Il canale televisivo irakeno Al-Sumariya ha riportato la notizia che il non compianto leader qaedista Shaker Vahib el-Fahdavi, ucciso pochi giorni fa nel corso della grande offensiva governativa con cui il Premier Nouri al-Maliki ha iniziato finalmente a far pulizia della feccia takfira nella Provincia di Anbar é stato visitato da emissari del Principe Bandar bin Sultan, attuale capo dei Servizi Segreti di Riyadh poch giorni prima della sua morte.
El-Fahdavi avrebbe ricevuto 150 milioni di dollari e 60 autoveicoli dagli emissari sauditi; la fonte di tali informazioni sarebbe un ex-militante dell'ISIL (la stessa formazione takfira in cui militava il leader morto) caduto in mano alle forze governative il giorno dello sgombero del sit-in sunnita a Ramadi.
Il prigioniero avrebbe confermato che il sit-in dei sunniti a Ramadi serviva da 'snodo di collegamento' tra gli esponenti del blocco Al-Irakiya (formazione politica fortemente compromessa col terrorismo) e i capi delle milizie wahabite, che si accordavano su come e dove colpire le forze dell'ordine, l'Esercito e la comunità sciita.
sabato 11 gennaio 2014
Le forze irakene svelano le trame del complotto wahabita che portano a Riyadh!!
Colpisce duro il boicottaggio internazionale delle colonie sioniste illegali: quasi 30 milioni di dollari di danni nel 2013!!
L'Orrore architettonico ed estetico qui sopra é una delle famigerate colonie illegali dei miliziani sionisti armati che occupano la Cisgiordania; nel corso del 2013 gli sforzi della campagna internazionale di boicottaggio dei prodotti sionisti ha colpito duro il mercato ortofrutticolo dei settlement che hanno perso il 14 percento delle esportazioni realizzate nel 2012, con danni per oltre 29 milioni di dollari.
La flessione massima si é avuta nel mercato europeo, particolarmente in Inghilterra e Scandinavia. "Sono danni enormi, difficilmente riparabili" ammette David Elhayani, capo di 21 insediamenti illegali dove vivono 7000 invasori sionisti, rivelando che le prospettive per il prossimo anno sono di un mercato europeo ormai off-limits per i loro prodotti.
Ovviamente non si può battere il Moloch sionista solo con il boicottaggio economico: ogni altra opzione, dalla lotta armata all'internazionalizzazione della Questione Palestinese va perseguita con uguale sforzo, anche i prodotti della parte di Palestina occupata nel '48 vanno boicottati non meno di quelli degli insediamenti...così, piano piano, un passo alla volta, il velenoso serpente sionista avrà la testa schiacciata.
La flessione massima si é avuta nel mercato europeo, particolarmente in Inghilterra e Scandinavia. "Sono danni enormi, difficilmente riparabili" ammette David Elhayani, capo di 21 insediamenti illegali dove vivono 7000 invasori sionisti, rivelando che le prospettive per il prossimo anno sono di un mercato europeo ormai off-limits per i loro prodotti.
Ovviamente non si può battere il Moloch sionista solo con il boicottaggio economico: ogni altra opzione, dalla lotta armata all'internazionalizzazione della Questione Palestinese va perseguita con uguale sforzo, anche i prodotti della parte di Palestina occupata nel '48 vanno boicottati non meno di quelli degli insediamenti...così, piano piano, un passo alla volta, il velenoso serpente sionista avrà la testa schiacciata.
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Elogio di Aitizaz Hasan, il 'Garrone' pachistano sacrificatosi per tenere un wahabita suicida lontano dalla sua scuola!
Ogni volta che uno grande alza la mano su di uno piccolo, il piccolo grida: "Garrone!" e il grande non picchia più. Suo padre è macchinista della strada ferrata; egli cominciò tardi le scuole perché fu ammalato due anni. E' il più alto e il più forte della classe, alza un banco con una mano, mangia sempre, è buono." Edmondo de Amicis
"Cuore" (1886)
Leggendo la storia di Aitizaz Hasan e vedendone la foto, a chi scrive (prodotto delle scuole dell'obbligo italiane degli anni '70 e '80) non fu possibile non ripensare al didascalico, umanitario, compassionevole personaggio deamicisiano e, nel fondo di un animo non dico reso cinico ma quantomeno un po' indurito dal quotidiano confronto con la malvagità, la cialtroneria, la meschinità umana, si é risvegliata una favilla di ottimismo nel vedere che personaggi come quello di 'Cuore', a volte, possono esistere veramente.
Nella giornata di giovedì, costretto ad aspettare fuori dall'istituto scolastico insieme a suo cugino Mudasser, per essere arrivati in ritardo rispetto al suono della campanella, Hasan notò uno straniero avvicinarsi all'edifico e, nello sventolare dei suoi indumenti alle raffiche del vento di Gennaio, si rese conto che questi indossava una cintura esplosiva e voleva chiaramente entrare a scuola per fare una strage.
Gridando a Mudasser di entrare e chiamare aiuto, Hasan scagliò una pietra contro il takfiro suicida e si lanciò contro di lui, impedendogli di entrare a scuola. Nella colluttazione, purtroppo, il vigliacco terrorista riuscì ad attivare l'esplosivo, morendo col ragazzo stretto a lui.
Col suo sacrificio Hasan ha risparmiato lutti alle famiglie di molti suoi compagni di scuola; fino a che nel mondo musulmano esisteranno puri di cuore e coraggiosi come il ragazzo di Hangu, il settarismo sanguinario dei wahabiti che pervertono e corrompono il divino messaggio di Maometto non potrà mai avere la meglio.
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venerdì 10 gennaio 2014
Le forze di Assad scacciano i takfiri sacrileghi da importante santuario sciita: oltre 80 terroristi uccisi tra Homs e Idlib!
L'Esercito siriano, composto in massima parte da musulmani sunniti, ha liberato dalla presenza di sanguinari e sacrileghi terroristi wahabiti il Santuario di Sayyeda Sukeina, figlia dell'Imam Hussein e figura religiosa riverita dagli sciiti.
I wahabiti purtroppo hanno avuto modo di danneggiare gravemente la struttura, dando fuoco a parte degli edifici esterni ma per fortuna non sono riusciti ad accedere alle cripte sotterranee e a dissacrare i resti della discendente di Maometto (notare che queste bestie si definirebbero 'musulmane'!!).
Intanto in due differenti operazioni a Ovest di Homs e nei dintorni di Idlib altri reparti militari hanno abbattuto rispettivamente 37 e 46 militanti qaedisti infliggendo nuovi duri colpi all'insorgenza mercenaria finanziata dall'Arabia Saudita.
I wahabiti purtroppo hanno avuto modo di danneggiare gravemente la struttura, dando fuoco a parte degli edifici esterni ma per fortuna non sono riusciti ad accedere alle cripte sotterranee e a dissacrare i resti della discendente di Maometto (notare che queste bestie si definirebbero 'musulmane'!!).
Intanto in due differenti operazioni a Ovest di Homs e nei dintorni di Idlib altri reparti militari hanno abbattuto rispettivamente 37 e 46 militanti qaedisti infliggendo nuovi duri colpi all'insorgenza mercenaria finanziata dall'Arabia Saudita.
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Nuovo attacco governativo irakeno contro i wahabiti dell'Anbar, carri armati avanzano su Albubali!!
"Un nutrito contingente di forze di sicurezza di polizia ed Esercito ha lanciato un intenso attacco alle restanti posizioni di gruppi takfiri e qaedisti nella zona Albubali a partire da ieri notte, nelle prime ore di stamane vi sono stati ulteriori scontri e forze corazzate sono state inviate a rafforzare lo schieramento governativo".
Così un ufficiale irakeno ha descritto le ultime operazioni nell'offensiva lanciata fin dalla fine dello scorso mese contro i militanti takfiri attivi nella Provincia di Anbar, che finora ha portato all'eliminazione di centinaia di essi e alla distruzione di numerosi covi e infrastrutture logistiche che servivano anche a sostenere l'insorgenza mercenaria in Siria.
La vigorosa e coraggiosa iniziativa lanciata da Nouri al-Maliki ha preso in contropiede il Governo americano, che continua a nicchiare sulle consegne di aeroplani moderni e altri mezzi bellici necessari all'esecutivo di Bagdad per mantenere saldamente il controllo sul suo territorio e ha avvicinato ulteriormente le posizioni tra l'Irak e il suo storico e naturale fornitore militare, la Russia e fra esso e il suo più nuovo e recente alleato, l'Iran, che si é detto disposto a sostenere in ogni modo l'offensiva antiterrore del Premier.
Così un ufficiale irakeno ha descritto le ultime operazioni nell'offensiva lanciata fin dalla fine dello scorso mese contro i militanti takfiri attivi nella Provincia di Anbar, che finora ha portato all'eliminazione di centinaia di essi e alla distruzione di numerosi covi e infrastrutture logistiche che servivano anche a sostenere l'insorgenza mercenaria in Siria.
La vigorosa e coraggiosa iniziativa lanciata da Nouri al-Maliki ha preso in contropiede il Governo americano, che continua a nicchiare sulle consegne di aeroplani moderni e altri mezzi bellici necessari all'esecutivo di Bagdad per mantenere saldamente il controllo sul suo territorio e ha avvicinato ulteriormente le posizioni tra l'Irak e il suo storico e naturale fornitore militare, la Russia e fra esso e il suo più nuovo e recente alleato, l'Iran, che si é detto disposto a sostenere in ogni modo l'offensiva antiterrore del Premier.
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giovedì 9 gennaio 2014
La Ventottesima Flottiglia iraniana salva una nave cargo nell'Oceano Indiano!!
La Ventottesima Flottiglia della Marina Iraniana, attualmente in missione nelle acque dell'Oceano Indiano, ha sventato un attacco di pirati contro una nave mercantile nel Golfo di Aden.
L'Ammiraglio Shahram Irani, in una conferenza stampa ha dichiarato che un portacontainer della Repubblica Islamica si é trovato sotto il tiro di imbarcazioni pirata questa mattina; in risposta al suo SOS il cacciatorpediniere Alborz, la nave ausiliaria Bandar Abbas e il sottomarino Younes sono accorsi in suo salvataggio.
Anche il giorno precedente, mercoledì 8 gennaio, la Ventottesima Flottiglia dell'IRIN era intervenuta ad allontanare navi sospette da una petroliera iraniana nel Golfo di Aden.
L'Ammiraglio Shahram Irani, in una conferenza stampa ha dichiarato che un portacontainer della Repubblica Islamica si é trovato sotto il tiro di imbarcazioni pirata questa mattina; in risposta al suo SOS il cacciatorpediniere Alborz, la nave ausiliaria Bandar Abbas e il sottomarino Younes sono accorsi in suo salvataggio.
Anche il giorno precedente, mercoledì 8 gennaio, la Ventottesima Flottiglia dell'IRIN era intervenuta ad allontanare navi sospette da una petroliera iraniana nel Golfo di Aden.
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Il moribondo 'FSA' conquista il Quartier Generale dell'ISIL ad Aleppo: é l'effetto della campagna militare irakena contro i terroristi!!
Recentemente sembrava che l'FSA, sigla fasulla creata dall'Occidente imperialista per raggruppare diverse bande di criminali, predoni e mercenari stranieri anti-siriani, fosse alle corde e sul punto di venire spazzato via e fagocitato dall'ISIL, formazione filosaudita di takfiri estremisti che era riuscita persino a conquistare il quartier generale dei rivali a Bab-Hawa, vicino al confine turco, e a saccheggiarne tutti i depositi di armi e munizioni.
Addirittura il 'capo' dell'FSA, Salim Idris, era dovuto fuggire in Turchia e poi in Qatar; adesso, però, arriva la notizia che i militanti di questa formazione sarebbero riusciti a sconfiggere l'ISIL nei dintorni di Aleppo e a occuparne a loro volta il Quartier Generale locale nei pressi di Qadi Askari.
Come mai é successo ciò? Sicuramente uno dei motivi é da ricercarsi nella vasta operazione antiterrorismo condotta con ingenti forze militari dal Governo irakeno nella Provincia di Anbar, al confine con la Siria. Questa ha privato i militanti dell'ISIL (Stato islamico di Siria e Levante, quindi diffuso tanto in Siria che in Irak) del sostegno logistico dei loro complici oltrefrontiera, strozzando i rifornimenti di armi e uomini e dando all'FSA la capacità di ottenere questa recente, effimera 'vittoria'.
A Dakoush, in una zona del Nord ancora infestata da presenze terroriste, una autobomba dell'ISIL avrebbe ammazzato 20 militanti dell'FSA. Le truppe di Assad osservano con piacere questa mattanza tra terroristi e si preparano alle prossime operazioni con cui riconquistare stabilmente ulteriori sezioni della loro Patria.
Addirittura il 'capo' dell'FSA, Salim Idris, era dovuto fuggire in Turchia e poi in Qatar; adesso, però, arriva la notizia che i militanti di questa formazione sarebbero riusciti a sconfiggere l'ISIL nei dintorni di Aleppo e a occuparne a loro volta il Quartier Generale locale nei pressi di Qadi Askari.
Come mai é successo ciò? Sicuramente uno dei motivi é da ricercarsi nella vasta operazione antiterrorismo condotta con ingenti forze militari dal Governo irakeno nella Provincia di Anbar, al confine con la Siria. Questa ha privato i militanti dell'ISIL (Stato islamico di Siria e Levante, quindi diffuso tanto in Siria che in Irak) del sostegno logistico dei loro complici oltrefrontiera, strozzando i rifornimenti di armi e uomini e dando all'FSA la capacità di ottenere questa recente, effimera 'vittoria'.
A Dakoush, in una zona del Nord ancora infestata da presenze terroriste, una autobomba dell'ISIL avrebbe ammazzato 20 militanti dell'FSA. Le truppe di Assad osservano con piacere questa mattanza tra terroristi e si preparano alle prossime operazioni con cui riconquistare stabilmente ulteriori sezioni della loro Patria.
OK del Ministro della Giustizia libanese all'invio di esperti iraniani per far luce sull'affaire di Majed al-Majed!!
Nel corso di un incontro ufficiale tra il locale Ministro della Giustizia (ad interim) Shakib Qortabawi e l'ambasciatore iraniano a Beirut Ghazanfar Roknabadi il rappresentante libanese si é detto "assolutamente d'accordo" con la proposta di Teheran di inviare un team di investigatori nel Paese dei Cedri per accertare cause e modalità della morte di Majed al-Majed, saudita leader della formazione takfira 'Abdullah Azzam' arrestato dalla surete di Beirut e morto dopo pochi giorni in circostanze non chiare (apparentemente per collasso renale).
La cooperazione internazionale anti-terrorismo é un utile strumento che va coltivato a ogni livello e il duplice attacco esplosivo di Novembre contro l'ambasciata iraniana é stato uno dei peggiori atti di terrore dell'intero anno, durante il quale, pure, momenti simili non sono mancati sia a Beirut che a Tripoli Siriaca.
La proposta di inviare una commissione di esperti in Libano era stata espressa negli scorsi giorni dal Ministro iraniano Mostafa Pour-Mohammadi e finora non aveva ricevuto responsi ufficiali da parte di figure governative di Beirut.
La cooperazione internazionale anti-terrorismo é un utile strumento che va coltivato a ogni livello e il duplice attacco esplosivo di Novembre contro l'ambasciata iraniana é stato uno dei peggiori atti di terrore dell'intero anno, durante il quale, pure, momenti simili non sono mancati sia a Beirut che a Tripoli Siriaca.
La proposta di inviare una commissione di esperti in Libano era stata espressa negli scorsi giorni dal Ministro iraniano Mostafa Pour-Mohammadi e finora non aveva ricevuto responsi ufficiali da parte di figure governative di Beirut.
mercoledì 8 gennaio 2014
Morte dal cielo per i militanti wahabiti in Irak, elicotteri e aerei di Bagdad ne fanno fuori 25 vicino a Ramadi!
Le forze aeree irakene e il supporto aereo dell'Esercito di Bagdad, agendo congiuntamente, hanno eliminato attorno a Ramadi un nucleo di circa 25 terroristi wahabiti con un preciso lancio di missili teleguidati, diffondendo le immagini della loro distruzione in una conferenza stampa presieduta dal Luogotenente Generale Mohammed Askari.
Il 'raid' dimostra come la situazione militarmente sia completamente in mano alle forze regolari di Bagdad che possono decidere come e quando colpire i frammentati e disorganizzati gruppi takfiri, capaci. al più di offrire una resistenza sporadica e velleitaria alle ben congegnate operazioni militari governative.
Sembra che, nella parte meridionale della cittadina di Fallujah, un piccolo gruppo wahabita sia asserragliato nel suo covo, e abbia rifiutato le offerte, esplicate sia da membri delle comunità tribali sunnite, sia da esponenti delle autorità centrali, di abbandonare le armi e arrendersi. Comunque il gruppuscolo sarebbe completamente circondato e assediato e impossibilitato a lasciare la zona.
Il 'raid' dimostra come la situazione militarmente sia completamente in mano alle forze regolari di Bagdad che possono decidere come e quando colpire i frammentati e disorganizzati gruppi takfiri, capaci. al più di offrire una resistenza sporadica e velleitaria alle ben congegnate operazioni militari governative.
Sembra che, nella parte meridionale della cittadina di Fallujah, un piccolo gruppo wahabita sia asserragliato nel suo covo, e abbia rifiutato le offerte, esplicate sia da membri delle comunità tribali sunnite, sia da esponenti delle autorità centrali, di abbandonare le armi e arrendersi. Comunque il gruppuscolo sarebbe completamente circondato e assediato e impossibilitato a lasciare la zona.
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Ridicola debacle dei miliziani di Salva Kiir: riescono a riperdere la città di Bor dopo averla occupata con l'inganno!
I miliziani Dinka fedeli al ridicolo 'dittatore cowboy' di Juba, proconsole imperial-sionista messo al potere in Sud-Sudan da Obama e Netanyahu, avevano occupato la cittadina di Bor, a 200 Km a Nord della capitale, con uno stratagemma sleale, approfittando della ritirata delle forze di Riek Machar che li avevano espulsi con le armi pochi giorni prima.
Il ritiro faceva parte degli 'atti di buona volontà' richiesti alle parti come viatico per l'apertura di un negoziato mediato da Kenya ed Etiopia, ma i miliziani Dinka non si erano attenuti alla clausola che avrebbe voluto Bor, libera da presenze armate, ottenere lo status non ufficiale di 'città aperta' e l'hanno occupata alla prima occasione.
Adesso però poco dopo quell'atto disonesto, gli armati Nuer di Machar hanno nuovamente il controllo di Bor, guadagnato in poche ore dimostrando quanto militarmente inconsistenti siano i briganti in uniforme leali al cosiddetto 'Presidente' di Juba e, nonostante l'ufficio del portavoce militare della capitale Philip Aguer emetta un comunicato al giorno annunciando la riconquista dell'abitato "entro poche ore" osservatori sul campo testimoniamo come essa rimanga saldamente in mano ai seguaci dell'Ex-vicepresidente Machar.
Non si hanno per ora aggiornamenti sullo sviluppo delle trattative mediate dall'IGAD o sulla missione diplomatica nella capitale meridionale del Presidente del Sudan del Nord Omar Bashir.
Il ritiro faceva parte degli 'atti di buona volontà' richiesti alle parti come viatico per l'apertura di un negoziato mediato da Kenya ed Etiopia, ma i miliziani Dinka non si erano attenuti alla clausola che avrebbe voluto Bor, libera da presenze armate, ottenere lo status non ufficiale di 'città aperta' e l'hanno occupata alla prima occasione.
Adesso però poco dopo quell'atto disonesto, gli armati Nuer di Machar hanno nuovamente il controllo di Bor, guadagnato in poche ore dimostrando quanto militarmente inconsistenti siano i briganti in uniforme leali al cosiddetto 'Presidente' di Juba e, nonostante l'ufficio del portavoce militare della capitale Philip Aguer emetta un comunicato al giorno annunciando la riconquista dell'abitato "entro poche ore" osservatori sul campo testimoniamo come essa rimanga saldamente in mano ai seguaci dell'Ex-vicepresidente Machar.
Non si hanno per ora aggiornamenti sullo sviluppo delle trattative mediate dall'IGAD o sulla missione diplomatica nella capitale meridionale del Presidente del Sudan del Nord Omar Bashir.
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Lo sciopero di migliaia di 'sans papiers' negri paralizza il regime ebraico di occupazione della Palestina!
Innaffiavano i loro orrendi giardinetti, lavavano le loro auto, portavano a spasso i loro cani, sciacquavano i loro piatti sporchi, accudivano i loro vecchi rimbambiti...non vi era compito faticoso e umiliante che, in una società pigra e cialtrona come quella dell'Apartheid di Tel Aviv, i membri del 'popolo eletto' non trovassero comodo demandare alla schiera immensa degli immigrati dell'Africa Nera, possibilmente da paesi destabilizzati dal terrorismo sionista (vedi Sud-Sudan), possibilmente senza documenti (e perciò facilmente ricattabili e arruolabili a compensi da fame).
Quando, per compiacere lo zoccolo duro dei razzisti "A Sei Punte", che ci tengono molto all'omogeneità 'cromatica' di eretz israel (tanto da arrivare a drogare le ebree etiopi con contraccettivi velenosi per 'evitare' che 'sfornino' troppi pargoli scuri) il governicchio di Benji Netanyahu ha cominciato ad attivare nuovi 'lager' per l'arresto e la deportazione degli Shvartser dalla 'terra promessa', questa enorme, dolente, laboriosa massa, finora docile e silenziosa anche di fronte ad aggressioni e soprusi, ha detto "basta" ed é entrata in sciopero.
Sono oramai tre giorni, da domenica 5, che le dozzine di migliaia di 'sans papiers' africani hanno incrociato le braccia e gli effetti sulla società sionista si sono fatti sentire tutti: la portavoce del movimento di protesta degl'africani, Sumaya Nedey, ha dichiarato che nella giornata di oggi dovrebbe tenersi una grande marcia pubblica da Tel Aviv ad Al-Quds ma non é certo se essa si potrà tenere o se verrà impedita (come e con quanta violenza, resta da vedersi) dalla sbirraglia sionazista.
Quando, per compiacere lo zoccolo duro dei razzisti "A Sei Punte", che ci tengono molto all'omogeneità 'cromatica' di eretz israel (tanto da arrivare a drogare le ebree etiopi con contraccettivi velenosi per 'evitare' che 'sfornino' troppi pargoli scuri) il governicchio di Benji Netanyahu ha cominciato ad attivare nuovi 'lager' per l'arresto e la deportazione degli Shvartser dalla 'terra promessa', questa enorme, dolente, laboriosa massa, finora docile e silenziosa anche di fronte ad aggressioni e soprusi, ha detto "basta" ed é entrata in sciopero.
Sono oramai tre giorni, da domenica 5, che le dozzine di migliaia di 'sans papiers' africani hanno incrociato le braccia e gli effetti sulla società sionista si sono fatti sentire tutti: la portavoce del movimento di protesta degl'africani, Sumaya Nedey, ha dichiarato che nella giornata di oggi dovrebbe tenersi una grande marcia pubblica da Tel Aviv ad Al-Quds ma non é certo se essa si potrà tenere o se verrà impedita (come e con quanta violenza, resta da vedersi) dalla sbirraglia sionazista.
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martedì 7 gennaio 2014
L'Iran invierà task force investigativa in Libano per accertamenti sulla morte del saudita Al-Majed!
La Repubblica Islamica Iraniana invierà una task force di investigatori a Beirut per accertare le circostanze della morte di Majed al-Majed, mastermind terrorista saudita che ha ordinato l'attentato del 19 novembre contro la sede diplomatica di Teheran nel Paese dei Cedri.
Majed, pochi giorni dopo il suo arresto é morto, apparentemente per una sindrome renale di cui soffriva, ma molti pensano che sia stato avvelenato da un agente al soldo di Riyadh affinché non rivelasse i collegamenti del suo gruppo terrorista 'Abdullah Azzam' coi servizi segreti del Principe Bandar bin Sultan.
I numerosi episodi terroristici avvenuti in Libano nell'ultimo anno sono ovviamente orchestrati da Riyadh nell'ambito delle sue operazioni per la destabilizzazione dell'Asse della Resistenza. Per fortuna la resilenza dell'alleanza tra Hezbollah, Siria, Irak e Iran sta sventando questi tentativi e dimostrando come, di fronte alla volontà di libertà e indipendenza tutti i milioni di dollari e le migliaia di fanatici takfiri sanguinari a disposizione dei Principi sauditi possono poco o nulla.
Majed, pochi giorni dopo il suo arresto é morto, apparentemente per una sindrome renale di cui soffriva, ma molti pensano che sia stato avvelenato da un agente al soldo di Riyadh affinché non rivelasse i collegamenti del suo gruppo terrorista 'Abdullah Azzam' coi servizi segreti del Principe Bandar bin Sultan.
I numerosi episodi terroristici avvenuti in Libano nell'ultimo anno sono ovviamente orchestrati da Riyadh nell'ambito delle sue operazioni per la destabilizzazione dell'Asse della Resistenza. Per fortuna la resilenza dell'alleanza tra Hezbollah, Siria, Irak e Iran sta sventando questi tentativi e dimostrando come, di fronte alla volontà di libertà e indipendenza tutti i milioni di dollari e le migliaia di fanatici takfiri sanguinari a disposizione dei Principi sauditi possono poco o nulla.
Tocca a Omar Bashir, salvare capra e cavoli in Sud-Sudan: il Presidente del Nord é volato a Juba!!
Pensavano, i nanerottoli sud-sudanesi, di poter impunemente staccarsi da Khartoum col sostegno di Usa e Israele, pensavano, di poter infangare il saggio Presidente Bashir con le campagne di menzogne orchestrate dai sionisti di Hollywood e interpretate dalle 'star' decerebrate come Clooney e la Jolie, pensavano, persino, di poter sfidare militarmente il Sudan del Nord (illusione suicida, visto che Khartoum ha da sempre avuto la più antica e avanzata industria militare dell'Africa fin dall'800 quando era l'unico paese del Continente Nero a poter affrontare gli Europei ad armi quasi pari).
Adesso, con il Sud-Sudan sempre più sprofondato nel caos sanguinoso della guerra civile tra i 'ladri di Pisa' Salva Kiir e il suo Ex-vice Riek Machar, tocca proprio a Omar Bashir, preoccupato dela sorte del Sud del SUO paese come se la vile secessione non fosse mai avvenuta (come infatti non doveva avvenire) a precipitarsi a Juba dove viene accolto con tutti gli onori da James Wani Igga, Vicepresidente (per ora) leale a Kiir, fin troppo ansioso che qualcuno sbrogli la complicata e insanguinata matassa.
Omar Bashir al suo arrivo in Sud-Sudan ha specificato che la sua presenza é mirata a coadiuvare e migliorare le possibilità di successo della trattativa sponsorizzata da Etiopia, Kenya e altri paesi dell'Est Africa e non é in alcun modo "in concorrenza" con essa. Lo sforzo di Bashir dimostra quanto stupida e superficiale sia stata la decisione di permettere una secessione che era solo e soltanto negli interessi del regime ebraico e della cabala sionista internazionale.
Adesso, con il Sud-Sudan sempre più sprofondato nel caos sanguinoso della guerra civile tra i 'ladri di Pisa' Salva Kiir e il suo Ex-vice Riek Machar, tocca proprio a Omar Bashir, preoccupato dela sorte del Sud del SUO paese come se la vile secessione non fosse mai avvenuta (come infatti non doveva avvenire) a precipitarsi a Juba dove viene accolto con tutti gli onori da James Wani Igga, Vicepresidente (per ora) leale a Kiir, fin troppo ansioso che qualcuno sbrogli la complicata e insanguinata matassa.
Omar Bashir al suo arrivo in Sud-Sudan ha specificato che la sua presenza é mirata a coadiuvare e migliorare le possibilità di successo della trattativa sponsorizzata da Etiopia, Kenya e altri paesi dell'Est Africa e non é in alcun modo "in concorrenza" con essa. Lo sforzo di Bashir dimostra quanto stupida e superficiale sia stata la decisione di permettere una secessione che era solo e soltanto negli interessi del regime ebraico e della cabala sionista internazionale.
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Esercito siriano e milizie popolari curde strappano una dozzina di località ai mercenari takfiri tra Qamishli e Tal Hamis!!
L'Esercito siriano con una vasta operazione ha compiuto una decisa avanzata nel Nordest del paese: tra le prime ore del 6 gennaio e questa mattina sono circa una dozzina i villaggi sulla statale tra Qamishli e Tal Hamis (di fronte al confine turco) da cui le forze di Assad hanno cancellato ogni presenza di mercenari terroristi stranieri, ristabilendo il completo controllo governativo sull'intera area.
Nella giornata di ieri militanti curdi delle Unità di Protezione del Popolo (YPG) avevano scacciato i mercenari wahabiti dai dintorni di Tal Hamis e dal villaggio di Al-Hussainiya.
Mano a mano che le varie fazioni terroriste presenti in Siria combattono sempre più frequentemente tra di loro il compito delle forze governative e delle milizie popolari intente a proteggere la popolazione civile dagli eccessi e dalle violenze dei criminali takfiri é diventato molto più semplice, come dimostrano anche questi brillanti risultati sul campo.
Nella giornata di ieri militanti curdi delle Unità di Protezione del Popolo (YPG) avevano scacciato i mercenari wahabiti dai dintorni di Tal Hamis e dal villaggio di Al-Hussainiya.
Mano a mano che le varie fazioni terroriste presenti in Siria combattono sempre più frequentemente tra di loro il compito delle forze governative e delle milizie popolari intente a proteggere la popolazione civile dagli eccessi e dalle violenze dei criminali takfiri é diventato molto più semplice, come dimostrano anche questi brillanti risultati sul campo.
lunedì 6 gennaio 2014
Putin ha le prove: presto una rappresaglia contro i Sauditi per le bombe di Volgograd!
Con una presa di posizione senza precedenti per nettezza il Presidente russo Vladimir Putin ha qualificato come terrorista il regime saudita in relazione ai recenti attentati esplosivi che hanno insanguinato il capoluogo caucasico di Volgograd/Stalingrado, promettendo che
”La nostra risposta non tarderà”.
Putin ha definito gli attentati suicidi di Volvograd 'del tutto identici' a quelli che vengono commessi abitualmente in Irak, in Siria ed in Libano. “Per identificare gli autori criminali di questi attentati non vi è necessità di ulteriore tempo e la Russia risponderà a questi attacchi molto presto. La nostra risposta sarà di una tale importanza che farà cambiare la situazione in Medio Oriente”.
Queste dichiarazioni senza precedeti di Putin hanno luogo in un momento in cui gli attentati terroristici di Volgograd sono stati attribuiti a Bandar bin Sultan, il "figlio della serva", a capo dei servizi di intelligence sauditi. Quest’ultimo aveva evocato la possibilità di ricorrere a tali attentati nel corso di un incontro con Putin nel mese di Settembre, in un momento nel quale gli USA si accingevano ad attaccare militarmente la Siria.
Bandar aveva minacciato Putin di ricorrere ad attentati terroristici da parte di gruppi takfiri in Cecenia se la Russia non avesse rinunciato ad appoggiare Assad. Poco dopo queste minacce, il capo dei gruppi takfiri del Caucaso, Doku Omarov, lanciò un proclama dichiarando di voler attaccare i Giochi Olimpici di Sochi, che avranno luogo in Febbraio.
La Russia ha predisposto un testo scritto per una risoluzione in cui qualifica l’Arabia Saudita di “stato terrorista” e potrebbe presto presentarla al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, anche se, chi conosce la tempra pragmatica del Presidente russo dubiterà certo che la risposta di Mosca si mantenga sui binari tiepidi e spesso inconcludenti del Palazzo di Vetro nuovayorchese.
Putin ha definito gli attentati suicidi di Volvograd 'del tutto identici' a quelli che vengono commessi abitualmente in Irak, in Siria ed in Libano. “Per identificare gli autori criminali di questi attentati non vi è necessità di ulteriore tempo e la Russia risponderà a questi attacchi molto presto. La nostra risposta sarà di una tale importanza che farà cambiare la situazione in Medio Oriente”.
Queste dichiarazioni senza precedeti di Putin hanno luogo in un momento in cui gli attentati terroristici di Volgograd sono stati attribuiti a Bandar bin Sultan, il "figlio della serva", a capo dei servizi di intelligence sauditi. Quest’ultimo aveva evocato la possibilità di ricorrere a tali attentati nel corso di un incontro con Putin nel mese di Settembre, in un momento nel quale gli USA si accingevano ad attaccare militarmente la Siria.
Bandar aveva minacciato Putin di ricorrere ad attentati terroristici da parte di gruppi takfiri in Cecenia se la Russia non avesse rinunciato ad appoggiare Assad. Poco dopo queste minacce, il capo dei gruppi takfiri del Caucaso, Doku Omarov, lanciò un proclama dichiarando di voler attaccare i Giochi Olimpici di Sochi, che avranno luogo in Febbraio.
La Russia ha predisposto un testo scritto per una risoluzione in cui qualifica l’Arabia Saudita di “stato terrorista” e potrebbe presto presentarla al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, anche se, chi conosce la tempra pragmatica del Presidente russo dubiterà certo che la risposta di Mosca si mantenga sui binari tiepidi e spesso inconcludenti del Palazzo di Vetro nuovayorchese.
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La Repubblica Islamica Iraniana "Pronta e Preparata" ad aiutare l'Irak nella sua lotta contro il terrore wahabita!!
Il Vicecapo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane, Brigadier Generale Mohammed Hejazi ha dichiarato che "Se ritenuto necessario ed esplicitamente richiesto dal Governo di Bagdad" le forze militari di Teheran sono 'pronte e preparate' a fornire aiuto logistico, tattico e operativo all'Esercito irakeno impegnato nella campagna antiterrorismo nella Provincia di Anbar.
Nonostante i grandi successi accumulati sul campo, con la distruzione di numerosi accampamenti qaedisti, l'abbattimento di centinaia di militanti (in massima parte mercenari stranieri) e l'eliminazione di importanti figure dell'estremismo takfiro (Abu Dujana, Abdul al Rahman Baqdadi, Abu Ayoub Ansari e Shaker Vahib al Fahdavi) bisogna sempre tenere conto che dietro Al-Qaeda vi sono l'Arabia Saudita, Israele e gli Usa, con tutte le loro risorse monetarie e strategiche e tali attori non avrebbero nessun problema ad alimentare la guerriglia terrorista per decenni, se vi vedessero una possibile utilità.
La Repubblica Islamica Iraniana, interessata al mantenimento di pace e stabilità nella regione così come alla coesistenza pacifica di etnie e religioni diverse che per secoli hanno convissuto nel Medio Oriente, nel Levante e nell'Asia Centrale é già profondamente impegnata nell'aiuto al legittimo Governo siriano del Presidente Assad, da quasi tre anni alle prese con gli assassini takfiri finanziati da Riyadh, Tel Aviv e Washington.
Nonostante i grandi successi accumulati sul campo, con la distruzione di numerosi accampamenti qaedisti, l'abbattimento di centinaia di militanti (in massima parte mercenari stranieri) e l'eliminazione di importanti figure dell'estremismo takfiro (Abu Dujana, Abdul al Rahman Baqdadi, Abu Ayoub Ansari e Shaker Vahib al Fahdavi) bisogna sempre tenere conto che dietro Al-Qaeda vi sono l'Arabia Saudita, Israele e gli Usa, con tutte le loro risorse monetarie e strategiche e tali attori non avrebbero nessun problema ad alimentare la guerriglia terrorista per decenni, se vi vedessero una possibile utilità.
La Repubblica Islamica Iraniana, interessata al mantenimento di pace e stabilità nella regione così come alla coesistenza pacifica di etnie e religioni diverse che per secoli hanno convissuto nel Medio Oriente, nel Levante e nell'Asia Centrale é già profondamente impegnata nell'aiuto al legittimo Governo siriano del Presidente Assad, da quasi tre anni alle prese con gli assassini takfiri finanziati da Riyadh, Tel Aviv e Washington.
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Identificato dagli investigatori l'autista del SUV-bomba esploso ad Haret Hreik la scorsa settimana!
Le autorità militari libanesi che stanno conducendo le indagini sul recente attentato esplosivo di Haret Hreik (Beirut Sud) nel quale hanno trovato la morte 4 persone (tra cui una donna e una adolescente di 15 anni) e oltre 70 sono rimaste ferite hanno rivelato che i test condotti sui resti organici trovati nella carcassa del SUV Gran Cherokee deflagrato hanno permesso di identificare con certezza l'autista dello stesso.
L'autobomba era condotta da tale Qutaiba al-Satem, libanese, residente del Nord del paese e già noto alle autorità nonostante l'età relativamente giovane come associato ad ambienti estremisti sunniti. "Le investigazioni proseguono sotto la supervisione giudiziaria per aggiungere ulteriori dettagli alla vicenda".
Sembra sempre più probabile che la bomba sia esplosa per sbaglio prima che il veicolo raggiungesse il suo vero obiettivo, che poteva essere il palazzo della rete televisiva di Hezbollah, Al-Manar, poco distante dal luogo dello scoppio.
L'autobomba era condotta da tale Qutaiba al-Satem, libanese, residente del Nord del paese e già noto alle autorità nonostante l'età relativamente giovane come associato ad ambienti estremisti sunniti. "Le investigazioni proseguono sotto la supervisione giudiziaria per aggiungere ulteriori dettagli alla vicenda".
Sembra sempre più probabile che la bomba sia esplosa per sbaglio prima che il veicolo raggiungesse il suo vero obiettivo, che poteva essere il palazzo della rete televisiva di Hezbollah, Al-Manar, poco distante dal luogo dello scoppio.
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domenica 5 gennaio 2014
Le truppe del Gen. Ali Majeed respingono i takfiri da Ramadi e Fallujah, i sunniti irakeni collaborano contro gli estremisti filosauditi!
Venti terroristi pagati dall'Arabia Saudita uccisi a Ramadi, altri 35 abbattuti a Garma, vicino a Fallujah, fra di loro eliminato il pericoloso leader Abu Dujana di cui con piacere mostriamo la foto della salma terrea e irrigidita nel rictus mortale, questo il risultato degli scontri finora avvenuti tra le truppe del Generale Ali Ghaidan Majeed e i militanti dell'ISIL nella Provincia Irakena di Anbar.
Dimostrando come le notizie sul presunto 'controllo' qaedista di Fallujah fossero nient'altro che balle propagandistiche l'agguato che é risultato nei 35 wahabiti uccisi é avvenuto nei dintorni della cittadina dell'Anbar, mentre i mercenari filosauditi cercavano di fuggire dal centro urbano ove avevano subito una pesante sconfitta.
La campagna antiterrore scatenata a fine Dicembre 2013 da Nouri al-Maliki prosegue nel nuovo anno e porta risultati sempre più consistenti e interessanti; sicuramente le operazioni dell'Esercito Siriano al di là del confine ne saranno facilitate visto che le basi terroriste in territorio irakeno certo non potranno aiutare e sostenere i loro commilitoni wahabiti in Siria.
Gli anziani di numerose tribù e clan sunniti dell'Anbar hanno giurato fedeltà al Governo centrale, respingendo la retorica settaria ed estremista dei mercenari pagati da Riyadh e assicurando che i miliziani tribali sunniti aiuteranno Esercito e forze di sicurezza a individuare e distruggere rifugi e covi del militanti dell'ISIL e di altre sigle takfire.
Dimostrando come le notizie sul presunto 'controllo' qaedista di Fallujah fossero nient'altro che balle propagandistiche l'agguato che é risultato nei 35 wahabiti uccisi é avvenuto nei dintorni della cittadina dell'Anbar, mentre i mercenari filosauditi cercavano di fuggire dal centro urbano ove avevano subito una pesante sconfitta.
La campagna antiterrore scatenata a fine Dicembre 2013 da Nouri al-Maliki prosegue nel nuovo anno e porta risultati sempre più consistenti e interessanti; sicuramente le operazioni dell'Esercito Siriano al di là del confine ne saranno facilitate visto che le basi terroriste in territorio irakeno certo non potranno aiutare e sostenere i loro commilitoni wahabiti in Siria.
Gli anziani di numerose tribù e clan sunniti dell'Anbar hanno giurato fedeltà al Governo centrale, respingendo la retorica settaria ed estremista dei mercenari pagati da Riyadh e assicurando che i miliziani tribali sunniti aiuteranno Esercito e forze di sicurezza a individuare e distruggere rifugi e covi del militanti dell'ISIL e di altre sigle takfire.
Sionisti furibondi per un sketch comico satirico verso israele trasmesso in uno show della BBC!
Chiunque segue queste nostre pagine sa benissimo come ormai l'Inghilterra sia un paese assolutamente sionistizzato, dove tutti i partiti politici (tre) sono saldamente in tasca alla potentissima lobby ebraica e chiunque si azzardi a dire la verità sul regime di Apartheid in vigore nella Palestina occupata o sulle continue aggressioni e annessioni dell'occupazione sionista verso i territori palestinesi o gli Stati vicini e circonvicini lo faccia a suo rischio e pericolo di venire licenziato, censurato, ostracizzato, emarginato da qualunque ruolo e carica possa ricoprire.
In questo clima di totale asservimento la BBC, una volta pietra di paragone del servizio televisivo pubblico si é trasformata nel megafono dell'Hasbara, la propaganda mendace e fasulla pro-Tel Aviv pagata dagli shekel versati alla lobby sionista dal Governo tedesco come "Compenso per l'Olocau$to" e dalla Casa Bianca come 'Aiuti per il Terzo Mondo' (Tre Miliardi di $ all'Anno!).
Ma ogni tanto qualcosa non va come previsto: nello show satirico "The Revolution will be Televised" gli autori hanno inserito un caustico e graffiante sketch che satireggia i costumi annessionisti e colonizzatori di Israele facendo semplicemente vedere cosa succederebbe se essi venissero applicati contro i bianchi occidentali 'goyim' europei (che secondo il Talmud, ricordiamolo, esistono solo per servire il 'popolo eletto' come bestiame e contro cui quindi sarebbe legittimissimo, sionisticamente parlando, procedere con espropri, demolizioni, bombardamenti e genocidio così come contro i 'goyim' arabi e palestinesi).
Uno sketch di 1 minuto e 56 secondi. Meno di due minuti di verità a confronto di ore ed ore di Hasbara vomitevole, dolciastra, mellassosa. Se i sionisti fossero intelligenti avrebbero fatto spallucce e avrebbero lasciato la scenetta satirica affondare in mezzo all'OCEANO di loro propaganda.
Siccome i sionisti PER DEFINIZIONE NON SONO INTELLIGENTI (la furbizia malevola NON FA le veci dell'Intelligenza) hanno scatenato un assurdo can-can di accuse e proteste arrivando, ridicolmente, a chiamare 'nazista' la BBC loro asservita e schiamazzando dell INIZIO DEL SECONDO OLOCAUSTO.
Vi lasciamo leggere i loro commenti per farvi fare qualche risata.
In questo clima di totale asservimento la BBC, una volta pietra di paragone del servizio televisivo pubblico si é trasformata nel megafono dell'Hasbara, la propaganda mendace e fasulla pro-Tel Aviv pagata dagli shekel versati alla lobby sionista dal Governo tedesco come "Compenso per l'Olocau$to" e dalla Casa Bianca come 'Aiuti per il Terzo Mondo' (Tre Miliardi di $ all'Anno!).
Ma ogni tanto qualcosa non va come previsto: nello show satirico "The Revolution will be Televised" gli autori hanno inserito un caustico e graffiante sketch che satireggia i costumi annessionisti e colonizzatori di Israele facendo semplicemente vedere cosa succederebbe se essi venissero applicati contro i bianchi occidentali 'goyim' europei (che secondo il Talmud, ricordiamolo, esistono solo per servire il 'popolo eletto' come bestiame e contro cui quindi sarebbe legittimissimo, sionisticamente parlando, procedere con espropri, demolizioni, bombardamenti e genocidio così come contro i 'goyim' arabi e palestinesi).
Uno sketch di 1 minuto e 56 secondi. Meno di due minuti di verità a confronto di ore ed ore di Hasbara vomitevole, dolciastra, mellassosa. Se i sionisti fossero intelligenti avrebbero fatto spallucce e avrebbero lasciato la scenetta satirica affondare in mezzo all'OCEANO di loro propaganda.
Siccome i sionisti PER DEFINIZIONE NON SONO INTELLIGENTI (la furbizia malevola NON FA le veci dell'Intelligenza) hanno scatenato un assurdo can-can di accuse e proteste arrivando, ridicolmente, a chiamare 'nazista' la BBC loro asservita e schiamazzando dell INIZIO DEL SECONDO OLOCAUSTO.
Vi lasciamo leggere i loro commenti per farvi fare qualche risata.
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Nuova strage intestina tra terroristi rivali attorno ad Aleppo: 36 wahabiti dell'ISIL uccisi
Come ratti impazziti che si scaglino gli uni contro gli altri mentre il rottame su cui si sono affollati precipita inesorabilmente verso il fondo i gruppi terroristi assediati nel Nord della Siria dalle truppe regolari di Assad stanno attaccandosi gli uni con gli altri per garantirsi un rifugio, un covo, un arsenale di munizioni, un carico di armi o di rifornimenti, mano a mano che gli uomini dell'Esercito troncano e sigillano ogni via di fuga e ogni condotto di approvvigionamento.
Solamente ieri davamo notizia degli scontri internecini tra ISIL e una nuova formazione estremista denominata 'Fronte Islamico' adesso registriamo l'esistenza sul campo di una cosiddetta 'Jaish el-Mujaheddinah" (Armata dei Combattenti) che si é dichiarata contro l'ISIL e gli estremisti religiosi riuscendo apparentemente a ucciderne 36 in un agguato.
Forse questa nuova formazione raccoglie ex-militanti dell'FSA recentemente distrutto dall'ISIL e da formazioni estremiste eredi del 'Fronte Al-Nusra' che sembra ormai essersi disperso in una serie di nuove sigle.
Solamente ieri davamo notizia degli scontri internecini tra ISIL e una nuova formazione estremista denominata 'Fronte Islamico' adesso registriamo l'esistenza sul campo di una cosiddetta 'Jaish el-Mujaheddinah" (Armata dei Combattenti) che si é dichiarata contro l'ISIL e gli estremisti religiosi riuscendo apparentemente a ucciderne 36 in un agguato.
Forse questa nuova formazione raccoglie ex-militanti dell'FSA recentemente distrutto dall'ISIL e da formazioni estremiste eredi del 'Fronte Al-Nusra' che sembra ormai essersi disperso in una serie di nuove sigle.
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