L'Esercito irakeno, aiutato dalle milizie sciite, ha strappato le località di Al-Sinai e Al-Tamim, nella zona di Biji, ai terroristi dell'ISIS, come confermato alle agenzie locali e regionali dal comunicato del Tenente Generale Abdulwahab al-Saadi.
L'attacco alle due zone é stato condotto attraverso la notte, fidando nella ridotta efficienza dei male addestrati militanti takfiri nel combattimento notturno ed é stato infine coronato da successo quando, dopo ore di estenuante confronto, l'arrivo dell'alba ha permesso ad elicotteri e jet di dare il colpo di grazia alle indebolite difese del Daash.
Intanto, nel disperato tentativo di 'equilibrare' sconfitte e ritirate di questi giorni, l'ISIS ha cercato di colpire non con una, ma addirittura con tre autobombe il comando militare di Tikrit, insediato nei locali dell'Università, dal quale si coordinano le azioni e le iniziative che stanno sgretolando il dominio dei trogloditi dello 'stato islamico' nel Nord della Mesopotamia.
I tre kamikaze, tuttavia, sono stati identificati in tempo ed eliminati prima che potessero raggiungere l'obiettivo; visitisi senza speranza, hanno attivato i loro ordigni riuscendo solamente a togliersi di mezzo in maniera rumorosa e spettacolare.
sabato 1 novembre 2014
L'ISIS perde altre due località nella zona di Biji!! Fallisce un triplo attentato contro il Comando militare di Tikrit!!
Etichette:
Abdulwahab al-Saadi,
Al-Sinai,
Al-Tamim,
Autobombe,
Biji,
Comando,
Daash,
Esercito Irakeno,
ISIS,
Takfiri,
Terroristi,
Tikrit,
Wahabiti
Assemblea consultiva degli Houthi a Sanaa: ultimatum di 10 giorni al Presidente Hadi per dare vita a un vero Esecutivo!
I rivoluzionari Houthi del movimento Ansarullah, ormai padroni incontrastati di quasi mezzo Yemen dopo che sono riusciti a mettere in fuga i 'temibili' estremisti wahabiti di Al-Qaeda nella Penisola Arabica (buoni solo a terrorizzare donne e vecchi) hanno tenuto nella capitale Sanaa un'assemblea consultiva indetta dal loro stesso leader supremo: Abdul-Malik al-Houthi.
Essa ha ribadito che la mobilitazione anche militare del movimento Ansarullah non ha alcun carattere settario o anti-sunnita, né mira a creare 'stati nello stato' o tantomeno a fomentare una secessione o una partizione del paese: "Questo é un movimento unitario Arabo e Islamico e nessuno dall'Est o dall'Ovest ci convincerà a separarci dai nostri conmpatrioti, anzi, il nostro desiderio é rinforzare la nostra unità!", ha spiegato con entusiasmo il mufti di Taizz Sahl al-Aqeel.
L'assemblea ha ribadito che la mobilitazione continuerà fino al completo raggiungimento degli obiettivi della Rivoluzione, e ha dato al Presidente Abd Rabbo Mansour Hadi esattamente dieci giorni per concretare la formazione di un Governo solido ed efficiente.
Essa ha ribadito che la mobilitazione anche militare del movimento Ansarullah non ha alcun carattere settario o anti-sunnita, né mira a creare 'stati nello stato' o tantomeno a fomentare una secessione o una partizione del paese: "Questo é un movimento unitario Arabo e Islamico e nessuno dall'Est o dall'Ovest ci convincerà a separarci dai nostri conmpatrioti, anzi, il nostro desiderio é rinforzare la nostra unità!", ha spiegato con entusiasmo il mufti di Taizz Sahl al-Aqeel.
L'assemblea ha ribadito che la mobilitazione continuerà fino al completo raggiungimento degli obiettivi della Rivoluzione, e ha dato al Presidente Abd Rabbo Mansour Hadi esattamente dieci giorni per concretare la formazione di un Governo solido ed efficiente.
Etichette:
Abd Rabbuh Mansour,
Al-Bayda,
Al-Qaeda,
Ansar al-Sharia,
Ansarullah,
Assemblea,
Houthi,
Ibb,
Manasseh,
Radaa,
Radmaa,
Sanaa,
Terroristi,
Ultimatum,
Wahabiti,
Yarim,
Yemen
Battibecchi matrimoniali tra i 'piccioncini' Obama e Netanyahu abbattono sei 'falchi pescatori' Osprey in volo verso Tel Aviv
Un'altra mazzata per la pleonastica, plantigrada, narcolettica industria delle armi 'Made in Usa', il previsto ordine di sei V-22 Osprey, costosissimi 'ventilatori' della Bell-Boeing che con 17 anni di gestazione e un incredible, assurdo costo di 35.600.000.000 di $ e con 36 morti in incidenti vari costituiscono un vero esempio da manuale di come non si debba sviluppare e produrre un apparecchio militare, é stato ufficialmente cancellato dai Generali di Tel Aviv.
Ovviamente non é certo il costo delle unità ordinate ad avere scoraggiato dall'acquisto i rappresentanti del regime coloniale ebraico (del resto basta 'bussare a quattrini' alla cancelleria tedesca per l'Olocau$to o direttamente al Dipartimento del Tesoro Usa per ottenere tutti i denari necessari anche alle spese più assurde e stravaganti -Iron Dome e Arrow docunt-; nessun problema di fondi per il 'popolo eletto'!) quanto piuttosto lo stato di stress delle relazioni bilaterali Usa-sion.
Netanyahu e Obama sono ai ferri corti e la recentissima rivelazione che negli ambienti governativi Usa il leader del regime ebraico sia considerato un codardo interessato solo a proteggere la sua base elettorale con mosse irrazionali e disastrose (vedi l'ultima guerra contro Gaza al cui confronto persino la fallimentare 'Piombo Fuso' era un capolavoro di strategia e acume politico), chiamato colloquialmente 'merda di gallina' ha messo la pietra tombale sul contratto con la Bell-Boeing.
Un po' ci dispiace, perché la speranza di vedere un 'Osprey' carico di assassini sionisti precipitare al suolo, sotto sotto, ce l'avevamo.
Ovviamente non é certo il costo delle unità ordinate ad avere scoraggiato dall'acquisto i rappresentanti del regime coloniale ebraico (del resto basta 'bussare a quattrini' alla cancelleria tedesca per l'Olocau$to o direttamente al Dipartimento del Tesoro Usa per ottenere tutti i denari necessari anche alle spese più assurde e stravaganti -Iron Dome e Arrow docunt-; nessun problema di fondi per il 'popolo eletto'!) quanto piuttosto lo stato di stress delle relazioni bilaterali Usa-sion.
Netanyahu e Obama sono ai ferri corti e la recentissima rivelazione che negli ambienti governativi Usa il leader del regime ebraico sia considerato un codardo interessato solo a proteggere la sua base elettorale con mosse irrazionali e disastrose (vedi l'ultima guerra contro Gaza al cui confronto persino la fallimentare 'Piombo Fuso' era un capolavoro di strategia e acume politico), chiamato colloquialmente 'merda di gallina' ha messo la pietra tombale sul contratto con la Bell-Boeing.
Un po' ci dispiace, perché la speranza di vedere un 'Osprey' carico di assassini sionisti precipitare al suolo, sotto sotto, ce l'avevamo.
Etichette:
Bell-Boeing,
Cancellazione,
Casa Bianca,
Chickenshit,
Contratto,
Liti,
Netanyahu,
Obama,
Ordine,
Osprey,
Tel Aviv,
V-22,
Washington
BINGO!! 28 terroristi dell'ISIS eliminati in due precisi bombardamenti dei jet russi di Bagdad!!
Non una ma più e più volte abbiamo sottolineato ai nostri attenti ed appassionati lettori l'importanza della componente aerea nella campagna anti-ISIS portata avanti in queste ultime diciotto settimane dalle forze governative irakene.
Grazie alle rapidissime consistenti consegne di jet ottimizzati per l'attacco al suolo da parte di Mosca e Teheran l'aviazione irakena, che prima era costretta ad attaccare lanciarazzi, missili e grate per bombe ad antiquati aeroplani a elica da ricognizione e collegamento ha potuto cominciare a effettuare massicce ed efficaci ronde di bombardamento contro i seguaci wahabiti del 'califfo' autonominato, eliminandone molte centinaia.
La recente costituzione in Irak di un centro di comando russo-iraniano per meglio consigliare in tempo reale le forze di Bagdad su come, dove e quanto colpire i takfiri, é già risultata in alcune operazioni riuscitissime come la recente eliminazione del 'Numero Due' del Daash.
Nella provincia settentrionale di Ninive, poco distante dalla località di Sinjar, un preciso 'raid' aereo chiamato da forze dell'antiterrorismo presenti sul terreno ha portato alla distruzione di un convoglio di dieci tra furgoni e pickup dell'ISIS, portando alla morte di quattordici terroristi.
Ad Hamrin, a Nordest di Baqouba, un guppo di terroristi che si stava avvicinando alla città per compiere attentati e altre azioni suicide é stato colto allo scoperto e a sua volta vaporizzato dal cielo. Per una curiosa coincidenza, anche in questo caso sono stati ritrovati i resti di quattordici takfiri.
Grazie alle rapidissime consistenti consegne di jet ottimizzati per l'attacco al suolo da parte di Mosca e Teheran l'aviazione irakena, che prima era costretta ad attaccare lanciarazzi, missili e grate per bombe ad antiquati aeroplani a elica da ricognizione e collegamento ha potuto cominciare a effettuare massicce ed efficaci ronde di bombardamento contro i seguaci wahabiti del 'califfo' autonominato, eliminandone molte centinaia.
La recente costituzione in Irak di un centro di comando russo-iraniano per meglio consigliare in tempo reale le forze di Bagdad su come, dove e quanto colpire i takfiri, é già risultata in alcune operazioni riuscitissime come la recente eliminazione del 'Numero Due' del Daash.
Nella provincia settentrionale di Ninive, poco distante dalla località di Sinjar, un preciso 'raid' aereo chiamato da forze dell'antiterrorismo presenti sul terreno ha portato alla distruzione di un convoglio di dieci tra furgoni e pickup dell'ISIS, portando alla morte di quattordici terroristi.
Ad Hamrin, a Nordest di Baqouba, un guppo di terroristi che si stava avvicinando alla città per compiere attentati e altre azioni suicide é stato colto allo scoperto e a sua volta vaporizzato dal cielo. Per una curiosa coincidenza, anche in questo caso sono stati ritrovati i resti di quattordici takfiri.
Le PUTTANATE di 'human rights watch', sbirri banderisti in un manifesto 'anti-Putin'!!
Human Rights Watch é una di quelle ONG per cui non abbiamo mai espresso soverchio entusiasmo; da che mondo é mondo pagare dozzine se non centinaia di persone per fare 'attivismo politico' COSTA SOLDI, nel mondo capitalista chi ha quel genere di soldi nel 99,9% dei casi sono CAPITALISTI LADRI E SFRUTTATORI...pensare che costoro possano finanziare delle organizzazioni per andare contro i loro stessi interessi é come aspettarsi la cura per il cancro dalle compagnie farmaceutiche che fanno triliardi di dollari dal vendere medicine contro il cancro.
Le ONG non sono altro che uno strumento del capitalismo liquido e apolide, del mondialismo post-industriale, della globalizzazione atea e astorica di vibrare un colpo il più duro possibile alle nazioni che ancora posseggono uno Stato, un'idea di comunità di popolo, di lingua, di cultura (e diciamo anche anche di RAZZA, anche se, ovviamente, con decenni e decenni di propaganda in merito questa é diventata quasi una parolaccia: "hurr durr le rzze nn esistno, l'unica razza é quella umana derpderpderp").
HRW (Human Rights Watch) si é recentemente lanciata in una complessa (e costosa) campagna anti-russa e anti-Putin visto il ruolo svolto da questo grande paese e da questo grande leader nell'opporre un'efficace barriera ai piani dei globalizzatori-mondialisti-apolidi-turbocapitalisti. Il volantino che presentiamo qui sopra ha tutto: la vecchia in lacrime, i minacciosi uomini in uniforme, in nero, privi di volto, inquietanti come robot.
PECCATO che, a chi conosca un minimo le uniformi delle forze di polizia/militari del mondo, tali militi risultino chiaramente essere UCRAINI, come si vede chiaramente dal nastro giallo-azzurro sopra il blasone rosso della loro unità.
La campagna 'Anti-putin' di HRW si rivela così una grandissima PUTTANATA, che però, temiamo, nell'Occidente disinformato a colpi di tonitruante insincera propaganda, ingannerà non poche persone in buona fede.
Le ONG non sono altro che uno strumento del capitalismo liquido e apolide, del mondialismo post-industriale, della globalizzazione atea e astorica di vibrare un colpo il più duro possibile alle nazioni che ancora posseggono uno Stato, un'idea di comunità di popolo, di lingua, di cultura (e diciamo anche anche di RAZZA, anche se, ovviamente, con decenni e decenni di propaganda in merito questa é diventata quasi una parolaccia: "hurr durr le rzze nn esistno, l'unica razza é quella umana derpderpderp").
HRW (Human Rights Watch) si é recentemente lanciata in una complessa (e costosa) campagna anti-russa e anti-Putin visto il ruolo svolto da questo grande paese e da questo grande leader nell'opporre un'efficace barriera ai piani dei globalizzatori-mondialisti-apolidi-turbocapitalisti. Il volantino che presentiamo qui sopra ha tutto: la vecchia in lacrime, i minacciosi uomini in uniforme, in nero, privi di volto, inquietanti come robot.
PECCATO che, a chi conosca un minimo le uniformi delle forze di polizia/militari del mondo, tali militi risultino chiaramente essere UCRAINI, come si vede chiaramente dal nastro giallo-azzurro sopra il blasone rosso della loro unità.
La campagna 'Anti-putin' di HRW si rivela così una grandissima PUTTANATA, che però, temiamo, nell'Occidente disinformato a colpi di tonitruante insincera propaganda, ingannerà non poche persone in buona fede.
Etichette:
Attivismo,
Finanziamenti,
Gaffe,
Globalizzazione,
HRW,
Manifesto,
ONG,
Propaganda,
Putin,
Puttanate,
Sputtanamento,
Ucraina
venerdì 31 ottobre 2014
Esercito irakeno e milizie sciite conquistano NOVE VILLAGGI circostanti Tikrit!!!
Albu Tuma, Al-Hajjaj, Mahzam, Hamra, Al-Shahama, Al-Saqour, Al-Farisiya, Al-Hujayr e Al-Shahban. Questi sono i nomi delle nove località attorno a Tikrit da cui i militanti del miserabile 'califfato' del Daash sono dovuti FUGGIRE A GAMBE LEVATE davanti all'avanzata dell'Esercito Irakeno, delle forze antiterrorismo e del Kataeb Sciita e delle Brigate Abu Fadl al-Abbas, veterani della lotta in Siria che in questi giorni di Ashoura hanno raggiunto un livello di zelo e furia combattiva veramente impareggiabile!
Intanto a Tikrit le forze governative irakene si sono spinte ulteriormente avanti dalle loro posizioni a Ovest della città arrivando a troncare la strada che i militanti wahabiti usavano per muoversi tra i dintorni di Tikrit e la zona di Biji. Un successo che interrompe il flusso di armi, rifornimenti e uomini dalle zone ancora sottoposte al giogo dell'ISIS.
Per dovere di cronaca registriamo che "una volta tanto" un attacco aereo di un pilota di Obama (evidentemente distratto, ubriaco o inesperto) ha ammazzato qualche militante takfiro, per la precisione BEN TRE; esattamente Raad Al-Lahibi, Ahmad Al-Halbusi, Mahmoud Al-Khalayfawi. Con questo ritmo agli 'ammazzasette' volanti di Obanana serviranno solo un paio di ere geologiche per risolvere definitivamente il problema del 'califfato' nel Nord dell'Irak.
Intanto a Tikrit le forze governative irakene si sono spinte ulteriormente avanti dalle loro posizioni a Ovest della città arrivando a troncare la strada che i militanti wahabiti usavano per muoversi tra i dintorni di Tikrit e la zona di Biji. Un successo che interrompe il flusso di armi, rifornimenti e uomini dalle zone ancora sottoposte al giogo dell'ISIS.
Per dovere di cronaca registriamo che "una volta tanto" un attacco aereo di un pilota di Obama (evidentemente distratto, ubriaco o inesperto) ha ammazzato qualche militante takfiro, per la precisione BEN TRE; esattamente Raad Al-Lahibi, Ahmad Al-Halbusi, Mahmoud Al-Khalayfawi. Con questo ritmo agli 'ammazzasette' volanti di Obanana serviranno solo un paio di ere geologiche per risolvere definitivamente il problema del 'califfato' nel Nord dell'Irak.
Etichette:
Al-Farisiya,
Al-Hajjaj,
Al-Hujayr,
Al-Saqour,
Al-Shahama,
Al-Shahban,
Albu Tuma,
Biji,
Daash,
Esercito Irakeno,
Hamra,
ISIS,
Kataeb Hezbollah,
Liwa Fadl Abu al-Abbas,
Mahzam,
Milizie Sciite,
Takfiri,
Tikrit,
Wahabiti
Il Generale druso Issam Zahr Eddine strappa all'ISIS gli strategici ponti sull'Eufrate a Deir Ezzour!
Come annunciato nel nostro precedente articolo in merito, con oltre il 95 per cento dell'Isola di Sakr sotto il controllo delle sue truppe scelte, il Generale druso Issam Zahr Eddine ha solo l'imbarazzo della scelta per il momento più adatto nel quale attraversare il ponte di Anata e vibrare un colpo mortale a quel che resta dello schieramento dell'ISIS a Deir Ezzour.
Negli ultimi due giorni 33 terroristi sono stati uccisi sull'Isola occupata dalla 104esima Brigata Parà della Guardia Repubblicana, mentre altri 22 si sono arresi o sono stati catturati. Cinquanta invece sono gli uomini del Daash che sono morti nel corso del futile tentativo di irrompere in direzione del centro industriale e di Al-Sina.Bellissimo risultato di un'ardita opera di ingegneria militare quello che proponiamo qui in un video: uomini dell'Esercito Siriano sono riusciti a scavare e minare un tunnel sotto una forte posizione takfira nei dintorni del Vecchio Aeroporto. Una volta fatta brillare la carica la roccaforte dell'ISIS si é trasformata in atomi, dispersi su Deir Ezzour da una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza.
Negli ultimi due giorni 33 terroristi sono stati uccisi sull'Isola occupata dalla 104esima Brigata Parà della Guardia Repubblicana, mentre altri 22 si sono arresi o sono stati catturati. Cinquanta invece sono gli uomini del Daash che sono morti nel corso del futile tentativo di irrompere in direzione del centro industriale e di Al-Sina.Bellissimo risultato di un'ardita opera di ingegneria militare quello che proponiamo qui in un video: uomini dell'Esercito Siriano sono riusciti a scavare e minare un tunnel sotto una forte posizione takfira nei dintorni del Vecchio Aeroporto. Una volta fatta brillare la carica la roccaforte dell'ISIS si é trasformata in atomi, dispersi su Deir Ezzour da una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza.
Il terrorista dell'ISIS Ahmed Mikati consegnato alle cure del Giudice militare libanese Saqr Saqr!!
Ahmed Salim Mikati, veterano della sedizione wahabita in Libano catturato la scorsa settimana dall'Armee nel Nord del paese é finito davanti al Giudice Militare Saqr Saqr, che lo giudicherà per direttissima per cospirazione terrorista contro lo Stato insieme ai suoi complici: Fayez Othman, Ahmed al-Ahmad e quindici altri, tra cui alcuni latitanti e contumaci.
Tra le altre accuse che verranno elevate contro il gruppo, principale sarà quella di aver progettato la creazione di un 'emirato dell'ISIS' che doveva coprire in una prima fase le località di Bakhoun, Asoun, Sir al-Dinniyeh e Bqaa Safrine.
Ci auguriamo che il giudizio sia tanto severo quanto rapido e che, insieme alle recenti operazioni dell'Armee nelle località di Sidone e nel miserabile 'slum' sunnita di Bab al-Tabaneh, contribuisca decisamente a stroncare i complotti wahabiti filoamericani e filoisraeliani nel Paese dei Cedri.
Tra le altre accuse che verranno elevate contro il gruppo, principale sarà quella di aver progettato la creazione di un 'emirato dell'ISIS' che doveva coprire in una prima fase le località di Bakhoun, Asoun, Sir al-Dinniyeh e Bqaa Safrine.
Ci auguriamo che il giudizio sia tanto severo quanto rapido e che, insieme alle recenti operazioni dell'Armee nelle località di Sidone e nel miserabile 'slum' sunnita di Bab al-Tabaneh, contribuisca decisamente a stroncare i complotti wahabiti filoamericani e filoisraeliani nel Paese dei Cedri.
Etichette:
Ahmed Salim Mikati,
Asoun,
Bakhoun,
Bqaa Safrine,
Daash,
Doniyeh,
Fayez Othman,
ISIS,
Sir al-Dinniyeh
Hezbollah e la Jihad Islamica Palestinese commentano l'azione contro yeshua glick e piangono il martire Hejazi!
Grande soddisfazione da parte dell'organizzazione sciita di Resistenza Hezbollah nel commentare l'abbattimento in Cisgiordania del rabbino invasore yeshua glick che poteva tranquillamente rimanersene negli Usa e invece ha scelto e voluto di occupare terra non sua.
"Eroica operazione contro uno dei simboli dell'estremismo razzista giudeo", ha dichiarato il portavoce di Hezbollah commentando l'avvenuto e lodandolo come "esempio di dedizione, coraggio, precisione e zelo nel difendere i Diritti dei Palestinesi e la sublime santità di Al-Aqsa".
Anche la Jihad Islamica Palestinese ha congratulato il responsabile dell'azione e ha commemorato il sacrificio del martire Moataz Hejazi, ucciso in una barbara cieca rappresaglia dagli sgherri dell'occupazione militare sionista.
"Eroica operazione contro uno dei simboli dell'estremismo razzista giudeo", ha dichiarato il portavoce di Hezbollah commentando l'avvenuto e lodandolo come "esempio di dedizione, coraggio, precisione e zelo nel difendere i Diritti dei Palestinesi e la sublime santità di Al-Aqsa".
Anche la Jihad Islamica Palestinese ha congratulato il responsabile dell'azione e ha commemorato il sacrificio del martire Moataz Hejazi, ucciso in una barbara cieca rappresaglia dagli sgherri dell'occupazione militare sionista.
Etichette:
Abu Tor,
Al-Aqsa,
Al-Quds,
Apartheid,
Hezbollah,
Jihad Islamica,
Operazione Cisgiordania,
Rabbino,
Resistenza,
Sionazisti,
West Ban,
Yehuda Glick
Sommossa caccia da Ougadougou l'assassino di THOMAS SANKARA, ma vi sarà un effettivo cambiamento??
Siamo stati recentemente contattati da un nostro giovane lettore che, in parte anche ispirato dalla lettura di Palaestina Felix, ha deciso di cimentarsi a sua volta nella creazione di un blog su questioni geopolitiche, potete trovarlo a QUESTO INDIRIZZO, intanto per incoraggiarlo, riprendiamo un suo articolo su una zona del mondo prossima a quella di solito oggetto del nostro interesse, che é stata recentemente scossa da un sommovimento popolare.
La geopolitica africana trema. In Burkina Faso i manifestanti hanno esibito atti di disobbedienza civile subito dopo le votazioni di Giovedì, nate per riformare la costituzione e consentire al presidente, Blaise Compaorè, di estendere il suo mandato a 27 anni di leadership.
Un governo, che si instaurò nel 1987 tramite un colpo di stato guidato da quest'ultimo e che fece deporre dalla carica di Presidente Thomas Sankara, e che oggi dopo anni di tensioni sociali si trova ad affrontare la disobbedienza delle masse popolari locali. Gli Stati Uniti e la Francia, quest'ultima ex potenza coloniale hanno espresso preoccupazioni per quanto sta accadendo in queste ore nel paese africano.
Centinaia di manifestanti hanno destabilizzato il cordone di sicurezza dell'esercito e hanno preso d'assalto l'edificio dell'Assemblea Nazionale nella capitale, Ouagadougou, saccheggiando gli edifici, dando fuoco a vari automezzi e infine attaccando la sede delle reti informative nazionali.
Continui assalti al parlamento nazionale dove inoltre molti uffici amministrativi sono stati devastati dalle fiamme. I manifestanti non hanno del tutto presidiato il parlamento. Un parlamento difeso dalla guardia nazionale che ha ferito centinaia di manifestanti e ucciso ben 3 persone. Il governo statunitense è "abbastanza preoccupato" per la crisi interna, mentre la Francia ha fatto appello alla calma.
La geopolitica africana traballa e penzola su di una lama sottile. Dopo anni e dopo vari tentativi di sovversione, la masse popolari del Burkina Faso tentano con qualsiasi mezzo di rovesciare un governo filo-occidentale e chinato al volere dell'Imperialismo.
POSTFAZIONE
Purtroppo le potenze che ordinarono l'assassinio del grandissimo e compianto Sankara non lasceranno "andare" l'Ex-Alto Volta così facilmente come sembra sperare il nostro amico; é recente l'aggiornamento secondo il quale unità dell'Esercito sono entrate in azione e lo Stato Maggiore abbia decretato disciolti Governo e Parlamento e instaurato uno stato d'emergenza della durata di un anno.
E' troppo presto per dire se questa mossa proteggerà una restaurazione 'morbida' o invece segnalerà un vero ed effettivo cambiamento.
Attendiamo e osserviamo sperando che il popolo del Burkina Faso dopo aver cacciato il Presidente dia il benservito anche a qualunque suo complice e lacché che tenti di riciclarsi.
La geopolitica africana trema. In Burkina Faso i manifestanti hanno esibito atti di disobbedienza civile subito dopo le votazioni di Giovedì, nate per riformare la costituzione e consentire al presidente, Blaise Compaorè, di estendere il suo mandato a 27 anni di leadership.
Un governo, che si instaurò nel 1987 tramite un colpo di stato guidato da quest'ultimo e che fece deporre dalla carica di Presidente Thomas Sankara, e che oggi dopo anni di tensioni sociali si trova ad affrontare la disobbedienza delle masse popolari locali. Gli Stati Uniti e la Francia, quest'ultima ex potenza coloniale hanno espresso preoccupazioni per quanto sta accadendo in queste ore nel paese africano.
Centinaia di manifestanti hanno destabilizzato il cordone di sicurezza dell'esercito e hanno preso d'assalto l'edificio dell'Assemblea Nazionale nella capitale, Ouagadougou, saccheggiando gli edifici, dando fuoco a vari automezzi e infine attaccando la sede delle reti informative nazionali.
Continui assalti al parlamento nazionale dove inoltre molti uffici amministrativi sono stati devastati dalle fiamme. I manifestanti non hanno del tutto presidiato il parlamento. Un parlamento difeso dalla guardia nazionale che ha ferito centinaia di manifestanti e ucciso ben 3 persone. Il governo statunitense è "abbastanza preoccupato" per la crisi interna, mentre la Francia ha fatto appello alla calma.
La geopolitica africana traballa e penzola su di una lama sottile. Dopo anni e dopo vari tentativi di sovversione, la masse popolari del Burkina Faso tentano con qualsiasi mezzo di rovesciare un governo filo-occidentale e chinato al volere dell'Imperialismo.
POSTFAZIONE
Purtroppo le potenze che ordinarono l'assassinio del grandissimo e compianto Sankara non lasceranno "andare" l'Ex-Alto Volta così facilmente come sembra sperare il nostro amico; é recente l'aggiornamento secondo il quale unità dell'Esercito sono entrate in azione e lo Stato Maggiore abbia decretato disciolti Governo e Parlamento e instaurato uno stato d'emergenza della durata di un anno.
E' troppo presto per dire se questa mossa proteggerà una restaurazione 'morbida' o invece segnalerà un vero ed effettivo cambiamento.
Attendiamo e osserviamo sperando che il popolo del Burkina Faso dopo aver cacciato il Presidente dia il benservito anche a qualunque suo complice e lacché che tenti di riciclarsi.
Etichette:
Alto Volta,
Blog,
Burkina Faso,
Governo,
Honore Traore,
Ouagadougou,
Parlamento,
Proteste,
Rivolta,
Sommossa,
Thomas Sankara
Inizia la lotta armata in Cisgiordania? Rabbino estremista colpito quattro volte da abile e coraggioso tiratore!
Quattro colpi d'arma da fuoco, allo stomaco, al torace, al collo e al braccio, hanno abbattuto nella giornata di ieri l'invasore e occupante illegale di terra palestinese yeuda glick, attivista razzista che negli anni si era reso noto per gli appelli estremistici alla distruzione della sacra Moschea di Al-Aqsa.
Attualmente il rabbino invasore si trova in coma.
Il tiratore scelto che ha preso di mira con freddezza e precisione il nemico della Palestina é riuscito ad allontanarsi con successo a bordo di una moto e a mettersi in salvo; questa operazione di Resistenza potrebbe essere l'avvisaglia della lungamente attesa insurrezione armata della Cisgiordania, una possibilità per cui Palaestina Felix ha sempre dichiarato il suo appoggio morale.
Chi vive sotto costante occupazione militare in un regime di Apartheid ha tutto il diritto di sollevarsi con le armi, le ragioni dei legittimi abitanti della Palestina sono totali e indiscutibili, come lo erano quelle dei cattolici dell'Ulster e dei neri del Sudafrica.
Ore dopo, in una bestiale, ingiustificata operazione militare, gli invasori sionazisti della Cisgiordania hanno massacrato l'ex-prigioniero politico Moataz Hejazi invadendo la sua casa nel quartiere di Abu Tor di Al-Quds occupata.
Hejazi non aveva niente a che fare con la coraggiosa operazione di Resistenza che ha colpito il rabbino razzista.
Attualmente il rabbino invasore si trova in coma.
Il tiratore scelto che ha preso di mira con freddezza e precisione il nemico della Palestina é riuscito ad allontanarsi con successo a bordo di una moto e a mettersi in salvo; questa operazione di Resistenza potrebbe essere l'avvisaglia della lungamente attesa insurrezione armata della Cisgiordania, una possibilità per cui Palaestina Felix ha sempre dichiarato il suo appoggio morale.
Chi vive sotto costante occupazione militare in un regime di Apartheid ha tutto il diritto di sollevarsi con le armi, le ragioni dei legittimi abitanti della Palestina sono totali e indiscutibili, come lo erano quelle dei cattolici dell'Ulster e dei neri del Sudafrica.
Ore dopo, in una bestiale, ingiustificata operazione militare, gli invasori sionazisti della Cisgiordania hanno massacrato l'ex-prigioniero politico Moataz Hejazi invadendo la sua casa nel quartiere di Abu Tor di Al-Quds occupata.
Hejazi non aveva niente a che fare con la coraggiosa operazione di Resistenza che ha colpito il rabbino razzista.
Etichette:
Abu Tor,
Al-Aqsa,
Al-Quds,
Apartheid,
Operazione Cisgiordania,
Rabbino,
Resistenza,
Sionazisti,
West Ban,
Yehuda Glick
giovedì 30 ottobre 2014
Conquistata anche Zuk! Kafr Zeta circondata, Jan Sheijum nel mirino dell'Esercito di Assad!!
Unità dell'Esercito Arabo Siriano hanno proseguito la marcia nella provincia di Idlib, dove hanno conquistato la cittdina di Zuk, dopo aver eliminato alcuni nidi di terroristi del fronte filosaudita Al-Nusra, quasi competamente presidiati di mercenari stranieri. Ciò è avvenuto immediatamente dopo la liberazione della città di Buwayda.
Come la caduta di Jobar nel Ghouta Est e quella dell'Isola Sakr a Deir Ezzour, la recente conquista di Morek a Nord di Hama ha spalancato la strada a precipitose avanzate e conquiste da parte delle forze governative.
A Zuk sono stati trovati diverse mine e trappole caricate con dozzine di chilogrammi di materiale esplosivo, ha riferito l'agenzia ufficiale SANA, anche qui viveri, medicinali, droge ed equipaggiamenti denunciano la provenienza dalla Turchia e dagli Emirati petroliferi sunniti.
Il Colonnello Suhail Hassan “la Tigre” ed i suoi uomini continuano intanto i loro progressi verso due posizioni di importanza strategica; Kafr Zeta nella provincia di Hama e Jan Sheijum, uno dei bastioni del Fronte Al-Nusra nella provincia di Idlib.
Prendendo il controllo di questo centro si realizzarebbe un controllo efficace di tutto il Sud della provincia,
Kafr Zeta è già circondata dall'Esercito siriano. L'artiglieria e l'aviazione stanno colpendo le alture circostanti e tagliato ogni via d'accesso all'abitato.
Come la caduta di Jobar nel Ghouta Est e quella dell'Isola Sakr a Deir Ezzour, la recente conquista di Morek a Nord di Hama ha spalancato la strada a precipitose avanzate e conquiste da parte delle forze governative.
A Zuk sono stati trovati diverse mine e trappole caricate con dozzine di chilogrammi di materiale esplosivo, ha riferito l'agenzia ufficiale SANA, anche qui viveri, medicinali, droge ed equipaggiamenti denunciano la provenienza dalla Turchia e dagli Emirati petroliferi sunniti.
Il Colonnello Suhail Hassan “la Tigre” ed i suoi uomini continuano intanto i loro progressi verso due posizioni di importanza strategica; Kafr Zeta nella provincia di Hama e Jan Sheijum, uno dei bastioni del Fronte Al-Nusra nella provincia di Idlib.
Prendendo il controllo di questo centro si realizzarebbe un controllo efficace di tutto il Sud della provincia,
Kafr Zeta è già circondata dall'Esercito siriano. L'artiglieria e l'aviazione stanno colpendo le alture circostanti e tagliato ogni via d'accesso all'abitato.
Etichette:
Al-Buwayda,
Arabia Saudita,
Arsenali,
Droga,
Esercito Siriano,
Hama,
Idlib,
Jan Sheijum,
Kafr Zeta,
Morek,
Qatar,
Suhail Hassan,
Takfiri,
Terroristi,
Tigre,
Turchia,
Viveri,
Wahabiti,
Zuk
L'Armee Libanaise (aiutata da Hezbollah) respinge tentativi di infiltrazione terrorista a Deir Ghazal e a Qusaya!!
Avevamo detto..."L'Armee Libanaise non deve 'accontentarsi' della sua brillante vittoria tattica contro il piano dell'ISIS per un emirato nel Nord del Paese", avevamo paragonato la felice situazione in cui gli uomini di Jean Qawahji si sono trovati a quella di Hezbollah nel 2008, quando sconfisse gagliardamente (insieme ai suoi alleati) il tentato golpe dell'Alleanza 14 Marzo.
E, similmente a quanto accadde sei anni fa, sembra proprio che l'Alto Comando del Paese dei Cedri non abbia alcuna voglia di 'darci di mollo', ma anzi, intenda sfruttare la posizione di relativa debolezza contro i wahabiti mercenari per assestare loro colpi ancora più micidiali di quanto non ne abbia vibrato finora.
La vigilanza non solo a Tripoli Siriaca e Sidone ma anche lungo tutto il perimetro delle frontiere con la Siria é stata aumentata e, proprio grazie a queste misure ieri si sono potuti prevenire non uno ma due diversi tentativi di infiltrazione a Deir Ghazal e a Qusaya.
E' abbastanza sicuro che negli scontri di confine di cui sopra una parte molto importante l'abbia svolta Hezbollah, non tanto nei combattimenti, dove l'Armee ha giustamente i suoi successi, ma per quanto riguarda l'early warning e l'intelligence sul campo, in cui l'organizzazione guidata da Nasrallah non teme rivali.
Ultimamente Esercito regolare libanese e Resistenza sciita stanno sempre più spesso collaborando con ottimi risultati.
E, similmente a quanto accadde sei anni fa, sembra proprio che l'Alto Comando del Paese dei Cedri non abbia alcuna voglia di 'darci di mollo', ma anzi, intenda sfruttare la posizione di relativa debolezza contro i wahabiti mercenari per assestare loro colpi ancora più micidiali di quanto non ne abbia vibrato finora.
La vigilanza non solo a Tripoli Siriaca e Sidone ma anche lungo tutto il perimetro delle frontiere con la Siria é stata aumentata e, proprio grazie a queste misure ieri si sono potuti prevenire non uno ma due diversi tentativi di infiltrazione a Deir Ghazal e a Qusaya.
E' abbastanza sicuro che negli scontri di confine di cui sopra una parte molto importante l'abbia svolta Hezbollah, non tanto nei combattimenti, dove l'Armee ha giustamente i suoi successi, ma per quanto riguarda l'early warning e l'intelligence sul campo, in cui l'organizzazione guidata da Nasrallah non teme rivali.
Ultimamente Esercito regolare libanese e Resistenza sciita stanno sempre più spesso collaborando con ottimi risultati.
Etichette:
Aeanza 14 Marzo,
Deir Ghazal,
Droni,
Gopisti,
Hezbollah,
Libano,
Mossad,
Qusaya,
Sigint,
Spionaggio,
Srifa,
Tiro,
Traditori
Raffica di razzi a Bengasi fa 10 morti, più di duecento le vittime finora, mentre a Tripoli (forse) si tratta tra Governo e Milizie!
Una nuova serie di scontri e, in particolare, un violento bombardamento di lanciarazzi multipli, ha scosso i sobborghi occidentali del capoluogo cirenaico, da molti giorni teatro di scontri tra le forze congiunte del Governo internazionalmente riconosciuto e i seguaci del Generale Haftar che cercano con tutta la loro potenza di fuoco di sloggiare i miliziani estremisti sostenuti da Erdogan e dall'Emiro del Qatar dalla città.
La grandinata di razzi ha causato dieci vittime, tra cui un alto ma imprecisato numero di civili, portando il bilancio delle vittime finora cadute nei combattimenti ben sopra la cifra di duecento.
La superiorità degli attaccanti, specie in potenza di fuoco (ma, marginalmente anche in copertura aerea) é abbastanza marcata rispetto ai mezzi a disposizione dei miliziani, i quali però hanno il vantaggio di essersi trincerati profondamente; si può dire che ormai la spinta offensiva degli aggressori sia esaurita.
Forse per evitare un ripetersi di questa "Ermattungskrieg" (con conseguente distruzione della città) anche nella capitale sembra che il Governo di Abdullah Thani, dopo bellicosi proclami verso Tripoli (cui però non è seguita alcuna offensiva), stia iniziando discrete trattative coi miliziani di Fajr Libya che hanno sloggiato l'Esecutivo internazionalmente riconosciuto, tuttora esule nell'Estremo Est del paese.
La grandinata di razzi ha causato dieci vittime, tra cui un alto ma imprecisato numero di civili, portando il bilancio delle vittime finora cadute nei combattimenti ben sopra la cifra di duecento.
La superiorità degli attaccanti, specie in potenza di fuoco (ma, marginalmente anche in copertura aerea) é abbastanza marcata rispetto ai mezzi a disposizione dei miliziani, i quali però hanno il vantaggio di essersi trincerati profondamente; si può dire che ormai la spinta offensiva degli aggressori sia esaurita.
Forse per evitare un ripetersi di questa "Ermattungskrieg" (con conseguente distruzione della città) anche nella capitale sembra che il Governo di Abdullah Thani, dopo bellicosi proclami verso Tripoli (cui però non è seguita alcuna offensiva), stia iniziando discrete trattative coi miliziani di Fajr Libya che hanno sloggiato l'Esecutivo internazionalmente riconosciuto, tuttora esule nell'Estremo Est del paese.
Etichette:
Bengasi,
Benina Airport,
Fajr Libya,
Generale Haftar,
Libia,
Milizie,
Offensiva,
Perdite,
Trattative,
Tripoli
Apprezzamento ufficiale del Governo irakeno verso gli sforzi russi in aiuto alla lotta contro l'ISIS!!
Il Governo di Bagdad ha espresso ufficialmente il proprio apprezzamento verso gli sforzi che Mosca sta producendo per aiutare l'Irak a combattere l'organizzazione terroristica ISIS/Daash; come ha riportato il sito del ministero degli Esteri russo.
Nella giornata di ieri il Viceministro degli Esteri Mikhail Bogdanov ha ricevuto l'ambasciatore dell'Irak a Mosca Ismail Mohsen.
"Nel corso dell'incontro sono state discusse diverse questioni di attualità sulle relazioni russo-irachene, come ad esempio il completamento delle forniture militari estese dalla Repubblica federale russa all'Irak o la consulenza operativa offerta in congiunzione con Teheran.
Si è anche discusso della situazione in Medio Oriente alla luce delle continue azioni aggressive del gruppo terroristico ISIS in Iraq e Siria,"- si legge nel comunicato riportato dall'agenzia stampa RUVR.
Nella giornata di ieri il Viceministro degli Esteri Mikhail Bogdanov ha ricevuto l'ambasciatore dell'Irak a Mosca Ismail Mohsen.
"Nel corso dell'incontro sono state discusse diverse questioni di attualità sulle relazioni russo-irachene, come ad esempio il completamento delle forniture militari estese dalla Repubblica federale russa all'Irak o la consulenza operativa offerta in congiunzione con Teheran.
Si è anche discusso della situazione in Medio Oriente alla luce delle continue azioni aggressive del gruppo terroristico ISIS in Iraq e Siria,"- si legge nel comunicato riportato dall'agenzia stampa RUVR.
Etichette:
Bagdad,
Consulenza,
Daash,
Discussione,
Forniture,
Incontro,
Irak,
ISIS,
Ismail Mohsen,
Mikhail Bogdanov,
Mosca,
Russia,
RUVR,
Teheran,
Terroristi,
Vertice
Enorme battaglia "diversiva" tentata dall'ISIS sulle colline di Al-Shaaer a Est di Homs; 300 wahabiti morti!!
Sulle colline di Al-Shaeer a Oriente della città di Homs, poco meno di mezza giornata fa si é combattuta una vasta ed "estremamente intensa" battaglia che ha visto unità dell'Esercito Arabo Siriano, ma SOPRATTUTTO della Milizia Popolare NDF infliggere pesantissime perdite all'ISIS.
Con la posizione di Deir Ezzour in procinto di cadere, i militanti dello 'stato islamico', su consiglio dei loro burattinai di Ankara e della NATO hanno fatto affluire in fretta e furia una serie di unità eterogenee a Est di Homs nella speranza di sfondare verso la città e creare un'emergenza che interrompesse le spinte offensive sugli altri fronti, dando respiro così al califfato.
Ma la prontissima mobilitazione della Milizia Popolare, che ormai mostra sempre di più i tratti di un esercito semi-professionale (ricordiamo che era stata creata 'semplicemente' per pattugliare aree di Siria già liberate dall'Esercito, non proprio per affrontare direttamente i takfiri e comunque certamente non per farlo a lungo o autonomamente...) ha sventato questi piani, il rapido responso di artiglieria pesante e di aviazione hanno aiutato i miliziani NDF ad avere la meglio dopo ore di battaglia.
Circa 300 takfiri sono morti, specialmente nella zona intorno alla cima di Mazroor, dove un contingente composto principalmente di Turchi é stato circondato e distrutto; dalle comunicazioni radio e satellitari intercettate dall'intelligence siriana il centro di comando di questa 'brigata turca' si trovava a Gaziantep; fino alla fine i Turchi circondati hanno lanciato appelli disperati al loro quartier generale, che non hanno però sortito nessun effetto.
Con la posizione di Deir Ezzour in procinto di cadere, i militanti dello 'stato islamico', su consiglio dei loro burattinai di Ankara e della NATO hanno fatto affluire in fretta e furia una serie di unità eterogenee a Est di Homs nella speranza di sfondare verso la città e creare un'emergenza che interrompesse le spinte offensive sugli altri fronti, dando respiro così al califfato.
Ma la prontissima mobilitazione della Milizia Popolare, che ormai mostra sempre di più i tratti di un esercito semi-professionale (ricordiamo che era stata creata 'semplicemente' per pattugliare aree di Siria già liberate dall'Esercito, non proprio per affrontare direttamente i takfiri e comunque certamente non per farlo a lungo o autonomamente...) ha sventato questi piani, il rapido responso di artiglieria pesante e di aviazione hanno aiutato i miliziani NDF ad avere la meglio dopo ore di battaglia.
Circa 300 takfiri sono morti, specialmente nella zona intorno alla cima di Mazroor, dove un contingente composto principalmente di Turchi é stato circondato e distrutto; dalle comunicazioni radio e satellitari intercettate dall'intelligence siriana il centro di comando di questa 'brigata turca' si trovava a Gaziantep; fino alla fine i Turchi circondati hanno lanciato appelli disperati al loro quartier generale, che non hanno però sortito nessun effetto.
Etichette:
Alture di Al-Shaeer,
Appelli,
Comando,
Daash,
Deir Ezzour,
Diversivo,
Esercito Siriano,
Gaziantep,
Homs,
ISIS,
Messaggi,
Monte Mazroor,
NDF,
Offensiva,
Turchi,
Turchia,
Wahabiti
Ancora una vittoria per gli Sciiti dello Yemen! Gli Houthi strappano Radmaa ai militanti qaedisti!!
Sembrano inarrestabili i combattenti sciiti di Ansarullah! Eppure a vederli questi militanti, seguaci del carismatico Abdul-Malik_al-Houthi e prima di lui di Hussein Badreddin al-Houthi non sono per nulla simili all'IRGC o agli Hezbollah; anziché raffinate uniformi da fanteria leggera o moderni corpetti e vesti balistiche portano calzoni a sbuffo, sandali e turbanti come guerrieri tribali forse più adatti a una saga kiplinghiana che non a uno scenario del XXI Secolo, eppure avanzano, conquistano, trionfano ed esultano, questi eroi dello zelo sciita.
Certo, qualche sostegno dall'Iran lo riceveranno, non per nulla una delle loro prime mosse al di fuori della propria provincia di origine é stata verso il porto di Hudayda (la costa Eritrea é a pochi chilometri di distanza...) ma certo niente di eccezionale, eppure questi combattenti hanno spezzato le unità d'elite dell'Esercito yemenita leali al generale dell'Ikhwan Ali Mohsen.
Adesso, dopo Radaa e Sadaa anche la cittadina di Radmaa é caduta in loro mano, letteralmente spalancando agli Houthi la strada per il Sud del paese e per Aden. Non sappiamo se i guerrieri di Ansarullah avanzeranno ancora...nonostante il loro entusiasmo e il loro coraggio forse non hanno la forza o il numero per controllare una città che comunque conta tre quarti di milione d'abitanti.
Staremo a vedere, pregando e sperando per il bene dell'antica, misteriosa Arabia Felix che il tempo degli odi settari ed etnici non debba tornare.
Certo, qualche sostegno dall'Iran lo riceveranno, non per nulla una delle loro prime mosse al di fuori della propria provincia di origine é stata verso il porto di Hudayda (la costa Eritrea é a pochi chilometri di distanza...) ma certo niente di eccezionale, eppure questi combattenti hanno spezzato le unità d'elite dell'Esercito yemenita leali al generale dell'Ikhwan Ali Mohsen.
Adesso, dopo Radaa e Sadaa anche la cittadina di Radmaa é caduta in loro mano, letteralmente spalancando agli Houthi la strada per il Sud del paese e per Aden. Non sappiamo se i guerrieri di Ansarullah avanzeranno ancora...nonostante il loro entusiasmo e il loro coraggio forse non hanno la forza o il numero per controllare una città che comunque conta tre quarti di milione d'abitanti.
Staremo a vedere, pregando e sperando per il bene dell'antica, misteriosa Arabia Felix che il tempo degli odi settari ed etnici non debba tornare.
Etichette:
Al-Bayda,
Al-Qaeda,
Ansar al-Sharia,
Ansarullah,
Houthi,
Ibb,
Manasseh,
Radaa,
Radmaa,
Terroristi,
Wahabiti,
Yarim,
Yemen
Abadi "fa l'indiano" e dice "No" all'acquisto degli 'Apache' di Obama!!
La consulenza e il sostegno di Mosca a Bagdad, di cui abbiamo parlato tante volte nelle ultime settimane non sono "gratis et amor Dei", ovviamente Putin si aspetta che l'Irak torni nella prevalente orbita del Cremlino, "Come prima, più di prima", anzi, visto che ai tempi della guerra contro l'Iran e dell'ambivalenza filofrancese, filotedesco-occidentale e soprattutto filoamericana di Saddam Hussein (che aveva anche il difetto di essere acerrimo nemico di Assad Padre) il paese mesopotamico era sì 'cliente' di Mosca ma non certo 'alleato', mentre ora l'Irak moderno a guida sciita é parte dell'Asse della Resistenza e si inserisce perfettamente nel blocco eurasiatico.
Quindi non deve per nulla stupire il "no", anzi, diremmo quasi il "njet" all'acquisto di 24 elicotteri da combattimento Hughes AH-64, i cosiddetti 'Apache', per cui il Congresso di Washington aveva già dato il nullaosta per l'esportazione. Il contratto, ovviamente, era stato firmato dalle nonentità politiche messe su dagli invasori americani nel periodo dell'occupazione post-2003, ma nemmeno i Governi di Nouri al-Maliki (magari pur desiderandolo), l'avevano mai rescisso.
Sfuma così la prospettiva di fornire 30 elicotteri da attacco (24 venduti e 6 in leasing) per la stratosferica cifra di 7 miiardi e 570 milioni di $. Un grave smacco per l'industria armiera Usa, che, pur tenuta su con fondi pubblici obliquamente riversati in compagnie in teoria 'private' non può sopravvivere senza stati vassalli a cui 'rifilare' il suo hardware dai costi esorbitanti.
Tanto per fare un esempio, con la stessa cifra che Bagdad avrebbe dovuto stanziare per un solo AH-64 Apache (circa 38.000.000 di $; il resto dei costi copre fornitura di pezzi di ricambio, addestramento dei tecnici e rifornimento di carburante, missili e munizioni) si possono comperare DODICI (sì, avete letto bene) Mi-35M russi.
L'industria delle armi a stelle e strisce é il paradiso dello spreco, della bustarella e della lievitazione inutile dei costi, i colonnelli e i generali delle commissioni di acquisizione in America sanno benissimo che più permettono alle compagnie di riempire i loro modelli di gadget costosissimi (e spesso di dubbia utilità) tanto più dette compagnie saranno loro 'grate' e li ricompenseranno con contratti a sei o a otto zeri come "dirigenti" o "consulenti" una volta che questi personaggi gallonati andranno in pensione dai loro posti governativi.
Quindi non deve per nulla stupire il "no", anzi, diremmo quasi il "njet" all'acquisto di 24 elicotteri da combattimento Hughes AH-64, i cosiddetti 'Apache', per cui il Congresso di Washington aveva già dato il nullaosta per l'esportazione. Il contratto, ovviamente, era stato firmato dalle nonentità politiche messe su dagli invasori americani nel periodo dell'occupazione post-2003, ma nemmeno i Governi di Nouri al-Maliki (magari pur desiderandolo), l'avevano mai rescisso.
Sfuma così la prospettiva di fornire 30 elicotteri da attacco (24 venduti e 6 in leasing) per la stratosferica cifra di 7 miiardi e 570 milioni di $. Un grave smacco per l'industria armiera Usa, che, pur tenuta su con fondi pubblici obliquamente riversati in compagnie in teoria 'private' non può sopravvivere senza stati vassalli a cui 'rifilare' il suo hardware dai costi esorbitanti.
Tanto per fare un esempio, con la stessa cifra che Bagdad avrebbe dovuto stanziare per un solo AH-64 Apache (circa 38.000.000 di $; il resto dei costi copre fornitura di pezzi di ricambio, addestramento dei tecnici e rifornimento di carburante, missili e munizioni) si possono comperare DODICI (sì, avete letto bene) Mi-35M russi.
L'industria delle armi a stelle e strisce é il paradiso dello spreco, della bustarella e della lievitazione inutile dei costi, i colonnelli e i generali delle commissioni di acquisizione in America sanno benissimo che più permettono alle compagnie di riempire i loro modelli di gadget costosissimi (e spesso di dubbia utilità) tanto più dette compagnie saranno loro 'grate' e li ricompenseranno con contratti a sei o a otto zeri come "dirigenti" o "consulenti" una volta che questi personaggi gallonati andranno in pensione dai loro posti governativi.
mercoledì 29 ottobre 2014
Aggiornamenti sulla Battaglia del Ghouta Est: cadono anche Hawash Al-Farah ed Al-Mayda!!!
Dal momento della conquista di Adra la battaglia del Ghouta Est si é messa tutta in discesa per le forze governative siriane, in particolare la 105esima Brigata della Guardia Repubblicana si é distinta per i suoi successi conquistando molti villaggi.
Ultimamente Hawash al-Fatah e Al-Mayda sono tornate sotto il controllo dell'Esercito e ormai le zone abitate in cui i terroristi wahabiti possono trincerarsi sono quasi tutte esaurite, le loro forze residue non hanno più letteralmente dove rifugiarsi.
Si può intuire che l'area di Douma, l'ultima con abbastanza edifici, potrebbe essere quella che resisterà più a lungo, ma l'esito finale della battaglia non é affatto in forse, ormai é impossibile per le forze terroriste fare affluire alcun genere di rinforzo o rimpiazzo nella zona, quindi per quanto possa prolungarsi, l'assedio di Douma sarà un'epopea in ultimo futile per i takfiri.
Ultimamente Hawash al-Fatah e Al-Mayda sono tornate sotto il controllo dell'Esercito e ormai le zone abitate in cui i terroristi wahabiti possono trincerarsi sono quasi tutte esaurite, le loro forze residue non hanno più letteralmente dove rifugiarsi.
Si può intuire che l'area di Douma, l'ultima con abbastanza edifici, potrebbe essere quella che resisterà più a lungo, ma l'esito finale della battaglia non é affatto in forse, ormai é impossibile per le forze terroriste fare affluire alcun genere di rinforzo o rimpiazzo nella zona, quindi per quanto possa prolungarsi, l'assedio di Douma sarà un'epopea in ultimo futile per i takfiri.
Etichette:
Al-Mayda,
Assad,
Douma,
Esercito Siriano,
Ghouta Est,
Hawash Al-Farah,
Irbeen,
Jobar,
Mercenari,
Offensiva,
Rif Dimashq,
Takfiri,
Terroristi,
Wahabiti
Gli Orrori della Brigata Givati: come un Colonnello fanatico giudeo ha portato al suicidio i suoi stessi soldati!!
Soldati che sono stati testimoni o responsabili di atrocità che diventano violenti, autodistruttivi, alcolizzati, drogati e che infine si suicidano; il fenomeno, una delle più terribili manifestazioni della Sindrome da Disordine Post-Traumatico, é noto alla psichiatria ed é diventato sempre più comune dall'inizio del '900 in avanti, a mano a mano che la guerra é diventata sempre più disumana e ha iniziato a mescolarsi con la vita dei civili.
Diciamo la verità, quando le battaglie, 'feste crudeli', si combattevano nello spazio di uno o pochi giorni tra alcune centinaia o migliaia di uomini, gli effetti psicologici della guerra erano limitati: si uccideva per non essere uccisi e la mente umana, regredendo per poche ore allo stato ferale, per così dire "proteggeva" la coscienza dal peso delle azioni anche spietate che si erano commesse (pensate solo allo sforzo e alla determinazione che sono necessarie per uccidere un uomo con una spada, una lancia o una baionetta).
In questi giorni, a meno di due mesi dalla fine dell'ultima aggressione militare sionista contro il ghetto di Gaza, ben tre soldati di Tel Aviv si sono uccisi con le loro stesse armi d'ordinanza. Tutti e tre facevano parte della Brigata Givati. Tale Brigata é ultimamente comandata da un tale colonnello Ofer Winter, colono occupante illegale di un insediamento in Cisgiordania 'pupillo' di un'accademia di estremisti giudei che ultimamente ha "colonizzato" gli alti gradi dell'esercito sionazista.
Tale incubatore di SS a Sei Punte si chiama Bnei David Yeshiva e unisce gli aspetti di una setta, di una loggia massonica e di un clan mafioso nel suo intento di infondere il suo credo razzista nell'intero esercito di Tel Aviv, come se esso non fosse già a sufficienza violento e disumano.
Ofer Winter é un pazzo fanatico che nei suoi documenti ufficiali blatera di visioni mistiche e attinge dal peggior repertorio dell'esaltato religioso; al confronto dei suoi deliri in cui si dice certo che 'nuvole di gloria inviate da dio' proteggano i suoi soldati i comunicati delle Brigate Qassam e delle Saraya al-Quds sono capolavori di pragmatica professionalità militare (anche per questo i Palestinesi hanno vinto nonostante posseggano un millesimo delle armi e della tecnologia regalate ai sionisti).
Winter inoltre é famigerato per aver imposto nella sua unità un'atmosfera di bullismo machista per cui ricorrere allo psicologo militare per avere sollievo dall'ansia, dagli incubi, dall'orrore che egli ha imposto ai suoi uomini di perpetrare (in una sola azione la Brigata Givati ha massacrato 130 civili palestinesi inermi) é visto come un 'no-no', qualcosa da evitare o al massimo da fare di nascosto.
Il risultato sono stati, finora, tre suicidi, ma speriamo che possano essercene altri; tutto quello che indebolisce i boia sionazisti, anche se viene da loro stessi, per noi sostenitori della Palestina e della sua Resistenza é benvenuto!
Diciamo la verità, quando le battaglie, 'feste crudeli', si combattevano nello spazio di uno o pochi giorni tra alcune centinaia o migliaia di uomini, gli effetti psicologici della guerra erano limitati: si uccideva per non essere uccisi e la mente umana, regredendo per poche ore allo stato ferale, per così dire "proteggeva" la coscienza dal peso delle azioni anche spietate che si erano commesse (pensate solo allo sforzo e alla determinazione che sono necessarie per uccidere un uomo con una spada, una lancia o una baionetta).
In questi giorni, a meno di due mesi dalla fine dell'ultima aggressione militare sionista contro il ghetto di Gaza, ben tre soldati di Tel Aviv si sono uccisi con le loro stesse armi d'ordinanza. Tutti e tre facevano parte della Brigata Givati. Tale Brigata é ultimamente comandata da un tale colonnello Ofer Winter, colono occupante illegale di un insediamento in Cisgiordania 'pupillo' di un'accademia di estremisti giudei che ultimamente ha "colonizzato" gli alti gradi dell'esercito sionazista.
Tale incubatore di SS a Sei Punte si chiama Bnei David Yeshiva e unisce gli aspetti di una setta, di una loggia massonica e di un clan mafioso nel suo intento di infondere il suo credo razzista nell'intero esercito di Tel Aviv, come se esso non fosse già a sufficienza violento e disumano.
Ofer Winter é un pazzo fanatico che nei suoi documenti ufficiali blatera di visioni mistiche e attinge dal peggior repertorio dell'esaltato religioso; al confronto dei suoi deliri in cui si dice certo che 'nuvole di gloria inviate da dio' proteggano i suoi soldati i comunicati delle Brigate Qassam e delle Saraya al-Quds sono capolavori di pragmatica professionalità militare (anche per questo i Palestinesi hanno vinto nonostante posseggano un millesimo delle armi e della tecnologia regalate ai sionisti).
Winter inoltre é famigerato per aver imposto nella sua unità un'atmosfera di bullismo machista per cui ricorrere allo psicologo militare per avere sollievo dall'ansia, dagli incubi, dall'orrore che egli ha imposto ai suoi uomini di perpetrare (in una sola azione la Brigata Givati ha massacrato 130 civili palestinesi inermi) é visto come un 'no-no', qualcosa da evitare o al massimo da fare di nascosto.
Il risultato sono stati, finora, tre suicidi, ma speriamo che possano essercene altri; tutto quello che indebolisce i boia sionazisti, anche se viene da loro stessi, per noi sostenitori della Palestina e della sua Resistenza é benvenuto!
L'Esercito di Assad libera anche Al-Buwayda, scoperte riserve di droghe e viveri made in Turchia e Arabia Saudita!!
Unità dell'Esercito Siriano hanno ripreso il controllo di Al-Buwayda nel corso della loro avanzata oltre Morek verso la Provincia di Idlib; la notizia é stata ripresa e confermata dall'agenzia stampa nazionale SANA dopo un primo comunicato fatto da un comandante dell'Esercito e reso virale dalla rete.
Molte riserve di viveri, munizioni, equipaggiamenti e medicinali (comprese droghe come la Fenitillina/Captagon) sono state trovate nell'abitato e gli artificieri si sono impegnati a disattivare decine di mine e trappole esplosive che in alcuni casi erano caricate con 20 o persino 70 chilogrammi di esplosivo.
I medicinali trovati nella cittadina erano di origine turca e molti viveri provenivano dai reami petroliferi del Golfo, prove evidenti del coinvolgimento di questi paesi nel finanziamento e nel sostegno dei mercenari wahabiti anti-siriani.
Molte riserve di viveri, munizioni, equipaggiamenti e medicinali (comprese droghe come la Fenitillina/Captagon) sono state trovate nell'abitato e gli artificieri si sono impegnati a disattivare decine di mine e trappole esplosive che in alcuni casi erano caricate con 20 o persino 70 chilogrammi di esplosivo.
I medicinali trovati nella cittadina erano di origine turca e molti viveri provenivano dai reami petroliferi del Golfo, prove evidenti del coinvolgimento di questi paesi nel finanziamento e nel sostegno dei mercenari wahabiti anti-siriani.
Etichette:
Al-Buwayda,
Arabia Saudita,
Arsenali,
Droga,
Esercito Siriano,
Hama,
Idlib,
Morek,
Qatar,
Takfiri,
Terroristi,
Turchia,
Viveri,
Wahabiti
L'ordine regna a Bab al-Tabaneh: ma é una calma illusoria? L'Armee Libanaise non deve abbassare la guardia!
Come abbiamo annunciato, l'Esercito libanese ha il pieno controllo del miserabile quartiere sunnita di Bab al-Tabaneh, sentina dell'estremismo wahabita a Tripoli Siriaca, le sue pattuglie percorrono senza ostacoli e senza correr pericoli le strade deserte, presidiano i mercati e i negozi abbandonati evitando episodi di sciacallaggio; ulteriori forze sono in fase di mobilitazione per rinforzare la presa dell'Armee sul quartiere e sulla città e il suo circondario.
Ma é veramente tutto finito? La pustola cancerosa che covava nel Nord del Libano é stata veramente incisa e svuotata?? Nonostante il fatto che sarebbe nostro enorme desiderio poter rispondere convintamente SI' a tale domanda, dobbiamo giocoforza ammettere che così non é.
Molti militanti wahabiti hanno semplicemente smesso di resistere; la cosa positiva é che, così facendo hanno dovuto abbandonare le loro armi e non si sono potuti rifugiare nei loro arsenali, che infatti sono stati in gran parte trovati e confiscati dall'Esercito. Ma le armi sono un dettaglio, l'Arabia Saudita e la Turchia possono farne affluire di nuove.
I più enragé tra i wahabiti, invece, con quelle forze che potevano motivare e portare con sé, si sono dati alla fuga fuori città e si sarebbero rintanati nei dintorni di Doniyeh, dove infatti anche Ahmed Salim Mikati ha confessato che sarebbe dovuto sorgere il primo nucleo di un 'Emirato dell'ISIS' nel Libano del Nord.
Quindi, l'Armee Libanaise ha vinto una grande e importante battaglia ma NON la guerra. La situazione per le forze governative é simile a quella in cui si trovava Hezbollah dopo aver sventato il tentato golpe dell'Alleanza 14 Marzo nel 2008.
Una vittoria tattica, che però sarà inutile (come sarebbe stata inutile quella di Hezbollah 6 anni orsono se Nasrallah e compagni si fossero 'addormentati sugli allori') se ad essa non seguiranno altre azioni decise e radicali, magari non eclatanti come l'attacco alle roccaforti takfire di Tripoli e Sidone, ma ancora più profonde e determinanti.
Ma é veramente tutto finito? La pustola cancerosa che covava nel Nord del Libano é stata veramente incisa e svuotata?? Nonostante il fatto che sarebbe nostro enorme desiderio poter rispondere convintamente SI' a tale domanda, dobbiamo giocoforza ammettere che così non é.
Molti militanti wahabiti hanno semplicemente smesso di resistere; la cosa positiva é che, così facendo hanno dovuto abbandonare le loro armi e non si sono potuti rifugiare nei loro arsenali, che infatti sono stati in gran parte trovati e confiscati dall'Esercito. Ma le armi sono un dettaglio, l'Arabia Saudita e la Turchia possono farne affluire di nuove.
I più enragé tra i wahabiti, invece, con quelle forze che potevano motivare e portare con sé, si sono dati alla fuga fuori città e si sarebbero rintanati nei dintorni di Doniyeh, dove infatti anche Ahmed Salim Mikati ha confessato che sarebbe dovuto sorgere il primo nucleo di un 'Emirato dell'ISIS' nel Libano del Nord.
Quindi, l'Armee Libanaise ha vinto una grande e importante battaglia ma NON la guerra. La situazione per le forze governative é simile a quella in cui si trovava Hezbollah dopo aver sventato il tentato golpe dell'Alleanza 14 Marzo nel 2008.
Una vittoria tattica, che però sarà inutile (come sarebbe stata inutile quella di Hezbollah 6 anni orsono se Nasrallah e compagni si fossero 'addormentati sugli allori') se ad essa non seguiranno altre azioni decise e radicali, magari non eclatanti come l'attacco alle roccaforti takfire di Tripoli e Sidone, ma ancora più profonde e determinanti.
Dopo aver riconquistato Al-Hajjai e Abu Toma l'Esercito Irakeno prepara una nuova offensiva contro l'ISIS!!
Le forze armate irakene e le milizie sciite si trovano ormai a oltre 200 Km a Nord di Bagdad e, dopo avere riconquistato i villaggi di Al-Hajjai e Abu Toma stanno ricompattando i ranghi e ricostituendo le scorte di munizioni e rifornimenti per una nuova spinta offensiva.
Come abbiamo già segnalato i tentativi di infiltrare forze attorno alla capitale Bagdad per attaccarla da una direzione imprevista sono completamente falliti e anzi, sono risultati in una bruciante sconfitta per i militanti takfiri, per mano del celebre Generale iraniano Qassem Soleimani.
Inoltre, con ogni probabilità grazie alla consulenza degli esperti iraniani e russi che nel paese mesopotamico hanno creato una 'camera di consiglio' congiunta per meglio aiutare gli ufficiali irakeni, nella giornata di ieri le forze di Bagdad sono riuscite a eliminare nella Provincia di Anbar un comandante dell'ISIS di altissimo grado.
Etichette:
Abu Toma,
Al-Hajjai,
Esercito Irakeno,
ISIS,
Jurf al-Sakhar,
Milizie Sciite,
Offensiva,
Takfiri,
Terroristi,
Wahabiti
Il terrorista Mikati rivela: "Così volevamo creare un emirato dell'ISIS nel Libano del Nord!"
Ahmed Salim Mikati, pericoloso veterano della destabilizzazione wahabita, caduto recentemente in mano all'antiterrorismo di Beirut, nel corso dei primi interrogatori ha ammesso di essere stato catturato poco prima di dare il via al piano per "la creazione di un emirato dell'ISIS nel Libano del Nord". Tale entità avrebbe dovuto comprendere le cittadini di Bakhoun, Asoun, Sir al-Dinniyeh e Bqaa Safrine.
Il piano comprendeva defezioni dall'Esercito da parte di ufficiali sunniti che avrebbero cercato di farsi seguire dal maggior numero possibile di soldati e il contemporaneo arrivo in Libano di molti terroristi mercenari provenienti dalla Siria. L'antiterrorismo sta cercando di identificare tutti i complici di Mikati per metterli davanti alle loro responsabilità.
Sembra chiaro che il deputato del Movimento Al-Mustaqbal Khaled al-Daher sia pesantemente implicato in questo piano e speriamo che venga presto arrestato a sua volta per riferire davanti al giudice riguardo la sua parte in questo piano scellerato che la vigilanza delle istituzioni libanesi é riuscita fortunatamente a sventare.
Il piano comprendeva defezioni dall'Esercito da parte di ufficiali sunniti che avrebbero cercato di farsi seguire dal maggior numero possibile di soldati e il contemporaneo arrivo in Libano di molti terroristi mercenari provenienti dalla Siria. L'antiterrorismo sta cercando di identificare tutti i complici di Mikati per metterli davanti alle loro responsabilità.
Sembra chiaro che il deputato del Movimento Al-Mustaqbal Khaled al-Daher sia pesantemente implicato in questo piano e speriamo che venga presto arrestato a sua volta per riferire davanti al giudice riguardo la sua parte in questo piano scellerato che la vigilanza delle istituzioni libanesi é riuscita fortunatamente a sventare.
Etichette:
Ahmed Mikati,
Al-Manar,
Alleanza 14 marzo,
Arresto,
Asoun,
Bakhoun,
Bqaa Safrine,
Emirato,
ISIS,
Khaled al-Daher,
Sir al-Dinniyeh,
Takfiri,
Terroristi,
Wahabiti
martedì 28 ottobre 2014
CENTRO!!! L'Esercito Irakeno elimina il Vicecapo dell'ISIS, il ricercatissimo Salah Zobeihi!!
Salah Zobeihi, comandante in seconda dei fanatici wahabiti dell'ISIS, é caduto vittima di un attacco dell'Esercito Irakeno attorno alla città di Fallujah, nella Provincia di Anbar.
Bisogna sottolineare che i bombardamenti della 'coalizione anti-ISIS' (pochissimi e imprecisi) non c'entrano assolutamente nulla con questo brillante risultato.
L'operazione in cui Zobeihi ha trovato la morte, con ogni probabilità, é stata resa possibile dal nuovo organo di consulenza congiunta russa e iraniana la cui nascita avevamo segnalato su queste pagine pochi giorni fa.
Obama, l'Occidente e gli emirati sunniti del Golfo hanno creato e finanziato l'ISIS per portare avanti i loro schemi di balcanizzazione del Medio Oriente a favore di Tel Aviv; da loro non ci si può aspettare nessuna soluzione.
Le truppe irakene sul campo hanno iniziato a notare segnali di panico e scollamento nei ranghi dei takfiri, evidentemente colpiti nel morale dalla morte di un leader tanto importante.
Bisogna sottolineare che i bombardamenti della 'coalizione anti-ISIS' (pochissimi e imprecisi) non c'entrano assolutamente nulla con questo brillante risultato.
L'operazione in cui Zobeihi ha trovato la morte, con ogni probabilità, é stata resa possibile dal nuovo organo di consulenza congiunta russa e iraniana la cui nascita avevamo segnalato su queste pagine pochi giorni fa.
Obama, l'Occidente e gli emirati sunniti del Golfo hanno creato e finanziato l'ISIS per portare avanti i loro schemi di balcanizzazione del Medio Oriente a favore di Tel Aviv; da loro non ci si può aspettare nessuna soluzione.
Le truppe irakene sul campo hanno iniziato a notare segnali di panico e scollamento nei ranghi dei takfiri, evidentemente colpiti nel morale dalla morte di un leader tanto importante.
Etichette:
Anbar,
Daash,
Fallujah,
Intelligence,
Iran,
ISIS,
Mosca,
Putin,
Russia,
Salah Zobeihi,
Takfiri,
Teheran,
Terroristi
I combattenti Houthi in Yemen eliminano 200 terroristi di Al-Qaeda e conquistano Manasseh!!
Oltre duecento militanti terroristi di Al-Qaeda nella Penisola Arabica e di Ansar al-Sharia sono caduti nelle ultime 48 ore in combattimento contro gli Sciiti houthi dell'organizzazione Ansarullah che, dopo essere avanzata nel centro dello Yemen e aver cacciato i wahabiti da alcune località considerate loro 'roccaforti' é riuscita persino a sottrarre al loro controllo la cittadina di Manasseh.
Sembra che ormai l'intera zona di Al-Bayda sia libera da presenza di terroristi takfiri e mancherebbe pochissimo prima che gli Sciiti seguaci di Hussein Badreddin al-Houthi possano rivendicare il controllo di metà del paese.
La popolazione locale anche di fede sunnita é grata ai combattenti di Ansarullah per avere cacciato gli eretici takfiri che erano riusciti subito a farsi odiare per la loro bigotta e intransigente interpretazione della Sunna che imponevano a colpi di sgozzamenti, esecuzioni capitali, processi sommari e torture.
Sembra che ormai l'intera zona di Al-Bayda sia libera da presenza di terroristi takfiri e mancherebbe pochissimo prima che gli Sciiti seguaci di Hussein Badreddin al-Houthi possano rivendicare il controllo di metà del paese.
La popolazione locale anche di fede sunnita é grata ai combattenti di Ansarullah per avere cacciato gli eretici takfiri che erano riusciti subito a farsi odiare per la loro bigotta e intransigente interpretazione della Sunna che imponevano a colpi di sgozzamenti, esecuzioni capitali, processi sommari e torture.
Etichette:
Al-Bayda,
Al-Qaeda,
Ansar al-Sharia,
Ansarullah,
Houthi,
Ibb,
Manasseh,
Radaa,
Terroristi,
Wahabiti,
Yarim,
Yemen
Sbirri sionisti aprono il fuoco su due giornalisti dell'Associated Prest a Silwad durante i funerali di Orwah Hammad!
Poliziotti del regime sionista di occupazione hanno preso di mira con le loro armi due fotografi accreditati dell'agenzia internazionale Associated Press nel corso dei funerali del quattordicenne Orwah Hammad, ucciso venerdì scorso in Cisgiordania.
Lazar Simeonov e Majdi Mohammed hanno riportato ferite di media entità quando, documentando le proteste seguite alle esequie del giovane palestinese di Silwad (con cittadinanza americana) massacrato dalle truppe sioniste, si sono trovati sotto il fuoco della sbirraglia di Tel Aviv.
L'Associated Press ha annunciato un reclamo ufficiale presso il Governo sionista; sia Simeonov che Mohammed avevano indosso le insegne di riconoscimento della stampa internazionale e stavano seguendo lo sviluppo delle proteste ben distanti dai manifestanti, chi li ha presi di mira voleva esplicitamente colpirli e impedire loro di riportare i dettagli della repressione razzista operata contro i legittimi abitanti della West Bank.
Lazar Simeonov e Majdi Mohammed hanno riportato ferite di media entità quando, documentando le proteste seguite alle esequie del giovane palestinese di Silwad (con cittadinanza americana) massacrato dalle truppe sioniste, si sono trovati sotto il fuoco della sbirraglia di Tel Aviv.
L'Associated Press ha annunciato un reclamo ufficiale presso il Governo sionista; sia Simeonov che Mohammed avevano indosso le insegne di riconoscimento della stampa internazionale e stavano seguendo lo sviluppo delle proteste ben distanti dai manifestanti, chi li ha presi di mira voleva esplicitamente colpirli e impedire loro di riportare i dettagli della repressione razzista operata contro i legittimi abitanti della West Bank.
Prosegue (ma rallenta) l'avanzata di Haftar e dell'Esercito libico nella roccaforte bengasina delle milizie! 30 morti!!
La parte occidentale del capoluogo della Cirenaica, Bengasi, fulcro dell'insurrezione che offrì a NATO e monarchie del Golfo il pretesto per rovesciare Gheddafi (e trasformare la Jamarhiya Verde in un buco nero di caos, miseria e milizie estremiste) é ormai teatro di intensi scontri a fuoco tra i reparti leali al Generale Haftar e al Governo esule da Tripoli da una parte e le milizie estremiste sostenute dal Qatar e dalla Turchia dall'altra.
Solo nella giornata di ieri vi sarebbero stati trenta morti che portano il totale delle vittime di questa battaglia per Bengasi a quasi duecento.
Gli attaccanti starebbero avanzando, seppur molto lentamente, ma ogni isolato, ogni edificio conquistato richiede una gran quantità di fuoco di mortai e di artiglieria e non é certo quanto le unità semi-regolari di Haftar e del Governo potranno continuare a sostenere avanzate così costose.
Non si hanno più notizie di raid aerei egiziani e si può pensare che l'attentato esplosivo che ha fatto trenta morti tra i militari del Cairo schierati nel Sinai sia stato lanciato proprio per 'distrarre' l'attenzione del Presidente Al-Sisi dagli eventi libici.
Solo nella giornata di ieri vi sarebbero stati trenta morti che portano il totale delle vittime di questa battaglia per Bengasi a quasi duecento.
Gli attaccanti starebbero avanzando, seppur molto lentamente, ma ogni isolato, ogni edificio conquistato richiede una gran quantità di fuoco di mortai e di artiglieria e non é certo quanto le unità semi-regolari di Haftar e del Governo potranno continuare a sostenere avanzate così costose.
Non si hanno più notizie di raid aerei egiziani e si può pensare che l'attentato esplosivo che ha fatto trenta morti tra i militari del Cairo schierati nel Sinai sia stato lanciato proprio per 'distrarre' l'attenzione del Presidente Al-Sisi dagli eventi libici.
Etichette:
Al-Sisi,
Artiglierie,
Bengasi,
Bombardamento,
Estremisti,
Generale Haftar,
Il Cairo,
Mirage 2000,
Mirage 5,
Mortai,
Tripoli,
Zintan
Anche Sidone nella morsa dell'Esercito Libanese: sequestrato un arsenale, catturato un complice di Ahmad Assir!!
Poco dopo che il Premier libanese Tammam Salam aveva annunciato via radio e tv l'intenzione di sostenere in ogni modo l'operazione antiterrorismo delle forze armate, se necessario ampliandone raggio e mandato, l'Armee Libanaise é scattata prontamente e ha messo a segno un altro colpo contro la sedizione di stampo wahabita, questa volta nella città di Sidone.
Con una serie di arresti e perquisizioni, infatti, gli uomini dell'Esercito sono riusciti a mettere le mani su un copioso arsenale clandestino conservato da un complice dello sceicco estremista Ahmad Assir, la cui organizzazione era stata in gran parte distrutta durante la battaglia ad Adra del 2013, in cui avevano trovato la morte ben sessanta dei suoi seguaci.
Lo stesso sceicco, nonostante i tentativi dei suoi affiliati di far circolare cassette-collage di sue presunte dichiarazioni é morto nell'incendio della sua 'moschea' dove era solito predicare i suoi sermoni ricolmi di odio settario e intolleranza bigotta.
Con una serie di arresti e perquisizioni, infatti, gli uomini dell'Esercito sono riusciti a mettere le mani su un copioso arsenale clandestino conservato da un complice dello sceicco estremista Ahmad Assir, la cui organizzazione era stata in gran parte distrutta durante la battaglia ad Adra del 2013, in cui avevano trovato la morte ben sessanta dei suoi seguaci.
Lo stesso sceicco, nonostante i tentativi dei suoi affiliati di far circolare cassette-collage di sue presunte dichiarazioni é morto nell'incendio della sua 'moschea' dove era solito predicare i suoi sermoni ricolmi di odio settario e intolleranza bigotta.
Etichette:
Adra,
Ahmed al-Assir,
Armee Libanaise,
Corniche Marine,
Mandato di Cattura,
Saida,
Sakr Sakr,
Sidon,
Takfiri,
Terroristi,
Wahabiti
Dopo la conquista di Morek il fronte si sposta ulteriormente a Nord: prossimi obiettivi Jan Sheijum e Kafr Zeta!!
Meno
di 24 ore dopo aver ucciso il portavoce del Fronte Al-Nusra in provincia
di Idlib, l'Esercito Siriano ha colpito una seconda volta
l'organizzazione takfira uccidendo nella stessa zona un altro dei suoi leader,
conosciuto con il nome di Abdullah Abu Halima, di nazionalità giordana.
Mentre l'aviazione siriana ha condotto attacchi continui contro i terroristi del Fronte Al-Nusra, ci sono stati anche scontri a Bara, sempre in provincia di Idlib, che hanno provocato molte vittime tra i terroristi.
Al-Nusra ha fallito, proprio ieri, un tentativo per entrare nel capoluogo di provincia, Idlib. Il gruppo ha effettuato un attacco nella periferia della città, compreso il punto di giunzione di Ram, sul lato Nordovest, mentre pesanti combattimenti si sono svolti nella campagna a Ovest della capitale.
L'esercito ha ricevuto rinforzi e i gruppi armati hanno dovuto ritirarsi di nuovo sotto pressione.
La situazione a Idleb beneficia della recente liberazione di Morek, immersa nel verde di Hama, vicino al confine meridionale della provincia di Idlib. Morek apre la porta, secondo gli esperti militari, all'espulsione definitiva dei terroristi nelle province di Idlib e poi Aleppo. Il primo controllo è di grande importanza perché consentirebbe all'esercito di tagliare le vie di rifornimento ai gruppi armati che arriavano dalla Turchia con il coinvolgimento attivo del governo di Erdogan.
L'esercito siriano ora ha 2 obiettivi dopo aver preso Morek: uno è Jan Sheijum città, situata a circa 30 km a nord di Morek, e la seconda è la zona di Kafr Zeta. Entrambi gli obiettivi sono facili rispetto a Morek, che è sempre stata considerato una roccaforte di gruppi armati fin dall'inizio del conflitto.
Mentre l'aviazione siriana ha condotto attacchi continui contro i terroristi del Fronte Al-Nusra, ci sono stati anche scontri a Bara, sempre in provincia di Idlib, che hanno provocato molte vittime tra i terroristi.
Al-Nusra ha fallito, proprio ieri, un tentativo per entrare nel capoluogo di provincia, Idlib. Il gruppo ha effettuato un attacco nella periferia della città, compreso il punto di giunzione di Ram, sul lato Nordovest, mentre pesanti combattimenti si sono svolti nella campagna a Ovest della capitale.
L'esercito ha ricevuto rinforzi e i gruppi armati hanno dovuto ritirarsi di nuovo sotto pressione.
La situazione a Idleb beneficia della recente liberazione di Morek, immersa nel verde di Hama, vicino al confine meridionale della provincia di Idlib. Morek apre la porta, secondo gli esperti militari, all'espulsione definitiva dei terroristi nelle province di Idlib e poi Aleppo. Il primo controllo è di grande importanza perché consentirebbe all'esercito di tagliare le vie di rifornimento ai gruppi armati che arriavano dalla Turchia con il coinvolgimento attivo del governo di Erdogan.
L'esercito siriano ora ha 2 obiettivi dopo aver preso Morek: uno è Jan Sheijum città, situata a circa 30 km a nord di Morek, e la seconda è la zona di Kafr Zeta. Entrambi gli obiettivi sono facili rispetto a Morek, che è sempre stata considerato una roccaforte di gruppi armati fin dall'inizio del conflitto.
Etichette:
Abdullah abu Halima,
Al-Nusra,
Combattimenti,
Esercito Siriano,
Hama,
Idlib,
Jan Sheijum,
Kafr Zeta,
Morek,
Ram Junction,
Takfiri,
Terroristi,
Wahabiti
L'Armee Libanaise controlla Bab al-Tabaneh! Almeno 160 estremisti arrestati tra cui molti agenti dell'ISIS!!!
L'Esercito del Paese dei Cedri ha colto a Tripoli Siriaca la sua più grande vittoria da decenni quando, dopo tre giorni di scontri, é riuscito a prendere saldamente il controllo del miserabile quartiere di Bab al-Tabaneh, 'slum' sunnita nido di estremisti e predicatori fanatici, rifiutando ogni compromesso offerto dagli 'imam' autonominati e dagli sceicchi fiancheggiatori del terrorismo che a più riprese avevano chiesto una tregua (per poter permettere ai loro protetti di mettersi al sicuro).
Centosessanta terroristi sono stati arrestati e la maggior parte di loro é già apparsa di fronte ai magistrati militari speciali per venire giudicata per direttissima per cospirazione e banda armata. Molti arsenali di armi automatiche, munizioni, esplosivi e detonatori sono stati sequestrati, insieme a tre autobombe bloccate smantellate fuori dalla città.
Lo scontro coi terroristi takfiri é scoppiato in seguito all'operazione che ha portato all'arresto del Grande Vecchio della destabilizzazione wahabita in Libano, il famigerato Ahmed Salim Mikati.
Centosessanta terroristi sono stati arrestati e la maggior parte di loro é già apparsa di fronte ai magistrati militari speciali per venire giudicata per direttissima per cospirazione e banda armata. Molti arsenali di armi automatiche, munizioni, esplosivi e detonatori sono stati sequestrati, insieme a tre autobombe bloccate smantellate fuori dalla città.
Lo scontro coi terroristi takfiri é scoppiato in seguito all'operazione che ha portato all'arresto del Grande Vecchio della destabilizzazione wahabita in Libano, il famigerato Ahmed Salim Mikati.
Jihad Islamica Palestinese: "Ci dedichiamo completamente alla Resistenza per la liberazione completa della Palestina!"
"Diciannove anni fa l'occupazione sionista pensava, con l'assassinio di Fathi Sheqaqi, di porre fine al nostro percorso sul Sentiero della Resistenza, ma essa non aveva calcolato che quel crimine, come tutti quelli che seguirono, dagli assassinii alla costante giudaizzazione, dagli arresti alle torture non potranno mai piegare la volontà indomita del nostro popolo".
Con queste chiare, piane e dure parole l'Organizzazione per la Jihad Islamica in Palestina ha solennizzato il 19esimo anniversario dell'uccisione del proprio fondatore Fathi Sheqaqi, ribadendo la propria intenzione a proseguire sulla strada della Resistenza contrastando in ogni maniera i tentativi sionisti di cancellare l'identità spirituale e culturale della Palestina e dei suoi abitanti.
La Jihad Islamica riafferma la sua apertura a un progetto di unità nazionale che coinvolga tutte le fazioni dello spettro politico palestinese purché esse non si abbassino ad accettare l'occupazione sionista e mantengano chiara e netta la prospettiva della lotta a tutti i livelli.
Il movimento ha anche ammonito il regime ebraico dal poter pensare di violare impunemente i termini di tregua siglati in Egitto lo scorso agosto.
Con queste chiare, piane e dure parole l'Organizzazione per la Jihad Islamica in Palestina ha solennizzato il 19esimo anniversario dell'uccisione del proprio fondatore Fathi Sheqaqi, ribadendo la propria intenzione a proseguire sulla strada della Resistenza contrastando in ogni maniera i tentativi sionisti di cancellare l'identità spirituale e culturale della Palestina e dei suoi abitanti.
La Jihad Islamica riafferma la sua apertura a un progetto di unità nazionale che coinvolga tutte le fazioni dello spettro politico palestinese purché esse non si abbassino ad accettare l'occupazione sionista e mantengano chiara e netta la prospettiva della lotta a tutti i livelli.
Il movimento ha anche ammonito il regime ebraico dal poter pensare di violare impunemente i termini di tregua siglati in Egitto lo scorso agosto.
Etichette:
Ammonimento,
Anniversario,
Assassinio,
Comunicato,
Fathi Sheqaqi,
Jihad Islamica,
Occupazione,
Palestina,
Regime ebraico,
Resistenza
lunedì 27 ottobre 2014
Cellula terroristica finanziata dagli emirati del Golfo sgominata nella capitale irakena!!
L'antiterrorismo irakena ha annunciato il successo di una operazione che ha portato a neutralizzare una cellula 'dormiente' di militanti che progettavano assasinii "ad altissimo livello" nella comunità politica, militare e giornalistica del paese.
Gli arrestati abitavano tutti lussuose stanze e appartamenti in hotel e residence di Saadoun street, nella capitale Bagdad e avevano a disposizioni vasti fondi per reclutare intermediari, acquistare armi ed esplosivi e facilitare ogni fase dei loro piani di destabilizzazione.
Samir Shuwali, portavoce dell'antiterrorismo, non ha aggiunto dettagli sull'identità dei terroristi, aggiungendo però che essi godevano di "sostegni e finanziamenti esteri". Il parlamentar Hakim al-Zameli, commentando la notizia, ha invitato a moltiplicare il numero delle telecamere di sorveglianza a Bagdad e a stringere le maglie della sicurezza per bloccare altre cellule terroriste prima che possano entrare in azione.
Gli arrestati abitavano tutti lussuose stanze e appartamenti in hotel e residence di Saadoun street, nella capitale Bagdad e avevano a disposizioni vasti fondi per reclutare intermediari, acquistare armi ed esplosivi e facilitare ogni fase dei loro piani di destabilizzazione.
Samir Shuwali, portavoce dell'antiterrorismo, non ha aggiunto dettagli sull'identità dei terroristi, aggiungendo però che essi godevano di "sostegni e finanziamenti esteri". Il parlamentar Hakim al-Zameli, commentando la notizia, ha invitato a moltiplicare il numero delle telecamere di sorveglianza a Bagdad e a stringere le maglie della sicurezza per bloccare altre cellule terroriste prima che possano entrare in azione.
Etichette:
antiterrorismo,
Arresti,
Bagdad,
Cellula dormiente,
Esposivi,
Finanziamenti,
Hakim a-Zameli,
ISIS,
Saadoun Street,
Sleeper Cell
A Deir Ezzour l'intera Isola di Sakr ormai in mano alla 104esima Brigata! Takfiri in rotta!!
La spinta offensiva della 104esima Brigata della Guardia Repubblicana sull'Isola di Sakr, nella città di Deir Ezzour ha sloggiato i takfiri dell'ISIS da quasi tutte le loro posizioni, le forze siriane sono pronte ad attraversare il Ponte di Anafat e sbucare alle spalle di quei terroristi che, cocciutamente, hanno cercato di attaccare nella direzione opposta verso le zone di Al-Sina e del Centro Industriale, validamente difesi da altre unità dell'Esercito.
Nel corso delle ultime 24 ore almeno 17 terroristi dell'ISIS sarebbero stati eliminati, tra di essi un comandante di alto livello che aveva su di sì documenti turchi, prova ulteriore dei collegamenti tra il Governo di Erdogan e il Daash.
Altri terroristi sono stati identificati rispettivamente coi nomi di: Mohammad Abu Massrab, Khaled Dahaam, ‘Abeeda Al-Qassim, Musa’ab Abdel-Hadi, Abdel-Mana’am Ibrahim, Kamaal Mohammad Taha, Nabil Firaas, Ahmad Al-Hafezh, Saajid Kaamal, Kamaal Nazeem, Harash Younis, ‘Abdel-Malik Hamza, Mazaahim Fayad, Hazim Al-Shawa, Hisham Seif-aldeen, Mohammad Farouq, Khaled Al-Shawi, Shadi Dakheel, Sa’ad Al-Khateeb, Nasser Al-Jasseem, Yasser Al-Fandi.
Nel corso delle ultime 24 ore almeno 17 terroristi dell'ISIS sarebbero stati eliminati, tra di essi un comandante di alto livello che aveva su di sì documenti turchi, prova ulteriore dei collegamenti tra il Governo di Erdogan e il Daash.
Altri terroristi sono stati identificati rispettivamente coi nomi di: Mohammad Abu Massrab, Khaled Dahaam, ‘Abeeda Al-Qassim, Musa’ab Abdel-Hadi, Abdel-Mana’am Ibrahim, Kamaal Mohammad Taha, Nabil Firaas, Ahmad Al-Hafezh, Saajid Kaamal, Kamaal Nazeem, Harash Younis, ‘Abdel-Malik Hamza, Mazaahim Fayad, Hazim Al-Shawa, Hisham Seif-aldeen, Mohammad Farouq, Khaled Al-Shawi, Shadi Dakheel, Sa’ad Al-Khateeb, Nasser Al-Jasseem, Yasser Al-Fandi.
Terza autobomba disinnescata dall'Esercito Libanese, evitate stragi orrende progettate dai wahabiti!!!
Queste foto che vedete testimoniano i sequestri di armi, granate, esplosivi e materiale propagandistico takfiro rinvenuto dalle forze dell'Armee Libanaise durante le perquisizioni e i raid nei covi di Bab al-Tabaneh, miserabile 'slum' sunnita della città di Tripoli Siriaca; si vede la minacciosa prevalenza di vessilli dell'ISIS, segno che molti terroristi, finora affiliati al Fronte Al-Nusra o al Fronte Islamico, avevano iniziato a 'migrare' verso le bandiere del cosiddetto 'califfato'. Questo dimostra come, al contrario delle fantasie ipocrite di Obama e soci NON ESISTANO 'oppositori moderati' ad Assad, ma la totalità degli armati accorsi a combattere contro la Siria e i Siriani siano MERCENARI, capaci di spostarsi di volta in volta sotto le insegne di chi paga meglio.
Abbiamo notizia che, dopo le due auto esplosive bloccate e disinnescate a Bhannine/Akkar, una terza sia stata bloccata e similmente disattivata dagli artificieri dell'Armee, sempre nei dintorni della metropoli settentrionale. Tre bombe da oltre 100 kg di esplosivo, se strategicamente collocate, avrebbero potuto fare centinaia e centinaia di vittime e creare l'atmosfera di panico e confusione ideale per una massiccia incursione terroristica da oltreconfine, magari nella zona di Arsal, già teatro di simili eventi.
Abbiamo notizia che, dopo le due auto esplosive bloccate e disinnescate a Bhannine/Akkar, una terza sia stata bloccata e similmente disattivata dagli artificieri dell'Armee, sempre nei dintorni della metropoli settentrionale. Tre bombe da oltre 100 kg di esplosivo, se strategicamente collocate, avrebbero potuto fare centinaia e centinaia di vittime e creare l'atmosfera di panico e confusione ideale per una massiccia incursione terroristica da oltreconfine, magari nella zona di Arsal, già teatro di simili eventi.
Incalzati e sconfitti, gli sciacalli dell'ISIS usano di nuovo gas tossici nell'Anbar!!
Ancora armi chimiche, la più disumana e vigliacca delle rappresaglie, usate dall'ISIS per tentare di invertire il trend di sconfitte che sta incalzando da diverse settimane gli uomini dell'autonominato 'califfo'; l'ultimo attacco con gas é stato lanciato nella provincia occidentale dell'Anbar dove da diverso tempo le forze regolari di Bagdad tengono sotto pressione i wahabiti e li cacciano da posizioni che avevano occupato per settimane o per mesi.
Ormai però l'effetto sorpresa di quest'arma é svanito e, grazie a tempestive contromisure, sia gli uomini dell'Esercito che i residenti civili della zona colpita sono riusciti a mettersi in salvo, aiutati dalle caratteristiche dell'aggressivo usato (gas di cloro) che, essendo più pesante dell'aria, non si spande facilmente in assenza di forti venti.
Grazie all'imperizia degli utilizzatori, inoltre, diverse granate caricate a cloro non sono esplose all'impatto, limitando ulteriormente l'efficienza dell'attacco. Fortunatamente, quindi, non si sono registrati morti o feriti in conseguenza di questo grave atto, che tuttavia conferma come gli uomini del Daash non abbiano scrupoli od obiezioni morali a utilizzare anche le armi più orrende per i loro scopi.
Ormai però l'effetto sorpresa di quest'arma é svanito e, grazie a tempestive contromisure, sia gli uomini dell'Esercito che i residenti civili della zona colpita sono riusciti a mettersi in salvo, aiutati dalle caratteristiche dell'aggressivo usato (gas di cloro) che, essendo più pesante dell'aria, non si spande facilmente in assenza di forti venti.
Grazie all'imperizia degli utilizzatori, inoltre, diverse granate caricate a cloro non sono esplose all'impatto, limitando ulteriormente l'efficienza dell'attacco. Fortunatamente, quindi, non si sono registrati morti o feriti in conseguenza di questo grave atto, che tuttavia conferma come gli uomini del Daash non abbiano scrupoli od obiezioni morali a utilizzare anche le armi più orrende per i loro scopi.
Etichette:
Anbar,
Armi chimiche,
Cloro,
Daash,
Esercito Irakeno,
Irak,
ISIS,
Takfiri,
Terroristi,
Wahabiti
A Torino si sbraita sugli autobus per soli Rom, in Cisgiordania il razzismo sionista impone quelli per soli Palestinesi!!
Nel capoluogo piemontese é esplosa la polemica riguardo la possibilità, per dare un taglio ad aggressioni, scippi e rapine ai danni di cittadini italiani su una linea di autobus suburbani (che ha la sfortuna di passare vicino a un 'campo nomadi' coccolato e voluto da disgraziati amministratori) di istituire corse 'speciali' riservate ai residenti del campo stesso, che così se voglioni aggredire o scippare qualcuno dovranno per forza inquadrare come obiettivo qualche loro vicino di camper o di baracca.
Apriti Cielo!! Con tutta l'asineria buonista e politically correct forze politiche di centro sinistra, sindacati, ANPI e via dicendo sono insorti contro questo prospettato episodio di "razzismo", anzi, di "apartheid" (cosa importano i cittadini italiani? "Quando sei a Roma fai come i Rom!" é lo slogan imperante in municipio e nelle stanze del potere della capitale...), guidate ovviamente dai redattori degli stracci a Sei Punte noti come "La Repubblica" e "La Stampa"...
Bene! Bravi! Bis!! Aspettiamo al varco queste forze politiche e queste testate giornalistiche a commentare con altrettanto indignato orrore l'introduzione, da parte del regime razzista di Tel Aviv, l'introduzione nella Cisgiordania Occupata di linee di trasporto pubblico separate tra Ebrei invasori e legittimi abitanti della Terra di Palestina.
Ma chissà come mai pensiamo che dalle loro lautamente retribuite poltrone di Consiglio Comunale e scrivanie di redattori principescamente retribuiti dai loro padroni Elkann e DeBenedetti politici e giornalisti "italiani" che amano i Rom ma odiano i loro concittadini, non esprimeranno lo stesso sdegno e la stessa riprovazione...
Apriti Cielo!! Con tutta l'asineria buonista e politically correct forze politiche di centro sinistra, sindacati, ANPI e via dicendo sono insorti contro questo prospettato episodio di "razzismo", anzi, di "apartheid" (cosa importano i cittadini italiani? "Quando sei a Roma fai come i Rom!" é lo slogan imperante in municipio e nelle stanze del potere della capitale...), guidate ovviamente dai redattori degli stracci a Sei Punte noti come "La Repubblica" e "La Stampa"...
Bene! Bravi! Bis!! Aspettiamo al varco queste forze politiche e queste testate giornalistiche a commentare con altrettanto indignato orrore l'introduzione, da parte del regime razzista di Tel Aviv, l'introduzione nella Cisgiordania Occupata di linee di trasporto pubblico separate tra Ebrei invasori e legittimi abitanti della Terra di Palestina.
Ma chissà come mai pensiamo che dalle loro lautamente retribuite poltrone di Consiglio Comunale e scrivanie di redattori principescamente retribuiti dai loro padroni Elkann e DeBenedetti politici e giornalisti "italiani" che amano i Rom ma odiano i loro concittadini, non esprimeranno lo stesso sdegno e la stessa riprovazione...
Etichette:
Apartheid,
Autobus,
Borgaro,
Cisgiordania,
Corse separate,
De Benedetti,
Ebrei,
Elkann,
La Repubblica,
La Stampa,
Razzismo,
Rom,
Sionisti,
Torino,
Zingari
Il Ministro Chan Wanquan: "Vogliamo una più stretta cooperazione militare con l'Iran."
La Cina vuole sviluppare forti legami militari con l'Iran, ha detto il ministro della Difesa cinese Chang Vankuan durante una visita del comandante della Marina iraniana che conferma i buoni rapporti diplomatici tra Teheran e Beijing. Prova di questo è che i due paesi vogliono cooperare contro il predominio marittimo degli Stati Uniti nella regione Asia-Pacifico.
Il ministro della Difesa cinese Wanquan, ha detto il comandante dell'IRIN Ammiraglio Sayyari:"[...] vuole sviluppare una cooperazione pragmatica e costante con lo sviluppo dei legami tra le due forze armate." E ha aggiunto: "[...] le nostre flotte negli ultimi anni hanno sviluppato una buona cooperazione con visite reciproche di personale tecnico, così come in altri campi ".
L'agenzia di stampa cinese Xinhua ha citato Wanquan che ha dichiarato:"Lo scambio tra le nostre due marine è stato fruttuoso, e le nostre navi da guerra hanno completato con successo visite reciproche."
A settembre per la prima volta nella storia, due navi da guerra cinesi hanno attraccato nel porto iraniano di Bandar Abbas a prendere parte a esercitazioni militari congiunte.
"L'Iran attribuisce grande importanza alle sue relazioni con la Cina ed è pronta a rafforzare la cooperazione militare bilaterale, in particolare nell'ambito navale", ha detto l'ammiraglio Sayyari.
Il rafforzamento della cooperazione militare tra l'Iran e la Cina, con l'obiettivo di rafforzare la capacità militare dell'Iran è, secondo gli analisti, il modo in cui la Cina vuole espandere la sua influenza al di là della sfera est asiatica.
"L'arrivo di navi da guerra iraniane nei porti della Repubblica Popolare riflette la concreta cooperazione militare sino-iraniana e la Repubblica Islamica é di gran lunga il soggetto che la Cina riconosce preferenzialmente come partner militare navale. La cooperazione tra i due paesi prima degli ultimi anni é stata abbastanza nascosta, ma ha origine fin dagli anni '80 quando la Cina venne incontro alle richieste iraniane di armi per combattere l'Irak di Saddam Hussein", ha detto Christian Le Mier, esperto dell'International Institute for Strategic Studies.
Il Quotidiano di Liberazione del Popolo cinese, indipendentemente dalla riunione, ha pubblicato un rapporto che descrive come l'Ammiraglio Sayyari avrebbe partecipato a una conferenza sulle capacità tecniche della Marina cinese e visitato diversi sottomarini e navi da guerra.
La Cina è uno dei più grandi acquirenti di petrolio iraniano nonostante le sanzioni imposte contro l'Iran dall'Occidente. La Cina acquista il 57,2% del greggio iraniano, mentre il gas iraniano costituisce il 10 per cento delle forniture totali di gas della Cina.
Il ministro della Difesa cinese Wanquan, ha detto il comandante dell'IRIN Ammiraglio Sayyari:"[...] vuole sviluppare una cooperazione pragmatica e costante con lo sviluppo dei legami tra le due forze armate." E ha aggiunto: "[...] le nostre flotte negli ultimi anni hanno sviluppato una buona cooperazione con visite reciproche di personale tecnico, così come in altri campi ".
L'agenzia di stampa cinese Xinhua ha citato Wanquan che ha dichiarato:"Lo scambio tra le nostre due marine è stato fruttuoso, e le nostre navi da guerra hanno completato con successo visite reciproche."
A settembre per la prima volta nella storia, due navi da guerra cinesi hanno attraccato nel porto iraniano di Bandar Abbas a prendere parte a esercitazioni militari congiunte.
"L'Iran attribuisce grande importanza alle sue relazioni con la Cina ed è pronta a rafforzare la cooperazione militare bilaterale, in particolare nell'ambito navale", ha detto l'ammiraglio Sayyari.
Il rafforzamento della cooperazione militare tra l'Iran e la Cina, con l'obiettivo di rafforzare la capacità militare dell'Iran è, secondo gli analisti, il modo in cui la Cina vuole espandere la sua influenza al di là della sfera est asiatica.
"L'arrivo di navi da guerra iraniane nei porti della Repubblica Popolare riflette la concreta cooperazione militare sino-iraniana e la Repubblica Islamica é di gran lunga il soggetto che la Cina riconosce preferenzialmente come partner militare navale. La cooperazione tra i due paesi prima degli ultimi anni é stata abbastanza nascosta, ma ha origine fin dagli anni '80 quando la Cina venne incontro alle richieste iraniane di armi per combattere l'Irak di Saddam Hussein", ha detto Christian Le Mier, esperto dell'International Institute for Strategic Studies.
Il Quotidiano di Liberazione del Popolo cinese, indipendentemente dalla riunione, ha pubblicato un rapporto che descrive come l'Ammiraglio Sayyari avrebbe partecipato a una conferenza sulle capacità tecniche della Marina cinese e visitato diversi sottomarini e navi da guerra.
La Cina è uno dei più grandi acquirenti di petrolio iraniano nonostante le sanzioni imposte contro l'Iran dall'Occidente. La Cina acquista il 57,2% del greggio iraniano, mentre il gas iraniano costituisce il 10 per cento delle forniture totali di gas della Cina.
domenica 26 ottobre 2014
Due autobombe pronte all'uso bloccate e disattivate dall'Esercito Libanese nei dintorni di Tripoli Siriaca!!
Due automobili cariche ognuna di oltre un quintale di esplosivo sono state bloccate e smantellate dall'Esercito Libanese a Bhannine, vicino ad Akkar, nei dintorni di Tripoli Siriaca.
Le due autobombe avrebbero potuto fare centinaia di morti e feriti e precipitare nuovamente nel terrore il Paese dei Cedri; evidentemente erano gli strumenti che Ahmed Salim Mikati e Khaled al-Daher intendevano usare per il loro 'grande attacco' che avrebbe dovuto essere seguito da una insurrezione generalizzata degli estremisti wahabiti di Tripoli e da una 'invasione' del Libano da parte di bande terroriste ancora presenti oltre la frontiera con la Siria.
Per fortuna questo diabolico piano é stato sventato e le cellule e gli arsenali terroristici di Tripoli Siriaca stanno venendo smantellati a uno ad uno.
Le due autobombe avrebbero potuto fare centinaia di morti e feriti e precipitare nuovamente nel terrore il Paese dei Cedri; evidentemente erano gli strumenti che Ahmed Salim Mikati e Khaled al-Daher intendevano usare per il loro 'grande attacco' che avrebbe dovuto essere seguito da una insurrezione generalizzata degli estremisti wahabiti di Tripoli e da una 'invasione' del Libano da parte di bande terroriste ancora presenti oltre la frontiera con la Siria.
Per fortuna questo diabolico piano é stato sventato e le cellule e gli arsenali terroristici di Tripoli Siriaca stanno venendo smantellati a uno ad uno.
Etichette:
Armee Libanaise,
Autobombe,
Khaled al,
Libano,
Paese dei Cedri,
Supermarket Al-Walid,
Takfiri,
Terroristi,
Tripoli Siriaca,
Wahabiti
Vigliacchi come sempre, i Takfiri sconfitti sul campo si vendicano con le autobombe!!
Otto cittadini sciiti irakeni che stavano rispondendo alla chiamata alle armi contro l'ISIS sono rimasti dilaniati dall'esplosione di una autobomba nelvillaggio di Taji, a 20 Km dalla capitale Bagdad.
In ritirata su tutti i fronti, i tagliagole del Daash non riescono a 'far sentire' la loro presenza se non con atti di terrore suicida velleitari e isolati come questo.
Uccidere Sciiti, proprio alla vigilia dell'Ashoura, importantissima ricorrenza che nel mese di Muharram ricorda il sacrificio della Battaglia di Karbala, è veramente un modo per garantire che ancora più volontari andranno a infoltire le schiere delle milizie ausiliarie come l'Esercito del Mahdi, la Brigata Badr e l'Hezbollah Irakeno.
In ritirata su tutti i fronti, i tagliagole del Daash non riescono a 'far sentire' la loro presenza se non con atti di terrore suicida velleitari e isolati come questo.
Uccidere Sciiti, proprio alla vigilia dell'Ashoura, importantissima ricorrenza che nel mese di Muharram ricorda il sacrificio della Battaglia di Karbala, è veramente un modo per garantire che ancora più volontari andranno a infoltire le schiere delle milizie ausiliarie come l'Esercito del Mahdi, la Brigata Badr e l'Hezbollah Irakeno.
L'Armee Libanaise dà l'assalto alle roccaforti takfire a Tripoli Siriaca!
Ingenti forze dell'Esercito Libanese si sono schierate nel quartiere di Al-Zahriyeh, a Tripoli Siriaca dove, in una serie di raid e perquisizioni "ingentissime quantità di armi, munizioni ed esplosivi" sono state sequestrate.
Molti individui legati a organizzazioni sovversive wahabite sono stati arrestati e consegnati alle autorità giudiziarie. Noi di Palaestina Felix salutiamo queste azioni dell'Armee e la nuova determinazione delle autorità libanesi ad affrontare di petto il problema dell'estremismo sunnita, troppo a lungo lasciato incancrenire per timore di risvegliare odi settari.
La rivelazione del coinvolgimento di un parlamentare del '14 Marzo' a fianco delle organizzazioni takfire deve togliere ogni dubbio su quali siano le forze patriottiche su cui fare conto per preservare libertà e autonomia del Paese dei Cedri e quali invece i partiti e le coalizioni asservite a diktat stranieri.
Molti individui legati a organizzazioni sovversive wahabite sono stati arrestati e consegnati alle autorità giudiziarie. Noi di Palaestina Felix salutiamo queste azioni dell'Armee e la nuova determinazione delle autorità libanesi ad affrontare di petto il problema dell'estremismo sunnita, troppo a lungo lasciato incancrenire per timore di risvegliare odi settari.
La rivelazione del coinvolgimento di un parlamentare del '14 Marzo' a fianco delle organizzazioni takfire deve togliere ogni dubbio su quali siano le forze patriottiche su cui fare conto per preservare libertà e autonomia del Paese dei Cedri e quali invece i partiti e le coalizioni asservite a diktat stranieri.
Etichette:
Alleanza 14 marzo,
Armee Libanaise,
Khaled al-Daher,
Libano,
Paese dei Cedri,
Takfiri,
Terroristi,
Tripoli Siriaca,
Wahabiti
Mahmoud Zahar a Beirut per riparare la reputazione danneggiata di Hamas presso la dirigenza iraniana!!
Le ripercussioni dell'ultima aggressione militare sionista contro Gaza sembrano aver distrutto qualunque residua speranza dei dirigenti di Hamas rimasti 'ipnotizzati' dalle sirene neo-ottomane e qatariote sulla effettiva possibilità di sostituire il sostegno dell'Iran con quello di Turchia e Qatar: se Teheran ha fornito dal 1991 al 2010 somme di denaro sempre crescenti al Movimento musulmano di Resistenza fino ad arrivare ai 250 milioni di $ annui, Ankara e Doha, che nei momenti 'facili' avevano largheggiato in promesse, appena hanno sentito l'odore del napalm e della polvere da sparo si sono letteramente volatilizzate.
Ancora una volta é toccato a Mahmoud Zahar, fondatore e leader storico del Movimento, volare a Beirut per cercare di rattoppare la sbrindellata credibilità di Hamas presso i dirigenti della Repubblica Islamica, che negli ultimi anni avevano iniziato a favorire maggiormente la Jihad Islamica Palestinese e i Comitati Popolari di Resistenza nei loro emolumenti e nel loro trasferimento di armi, tecnologie e know-how tecnico-tattico.
Persino quella che era diventata l'ala filo-qatariota ha benedetto la missione di Zahar, Moussa Abu Marzouk (che noi da queste pagine abbiamo chiamato -e ne siamo fieri- 'traditore' e 'voltagabbana') ha dichiarato che "Senza l'Iran non sarebbe stato possibie portare avanti l'Operazione Al-Asf Al-Maakoul'. Le mosse conciliatorie verso l'Iran seguono quelle già fatte verso l'Egitto del Presidente Al-Sisi, delle quali abbiamo già dato notizia.
Ahmed Youssef, dell'Ufficio Politico di Hamas, ha smentito che l'assenza dell'Iran dalla cosiddetta 'Conferenza per la Ricostruzione di Gaza' abbia molta importanza. "Che Teheran partecipasse non era necessario, visto che, come in passato, ci ha garantito il suo sostegno e il suo contributo per le operazioni di ricostruzione e della parola dell'Iran ci si può sempre fidare".
Esatto, caro Youssef! Vedi che importanza ha, specialmente nell'ambiente Mediorientale, una reputazione specchiata e una parola su cui nessuno possa sollevare dubbi?
Ancora una volta é toccato a Mahmoud Zahar, fondatore e leader storico del Movimento, volare a Beirut per cercare di rattoppare la sbrindellata credibilità di Hamas presso i dirigenti della Repubblica Islamica, che negli ultimi anni avevano iniziato a favorire maggiormente la Jihad Islamica Palestinese e i Comitati Popolari di Resistenza nei loro emolumenti e nel loro trasferimento di armi, tecnologie e know-how tecnico-tattico.
Persino quella che era diventata l'ala filo-qatariota ha benedetto la missione di Zahar, Moussa Abu Marzouk (che noi da queste pagine abbiamo chiamato -e ne siamo fieri- 'traditore' e 'voltagabbana') ha dichiarato che "Senza l'Iran non sarebbe stato possibie portare avanti l'Operazione Al-Asf Al-Maakoul'. Le mosse conciliatorie verso l'Iran seguono quelle già fatte verso l'Egitto del Presidente Al-Sisi, delle quali abbiamo già dato notizia.
Ahmed Youssef, dell'Ufficio Politico di Hamas, ha smentito che l'assenza dell'Iran dalla cosiddetta 'Conferenza per la Ricostruzione di Gaza' abbia molta importanza. "Che Teheran partecipasse non era necessario, visto che, come in passato, ci ha garantito il suo sostegno e il suo contributo per le operazioni di ricostruzione e della parola dell'Iran ci si può sempre fidare".
Esatto, caro Youssef! Vedi che importanza ha, specialmente nell'ambiente Mediorientale, una reputazione specchiata e una parola su cui nessuno possa sollevare dubbi?
Etichette:
Ahmed Youssef,
Ankara,
Asse della Resistenza,
Beirut,
Colloqui,
Doha,
Hamas,
Iran,
Mahmoud Zahar,
Moussa Abu Marzouk,
Qatar,
Repubblica Islamica,
Teheran,
Turchia
Proseguono la battaglia per la zona a Nord di Aleppo e per la città di Deir Ezzour! Aggiornamenti e dettagli!!
"Doppia razione" di aggiornamenti dai vari fronti su cui, in Siria, le forze governative combattono una sempre più vittoriosa battaglia contro gli invasori terroristi finanziati da Usa, NATO, Qatar e Arabia Saudita; ad Aleppo le truppe di Assad hanno sfondato il fronte e si stanno avvicinando sempre più rapidamente ad 'Anadaan' (verificare QUI la sua posizione), marciando verso il collegamento con le posizioni sciite di Al-Zahraa e Nubbal.
Altri scontri sono stati registrati nelle località di Kafr Hamraa, Al-Zurba, Al-Wudhayhi, Kafr Daa’el, Bi-Shantara, Khaan Al-‘Asal e Tal Qurraah e tutti si sono conclusi con la fuga, la resa o la totale distruzione dei gruppi armati wahabiti. Il piano americano di trasformare Aleppo (o il suo hinterland) nell'hub di una qualche entità anti-nazionale opposta al Governo di Damasco é ormai del tutto tramontato.
A Deir Ezzour invece una nuova spinta offensiva voluta dal Generale druso Issam Zahr Eddine ha portato alla eliminazione di circa 55-60 terroristi dell'ISIS; nella battaglia per la città la mossa di demolire il ponte Siyassa, per quanto dispendiosa e sofferta, ha rappresentato il punto di svolta.
Altri scontri sono stati registrati nelle località di Kafr Hamraa, Al-Zurba, Al-Wudhayhi, Kafr Daa’el, Bi-Shantara, Khaan Al-‘Asal e Tal Qurraah e tutti si sono conclusi con la fuga, la resa o la totale distruzione dei gruppi armati wahabiti. Il piano americano di trasformare Aleppo (o il suo hinterland) nell'hub di una qualche entità anti-nazionale opposta al Governo di Damasco é ormai del tutto tramontato.
A Deir Ezzour invece una nuova spinta offensiva voluta dal Generale druso Issam Zahr Eddine ha portato alla eliminazione di circa 55-60 terroristi dell'ISIS; nella battaglia per la città la mossa di demolire il ponte Siyassa, per quanto dispendiosa e sofferta, ha rappresentato il punto di svolta.
Iscriviti a:
Post (Atom)