Sullo sconcio foglio sionista di De Benedetti, una volta rispettabile quotidiano progressista, ci eravamo abituati a leggere ogni sorta di sozzure: dai deliri del cretino Guido Rampoldi sulle "donne afghane che ci chiedono di occupare il loro paese" a
gli schizzi di fango di Marco Pasqua verso la professoressa Barbara Albertoni, accusata di 'antisemitismo' per non giustificare la persecuzione sionista dei Palestinesi, fino a
Fabio Scuto che chiama 'civili' i miliziani ebrei degli insediamenti illegali. Si sa che nelle redazioni dei media filosionisti il regime ebraico é come il Vitello d'Oro e il tintinnante richiamo della lobby a sei punte é come la voce di "Colei che deve essere obbedita", quindi, tolto il tempo necessario a denunciare e stigmatizzare queste schifezze, non ce ne interessiamo poi più di tanto.
Eppure ieri
abbiamo posato i nostri occhi increduli su un "pezzo" (non vogliamo dire di che cosa) talmente delirante, scombinato, assurdo, improponibile da risultare letteralmente sconvolgente; una lunga tiritera razzista che cercava di tenere insieme germanofobia, filosionismo, revisionismo storico della peggior specie e censura televisiva, tutto, ovviamente, nella rivoltante e dolciastra salsa "pseudobuonista" che ha appestato e infettato le pagine del tabloid fondato da Eugenio Scalfari almeno da quando De Benedetti é riuscito a metterci le mani sopra.
Ma cosa ha scatenato la discutibile vena creativa del 'reporter' (usiamo questa parola con ironia) Andrea Tarquini? Semplice, un regista tedesco (Nico Hoffman) si é "permesso" di produrre uno sceneggiato televisivo sulla Seconda Guerra Mondiale rispondente, una volta tanto, alla verità storica e non alla propaganda angloamericana, raccontando di come, silurando un trasporto carico di migliaia di prigionieri di guerra (la maggioranza italiani, tra cui un prozio di chi scrive) unità da guerra tedesche e della Francia di Vichy siano accorse al salvataggio dei naufraghi, mentre i "buoni" alleati bombardarono e mitragliarono i soccorritori, condannando centinaia di naufraghi alla morte.
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Sopravvissuti italiani del "Laconia", chi li salvò? Non gli Inglesi, non gli Americani, tantomeno i 'poveri Polacchi'! |
L'episodio, noto a chi abbia un po' di interesse alle vicende navali del Secondo conflitto mondiale, é quello del piroscafo "Laconia", comandato da ufficiali inglesi e sul quale polacchi passati al servizio di Londra non esitarono ad abbandonare migliaia di ex-soldati italiani catturati in Nordafrica in balia del naufragio piuttosto che rischiare la pelle andando ad aprire i boccaporti con la nave che affondava. Apriti cielo per il 'reporter' Tarquini che scrive:
"Raffigurazione quest'ultima, del polacco cattivo, particolarmente ingiuriosa se si ricorda che nessun altro paese soffrì quanto Polonia e Urss dell'aggressione e dell'occupazione nazista". Poco importa a Tarquini che qui non si parli dei polacchi che hanno sofferto l'occupazione, ma dei topi di fogna che scelsero di imbarcarsi sulle scialuppe mentre migliaia di Italiani, nelle stive, cercavano disperatamente di aprirsi una via di scampo; l'improponibile paragone di 'Repubblica' fa la stessa figura di un eventuale tentativo di giustificare i crimini di guerra fascisti in Jugoslavia ricordando le vittime di Marzabotto o delle Fosse Ardeatine!
Particolarmente ridicola la frase in cui Tarquini cerca di sminuire il grande gesto umanitario del Capitano Werner Hartenstein (che in barba alle convenzioni di guerra diede ordine di lanciare SOS in chiaro vedendo le centinaia di P.O.W. che uscivano dal ventre del piroscafo colpito) chiamando in causa -Hasbara docet- l'onnipresente narrativa olocaustica che non può mai mancare:
"gli U-Boot tedeschi nel secondo conflitto mondiale: siluravano e affondavano anche le navi-ospedale o i piroscafi che portavano bambini ebrei di tutta Europa in salvo in Usa e Canada", ma cosa toglie questo al gesto di Hartenstein? Niente! Anche se fosse provato che lui stesso abbia 'affondato bambini ebrei' (chissà perché poi proprio ebrei? Si vede che alla redazione di De Benedetti vengono valutati più 'preziosi' dei bambini normali...), pure la sua decisione di soccorrere i naufraghi del Laconia resterebbe un gesto esemplare, uno dei rari casi, in un conflitto segnato da eccessi, crudeltà e crimini (da TUTTE le parti, lo si ricordi bene), in cui l'Uomo si é ricordato di non essere una belva.
Letteralmente da risate a crepapelle altre righe di tarquini che, equilibrista senza senso dell'equilibrio, tenta azzardati paragoni tra i telefilm "rei" di non rispettare la vulgata yankee-sionista sulla WW2 e l'attuale atteggiamento della Germania verso gli stati 'Pigs' responsabili di aver trascinato l'Europa nell'attuale conundrum monetario e debitorio:
"che succede in Germania? Il paese che vuole guidare l'UE secondo le sue idee di economia ben funzionante, e che spesso mostra sensibilità non eccessiva per i problemi economici e politici dei partner europei sembra cedere alla tentazione di scrivere nei serial telefilm la Storia o la Memoria della seconda guerra mondiale", e ancora
"Nico Hofmann non si lascia impressionare dalle critiche, anzi le respinge parlando con Bild, il quotidiano popolare più letto d'Europa, lo stesso che insulta i greci ogni giorno tacendo sui debiti per danni e crimini di guerra per miliardi che, anche secondo quotidiani conservatori tedeschi di qualità, la Germania deve ancora alla Grecia...".
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Più professionale, equilibrato e umano di tutti gli Andrea Tarquini del mondo, un giornalista inglese così commenta il gesto di Hartenstein parlando della sua versione TV: "La Storia dimenticata di un Buon Tedesco", e non c'é veramente altro da aggiungere! |
Speriamo bene che Nico Hoffman non si faccia impressionare o intimidire da nessun pennivendolo filosionista, specialmente se rozzo, parossistico e privo dei requisiti minimi per esercitare la professione giornalistica come Andrea Tarquini.
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