sabato 13 luglio 2013

Lo storico panificio Hamadaniya riprende a produrre cibo per gli abitanti di Aleppo! Così si sconfigge il terrore takfiro!!

Il panificio di Al-Hamadaniya ad Aleppo, più che un impianto di panificazione é un pezzo di storia e civiltà della città e della nazione siriana; dopo essere stato saccheggiato e danneggiato dai takfiri stranieri che da due anni grazie al sostegno imperialista martirizzano il paese, da giovedì scorso ha ripreso il lavoro produzione dopo essere stato rifornito dalle autorità di grano e di carburante.

La ripresa del suo lavoro significa l'inizio di una nuova era di pace e normalità per i cittadini di Aleppo, a lungo rimasti sotto la spada di Damocle dei wahabiti mercenari.

Nel corso di una visita il Governatore di Aleppo, Mohammad Wahid Akkad ha lanciato un appello e ha dato solennemente la propria parola per promuovere la produzione e la vendita di pane specialmente nella zona della città ora tornata sotto il completo controllo governativo, fornendo ai cittadini il necessario fabbisogno di pane e altre produzioni da forno sino a tornare alla normalità.

"Aleppo era stata derubata di tutte le sue forniture e colpita in ogni basilare esigenza dall'azione criminale dei gruppi armati terroristici del fronte mercenario qaedista, ma ora i convogli di cibo, grano e petrolio, che prima erano dirottati in Turchia dai gruppi terroristici, stanno cominciato ad tornare regolarmente in città" ha detto il Governatore.

In seguito Akkad ha insistito per ispezionare personalmente un convoglio che portava diversi tipi di beni, tra cui olio, formaggi, riso, zucchero e altri rifornimenti, per accertarsi della quantità e qualità dei prodotti trasportati.

I collaborazionisti filo-wahabiti del '14 Marzo' segnano un altro autogoal clamoroso durante l'ultimo Comitato di Difesa Libanese!

Che un solenne pezzo d'idiota (politicamente parlando) come Saad Hariri, che non a caso abbiamo a più riprese indicato come "Il Renzo Bossi del Levante" sia non soltanto ancora presente sulla scena politica libanese, ma nominalmente occupi ancora la poltrona di leader della coalizione filo-americana, filosionista e filosaudita dell'Alleanza 14 Marzo é una tragica testimonianza del bassissimo livello della dirigenza politica del campo filoimperialista nel Paese dei Cedri. L'altro motivo di meraviglia é che al suo partito 'Mustaqbal' siano ancora legate forze cristiane come il Kata'eb e le Forze Libanesi; adesso che la corrente filo-qaedista e wahabita ha preso il sopravvento nel partito di Hariri questi politici maroniti dovrebbero immediatamente rendersi conto che continuando a cooperare coi sunniti sempre più estremizzati essi non fanno altro che scavarsi la fossa da soli.

Nell'ultima riunione del Comitato Nazionale di Difesa i politici del 14 Marzo sono riusciti a segnarsi un clamoroso autogoal cercando di accusare l'Armee Libanaise di 'aggressione' e 'abusi' contro gli estremisti takfiri del sedicente 'sceicco' Ahmed Assir, la cui struttura armata é stata distrutta in alcuni giorni di battaglia un paio di settimane fa. Ovviamente essi volevano accusare l'Esercito di avere agito su 'ordine' di Hezbollah e della legittima coalizione di Governo, ma i loro intenti sono stati totalmente distrutti dalle prove prodotte dagli ufficiali dell'Armee.

Secondo registrazioni e filmati prodotti e accettati come prova si vede chiaramente come lo 'sceicco' Assir abbia personalmente aggredito, insultato e minacciato verbalmente i responsabili di un posto di blocco militare eretto attorno alla moschea (Bilal ben Rabban) occupata dai suoi seguaci e trasformata in fortino e covo terrorista. In un successivo scambio con un suo seguace, alla domanda su cosa fare Assir avrebbe risposto: "Attaccateli e poi sostenete che siano stati loro a iniziare".

I filmati sono stati per la maggior parte ritrovati dentro alla moschea di Ben Rabban dopo l'assalto. Lo 'sceicco' Assir é sparito e non é stato più visto in pubblico dal giorno della sconfitta dei suoi: alcune voci lo davano rifugiato nell'Ambasciata del Qatar, altre in seguito hanno sostenuto che sia morto e il suo cadavere rimasto sfigurato in un rogo. I suoi seguaci rimasti hanno cercato di produrre un messaggio audio dove un impostore imitava la sua voce, ma tale tentativo é stato subito screditato.

venerdì 12 luglio 2013

La crisi economica sempre più profonda rende necessaria una massiccia "circoncisione" delle spese militari sionaziste!

Altro che balle sulla "ripresa"; il regime ebraico di occupazione della Palestina si dibatte in una crisi economica sistemica da cui nemmeno le massicce elargizioni di denaro pubblico Usa (sottratto al welfare e alla spesa  sociale dei cittadini americani) e le regalie tedesche come "compen$o per l'olocau$to" riescono a risollevarlo.

E la profondità e la gravità di tale crisi si rivela quando si consideri che, secondo quanto rivelato ieri dall'ufficio del Capo di Stato Maggiore delle forze armate sionaziste saranno necessari tagli radicali per ben 1 miliardo e 900 milioni di dollari Usa nei prossimi 60 mesi per tornare a far quadrare il bilancio.

I tagli comprendono l'eliminazione di tremila soldati di truppa, il pensionamento definitivo di tutti i modelli di artiglieria cingolata M-109 e di tutti i tank derivati dallo chassis dell'M-48; in questo modo ben 820 milioni di Dollari verrebbero risparmiati già dal bilancio annuale del 2013, lasciando il restante miliardo e rotti di risparmi da venire 'spalmato' sui successivi 48 mesi.

Le truppe di Assad scoprono 281 bidoni di agenti chimici letali in un deposito dei terroristi wahabiti vicino Tartous!

Mentre esperti russi hanno compilato un rapporto dettagliato sull'uso da parte dei takfiri cannibali di gas e agenti tossici e nervini contro la popolazione civile siriana le forze armate di Assad hanno conquistato manu militari un deposito di ingredienti per gas controllato da un gruppo terrorista, dove si stavano preparando ordigni chimici in grado di causare enormi stragi se scagliati contro folle di civili inermi.

Il deposito, situato vicino a Banias, nel Governatorato di Tartous conteneva 281 tonnellate di Glicolo Polietilenico (79 fusti) e Glicolo Monoetilenico (67 fusti) oltre a Monotetanolamina(25 fusti), Dietanolamina(68 fusti) e trietanolamina (42 fusti)
Immediatamente il Governo siriano ha invitato l'ONU e il suo investigatore incaricato del 'dossier chimico' Ake Sellstrom, insieme con la responsabile per il mutuo disarmo Angela Kane a visitare il sito e compilare un dossier in merito e a trasmetterlo quanto prima alla sede centrale di New York e all'ufficio del Segretario Generale.

“The Syrian authorities have discovered yesterday, in the city of banias, 281 barrels filled with dangerous, hazardous chemical materials, capable of destroying a whole city, if not the whole country”.

giovedì 11 luglio 2013

In aiuto del popolo di Siria ecco gli eroi dello zelo sciita: Battaglioni Abu Fadl al-Abbas e Battaglioni Zulfiqar!

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"Nessuna tregua possibile coi cannibali takfiri servi dell'imperialismo sionista; con loro la lotta sarà fino allo sterminio dell'ultimo rimasto!"

Con l'inizio del sacro mese di Ramadan alcuni grassi emiri wahabiti sauditi e qatarioti avrebbero fatto pervenire al Governo di Damasco la richiesta di 'sospendere le ostilità" per il periodo di preghiera e digiuno, in maniera da poter meglio rifornire i loro scherani takfiri di armi, munizioni, gas nervini ed equipaggiamenti per autobombe così da farli meglio scatenare contro i civili una volta 'gabbato lo santo'.

La risposta dell'Esercito Arabo Siriano é stato un rinnovo delle operazioni antiterrorismo in tutti i Governatorati del paese, con l'uccisione di ulteriori dozzine di mercenari wahabiti e la distruzione di covi e rifugi. Come si può stabilire una 'tregua sacra' coi takfiri che spregiano nel loro meschino settarismo i più importanti comandamenti dell'Islam? Come si può concedere respiro ai mostri che hanno ucciso sceicchi e muftì sunniti opposti alle loro visioni allucinate da estremisti dell'ultima ora? (il wahabismo é una forma tribale saudita di sunnismo estremo inventata in Arabia Saudita nel 1700, come la falsa 'religione' bahai e altri culti americani come il mormonismo, i testimoni di geova e via dicendo). Come si può dare tregua ai cannibali che hanno usato gas asfissianti contro i civili?
Attorno alla città meridionale di Daraa le zone di Al-Balad, Al-Jumrok, Al-Naserieh e Al-Shajara hanno visto la totale rimozione di ogni elemento terrorista, così come A-Qariateen vicino a Homs dove i militari hanno sequestrato lanciarazzi e impianti satellitari per colpire la città ormai caduta totalmente in mano alle forze governative. Ancora una volta i morti si sono rivelati tutti stranieri: qatarioti, giordani, libici ed egiziani.

I servizi segreti di Re Saoud premeditano l'assassinio di Tariq Hashemi per coprire i loro collegamenti con Al-Qaeda!

Di nuovo ci troviamo a parlare della situazione del killer sponsor e pianificatore di assassinii politici nei quali aveva coinvolto l'intero dettaglio delle proprie guardie del corpo ai tempi in cui era, nientemeno, che Vicepresidente dell Irak (per ottusa volontà settaria della comunità sunnita, non abituata a rispettare il voto della maggioranza dei cittadini adesso che nel paese liberato dagli invasori Usa vige finalmente la Democrazia).

Fuggiasco dapprima tra i Curdi nel Nord dell'Irak, quindi presso i corrotti e reazionari emiri petroliferi wahabiti Hashemi é ora nascosto in Turchia dove di certo le recenti proteste che hanno scosso fin nel profondo il potere di Erdogan e del suo 'neo-sultanato'.

Ma adesso arriva la notizia che per il fuggiasco Hashemi un pericolo viene anche da un altro lato, quello finora considerato 'tranquillo' dei servizi segreti di Casa Saoud che, a quanto riportato da varie fonti, avrebbero elaborato un piano di eliminazione fisica dell'Ex-vp irakeno a scanso che egli possa rivelare il livello di coinvolgimento e di omogeneità tra la Corte di Riyadh e le organizzazioni wahabite e qaediste in Irak.

Ogni Uomo Libero sa benissimo che i regnanti delle petromonarchie siano i veri animatori e finanziatori del terrorismo estremista sunnita, utile pedina di CIA e Mossad per destabilizzare, dividere e indebolire i popoli e le società arabe e musulmana.

Tel Aviv: capitale sionista di mazzette e tangenti, il regime ebraico di occupazione affoga in un mare di corruzione!

Abbiamo sempre sostenuto che l'illegittimo regime ebraico di occupazione della Palestina fosse un'entità profondamente, ontologicamente corrotta. Adesso abbiamo anche le prove fattuali della cosa, forniteci nientemeno che dall'outlet sionista 'Globes' che in una sua recente edizione riporta come il dodici percento degli occupanti della Palestina, avendo a che fare l'ultimo anno con le autorità di Tel Aviv si siano ritrovati a mettere mano al portafoglio per rendere più spedite le prodcedure di loro interesse.

Secondo il 'Barometro Globale della Corruzione' pubblicato dal think tank 'Transparency International' i partiti politici e le orgenizzazioni religiose sioniste sono ancora più corrotti, facendo schizzare quasi al novanta per cento (la cifra precisa é 89) il numero degli occupanti della Palestina convinti che per curare al meglio i propri interessi di fronte alla burocrazia sia necessario metter mano al portafoglio. In un 'normale' paese occidentale questa percentuale é del 27 per cento più bassa.

Queste interessanti statistiche ci dicono molto sulla percezione sionista della Cultura, della Politica e del Senso Civico: per fortuna che gli apologeti della Lobby a Sei Punte vorrebbero darci a bere che si tratti della sola 'Democrazia' del Medio Oriente!

mercoledì 10 luglio 2013

Guardacaso...i sauditi comunicano 'rivendicazione' del fallito attentato in Iran: forse perché l'hanno organizzato loro??

La centrale di propaganda wahabita rispondente ai voleri del tiranno di Riyadh, l'emittente satellitare 'Al Arabiya' ha 'puntualmente' comunicato la rivendicazione del fallito attentato esplosivo andato in scena nella giornata di ieri presso il porto iraniano di Chah Bahar, dove la vigilanza delle forze dell'ordine di Teheran ha avuto la meglio sul piano assassino del terrorista suicida, risultato unica vittima dell'atto.

Tale 'comunicato' lascia pochi dubbi riguardo alla matrice dell'atto terroristico che, pure ascritto a una sedicente organizzazione "Ansar Sunnah" ha con ogni probabilità la propria matrice nei servizi segreti di Casa Saoud, opportunamente indirizzati e istruiti da CIA e Mossad, loro grandi burattinai.

Ancora una volta in Medio Oriente sono chiari gli schieramenti: chi serve la causa imperialista e sionista (estremisti wahabiti, takfiri, corrotte monarchie petrolifere, piccoli pupazzi come Erdogan e Re Abdallah...) e chi con coraggio, risoluzione e abnegazione resiste alla loro empia arroganza (Repubblica Islamica, Irak, Siria, Hezbollah, Jihad Islamica Palestinese...).

Tecnici e ingegneri iraniani rendono mobili i lanciamissili S-200 della difesa aerea di Teheran!

Esattamente un anno dopo l'annuncio del proprio successo nell'implementare modifiche radicali al sistema missilistico antiaereo a lungo raggio S-200 (SA-5 Gammon) di origine sovietica che da molti anni costituisce con i suoi sette siti di lancio strategicamente dispersi sul territorio della Repubblica Islamica l'ossatura principale della difesa aerea di Teheran, tecnici e ingegneri responsabili per la 'Jihad di Autosufficienza Militare' hanno rivelato di essere riusciti, inoltre, a rendere tale pesante e ponderoso sistema veterano della Guerra Fredda (venne ideato specialmente per colpire bombardieri strategici e ricognitori americani ad altissima quota).

Questa innovazione é importantissima perché svincola i sistemi radar e lanciatori dai siti fissi (sette per l'esattezza: quattro nel Nord del Paese, uno ad Isfahan e due nel Sud) in cui erano precedentemente collocati e rende incredibilmente più flessibile e reattivo l'intero sistema iraniano di difesa del proprio spazio aereo.
Per vedere in azione la versione mobile dell'S-200, secondo quanto annunciato dal Capo della Difesa Aerea Generale Farzad Esmaili, sarà sufficiente attendere la prossima massiccia esercitazione antiaerea  "Modafe'an-e Aseman-e Velayat 5" (Difensori dei Cieli di Velayat 5), che si terrà nei prossimi sei mesi.

Le Province di Hama ed Homs teatro di nuovi scontri vittoriosi per le forze armate nazionali siriane!

Mentre nel Nord del paese si vanno concentrando le forze per un colpo decisivo all'insorgenza takfira da vibrarsi nel Governatorato di Aleppo altre unità dell'Esercito Arabo Siriano si sono impegnate contro i terroristi wahabiti nei dintorni di Homs ed Hama.

 Ad Al-Khalidiyeh (Homs) un rilevante nucleo di ciò che rimane della 'Brigata Tawheed' (gruppo filoturco gravemente colpito nel recente passato sia dalle forze siriane che da altri criminali terroristi) é stato distrutto dopo una giornata di inseguimenti e scontri; ad Al-Rastan, invece, il capo takfiro Abu Allaith (Obeid Hassan Obeid) é stato ucciso coi suoi seguaci.

A Oriente di Talkalakh altri terroristi sono stati bloccati e distrutti mentre tentavano di guadagnare il confine col Libano, mentre presso i villaggi di Al-Namieh e Saddad un piccolo gruppo di criminali é stato bloccato, con la morte di due componenti e l'arresto del terzo tra loro. Attorno ad Al-Hula, vicino i villaggi di Hosn e Taybieh al-Gharbieh rifugi di terroristi e riserve di armi e munizioni sono stati trovati e smantellati.

Altre operazioni si sono avute nella Provincia di Hama.

Mike Chester: il presunto "incidente" dell'F-16 é in realtà il tentativo di Tel Aviv di mascherare le perdite subite su Damasco!

Riprendiamo e pubblichiamo a stretto giro le dichiarazioni dell'esperto di Intelligence e Strategia Mike Chester, regolare firma delle colonne di "Veterans Today" che ha affermato nella giornata di ieri come in realtà nessun F-16 sia, come preteso da Tel Aviv, precipitato in mare davanti alla Striscia di Gaza nella giornata di lunedì 8 luglio.

L'apparecchio denunciato per perso in realtà sarebbe quello abbattuto due mesi fa sopra Damasco dall'antiaerea siriana nel corso del codardo attacco aereo portato dal regime ebraico contro la Repubblica Araba Siriana. A bordo dell'F-16 biposto vi sarebbero stati il pilota Shmuel Azar e il suo vice Gary Eyessone.

Il comportamento del regime razzista dell'Apartheid sarebbe stato in questo caso identico a quello tenuto nell'occasione della perdita di uno dei suoi sottomarini "Dolfin" ('regalo' della sciocca Angela Merkel) perso in circostanze non chiare: da allora la marina di Tel Aviv non ha fatto che 'giocare' con le sigle di identificazione dei vascelli rimanenti nel disperato tentativo di pretendere che tutti i sommergibili siano ancora in servizio.

martedì 9 luglio 2013

Marionette dell'Imperialismo arrogante tentano senza successo un attentato contro il porto di Chah Bahar!

Con una 'coincidenza' temporale che non fa altro che rafforzare la nostra certenzza su quanto ampio e vasto sia il tentativo di destabilizzazione a marca americana e sionista dei paesi-chiave dell'Asse della Resistenza un terrorista suicida ha tentato poche ore fa di farsi esplodere nella città portuale iraniana di Chah Bahar, riuscendo unicamente a ferire in maniera leggera un ufficiale di polizia e a rimanere ucciso senza poter attivare il suo giubbotto esplosivo.

I cittadini e i lavoratori del porto di Chah Bahar esprimono tutta la loro riconoscenza agli uomini delle forze dell'ordine che sono riusciti prontamente a capire che dietro il comportamento irrituale dell'uomo vi era il tentativo di portare a termine un attacco suicida; estraendo tempestivamente le armi uno dei poliziotti portuali ha abbattuto il criminale, rimanendo lievemente ferito da un suo colpo di ritorno.

Secondo quanto riportato dal Sindaco Iraj Heidari dal corpo del terrorista morto veniva subito rimosso il 'gilet' esplosivo che, rapidamente consegnato agli artificieri é stato disinnescato e reso innocuo dopo pochi minuti ricchi di tensione. Sul cadavere del reo sono state trovate anche una pistola di piccolo calibro e una bomba a mano.

Bomba takfira contro gli Sciiti di Beirut fa quaranta feriti; Hezbollah: "Il regime ebraico dietro questo atto vigliacco!"

Come al solito i pupazzi estremisti che nel loro odioso e meschino settarismo riescono a mettersi nelle mani imperialiste e sioniste come docili burattini e si fanno sacrificare inutilmente contro le forze della Resistenza (come successo a Sidone giorni fa con la totale debacle del ridicolo Ahmad Assir e dei suoi seguaci) sono riconoscibili per la bassezza dei loro stratagemmi: non essendo riuscite a intaccare nemmeno superficialmente la dedizione del popolo libanese agli ideali di lotta e contrasto a ogni livello dei piani imperialisti essi hanno pensato bene di tentare di colpire i cittadini indifesi di Dahiyeh, il grande sobborgo sciita a Sud di Beirut, vera e propria culla e roccaforte di Hezbollah.

Una macchina riempita di esplosivo é stata fatta detonare poche ore fa, causando parecchi danni materiali e ferendo superficialmente una cinquantina di persone, ma i risultati di questo gesto vigliacco, sono stati, ovviamente, del tutto opposti a quelli sperati dai takfiri venduti. "Sperano che questi sciocchi attacchi ci separino, ci allontanino da Hezbollah e dal Sayyed Nasrallah? Ameremo entrambe ancora più fortemente e consacreremo i nostri bambini, a partire dai miei stessi figli, a Lui e alla Resistenza!" sono state le parole rilasciate subito dopo l'attentato da una donna che si trovava poco distante dall'esplosione.

Il Ministro Marwan Charbel avrebbe già visitato il sito dell'attacco promettendo che le forze dell'ordine e di sicurezza non lasceranno nulla di intentato per identifcare, catturare e punire a dovere i responsabili di tale atto deprecabile. 
AGGIORNAMENTO: Dall'ospedale più vicino alla zona dell'esplosione é venuto il comunicato ufficiale che trentotto persone si sono rivolte ai sanitari per cure e di esse già trenta sono state dimesse con prognosi variabili dagli uno ai tre giorni.

Nuovi droni e missili iraniani sul punto di venire presentati al pubblico: le dichiarazioni in merito di Vahidi ed Esmaili

La Repubblica Islamica dell'Iran programma di svelare, sperimentare e valutare gli ultimi prodotti dei suoi programmi di sviluppo missilistici e di droni senza pilota nei prossimi mesi, secondo le dichiarazioni rilasciate dai massimi esponenti del settore Difesa nella giornata di ieri.

Il Ministro della Difesa Brigadier Generale Vahidi lo ha dichiarato a latere del Quarto Festival degli Studi per la Difesa, sottolineando i passi avanti fatti dal paese in differenti campi dell'industria e del know-how elettronico e militare, puntualizzando che altri raggiungimenti verranno annunciati in seguito. L'industria iraniana dei droni, sviluppata a partire dai prototipi acquistati dallo Shah negli anni '70 proprio negli Stati Uniti, é uno dei campi più interessanti e forieri di novità, visto che normalmente i velivoli senza pilota sono considerati 'appannaggio' delle potenze imperialiste.

Invece l'Iran li usa già massicciamente nella lotta ai trafficanti di droga, nel pattugliamento delle sue frontiere aeree e ne ha inviato un buon numero alla Siria per contrastare i movimenti dei gruppi terroristi sul suo territorio. Anche il Venezuela di Chavez e Maduro si é potuto recentemente valere dell'esperienza iraniana in merito.
Il Generale Farzad Ismaili ha annunciato che nel prossimo futuro un nuovo UAV nazionale designato 'Hazzem-3' verrà presentato al pubblico; simile ma più sofisticato del già recente 'Sarir', Hazeem-3 dovrebbe venire presentato tra otto settimane, al principio di settembre, nel corso della Giornata della Difesa Aerea che coincide con l'anniversario dell'invasione irakena del 1980.

La fasulla opposizione dei ratti si sgretola sempre più mentre il Ba'ath siriano elegge nuovi dirigenti!

Uno dei più pietosi e ridicoli spettacoli del Medio Oriente contemporaneo consiste nel guardare la fittizia 'opposizione' anti-Assad creata a tavolino dalla CIA e dal Mossad attorno a pochi oriundi siriani di terza e quarta generazione senza nessun collegamento col paese che dovrebbero rappresentare (fino a pochi mesi fa NATO e alleati parlavano di passare a questi burattini il seggio ONU della Siria!) che in realtà non ha nemmeno alcun legame con le bande terroriste inviate contro il popolo siriano (essendo queste interamente composte di estremisti wahabiti stranieri) e in tutta la sua esistenza non ha fatto altro che dividersi al suo interno mano a mano che le forze governative del Presidente Assad si mostravano più che capaci di mantenere la situazione politica e militare saldamente sotto il loro controllo.

Arriva adesso la notizia che il fasullo 'premier incaricato' del Consiglio nazionale siriano, il cittadino Usa Ghassan Hitto, ha rassegnato le sue dimissioni dopo aver cercato per mesi di abborracciare insieme un 'Governo in esilio'. A dimostrazione di quanto questo forfait sia figlio delle sconfitte militari sul campo arriva invece da Damasco la notizia che il Partito Arabo Socialista Ba'ath siriano, la forza politica di Assad padre e figlio, abbia completamente rinnovato i suoi ranghi superiori attorno al punto-cardine del Segretario, nonché Presidente della Repubblica e capo di Stato.

Sedici nuovi dirigenti sono stati elevati al Comitato Centrale del Partito, tra cui il Presidente del Parlamento Jihad al-Laham e l'attuale premier Wael al-Halqi, completando così il rinnovo del CC iniziato nel 2005, quando molti anziani dirigenti rappresentanti della generazione politica di Hafez Assad erano stati congedati con tutti gli onori.



lunedì 8 luglio 2013

Aeroplano F-16 sionazista precipita in mare di fronte a Gaza: purtroppo i due piloti riescono a mettersi in salvo!

Grazie a un incidente di volo un aeroplano da guerra F-16I della flotta aerea del regime sionazista non potrà più prodursi "bravamente" nell'assassinio di bambini con razzi e bombe guidate lanciate in totale impunità sul ghetto assediato di Gaza come capitato ancora pochi mesi fa nel consueto ipocrita assordante silenzio della comunità internazionale. A confermare come il regime assassino di Tel Aviv continui a progettare nuove aggressioni armate contro la Striscia litoranea e ad addestrare all'uomo i propri aguzzini in uniforme arriva la notizia che l'aviogetto sia precipitato in mare proprio a pochi chilometri dalle coste di Gaza.

Purtroppo i due membri dell'equipaggio sionazista, lanciatisi col paracadute, non sono atterrati in territorio palestinese: siamo certi che la popolazione civile del ghetto, messa di fronte in carne ed ossa a due dei militari che regolarmente la martirizzano dall'alto avrebbe colto al volo l'occasione di "chiarirgli un po' le idee" su che cosa si provi a essere in balia delle loro vigliacche armi, frutto delle regalie della Casa Bianca del 'nobel per la pace' Obama.

I takfiri a Nord di Aleppo falliscono nel loro intento di conquistare Nubbol e Zahraa, cacciati indietro dalle milizie popolari!!

Presi in contropiede dalla massiccia offensiva delle forze governative nel Nord del paese gruppi armati wahabitia presenti attorno alla città di Aleppo hanno rinnovato i loro sforzi di penetrare all'interno delle cittadine di Nubbol e Zahraa, a 20 Km a Nord della metropoli.

Secondo quanto riportato dalla troupe del canale libanese 'Al-Manar' che si trova in loco ambedue gli assalti, pur condotti da una forza terrorista numericamente non indiffeerente e provvista di un decente numero di armi pesanti e di supporto (mortai, lanciarazzi, artiglierie leggere e medie...), non sono riusciti a sopraffare le guarnigioni lealiste in controlllo dei due centri, basate attorno a 'cadre' dei Battaglioni di Resistenza Nazionale, che avrebbero respinto gli attacchi infliggendo agli aggressori dozzine di perdite.

Tra Nubbol e Zahraa vivono, complessivamente circa 60 000 persone. E' più o meno da metà del 2012 che le località finiscono regolarmente nel mirino dei gruppi armati mercenari, che vorrebbero espugnarle per potersi trincerare dentro di esse e piantare così un "piede sul terreno", ma finora, grazie anche all'entusiasta adesione dei cittadini locali alla milizia di autodifesa terrotriale, tale obiettivo é sfuggito loro. Non appena le forze avanzanti da Aleppo si colleghereanno coi due abitati per i wahabiti sfumerà ogni speranza di potersi rinserrare al loro interno.

Esplode ancora una volta il gasdotto del Sinai, attaccato da ignoti: completamente interrotto l'export di metano verso Amman!

Mentre in Egitto continua l'incertezza e la tensione dopo la strage di dimostranti pro-Mursi consumatasi tra venerdì e sabato e ancora non é chiarita la questione dell'interim del premierato (annunciato come assegnato a El-Baradei, fatto poi smentito dai media ufficiali) l'instabilità post-golpe si sposta anche nel Sinai.

Dopo mesi e mesi dall'ultimo attentato ignoti dinamitardi hanno attaccato presso El-Arish il gasdotto che rifornisce la Giordania dell'80 per cento dei suoi bisogni energetici, causando gravi danni alla linea e il completo blocco delle esportazioni di metano verso Amman.

Il responsabile della Petra News Agency ha dichiarato che, secondo le autorità egiziane, ci vorranno almeno alcuni giorni di valutazione dei danni e di primi interventi di messa in sicurezza degli impianti prima che il pompaggio del gas verso il Regno Ascemita possa riprendere.

Nel frattempo i sudditi di Re Abdallah dovranno prepararsi a ripetuti black-out e all'improvviso e arbitrario rialzo dei prezzi di alcuni genersi di consumo.

domenica 7 luglio 2013

Mentre i mercenari takfiri si scannano tra di loro Assad invia il Generale Issam Zahr a comandare le operazioni ad Aleppo!

Mano a mano che le truppe regolari fanno terra bruciata sotto i piedi degli estremisti wahabiti inviati da mezzo mondo contro la Siria, il suo Popolo e il suo Governo questi ultimi sempre più frequentemente si scagliano come cani rabbiosi e inselvatichiti gli uni alla gola degli altri: i pretesti sono i più vari...la contesa di una partita di armi e munizioni tra le pochissime rimaste a loro disposizione, il bottino di un saccheggio consumato ai danni della popolazione civile o futili diatribe 'ideologiche'.

L'ultima di queste stragi intestine che solo facilitano e semplificano il compito ai militari siriani ha visto protagonisti i membri del gruppo qaedista 'Stato Islamico dell'Irak' e quelli della banda 'Al-Sham' che si sono sparati addosso per ore nel villaggio di Al-Dana, nella Provincia di Idlib. Una volta terminato lo scontro tra i due contendenti le truppe siriane sono entrate nell'abitato e hanno circondato sia gli sconfitti quanto i malconci 'vincitori', eliminandoli entrambi. L'Esercito siriano ha anche trovato le prove che i militanti qaedisti irakeni avevano catturato e immediatamente decapitato il comandante degli Al-Sham e suo fratello. Bella "solidarietà" tra takfiri!! In un'altra notizia riportiamo come il Comando Supremo dell'Esercito siriano abbia deciso di inviare a capo delle operazioni intorno ad Aleppo e in direzione della frontiera con la Turchia il famoso generale Issam, la cui particolare abilità a dirigere combattimenti anti-guerriglia era già stata fondamentale per la liberazione del campo profughi di Yarmouk (in realtà moderno quartiere residenziale di edilizia popolare) dai militanti wahabiti che avevano cercato di infiltrarcisi. Questo sviluppo fa prevedere che, come già nei dintorni di Qusayr e Talkalakh, la vittoria definitiva delle forze governative sia ormai questione di tempo.

Nasce nella Cisgiordania occupata il figlio di Arafat Jaradat, prigioniero politico morto per le torture degli aguzzini sionazisti!

Questo neonato, venuto da poco al mondo a Beit Einun, nella martoriata terra di Palestina, é stato battezzato col nome di Arafat Jaradat, come suo padre. Arafat Jaradat Sr. lo ricordiamo é perito a febbraio 2013 da prigioniero politico nelle galere del regime ebraico di occupazione della Palestina a causa delle torture e delle brutalità cui era quotidianamente sottoposto e riguardo alle quali, con l'aiuto dei suoi legali e dei suoi familiari, aveva tantato, invano, di sollecitare l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale.

Auguriamo al giovane Arafat di condurre una vita che possa rendere orgoglioso il suo genitore, che certamente lo guarderà e lo proteggerà dal Cielo dei Martiri: possa il giovane Arafat Jaradat contribuire a creare una Palestina unita, libera e democratica dove i suoi figli, le sue figlie e i loro discendenti possano vivere e prosperare senza dover temere, come il loro avo, di patire incarcerazione e tortura da parte degli sgherri di un illegittimo regime razzista e criminale.

Palestinese 30enne rischia invalidità permanente dopo esser stato bersagliato dalla marina sionazista al largo di Gaza!

Ancora una volta il disumano assedio sionazista del ghetto di Gaza si traduce in tragedia per un giovane palestinese che, padre di un figlio e con un secondo in arrivo, per dar da mangiare alla propria famiglia non ha esitato a mettersi a lavorare come pescatore nonostante gli altissimi rischi che si corrono a uscire a pesca sotto il tiro delle navi da guerra di Tel Aviv.
Arafat Sharif, questo il nome del coraggioso abitante della Striscia, aveva iniziato da cinque mesi ad uscire a pesca al soldo di Nafiz At Habeel, suo concittadino proprietario di un peschereccio; il datore di lavoro gli aveva spiegato i rischi che si corrono e come molti pescatori esperti avessero negli ultimi mesi rinunciato a uscire in mare cercandosi altre occupazioni, ma Arafat era rimasto adamantino, la sua situazione familiare non gli consentiva altre scelte.

Una notte di inizio luglio, davanti alle coste di Soudaniya, poco dopo che Nafiz e Arafat avevano gettato le reti, una vedetta della marina sionazista si é avvicinata al loro peschereccio e ha aperto il fuoco: nel tentativo di recuperare le reti Arafat rimase impigliato in esse e cadde oltre la murata del natante: il peso delle reti e i violenti strattoni gli fratturarono e letteralmente maciullarono la caviglia prima che, con la forza della disperazione, egli fosse finalmente tratto in salvo e inviato in tutta fretta a terra.

Sottoposto a chirurgie d'emergenza Arafat Sharif dovette essere ben presto trasferito in un ospedale fuori dalla Striscia, visto che sempre a causa dello strangolamento shylockiano nessun ospedale o clinica ortopedica dell'enclave aveva i mezzi materiali per trattare il suo caso. Adesso egli giace in un letto, aspettando di sapere se la sua caviglia tornerà funzionante o se lo lascerà invalido per tutta la vita, con una moglie e due figli piccoli da mantenere, a Gaza.

Il PFLP approva i recenti sviluppi in Egitto: "Speriamo in positivi esiti per Gaza e i rapporti Egitto-Palestina!"

Nel processo di reazioni e schieramento pro o contro la recente deposizione di Mohammed Mursi dalla carica di Presidente egiziano registriamo, dopo le condanne (sia pure con diversi toni e sfumature) arrivate da Tunisi e Ankara l'approvazione invece dai vertici dell'organizzazione leninista palestinese PFLP, che, per voce del membro del Politburo Rabah Muhanna ha espresso 'soddisfazione' più che per l'intervento militare per la 'compatteza mostrata dal popolo' che 'ha dimostrato di non accettare la sostituzione dell'autocrazia di Mubarak con quella dell'Ikhwan'.

Muhanna si é anche augurato (in questo per ora smentito dai fatti visto che i militari sembrano aver rafforzato il controllo sulla frontiera con Gaza) che presto il varco di Rafah possa venire aperto al traffico di merci segnalando la fine dello stato di emergenza per la Striscia litoranea.

Muhanna ha dichiarato che al contrario di quanto realizzato sotto il predominio dell'Ikhwan, a parole solidale coi Palestinesi ma nei fatti interessata a compiacere Usa e Israele mantenendo in vita tutti gli istituti e gli accordi creati e sottoscritti dal precedente regime, un nuovo corso politico al Cairo potrà produrre quei cambiamenti positivi che gran parte dei Palestinesi si aspettavano fin da due anni fa.