La risposta calcolata dell'Iran all'assassinio statunitense del generale Qassem Soleimani e il rafforzamento delle relazioni di Teheran con Pechino e Mosca hanno rivelato l'inesattezza dei calcoli di Washington.
Quando Nick Paton Walsh, un analista della CNN, il 6 gennaio 2020 ha scritto sull'assassinio da parte degli Stati Uniti del tenente generale Soelimani che "la risposta dell'Iran agli Stati Uniti potrebbe avvenire lentamente e questo è più preoccupante", molti in Iran che chiedevano una vendetta rapida e dura si sono chiesti di cosa si preoccupava l'analista americano.