora mai toccati dal fuoco della Striscia i politicanti di Tel Aviv si AFFRETTARONO a concludere la loro malaccorta aggrsssione contro Gaza non ha MAI dato a Tel Aviv il potere di SANZIONARE o PUNIRE in alcun modo eventuali violazioni palestinesi dei termini di tregua.
Altrimenti, come avrebbero dovuto i Palestinesi di Gaza PUNIRE le NUMEROSE violazioni sioniste di quello stesso armistizio, che da novembre a oggi sono costate quattro civili morti e numerosi altri feriti, oltre alla distruzione di infrastrutture e terreni agricoli per un velore di dozzine di migliaia di dollari o Euro??
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Ventuno cecchini wahabiti eliminati in Siria: 'Brigata' terrorista perde 180 uomini in pochi giorni!
In risposta contro i vigliacchi attentati contro popolazione civile e istituzioni religiose compiuti recentemente dai gruppi di mercenari wahabiti stranieri le forze armate siriane hanno intensificato il ritmo delle operazioni di "ripulitura" del territorio, insistendo anche sulle zone 'bonificate' della presenza di contingenti massicci di terroristi ma che magari possono ancora ospitare individui o piccoli gruppi capaci di portare a termine attacchi suicidi o attentati con gas tossici come quello di Khan al-Assal.
Almeno 21 'franchi tiratori' rimasti isolati dalle loro cellule ma 'pavolinianamente' decisi a sparare su civili e militari siriani sono stati eliminati negli scorsi giorni; un ottimo risultato che si tradurrà in una vita più tranquilla per i leali cittadini che vedono nel Governo del Presidente Assad la garanzia di una patria libera, sovrana, indipendente.
Riceviamo inoltre con soddisfazione la notizia che la cosiddetta 'Brigata d'Assalto Settentrionale Azaz', gruppo armato wahabita attivo vicino al confine turco e comandato dal capo terrorista Ammar al-Dadikhi nel corso delle ultime settimane si é ridotta da 200 uomini a poco più di una ventina e di come il suo capo, gravemente ferito alle gambe, sarebbe morto in territorio turco dove era stato portato nella speranza di ricevere cure.
Almeno 21 'franchi tiratori' rimasti isolati dalle loro cellule ma 'pavolinianamente' decisi a sparare su civili e militari siriani sono stati eliminati negli scorsi giorni; un ottimo risultato che si tradurrà in una vita più tranquilla per i leali cittadini che vedono nel Governo del Presidente Assad la garanzia di una patria libera, sovrana, indipendente.
Riceviamo inoltre con soddisfazione la notizia che la cosiddetta 'Brigata d'Assalto Settentrionale Azaz', gruppo armato wahabita attivo vicino al confine turco e comandato dal capo terrorista Ammar al-Dadikhi nel corso delle ultime settimane si é ridotta da 200 uomini a poco più di una ventina e di come il suo capo, gravemente ferito alle gambe, sarebbe morto in territorio turco dove era stato portato nella speranza di ricevere cure.
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venerdì 22 marzo 2013
Ultim'ora: il Premier libanese Najib Mikati rassegna le proprie dimissioni, il Presidente Sleiman le accetterà?
Impantanato nell'impasse per una nuova legge elettorale e non disposto a ritirare il suo sostegno al Capo della Polizia, Maggior Generale Ashraf Rifi, figura pesantemente compromessa coi sostenitori del terrorismo wahabita in Siria, il Premier Najib Mikati, salito al potere nel Paese dei Cedri poco meno di due anni orsono grazie ai voti dell'Alleanza 8 Marzo e del PSP druso ha rassegnato ufficialmente le proprie dimissioni.
Adesso la palla é in mano al Presidente libanese Michel Sleiman che può accettare le dimissioni e attendere che il Parlamento in carica trovi una maggioranza con cui sostenere un nuovo candidato premier oppure respingerle 'rimandando' Mikati a cercare appoggi sufficienti a un Governo Bis.
Terremo i nostri lettori costantemente aggiornati sugli sviluppi che si manifesteranno d'ora in poi. Ricordiamo che il Libano dovrebbe recarsi alle urne più avanti nel corso del 2013 per nominare un nuovo Parlamento ma finora é mancato l'accordo sul tipo di legge elettorale che dovrebbe soprassedere ai vecchi metodi risalenti agli anni '60 ormai non più in grado di garantire l'equità del responso elettorale.
Adesso la palla é in mano al Presidente libanese Michel Sleiman che può accettare le dimissioni e attendere che il Parlamento in carica trovi una maggioranza con cui sostenere un nuovo candidato premier oppure respingerle 'rimandando' Mikati a cercare appoggi sufficienti a un Governo Bis.
Terremo i nostri lettori costantemente aggiornati sugli sviluppi che si manifesteranno d'ora in poi. Ricordiamo che il Libano dovrebbe recarsi alle urne più avanti nel corso del 2013 per nominare un nuovo Parlamento ma finora é mancato l'accordo sul tipo di legge elettorale che dovrebbe soprassedere ai vecchi metodi risalenti agli anni '60 ormai non più in grado di garantire l'equità del responso elettorale.
Si inasprisce con accuse sempre più pesanti la guerra mediatica tra Hamas e l'opposizione egiziana!
Da quando con la propria politica ondivaga, tentennatne ed eccessivamente sussiegosa nei confronti di Usa, Israele ed emirati del petrolio, la dirigenza della Fratellanza Musulmana egiziana é riuscita ad alienarsi parte dell'opinione pubblica che aveva partecipato con entusiasmo alla Rivoluzione di Piazza Tahrir e che sognava per l'Egitto un Rinascimento a base di convinte e solide politiche di autonomia, indipendenza, recupero del ruolo-guida nel Mondo Arabo e nella lotta contro l'occupazione sionista, i pochi rimasugli del regime di Mubarak hanno avuto buon gioco a mescolarsi con questa platea di scontenti e a usare tutti gli ultimi residuati delle loro 'borse di trucchi' per fomentare una campagna di stampa anti-Hamas, movimento che gli
ex-mubarakiti vedono come troppo vicino all'Ikhwan e ai suoi dirigenti attuali.
Adesso, citando non meglio identificate 'fonti della sicurezza' che con pochissima fantasia si può facilmente far risalire a ex-uomini del regime della 'Vacca che Ride', il quotidiano egiziano "Al-Youm al-Sabeh" ha accusato la dirigenza di Hamas nella Striscia di Gaza di essere stata coinvolta nientemeno che nell'attacco omicida che a Rafah uccise 16 guardie di confine egiziane (e che invece noi per certo attribuiamo a una manovra provocatoria del Mossad sionista con l'aiuto di uomini della sicurezza di Fatah cacciati proprio dalla Striscia col fallito golpe del 2007).
Sarebbero proprio questi ex-scherani di Fatah fuggiti da Gaza 6 anni orsono e rifugiatisi in Egitto (allora ancora controllato dal Rais Mubarak) ad avere il maggior astio verso Hamas e a volerlo coinvolgere a tutti i costi in ogni situazione torbida che si presenti in Egitto, presente o passata. Il portavoce del Movimento musulmano palestinese Tahir al-Nunu ha preso la parola in una recente conferenza stampa accusando questi personaggi di voler sabotare a ogni costo le buone relazioni tra Gaza e il Cairo per il loro piccolo ed egoistico tornaconto personale.
ex-mubarakiti vedono come troppo vicino all'Ikhwan e ai suoi dirigenti attuali.
Adesso, citando non meglio identificate 'fonti della sicurezza' che con pochissima fantasia si può facilmente far risalire a ex-uomini del regime della 'Vacca che Ride', il quotidiano egiziano "Al-Youm al-Sabeh" ha accusato la dirigenza di Hamas nella Striscia di Gaza di essere stata coinvolta nientemeno che nell'attacco omicida che a Rafah uccise 16 guardie di confine egiziane (e che invece noi per certo attribuiamo a una manovra provocatoria del Mossad sionista con l'aiuto di uomini della sicurezza di Fatah cacciati proprio dalla Striscia col fallito golpe del 2007).
Sarebbero proprio questi ex-scherani di Fatah fuggiti da Gaza 6 anni orsono e rifugiatisi in Egitto (allora ancora controllato dal Rais Mubarak) ad avere il maggior astio verso Hamas e a volerlo coinvolgere a tutti i costi in ogni situazione torbida che si presenti in Egitto, presente o passata. Il portavoce del Movimento musulmano palestinese Tahir al-Nunu ha preso la parola in una recente conferenza stampa accusando questi personaggi di voler sabotare a ogni costo le buone relazioni tra Gaza e il Cairo per il loro piccolo ed egoistico tornaconto personale.
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Obama, "house negro" dell'Apartheid, ride e fa il buffone mentre sbirri sionazisti aggrediscono e malmenano studente palestinese!
Quello che vedete nella foto é Rabee Eid, un giovane studente palestinee di 24 anni,originario della Provincia di Al-Jalil, nella porzione di Palestina invasa dagli occupanti ebrei nel 1948, che, nel corso della recente fanfaronesca, pagliaccesa e inutile visita del Presidente Obama alla Palestina occupata dale regime ebraico, ha interrotto la cicalata presidenziale all'Università di Al-Quds domandando perché l'inquilino nero della Casa Bianca fosse venuto: "Forse per finanziare con nuovi dollari e nuove armi il furto di altra terra palestinese da parte dei coloni ebrei illegali?" "Forse per commemorare il sacrificio di Rachel Corrie, attivista americana massacrata da un bulldozer americano regalato al regime razzista di Tel Aviv?".
Poco dopo il suo coraggioso intervento, membri della 'security' sionazista presente all'evento lo hanno afferrato e, malmenandolo brutalmente, lo hanno portato fuori dell'aula dove Obanana stava parlando, al che, dimostrando una 'verve' da guitto di quart'ordine, il Presidente Usa ha pensato bene di fare dello spirito sull'accaduto dicendo che non si sarebbe sentito a casa se non ci fosse stata almeno un'interruzione e suggerendo che il giovane dovesse essere 'ingaggiato' direttamente dal suo staff.
Ancora una volta l'inquilino nero della Casa Bianca ha dimostrato la propria bassezza e pochezza morale evitando accuratamente di affrontare anche uno solo degli scottanti punti di obiezione portati dal coraggioso studente Rabee Eid; Obama non é altro, nel rapporto perverso che lega tramite la potentissima Lobby Ebraica (giudice ultimo di finanziamenti elettorali e di attenzione mediatica alle elezioni presidenziali) la classe dirigente sionista a Washington l'equivalente del 'Negro di Casa Stephen' nel recente Spaghetti-Blaxplotation-Western tarantiniano 'Django Unchained'.
Siamo certi che quando il piantatore razzista Candie (Israele) sarà ucciso dalla Resistenza, il Negro di Casa (Obama o un suo successore) continuerà a combattere in suo nome, esattamente come Stephen fa nel film di Tarantino.
Poco dopo il suo coraggioso intervento, membri della 'security' sionazista presente all'evento lo hanno afferrato e, malmenandolo brutalmente, lo hanno portato fuori dell'aula dove Obanana stava parlando, al che, dimostrando una 'verve' da guitto di quart'ordine, il Presidente Usa ha pensato bene di fare dello spirito sull'accaduto dicendo che non si sarebbe sentito a casa se non ci fosse stata almeno un'interruzione e suggerendo che il giovane dovesse essere 'ingaggiato' direttamente dal suo staff.
Ancora una volta l'inquilino nero della Casa Bianca ha dimostrato la propria bassezza e pochezza morale evitando accuratamente di affrontare anche uno solo degli scottanti punti di obiezione portati dal coraggioso studente Rabee Eid; Obama non é altro, nel rapporto perverso che lega tramite la potentissima Lobby Ebraica (giudice ultimo di finanziamenti elettorali e di attenzione mediatica alle elezioni presidenziali) la classe dirigente sionista a Washington l'equivalente del 'Negro di Casa Stephen' nel recente Spaghetti-Blaxplotation-Western tarantiniano 'Django Unchained'.
Siamo certi che quando il piantatore razzista Candie (Israele) sarà ucciso dalla Resistenza, il Negro di Casa (Obama o un suo successore) continuerà a combattere in suo nome, esattamente come Stephen fa nel film di Tarantino.
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La 24esima flottiglia iraniana si trova nel porto di Colombo, capitale dello Sri Lanka!
Come annunciato negli scorsi giorni, dopo avere lasciato il porto cinese di Zhangjiagang e avere ri-attraversato lo Stretto di Malacca abbandonando le acque dell'Oceano Pacifico (raggiunte per la prima volta dai tempi della Rivoluzione Islamica) per quelle del più piccolo Oceano Indiano la 'Sabalan' e la 'Kharg', navi dell'IRIN costituenti la 24esima flottiglia, hanno calato l'ancora presso i moli di Colombo, capitale dell'ex-Isola di Ceylon (Oggi Sri Lanka).
Il Comandante della flottiglia, Capitano Seyyed Omid Golestaneh si é complimentato con i propri uomini, che sono stati in grado, con turni serratissimi contraddistinti dal più alto grado di efficienza, di percorrere oltre 13,000 chilometri in circa 40 giorni. Il Capitano ha rimarcato come la crociera della marina militare iraniana voglia estendere "Un messaggio di pace e solidarietà" a tutti i popoli dell'Asia e non costituire affatto una minaccia per chicchessia.
Negli ultimi anni le forze navali di Teheran hanno "mostrato la bandiera" nell'Oceano Indiano, nel Mar Rosso, nel Mediterraneo, adesso nel Pacifico e, nel prossimo futuro hanno annunciato di voler solcare persino le acque dell'Atlantico, in una grande espansione delle proprie potenzialità operative.
Il Comandante della flottiglia, Capitano Seyyed Omid Golestaneh si é complimentato con i propri uomini, che sono stati in grado, con turni serratissimi contraddistinti dal più alto grado di efficienza, di percorrere oltre 13,000 chilometri in circa 40 giorni. Il Capitano ha rimarcato come la crociera della marina militare iraniana voglia estendere "Un messaggio di pace e solidarietà" a tutti i popoli dell'Asia e non costituire affatto una minaccia per chicchessia.
Negli ultimi anni le forze navali di Teheran hanno "mostrato la bandiera" nell'Oceano Indiano, nel Mar Rosso, nel Mediterraneo, adesso nel Pacifico e, nel prossimo futuro hanno annunciato di voler solcare persino le acque dell'Atlantico, in una grande espansione delle proprie potenzialità operative.
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Le autorità siriane restituiscono alla Surete libanese il terrorista wahabita Hassan Srour!
Il cialtrone raffigurato in foto é Hassan Srour, mercenario terrorista wahabita di nazionalità libanese che si era infiltrato in Siria insieme ad altri compari per prendere parte all'insorgenza terrorista finanziata dal complotto turco-saudita-qatariota-NATO contro il Presidente Assad, il suo legittimo Governo e il Popolo e la Civiltà siriana.
Purtroppo la fortuna non lo ha assistito e, appena entrato nel paese che voleva contribuire a mettere a ferro e fuoco Srour é stato catturato dall'Esercito arabo siriano nella regione di Talkhalakh (per fare un esempio: come se un Italiano volesse 'Invadere la Svizzera' e venga arrestato subito dopo Chiasso).
Adesso, dopo circa un anno di "ospitalità" nelle patrie galere siriane, Srour é stato ufficialmente 'restituito' alle autorità libanesi, dietro l'assicurazione che verrà perseguito e giudicato per i suoi crimini; il Dipartimento Generale di Sicurezza, diretto dal Maggior Generale Abbas Ibrahim, si é fatto garante della cosa.
La Siria riconsegna regolarmente anche i cadaveri dei terroristi libanesi abbattuti nel suo territorio, quando riesce a identificarli: alcuni mesi fa restituì anche la salma di Huseyn Srour, fratello di Hassan.
Purtroppo la fortuna non lo ha assistito e, appena entrato nel paese che voleva contribuire a mettere a ferro e fuoco Srour é stato catturato dall'Esercito arabo siriano nella regione di Talkhalakh (per fare un esempio: come se un Italiano volesse 'Invadere la Svizzera' e venga arrestato subito dopo Chiasso).
Adesso, dopo circa un anno di "ospitalità" nelle patrie galere siriane, Srour é stato ufficialmente 'restituito' alle autorità libanesi, dietro l'assicurazione che verrà perseguito e giudicato per i suoi crimini; il Dipartimento Generale di Sicurezza, diretto dal Maggior Generale Abbas Ibrahim, si é fatto garante della cosa.
La Siria riconsegna regolarmente anche i cadaveri dei terroristi libanesi abbattuti nel suo territorio, quando riesce a identificarli: alcuni mesi fa restituì anche la salma di Huseyn Srour, fratello di Hassan.
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giovedì 21 marzo 2013
Mentre Samir Issawi langue ancora nelle galere sionaziste Sharawna a Gaza riceve la visita della madre!
Il detenuto politico palestinese Samir Issawi, sull'orlo della morte a causa del suo prolungato sciopero della fame, é stato giudicato dai medici del carcere sionazista nella cui clinica si trova ricoverato, come troppo debole ed esausto per poter assistere alla prevista udienza durante la quale il suo caso (di detenuto rilasciato nell'ambito della trattativa indiretta con Hamas lo scorso autunno, poi illegalmente ri-arrestato dal regime ebraico) sarebbe stato rivisto e aggiornato, ma l'udienza si terrà comunque in sua assenza.
Invece Ayman Sharawna, recentemente rilasciato in cambio del suo trasferimento coatto a Gaza per 10 anni, ha potuto finalmente ricevere la visita di sua madre, Laila Ghannam, la quale, per solidarietà con suo figlio, si era a sua volta sottoposta a uno sciopero della fame che l'aveva costretta al ricovero in ospedale.
Anche Sharawna, esattamente come Issawi, era stato illegalmente ri-arrestato dalla polizia sionista alcuni mesi dopo il proprio rilascio. Anche da qui si vede con evidenza come sia impossibile imporre a Tel Aviv il rispetto della parola data se non si ha un leverage di forza da usare come pegno; anche per questo in una recente dichiarazione Sharawna ha invitato la Resistenza palestinese a catturare "molti altri" soldati sionisti da tenere come ostaggi all'uopo.
Invece Ayman Sharawna, recentemente rilasciato in cambio del suo trasferimento coatto a Gaza per 10 anni, ha potuto finalmente ricevere la visita di sua madre, Laila Ghannam, la quale, per solidarietà con suo figlio, si era a sua volta sottoposta a uno sciopero della fame che l'aveva costretta al ricovero in ospedale.
Anche Sharawna, esattamente come Issawi, era stato illegalmente ri-arrestato dalla polizia sionista alcuni mesi dopo il proprio rilascio. Anche da qui si vede con evidenza come sia impossibile imporre a Tel Aviv il rispetto della parola data se non si ha un leverage di forza da usare come pegno; anche per questo in una recente dichiarazione Sharawna ha invitato la Resistenza palestinese a catturare "molti altri" soldati sionisti da tenere come ostaggi all'uopo.
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Assad: "La vittoria per la Siria e il suo popolo é vicina, poi verrà il momento della ricostruzione e della Pace!"
A riaffermare come, nonostante gesti sempre più inconsulti e disperati, l'insorgenza terrorista suscitata contro la Siria dalle forze del complotto imperialista wahabita, americano e sionista sia ormai in un vicolo cieco e prossima alla sua sconfitta definitiva (solo così si può capire la logica perversa del 'tanto peggio tanto meglio' dietro ad attacchi codardi come quello a base di clorene contro i civili di Khan al-Assal) ci ha pensato nella giornata di ieri il Presidente siriano Bashir al-Assad che, accompagnato dalla First Lady, ha visitato il Centro Educativo Sperimentale per le Belle Arti, a Damasco, intrattenendosi a parlare con insegnanti e studenti e rendendo omaggio a tutti i martiri del mondo della Scuola e dell'Educazione che hanno dato la vita negli ultimi due anni.
"La lotta a cui la Siria é chiamata é una lotta di volontà e Resistenza", ha dichiarato Assad il quale ha rassicurato sul fatto che un rivolgimento vittorioso e definitivo é ormai all'orizzonte, dopodiché il Paese sarà libero a dedicarsi alla ricostruzione completa dei danni subiti in 24 mesi di lotte, processo che, nelle zone più precocemente liberate dalla presenza di provocatori terroristi é già a buon punto; nella stessa capitale Damasco, infatti, l'Università, dolorosamente colpita da un sanguinoso attentato nei mesi scorsi é stata rapidamente restaurata e rimessa in grado di svolgere al meglio le sue normali funzioni.
"La lotta a cui la Siria é chiamata é una lotta di volontà e Resistenza", ha dichiarato Assad il quale ha rassicurato sul fatto che un rivolgimento vittorioso e definitivo é ormai all'orizzonte, dopodiché il Paese sarà libero a dedicarsi alla ricostruzione completa dei danni subiti in 24 mesi di lotte, processo che, nelle zone più precocemente liberate dalla presenza di provocatori terroristi é già a buon punto; nella stessa capitale Damasco, infatti, l'Università, dolorosamente colpita da un sanguinoso attentato nei mesi scorsi é stata rapidamente restaurata e rimessa in grado di svolgere al meglio le sue normali funzioni.
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PFLP e Fatah al-Intifada inviano delegazioni in visita agli Hezbollah libanesi: "La Resistenza é la sola via sicura!"
Ancora una volta il Movimento sciita libanese Hezbollah dimostra la sua preziosa funzione di stimolo e di esempio per le fazioni palestinesi, ospitando nel giro di poche ore ben due diverse delegazioni di storici gruppi di Resistenza all'occupazione ebraica a non desistere dalla strada del confronto e dello scontro senza "trattative" o "riconoscimenti" di sorta verso il regime di Tel Aviv, diabolica entità che capisce solo il linguaggio della forza e delle armi, come ampiamente dimostrato dall'esperienza libanese tra il 1975 e il 2006 (e oltre).
Nella giornata di ieri una delegazione del Fronte Popolare per la Liberazone della Palestina ha visitato il Quartier Generale di Hezbollah vicino Al-Biqa; ricevuti con tutti gli onori i graditi ospiti del PFLP hanno ricevuto la lode dei loro anfitrioni per la posizione netta e chiara del loro movimento contro ogni 'accordo' con Israele, la cui doppiezza e malafede é manifesta in ogni occasione in cui gli si chieda di rispettare la parola data (anche nel recente caso dei prigionieri politici rilasciati e poi nuovamente arrestati).
Quasi contemporaneamente una delegazione di Fatah al-Intifada, organizzazione conosciuta anche come 'Fazione Abu Musa' determinata a far scoppiare una nuova, terza sollevazione popolare come mezzo 'principe' per affermare i Diritti palestinesi sulla loro terra, é stata ospite del Capo del Politburo di Hezbollah, Ibrahim Amine as-Sayyed. I delegati, tra cui Zihad al-Sagher e Abu Hazem sono stati invitati da Hezbollah a mobilitarsi per una riconciliazione nazionale palestinese che cementi la determinazione popolare a lottare e Resistere con ogni mezzo contro l'occupazione ebraica (anziché illudersi di poterla 'riconoscere' e 'negoziare' con essa).
Nella giornata di ieri una delegazione del Fronte Popolare per la Liberazone della Palestina ha visitato il Quartier Generale di Hezbollah vicino Al-Biqa; ricevuti con tutti gli onori i graditi ospiti del PFLP hanno ricevuto la lode dei loro anfitrioni per la posizione netta e chiara del loro movimento contro ogni 'accordo' con Israele, la cui doppiezza e malafede é manifesta in ogni occasione in cui gli si chieda di rispettare la parola data (anche nel recente caso dei prigionieri politici rilasciati e poi nuovamente arrestati).
Quasi contemporaneamente una delegazione di Fatah al-Intifada, organizzazione conosciuta anche come 'Fazione Abu Musa' determinata a far scoppiare una nuova, terza sollevazione popolare come mezzo 'principe' per affermare i Diritti palestinesi sulla loro terra, é stata ospite del Capo del Politburo di Hezbollah, Ibrahim Amine as-Sayyed. I delegati, tra cui Zihad al-Sagher e Abu Hazem sono stati invitati da Hezbollah a mobilitarsi per una riconciliazione nazionale palestinese che cementi la determinazione popolare a lottare e Resistere con ogni mezzo contro l'occupazione ebraica (anziché illudersi di poterla 'riconoscere' e 'negoziare' con essa).
Ancora una volta echeggiano gli spari a Tripoli siriaca, respinto un tentativo d'attacco al quartiere alawita!
Per l'ennesima volta nel corso degli ultimi mesi la città settentrionale libanese di Tripoli Siriaca si trova, esasperata dalle azioni irresponsabili di rozzi e superficiali 'imam' autoproclamati (come il wahabita 'sceicco' Qassir) e di politici capaci di sacrificare decenni di sforzi per la tolleranza e la coesistenza pacifica per un misero incremento del loro prestigio (come Nadim Koteish, dell'Alleanza 14 Marzo), a fare da 'termometro' delle gravi tensioni etniche e settarie che travagliano il paese.
Secondo quanto riportato dai media locali, nella serata di ieri, tafferugli e scontri si sono registrati attorno all'Ospedale Governativo di Qobbeh, probabilmente legati al tentativo di complici locali dei terroristi mercenari attivi in Siria di prelevare strumenti medici o riserve di farmaci da usare nelle cliniche clandestine messe su dagli imam estremisti e dai politici del 14 Marzo vicino al confine, dove vengono accolti e curati qaedisti feriti in Siria.
Subito dopo le violenze si sono ripercosse lungo i confini tra il rione alawita di Jabal Mohsen, strenuamente e intensamente filo-siriano e filo-Assad, e il misero "slum" sunnita di Bab al-Tabaneh, dove la maggior parte della popolazione é analfabeta e disoccupata e facilmente impressionabile dal rozzo messaggio estremista degli amici di Al-Qaeda.
Almeno due persone sarebbero state uccise e cinque ferite nel tentativo sunnita di dare l'assalto al quartiere "rivale", fallito anche questa volte come le precedenti. Subito l'Armee Libanaise é intervenuta a dividere i rivali schierandosi lungo Boulevard Talaat al-Omari e Syria Street e nella zona di Bakkar.
Nonostante da parte sunnita siano state lanciate alcune granate 'Energa' contro le truppe regolari, non vi sono notizie né di feriti né di vittime nei ranghi dell'Esercito.
Secondo quanto riportato dai media locali, nella serata di ieri, tafferugli e scontri si sono registrati attorno all'Ospedale Governativo di Qobbeh, probabilmente legati al tentativo di complici locali dei terroristi mercenari attivi in Siria di prelevare strumenti medici o riserve di farmaci da usare nelle cliniche clandestine messe su dagli imam estremisti e dai politici del 14 Marzo vicino al confine, dove vengono accolti e curati qaedisti feriti in Siria.
Subito dopo le violenze si sono ripercosse lungo i confini tra il rione alawita di Jabal Mohsen, strenuamente e intensamente filo-siriano e filo-Assad, e il misero "slum" sunnita di Bab al-Tabaneh, dove la maggior parte della popolazione é analfabeta e disoccupata e facilmente impressionabile dal rozzo messaggio estremista degli amici di Al-Qaeda.
Almeno due persone sarebbero state uccise e cinque ferite nel tentativo sunnita di dare l'assalto al quartiere "rivale", fallito anche questa volte come le precedenti. Subito l'Armee Libanaise é intervenuta a dividere i rivali schierandosi lungo Boulevard Talaat al-Omari e Syria Street e nella zona di Bakkar.
Nonostante da parte sunnita siano state lanciate alcune granate 'Energa' contro le truppe regolari, non vi sono notizie né di feriti né di vittime nei ranghi dell'Esercito.
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mercoledì 20 marzo 2013
Gli Sciiti siriani, ben protetti dalla loro milizia, festeggiano Hazrat Zeinab, nipote di Maometto, eroina di Karbala!!
Queste fantastiche immagini, con la loro rutilante bellezza, ci testimoniano come, anche nel bel mezzo della lotta e delle sofferenze della battaglia contro i rozzi, ignoranti e crudeli mercenari salafiti stranieri pagati da Arabia Saudita, Qatar e Turchia per combattere la battaglia di Israele contro la Siria, il suo popolo e la sua cultura millenaria, gli Sciiti non abbiano perso la voglia di festeggiare con tutto lo sfarzo possibile di questi tempi l'anniversario di Hazrat Zainab, nipote del Profeta Maometto, e eroina della Battaglia di Karbala.
Ovviamente gli Sciiti siriani possono dedicarsi a festeggiare la loro patrona perché sono efficacemente protetti dall'Esercito arabo siriano e dalla milizia "Lijan", creata fin dalle prime avvisaglie di attacco terroristico contro il paese per sorvegliare e preservare tutti i luoghi sacri sciiti, meta di pellegrinaggi da tutto il Medio Oriente: Libano, Irak, Iran, Yemen e molti altri paesi ancora.
Ovviamente gli Sciiti siriani possono dedicarsi a festeggiare la loro patrona perché sono efficacemente protetti dall'Esercito arabo siriano e dalla milizia "Lijan", creata fin dalle prime avvisaglie di attacco terroristico contro il paese per sorvegliare e preservare tutti i luoghi sacri sciiti, meta di pellegrinaggi da tutto il Medio Oriente: Libano, Irak, Iran, Yemen e molti altri paesi ancora.
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Leader wahabita libanese gravemente ferito in Siria viene 'contrabbandato' oltreconfine a Baalbek!
Quello che vediamo sorridere come un ebete nella foto é lo sciacallo wahabita Hussein Ali Dergham, terrorista di Al-nusra di origine libanese che, sconfitto sul campo come tutti i suoi compari dall'Esercito arabo siriano, é stato trasportato in fretta e furia oltre il confine libanese fino a una clinica di Baalbek, dove la sua poco preziosa vita é stata per ora salvata dalle ferite ricevute.
Questo fatto dimostra come il confine tra Libano e Siria (male demarcato dai colonialisti francesi su basi puramente settarie, senza alcuna reale base geografica) sia ancora poroso per gruppi di fiancheggiatori e sostenitori del terrorismo in Siria e come sia assolutamente necessario dare seguito alle recenti parole del Generale Qahwaji e chiuderlo una volta per tutte.
Altrimenti, il pericolo di una "operazione di pulizia" oltreconfine da parte delle truppe siriane diventerebbe sempre più palpabile e probabile, del resto, se il Paese dei Cedri non dimostrasse sufficiente polso e volontà politica per fare pulizia della feccia e della canaglia wahabita per conto proprio non ci si può aspettare che il Presidente Assad e i suoi generali siano disposti a lasciare che i terroristi nemici della Siria trovino asilo e quartiere a pochi passi oltre la frontiera.
Questo fatto dimostra come il confine tra Libano e Siria (male demarcato dai colonialisti francesi su basi puramente settarie, senza alcuna reale base geografica) sia ancora poroso per gruppi di fiancheggiatori e sostenitori del terrorismo in Siria e come sia assolutamente necessario dare seguito alle recenti parole del Generale Qahwaji e chiuderlo una volta per tutte.
Altrimenti, il pericolo di una "operazione di pulizia" oltreconfine da parte delle truppe siriane diventerebbe sempre più palpabile e probabile, del resto, se il Paese dei Cedri non dimostrasse sufficiente polso e volontà politica per fare pulizia della feccia e della canaglia wahabita per conto proprio non ci si può aspettare che il Presidente Assad e i suoi generali siano disposti a lasciare che i terroristi nemici della Siria trovino asilo e quartiere a pochi passi oltre la frontiera.
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Ayman Sharawna: "Due, Tre, molti altri 'gilad schalit' necessari per garantire la libertà a tutti i prigionieri politici palestinesi!"
Dopo essersi quasi ucciso a forza di digiunare, causando gravissimi danni ai propri reni e al suo metabolismo, l'eroico ex-prigioniero politico Ayman Sharawna, nella clinica della Striscia di Gaza in cui é stato immediatamente ricoverato dopo la sua espulsione coatta dalla Cisgiordania occupata dai sionisti, sta facendo del proprio meglio, sotto attenta osservazione medica, per rimettersi in forma. Sarà un processo lungo e faticoso, ma, dal punto di vista mentale e morale, la situazione é già migliorata grandemente e l'ex-detenuto ha offerto ai reporter della Striscia la sua personale visione di come sia possibile ottenere il rilascio di tutti gli altri detenuti politici palestinesi.
Il segreto, secondo Sharawna, sta nel portare a termine nuove operazioni di rapimento di soldati sionisti, simili a quella dell'Ebreo francese Gilad Schalit, per il cui rilascio, originariamente anche lui, ingiustamente condannato a una pena detentiva di 38 anni, era stato inizialmente liberato lo scorso autunno 2012. Era stata la cronica mancanza di rispetto per la parola data a causare, in seguito, il ri-arresto di Saharawna da parte delle forze del regime ebraico, in protesta contro le quali lui diede quindi inizio all'epopea del proprio sciopero della fame.
Anziché pensare a illusorie "riconciliazioni" con Fatah o a disastrosi "riconoscimenti" di Israele la leadeship di Hamas farebbe bene a prendere esempio dalle parole dell'ex-detenuto e cominciare a preparare una nuova operazione di liberazione di massa di prigionieri: magari questa volta con due o tre ostaggi sionisti, da liberare in sequenza. In questo modo, se dopo la prima liberazione Tel Aviv cominciasse a ri-arrestare ex-prigionieri a farne le spese potrebbero essere gli ostaggi rimanenti.
Il segreto, secondo Sharawna, sta nel portare a termine nuove operazioni di rapimento di soldati sionisti, simili a quella dell'Ebreo francese Gilad Schalit, per il cui rilascio, originariamente anche lui, ingiustamente condannato a una pena detentiva di 38 anni, era stato inizialmente liberato lo scorso autunno 2012. Era stata la cronica mancanza di rispetto per la parola data a causare, in seguito, il ri-arresto di Saharawna da parte delle forze del regime ebraico, in protesta contro le quali lui diede quindi inizio all'epopea del proprio sciopero della fame.
Anziché pensare a illusorie "riconciliazioni" con Fatah o a disastrosi "riconoscimenti" di Israele la leadeship di Hamas farebbe bene a prendere esempio dalle parole dell'ex-detenuto e cominciare a preparare una nuova operazione di liberazione di massa di prigionieri: magari questa volta con due o tre ostaggi sionisti, da liberare in sequenza. In questo modo, se dopo la prima liberazione Tel Aviv cominciasse a ri-arrestare ex-prigionieri a farne le spese potrebbero essere gli ostaggi rimanenti.
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Michel Aoun: "Terroristi wahabiti in Siria sono agenti ed alleati di Israele!" Il monito dell'Ex-generale!!
Il leader del Movimento Libero Patriottico, partito maronita libanese alleato con Amal ed Hezbollah, l'Ex-generale Michel Aoun, ha dichiarato in una intervista rilasciata ieri sera che "E' più che evidente" a qualunque osservatore imparziale degli eventi che recentemente stanno travagliando la Siria, e in misura minore anche il Libano, come i mercenari terroristi anti-Assad abbiano stretto una alleanza con il regime ebraico di occupazione della Palestina.
"La cosa può non essere pubblicizzata apertamente, ma basta vedere la condotta dei gruppi e delle cellule terroriste che operano in Siria per notare immediatamente come il loro agire si iscriva perfettamente nel solco dei desideri israeliani". Anche il continuo sequestro di armi e apparecchiature israeliane presenti in gran quantità negli arsenali a disposizione degli estremisti stranieri indica eloquentemente il livello di sostegno che Tel Aviv produce a favore di questi suoi 'alleati'.
Aoun ha lanciato l'appello a tutte le forze progressiste del Medio Oriente di unire gli sforzi affinché l'insorgenza terrorista in Siria venga definitivamente sconfitta, altrimenti, ha aggiunto, la loro nefasta influenza si estenderà, dalla Siria al Libano (come già minaccia di fare a causa dell'irresponsabile condotta di alcuni religiosi estremisti e politicanti senza scrupoli) ma anche ad altri paesi della regione, destabilizzandoli e indebolendoli.
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martedì 19 marzo 2013
Il Generale Qahwaji dichiara che: "Il Libano non é mai stato in pericolo negli ultimi otto anni come negli scorsi giorni!"
Il Comandante supremo dell'Armee Libanaise Generale Jean Qahwaji in una intervista al quotidiano "As-Safir" ha dichiarato che il momento di tensione verificatosi gli scorsi giorni con l'agguato ai due Sceicchi sunniti nel quartiere di Khandaq al-Ghamiq ha portato il Libano "vicino a una soglia di pericolo per la sua stabilità interna che non si era toccata almeno dal 2005". Con ciò facendo riferimento all'assassinio di Rafic Hariri, politico sunnita che era in procinto di varare una inedita alleanza elettorale coi partiti sciiti.
Con ciò il Generale libanese ritiene che la soglia di deflagrazione delle tensioni settarie che si é sfiorata con l'attacco del week-end sia stata anche più pericolosa dell'invasione sionista del 2006; ma questo é abbastanza logico anche perché una minaccia esterna, come quella israeliana può se mai far dimenticare odi e rivalità interne che da sempre, al contrario, costituiscono il vero "tallone d'Achille" del Paese dei Cedri.
Ma con la frase immediatamente successiva Qahwaji dichiara il "cessato allarme" affermando che adesso il personale dell'Armee é pronto a prevenire qualunque scontro settario all'interno e, contemporaneamente, si sta preparando a una decisiva azione militare sui confini per interrompere del tutto transiti di armi e miliziani verso la Siria in modo da evitare che l'Esercito di Damasco senta il bisogno di intervenire direttamente oltre la frontiera.
Il Governo del Presidente Assad negli ultimi giorni aveva invitato Beirut ad assicurare il suo controllo sul confine a scanso di possibili 'operazioni di polizia' anti-terrorismo da parte dell'Esercito arabo siriano.
Con ciò il Generale libanese ritiene che la soglia di deflagrazione delle tensioni settarie che si é sfiorata con l'attacco del week-end sia stata anche più pericolosa dell'invasione sionista del 2006; ma questo é abbastanza logico anche perché una minaccia esterna, come quella israeliana può se mai far dimenticare odi e rivalità interne che da sempre, al contrario, costituiscono il vero "tallone d'Achille" del Paese dei Cedri.
Ma con la frase immediatamente successiva Qahwaji dichiara il "cessato allarme" affermando che adesso il personale dell'Armee é pronto a prevenire qualunque scontro settario all'interno e, contemporaneamente, si sta preparando a una decisiva azione militare sui confini per interrompere del tutto transiti di armi e miliziani verso la Siria in modo da evitare che l'Esercito di Damasco senta il bisogno di intervenire direttamente oltre la frontiera.
Il Governo del Presidente Assad negli ultimi giorni aveva invitato Beirut ad assicurare il suo controllo sul confine a scanso di possibili 'operazioni di polizia' anti-terrorismo da parte dell'Esercito arabo siriano.
Vigliacchi terroristi wahabiti usano gas al cloro contro il villaggio di Khan al-Assal!
Infuriati e impotenti per la loro ignominiosa cacciata da Aleppo e dalla maggior parte di tutto il Governatorato circostante i terroristi wahabiti di Al-Nusra e della brigata Tawheed, foraggiati da Turchia, Arabia Saudita e Qatar, non hanno esitato di fronte alla crudele codardia di usare un razzo carico di gas di cloro contro la popolazione del villaggio di Khan al-Assal, uccidendo almeno 25 persone, per la maggior parte donne e bambini.
Il gas di cloro é la più rozza ed elementare 'arma chimica' della Storia, tanto che i primi usi di agente chimico nella Prima Guerra Mondiale vedevano protagonista proprio questa sostanza: inalato esso ulcera e fa sangunare le pareti interne delle mucose respiratorie, facendo affogare la vittima nel proprio stesso sangue. Anche chi venga esposto solo parzialmente può riportare gravissime bruciature al naso, alla bocca, agli occhi. Inutile contro truppe regolari dotate anche delle più rudimentali ed elementari maschere antigas, il gas di cloro é però pericolosissimo se lanciato contro civil inermi e inconsapevoli delle misure di difesa da prendere contro di esso.
Il Governo del Presidente Assad ha subito inviato verso il villaggio colpito un'unità speciale dell'Esercito addestrata nelle prassi anti-NBC e ha denunciato l'uso di un'arma tanto crudele e vigliacca che, guardacaso, é avvenuto nel totale silenzio degli ipocriti mass media occidentali che in passato avevano strombazzato ipotetiche (e fasulle) "minacce chimiche" da parte del Governo legittimo.
La Russia, per voce del suo Ministro degli Esteri Lavrov, ha condannato a sua volta l'accaduto, notando come esso dimostri l'impossibilità di addivenire a trattative con frange estremiste in grado di commettere simili enormità.
Il gas di cloro é la più rozza ed elementare 'arma chimica' della Storia, tanto che i primi usi di agente chimico nella Prima Guerra Mondiale vedevano protagonista proprio questa sostanza: inalato esso ulcera e fa sangunare le pareti interne delle mucose respiratorie, facendo affogare la vittima nel proprio stesso sangue. Anche chi venga esposto solo parzialmente può riportare gravissime bruciature al naso, alla bocca, agli occhi. Inutile contro truppe regolari dotate anche delle più rudimentali ed elementari maschere antigas, il gas di cloro é però pericolosissimo se lanciato contro civil inermi e inconsapevoli delle misure di difesa da prendere contro di esso.
Il Governo del Presidente Assad ha subito inviato verso il villaggio colpito un'unità speciale dell'Esercito addestrata nelle prassi anti-NBC e ha denunciato l'uso di un'arma tanto crudele e vigliacca che, guardacaso, é avvenuto nel totale silenzio degli ipocriti mass media occidentali che in passato avevano strombazzato ipotetiche (e fasulle) "minacce chimiche" da parte del Governo legittimo.
La Russia, per voce del suo Ministro degli Esteri Lavrov, ha condannato a sua volta l'accaduto, notando come esso dimostri l'impossibilità di addivenire a trattative con frange estremiste in grado di commettere simili enormità.
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Hamas ancora costretto a smentire suo coinvolgimento nelle repressioni violente in Egitto!
Ancora una volta Hamas prende la parola per respingere le accuse di stare contribuendo con una presenza armata di suoi militanti alla repressione governativa egiziana contro gli avversari politici correndo così in aiuto della traballate autorità del Presidente Mursi, espressione della locale Fratellanza Musulmana. Questa volte le accuse in merito sono state lanciate dal quotidiano "Al-Ahram al-Arabi".
La smentita di Hamas, ancora una volta pronunciata dal dirigente Moussa Abu Marzouk, 'ingegnere' insieme a Khaled Mishaal del 'dietro front' che ha portato il Movimento Musulmano ad allinearsi con gli emirati conservatori del petrolio e a tradire Iran e Siria, sono questa volta particolarmente articolate e vertono sulla ripetizione del concetto che Hamas non ha mai portato le sue lotte politiche fuori dalla Palestina occupata, come ha ripetuto Marzouk ricordando invece i leader martiri di Hamas come Mahmoud al-Mabhouh e lo Sceicco Azzedine Khalil uccisi dal regime ebraico a Dubai e Damasco.
Ovviamente il discorso di Marzouk é falso fin dall'inizio perché tace la fondamentale differenza che esisteva tra dirigenti come Mabhouh e Khalil e traditori venduti come lui, Mishaal e ad esempio Kamal Ghanaja, leader di Hamas ucciso in Siria mentre si prodigava per aiutare i terroristi wahabiti. Mabhouh, ucciso mentre stava per incontrarsi con agenti iraniani e Khalil, perito pur trovandosi sotto l'ospitalità generosa di Assad, avrebbero preferito farsi amputare un braccio piuttosto che tradire i loro alleati dell'Asse della Resistenza.
A guidare Hamas oggi invece sono sciacalli senza onore che possono anche 'prestare' qualche centinaio d'armati come mercenari a un Presidente malaccorto e superficiale come Mursi che é riuscito in poche settimane ad alienarsi le simpatie persino di una fascia del suo stesso elettorato e ora barcolla su una poltrona malsicura quanto quella di Mubarak...
La smentita di Hamas, ancora una volta pronunciata dal dirigente Moussa Abu Marzouk, 'ingegnere' insieme a Khaled Mishaal del 'dietro front' che ha portato il Movimento Musulmano ad allinearsi con gli emirati conservatori del petrolio e a tradire Iran e Siria, sono questa volta particolarmente articolate e vertono sulla ripetizione del concetto che Hamas non ha mai portato le sue lotte politiche fuori dalla Palestina occupata, come ha ripetuto Marzouk ricordando invece i leader martiri di Hamas come Mahmoud al-Mabhouh e lo Sceicco Azzedine Khalil uccisi dal regime ebraico a Dubai e Damasco.
Ovviamente il discorso di Marzouk é falso fin dall'inizio perché tace la fondamentale differenza che esisteva tra dirigenti come Mabhouh e Khalil e traditori venduti come lui, Mishaal e ad esempio Kamal Ghanaja, leader di Hamas ucciso in Siria mentre si prodigava per aiutare i terroristi wahabiti. Mabhouh, ucciso mentre stava per incontrarsi con agenti iraniani e Khalil, perito pur trovandosi sotto l'ospitalità generosa di Assad, avrebbero preferito farsi amputare un braccio piuttosto che tradire i loro alleati dell'Asse della Resistenza.
A guidare Hamas oggi invece sono sciacalli senza onore che possono anche 'prestare' qualche centinaio d'armati come mercenari a un Presidente malaccorto e superficiale come Mursi che é riuscito in poche settimane ad alienarsi le simpatie persino di una fascia del suo stesso elettorato e ora barcolla su una poltrona malsicura quanto quella di Mubarak...
Il vicesegretario di Hezbollah esprime solidarietà ai sunniti per il codardo attacco ai due sceicchi!
Il Vicesegretario del movimento libanese Hezbollah, Sceicco Naim Qassem, ha echeggiato le parole del vertice del suo partito e di quello dell'altra principale formazione sciita, Amal, nel condannare senza mezzi termini l'aggressione recentemente patita dai due religiosi sunniti del 'Dar el-Fatwa', Sceicchi Mazen Hariri e Ahmed Fakhran, sorpresi mentre attraversavano il quartiere di Khandaq al-Ghamiq da una torma di giovani drogati che li hanno aggrediti e percossi.
Le dichiarazioni dei partiti sciiti sono state apprezzate dal capo del 'Dar el-Fatwa' il Gran Mufti sunnita Mohammed Qabbani, che ha correttamente individuato dietro l'increscioso episodio il tentativo di far lievitare la tensione settaria tra sunniti e sciiti. Il Gran Mufti recentemente ha preferito ritirarsi dall'amministrazione quotidiana dell'influente organizzazione sunnita che presiede, si dice per sottrarsi al 'pressing' di quelle figure che vorrebbero mobilitare anche gli strati non-estremisti della setta a favore dei terroristi wahabiti presenti in Siria.
Ovviamente, per screditare la politica moderata e di 'non-intervento' nelle faccende siriane propugnata da Qabbani niente "di meglio" (nell'ottica distorta degli amici dei terroristi) che riportare il Libano indietro di 30 anni al periodo delle rivalità etniche e religiose interne che contraddistinsero i periodi più bui della Guerra Civile del 1975-1990. "Non dobbiamo permettere a chi vuole manipolarci di raggiungere il proprio obiettivo" ha dichiarato il Gran Mufti Qabbani augurandosi che non solo i responsabili materiali dell'agguato ma chiunque vi sia dietro, vengano presto identificati e puniti.
Le dichiarazioni dei partiti sciiti sono state apprezzate dal capo del 'Dar el-Fatwa' il Gran Mufti sunnita Mohammed Qabbani, che ha correttamente individuato dietro l'increscioso episodio il tentativo di far lievitare la tensione settaria tra sunniti e sciiti. Il Gran Mufti recentemente ha preferito ritirarsi dall'amministrazione quotidiana dell'influente organizzazione sunnita che presiede, si dice per sottrarsi al 'pressing' di quelle figure che vorrebbero mobilitare anche gli strati non-estremisti della setta a favore dei terroristi wahabiti presenti in Siria.
Ovviamente, per screditare la politica moderata e di 'non-intervento' nelle faccende siriane propugnata da Qabbani niente "di meglio" (nell'ottica distorta degli amici dei terroristi) che riportare il Libano indietro di 30 anni al periodo delle rivalità etniche e religiose interne che contraddistinsero i periodi più bui della Guerra Civile del 1975-1990. "Non dobbiamo permettere a chi vuole manipolarci di raggiungere il proprio obiettivo" ha dichiarato il Gran Mufti Qabbani augurandosi che non solo i responsabili materiali dell'agguato ma chiunque vi sia dietro, vengano presto identificati e puniti.
lunedì 18 marzo 2013
Varata la nuova fregata iraniana, mentre la 24esima flottiglia ha 'incontro ravvicinato' con aereo australiano!
Come
avevamo annunciato nei giorni scorsi si é tenuta con successo la cerimonia di inaugurazione della nuova fregata di classe "Moudge", secondo esemplare della linea dopo la "Jamaran", già da molti mesi attiva in missioni di pattugliamento ed esercitazione. A quello che si é rivelato un vero e proprio galà dell'industria nautica e della difesa della Repubblica Islamica hanno partecipato il Presidente Ahmadinejad, il Ministro della Difesa Generale Vahidi, il Capo di SM congiunto Generale Firoozabadi e il Comandante della Marina Contrammiraglio Habibollah Sayyari.
Nel frattempo riceviamo dalle acque circostanti l'isola di Ceylon la notizia che la 24esima flottiglia della Marina Iraniana abbia avuto un incontro con un aereo da ricognizione australiano che, prima di cambiare rotta e tornare alla sua base ha lasciato cadere nelle acque dell'Oceano Indiano diverse boe-sonda per la rilevazione di sommergibili. I sensori sono stati tutti individuati e recuperati dagli equipaggi del 'Sabalan' e del 'Kharg'.
Attualmente le due unità della flottiglia iraniana, dopo avere visitato l'Oceano Pacifico ed essersi fermate nel porto cinese di Zhangjiagang stanno puntando verso la capitale dello Sri Lanka, Colombo, dove getteranno l'ancora tra pochi giorni. Lungo la rotta verso la Cina le navi iraniane avevano incontrato anche un Cacciatorpediniere della Settima Flotta Usa, stupito di vedere navi di Teheran così lontane dal Golfo Persico.
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Teppisti drogati attaccano sceicchi sunniti a Beirut durante un momento di delicata transizione politica!
I due sceicchi sunniti Mazen Hariri and Ahmed Fakhran stavano attraversando a piedi il quartiere di Khandaq al-Ghamiq quando sono stati circondati da una ventina di giovinastri evidentemente sotto l'effetto di sostanze psicotrope e insultati e strattonati; il grave incidente è capitato dopo un delicato annuncio da parte del capo dell'importante associazione sunnita "Dar el Fatwa", il Gran Mufti Mohammad Rashid Qabbani che ha comunicato la sua intenzione di ritirarsi dalle questioni di quotidiana amministrazione dell'organizzazione, in attesa che col prossimo 2014 il suo mandato venga a scadere.
L'annuncio é stato interpretato da molti come un rifiuto del religioso di cedere alle pressioni provenienti da varie parti del campo politico-religioso sunnita che vorrebbero una maggiore mobilitazione della setta a favore dei mercenari terroristi attivi in Siria, che già cercano, con il sostegno di rozzi e ignoranti 'imam' autoproclamati (come lo 'Sceicco' Qassir) e di politici avventuristi e incoscienti (come Nadim Koteish, organizzatore della gazzarra dello scorso ottobre) di trasformare il "Paese dei Cedri" nel retrofronte del complotto imperialista anti-Assad.
Gli Sceicchi sono attualmente ricoverati con ferite superficiali nell'Ospedale Makassed nel quartiere di Tariq al-Jedideh. Il Ministro dell'Interno libanese Marwan Charbel ha dichiarato al canale tv 'Al-Jadeed' che a quanto pare gli aggressori fossero tutti sotto l'effetto dell'hashish quando hanno agito e che la ricerca non solo di quanti abbiano preso parte all'aggressione per poi fuggire, ma anche di eventuali istigatori e manipolatori del gruppo costituisce la priorità di tutte le forze di polizia e di sicurezza di Beirut e dintorni.
Diplomatico saudita sbronzo fradicio a Teheran causa grave incidente al volante della sua Hyundai!
Con circostanze che sarebbero persino ironiche o divertenti se non fossero costate la vita di una persona e gravissime ferite a una seconda, un attaché dell'ambasciata saudita di Teheran si é trovato al centro di un incidente stradale dalle ripercussioni diplomatiche e di costume particolarmente 'scottanti' visto che, al volante della sua Hyundai, é finito fuori strada e si é schiantato su un veicolo in fase di parcheggio mentre era "completamente ubriaco".
Estratto dalla carcassa della sua macchina, il pirata della strada si é qualificato come membro del corpo diplomatico saudita, non prima che i militi della stradale iraniana rinvenissero dall'auto tre contenitori per complessivi tre litri di superalcolici a cui, evidentemente, l'uomo aveva 'attinto' per ridursi all'incapacità di condurre con sicurezza il veicolo. Purtroppo, nell'auto colpita dall'investitore, un cittadino iraniano é morto per il trauma dello scontro, mentre un suo compagno di viaggio ha riportato "serie ferite" che hanno richiesto il suo immediato ricovero in ospedale.
Nonostante in pubblico i membri della Corte di Casa Saoud sottoscrivano una delle versioni più retrograde e conservatrici dell'Islam sunnita (il wahabismo); é noto che in privato parecchi di loro non rinuncino a concedersi libagioni alcoliche: l'attuale capo dei servizi segredi Principe Bandar, ai tempi in cui frequentava regolarmente casa Bush quando era ambasciatore saudita negli Usa era noto per il suo amore per il Rye e il Bourbon americano.
Estratto dalla carcassa della sua macchina, il pirata della strada si é qualificato come membro del corpo diplomatico saudita, non prima che i militi della stradale iraniana rinvenissero dall'auto tre contenitori per complessivi tre litri di superalcolici a cui, evidentemente, l'uomo aveva 'attinto' per ridursi all'incapacità di condurre con sicurezza il veicolo. Purtroppo, nell'auto colpita dall'investitore, un cittadino iraniano é morto per il trauma dello scontro, mentre un suo compagno di viaggio ha riportato "serie ferite" che hanno richiesto il suo immediato ricovero in ospedale.
Nonostante in pubblico i membri della Corte di Casa Saoud sottoscrivano una delle versioni più retrograde e conservatrici dell'Islam sunnita (il wahabismo); é noto che in privato parecchi di loro non rinuncino a concedersi libagioni alcoliche: l'attuale capo dei servizi segredi Principe Bandar, ai tempi in cui frequentava regolarmente casa Bush quando era ambasciatore saudita negli Usa era noto per il suo amore per il Rye e il Bourbon americano.
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Ayman Sharawna viene liberato e portato a Gaza dopo mesi e mesi di sciopero della fame!
Il prigioniero politico palestinese Ayman Sharawna, che dallo scorso mese di luglio si é sottoposto a uno strettissimo sciopero della fame per protestare le condizioni disumane di detenzione cui lui e i suoi compagni di prigionia erano sottoposti dal regime ebraico di occupazione, é stato liberato e ha raggiunto la Striscia di Gaza secondo i termini di un accordo raggiunto nella notte.
Sharawna rimarrà nella Striscia di Gaza liberata dalla Resistenza di Hamas (quando la Resistenza era ancora il fulcro principale delle attività del gruppo) per dieci anni, dopo i quali (se Tel Aviv terrà fede alla parola data, cosa che é tutta da verificare) potrebbe anche tornare nella Cisgiordania occupata. Anche la madre di Sharawna aveva iniziato uno sciopero della fame di solidarietà, che la aveva ridotta a venire ricoverata in ospedale.
Sharawna era uno degli oltre mille detenuti politici liberati dal regime sionista di occupazione in cambio del rilascio dell'ebreo francese Gilad Schalit, ma in seguito era stato riarrestato dalla soldataglia di Tel Aviv, in uno dei mille esempi di quanto possa valere la parola del regime ebraico.
Sharawna rimarrà nella Striscia di Gaza liberata dalla Resistenza di Hamas (quando la Resistenza era ancora il fulcro principale delle attività del gruppo) per dieci anni, dopo i quali (se Tel Aviv terrà fede alla parola data, cosa che é tutta da verificare) potrebbe anche tornare nella Cisgiordania occupata. Anche la madre di Sharawna aveva iniziato uno sciopero della fame di solidarietà, che la aveva ridotta a venire ricoverata in ospedale.
Sharawna era uno degli oltre mille detenuti politici liberati dal regime sionista di occupazione in cambio del rilascio dell'ebreo francese Gilad Schalit, ma in seguito era stato riarrestato dalla soldataglia di Tel Aviv, in uno dei mille esempi di quanto possa valere la parola del regime ebraico.
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domenica 17 marzo 2013
Il cacicco Abu Mazen completamente fuori dalla realtà dichiara: "Non c'é bisogno di una Terza Intifada!"
In una incredibile ed assurda dichiarazione il 'Presidente' stra-scaduto dell'Anp, il cui mandato si é esaurito ormai quattro anni fa, ma che continua imperterrito a piantare il culo sulla poltrona per i suoi meriti nel garantire la continuata occupazione sionista sul territorio cisgiordano, Abu Mazen, ha osato affermare che "Non vi é alcun bisogno di una Terza Intifada".
Secondo il cacicco collaborazionista di Ramallah, i Palestinesi 'Sarebbero in grado di ottenere i loro obiettivi pacificamente'. In tutta la storia del ridicolo "Processo di Pace" Israele ha tenuto fede agli accordi presi come la cavalleria americana teneva fede ai trattati coi pellerossa; gli unici passi indietro fatti dal regime ebraico di occupazione a Gaza, nel Sud del Libano, sono stati ottenuti con la forza delle armi e la Resistenza praticata senza 'se' e senza 'ma'.
Simili deliri fanno capire che genere di 'trappolona' sia quella apparecchiata per 'Hamas' con la possibile 'riconciliazione' con un'entità talmente corrotta e asservita ai desideri sionisti da riuscire a emettere simili comunicati. Caveat emptor!!
Secondo il cacicco collaborazionista di Ramallah, i Palestinesi 'Sarebbero in grado di ottenere i loro obiettivi pacificamente'. In tutta la storia del ridicolo "Processo di Pace" Israele ha tenuto fede agli accordi presi come la cavalleria americana teneva fede ai trattati coi pellerossa; gli unici passi indietro fatti dal regime ebraico di occupazione a Gaza, nel Sud del Libano, sono stati ottenuti con la forza delle armi e la Resistenza praticata senza 'se' e senza 'ma'.
Simili deliri fanno capire che genere di 'trappolona' sia quella apparecchiata per 'Hamas' con la possibile 'riconciliazione' con un'entità talmente corrotta e asservita ai desideri sionisti da riuscire a emettere simili comunicati. Caveat emptor!!
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Immagini scioccanti da Manama! Così gli sgherri wahabiti di Al-Khalifa incrudeliscono contro la popolazione civile inerme!!
Chiediamo perdono per la crudezza delle immagini che, in esclusiva per l'Italia, presentiamo grazie agli sforzi dell'agenzia stampa "Ahlul Bayt", ma la verità sul sacrificio e la sofferenza del valoroso popolo barheini non può venire soffocata dalla cortina di ipocrisie e menzogne occidentaliste che mentre accusano 'a capocchia' il Presidente siriano Assad di inesistenti 'crimini' chiudono sornionamente gli occhi di fronte ai massacri perpetrati dal despota sunnita Al-Khalifa, sostenuto da Usa, Inghilterra, Arabia Saudita e altri corrotti e retrogadi emirati petroliferi del Golfo Persico.
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Ex-membri di Fatah e Anp sorvegliati in Egitto, si temono loro attentati contro rappresentanti di Hamas!
Secondo le rivelazioni di fonti anonime pervenute alle orecchie dei redattori dell'agenzia 'Quds Press' nel corso degli ultimi giorni diversi cittadini palestinesi già membri delle strutture di Fatah o che hanno ricoperto incarichi nella cosiddetta "Autorità Nazionale Palestinese" (che dal 2006 amministra illegalmente la Cisgiordania per conto degli occupanti del regime ebraico) sarebbero stati convocati dalle forze di sicurezza egiziane e i loro movimenti e incontri sottoposti a controlli estremamente intensi e accurati.
Sembra, infatti, che il controspionaggio del Cairo abbia motivo di credere che alcuni palestinesi già legati all'ala nazionalista dell'OLP ma che hanno perso la loro preminenza o i loro incarichi a causa dei rivolgimenti del fallito golpe anti-Hamas e della presa di controllo di Gaza da parte di quest'ultimo potrebbero (ora che rappresentanti del Movimento musulmano sono quasi 'di casa' nell'Egitto di Mursi dominato dall'Ikhwan) aver preparato attentati contro di loro.
Si calcola in circa 4000 il numero di ex-funzionari di Fatah e dell'Anp che, in seguito alla loro clamorosa sconfitta nella Striscia di Gaza dovettero fuggire precipitosamente nel regime di Mubarak, che li accolse a braccia aperte, tra essi molti uomini di Mohamed Dahlan, ex-capo della sicurezza preventiva di Gaza che si é già messo al servizio del Mossad fornendo supporto logistico allo "squadrone della morte" che a Dubai assassinò Mahmoud al-Mabouh.
Sembra, infatti, che il controspionaggio del Cairo abbia motivo di credere che alcuni palestinesi già legati all'ala nazionalista dell'OLP ma che hanno perso la loro preminenza o i loro incarichi a causa dei rivolgimenti del fallito golpe anti-Hamas e della presa di controllo di Gaza da parte di quest'ultimo potrebbero (ora che rappresentanti del Movimento musulmano sono quasi 'di casa' nell'Egitto di Mursi dominato dall'Ikhwan) aver preparato attentati contro di loro.
Si calcola in circa 4000 il numero di ex-funzionari di Fatah e dell'Anp che, in seguito alla loro clamorosa sconfitta nella Striscia di Gaza dovettero fuggire precipitosamente nel regime di Mubarak, che li accolse a braccia aperte, tra essi molti uomini di Mohamed Dahlan, ex-capo della sicurezza preventiva di Gaza che si é già messo al servizio del Mossad fornendo supporto logistico allo "squadrone della morte" che a Dubai assassinò Mahmoud al-Mabouh.
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Mosca avverte: "Se l'UE ritira l'embargo verso i terroristi in Siria la nostra flotta ispezionerà ogni mercantile nel Mediterraneo Orientale!"
Chi abbia avuto negli ultimi giorni il dubbio piacere di consultare il 'gazzettame' occidentalista avrà sicuramente notato il grande fermento che (apparentemente) ha animato le cancellerie inglesi e francesi determinate a ottenere dall'UE un'abolizione unilaterale dell'embargo ai trasferimenti di armi in Siria che permetta a questi paesi di armare a piacimento i terroristi wahabiti legati ad Al-Qaeda ancora presenti nel paese.
Tale 'fregola' armiera franco-britannica é causata dai continui rovesci sul campo subiti dai mercenari sunniti estremisti che necessiterebbero perciò di ben più dei circa 200-300 milioni di dollari di aiuti mensilmente provvisti da turchi, sauditi e qatarioti per riuscire a sopravvivere alla caccia spietata data loro dalle truppe dell'Esercito arabo siriano.
Ma, puntuale, é arrivato da Mosca lo "Stoy!" del Presidente Putin il quale ha fatto annunciare che, in caso di abolizione dell'embrargo UE tutte le navi russe nel Mediterraneo orientale (e come abbiamo descritto anche recentemente, ce ne sono un bel po') riceveranno l'ordine di fermare e ispezionare ogni cargo mercantile che possa trasportare armi per i terroristi.
Tale 'fregola' armiera franco-britannica é causata dai continui rovesci sul campo subiti dai mercenari sunniti estremisti che necessiterebbero perciò di ben più dei circa 200-300 milioni di dollari di aiuti mensilmente provvisti da turchi, sauditi e qatarioti per riuscire a sopravvivere alla caccia spietata data loro dalle truppe dell'Esercito arabo siriano.
Ma, puntuale, é arrivato da Mosca lo "Stoy!" del Presidente Putin il quale ha fatto annunciare che, in caso di abolizione dell'embrargo UE tutte le navi russe nel Mediterraneo orientale (e come abbiamo descritto anche recentemente, ce ne sono un bel po') riceveranno l'ordine di fermare e ispezionare ogni cargo mercantile che possa trasportare armi per i terroristi.
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