"Ansar Beit al-Maqdis", questo il nome dell'organizzazione qaedista alleatasi coi rimasugli della Fratellanza Musulmana che é stata distrutta nelle operazioni militari condotte da giovedì scorso dall'Esercito nella Penisola del Sinai.
I raid egiziani hanno portato alla morte di oltre cento terroristi e alla cattura di quasi settanta loro complici che sono immeiatamente stati inviati alle prigioni di massima sicurezza riservate ai sostenitori dell'ex-Presidente Mursi.
L'intero arsenale del gruppo sarebbe stato catturato dalle forze armate che avrebbero anche sventato un programmato attentato esplosivo contro un obiettivo governativo.
La scorsa estate l'Esercito egiziano ha deposto Mohamed Mursi e ha sciolto l'Esecutivo guidato dalla Fratellanza Musulmana, che stava facendo affondare il paese in una palude di inefficiente settarismo. In seguito l'intera organizzazione islamista é stata dichiarata fuorilegge e quasi tutti i suoi dirigenti arrestati.
sabato 15 febbraio 2014
112 terroristi eliminati nel Sinai dall'Esercito di Al-Sisi!! Altri sessantanove estremisti arrestati e imprigionati!!
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Tank ed elicotteri irakeni respingono i militanti takfiri dai dintorni di Suleiman Bek, nel Nord dell'Irak!
La Provincia di Salahuddin, nel Nord della Mesopotamia, ha sostituito in questi ultimi due giorni il distretto occidentale di Anbar come centro dell'attività militare antiterrorismo voluta dal Governo di Nouri al-Maliki, quando forti distaccamenti di truppe, con mezzi corazzati e squadriglie di elicotteri, hanno iniziato a battere palmo a palmo la parte occidentale della cittadina di Suleiman Bek e di tre villaggi adiacenti, eliminando oltre una dozzina di estremisti wahabiti.
Talib Mohammed, sindaco di Suleiman Bek, ha dichiarato ai media che l'Esercito sta facendo buoni progressi, nonostante il fatto che i takfiri militanti dell'ISIL abbiano lasciato cecchini "pavoliniani" e trappole esplosive nelle case e negli edifici che hanno invano cercato di occupare negli ultimi due giorni.
La controffensiva dell'Esercito é scattata quando gli estremisti hanno cercato di attaccare il Municipio della cittadina e altri edifici pubblici, evidentemente nel disperato tentativo di distogliere la pressione delle forze armate contro i loro complici della Provincia di Anbar.
Talib Mohammed, sindaco di Suleiman Bek, ha dichiarato ai media che l'Esercito sta facendo buoni progressi, nonostante il fatto che i takfiri militanti dell'ISIL abbiano lasciato cecchini "pavoliniani" e trappole esplosive nelle case e negli edifici che hanno invano cercato di occupare negli ultimi due giorni.
La controffensiva dell'Esercito é scattata quando gli estremisti hanno cercato di attaccare il Municipio della cittadina e altri edifici pubblici, evidentemente nel disperato tentativo di distogliere la pressione delle forze armate contro i loro complici della Provincia di Anbar.
La lobby ebraica che ha dirottato la Disney licenzia il doppiatore arabo di Paperino "colpevole" di dichiarazioni anti-Apartheid!
L'uso schifoso di cui la lobby ebraica internazionale fa del potere oscenamente accumulato con il controllo di tutte le maggiori compagnie di media mondiali fa in modo che diventi impossibile per i protagonisti del giornalismo e dello spettacolo esprimere opinioni sgradite alla "cabala" dei padroni degli studios, delle reti tv, delle testate giornalistiche che ammorbano e appestano l'opinione pubblica con le loro menzogne pro-israel (ricordiamo su tutti il caso di Mel Gibson, piombato da star di livello mondiale a pariah per alcune dichiarazioni rese in stato di ebbrezza - Popoli civili come il Giapponese non danno peso alle parole proferite in tali condizioni), oppure quello della reporter Helen Thomas.
Una breve dichiarazione resa sul social network 'telegrafico' Twitter é costata il licenziamento al doppiatore Wael Mansour che prestava la voce al personaggio di Paperino nei programmi Disney tradotti per il Mondo Arabo. "Vorrei davvero vedere Israele cancellato, odio il sionismo, ho così tanto odio dentro di me per tutti i bambini che massacrano e tutta la terra che rubano".
Una dichiarazione, vediamo, del tutto condivisibile ed esatta, nessuna persona sana di mente potrebbe voler vedere prosperare uno Stato razzista che pratica l'Apartheid su base etnica e culturale e che pretende di mantenere la sua "purezza razziale" combattendo l'immigrazione dei non-ebrei e il ritorno dei Palestinesi scacciati col genocidio.
Prontamente é arrivato il licenziamento della Disney, che fin dal 1984 é territorio 'kosher' grazie all'invasione capeggiata da Michael Eisner che fece fuori tutti i parenti e i collaboratori del grande Walt Disney per sostituirli con dirigenti di provato pedigree "A Sei Punte".
L'ingiusto licenziamento non ha piegato lo spirito e il morale del coraggioso Wael Mansour, che in un tweet successivo ha dichiarato di "Avere perso il lavoro per una dichiarazione anti-israeliana che non ritratterò mai e di cui sono particolarmente fiero". Auguriamo al Signor Mansour di trovare presto impieghi più soddisfacenti e di successo e ci congratuliamo con lui per avere ribadito cosa vuol dire essere Uomini dotati di Dignità e Orgoglio.
Una breve dichiarazione resa sul social network 'telegrafico' Twitter é costata il licenziamento al doppiatore Wael Mansour che prestava la voce al personaggio di Paperino nei programmi Disney tradotti per il Mondo Arabo. "Vorrei davvero vedere Israele cancellato, odio il sionismo, ho così tanto odio dentro di me per tutti i bambini che massacrano e tutta la terra che rubano".
Una dichiarazione, vediamo, del tutto condivisibile ed esatta, nessuna persona sana di mente potrebbe voler vedere prosperare uno Stato razzista che pratica l'Apartheid su base etnica e culturale e che pretende di mantenere la sua "purezza razziale" combattendo l'immigrazione dei non-ebrei e il ritorno dei Palestinesi scacciati col genocidio.
Prontamente é arrivato il licenziamento della Disney, che fin dal 1984 é territorio 'kosher' grazie all'invasione capeggiata da Michael Eisner che fece fuori tutti i parenti e i collaboratori del grande Walt Disney per sostituirli con dirigenti di provato pedigree "A Sei Punte".
L'ingiusto licenziamento non ha piegato lo spirito e il morale del coraggioso Wael Mansour, che in un tweet successivo ha dichiarato di "Avere perso il lavoro per una dichiarazione anti-israeliana che non ritratterò mai e di cui sono particolarmente fiero". Auguriamo al Signor Mansour di trovare presto impieghi più soddisfacenti e di successo e ci congratuliamo con lui per avere ribadito cosa vuol dire essere Uomini dotati di Dignità e Orgoglio.
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venerdì 14 febbraio 2014
Falita sotto attacco, le fattorie di Reema disordinatamente abbandonate dai wahabiti che fuggono verso Yabroud!!
Aggiornamento (quasi) in tempo reale sulla situazione della sacca di Yabroud, al confine tra Libano-Arsal e Siria. Dopo la conquista di Jarajiir e Al-Sahel il focus degli scontri si é cncentrato sulle Fattorie di Reema, subito a Nord di Yabroud vera e propria, che sono state investite da valanghe di fuoco d'artiglieria e razzi sia da Est che da Nord.
La maggior parte dei militanti che le occupavano sarebbero strisciati verso Yabroud e ventidue di loro sarebbero rimasti colpiti da un bombardamento aereo, intanto anche il villaggio di Falita, dove si erano ritirati ieri i combattenti wahabiti fuggiti da Al-Sahel sarebbe sotto attacco da parte dell'Esercito Siriano.
Un tentativo di portare rinforzi ai terroristi dal Libano attraverso il confine sarebbe inoltre stato bloccato, secondo quanto riportato dal canale libanese Al-Manar che é la voce ufficiale del movimento Hezbollah.
La maggior parte dei militanti che le occupavano sarebbero strisciati verso Yabroud e ventidue di loro sarebbero rimasti colpiti da un bombardamento aereo, intanto anche il villaggio di Falita, dove si erano ritirati ieri i combattenti wahabiti fuggiti da Al-Sahel sarebbe sotto attacco da parte dell'Esercito Siriano.
Un tentativo di portare rinforzi ai terroristi dal Libano attraverso il confine sarebbe inoltre stato bloccato, secondo quanto riportato dal canale libanese Al-Manar che é la voce ufficiale del movimento Hezbollah.
Le confessioni di Naim Abbas scompaginano la rete qaedista in Libano, gli inquirenti spingono per ulteriori rivelazioni!
L'arresto del capo del gruppo 'Abdullah Azzam', sigla dell'estremismo wahabita già da tempo nel mirino delle forze di sicurezza libanesi in quanto coinvolto nell'ondata di attentati con cui gli sceicchi del terrore hanno cercato di destabilizzare il Paese dei Cedri nel tentativo di facilitare i loro soci attivi nella guerra mercenaria contro la Siria sta rapidamente permettendo agli inquirenti di ricostruire con precisione il mosaico di mesi di attentati falliti e riusciti, grazie alla gran copia di rivelazioni finora rese dal prigioniero.
Naim Abbas sarebbe infatti crollato psicologicamente subito dopo l'arresto a Tariq Jdeideh e a quanto si legge sulle colonne di As-Safir avrebbe ammesso la paternità dei due attentati di Haret Hreik e di quello di Bir al-Abed. Egli avrebbe consegnato l'autobomba del primo attentato di Haret Hreik al suicida Qutaba Satem vicino a un supermarked a Wata Msaitbeh, a Berut e avrebbe preparato l'attentato di Chouefat, affidato a un Siriano che viveva a Tariq Jdeideh.
Quest'ultimo però sarebbe 'andato storto' visto che il suo obiettivo avrebbe dovuto essere il posto di blocco di Aramoun mentre l'esplosione avvenne mentre il suicida si trovava su un autobus di linea. Le due autobombe bloccate giovedì erano dirette la prima verso il quartiere sciita di Beirut (La Toyota) e la seconda (La KIA) verso un obiettivo da decidersi nella Valle della Bekaa.
Abbas ha specificato che la KIA, guidata da tre donne, era semplicemente in 'trasferimento' e che tutti i viaggi di 'trasferimento' di autobombe sono normalmente affidati a donne in quanto i wahabiti pensano che suscitino meno sospetti.
Naim Abbas sarebbe infatti crollato psicologicamente subito dopo l'arresto a Tariq Jdeideh e a quanto si legge sulle colonne di As-Safir avrebbe ammesso la paternità dei due attentati di Haret Hreik e di quello di Bir al-Abed. Egli avrebbe consegnato l'autobomba del primo attentato di Haret Hreik al suicida Qutaba Satem vicino a un supermarked a Wata Msaitbeh, a Berut e avrebbe preparato l'attentato di Chouefat, affidato a un Siriano che viveva a Tariq Jdeideh.
Quest'ultimo però sarebbe 'andato storto' visto che il suo obiettivo avrebbe dovuto essere il posto di blocco di Aramoun mentre l'esplosione avvenne mentre il suicida si trovava su un autobus di linea. Le due autobombe bloccate giovedì erano dirette la prima verso il quartiere sciita di Beirut (La Toyota) e la seconda (La KIA) verso un obiettivo da decidersi nella Valle della Bekaa.
Abbas ha specificato che la KIA, guidata da tre donne, era semplicemente in 'trasferimento' e che tutti i viaggi di 'trasferimento' di autobombe sono normalmente affidati a donne in quanto i wahabiti pensano che suscitino meno sospetti.
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giovedì 13 febbraio 2014
Sionisti terrorizzati dai successi del movimento BDS: le loro reazioni scomposte ci suscitano gioia e ilarità!
Roger Cohen é un sionista; ciò vuol dire che é anche un bugiardo, un ladro e un assassino, e non accettiamo obiezioni in merito: il Sionismo é un'ideologia decadente nata dal nazionalismo contaminato di putrido pseudoromanticismo piccoloborghese di fine '800, misto a favolistica del 'destino manifesto' e dell'ansia colonizzatrice e sterminatrice dei vari Cecil Rhodes, chi lo sostiene é sostenitore di una menzogna storica (che non esistesse una Palestina araba cristiana e musulmana con piena dignità di nazione prima dell'arrivo degli invasori giudei) ed é corresponsabile del furto di quella terra e degli stermini genocidi che ne sono seguiti, quindi complice e colpevole insieme a coloro che ne furono originariamente responsabili.
Orbene, il bugiardo, ladro e assassino Roger Cohen pontifica sul 'Jew York Times' sui "pericoli" della campagna BDS di boicottaggio disinvestimento e sanzioni contro il regime ebraico di occupazione, che tanto successo ha riscosso nelle ultime settimane.
Leggere la sua miserabile giaculatoria é musica per noi, che abbiamo sempre sostenuto la campagna BDS come uno dei mezzi (insieme alla Resistenza Armata e altri metodi di pressione politica, diplomatica e militare) come un importante parte della campagna per distruggere Israele come stato razzista discriminatorio esattamente come sono stati distrutti prima di lui l'Iran imperiale dello Shah, il Sudafrica afrikaner, il Cile di Pinochet e l'Argentina di Videla (guarda caso tutti alleatissimi di Tel Aviv, recipienti delle sue armi, delle sue bombe atomiche, dei suoi istruttori di tortura e persecuzione).
" I am a strong supporter of a two-state peace" (Leggasi: "Mi piacciono queste trattative infinite che si protraggono da 20 anni e che hanno permesso al mio regime razzista di riferimento di continuare indisturbato a compiere Crimini contro l'Umanità sul popolo Palestinese).
"the B.D.S. movement...stated aim...(is to)...fight for the right of return of all Palestinian refugees...(this)...equals the end of Israel as a Jewish state" (Al ladro e assassino Cohen non piace l'idea di far tornare tutti i Palestinesi in Palestina dopo BEN 70 anni dalla loro cacciata, però pretende che ogni ebreo di ogni angolo del mondo possa trasferirsi nella Palestina occupata...doppio standard per qualcuno caro Roger???)
"The anti-Apartheid movement in South Africa contained no such ambiguity" (Questa é una menzogna bella e buona, ma da un bugiardo ladro e assassino cosa ci si può aspettare? Il BDS contro l'Apartheid sudafricano voleva portare a UN UNICO STATO DEMOCRATIO dove UN UOMO VALE UN VOTO il che é esattamente quello a cui ha portato e ugualmente succederà in Palestina, ovviamente come i bianchi Afrikaner anche gli Ebrei, una volta ritornati tutti i profughi palestinesi e i loro discendenti, dovranno rassegnarsi a essere minoranza, se non gli andrà bene potranno sempre andarsene dove vorranno...).
"The movement’s anti-Zionism can easily be a cover for anti-Semitism" (Questa é tanto ridicola che non la commentiamo nemmeno).
"A single state cannot mark its Day of Independence and Day of Catastrophe on the same date" (Facciamo che sia DEMOCRATICAMENTE la maggioranza dei cittadini a decidere cosa festeggiare, ok Roger?).
"A Jewish national home is needed" (Chi lo ha mai detto? E perché non vanno a farsela in Khazaria? In Uganda, in Patagonia, in Madagascar??? Chi ha detto che sia necessario rubare la terra dei Palestinesi?).
"B.D.S. is a wake-up call. I oppose it because I do not trust it" (Quello di cui si fidano o non si fidano i bugiardi, i ladri e gli assassini non ha alcuna importanza di fronte alle richieste della Giustizia, della Storia, della Verità e dell'Umanità...Roger Cohen non rappresenta altro che il punto di vista di coloro, come Pinochet, Videla, lo Shah Palhevi e tanti altri, che spenderanno il resto dell'Eternità nella Spazzatura della Storia...).
Orbene, il bugiardo, ladro e assassino Roger Cohen pontifica sul 'Jew York Times' sui "pericoli" della campagna BDS di boicottaggio disinvestimento e sanzioni contro il regime ebraico di occupazione, che tanto successo ha riscosso nelle ultime settimane.
Leggere la sua miserabile giaculatoria é musica per noi, che abbiamo sempre sostenuto la campagna BDS come uno dei mezzi (insieme alla Resistenza Armata e altri metodi di pressione politica, diplomatica e militare) come un importante parte della campagna per distruggere Israele come stato razzista discriminatorio esattamente come sono stati distrutti prima di lui l'Iran imperiale dello Shah, il Sudafrica afrikaner, il Cile di Pinochet e l'Argentina di Videla (guarda caso tutti alleatissimi di Tel Aviv, recipienti delle sue armi, delle sue bombe atomiche, dei suoi istruttori di tortura e persecuzione).
" I am a strong supporter of a two-state peace" (Leggasi: "Mi piacciono queste trattative infinite che si protraggono da 20 anni e che hanno permesso al mio regime razzista di riferimento di continuare indisturbato a compiere Crimini contro l'Umanità sul popolo Palestinese).
"the B.D.S. movement...stated aim...(is to)...fight for the right of return of all Palestinian refugees...(this)...equals the end of Israel as a Jewish state" (Al ladro e assassino Cohen non piace l'idea di far tornare tutti i Palestinesi in Palestina dopo BEN 70 anni dalla loro cacciata, però pretende che ogni ebreo di ogni angolo del mondo possa trasferirsi nella Palestina occupata...doppio standard per qualcuno caro Roger???)
"The anti-Apartheid movement in South Africa contained no such ambiguity" (Questa é una menzogna bella e buona, ma da un bugiardo ladro e assassino cosa ci si può aspettare? Il BDS contro l'Apartheid sudafricano voleva portare a UN UNICO STATO DEMOCRATIO dove UN UOMO VALE UN VOTO il che é esattamente quello a cui ha portato e ugualmente succederà in Palestina, ovviamente come i bianchi Afrikaner anche gli Ebrei, una volta ritornati tutti i profughi palestinesi e i loro discendenti, dovranno rassegnarsi a essere minoranza, se non gli andrà bene potranno sempre andarsene dove vorranno...).
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"A Jewish national home is needed" (Chi lo ha mai detto? E perché non vanno a farsela in Khazaria? In Uganda, in Patagonia, in Madagascar??? Chi ha detto che sia necessario rubare la terra dei Palestinesi?).
"B.D.S. is a wake-up call. I oppose it because I do not trust it" (Quello di cui si fidano o non si fidano i bugiardi, i ladri e gli assassini non ha alcuna importanza di fronte alle richieste della Giustizia, della Storia, della Verità e dell'Umanità...Roger Cohen non rappresenta altro che il punto di vista di coloro, come Pinochet, Videla, lo Shah Palhevi e tanti altri, che spenderanno il resto dell'Eternità nella Spazzatura della Storia...).
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Aggiornamento dettagliato sulla battaglia di Yabroud, dopo Jarajiir anche Al-Sahel cade davanti ai tank di Assad!
Abbiamo degli aggiornamenti importanti praticamente in diretta dal campo di battaglia, attraverso account facebook e tweet di persone fisicamente vicine al teatro di operazioni di Yabroud: l'attuale offensiva delle forze armate siriane e di Hezbollah contro la sacca di mercenari estremisti premuta contro il confine libanese attorno ad Arsal che conterebbe circa 7000 combattenti é iniziata ieri mattina con una serie di raid aerei portati da cacciabombardieri MiG-23BN che a gruppi di tre si sono gettati sulle posizioni terroriste a Est di Yabroud.
Quindi mentre batterie di Hezbollah lanciavano razzi 'Grad' modificati con speciali testate dirompenti nuclei di commando e forze speciali si sono portati fin sotto le primissime linee nemiche, in maniera da sbucare letteramente sotto il naso dei takfiri mano a mano che il punto di impatto dei razzi veniva via via spostato in profondità secondo la migliore tradizione del "Feuerwaltz" (o 'sbarramento strisciante'); dopo che i primi bunker e ridotti hanno cominciato a cadere sotto l'impeto degli assaltatori che sono arrivati più volte al corpo a corpo, sono partiti i carri e i cingolati della 4a Divisione Meccanizzata e della 3a Divisione Corazzata, che hanno potuto avanzare senza temere agguati di lanciarazzi e missili anticarro visto che le prime linee erano già state 'bonificate'.
Il primo centro a venire conquistato é stato Jarajir, dove 113 militanti estremisti sono stati uccisi, gli ultimi colti all'aperto dai jet di Assad mentre disordinatamente cercavano di fuggire verso Falita. Subito dopo i T-72M della 4a Meccanizzata hanno espugnato anche il villaggio di Al-Sahel distruggendo o catturando le batterie di mortai, cannoni e lanciarazzi ivi collocate dai militanti di Ahrar al-Sham che a loro volta si sono ritirati verso Falita.
Dal che si vede come l'Esercito siriano non abbia perso nessuna delle sue capacità di escogitare e portare avanti complesse operazioni di armi combinate, coordinando i propri sforzi con una forza di miliziani altamente qualificati come gli Hezbollah e lasciando ai nuclei di difesa popolare il compito di muoversi a presidiare le zone ormai conquistate e ripulite in maniera da poter 'sganciare' le unità professionali una volta terminata la battaglia e ricostituirne gli organici e il morale attraverso meritati turni di pausa e riposo.
Lo Stato Maggiore di Damasco ha calcolato in oltre 2500 i combattenti mercenari sauditi, in altri 2000 quelli provenienti da altri stati del Golfo, 1000 Egiziani, 200 Libanesi, qualche centinaio di Palestinesi estremisti provenienti dai campi profughi di Libano e Giordania e qualche Siriano che militava nella Fratellanza Musulmana o altre formazioni estremiste prima del 2011.
Nella passata battaglia di Qusayr, la vittoria finale venne 'macchiata' dalla fuga di circa 1000 combattenti takfiri che non fu possibile bloccare e neutralizzare; in questo scontro Siriani ed Hezbollah si sono ripromessi di condurre una 'battaglia di distruzione', bloccando ogni uscita dalla sacca che stanno creando attorno ai wahabiti e non permettendo a nessuno di sfuggire all'accerchiamento.
Quindi mentre batterie di Hezbollah lanciavano razzi 'Grad' modificati con speciali testate dirompenti nuclei di commando e forze speciali si sono portati fin sotto le primissime linee nemiche, in maniera da sbucare letteramente sotto il naso dei takfiri mano a mano che il punto di impatto dei razzi veniva via via spostato in profondità secondo la migliore tradizione del "Feuerwaltz" (o 'sbarramento strisciante'); dopo che i primi bunker e ridotti hanno cominciato a cadere sotto l'impeto degli assaltatori che sono arrivati più volte al corpo a corpo, sono partiti i carri e i cingolati della 4a Divisione Meccanizzata e della 3a Divisione Corazzata, che hanno potuto avanzare senza temere agguati di lanciarazzi e missili anticarro visto che le prime linee erano già state 'bonificate'.
Il primo centro a venire conquistato é stato Jarajir, dove 113 militanti estremisti sono stati uccisi, gli ultimi colti all'aperto dai jet di Assad mentre disordinatamente cercavano di fuggire verso Falita. Subito dopo i T-72M della 4a Meccanizzata hanno espugnato anche il villaggio di Al-Sahel distruggendo o catturando le batterie di mortai, cannoni e lanciarazzi ivi collocate dai militanti di Ahrar al-Sham che a loro volta si sono ritirati verso Falita.
Dal che si vede come l'Esercito siriano non abbia perso nessuna delle sue capacità di escogitare e portare avanti complesse operazioni di armi combinate, coordinando i propri sforzi con una forza di miliziani altamente qualificati come gli Hezbollah e lasciando ai nuclei di difesa popolare il compito di muoversi a presidiare le zone ormai conquistate e ripulite in maniera da poter 'sganciare' le unità professionali una volta terminata la battaglia e ricostituirne gli organici e il morale attraverso meritati turni di pausa e riposo.
Lo Stato Maggiore di Damasco ha calcolato in oltre 2500 i combattenti mercenari sauditi, in altri 2000 quelli provenienti da altri stati del Golfo, 1000 Egiziani, 200 Libanesi, qualche centinaio di Palestinesi estremisti provenienti dai campi profughi di Libano e Giordania e qualche Siriano che militava nella Fratellanza Musulmana o altre formazioni estremiste prima del 2011.
Nella passata battaglia di Qusayr, la vittoria finale venne 'macchiata' dalla fuga di circa 1000 combattenti takfiri che non fu possibile bloccare e neutralizzare; in questo scontro Siriani ed Hezbollah si sono ripromessi di condurre una 'battaglia di distruzione', bloccando ogni uscita dalla sacca che stanno creando attorno ai wahabiti e non permettendo a nessuno di sfuggire all'accerchiamento.
Viaggio a Mosca per Nabil Fahmy e il Generale Al-Sisi: si stringono i tempi per il contratto da 2 miliardi di forniture militari!
Il Generale egiziano Al-Sisi insieme al suo Ministro degli Esteri Nabil Fahmy é atterrato oggi a Mosca dove avrà colloqui bilaterali con il Responsabile della diplomazia del Cremlino, Sergei Lavrov e con il Ministro della Difesa Shoigu.
Il viaggio del leader cairota segue la spedizione degli stessi Lavrov e Shoigu che, in autunno, aveva sorpreso il mondo rilanciando fortissimamente le relazioni russo-egiziane a livelli che non si erano più visti dai tempi di Khruschev, Nasser e Kosighin.
Nel corso della visita ufficiale dovrebbe essere finalizzato il contratto per l'acquisto di armi russe per 2 miliardi di dollari, con una particolare attenzione ai sistemi missilistici antiaerei avanzati, che colmerebbero una grave mancanza negli arsenali egiziani.
La Russia avrebbe espresso interesse per costruire una base navale permanente ad Alessandria.
Il viaggio del leader cairota segue la spedizione degli stessi Lavrov e Shoigu che, in autunno, aveva sorpreso il mondo rilanciando fortissimamente le relazioni russo-egiziane a livelli che non si erano più visti dai tempi di Khruschev, Nasser e Kosighin.
Nel corso della visita ufficiale dovrebbe essere finalizzato il contratto per l'acquisto di armi russe per 2 miliardi di dollari, con una particolare attenzione ai sistemi missilistici antiaerei avanzati, che colmerebbero una grave mancanza negli arsenali egiziani.
La Russia avrebbe espresso interesse per costruire una base navale permanente ad Alessandria.
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mercoledì 12 febbraio 2014
104 chili di esplosivo su una KIA guidata da tre ragazze che da Arsal andava verso la Bekaa!!
Dopo le brillanti operazioni che hanno portato all'arresto di Naim Abbas e allo smantellamento della cellula dell'ISIL sostenuta dai servizi segreti sauditi, un altro successo ha coronato gli sforzi antiterrorismo delle autorità libanesi.
Una KIA imbottita di oltre un quintale di esplosivo é stata bloccata lungo la strada tra Arsal (vicino al confine con la Siria, dove a pochi chilometri si sta combattendo una dura battaglia) e la vallata della Biqa, corridoio privilegiato tra le postazioni di Hezbollah e Damasco.
Alla guida del mezzo erano tre ragazze; evidentemente i terroristi pensavano che delle donne avrebbero suscitato meno sospetti ma per fortuna lo scrupolo degli agenti della Surete ha reso inutile la loro astuzia: Jumana Hmayyed, Hala Rayed e Khadijeh Awdah sono state arrestate e sono ora a disposizione del magistrato inquirente.
Una KIA imbottita di oltre un quintale di esplosivo é stata bloccata lungo la strada tra Arsal (vicino al confine con la Siria, dove a pochi chilometri si sta combattendo una dura battaglia) e la vallata della Biqa, corridoio privilegiato tra le postazioni di Hezbollah e Damasco.
Alla guida del mezzo erano tre ragazze; evidentemente i terroristi pensavano che delle donne avrebbero suscitato meno sospetti ma per fortuna lo scrupolo degli agenti della Surete ha reso inutile la loro astuzia: Jumana Hmayyed, Hala Rayed e Khadijeh Awdah sono state arrestate e sono ora a disposizione del magistrato inquirente.
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Spinta offensiva finale delle truppe di Assad verso il confine col Libano, per chiudere il "Corridoio di Arsal"!!
Come testimonia questa foto incredibilmente esclusiva presa direttamente sul luogo degli eventi, colonne corazzate dell'Esercito regolare siriano stanno marciando da Qalamoun, da Qusayr e dal villaggio di Jarajir, recentemente conquistato, contro l'ultima sacca di militanti wahabiti rimasti lungo il confine con il Libano.
La battaglia in corso permetterebbe di chiudere definitivamente ogni canale di contatto tra la cittadina libanese di Arsal, nei dintorni della quale partiti e movimenti dell'Alleanza filosaudita di Saad Hariri hanno impiantato molte basi, arsenali e cliniche illegali per i terroristi attivi in Siria.
Già una trentina di militanti takfiri gravemente feriti sarebbero arrivati in fretta e furia in Libano, in conseguenza della gagliarda offensiva delle forze regolari, cui starebbero prendendo parte anche contingenti scelti dei volontari di Hezbollah.
La battaglia in corso permetterebbe di chiudere definitivamente ogni canale di contatto tra la cittadina libanese di Arsal, nei dintorni della quale partiti e movimenti dell'Alleanza filosaudita di Saad Hariri hanno impiantato molte basi, arsenali e cliniche illegali per i terroristi attivi in Siria.
Già una trentina di militanti takfiri gravemente feriti sarebbero arrivati in fretta e furia in Libano, in conseguenza della gagliarda offensiva delle forze regolari, cui starebbero prendendo parte anche contingenti scelti dei volontari di Hezbollah.
Capo wahabita catturato in Libano: scovata e disattivata una toyota-bomba pronta a esplodere!
Naim Abbas, leader del gruppo Abdullah Azzam e anello di collegamento tra questo e lo 'Stato Islamico dell'Irak e del Levante' (ISIL) é stato catturato dall'Intelligence libanese nella zona di Tariq Jdideh, a Beirut.
Abbas aveva appena lasciato il campo profughi di Ain il-Hilweh, dove aveva il proprio covo e stava supervisionando le fasi finali di un attentato che doveva proseguire la striscia di terrore iniziata quest'estate contro la comunità sciita.
Ma i suoi movimenti non sono passati inosservati e, oltre al suo arresto, le autorità del Paese dei Cedri sono anche iruscite a bloccare un fuoristrada Toyota Rav 4 imbottito di esplosivo che, è quasi certo, dovesse svolgere l'attentato in preparazione.
Secondo le informazioni a disposizione degli inquirenti l'obiettivo dei wahabiti era Dahiyeh, il cuore della comunità sciita e roccaforte di Hezbollah nella parte meridionale della capitale.
Abbas aveva appena lasciato il campo profughi di Ain il-Hilweh, dove aveva il proprio covo e stava supervisionando le fasi finali di un attentato che doveva proseguire la striscia di terrore iniziata quest'estate contro la comunità sciita.
Ma i suoi movimenti non sono passati inosservati e, oltre al suo arresto, le autorità del Paese dei Cedri sono anche iruscite a bloccare un fuoristrada Toyota Rav 4 imbottito di esplosivo che, è quasi certo, dovesse svolgere l'attentato in preparazione.
Secondo le informazioni a disposizione degli inquirenti l'obiettivo dei wahabiti era Dahiyeh, il cuore della comunità sciita e roccaforte di Hezbollah nella parte meridionale della capitale.
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martedì 11 febbraio 2014
Entusiasmanti risoluzioni pro-Palestina da parte del Sudafrica! Piena adesione alla campagna di dinsinvestimento e sanzioni!!
Il Comitato Parlamentare sudafricano ha tenuto cinque giorni fa una conferenza di solidarietà a sostegno dei Popoli di Palestina e Cuba, che, dopo la sua apertura da parte di Ahmed Kathrada, icona della lotta anti-Apartheid si é conclusa con risoluzioni "entusiasmanti" che hanno incontrato la massima soddisfazione da parte delle associazioni per i Diritti Umani e del capitolo sudafricano del movimento BDS che ha apprezzato moltissimo la decisione sudafricana di inviare il rapporto HSRC del 2009, che esplicitamente accusa Tel Aviv di Apartheid a vari attori internazionali tra cui l'Unione Parlamentare Internazionale e la Corte Criminale Internazionale, oltre che all'ONU e all'Unione Africana.
Tra le risoluzioni adottate a favore della Palestina indichiamo come particolarmente interessanti e rappresentative:
(...)Il Sudafrica, ai sensi dello Statuto di Roma, ha il dovere di istituire una Corte Speciale contro i Crimini di Guerra, e di investigare le attività di cittadini sudafricani che si siano arruolati nell'esercito sionista(...)
(...)Il Sudafrica ha l'imperativo morale di cessare ogni tipo di relazione finanziaria con compagnie coinvolte nel processo di insediamento e colonizzazione illegale della Palestina occupata e anche con istituti che prestino denaro e investano risorse in questi processi(...)
(...)bisogna facilitare l'accesso in Sudafrica a quei Palestinesi che ne faranno richiesta(...)
(...)il sistema medico-sanitario palestinese deve essere sostenuto e finanziato, tanto nella Striscia di Gaza quanto nella West Bank(...)
(...)le visite di testimonianza e solidarietà ai territori palestinesi devono essere aumentate e facilitate in ogni modo possibile(...)
(...)sanzioni militari, finanziarie, accademiche e politiche debbono essere applicate al regime sionista fino a quando esso non rinuncerà completamente e senza alcuna condizione ai suoi progetti di insediamento e colonizzazione.
Ancora una volta il Sudafrica si conferma come uno dei più sinceri e disinteressati sostenitori della Causa Palestinese.
Tra le risoluzioni adottate a favore della Palestina indichiamo come particolarmente interessanti e rappresentative:
(...)Il Sudafrica, ai sensi dello Statuto di Roma, ha il dovere di istituire una Corte Speciale contro i Crimini di Guerra, e di investigare le attività di cittadini sudafricani che si siano arruolati nell'esercito sionista(...)
(...)Il Sudafrica ha l'imperativo morale di cessare ogni tipo di relazione finanziaria con compagnie coinvolte nel processo di insediamento e colonizzazione illegale della Palestina occupata e anche con istituti che prestino denaro e investano risorse in questi processi(...)
(...)bisogna facilitare l'accesso in Sudafrica a quei Palestinesi che ne faranno richiesta(...)
(...)il sistema medico-sanitario palestinese deve essere sostenuto e finanziato, tanto nella Striscia di Gaza quanto nella West Bank(...)
(...)le visite di testimonianza e solidarietà ai territori palestinesi devono essere aumentate e facilitate in ogni modo possibile(...)
(...)sanzioni militari, finanziarie, accademiche e politiche debbono essere applicate al regime sionista fino a quando esso non rinuncerà completamente e senza alcuna condizione ai suoi progetti di insediamento e colonizzazione.
Ancora una volta il Sudafrica si conferma come uno dei più sinceri e disinteressati sostenitori della Causa Palestinese.
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Ex-colonnello disertore siriano arrestato in Libano vicino ad Arsal! Il confine siro-libanese ormai totalmente sotto controllo!
L'Esercito libanese ha arrestato un ex-Colonnello dell'Esercito siriano che aveva disertato dalla sua posizione e si era inizialmente unito alle bande del cosiddetto 'FSA' all'inizio dell'attacco dei mercenari stranieri contro Damasco e il suo legittimo Governo. L'arresto é avvenuto a un posto di blocco a Wadi Hmayyed, vicino alla cittadina di Arsal.
L'Ex-militare, che risponde al nome di M. Abbas, faceva parte di quel piccolissimo gruppo di ufficiali che avevano disertato all'inizio dei torbidi antisiriani; tuttavia sembra che egli abbia cessato la sua collaborazione con ogni gruppo ribelle e che si trovasse in territorio libanese per paura di rappresaglie nel caso fosse ritornato in patria dove ormai la maggior parte delle formazioni dell'FSA sono sbandate e stanno trattando la resa con le autorità di Damasco.
Inoltre sembra che altri due cittadini siriani siano stati bloccati dalle autorità libanesi lungo il confine con l'accusa di aver tentato un "accesso illegale" nel Paese dei Cedri. Resta da vedere se anche costoro facevano parte di qualche banda armata anti-Assad o se si tratti invece di "semplici" profughi.
L'Ex-militare, che risponde al nome di M. Abbas, faceva parte di quel piccolissimo gruppo di ufficiali che avevano disertato all'inizio dei torbidi antisiriani; tuttavia sembra che egli abbia cessato la sua collaborazione con ogni gruppo ribelle e che si trovasse in territorio libanese per paura di rappresaglie nel caso fosse ritornato in patria dove ormai la maggior parte delle formazioni dell'FSA sono sbandate e stanno trattando la resa con le autorità di Damasco.
Inoltre sembra che altri due cittadini siriani siano stati bloccati dalle autorità libanesi lungo il confine con l'accusa di aver tentato un "accesso illegale" nel Paese dei Cedri. Resta da vedere se anche costoro facevano parte di qualche banda armata anti-Assad o se si tratti invece di "semplici" profughi.
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Terroristi takfiri si uccidono con la loro stessa autobomba mentre girano video di propaganda: 21 morti a Sud di Samarra!
Un'autobomba wahabita ha ucciso i suoi stessi costruttori nel loro covo a Jilam, nelle campagna a Sud di Samarra (Irak), mentre questi ultimi erano intenti a registrare un video di propaganda che sarebbe stato rilasciato in internet dopo la missione suicida per la quale l'avevano costruita.
Ma, evidentemente, l'abilità di artificieri del gruppo di terroristi non si é rivelata sufficiente e l'ordigno é detonato anzitempo causando la totale distruzione del loro 'compound' e la morte di ben ventuno membri della cellula takfira.
Le autorità irakene hanno circondato l'area e stanno passando al setaccio le macerie della struttura deflagrata alla ricerca di tracce e indizi che possano portare all'arresto di eventuali altri membri del gruppo o a individuare i suoi finanziatori e i suoi alleati.
Ma, evidentemente, l'abilità di artificieri del gruppo di terroristi non si é rivelata sufficiente e l'ordigno é detonato anzitempo causando la totale distruzione del loro 'compound' e la morte di ben ventuno membri della cellula takfira.
Le autorità irakene hanno circondato l'area e stanno passando al setaccio le macerie della struttura deflagrata alla ricerca di tracce e indizi che possano portare all'arresto di eventuali altri membri del gruppo o a individuare i suoi finanziatori e i suoi alleati.
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lunedì 10 febbraio 2014
Il Viceministro Araqchi: "Non c'é NIENTE DA NEGOZIARE con gli Occidentali sul programma missilistico iraniano!"
Con una dichiarazione di una nettezza e di una durezza tali da sembrare (quasi quasi) emessa dal Governo del passato Presidente Ahmadinejad il Viceminsitro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha 'silurato' ogni possibilità che, come auspicato pochi giorni fa dalla statunitense Wendy Sherman, la Repubblica Islamica potesse mettere "sul tavolo" delle trattative il proprio programma balistico militare.
"Le questioni collegate con la Difesa Nazionale sono per noi una 'linea rossa'; non le metteremo MAI in discussione, né negli attuali incontri con le potenze occidentali, né in qualunque altro caso futuro". Il fatto che gli Statunitensi abbiano cercato di unire le trattative nucleari all'ambito della capacità missilistica iraniana dimostra come tutto il processo di pressione sull'Iran (Stato firmatario del TNP) sia una manovra filoisraeliana, volta a privare Teheran dei mezzi per controbilanciare l'arsenale atomico illegale di Tel Aviv.
Ma gli ingegneri e i tecnici della Repubblica Islamica non dormono sugli allori e, dopo aver dato alle proprie forze armate tanti e tali missili da poter facilmente distruggere ogni infrastruttura sionista anche solo usando testate convenzionali, proprio ieri hanno collaudato con successo un nuovo tipo di payload per i loro Shahab e Sejjil.
Con la nuova testata "a pioggia" ciascun missile lanciato contro il regime ebraico di occupazione della Palestina rilascerà non un'ogiva singola e nemmeno un numero limitato di MIRV, ma un vero e proprio 'sciame' di piccole cariche in grado di passare inosservate ai radar di scoperta precoce dei sistemi antibalistici sionisti.
L'Iran considera un potente e credibile deterrente militare necessario a evitare il ripetersi di esperienze traumatiche come quelle della 'Guerra Imposta' del 1980-88, quando l'Irak di Saddam Hussein, agendo per conto di Usa ed emirati del Golfo, tentò di invadere la neonata Repubblica Islamica.
"Le questioni collegate con la Difesa Nazionale sono per noi una 'linea rossa'; non le metteremo MAI in discussione, né negli attuali incontri con le potenze occidentali, né in qualunque altro caso futuro". Il fatto che gli Statunitensi abbiano cercato di unire le trattative nucleari all'ambito della capacità missilistica iraniana dimostra come tutto il processo di pressione sull'Iran (Stato firmatario del TNP) sia una manovra filoisraeliana, volta a privare Teheran dei mezzi per controbilanciare l'arsenale atomico illegale di Tel Aviv.
Ma gli ingegneri e i tecnici della Repubblica Islamica non dormono sugli allori e, dopo aver dato alle proprie forze armate tanti e tali missili da poter facilmente distruggere ogni infrastruttura sionista anche solo usando testate convenzionali, proprio ieri hanno collaudato con successo un nuovo tipo di payload per i loro Shahab e Sejjil.
Con la nuova testata "a pioggia" ciascun missile lanciato contro il regime ebraico di occupazione della Palestina rilascerà non un'ogiva singola e nemmeno un numero limitato di MIRV, ma un vero e proprio 'sciame' di piccole cariche in grado di passare inosservate ai radar di scoperta precoce dei sistemi antibalistici sionisti.
L'Iran considera un potente e credibile deterrente militare necessario a evitare il ripetersi di esperienze traumatiche come quelle della 'Guerra Imposta' del 1980-88, quando l'Irak di Saddam Hussein, agendo per conto di Usa ed emirati del Golfo, tentò di invadere la neonata Repubblica Islamica.
Usama al-Nujaifi, Presidente del Parlamento irakeno, scampa a un nuovo attentato takfiro, ferita una guardia del corpo!!
Esattamente a un anno di distanza dal precedente il Presidente del Parlamento irakeno Usama al-Nujaifi é scampato a un secondo attentato contro la sua vita, questa volta nella cittadina di Mosul.
Ancora una volta Nujjaifi deve essere grato alla propria scorta, un componente della quale (Capitano di Polizia) é rimasto seriamente ferito nell'esplosione di una carica lasciata a lato della strada e attivata al passaggio del suo convoglio di auto.
Nessuna conseguenza invece per lo Speaker della Camera. Il rinnovato tentativo di assassinio verso la Terza Carica dello Stato mesopotamico si inserisce nei tentativi di 'risposta' dei militanti wahabiti e qaedisti contro l'imponente offensiva contro di loro ordinata nell'ultimo mese e mezzo dal Premier Nouri al-Maliki.
Ancora una volta Nujjaifi deve essere grato alla propria scorta, un componente della quale (Capitano di Polizia) é rimasto seriamente ferito nell'esplosione di una carica lasciata a lato della strada e attivata al passaggio del suo convoglio di auto.
Nessuna conseguenza invece per lo Speaker della Camera. Il rinnovato tentativo di assassinio verso la Terza Carica dello Stato mesopotamico si inserisce nei tentativi di 'risposta' dei militanti wahabiti e qaedisti contro l'imponente offensiva contro di loro ordinata nell'ultimo mese e mezzo dal Premier Nouri al-Maliki.
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Sangiuinosi scontri tra terroristi intorno a Deir Ezzour: l'Esercito Siriano ringrazia e si prepara ad avanzare!
Sarebbe di alcune centinaia di morti il bilancio degli scontri 'fratricidi' che hanno opposto terroristi takfiri di diverse denominazioni nella Provincia di Deir Ezzour: da una parte la fazione perdente dell'ISIL (Stato Islamico del Levante), che ha avuto la peggio contro la coalizione di Al-Nusra, Ahrar al-Sham and Jund Al-Aziz.
Sono ormai molti mesi che le varie sigle wahabite e qaediste presenti in Siria, oltre a collezionare continue sconfitte contro l'Esercito regolare di Assad hanno dato il via a un valzer di scontri intestini che ha ulteriormente indebolito i loro ranghi.
Come ratti messi all'angolo che si gettano gli uni alle gole degli altri parte di questa ostilità interna é anche frutto delle continue avanzate delle forze di Damasco che costringono gruppi di differenti sfumature ideologiche e di diversa estrazione nazionale (ricordiamo che i combattenti anti-Assad sono nella quasi totalità dei casi stranieri non Siriani) a coesistere in spazi sempre più ristretti.
Sembra che negli ultimi sconti intorno a Deir Ezzour abbiano trovato la morte il capo di Al-Nusra Ahmad Saeed Al-Hejr e il leader dell'ISIL Abu Al-Laith Al-Maghrebi.
Sono ormai molti mesi che le varie sigle wahabite e qaediste presenti in Siria, oltre a collezionare continue sconfitte contro l'Esercito regolare di Assad hanno dato il via a un valzer di scontri intestini che ha ulteriormente indebolito i loro ranghi.
Come ratti messi all'angolo che si gettano gli uni alle gole degli altri parte di questa ostilità interna é anche frutto delle continue avanzate delle forze di Damasco che costringono gruppi di differenti sfumature ideologiche e di diversa estrazione nazionale (ricordiamo che i combattenti anti-Assad sono nella quasi totalità dei casi stranieri non Siriani) a coesistere in spazi sempre più ristretti.
Sembra che negli ultimi sconti intorno a Deir Ezzour abbiano trovato la morte il capo di Al-Nusra Ahmad Saeed Al-Hejr e il leader dell'ISIL Abu Al-Laith Al-Maghrebi.
Hezbollah aiuta la Surete Libanaise a smascherare una cellula wahabita sostenuta dai servizi di Riyadh!!
Una "operazione congiunta" tra i takfiri dell'ISIL e gli uomini del Principe Bandar bin Sultan che ben dimostra come i qaedisti attivi in Siria, Libano e Irak siano tutti più o meno controllati dall'intelligence saudita é stata sventata a Beirut dai servizi di sicurezza libanesi che sono entrati in azione su esplicita indicazione e richiesta degli uomini di Hezbollah.
Da tempo infatti i 'servizi segreti' di Nasrallah avevano messo sotto osservazione una piccola compagnia di import-export che aveva 'messo su bottega' a Dahiyeh, nel cuore della Beirut Sud sciita; la compagnia, che si era avvalsa di una serie di prestanome, non era riuscita tuttavia a evitare che gli Hezbollah riconoscessero, dietro alcuni di questi, persone notoriamente legate all'intelligence saudita.
Dopo avere accumulato una serie di registrazioni, foto e altre prove incriminanti sull'attività effettivamente svolta all'ombra del 'paravento' commerciale il partito sciita, anziché prendere la cosa nelle sue mani, ha riferito il tutto alle autorità competenti, che hanno effettuato una retata arrestando gli esponenti dell'ISIL e chiudendo la compagnia-civetta.
Ancora una volta gli uomini di Nasrallah si dimostrano un valido appoggio e sostegno all'autorità statale libanese, al contrario di come vorrebbe dipingerli la divisiva campagna settaria portata avanti da Saad Hariri e dai suoi sodali ( a loro volta stipendiati da Riyadh).
Da tempo infatti i 'servizi segreti' di Nasrallah avevano messo sotto osservazione una piccola compagnia di import-export che aveva 'messo su bottega' a Dahiyeh, nel cuore della Beirut Sud sciita; la compagnia, che si era avvalsa di una serie di prestanome, non era riuscita tuttavia a evitare che gli Hezbollah riconoscessero, dietro alcuni di questi, persone notoriamente legate all'intelligence saudita.
Dopo avere accumulato una serie di registrazioni, foto e altre prove incriminanti sull'attività effettivamente svolta all'ombra del 'paravento' commerciale il partito sciita, anziché prendere la cosa nelle sue mani, ha riferito il tutto alle autorità competenti, che hanno effettuato una retata arrestando gli esponenti dell'ISIL e chiudendo la compagnia-civetta.
Ancora una volta gli uomini di Nasrallah si dimostrano un valido appoggio e sostegno all'autorità statale libanese, al contrario di come vorrebbe dipingerli la divisiva campagna settaria portata avanti da Saad Hariri e dai suoi sodali ( a loro volta stipendiati da Riyadh).
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L'ingegno di un abitante di Gaza porta luce ed energia sicura al suo quartiere durante i frequenti black out!
Nel ghetto di Gaza sottoposto allo shylockiano assedio sionista molte vite sono andate perse a causa degli incendi e delle esplosioni causate dall'uso di candele, lanterne o vecchi generatori a combustibile per fornire luce o energia elettrica alle povere case della Striscia (spesso ricostruite approssimativamente dopo i raid assassini degli aerei di Tel Aviv) durante i lunghi e frequenti blackout.
Sfruttando il suo ingegno e le sue conoscenze di elettricista il palestinese Hassan Saad ha fatto incetta di vecchie batterie d'automobile e, attraverso un paziente e certosino lavoro, é riuscito ad assemblarle in un potente e ramificato dispositivo in grado di fornire per ore luce ed energia a ben sessanta abitazioni del suo quartiere, compresa la Moschea e l'illuminazione stradale.
Visto il successo, la sua inziativa ha suscitato l'interesse del Governo, che gli ha affidato il compito di elaborare simili sistemi di compensazione anche per altre zone dell'enclave costiera in un progetto soprannominato "National Unity Network".
Saad, che per i suoi parenti e vicini, é già una specie di eroe, afferma di essere felice di avere evitato incidenti e lutti ai suoi compatrioti e spera che il suo progetto possa presto venire "superato" da una nuova consapevolezza internazionale per le sofferenze della popolazione di Gaza.
Sfruttando il suo ingegno e le sue conoscenze di elettricista il palestinese Hassan Saad ha fatto incetta di vecchie batterie d'automobile e, attraverso un paziente e certosino lavoro, é riuscito ad assemblarle in un potente e ramificato dispositivo in grado di fornire per ore luce ed energia a ben sessanta abitazioni del suo quartiere, compresa la Moschea e l'illuminazione stradale.
Visto il successo, la sua inziativa ha suscitato l'interesse del Governo, che gli ha affidato il compito di elaborare simili sistemi di compensazione anche per altre zone dell'enclave costiera in un progetto soprannominato "National Unity Network".
Saad, che per i suoi parenti e vicini, é già una specie di eroe, afferma di essere felice di avere evitato incidenti e lutti ai suoi compatrioti e spera che il suo progetto possa presto venire "superato" da una nuova consapevolezza internazionale per le sofferenze della popolazione di Gaza.
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domenica 9 febbraio 2014
Drone assassino di Tel Aviv colpisce una motocicletta vicino all'Ospedale di Deir al-Balah!!
Due cittadini di Gaza sono rimasti feriti dal razzo lanciato da un drone assassino sionista su Deir al-Balah, nel centro del ghetto palestinese assediato questa mattina presto, poco dopo l'alba.
Il Dottor Ashraf Qudra, portavoce del Ministero della Salute, ha dichiarato che un velivolo senza pilota del regime ebraico ha lanciato un razzo senza riguardo alla possibilità di colpire il vicino ospedale Shuhada al-Aqsa.
Il proiettile ha colpito la motocicletta su cui viaggiavano i due cittadini palestinesi: il conducente, Abdullah Khirti, é rimasto gravemente ferito; finora non si hanno notizie sull'identità del passeggero che viaggiava con lui ma anch'egli sarebbe stato ricoverato nel vicino ospedale.
Il Dottor Ashraf Qudra, portavoce del Ministero della Salute, ha dichiarato che un velivolo senza pilota del regime ebraico ha lanciato un razzo senza riguardo alla possibilità di colpire il vicino ospedale Shuhada al-Aqsa.
Il proiettile ha colpito la motocicletta su cui viaggiavano i due cittadini palestinesi: il conducente, Abdullah Khirti, é rimasto gravemente ferito; finora non si hanno notizie sull'identità del passeggero che viaggiava con lui ma anch'egli sarebbe stato ricoverato nel vicino ospedale.
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Mercenari terroristi ad Aleppo disposti ad arrendersi in gran numero alle forze regolari Siriane!!
Molti mercenari terroristi ad Aleppo, serrati sempre più da presso dalle forze di Assad, hanno espresso l'intenzione di stringere accordi di riconciliazione simili a quelli che sono avvenuti ad Al-Mouadamiah, Barzeh e Qaboon.
Il rappresentante del Ministero siriano Nazionale della Riconciliazione in Aleppo, Fadi Ahmad Ismail, ha confermato queste informazioni in una dichiarazione esclusiva all'agenzia siriana di informazioni 'Breaking News', sottolineando che "molti miliziani in vaste aree di Aleppo e della sua campagna vogliono arrendersi.
Il funzionario siriano si è astenuto dal rivelare i nomi di questi miliziani, e neppure ha specificato quali siano le areee/quartieri interessati e che stanno lavorando per raggiungere accordi simili a quello di Al-Mouadamiah, giustificando la sua riservatezza con motivazioni che riguardano "la prudenza necessaria per concludere la trattativa con successo".
Fadi Ahmad Ismaeel ha rivelato peró che questo "desiderio di riconciliazione", dimostrato da parte di alcune bande armate, é arrivato "dopo che esse hanno scoperto (dopo Ginevra 2) che la coalizione dell'opposizione (SNC) non rappresenta nessuno, eccetto se stessa, e che sta invece lavorando in base agli ordini del giorno ricevuti da sauditi e americani".
Inoltre, i media hanno evidenziato che questa riconciliazione di Aleppo mira a raggiungere accordi simili a quelli che hanno avuto luogo in alcune zone di al-Mouadamiah, Barzeh e Qaboon in Damasco.
Il rappresentante del Ministero siriano Nazionale della Riconciliazione in Aleppo, Fadi Ahmad Ismail, ha confermato queste informazioni in una dichiarazione esclusiva all'agenzia siriana di informazioni 'Breaking News', sottolineando che "molti miliziani in vaste aree di Aleppo e della sua campagna vogliono arrendersi.
Il funzionario siriano si è astenuto dal rivelare i nomi di questi miliziani, e neppure ha specificato quali siano le areee/quartieri interessati e che stanno lavorando per raggiungere accordi simili a quello di Al-Mouadamiah, giustificando la sua riservatezza con motivazioni che riguardano "la prudenza necessaria per concludere la trattativa con successo".
Fadi Ahmad Ismaeel ha rivelato peró che questo "desiderio di riconciliazione", dimostrato da parte di alcune bande armate, é arrivato "dopo che esse hanno scoperto (dopo Ginevra 2) che la coalizione dell'opposizione (SNC) non rappresenta nessuno, eccetto se stessa, e che sta invece lavorando in base agli ordini del giorno ricevuti da sauditi e americani".
Inoltre, i media hanno evidenziato che questa riconciliazione di Aleppo mira a raggiungere accordi simili a quelli che hanno avuto luogo in alcune zone di al-Mouadamiah, Barzeh e Qaboon in Damasco.
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