Sul piede di partenza per la mia trasferta cinese, che durerà da domani al 6 gennaio, approfitto per postare aggiornamenti su un evento di cui uno dei miei numerosi e fedeli lettori ha chiesto lumi e dettagli.
Nei pressi della zona meridionale di Mosul, dal 23 dicembre ultimo scorso la 44esima Brigata delle Hashd al-Shaabi (le Forze di Mobilitazione Popolare irakene, addestrate e rifornite dalla Repubblica Islamica Iraniana) é stata impegnata in combattimento con elementi del "Daash" (l'ormai estinto 'stato islamico' dell'ISIS/ISIL) che hanno tentato, col favore delle tenebre di attaccare la località di Hatra.
domenica 29 dicembre 2019
La 44esima Brigata della Mobilitazione Popolare mette in fuga takfiri dell'ISIS ad Ovest di Hatra!
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venerdì 27 dicembre 2019
Quattro giorni di esercitazioni navali Cina-Russia-Iran per dare l' ALT a ogni escalation american-sionista contro Teheran!
Russia e Cina si fanno garanti della libertà e della sovranità iraniana in una prova pratica di Blocco Eurasiatico.
"Le esercitazioni congiunte di Iran, Cina e Russia sono iniziate oggi e dureranno per i prossimi quattro giorni", ha detto l'agenzia di stampa ufficiale IRNA citando il portavoce della flotta.
Come ha affermato dal portavoce, uno dei compiti delle manovre è "aumentare l'esperienza nella sicurezza del commercio internazionale nella regione".
La lotta al terrorismo e alla pirateria è anche uno degli obiettivi dell'esercizio, ha aggiunto.
"Un altro obiettivo è quello di scambiare esperienze nelle operazioni di salvataggio in mare".
"Le esercitazioni congiunte di Iran, Cina e Russia sono iniziate oggi e dureranno per i prossimi quattro giorni", ha detto l'agenzia di stampa ufficiale IRNA citando il portavoce della flotta.
Come ha affermato dal portavoce, uno dei compiti delle manovre è "aumentare l'esperienza nella sicurezza del commercio internazionale nella regione".
La lotta al terrorismo e alla pirateria è anche uno degli obiettivi dell'esercizio, ha aggiunto.
"Un altro obiettivo è quello di scambiare esperienze nelle operazioni di salvataggio in mare".
lunedì 23 dicembre 2019
Atallah Hannah, salvo dopo il tentativo sionista di avvelenarlo, trasferito in Giordania per cure mediche!
L'Arcivescovo palestinese Atallah Hannah: “Tel Aviv ha tentato di avvelenarmi”. Hannah conosciuto per le sue posizioni anti regime é stato trasferito in Giordania per cure mediche dopo aver sofferto di paralisi causate da avvelenamento nella sua chiesa in Gerusalemme ora é in situazione stabile.
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sabato 21 dicembre 2019
Colpo da maestro dei servizi segreti di Hamas che ancora una volta mettono nel sacco il Mossad!
Le Brigate Ezzedine Qassam hanno recentemente pubblicato un documentario intitolato "The Mirage" che testimonia un duro colpo inflitto dalla Resistenza palestinese allo spionaggio sionista. I dettagli dell'operazione, che ha avuto luogo dal 2016 al 2018, sono descritti in 25 minuti. Secondo il documentario, l'intelligence di Tel Aviv ha usato un cittadino palestinese nella Striscia di Gaza come spia per raggiungere alcuni obiettivi, come tentare di far esplodere le scorte di missili a lungo raggio a Gaza, localizzare i missili e i siti di lancio nel tempo di conflitto, con lo scopo di indebolire le forze di resistenza missilistiche e il sistema di sicurezza della Striscia assediata.
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venerdì 20 dicembre 2019
Codardo attentato degli avvelenatori sionisti contro la santa persona di Atallah Hannah!
Gli amici di UNA VOCE NEL SILENZIO, Onlus che mi invitò tempo addietro a Firenze mi informano che:
L'arcivescovo palestinese Atallah Hannah è stato ricoverato in ospedale a causa di un gas velenoso, dopo che le forze di occupazione israeliane hanno lanciato bombole di gas nella sua chiesa a Gerusalemme, ha subito una paralisi temporanea, ma ora è in condizioni stabili.
L'arcivescovo palestinese Atallah Hannah è stato ricoverato in ospedale a causa di un gas velenoso, dopo che le forze di occupazione israeliane hanno lanciato bombole di gas nella sua chiesa a Gerusalemme, ha subito una paralisi temporanea, ma ora è in condizioni stabili.
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mercoledì 18 dicembre 2019
Quasy al-Souhail ha ricevuto l'incarico di formare il prossimo Governo irakeno!
Momento estremamente difficile per il vostro caporedattore.
Questo blog non é un diario personale o la mia posta del cuore.
E' un canale di notizie vere e in presa diretta dal Medio Oriente.
Vi presento quindi la foto del nuovo Premier irakeno in pectore dopo le recenti dimissioni di Adel Abdulmahdi.
Questo blog non é un diario personale o la mia posta del cuore.
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Vi presento quindi la foto del nuovo Premier irakeno in pectore dopo le recenti dimissioni di Adel Abdulmahdi.
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domenica 8 dicembre 2019
Centinaia di ex-profughi siriani tornano in Patria ogni giorno attraverso il varco di frontiera di Nassib!
Torno a voi dopo una breve assenza dovuta a uno sviluppo ECCEZIONALE di cui sarete informati quanto prima su queste pagine e sui miei video.
Solo un anno e mezzo fa ancora si combatteva attorno al varco di confine di Nassib, tra Siria e Giordania.
Oggi, giorno dopo giorno, centinaia di Siriani tornano alla loro Patria attraverso quello stesso posto di frontiera, accolti da un Paese che é ansioso di restituirli alla libertà e alla dignità a cui avevano dovuto abdicare facendosi profughi.
Solo un anno e mezzo fa ancora si combatteva attorno al varco di confine di Nassib, tra Siria e Giordania.
Oggi, giorno dopo giorno, centinaia di Siriani tornano alla loro Patria attraverso quello stesso posto di frontiera, accolti da un Paese che é ansioso di restituirli alla libertà e alla dignità a cui avevano dovuto abdicare facendosi profughi.
martedì 3 dicembre 2019
"I tentativi americani di colpire le esportazioni di petrolio iraniano sono miseramente falliti!"
Il Portavoce del Parlamento iraniano Ali Larijani ha dichiarato che i tentativi del governo americano di portare a zero le esportazioni di petrolio del paese sono falliti.
Lunedì, durante un incontro con il Ministro degli Esteri Yusuf bin Alawi bin Abdullah a Teheran, Larijani ha dichiarato che il popolo iraniano è sicuro che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump abbia una totale ostilità nei confronti dell'Iran.
"Il comportamento degli Stati Uniti manca di logica e i tentativi americani di portare a zero la vendita di petrolio dell'Iran sono stati inutili", ha aggiunto il Presidente del Parlamento.
Larijani ha inoltre sottolineato la crisi nello Yemen, affermando che la questione dello Yemen ha livelli nascosti.
Un cessate il fuoco deve essere attuato in Yemen prima di affrontare altre questioni, ha aggiunto.
Da parte sua, il massimo diplomatico dell'Oman ha salutato l'Iran come la "base della pace nella regione", affermando che lo sforzo di pace di Hormuz, proposto dal presidente iraniano, dimostra che Teheran cerca la calma nella regione.
Riaffermando il sostegno dell'Oman all'Iran nel portare avanti l'iniziativa di pace di Hormuz, bin Alawi ha detto che gli americani non sanno come sfuggire alla massa di problemi.
Durante la sua permanenza a Teheran, il diplomatico dell'Oman senior ha anche incontrato il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif e il segretario del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale (SNSC) Ali Shamkhani.
Lunedì, durante un incontro con il Ministro degli Esteri Yusuf bin Alawi bin Abdullah a Teheran, Larijani ha dichiarato che il popolo iraniano è sicuro che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump abbia una totale ostilità nei confronti dell'Iran.
"Il comportamento degli Stati Uniti manca di logica e i tentativi americani di portare a zero la vendita di petrolio dell'Iran sono stati inutili", ha aggiunto il Presidente del Parlamento.
Larijani ha inoltre sottolineato la crisi nello Yemen, affermando che la questione dello Yemen ha livelli nascosti.
Un cessate il fuoco deve essere attuato in Yemen prima di affrontare altre questioni, ha aggiunto.
Da parte sua, il massimo diplomatico dell'Oman ha salutato l'Iran come la "base della pace nella regione", affermando che lo sforzo di pace di Hormuz, proposto dal presidente iraniano, dimostra che Teheran cerca la calma nella regione.
Riaffermando il sostegno dell'Oman all'Iran nel portare avanti l'iniziativa di pace di Hormuz, bin Alawi ha detto che gli americani non sanno come sfuggire alla massa di problemi.
Durante la sua permanenza a Teheran, il diplomatico dell'Oman senior ha anche incontrato il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif e il segretario del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale (SNSC) Ali Shamkhani.
domenica 1 dicembre 2019
Il Presidente del Parlamento iraniano dichiara che Teheran non ha la minima preoccupazione legata agli eventi irakeni!
Il portavoce del parlamento iraniano Ali Larijani ha sottolineato che la presenza di saggi politici e leader religiosi, tra cui il grande ayatollah Ali Sistani, non lascia spazio a preoccupazioni per i recenti incidenti in Irak.
"Consideriamo l'Irak come il nostro alleato naturale e non siamo preoccupati per i recenti incidenti in Irak perché l'Irak gode di leader politici e religiosi esperti e possono gestire i problemi e l'Ayatollah Sistani è ben consapevole di questi problemi", ha detto Larijani ai giornalisti in una stampa conferenza a Teheran domenica.
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venerdì 29 novembre 2019
Il Primo Ministro irakeno si é dimesso, poco dopo un monito lanciato dall'Ayatollah Sistani!
La mezza figura Adel Abdul Mahdi, Premier irakeno venuto fuori dalle ultime elezioni politiche, ha rassegnato le proprie dimissioni dopo settimane di proteste contro l'inefficienza del suo Governo.
Rendiamoci conto: Abdul Mahdi aveva avuto la fortuna di 'ereditare' un Irak finalmente pacificato dopo che l'incubo dell'ISIS era stato affrontato e sconfitto da statisti di tutt'altra pasta quali Nouri al-Maliki e Haider Abadi.
Ma la sua insipienza e indecisione (e non bastava qualche occasionale presa di posizione "anti-Usa" a compensarle) gli hanno fatto invelenire contro l'opinione pubblica, in particolare per la pessima gestione dei servizi.
Solo una più rapida e decisa integrazione nell'Asse della Resistenza, con il rapido completamento di tutti i progetti di investimento infrastrutturale e di accordi commerciali con l'Iran (e anche con Libano e Siria), può venire incontro ai bisogni profondi dell'Irak e del suo popolo (che soffrono per le conseguenze di 40 anni ininterrotti di dittatura, guerra, embargo, invasione, occupazione, importazione di terroristi etc...).
Rendiamoci conto: Abdul Mahdi aveva avuto la fortuna di 'ereditare' un Irak finalmente pacificato dopo che l'incubo dell'ISIS era stato affrontato e sconfitto da statisti di tutt'altra pasta quali Nouri al-Maliki e Haider Abadi.
Ma la sua insipienza e indecisione (e non bastava qualche occasionale presa di posizione "anti-Usa" a compensarle) gli hanno fatto invelenire contro l'opinione pubblica, in particolare per la pessima gestione dei servizi.
Solo una più rapida e decisa integrazione nell'Asse della Resistenza, con il rapido completamento di tutti i progetti di investimento infrastrutturale e di accordi commerciali con l'Iran (e anche con Libano e Siria), può venire incontro ai bisogni profondi dell'Irak e del suo popolo (che soffrono per le conseguenze di 40 anni ininterrotti di dittatura, guerra, embargo, invasione, occupazione, importazione di terroristi etc...).
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giovedì 28 novembre 2019
Il Contrammiraglio Khanzadi annuncia che presto anche la Marina Iraniana avrà i suoi droni a propulsione jet!
Il comandante delle forze navali iraniane, Hossein Khanzadi, ha annunciato giovedì che moderni droni a lungo raggio entreranno nell'arsenale della marina iraniana nel prossimo futuro.
Parlando con l'agenzia stampa iraniana Tasnim, il Comandante in Capo dell'IRIN, Contrammiraglio Khanzadi ha affermato che il drone da combattimento utilizza due motori a reazione che gli consentono di raggiungere una velocità di 1.000 km / h.
Parlando con l'agenzia stampa iraniana Tasnim, il Comandante in Capo dell'IRIN, Contrammiraglio Khanzadi ha affermato che il drone da combattimento utilizza due motori a reazione che gli consentono di raggiungere una velocità di 1.000 km / h.
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martedì 26 novembre 2019
Si rafforza l'Asse della Resistenza: meeting sulla ricostruzione tra il Ministro siriano dei Lavori Pubblici e il Viceministro iraniano degli Esteri!
L'Asse della Resistenza sa benissimo che per quanto benvenuti e benefici saranno gl'investimenti russi e cinesi, lo sviluppo primario delle proprie risorse resta comunque il miglior viatico per un futuro che sia prospero e sovrano a un tempo.
Lunedì il ministro siriano dei lavori pubblici e delle abitazioni Suhail Mohammad Abdul Latif ha incontrato e tenuto colloqui con il viceministro degli Esteri iraniano Gholam-Reza Ansari a Teheran.
Nell'incontro, le due parti hanno conferito una cooperazione congiunta tra i due paesi nel campo dell'edilizia, in particolare l'attuazione di progetti di edilizia abitativa, costruzione di strade e sviluppo delle infrastrutture in questo settore, secondo quanto riferito dal Ministero degli Esteri iraniano.
Lunedì il ministro siriano dei lavori pubblici e delle abitazioni Suhail Mohammad Abdul Latif ha incontrato e tenuto colloqui con il viceministro degli Esteri iraniano Gholam-Reza Ansari a Teheran.
Nell'incontro, le due parti hanno conferito una cooperazione congiunta tra i due paesi nel campo dell'edilizia, in particolare l'attuazione di progetti di edilizia abitativa, costruzione di strade e sviluppo delle infrastrutture in questo settore, secondo quanto riferito dal Ministero degli Esteri iraniano.
lunedì 25 novembre 2019
La Brigata palestinese "Liwa Al-Quds" dell'Esercito Siriano opera gli avanzati droni russi "Eleron"!
Ebbene sì carissimi amici e lettori.
Kahani torna a scrivere regolarmente sul suo blog e, da affabilissimo e affidabilissimo come sempre é stato propone una foto esclusiva per l'Italia, frutto delle sue accuratamente selezionate fonti sul campo.
Quello che vedete é un avanzato UAV da ricognizione "T-23 Eleron", prodotto dalla russa ENIKS, in procinto di venire lanciato dalla rotaia nel corso delle operazioni della infaticabile "Brigata Gerusalemme", la fantastica "Liwa Al-Quds", l'unità di combattenti palestinesi fondata dall'Ing. Mohammed al-Saeed e guidata da lui e da suo fratello Adnan.
Kahani torna a scrivere regolarmente sul suo blog e, da affabilissimo e affidabilissimo come sempre é stato propone una foto esclusiva per l'Italia, frutto delle sue accuratamente selezionate fonti sul campo.
Quello che vedete é un avanzato UAV da ricognizione "T-23 Eleron", prodotto dalla russa ENIKS, in procinto di venire lanciato dalla rotaia nel corso delle operazioni della infaticabile "Brigata Gerusalemme", la fantastica "Liwa Al-Quds", l'unità di combattenti palestinesi fondata dall'Ing. Mohammed al-Saeed e guidata da lui e da suo fratello Adnan.
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sabato 23 novembre 2019
L'incontro perugino sulla Geopolitica Italiana tra anni '20 e '30 ha avuto pieno e completo successo!
La geopolitica dell'Italia tra le due guerre è stato il focus di un incontro svoltosi venerdì scorso a Perugia, presso l'Hotel Giò, a breve distanza dal centro storico del capoluogo umbro. Organizzato dall'Associazione Militari d'Italia Umbria in congedo (AMIU), rappresentata dall'Avv. Paolo Panichi che ha introdotto il dibattito, l'evento ha visto il genovese Paolo Marcenaro, blogger e vlogger esperto di politica internazionale e strategia militare (in particolare di Medio Oriente), intervenire sul tema: "Tra diplomazia e "Assalto al Potere". Le tracce della Geopolitica del Regime Mussoliniano".
Con questo 'incipit' l'amico Ettore Bertolini, reporter dell'Agenzia Stampa Italia ha iniziato il lusinghiero servizio dedicato al mio modesto intervento tenutosi nella giornata di ieri nella meravigliosa 'Augusta Perusia'.
Con questo 'incipit' l'amico Ettore Bertolini, reporter dell'Agenzia Stampa Italia ha iniziato il lusinghiero servizio dedicato al mio modesto intervento tenutosi nella giornata di ieri nella meravigliosa 'Augusta Perusia'.
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mercoledì 13 novembre 2019
A Damasco la Jihad Islamica Palestinese onora il martire della Resistenza Moath al-Ajouri!
Carissimi lettori di Palaestina Felix.
Il vostro amabile ed affidabile caporedattore Kahani quando dice o scrive una cosa ne ha l'assoluta certezza.
Perché quel che scrive gli é stato riferito non da qualche 'desso' su face-sion-bùc o su sion-tùitter, ma da persone che hanno accesso diretto ai luoghi e ai fatti in questione.
Se Kahani dice che il codardo e vigliacco attentato di Tel Aviv contro il leader palestinese Akram al-Ajouri é fallito é perchè esso é FALLITO.
Il vostro amabile ed affidabile caporedattore Kahani quando dice o scrive una cosa ne ha l'assoluta certezza.
Perché quel che scrive gli é stato riferito non da qualche 'desso' su face-sion-bùc o su sion-tùitter, ma da persone che hanno accesso diretto ai luoghi e ai fatti in questione.
Se Kahani dice che il codardo e vigliacco attentato di Tel Aviv contro il leader palestinese Akram al-Ajouri é fallito é perchè esso é FALLITO.
martedì 12 novembre 2019
PALAESTINA FELIX onora l'eroico sacrificio di Baha Abu al-Atta, comandante della Saraya Al-Quds!
Non ce la fanno.
Non ce la possono fare.
I sionisti sono storicamente, culturalmente, qualcuno direbbe 'geneticamente' incapaci di affrontare i loro avversari in campo aperto.
Nel 1948 avevano il sostegno di mezzo mondo contro popoli che giacevano ancora sotto il giogo coloniale e non avevano armi o conoscenze per difendersi. Nel 1956 si fecero 'askari' di Francia e Inghilterra e delle loro anacronistiche brame coloniali. Nel 1967 pugnalarono alle spalle tutti i loro vicini che minimamente pensavano a muover loro guerra. Nel 1973, combattendo in campo aperto, le presero sonoramente costringendo gli Usa a muoversi a salvarli mobilitando fascisti greci e altri consimili cialtroni. Nel 1982 cercarono di invadere un paese grande come le Marche per scacciarne poche centinaia di guerriglieri, e senza l'intervento francese e americano avrebbero fallito. Nel 1997, nel 2000 e nel 2006 le hanno prese senza remissione da un movimento di Resistenza.
Quindi, cosa fanno i sionisti? Ricorrono all'arma codarda dei droni, ai bombardamenti di 'precisione' contro gente che non ha antiaerea.
Il comandante delle unità combattenti Saraya Al-Quds della Jihad Islamica Palestinese, Baha Abu al-Atta, e sua moglie sono stati assassinati all’alba di oggi in un attacco missilistico israeliano contro la loro casa nel quartiere di Al-Shojaeya, a Est di Gaza. Gli aerei o droni israeliani hanno preso di mira la casa del comandante palestinese con almeno un missile, uccidendo lui e sua moglie e ferendo gravemente i suoi due figli. I feriti sono stati trasferiti al complesso medico di Al-Shifa.
Non ce la possono fare.
I sionisti sono storicamente, culturalmente, qualcuno direbbe 'geneticamente' incapaci di affrontare i loro avversari in campo aperto.
Nel 1948 avevano il sostegno di mezzo mondo contro popoli che giacevano ancora sotto il giogo coloniale e non avevano armi o conoscenze per difendersi. Nel 1956 si fecero 'askari' di Francia e Inghilterra e delle loro anacronistiche brame coloniali. Nel 1967 pugnalarono alle spalle tutti i loro vicini che minimamente pensavano a muover loro guerra. Nel 1973, combattendo in campo aperto, le presero sonoramente costringendo gli Usa a muoversi a salvarli mobilitando fascisti greci e altri consimili cialtroni. Nel 1982 cercarono di invadere un paese grande come le Marche per scacciarne poche centinaia di guerriglieri, e senza l'intervento francese e americano avrebbero fallito. Nel 1997, nel 2000 e nel 2006 le hanno prese senza remissione da un movimento di Resistenza.
Quindi, cosa fanno i sionisti? Ricorrono all'arma codarda dei droni, ai bombardamenti di 'precisione' contro gente che non ha antiaerea.
Il comandante delle unità combattenti Saraya Al-Quds della Jihad Islamica Palestinese, Baha Abu al-Atta, e sua moglie sono stati assassinati all’alba di oggi in un attacco missilistico israeliano contro la loro casa nel quartiere di Al-Shojaeya, a Est di Gaza. Gli aerei o droni israeliani hanno preso di mira la casa del comandante palestinese con almeno un missile, uccidendo lui e sua moglie e ferendo gravemente i suoi due figli. I feriti sono stati trasferiti al complesso medico di Al-Shifa.
lunedì 11 novembre 2019
Suleiman Kahani ancora una volta ospite sulle frequenze in lingua italiana dell'emittente Pars Today!
Di nuovo, i cortesissimi colleghi dell'emittente Pars Today hanno ritenuto utile valersi delle mie modeste conoscenze e opinioni sui recenti sviluppi dello scacchiere politico mediorientale.
Ma non solo, questa volta la gentilissima intervistatrice iraniana ha creduto opportuno rivolgermi domande anche sulla schifosa campagna di censura messa in atto da Twitter, che ha colpito i profili ufficiali di importanti forze dell'Asse della Resistenza.
Coloro che volessero scaricare il file audio delle mie risposte possono farlo al seguente link:
Ma non solo, questa volta la gentilissima intervistatrice iraniana ha creduto opportuno rivolgermi domande anche sulla schifosa campagna di censura messa in atto da Twitter, che ha colpito i profili ufficiali di importanti forze dell'Asse della Resistenza.
Coloro che volessero scaricare il file audio delle mie risposte possono farlo al seguente link:
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venerdì 8 novembre 2019
Nuovo CENTRO dell'impenetrabile antiaerea iraniana che ha distrutto un drone nemico sopra il porto di Mahshahr!
L'esercito iraniano ha abbattuto un drone non identificato che stava violando lo spazio aereo iraniano vicino alla città portuale di Mahshahr nella provincia sud-occidentale del Khuzestan, sulla costa del Golfo Persico.
Il Generale di brigata Alireza Sabahi Fard dell'esercito iraniano ha detto che l'intruso veicolo aereo senza pilota è stato abbattuto venerdì scorso prima che potesse raggiungere le "aree sensibili" grazie alla precisione del sistema di difesa aerea prodotto dall'Iran.
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martedì 5 novembre 2019
L'Iran mette in linea la potente centrale elettrica di Sardasht, costruita parallelamente alla diga omonima!
Più volte il vostro affidabilissimo, umilissimo caporedattore, riferendosi alla Repubblica Islamica dell'Iran ha usato la locuzione "superpotenza energetica".
Questo perché, come ho detto di recente, io analizzo i dati in maniera scientifica e imparziale e i dati dicono che negli ultimi anni le esportazioni iraniane di energia sono aumentate dell'80 per cento.
La centrale idroelettrica di Sardasht nella contea di Sardasht, nella provincia dell'Azarbaijan occidentale, è entrata in funzione alla presenza del presidente del parlamento Ali Larijani e del ministro dell'Energia Reza Ardakanian nell'odierna giornata di martedì 5 novembre.
La centrale idroelettrica ha una capacità di 150 MW e genera 421 gigawattora di elettricità all'anno.
Questo perché, come ho detto di recente, io analizzo i dati in maniera scientifica e imparziale e i dati dicono che negli ultimi anni le esportazioni iraniane di energia sono aumentate dell'80 per cento.
La centrale idroelettrica di Sardasht nella contea di Sardasht, nella provincia dell'Azarbaijan occidentale, è entrata in funzione alla presenza del presidente del parlamento Ali Larijani e del ministro dell'Energia Reza Ardakanian nell'odierna giornata di martedì 5 novembre.
La centrale idroelettrica ha una capacità di 150 MW e genera 421 gigawattora di elettricità all'anno.
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Sempre più nauseabondi! I sionisti di Twitter cancellano anche l'account dei difensori dello Yemen!
La vantata 'democrazia' anglo-sionista si dimostra sempre di più per quel che é, un regime che reprime e perseguita le voci indipendenti, libere e non allineate alle sue narrative.
Dopo i profili ufficiali di Hezbollah e dei suoi media anche quelli dei Comitati Popolari di Ansarullah sono stati colpiti.
Dopo i profili ufficiali di Hezbollah e dei suoi media anche quelli dei Comitati Popolari di Ansarullah sono stati colpiti.
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lunedì 4 novembre 2019
La Marina Militare Iraniana sta ricevendo grandi quantità di missili sottomarini!
La scelta della "Jihad di Autosufficienza Militare" continua a dare grandi risultati.
Mentre il regime di israhell deve letteralmente mendicare agli Usa i denari con cui sostenere le proprie forze armate e l'intera flotta sottomarina di Tel Aviv é composta di vascelli grassati ai Tedeschi, gli Iraniani non devono chiedere nulla a nessuno per potenziare il loro già formidabile arsenale difensivo.
“Un anno fa, la Repubblica Islamica dell'Iran ha presentato il suo primo missile sottomarino e ora lo sta fabbricando in serie, producendolo in gran numero”, ha dichiarato ieri il comandante della Marina iraniana (IRIN), ammiraglio Hossein Khanzadi.
Mentre il regime di israhell deve letteralmente mendicare agli Usa i denari con cui sostenere le proprie forze armate e l'intera flotta sottomarina di Tel Aviv é composta di vascelli grassati ai Tedeschi, gli Iraniani non devono chiedere nulla a nessuno per potenziare il loro già formidabile arsenale difensivo.
“Un anno fa, la Repubblica Islamica dell'Iran ha presentato il suo primo missile sottomarino e ora lo sta fabbricando in serie, producendolo in gran numero”, ha dichiarato ieri il comandante della Marina iraniana (IRIN), ammiraglio Hossein Khanzadi.
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domenica 3 novembre 2019
Twitter applica la censura a sei punte cancellando i profili legati ad Hezbollah!
La dittatura anglo american sionista si mostra sempre più nel suo squallore.
Il movimento di resistenza libanese Hezbollah ha fortemente stigmatizzato il sito web di social media con sede negli Stati Uniti Twitter per la sua decisione di sospendere le pagine relative al gruppo, accusandolo di aver ceduto a pressioni politiche.
Il canale televisivo di Hezbollah Al Manar ha annunciato sabato che la maggior parte dei suoi account Twitter sono stati resi non disponibili, secondo quanto riportato da Presstv.
Ha accusato Twitter di cedere a "pressioni politiche", un suggerimento apparente che la decisione della piattaforma di social media con sede negli Stati Uniti fosse stata influenzata dalle politiche del governo di Washington e da quello di Tel Aviv.
Il movimento di resistenza libanese Hezbollah ha fortemente stigmatizzato il sito web di social media con sede negli Stati Uniti Twitter per la sua decisione di sospendere le pagine relative al gruppo, accusandolo di aver ceduto a pressioni politiche.
Il canale televisivo di Hezbollah Al Manar ha annunciato sabato che la maggior parte dei suoi account Twitter sono stati resi non disponibili, secondo quanto riportato da Presstv.
Ha accusato Twitter di cedere a "pressioni politiche", un suggerimento apparente che la decisione della piattaforma di social media con sede negli Stati Uniti fosse stata influenzata dalle politiche del governo di Washington e da quello di Tel Aviv.
giovedì 31 ottobre 2019
La sapiente diplomazia cinese ancora a fianco dell'Iran: Eurasia sempre più coesa e compatta!
Molti considerano il vostro amabilissimo ed affidabilissimo un discreto esperto di geopolitica e di relazioni internazionali.
Il giudizio mi onora, ma perché da quando mantengo questo blog (e sono ormai nove anni) non ho quasi mai sbagliato una previsione? Ma semplicemente perché da scienziato (e la geopolitica é SCIENZA) analizzo i dati di fatto con imparzialità e realismo, mentre i tordi e i cialtroni che si fanno fuorivare dai loro ideologismi finiscono a dire fresconate, come ci insegnano i geopolli, gli oltreilbuonsenso, i sabotati mentali, gli sbrasciasgascia con le loro gazzette ippopotamski inesistenti.
L'ambasciatore cinese a Teheran ha incitato gli Stati Uniti a ritirarsi dall'accordo nucleare iraniano del 2015 e a reimporre sanzioni unilaterali contro la Repubblica islamica, affermando che tale mossa è il risultato dell'abbraccio unilateralista di Washington.
Mercoledì scorso, in un'intervista con Press TV, Chang Hua ha espresso la ferma opposizione del suo paese alle sanzioni "unilaterali" e alla cosiddetta "giurisdizione a lungo braccio" che gli Stati Uniti hanno imposto all'Iran.
Ha affermato che la Cina, firmataria dell'accordo nucleare, ufficialmente noto come Piano d'azione congiunto globale (JCPOA), sostiene fermamente l'accordo, descrivendolo come un "grande risultato del multilateralismo".
Il giudizio mi onora, ma perché da quando mantengo questo blog (e sono ormai nove anni) non ho quasi mai sbagliato una previsione? Ma semplicemente perché da scienziato (e la geopolitica é SCIENZA) analizzo i dati di fatto con imparzialità e realismo, mentre i tordi e i cialtroni che si fanno fuorivare dai loro ideologismi finiscono a dire fresconate, come ci insegnano i geopolli, gli oltreilbuonsenso, i sabotati mentali, gli sbrasciasgascia con le loro gazzette ippopotamski inesistenti.
L'ambasciatore cinese a Teheran ha incitato gli Stati Uniti a ritirarsi dall'accordo nucleare iraniano del 2015 e a reimporre sanzioni unilaterali contro la Repubblica islamica, affermando che tale mossa è il risultato dell'abbraccio unilateralista di Washington.
Mercoledì scorso, in un'intervista con Press TV, Chang Hua ha espresso la ferma opposizione del suo paese alle sanzioni "unilaterali" e alla cosiddetta "giurisdizione a lungo braccio" che gli Stati Uniti hanno imposto all'Iran.
Ha affermato che la Cina, firmataria dell'accordo nucleare, ufficialmente noto come Piano d'azione congiunto globale (JCPOA), sostiene fermamente l'accordo, descrivendolo come un "grande risultato del multilateralismo".
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martedì 29 ottobre 2019
Hamas attacca pesantemente il regime saudita, che incarcera e tortura cittadini palestinesi!
Un membro del politburo del movimento di resistenza palestinese di Hamas ha definito "inaccettabile" la detenzione di dozzine di palestinesi nelle carceri dell'Arabia Saudita, affermando che la campagna di arresti continua senza sosta e che non sono stati compiuti progressi drammatici in questo senso nonostante i contatti con funzionari sauditi.
“La campagna di arresti sauditi non può essere compresa o accettata. Questi sono palestinesi, che amano il loro paese e la loro causa proprio come tutti i palestinesi che vivono nella diaspora. Speriamo che vengano rilasciati immediatamente ", ha dichiarato Husam Badran in un'intervista esclusiva con l'agenzia di stampa palestinese Quds Press in lingua araba lunedì.
Il 21 ottobre, il portavoce di Hamas Sami Abu Zuhri ha riferito all'agenzia di stampa Shehab in lingua araba in un'intervista esclusiva che i palestinesi attualmente detenuti nelle carceri e nei centri di detenzione in Arabia Saudita sono esposti a varie forme di tortura e metodi di interrogatorio crudeli.
“Sfortunatamente, c'è una dura procedura di indagine contro i detenuti, alcuni dei quali sono sottoposti a varie forme di tortura. Aguzzini di diverse nazionalità li stanno seviziando e tra loro potrebbero anche esserci americani o sionisti", ha affermato.
“La campagna di arresti sauditi non può essere compresa o accettata. Questi sono palestinesi, che amano il loro paese e la loro causa proprio come tutti i palestinesi che vivono nella diaspora. Speriamo che vengano rilasciati immediatamente ", ha dichiarato Husam Badran in un'intervista esclusiva con l'agenzia di stampa palestinese Quds Press in lingua araba lunedì.
Il 21 ottobre, il portavoce di Hamas Sami Abu Zuhri ha riferito all'agenzia di stampa Shehab in lingua araba in un'intervista esclusiva che i palestinesi attualmente detenuti nelle carceri e nei centri di detenzione in Arabia Saudita sono esposti a varie forme di tortura e metodi di interrogatorio crudeli.
“Sfortunatamente, c'è una dura procedura di indagine contro i detenuti, alcuni dei quali sono sottoposti a varie forme di tortura. Aguzzini di diverse nazionalità li stanno seviziando e tra loro potrebbero anche esserci americani o sionisti", ha affermato.
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domenica 27 ottobre 2019
Ministro irakeno denuncia l'occupazione sionista del Golan Siriano al vertice dei Paesi Non Allineati!
Tutti i nostri lettori sanno benissimo che il Golan Siriano verrà liberato dalle armi dell'Asse della Resistenza.
Tuttavia é molto positivo quando figure politiche ricordano l'illegalità dell'occupazione sionista, frutto della codarda aggressione di 52 anni fa.
Il ministro degli Esteri irakeno Muhamad Ali al-Hakim ha denunciato nuovamente l’occupazione delle alture siriane del Golan da parte del regime ebraico.
“Condanniamo l’occupazione del Golan siriano da parte delle forze sioniste. Queste forze devono lasciare il Golan in conformità con le risoluzioni dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) “, ha detto sabato il ministro degli Esteri irakeno.
In un discorso tenuto al 18 ° vertice dei capi di Stato e di governo del movimento non allineato (MPNA o MNOAL), tenutosi a Baku, capitale dell’Azerbaigian, Al-Hakim ha sottolineato nello stesso modo che la sovranità nazionale e l’integrità della Siria devono essere rispettate.
Tuttavia é molto positivo quando figure politiche ricordano l'illegalità dell'occupazione sionista, frutto della codarda aggressione di 52 anni fa.
Il ministro degli Esteri irakeno Muhamad Ali al-Hakim ha denunciato nuovamente l’occupazione delle alture siriane del Golan da parte del regime ebraico.
“Condanniamo l’occupazione del Golan siriano da parte delle forze sioniste. Queste forze devono lasciare il Golan in conformità con le risoluzioni dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) “, ha detto sabato il ministro degli Esteri irakeno.
In un discorso tenuto al 18 ° vertice dei capi di Stato e di governo del movimento non allineato (MPNA o MNOAL), tenutosi a Baku, capitale dell’Azerbaigian, Al-Hakim ha sottolineato nello stesso modo che la sovranità nazionale e l’integrità della Siria devono essere rispettate.
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sabato 26 ottobre 2019
La Repubblica Popolare Cinese si mobilita per ottenere una pace stabile in Afghanistan!
Dopo che i negoziati con i talebani furono sospesi da Trump, il futuro dell'Afghanistan passò dalla prospettiva di una imminente pace stabile al caos e a un progressivo ritorno all'incertezza di anni che si pensavano chiusi ed archiviati per sempre. Per porre fine alla guerra i Talebani si sono quindi rivolti ad altre potenze, come la Cina.
L'opinione di Trump dopo l'improvvisa sospensione dei negoziati con i talebani non è chiara e ci si aspetta una ripetizione della sua recente "alzata di testa" in Siria. Il suo ordine di ritirare i soldati ora come ora non è altro che una propaganda utile per le elezioni del 2020.
In questa condizione, la Cina ha sfruttato l'opportunità in Afghanistan e ha preparato diversi gruppi politici e talebani a parlare direttamente a Pechino, invitandoli.
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giovedì 24 ottobre 2019
Dirigenti curdi dicono una cosa a Mosca ed un'altra a Washington!
Non é chiaro nemmeno al vostro amabilissimo e affidabilissimo caporedattore Kahani se la "leadership" curda stia avendo un collasso oppure se l'abitudine di cercare di tenere il piede in due scarpe sia così inveterata tra i "kurdonki" che non riescono ad abbandonarla nemmeno nelle attuali contingenze.
Il gruppo militante delle forze democratiche siriane a guida curda (SDF) ha ringraziato Mosca per aver siglato un accordo con Ankara, che ha posto fine a un'offensiva turca contro i militanti curdi nella Siria settentrionale, accogliendo con favore il dispiegamento di truppe russe e siriane nelle regioni di confine come parte dell' accordo.
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martedì 22 ottobre 2019
Yankee in fuga dalla Siria non potranno stanziarsi in Irak; Bagdad nega ogni autorizzazione!
Le truppe americane che in questi giorni hanno lasciato la Siria per trasferirsi in una base nell'Irak occidentale non avrebbero ricevuto il permesso per restarci dall'esercito irakeno.
Alcuni giorni fa il segretario alla Difesa americano Mark Esper ha reso noto che gli USA avrebbero trasferito circa un migliaio di uomini da una base nei pressi della città siriana di Ayn Arab in un'altra struttura dell'Irak occidentale.
Secondo le ultime informazioni, le truppe di Washington avrebbero sì ricevuto il permesso di transitare per il Paese, tuttavia non sarebbero stati loro garantiti i documenti necessari per restare nel territorio iracheno.
"Tutte le forze americane che si sono ritirate dalla Siria hanno ricevuto l'approvazione ad entrare nella regione del curdistan irakeno tuttavia non è stato loro concesso alcun permesso per restare in Irak", si legge nella nota del ministero della Difesa di Baghdad.
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lunedì 21 ottobre 2019
La seconda "super-fregata lanciamissili" della Flotta Russa sta superando i test statali!
La prima fregata prodotta in serie dal Progetto 22350, l'ammiraglio Kasatonov armato con missili da crociera Kalibr, è entrata nei test ufficiali, secondo quanto riferito dall'ufficio stampa del cantiere Severnaya.
"Insieme alle prove in mare attualmente in corso, la nave è entrata nella fase delle prove statali. Nell'ambito del loro programma, i costruttori navali hanno ottenuto finora già 18 degli 80 certificati di prestazione. In particolare, la commissione di accettazione ha verificato il funzionamento dell'unità principale di propulsione, sistemi di comunicazione e navigazione, macchinari di coperta e condizioni di abitabilità dell'equipaggio ", ha dichiarato l'ufficio stampa in una nota.
"Insieme alle prove in mare attualmente in corso, la nave è entrata nella fase delle prove statali. Nell'ambito del loro programma, i costruttori navali hanno ottenuto finora già 18 degli 80 certificati di prestazione. In particolare, la commissione di accettazione ha verificato il funzionamento dell'unità principale di propulsione, sistemi di comunicazione e navigazione, macchinari di coperta e condizioni di abitabilità dell'equipaggio ", ha dichiarato l'ufficio stampa in una nota.
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domenica 20 ottobre 2019
La Repubblica Araba Siriana si riappropria delle proprie preziose fonti di idrocarburi!
Sono iniziati i lavori di recupero nei giacimenti di petrolio e gas nella provincia siriana di Raqqa e nel "triangolo" tra le province liberate di Raqqa, Hama e Homs, ha dichiarato il capo della gestione del campo al-Saura gestita dallo stato Ali Ibrahim.
"Il ripristino dei campi richiederà molto lavoro e il coinvolgimento di grandi aziende", ha detto domenica alla RIA, poiché tutti i pozzi di petrolio e l'intera infrastruttura presso gli impianti di trattamento dei campi sono stati completamente distrutti, mentre i gasdotti sono stati parzialmente distrutto.
Ibrahim ha sottolineato che la distruzione è stata causata dagli attacchi aerei della coalizione americana, che hanno bombardato territori sotto il controllo dello stato islamico dell'Irak e del gruppo terroristico Levante (ISIL, ISIS o Daesh) e hanno lanciato missili contro ogni pozzo.
Alla fine di luglio, il colonnello generale Sergei Rudskoy, capo della direzione operativa principale dello Stato maggiore delle forze armate russe, ha affermato che le compagnie militari private americane, che contano oltre 3.500 persone, stanno saccheggiando le strutture petrolifere siriane sotto la copertura degli Stati Uniti coalizione, ha riferito l'agenzia di stampa TASS.
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sabato 19 ottobre 2019
Delegazione di Hamas si é incontrata stamane con alti rappresentanti della diplomazia russa!
Una delegazione di alto livello di Hamas ha incontrato sabato mattina l'inviato speciale del presidente russo Vladimir Putin per il Medio Oriente e l'Africa Mikhail Bogdanov e l'ambasciatore russo in Qatar Nurmakhamad Kholov.
La delegazione, guidata dal membro dell'Ufficio politico di Hamas Mousa Abu Marzouq e includendo il rappresentante di Hamas a Mosca Ezzat al-Risheq, ha informato Bogdanov sugli ultimi sviluppi politici riguardanti la causa palestinese.
La delegazione di Hamas ha riaffermato la posizione del movimento nei confronti dell'iniziativa di fazione per raggiungere l'unità palestinese e la sua volontà di gestire la visione nazionale in modo positivo e flessibile.
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L'Iran é sempre più il perno diplomatico del Medio Oriente! Colloqui Zarif-Cavusoglu e Zarif-Lavrov!
Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, in una conversazione telefonica con il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu, ha discusso degli ultimi sviluppi in Siria, specialmente nelle parti settentrionali del paese dopo l'incursione di Ankara.
I colloqui telefonici si sono svolti ieri, Zarif e Cavusoglu hanno discusso degli ultimi sviluppi regionali, in particolare la Siria settentrionale in una conversazione telefonica venerdì scorso.
La conversazione telefonica è arrivata dopo le consultazioni di Zarif con i funzionari degli Stati regionali dopo che la Turchia ha lanciato un attacco alla Siria settentrionale.
Nel frattempo, Zarif ha affrontato gli ultimi sviluppi regionali e la guerra nella Siria settentrionale in colloqui telefonici separati con i ministri degli Esteri russo, iracheno e siriano giovedì scorso.
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venerdì 18 ottobre 2019
Gli Emiratini si accingono a normalizzare i rapporti con la Repubblica Islamica dell'Iran!
Il capo dell'ufficio presidenziale e il capo di stato maggiore Mahmoud Vaezi hanno affermato che i funzionari degli Emirati Arabi Uniti hanno preso alcune misure per risolvere le controversie con Teheran.
"Gli Emirati Arabi Uniti hanno assunto l'iniziativa per risolvere i problemi con l'Iran", ha detto Vaezi giovedì durante una cerimonia locale nella provincia di Semnan.
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giovedì 17 ottobre 2019
Dopo il "Kowsar" ecco lo "Yasin", la Repubblica Islamica fa grandi passi anche nell'aviazione!
Palaestina Felix, sotto la guida del vostro modestissimo, affabilissimo caporedattore ha sempre un occhio di attenzione per i successi tecnologici della Repubblica Islamica Iraniana.
A cui oggi si é aggiunto un nuovo capitolo.
L'Iran ha svelato e messo in funzione un jet di addestramento fabbricato a livello nazionale, che è tra i migliori al mondo in termini di capacità di decollo e atterraggio.
Il jet avanzato, soprannominato Yasin, è stato messo in mostra giovedì alla presenza del Ministro della Difesa Generale di brigata Amir Hatami, Comandante della Repubblica islamica dell'Iran Air Force (IRIAF), Generale di brigata Aziz Nasirzadeh e Vice Presidente per la Scienza e la Tecnologia Sorena Sattari.
A cui oggi si é aggiunto un nuovo capitolo.
L'Iran ha svelato e messo in funzione un jet di addestramento fabbricato a livello nazionale, che è tra i migliori al mondo in termini di capacità di decollo e atterraggio.
Il jet avanzato, soprannominato Yasin, è stato messo in mostra giovedì alla presenza del Ministro della Difesa Generale di brigata Amir Hatami, Comandante della Repubblica islamica dell'Iran Air Force (IRIAF), Generale di brigata Aziz Nasirzadeh e Vice Presidente per la Scienza e la Tecnologia Sorena Sattari.
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mercoledì 16 ottobre 2019
Azari Jahromi smentisce recisamente presunti "cyber-attacchi" annunciati dall'agenzia Reuters!
Il Ministro delle comunicazioni e della tecnologia dell'informazione iraniano Mohammad Javad Azari Jahromi ha respinto categoricamente un rapporto dell'agenzia di stampa Reuters citando un riuscito attacco informatico statunitense alle strutture e alle infrastrutture iraniane.
Alla domanda dei giornalisti sulle affermazioni della Reuters a margine di una riunione di gabinetto a Teheran mercoledì, Azari Jahromi ha detto: "Quando i maiali voleranno, forse!"
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martedì 15 ottobre 2019
Importante vertice a Beirut tra Nasrallah e il capo del movimento Marada, Sleiman Frangieh!
Il segretario generale di Hezbollah Sayyed Hasan Nasrallah ha ricevuto il capo del movimento libanese Al-Marada, l'ex deputato Sleiman Frangieh, discutendo con lui degli ultimi sviluppi regionali.
L'incontro, a cui hanno partecipato anche il ministro dei Lavori pubblici e dei trasporti Youssef Finianos e l'assistente politico di Hezbollah SG Hajj Hussein Al-Khalil, ha affrontato i vari sviluppi nella regione, in particolare in Siria e Irak.
lunedì 14 ottobre 2019
L'Esercito Arabo Siriano è a Tabqa e sta entrando ad Ayn Issa!
Nuovo colpo giornalistico, vero e proprio SCOOP del vostro imperturbabile e sempre affabile caporedattore!
Abbiamo ricevuto conferma che le forze dell'Esercito Arabo Siriano hanno ormai occupato Tabqa e starebbero entrando ad Ayn Issa.
Tabqa, lo ricordiamo, era praticamente già stata liberata nel 2016, quando era ancora occupata dal sedicente 'califfato' ma considerazioni strategiche impedirono di consolidare con un'avanzata definitiva le vittorie siriane.
In seguito diverse infrastrutture critiche nelle zone circostanti erano state recuperate al controllo governativo con trattative con le milizie curde, incapaci di farle funzionare.
Abbiamo ricevuto conferma che le forze dell'Esercito Arabo Siriano hanno ormai occupato Tabqa e starebbero entrando ad Ayn Issa.
Tabqa, lo ricordiamo, era praticamente già stata liberata nel 2016, quando era ancora occupata dal sedicente 'califfato' ma considerazioni strategiche impedirono di consolidare con un'avanzata definitiva le vittorie siriane.
In seguito diverse infrastrutture critiche nelle zone circostanti erano state recuperate al controllo governativo con trattative con le milizie curde, incapaci di farle funzionare.
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domenica 13 ottobre 2019
Abortisce un tentativo curdo di 'contrattacco' verso Sukuk!
I curdi militarmente non valgono un cazzo (reprise).
Ulteriore prova della totale ignoranza e insipienza dei 'peshmerda'.
Militari turchi e loro protegé tagliagole avanzando immediatamente ad Est di Tal Abyad hanno conquistato Sukuk (da cui provenivano le foto del nostro precedente articolo).
Cosa hanno fatto i 'valorosi' kurdonki?
Hanno forse colpito il retrofronte delle truppe di Erdogan?
Ovviamente NO! Sono partiti lancia in resta in collisione frontale lasciandoci le penne!
Ulteriore prova della totale ignoranza e insipienza dei 'peshmerda'.
Militari turchi e loro protegé tagliagole avanzando immediatamente ad Est di Tal Abyad hanno conquistato Sukuk (da cui provenivano le foto del nostro precedente articolo).
Cosa hanno fatto i 'valorosi' kurdonki?
Hanno forse colpito il retrofronte delle truppe di Erdogan?
Ovviamente NO! Sono partiti lancia in resta in collisione frontale lasciandoci le penne!
Fotoreportage esclusivo mostra miliziani islamisti filoturchi sciacallare cadaveri di curdi!
Chi depreda i cadaveri rimasti sul campo di battaglia si guadagna lo spregiativo soprannome di "sciacallo".
Esattamente come fanno questi miliziani terroristi armati ed equipaggiati dai Turchi che gioiscono attorno ai cadaveri di alcuni briganti curdi dell'YPG abbattuti a Suluk, nei pressi di Tal Abyad, e rimuovono dalle loro spoglie orologi ed altri valori.
Esattamente come fanno questi miliziani terroristi armati ed equipaggiati dai Turchi che gioiscono attorno ai cadaveri di alcuni briganti curdi dell'YPG abbattuti a Suluk, nei pressi di Tal Abyad, e rimuovono dalle loro spoglie orologi ed altri valori.
sabato 12 ottobre 2019
Esercito turco e milizie filo-erdogan espugnano cittadina occupata dai curdi: zecconi e punkabbestia in lacrime!
Militarmente i curdi non valgono un cazzo.
Ne é stata data prova ulteriore nelle ultime ore, quando, anziché ritirarsi dal confine e scaglionarsi in profondità, per attaccare la logistica dei Turchi e dei loro alleati, come avrebbe fatto qualunque movimento di guerriglia degno di questo nome.
No, la curdaglieria é rimasta piantata a Ras al-Ayn (per la disperazione degli avanzi di cesso sociale nostrano, tipo zeccacalcare e similari), dando agio ai comandanti del TSK e ai loro alleati (ex-?)terroristi di accerchiarla sui due lati, a quel punto, prima di rimanere intrappolati i Curdi hanno dato prova delle loro doti atletiche scappando di gran carriera lungo la statale 716.
Esattamente come i loro cugini irakeni.
Ne é stata data prova ulteriore nelle ultime ore, quando, anziché ritirarsi dal confine e scaglionarsi in profondità, per attaccare la logistica dei Turchi e dei loro alleati, come avrebbe fatto qualunque movimento di guerriglia degno di questo nome.
No, la curdaglieria é rimasta piantata a Ras al-Ayn (per la disperazione degli avanzi di cesso sociale nostrano, tipo zeccacalcare e similari), dando agio ai comandanti del TSK e ai loro alleati (ex-?)terroristi di accerchiarla sui due lati, a quel punto, prima di rimanere intrappolati i Curdi hanno dato prova delle loro doti atletiche scappando di gran carriera lungo la statale 716.
Esattamente come i loro cugini irakeni.
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venerdì 11 ottobre 2019
Cina ed Iran sostengono i diritti della Siria contro l'incursione militare di Erdogan!
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Geng Shuang ha chiesto una soluzione diplomatica per risolvere l'attacco della Turchia al Nord della Siria, affermando che la Cina ritiene che la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale siriane debbano essere rispettate e protette.
"Tutte le parti hanno espresso preoccupazione per le possibili conseguenze dell'azione militare della Turchia contro la Siria e hanno invitato la Turchia a limitare le sue azioni", ha detto giovedì ai giornalisti.
"Ora stiamo assistendo a un aumento degli sforzi per risolvere gli affari tra Siria e Turchia attraverso la diplomazia", ha aggiunto.
Ha invitato la comunità internazionale a lavorare insieme per migliorare le condizioni per raggiungere un accordo politico in Siria e non aggiungere nuovi fattori stimolanti all'attuale complicata situazione in Siria.
Come riportato, le truppe turche stanno continuando la loro avanzata nel nord della Siria a seguito di un'offensiva di terra lanciata nell'ambito della cosiddetta Operazione Peace Spring.
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martedì 8 ottobre 2019
I briganti curdi inviano i loro "coraggiosi combattenti" contro possibili incursioni turche!
Sto ancora ridendo.
Le milizie dei briganti curdi hanno inviato ingenti attrezzature e truppe militari ai confini con la Turchia dopo le recenti minacce del Presidente turco Erdogan per avviare operazioni militari ad Est dell'Eufrate, hanno riferito fonti dalla Siria settentrionale.
Le fonti hanno riferito che centinaia di miliziani curdi insieme sono stati inviati in un'area che si estende da Ra'as al-Ain a Tal Abyaz lungo i confini con la Turchia.
Hanno inoltre indicato il rafforzamento delle posizioni da parte dei briganti curdi nelle città di al-Advanieh, al-Moshirefeh, Zazoueh e al-Tavilah vicino a Ra'as al-Ain ad Hasaka e Tal Abyaz nel nord di Raqqa vicino al confine con la Turchia, e ha affermato é stato dichiarato lo stato di allerta completa.
Il sito web di notizie Xeber, affiliato alle milizie curde, ha riferito che gli aerei da combattimento statunitensi hanno sorvolato Tal Abyaz, Solouk e Ain Issa vicino al confine con la Turchia ad Hasaka, come anche le pattuglie militari dell'esercito americano.
Nel frattempo, il presidente Erdogan ha avvertito che la Turchia condurrà presto attacchi aerei e operazioni a terra contro le milizie curde a Est dell'Eufrate
Le milizie dei briganti curdi hanno inviato ingenti attrezzature e truppe militari ai confini con la Turchia dopo le recenti minacce del Presidente turco Erdogan per avviare operazioni militari ad Est dell'Eufrate, hanno riferito fonti dalla Siria settentrionale.
Le fonti hanno riferito che centinaia di miliziani curdi insieme sono stati inviati in un'area che si estende da Ra'as al-Ain a Tal Abyaz lungo i confini con la Turchia.
Hanno inoltre indicato il rafforzamento delle posizioni da parte dei briganti curdi nelle città di al-Advanieh, al-Moshirefeh, Zazoueh e al-Tavilah vicino a Ra'as al-Ain ad Hasaka e Tal Abyaz nel nord di Raqqa vicino al confine con la Turchia, e ha affermato é stato dichiarato lo stato di allerta completa.
Il sito web di notizie Xeber, affiliato alle milizie curde, ha riferito che gli aerei da combattimento statunitensi hanno sorvolato Tal Abyaz, Solouk e Ain Issa vicino al confine con la Turchia ad Hasaka, come anche le pattuglie militari dell'esercito americano.
Nel frattempo, il presidente Erdogan ha avvertito che la Turchia condurrà presto attacchi aerei e operazioni a terra contro le milizie curde a Est dell'Eufrate
giovedì 3 ottobre 2019
All'Assemblea dell'ONU il Ministro degli Esteri siriano omaggia la lealtà dell'Iran verso la Siria!
L'Asse della Resistenza é sempre più solido e potente.
Il Ministro degli Esteri siriano Walid Moallem ha espresso il suo apprezzamento per il sostegno dell'Iran al popolo e al governo siriani durante la lotta al terrorismo.
Parlando con la rete libanese al-Mayadeen mercoledì, il Ministro degli Esteri Moallem ha affermato che è stato l'Iran a schierarsi per primo accanto alla Siria nella lotta contro i gruppi terroristici.
"Mentre alcuni paesi arabi ci stavano pugnalando alle spalle l'Iran ha sostenuto la nostra lotta contro il terrorismo", ha detto Moallem.
Questa frase é molto significativa perché utilizza le stesse parole pronunciate da Hafez Assad nel 1984, quando la Siria fu l'unico paese arabo a schierarsi con Teheran, aggredita da Saddam Hussein.
Il Ministro degli Esteri siriano Walid Moallem ha espresso il suo apprezzamento per il sostegno dell'Iran al popolo e al governo siriani durante la lotta al terrorismo.
Parlando con la rete libanese al-Mayadeen mercoledì, il Ministro degli Esteri Moallem ha affermato che è stato l'Iran a schierarsi per primo accanto alla Siria nella lotta contro i gruppi terroristici.
"Mentre alcuni paesi arabi ci stavano pugnalando alle spalle l'Iran ha sostenuto la nostra lotta contro il terrorismo", ha detto Moallem.
Questa frase é molto significativa perché utilizza le stesse parole pronunciate da Hafez Assad nel 1984, quando la Siria fu l'unico paese arabo a schierarsi con Teheran, aggredita da Saddam Hussein.
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mercoledì 2 ottobre 2019
Pompeo si adonta che Iran e Siria commercino tra loro!
Malafede atlantico-sionista:
Despite Iran FM Zarif’s promise to the UK that the #AdrianDarya1 would not deliver oil to Syria, it is now transferring oil off the Syrian coast. Will the world hold Iran accountable if this oil is delivered to Syria?
Così ha "cinquettato" Mike 'Pompa' Pompeo, con tanto di foto 'incriminante' della petroliera iraniana intenta a trasferire il suo greggio in una nave-cisterna di minor pescaggio, che possa accostarsi ai terminal petroliferi di Baniyas.
Non menziona il fatto che Zarif non ha MAI "promesso" che il petrolio della Adrian Darya (ex "Grace-1") non sarebbe andato in Siria, ma solamente che essa non fosse diretta in un porto siriano.
Despite Iran FM Zarif’s promise to the UK that the #AdrianDarya1 would not deliver oil to Syria, it is now transferring oil off the Syrian coast. Will the world hold Iran accountable if this oil is delivered to Syria?
Così ha "cinquettato" Mike 'Pompa' Pompeo, con tanto di foto 'incriminante' della petroliera iraniana intenta a trasferire il suo greggio in una nave-cisterna di minor pescaggio, che possa accostarsi ai terminal petroliferi di Baniyas.
Non menziona il fatto che Zarif non ha MAI "promesso" che il petrolio della Adrian Darya (ex "Grace-1") non sarebbe andato in Siria, ma solamente che essa non fosse diretta in un porto siriano.
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lunedì 30 settembre 2019
Retreat! Retreat!! Retreeeeeeat!! L'USAF fa "marcia indietro" dal Qatar alla Carolina!
L'aeronautica degli Stati Uniti sposta temporaneamente il suo centro di comando dal Qatar alla Carolina del Sud in mezzo all'escalation delle tensioni del presidente Donald Trump con l'Iran, secondo un rapporto.
L'operazione senza preavviso ha segnato la prima volta in 13 anni che il comando e il controllo degli Stati Uniti sono stati spostati fuori dalla regione, secondo il Washington Post.
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