Con la sua coraggiosa adesione al boicottaggio accademico dell'entità sionista di occupazione della Palestina il fisico e divulgatore scientifico Stephen Hawking ha aiutato a dare visibilità alla più grande campagna di mobilitazione internazionale antirazzista, antisionista e anti-Apartheid che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo perseguendo gli stessi nobili fini che decenni fa risultarono, in ultimo, nella definitiva dismissione dell'Apartheid di Pretoria e nella creazione di un unico Stato democratico per tutti gli abitanti del Sudafrica.
Le scomposte, volgari, triviali e odiose reazioni dei corifei sionisti (auguri di morte, macabre speculazioni sulla disabilità di Hawking, battute degne dei nazisti sul suo handicap), specialmente sui social network, hanno soltanto dimostrato la meschinità umana e morale di quanti prostituiscono la loro intelligenza e il loro senso critico per i pochi shekel pagati da Tel Aviv ai loro cammellieri internettiani dell'Hasbara.
sabato 11 maggio 2013
"Non serve essere Premi Nobel per capire che Israele é un regime ingiusto!" Il Movimento BDS ringrazia Stephen Hawking!
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In Bahrein la gente di Bani Jamra si solleva contro la tirannia di Re Al-Khalifa, "pupillo" dell'Occidente!
Una nuova colossale manifestazione che ha attraversato i centri di Daih e Bani Jamra, intorno alla capitale barheini Manama sta a dimostrare la volontà indomita del popolo dell'Isola delle Perle di resistere contro l'offensiva di terrore, tortura, violenza, illegalità scatenata dal satrapo sunnita Al-Khalifa, "cocco" delle monarchie liberticide di Arabia Saudita, Kuwait e Qatar, che prostituisce la Terra che indegnamente governa aprendo le sue baie e i suoi porti alla flotta Usa.
Contro la folla riunita si sono scatenati i soliti caroselli di spari, cariche, gas urticanti usati per asfissiare, ma la gente continua ad accorrere e radunarsi, giocando a rimpiattino coi corrotti gendarmi reali e coi loro alleati, soldati sauditi e mercenari pachistani.
A due anni dal suo inizio il movimento barheini per la democratizzazione del paese sembra più forte e determinato che mai e forse manca pochissimo al punto di non ritorno in cui la mobilitazione popolare potrà passare il segno e trasformarsi in Rivoluzione, come già fece 34 anni fa in Iran.
Contro la folla riunita si sono scatenati i soliti caroselli di spari, cariche, gas urticanti usati per asfissiare, ma la gente continua ad accorrere e radunarsi, giocando a rimpiattino coi corrotti gendarmi reali e coi loro alleati, soldati sauditi e mercenari pachistani.
A due anni dal suo inizio il movimento barheini per la democratizzazione del paese sembra più forte e determinato che mai e forse manca pochissimo al punto di non ritorno in cui la mobilitazione popolare potrà passare il segno e trasformarsi in Rivoluzione, come già fece 34 anni fa in Iran.
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Nuovo 'siluro' ai vertici delle forze armate del regno saudita! Giubilato il Comandante dell'Aviazione reale!!
A meno di un mese dal licenziamento per decreto reale (firmato chissà da chi, visto che sembra che il Re Saudita sia ormai totalmente demente e incapace di dedicarsi ad alcuna questione di Stato) del Viceministro della Difesa Principe Khaled bin Sultan bin Abdulaziz un altro 'siluro' di cadorniana memoria ha raggiunto uno dei massimi responsabili della difesa nell'ultima monarchia assoluta del mondo.
A venire "trombato" (ci scusino l'esressione greve) e messo in pensione anticipata é stato infatti il Comandante dell'Aviazione reale Generale Mohammed al-Ayesh (nella foto sopra, a sinistra), sostituito immediatamente dal collega Generale Fayadh bin Hamed al-Rowaili (a destra).
L'Aviazione saudita, per quanto dotata di alcuni tra i più avanzati modelli di jet ed elicotteri occidentali (F-15 C ed S, Eurofighter, AH-64 Apache...) é considerata una delle meno efficienti della regione a causa delle ripercussioni del nepotismo e del cronismo che impediscono la meritocrazia e l'emersione dei piloti e degli ufficiali di maggior talento e mettono in posizioni di responsabilità ufficiali spesso inetti ma "fidati" in quanto legati da vincoli tribali e clanici ai vari principi di Riyadh.
A venire "trombato" (ci scusino l'esressione greve) e messo in pensione anticipata é stato infatti il Comandante dell'Aviazione reale Generale Mohammed al-Ayesh (nella foto sopra, a sinistra), sostituito immediatamente dal collega Generale Fayadh bin Hamed al-Rowaili (a destra).
L'Aviazione saudita, per quanto dotata di alcuni tra i più avanzati modelli di jet ed elicotteri occidentali (F-15 C ed S, Eurofighter, AH-64 Apache...) é considerata una delle meno efficienti della regione a causa delle ripercussioni del nepotismo e del cronismo che impediscono la meritocrazia e l'emersione dei piloti e degli ufficiali di maggior talento e mettono in posizioni di responsabilità ufficiali spesso inetti ma "fidati" in quanto legati da vincoli tribali e clanici ai vari principi di Riyadh.
venerdì 10 maggio 2013
Si stringe il cappio attorno al collo di Al-Nusra; Assad avverte: "Arrendetevi o vi stermineremo!"
'Resa senza condizioni'; solo questa possibilità é lasciata alle migliaia di terroristi takfiri imprigionati con mossa da maestro dal Comando Supremo dell'Esercito siriano intorno alla zona di Qusayr: nel corso dell'ultima giornata aerei dell'Aviazione hanno lanciato migliaia di volantini sulle posizioni dei qaedisti, avvertendoli che, se non deporranno le armi consegnandosi alle forze regolari, non lasceranno a esse altra scelta se non quella di eliminarli "fino all'ultimo".
Del resto, chi ha scatenato la più crudele, insensata, sanguinosa guerra contro il popolo e lo Stato siriano, che sperava di rovesciare e schiacciare sotto la più barbara tirannia salafita, non può aspettarsi clemenza nel momento in cui viene sconfitto: che clemenza ha avuto il Ministro della Difesa martire la scorsa estate? Che clemenza hanno ricevuto da Al-Qaeda le migliaia di morti civili periti in ciechi attentati contro la folla?
Il capo qaedista Mhateer Sabe al-Din ha trovato la morte insieme ai suoi complici Abed al-Qader Othman, Muhammad Jumaa Kazwan e Muhammad Bakkor in un combattimento con l'Esercito nel vano tentativo di forzare un blocco delle forze regolari vicino Al-Sendyaneh, mentre i qaedisti Husam al-Mansour, Hani Barakat e Esam Ma'rabani sono morti vicino al confine col Libano.
Altri combattimenti di minore entità si sono avuti vicino Tal al-Dahab, al-Janudia e Qatroun.
Del resto, chi ha scatenato la più crudele, insensata, sanguinosa guerra contro il popolo e lo Stato siriano, che sperava di rovesciare e schiacciare sotto la più barbara tirannia salafita, non può aspettarsi clemenza nel momento in cui viene sconfitto: che clemenza ha avuto il Ministro della Difesa martire la scorsa estate? Che clemenza hanno ricevuto da Al-Qaeda le migliaia di morti civili periti in ciechi attentati contro la folla?
Il capo qaedista Mhateer Sabe al-Din ha trovato la morte insieme ai suoi complici Abed al-Qader Othman, Muhammad Jumaa Kazwan e Muhammad Bakkor in un combattimento con l'Esercito nel vano tentativo di forzare un blocco delle forze regolari vicino Al-Sendyaneh, mentre i qaedisti Husam al-Mansour, Hani Barakat e Esam Ma'rabani sono morti vicino al confine col Libano.
Altri combattimenti di minore entità si sono avuti vicino Tal al-Dahab, al-Janudia e Qatroun.
L'Imam wahabita Qaradawi contestato a Gaza dai sostenitori di Assad, di Hezbollah e dell'Iran!
Una massiccia protesta popolare che ha dimostrato come, tra l'umanità brulicante del ghetto assediato di Gaza, tra le famiglie che ogni giorno rischiano la vita sotto i bombardamenti e i cannoneggiamenti sionisti, tra i lavoratori che combattono una quotidiana odissea per la sopravvivenza, tra tutti coloro, insomma, che non si sono presi "sbandate" per i petrodollari sauditi e qatarioti, il sentimento di solidarietà e lealtà verso l'Asse della Resistenza sia più forte che mai, ha accolto, contestandolo, l'imam wahabita egiziano Yousuf Qaradawi arrivato nella Striscia dietro invito dei traditori Marzouk e Mishaal.
Tra vessilli nazionali, di Hezbollah, Siriani e Iraniani, ritratti di Assad, Nasrallah, Ahmadinejad e Khamenei i Palestinesi leali di Gaza hanno fatto capire che il religioso del Cairo, con i suoi messaggi di 'solidarietà' ai terroristi takfiri mercenari presenti in Siria, non era affatto il benvenuto e che, proseguendo nel corteggiamento degli esponenti dell'Islam americano, fondamentalista a parole, ma poi complice dell'oppressione imperialista e sionista contro il Mondo Arabo e islamico, Hamas sta soltanto scrivendo la propria parabola di declino e condannando il proprio futuro, come fece Fatah accettando i fallaci 'negoziati' di Oslo.
Tra vessilli nazionali, di Hezbollah, Siriani e Iraniani, ritratti di Assad, Nasrallah, Ahmadinejad e Khamenei i Palestinesi leali di Gaza hanno fatto capire che il religioso del Cairo, con i suoi messaggi di 'solidarietà' ai terroristi takfiri mercenari presenti in Siria, non era affatto il benvenuto e che, proseguendo nel corteggiamento degli esponenti dell'Islam americano, fondamentalista a parole, ma poi complice dell'oppressione imperialista e sionista contro il Mondo Arabo e islamico, Hamas sta soltanto scrivendo la propria parabola di declino e condannando il proprio futuro, come fece Fatah accettando i fallaci 'negoziati' di Oslo.
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L'intelligence libanese arresta cellula terrorista wahabita armata di esplosivi e detonatori pronti all'uso!
Ancora un brillante successo per le forze di sicurezza libanesi che in questi mesi hanno compiuto prodigi nel contrastare i piani dell'internazionale del terrore e del settarismo takfiro e wahabita al soldo di Washington e Tel Aviv che da Beirut a Bagdad ha cercato in tutti i modi di diffondere l'insicurezza e l'odio tra i paesi dell'Asse della Resistenza.
Con una operazione scattata pochi giorni prima che fossero pronti a colpire i servizi di Beirut hanno bloccato esponenti dell'estremismo sunnita che si apprestavano a lanciare una campagna di terrore a base di bombe per le quali avevano già pronti esplosivi e detonatori.
Si sa per certo che ricerche sono ancora in corso per assicurare alla giustizia tutti i componenti della cellula in questione, che avrebbe contatti con uomini del Fronte Al-Nusra presenti in Siria.
Con una operazione scattata pochi giorni prima che fossero pronti a colpire i servizi di Beirut hanno bloccato esponenti dell'estremismo sunnita che si apprestavano a lanciare una campagna di terrore a base di bombe per le quali avevano già pronti esplosivi e detonatori.
Si sa per certo che ricerche sono ancora in corso per assicurare alla giustizia tutti i componenti della cellula in questione, che avrebbe contatti con uomini del Fronte Al-Nusra presenti in Siria.
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Presentato "Hamaseh" il nuovo drone da ricognizione e attacco dell'aviazione di Teheran!
"Hamaseh", ultimo prodotto della 'Jihad per l'Autosufficienza Militare' é stato presentato con una grande cerimonia pubblica nella giornata di ieri, sotto il patrocinio del Ministro per la Difesa della Repubblica Islamica Brigadier Generale Ahmad Vahdidi.
Ennesima evoluzione del programma iraniano di droni a controllo remoto dell'Iran 'Hamaseh' é imparentato con 'Ababil' 'Shahed' e 'Karrar' e ancora più remotamente collegato agli esemplari di droni e ricognitori senza pilota acquistati negli anni '70 presso le aziende aeronautiche americane.
Capace di portare a termine missioni di ricognizione, monitoraggio, controllo del territorio e attacco al suolo Hamaseh diverrà operativo coi reparti dell'Aviazione e della Guardia Rivoluzionaria nelle prossime settimane mentre nei laboratori e nelle officine del DIO (organizzazione industrie per la difesa) gli esperti sono già al lavoro per ideare e perfezionare i suoi successori.
Ennesima evoluzione del programma iraniano di droni a controllo remoto dell'Iran 'Hamaseh' é imparentato con 'Ababil' 'Shahed' e 'Karrar' e ancora più remotamente collegato agli esemplari di droni e ricognitori senza pilota acquistati negli anni '70 presso le aziende aeronautiche americane.
Capace di portare a termine missioni di ricognizione, monitoraggio, controllo del territorio e attacco al suolo Hamaseh diverrà operativo coi reparti dell'Aviazione e della Guardia Rivoluzionaria nelle prossime settimane mentre nei laboratori e nelle officine del DIO (organizzazione industrie per la difesa) gli esperti sono già al lavoro per ideare e perfezionare i suoi successori.
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giovedì 9 maggio 2013
In arrivo a Damasco 144 missili russi S-300, Putin mantiene fede alla parola data!!
Sei complessi lanciatori, 144 missili e tutto l'hardware radaristico ed elettronico necessario a far funzionare il secondo sistema antiaereo al mondo per potenza, precisione ed affidabilità: ecco come Vladimir Putin ha prontamente deciso di tenere fede alla sua rassicurazione data all'alleato arabo Assad riguardo la prontezza di Mosca di fornire alla Siria i mezzi per prevenire altri proditori attacchi aerei sionisti o imperialisti sul suo territorio.
I lanciamissili in questione sono i temibili S-300, superati in potenza e letalità solo dai più nuovi S-400; al paragone tutti i sistemi SAM occidentali, a partire dal Patriot-3 americano impallidiscono al confronto, nonostante il disperato "hype" cui sono sottoposti dai fasulli e prezzolati mezzi di comunicazione imperialisti.
Damasco aveva provato a lungo a convincere Mosca a vendere il suo preziosissimo sistema antiaereo, ma finora senza successo. Il recente bombardamento israeliano a favore dei mercenari wahabiti ha convinto Putin di non poter procrastinare oltre la questione.
I primi esemplari arriveranno in Siria entro giugno 2013 e prima della fine dell'Estate tutto il trasferimento dei sei sistemi sarà completato, dotando Damasco di un'arma antiaerea che non ha paragone nell'intero teatro mediorientale.
I lanciamissili in questione sono i temibili S-300, superati in potenza e letalità solo dai più nuovi S-400; al paragone tutti i sistemi SAM occidentali, a partire dal Patriot-3 americano impallidiscono al confronto, nonostante il disperato "hype" cui sono sottoposti dai fasulli e prezzolati mezzi di comunicazione imperialisti.
Damasco aveva provato a lungo a convincere Mosca a vendere il suo preziosissimo sistema antiaereo, ma finora senza successo. Il recente bombardamento israeliano a favore dei mercenari wahabiti ha convinto Putin di non poter procrastinare oltre la questione.
I primi esemplari arriveranno in Siria entro giugno 2013 e prima della fine dell'Estate tutto il trasferimento dei sei sistemi sarà completato, dotando Damasco di un'arma antiaerea che non ha paragone nell'intero teatro mediorientale.
Aggiornamenti dalla Siria! Wahabiti alle corde! 3500 terroristi circondati pronti alla resa! Ferito il capo di Al-Nusra!!
Sempre più esaltanti sono le notizie che arrivano dai campi di battaglia siriani, notizie che la fanfara della propaganda imperialista si trova sempre più a disagio a tacere gingillandosi con non-eventi come gli incontri romani di "Lurch" Kerry e altre fanfaluche simili, mentre sul terreno le formazioni dell'Esercito di Assad scrivono pagine indimenticabili di eroismo e di vittoria sulla fasulla insorgenza mercenaria che nessun emolumento di milioni sauditi, qatarioti o direttamente americani ed europei riesce più a tenere in piedi.
Dopo la riconquista di Khirbet Ghazaleh i Generali siriani vedono la possibilità di sigillare del tutto il confine giordano, impedendo ulteriori afflussi di armi, uomini e rifornimenti alle cellule che ancora infestano i dintorni di Daraa, la cui definitiva "ripulitura" da ogni presenza terrorista potrebbe essere ormai questione di pochi giorni, se non di ore. Ma ancora più importanti sono gli aggiornamenti dai dintorni di Qusayr, vicino al Libano, dove circa 3500 mercenari estremisti sarebbero stati accerchiati tra Al-Shumarieh, Al-Rablawi, Al-Rahmonieh, Al-Zoubi e nelle fattorie di Al-Kurdi. Chiusi da ogni lato da un ferreo anello di truppe siriane i criminali starebbero trattando per la loro vita i termini della resa e della loro consegna alle autorità.
Inoltre sembra che nelle campagne della Provincia di Damasco il leader di Al-Nusra Abou Mohammed al-Joulani sia stato ferito ai piedi o alle gambe durante un bombardamento governativo e le sue condizioni siano "piuttosto gravi".
Dopo la riconquista di Khirbet Ghazaleh i Generali siriani vedono la possibilità di sigillare del tutto il confine giordano, impedendo ulteriori afflussi di armi, uomini e rifornimenti alle cellule che ancora infestano i dintorni di Daraa, la cui definitiva "ripulitura" da ogni presenza terrorista potrebbe essere ormai questione di pochi giorni, se non di ore. Ma ancora più importanti sono gli aggiornamenti dai dintorni di Qusayr, vicino al Libano, dove circa 3500 mercenari estremisti sarebbero stati accerchiati tra Al-Shumarieh, Al-Rablawi, Al-Rahmonieh, Al-Zoubi e nelle fattorie di Al-Kurdi. Chiusi da ogni lato da un ferreo anello di truppe siriane i criminali starebbero trattando per la loro vita i termini della resa e della loro consegna alle autorità.
Inoltre sembra che nelle campagne della Provincia di Damasco il leader di Al-Nusra Abou Mohammed al-Joulani sia stato ferito ai piedi o alle gambe durante un bombardamento governativo e le sue condizioni siano "piuttosto gravi".
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Stephen Hawking aderisce al boicottaggio accademico del regime sionista rifiutando un invito a Tel Aviv!
Stephen Hawking é un personaggio che merita rispetto e ammirazione tanto per il valore incommensurabile del suo lavoro scientifico e divulgativo, quanto per il coraggio con cui ha affrontato una vita resa difficilissima da gravi e invalidanti disabilità; adesso, alle sue qualità intellettuali e personali egli ha aggiunto un'altrettanto commendevole cifra morale e politica decidendo di aderire al boicottaggio accademico del regime ebraico dell'Apartheid.
Invitato a Tel Aviv per un evento di propaganda denominato "Facing Tomorrow" cui avrebbe preso parte anche il criminale di guerra Shimon Peres Hawking ha declinato l'invito "Basandosi sulla sua conoscenza della situazione dei Palestinesi sottoposti all'occupazione sionista e sui consigli ricevuto dai suoi contatti accademici in loco".
Quando i mezzi di comunicazione sionisti hanno cercato di intorbidare le acque insinuando che dietro il suo rifiuto di partecipare vi fosse 'solo' un peggioramento delle sue condizioni di salute egli ha reiterato con un secondo comunicato stampa che la sua decisione "E' di natura unicamente politica e presa in piena coscienza e libertà".
Invitato a Tel Aviv per un evento di propaganda denominato "Facing Tomorrow" cui avrebbe preso parte anche il criminale di guerra Shimon Peres Hawking ha declinato l'invito "Basandosi sulla sua conoscenza della situazione dei Palestinesi sottoposti all'occupazione sionista e sui consigli ricevuto dai suoi contatti accademici in loco".
Quando i mezzi di comunicazione sionisti hanno cercato di intorbidare le acque insinuando che dietro il suo rifiuto di partecipare vi fosse 'solo' un peggioramento delle sue condizioni di salute egli ha reiterato con un secondo comunicato stampa che la sua decisione "E' di natura unicamente politica e presa in piena coscienza e libertà".
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mercoledì 8 maggio 2013
L'Esercito siriano prende Khirbet Ghazaleh e sloggia almeno mille terroristi che fuggono verso la Giordania!
A dimostrazione del fatto che ormai nessun piratesco intervento esterno può più risultare utile per aiutare le poche frange estremiste di mercenari wahabiti rimaste sul terreno le truppe dell'Esercito Arabo Siriano sono riuscite a respingere i militanti che occupavano Khirbet Ghazaleh riprendendo totale controllo di una posizione vitale sul confine siro-giordano.
Da Ghazaleh infatti i mercenari stranieri inviavano armi provenienti dal regno ascemita verso Daraa e altre località del Sud della Siria; la vittoria delle truppe regolari dimostra com l'obiettivo dichiarato del Governo di strozzare i criminali armati facendo loro mancare armi, munizioni e rifornimenti non sia affatto velleitaria ma anzi, sempre più vicina a realizzarsi.
Almeno 200 militanti wahabiti sarebbero stati abbattuti durante la battaglia per la cittadina, mentre altri mille si sono allontanati per rifugiarsi più vicino alla frontiera o addirittua oltre.essa. Altri scontri di minore entità si sono registrati nel Nord del paese, attorno ad Aleppo, tra Aziza e Tall Assan, dove l'Esercito di Assad ha catturato un ponte cruciale per penetrare ancora più a fondo in direzione della frontiera con la Turchia.
Da Ghazaleh infatti i mercenari stranieri inviavano armi provenienti dal regno ascemita verso Daraa e altre località del Sud della Siria; la vittoria delle truppe regolari dimostra com l'obiettivo dichiarato del Governo di strozzare i criminali armati facendo loro mancare armi, munizioni e rifornimenti non sia affatto velleitaria ma anzi, sempre più vicina a realizzarsi.
Almeno 200 militanti wahabiti sarebbero stati abbattuti durante la battaglia per la cittadina, mentre altri mille si sono allontanati per rifugiarsi più vicino alla frontiera o addirittua oltre.essa. Altri scontri di minore entità si sono registrati nel Nord del paese, attorno ad Aleppo, tra Aziza e Tall Assan, dove l'Esercito di Assad ha catturato un ponte cruciale per penetrare ancora più a fondo in direzione della frontiera con la Turchia.
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Gli sgherri del tiranno Al-Khalifa distruggono per la seconda volta importante moschea sciita!
L'associazione islamica bahreini "Al-Wefaq" ha lamentato in un duro comunicato l'opera vandalica e distruttrice dei lacché di Re Al-Khalifa che, per la seconda volta in due anni hanno devastato la moschea sciita di Principe Mohammad Barbaghi nei dintorni di Manama, lasciando osceni e vergognosi graffiti all'interno e all'esterno di essa.
Imparando dai suoi "amici" wahabiti Sauditi e Qatarioti anche l'odiato tiranno del Barhein cerca di trasformare la Rivoluzione popolare esplosa contro la sua brutalità, corruzione e inefficienza in una lotta settaria di sciiti (la maggior parte della popolazione totalmente esclusa dal Governo del paese) e sunniti.
La Moschea di Principe Mohammad Barbaghi, antica di 400 anni, era già stata distrutta nel 2011 al momento dell'invasione del Barhein da parte delle violente e fanatiche truppe saudite, esaltate nell'odio degli sciiti dalle prediche dei più rozzi imam wahabiti, che l'avevano rasa al suolo, ma la fede e l'operosità del popolo Barheini l'avevano ricostruita a tempo di record.
Oltre alle truppe Saudite e Qatariote intervenute nell'isola per soffocare nel sangue la Rivoluzione popolare il Re Al-Khalifa si é munito anche di violenti e intolleranti mercenari pachistani addestrati all'odio nelle madrasse dove si studia wahabismo con i testi pubblicati per ordine della CIA dall'Università di Nebraska-Omaha, su cui si sono formati anche i fanatici del regime talebano e di Al-Qaeda.
La Moschea di Principe Mohammad Barbaghi, antica di 400 anni, era già stata distrutta nel 2011 al momento dell'invasione del Barhein da parte delle violente e fanatiche truppe saudite, esaltate nell'odio degli sciiti dalle prediche dei più rozzi imam wahabiti, che l'avevano rasa al suolo, ma la fede e l'operosità del popolo Barheini l'avevano ricostruita a tempo di record.
Oltre alle truppe Saudite e Qatariote intervenute nell'isola per soffocare nel sangue la Rivoluzione popolare il Re Al-Khalifa si é munito anche di violenti e intolleranti mercenari pachistani addestrati all'odio nelle madrasse dove si studia wahabismo con i testi pubblicati per ordine della CIA dall'Università di Nebraska-Omaha, su cui si sono formati anche i fanatici del regime talebano e di Al-Qaeda.
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Larijani: "Gli Stati Uniti sono stati complici e accessori nell'attacco sionista contro la Siria!"
Il Presidente dell'Assemblea parlamentare iraniana dei Majlis ha dichiarato che la dirigenza di Teheran ha "informazioni sicure e dettagliate" riguardo alla connivenza e al ruolo strumentale giocato dagli Stati Uniti nel pianificare e nell'autorizzare l'aviazione di Tel Aviv a compiere il proprio piratesco bombardamento contro la periferia di Damasco la scorsa domenica.
Parlando con emissari della televisione libanese Al-Manar (di proprietà del Movimento sciita Hezbollah) il Presidente siriano Bashir Assad ha ripetuto come: "Il tempo, il modo e le caratteristiche dell'attacco sionista contro la nostra patria dimostrano evidentemente la natura profonda dei legami e della coordinazione che esistono tra il regime di Tel Aviv e i terroristi mercenari presenti sul suolo siriano".
Assad ha tuttavia confermato che Damasco possiede "la conoscenza, la capacità e la volontà" per replicare a tono all'aggressione subita e che si riserva di farlo "quando potrà causare al nemico sionista il massimo di danni, di angoscia e di conseguenze"
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martedì 7 maggio 2013
Khartoum si mobilita ancora per preservare la pace con l'instabile regime del dittatore Salva Kiir!
Una decisa intensificazione dei contatti diplomatici tra le autorità sudanesi e la variopinta 'corte' del buffo 'uomo forte' di Juba, ecco l'ultima scommessa del Presidente sudanese Omar Bashir dopo che, a opera di uomini armati sconosciuti, la scorsa settimana il leader dei Dinka Ngok Kual Deng Majok e un 'casco blu' etiope del contingente ONU in Aybei sono stati uccisi.
La regione di Aybei fa parte del Sudan eppure, forte del sostegno di Usa e Israele (gli stessi che 'sponsorizzarono' la sua fittizia e fasulla 'campagna per l'indipendenza') il Sud-Sudan accampa pretese su di essa, nel tentativo di togliere a Khartoum anche una delle ultime zone ricche di petrolio e acqua rimastegli dopo la iniqua partizione.
La regione di Aybei fa parte del Sudan eppure, forte del sostegno di Usa e Israele (gli stessi che 'sponsorizzarono' la sua fittizia e fasulla 'campagna per l'indipendenza') il Sud-Sudan accampa pretese su di essa, nel tentativo di togliere a Khartoum anche una delle ultime zone ricche di petrolio e acqua rimastegli dopo la iniqua partizione.
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Moallem a Lavrov: "Un'adeguata rappresaglia contro israele é nostro diritto e la effettueremo a nostra discrezione!"
Il Ministro degli Esteri siriano Walid Moallem, dopo aver parlato telefonicamente con il collega russo Sergei Lavrov ha assicurato i rappresentanti della stampa che "La natura e la modalità dell'attacco aereo sionista contro la Siria ha dimostrato in maniera evidentissima i legami tra il regime ebraico di occupazione della Palestina e i gruppi di mercenari stranieri presenti nel paese".
Moallem ha anche reiterato alla controparte russa come la Siria abbia "tutti i dirtti" di reagire con una appropriata rappresaglia contro Israele che verrà messa in atto "nei modi e nei tempi" che la dirigenza di Damasco riterrà più opportuni "come già avvenuto in passato di fronte ad altre provocazioni sioniste".
La Russia, storica alleata di Damasco, é stato uno dei primi stati a mobilitarsi diplomaticamente in favore di Damasco subito dopo il bombardamento aereo nei dintorni della capitale; adesso anche la Cina ha severamente redarguito il Premier sionista Benji Netanyahu per la sua aggressione immotivata.
Moallem ha anche reiterato alla controparte russa come la Siria abbia "tutti i dirtti" di reagire con una appropriata rappresaglia contro Israele che verrà messa in atto "nei modi e nei tempi" che la dirigenza di Damasco riterrà più opportuni "come già avvenuto in passato di fronte ad altre provocazioni sioniste".
La Russia, storica alleata di Damasco, é stato uno dei primi stati a mobilitarsi diplomaticamente in favore di Damasco subito dopo il bombardamento aereo nei dintorni della capitale; adesso anche la Cina ha severamente redarguito il Premier sionista Benji Netanyahu per la sua aggressione immotivata.
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Rimpasto radicale per il Governo egiziano! Coinvolti ben undici ministeri!!
Un nuovo e pronfondo "rimpasto-monstre" quello che si terrà oggi al Cairo dove il Governo di Hisham Qandil vedrà cambiati i responsabili di ben undici dicasteri nel tentativo di venire incontro alle richieste dell'opposizione che da molti mesi chiedeva un cambio di rotta e un Esecutivo di unità nazionale.
Secondo quanto relato dall'Agence France Presse i nuovi membri del Governo (tra cui quello delle Risorse Petrolifere, dell'Educazione, dell'Agricoltura) giureranno oggi di fronte al Presidente Mohammed Mursi e si insedieranno ai rispettivi Ministeri subito dopo.
Dal momento della sua nomina da parte del Presidente Mursi il Premier Qandil é stato soggetto a un fuoco di fila di critiche per la poca incisività della sua azione di Governo, specie di fronte a una difficile situazione economica e per essere eccessivamente succube dei 'diktat' dell'Ikhwan musulmana.
Secondo quanto relato dall'Agence France Presse i nuovi membri del Governo (tra cui quello delle Risorse Petrolifere, dell'Educazione, dell'Agricoltura) giureranno oggi di fronte al Presidente Mohammed Mursi e si insedieranno ai rispettivi Ministeri subito dopo.
Dal momento della sua nomina da parte del Presidente Mursi il Premier Qandil é stato soggetto a un fuoco di fila di critiche per la poca incisività della sua azione di Governo, specie di fronte a una difficile situazione economica e per essere eccessivamente succube dei 'diktat' dell'Ikhwan musulmana.
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lunedì 6 maggio 2013
Quattro cittadini sauditi arrestati in Tanzania per un attentato esplosivo contro una chiesa cattolica!
Infaticabili sgherri al soldo dello 'scontro di civiltà' che tanto comodo fa alle agenzie e alle corporazioni occidentali, di cui sono servi più o meno consapevoli, emissari rel regime saudita sono stati arrestati in Tanzania per avere compiuto il vigliacco e sanguinoso attacco esplosivo contro la Chiesa cattolica di San Giuseppe Mfanyakazi, vicino ad Arusha.
L'attacco, cui fa riferimento la drammatica immagine qui sopra, ha causato due morti e 44 feriti, di cui molti gravi, ed é stato portato a termine da un attentatore in moto che ha lanciato una bomba contro la folla che attendeva la messa. Il motociclista, un locale, é stato arrestato insieme ai quattro sauditi che gli avevano fornito l'ordigno.
La Tanzania si sta preparando a ricevere una prossima visita papale, la presenza di cellule terroriste saudite potrebbe rappresentare un grave pericolo per il Pontefice Francesco I Bergoglio.
L'attacco, cui fa riferimento la drammatica immagine qui sopra, ha causato due morti e 44 feriti, di cui molti gravi, ed é stato portato a termine da un attentatore in moto che ha lanciato una bomba contro la folla che attendeva la messa. Il motociclista, un locale, é stato arrestato insieme ai quattro sauditi che gli avevano fornito l'ordigno.
La Tanzania si sta preparando a ricevere una prossima visita papale, la presenza di cellule terroriste saudite potrebbe rappresentare un grave pericolo per il Pontefice Francesco I Bergoglio.
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Mahmoud Zahar condanna senza termini l'aggressione sionista alla Repubblica Siriana!
Anche la parte di Hamas che non ha abdicato alla Resistenza senza 'se' e senza 'ma' contro l'occupazione sionista, quella parte sana che sente profonda riconoscenza verso il Presidente Assad e l'ospitalità altruista e disinteressata offerta per ben tredici anni al Movimento musulmano, ai suoi leader e ai suoi quadri, quella parte che ha fatto buon uso delle armi siriane (e iraniane e di Hezbollah) nel corso dei giorni di guerra di inizio 2009 e di fine 2012, ha espresso severe parole di condanna per l'attacco aereo sionazista contro Damasco.
E' stato ovviamente Mahmoud Zahar, leader storico e co-fondatore di Hamas, oggi faro per l'ala non compromessa con il Qatar, con l'Arabia Saudita e con i viscidi e vergognosi "ratti" mercenari wahabiti attivi sul suolo siriano a prendere la parola definendo l'attacco di ieri "Una continuazione delle piratesca politica di terrore che Israele non ha mai smesso di perseguire da prima della sua fondazione a oggi".
Zahar ha proseguito il suo messaggio indicando ai popoli e alle dirigenze dei vari paesi arabi la necessità di mettere da parte ogni differenza settaria e politica e unirsi contro la minaccia sionista e imperialista, la quale in primo luogo cerca di inserire cunei e divisioni tra le varie anime del Mondo Arabo per poter continuare indisturbata le proprie violazioni e i propri abusi delle leggi e delle consuetudini della politica internazionale.
E' stato ovviamente Mahmoud Zahar, leader storico e co-fondatore di Hamas, oggi faro per l'ala non compromessa con il Qatar, con l'Arabia Saudita e con i viscidi e vergognosi "ratti" mercenari wahabiti attivi sul suolo siriano a prendere la parola definendo l'attacco di ieri "Una continuazione delle piratesca politica di terrore che Israele non ha mai smesso di perseguire da prima della sua fondazione a oggi".
Zahar ha proseguito il suo messaggio indicando ai popoli e alle dirigenze dei vari paesi arabi la necessità di mettere da parte ogni differenza settaria e politica e unirsi contro la minaccia sionista e imperialista, la quale in primo luogo cerca di inserire cunei e divisioni tra le varie anime del Mondo Arabo per poter continuare indisturbata le proprie violazioni e i propri abusi delle leggi e delle consuetudini della politica internazionale.
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Vahidi: "Col suo attacco contro Damasco il regime ebraico ha solo accorciato le sue speranze di sopravvivenza!"
Il Ministro della Difesa della Repubblica Islamica Iraniana, Brigadier Generale Ahmad Vahidi ha commentato il recente proditorio attacco aereo sionista contro i dintorni di Damasco, risoltosi con la perdita di un apparecchio aggressore, osservando che, andando così apertamente contro tutte le convenzioni di Diritto internazionale il regime ebraico di occupazione della Palestina "Non ha fatto altro che accorciare le proprie speranze di sopravvivenza".
Inoltre, le reazioni di giubilo dei mercenari terroristi presenti sul suolo siriano alla notizia del raid sionista "Hanno esplicitamente evidenziato i legami tra la criminale insorgenza armata e i piani delle potenze arroganti dell'imperialismo internazionale", un concetto che era già ampiamente chiaro a chiunque volesse vedere la verità ma che ora é così macroscopico da essere praticamente innegabile.
Intanto il Viceministro degli Esteri siriano, Faisal al-Miqdad, ha dichiarato che il Governo di Damasco ha "il pieno diritto" di reagire all'aggressione di ieri "nei tempi, nei modi e con i mezzi che riterrà più opportuni", come ha già fatto in passato per occasioni simili "ogni volta infliggendo al regime sionista perdite dolorose".
Inoltre, le reazioni di giubilo dei mercenari terroristi presenti sul suolo siriano alla notizia del raid sionista "Hanno esplicitamente evidenziato i legami tra la criminale insorgenza armata e i piani delle potenze arroganti dell'imperialismo internazionale", un concetto che era già ampiamente chiaro a chiunque volesse vedere la verità ma che ora é così macroscopico da essere praticamente innegabile.
Intanto il Viceministro degli Esteri siriano, Faisal al-Miqdad, ha dichiarato che il Governo di Damasco ha "il pieno diritto" di reagire all'aggressione di ieri "nei tempi, nei modi e con i mezzi che riterrà più opportuni", come ha già fatto in passato per occasioni simili "ogni volta infliggendo al regime sionista perdite dolorose".
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domenica 5 maggio 2013
La Russia si mobilita per "disinnescare" il rischio di una conflagrazione regionale in Medio Oriente!
Altolà diplomatico a Tel Aviv da parte del Ministero degli Esteri moscovita che, in un messaggio recapitato a Benji Netanyahu nelle ultime ore avrebbe messo in guardia il Premier sionista dal reiterare aggressioni e provocazioni in direzione della Siria.
"La Repubblica Russa sta esercitando ogni genere di pressione sul Presidente Assad e sul suo Governo affinché non optino per una rappresaglia militare nei confronti di Israele dopo il suo raid aereo nei dintorni di Damasco ma allo stato attuale delle cose non possiamo garantire il successo di tali sforzi".
Si può immaginare che Mosca possa offrire sostegno in ambito internazionale per ottenere una censura dell'aggressione israeliana, nonché impegnarsi per riparare ogni genere di danno e perdita eventualmente causata dall'attacco al sistema difensivo nazionale siriano, di cui é il primario fornitore.
"La Repubblica Russa sta esercitando ogni genere di pressione sul Presidente Assad e sul suo Governo affinché non optino per una rappresaglia militare nei confronti di Israele dopo il suo raid aereo nei dintorni di Damasco ma allo stato attuale delle cose non possiamo garantire il successo di tali sforzi".
Si può immaginare che Mosca possa offrire sostegno in ambito internazionale per ottenere una censura dell'aggressione israeliana, nonché impegnarsi per riparare ogni genere di danno e perdita eventualmente causata dall'attacco al sistema difensivo nazionale siriano, di cui é il primario fornitore.
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L'antiaerea siriana abbatte un F-16 sionista intorno a Damasco!
L'aviazione israeliana, la più vigliacca forza aerea della Terra, abituata normalmente a scatenare i suoi violenti bombardamenti sopra obiettivi civili totalmente sprovvisti di copertura antiaerea, ha ricevuto oggi, a opera delle batterie difensive siriane, quali siano i rischi e i pericoli di affrontare, una volta tanto, un nemico in grado di rispondere a tono alle offese.
Dopo un primo annuncio di un 'attacco aereo israeliano' contro la Siria, circolato ieri e smentito in tardo pomeriggio da fonti ufficiali di Damasco, i generali di Tel Aviv hanno cercato oggi l'azzardo di un attacco reale intorno alla capitale siriana, evidentemente nel tentativo di aiutare i loro alleati wahabiti, mercenari estremisti che ultimamente sono stati cacciati molte decine di chilometri distanti dalla cintura urbana della città.
La pronta risposta delle batterie antiaeree siriane si é risolta nell'abbattimento di un F-16 sionista, precipitato senza che il suo equipaggio, composto dal pilota Shmue Azar e dall'assistente Gary Eyessone siano riusciti ad eiettarsi.
Dopo l'abbattimento l'anno scorso di un Phantom turco é la seconda volta che le difese antiaere siriane, rafforzate da hardware e armamenti russi all'avanguardia, dimostrano di poter tenere testa a ogni minaccia imperialista e sionista.
Dopo un primo annuncio di un 'attacco aereo israeliano' contro la Siria, circolato ieri e smentito in tardo pomeriggio da fonti ufficiali di Damasco, i generali di Tel Aviv hanno cercato oggi l'azzardo di un attacco reale intorno alla capitale siriana, evidentemente nel tentativo di aiutare i loro alleati wahabiti, mercenari estremisti che ultimamente sono stati cacciati molte decine di chilometri distanti dalla cintura urbana della città.
La pronta risposta delle batterie antiaeree siriane si é risolta nell'abbattimento di un F-16 sionista, precipitato senza che il suo equipaggio, composto dal pilota Shmue Azar e dall'assistente Gary Eyessone siano riusciti ad eiettarsi.
Dopo l'abbattimento l'anno scorso di un Phantom turco é la seconda volta che le difese antiaere siriane, rafforzate da hardware e armamenti russi all'avanguardia, dimostrano di poter tenere testa a ogni minaccia imperialista e sionista.
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Identificato il 'transfuga' sionista in Libano: é un colono 34enne; chiede asilo politico per sfuggire al bullismo degli altri 'settler'!
Che i violenti coloni ebrei armati usati dal regime sionista di occupazione come miliziani fossero individui moralmente despicabili e profondamente corrotti, educati al razzismo, all'intolleranza, all'odio, lo sapevamo già, ma che la loro abiezione potesse spingersi fino ad angariare un membro stesso della loro comunità, perdipiù vittima di tare psichiche é qualcosa di nuovo anche per noi. Si vede che per tali bei 'campioni' di umanità(?) sionista la solidarietà di razza non si estende agli individui sofferenti di problemi mentali.
Chi é che si comportava nello stesso modo? Ah, sì, i nazisti...tanto per dire, eh.
La persona che la scorsa settimana ha attraversato illegalmente il confine col Libano, venendo bloccata dalla sicurezza di Beirut, si é rivelata come Simon Daniel Saadati, di anni 34, e, sotto interrogatorio delle autorità libanesi con la presenza di ufficiali dell'UNIFIL, ha ammesso di voler chiedere asilo in Libano per sfuggire a una serie di maltrattamenti e abusi psicologici cui é sottoposto da parte degli abitanti della 'colonia' in cui é nato e cresciuto.
Sadaati ha dichiarato di avere già provato in passato a lasciare la colonia andando a vivere in Ucraina ma di essere stato costretto a rientrare per le difficoltà incontrate nel costruirsi una vita autonoma in quel paese. Bisogna vedere ora se le autorità di Beirut accoglieranno la richiesta dell'uomo o preferiranno consegnarlo all'UNIFIL affinchéé lo restituisca all'entità sionista.
Chi é che si comportava nello stesso modo? Ah, sì, i nazisti...tanto per dire, eh.
La persona che la scorsa settimana ha attraversato illegalmente il confine col Libano, venendo bloccata dalla sicurezza di Beirut, si é rivelata come Simon Daniel Saadati, di anni 34, e, sotto interrogatorio delle autorità libanesi con la presenza di ufficiali dell'UNIFIL, ha ammesso di voler chiedere asilo in Libano per sfuggire a una serie di maltrattamenti e abusi psicologici cui é sottoposto da parte degli abitanti della 'colonia' in cui é nato e cresciuto.
Sadaati ha dichiarato di avere già provato in passato a lasciare la colonia andando a vivere in Ucraina ma di essere stato costretto a rientrare per le difficoltà incontrate nel costruirsi una vita autonoma in quel paese. Bisogna vedere ora se le autorità di Beirut accoglieranno la richiesta dell'uomo o preferiranno consegnarlo all'UNIFIL affinchéé lo restituisca all'entità sionista.
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