I terroristi wahabiti che nei loro covi del Nord del Libano ancora tengono prigionieri dei militari di Beirut dopo gli intensi scontri che si sono ripetuti dallo scorso agosto in avanti sentono ormai che non hanno più nessuna speranza di trasformare le zone di Arsal e di Tripoli Siriaca nei "rifugi sicuri" che tanto farebbero comodo ai loro complici attivi in Siria e ai loro finanziatori in Arabia Saudita, Turchia e Qatar e per questo inviano messaggi minacciosi ai loro referenti politici nel Paese dei Cedri, i rappresentanti dell'Alleanza filosaudita, filoamericana, filosionista, compradora, antipatriottica e antinazionale del '14 Marzo'.
I terroristi accusano Saad Hariri, Samir Geagea e Walid Jumblatt di non aver 'fatto abbastanza' per dividere l'Armee Libanaise secondo linee etniche e settarie e di non aver impedito che il Governo del paese la scatenasse contro di loro infliggendo cocenti sconfitte e sostanziose perdite alle loro fila e per questo lanciano oscuri presagi di vendetta.
Nello sconnesso e ridicolo video i takfiri fumanti di rabbia accusano i loro (ex-?)alleati libanesi di "Aver lasciato che Hezbollah usasse l'Esercito libanese contro di noi", forse tralasciando di capire come l'Esercito Libanese sia determinato (anche per via della sua sempre più profonda integrazione e collaborazione con Hezbollah) a combattere qualunque forza occupante sul territorio nazionale, che sia sionista, takfira o altro.
Non sappiamo come reagirà l'Alleanza 14 Marzo ma fidiamo che l'accaduto serva come ulteriore prova che essa é sempre stata una forza contrari agli interessi nazionali libanesi e provochi un ulteriore emorragia di voti e consensi, specie dai partiti cristiano maroniti.
sabato 20 dicembre 2014
I terroristi takfiri in Libano ai ferri corti coi loro protettori politici, li minacciano via video!!
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PFLP-GC ed Esercito Siriano tornano in azione a Yarmouk contro i criminali di Al-Nusra!
Stamane, a Yarmouk, quartiere palestinese di Damasco, si é registrata l'uccisione di un civile da parte di elementi di Al-Nusra che cercano di rientrare nella zona; immediatamente si sono registrati nuovi scontri tra il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale (PFLP-GC), sostenuto dall'unità palestinese dell'Esercito Siriano e i takfiri legati ad Al-Qaeda.
Gli scontri a fuoco hanno coinvolto tutto il quartiere con colpi di arma da fuoco, di lanciarazzi, mortai e cannoni senza rinculo.
Secondo una fonte, i combattimenti sarebbero ancora in corso all'interno del quartiere, con un numero di esplosioni sentito dai villaggi vicini.
Yarmouk é stato liberato da presenze terroriste dopo lunghe e dure operazioni di combattimento, ma adesso elementi terroristi cercano di ritornarvi.
Gli scontri a fuoco hanno coinvolto tutto il quartiere con colpi di arma da fuoco, di lanciarazzi, mortai e cannoni senza rinculo.
Secondo una fonte, i combattimenti sarebbero ancora in corso all'interno del quartiere, con un numero di esplosioni sentito dai villaggi vicini.
Yarmouk é stato liberato da presenze terroriste dopo lunghe e dure operazioni di combattimento, ma adesso elementi terroristi cercano di ritornarvi.
Il Libano onora il martire umanitario iraniano intitolandogli autostrada tra Nabatieh e Beirut!!
Un tratto di autostrada di 45 chilometri di lunghezza tra Nabatieh e Beirut é stato intitolato dalle autorità libanesi alla memoria di Hassan Shateri, l'Ingegnere iraniano morto nel 2013 lungo la strada tra Damasco e Beirut, mentre supervisionava progetti di beneficienza e ricostruzione di infrastrutture nel Sud del Libano.
Mohammed Fathali, ambasciatore iraniano in Libano, al centro del palco delle autorità durante la cerimonia di consacrazione, ha ribadito che l'impegno della Repubblica Islamica verso il Paese dei Cedri non cesserà mai e che sempre più radicati, diversificati e profondi saranno i legami che uniranno Teheran a Beirut.
I residenti di Nabatieh sono particolarmente orgogliosi dell'intitolazione della nuova strada a Shateri, il cui compito in Libano era proprio quello di riparare ai moltissimi danni della guerra dell'estate 2006 scatenata dal regime sionista di occupazione: la vecchia arteria stradale era stata distrutta proprio dai bombardamenti di Tel Aviv.
Mohammed Fathali, ambasciatore iraniano in Libano, al centro del palco delle autorità durante la cerimonia di consacrazione, ha ribadito che l'impegno della Repubblica Islamica verso il Paese dei Cedri non cesserà mai e che sempre più radicati, diversificati e profondi saranno i legami che uniranno Teheran a Beirut.
I residenti di Nabatieh sono particolarmente orgogliosi dell'intitolazione della nuova strada a Shateri, il cui compito in Libano era proprio quello di riparare ai moltissimi danni della guerra dell'estate 2006 scatenata dal regime sionista di occupazione: la vecchia arteria stradale era stata distrutta proprio dai bombardamenti di Tel Aviv.
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Leader sunniti irakeni in visita in Iran chiedono a Teheran armi per difendersi dall'ISIS!!
In un interessantissimo sviluppo della situazione politico-militare irakena riportiamo sulla scorta di numerosi outlet mediatici mediorientali che una delegazione di alto livello di leader e capiclan sunniti della regione dell'Anbar sta pianificando i dettagli di un suo prossimo viaggio in Iran, dove chiederà ufficialmente alla Repubblica Islamica di dare armi avanzate ai loro combattenti per poter meglio affrontare la minaccia dei takfiri dell'ISIS.
Il sito-web Al-Nahreen ha citato le parole di Hamid al-Hayis, famosa e rispettata figura dell'Anbar, che ha annunciato che la delegazione sarà composta da "Non meno di dieci Sceicchi dell'Anbar, più una serie di esperti di sicurezza della Provincia". Hayis ha annunciato che la visita é stata proposta spontaneamente dai capiclan e capitribù dell'Anbar alle autorità iraniane, che l'hanno prontamente accettata, senza passare attraverso canali governativi.
Hayis ha aggiunto che l'idea della visita in Iran é emersa non appena é stato evidente che "Americani e loro alleati non sono affatto seri nel condurre la loro cosiddetta 'guerra all'ISIS'", mentre al contrario la Repubblica Islamica col suo intervento diretto e indiretto, ha fatto la differenza in altri teatri della lotta contro i terroristi del califfato.
Il sito-web Al-Nahreen ha citato le parole di Hamid al-Hayis, famosa e rispettata figura dell'Anbar, che ha annunciato che la delegazione sarà composta da "Non meno di dieci Sceicchi dell'Anbar, più una serie di esperti di sicurezza della Provincia". Hayis ha annunciato che la visita é stata proposta spontaneamente dai capiclan e capitribù dell'Anbar alle autorità iraniane, che l'hanno prontamente accettata, senza passare attraverso canali governativi.
Hayis ha aggiunto che l'idea della visita in Iran é emersa non appena é stato evidente che "Americani e loro alleati non sono affatto seri nel condurre la loro cosiddetta 'guerra all'ISIS'", mentre al contrario la Repubblica Islamica col suo intervento diretto e indiretto, ha fatto la differenza in altri teatri della lotta contro i terroristi del califfato.
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Netanyahu si 'vendica' per la caduta del suo Governo rompendo la tregua contro Gaza! Urge una rappresaglia!!
Sei feriti a Jabaliya, nella fascia settentrionale della Striscia di Gaza, in seguito a un mitragliamento e bombardamento di artiglieria e vasti danni materiali intorno a Khan Younis, dove apparecchi con la svastica a sei punte si sono impegnati in attacchi aerei contro abitazioni e officine; questo é il bilancio della sfacciata rottura della tregua avvenuta tra ieri sera e questa notte.
Evidentemente, trovandosi in pessime acque politiche, con la ignominiosa caduta del suo Esecutivo per mano dei partitini religiosi su cui a lungo si era appoggiato per restare al potere, l'anatroccolo zoppo Benji Netanyahoo cerca di riaccendere il conflitto militare col ghetto palestinese assediato per distrarre l'opinione pubblica del regime ebraico.
Finora le violazioni sioniste della tregua si erano limitate alle aggressioni contro pescatori e a qualche sporadico episodio di cecchinaggio contro contadini e lavoratori agricoli, ma finora non si erano registrati bombardamenti o attacchi aerei: a questo punto é d'uopo che la Resistenza armata palestinese riprenda i lanci di razzi contro obiettivi sionisti.
Evidentemente, trovandosi in pessime acque politiche, con la ignominiosa caduta del suo Esecutivo per mano dei partitini religiosi su cui a lungo si era appoggiato per restare al potere, l'anatroccolo zoppo Benji Netanyahoo cerca di riaccendere il conflitto militare col ghetto palestinese assediato per distrarre l'opinione pubblica del regime ebraico.
Finora le violazioni sioniste della tregua si erano limitate alle aggressioni contro pescatori e a qualche sporadico episodio di cecchinaggio contro contadini e lavoratori agricoli, ma finora non si erano registrati bombardamenti o attacchi aerei: a questo punto é d'uopo che la Resistenza armata palestinese riprenda i lanci di razzi contro obiettivi sionisti.
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Altri 25 morti in combattimenti al porto di Bengasi: "Ormai gli islamisti sono circondati!"
Arriva sulla soglia dei 500 morti il bilancio dei combattimenti per la conquista di Bengasi, dopo che un ultimo 'round' di bombardamenti e sparatorie intorno alla strategica zona portuale ha causato altre 25 vittime negli ultimi due giorni.
Le forze combinate del Generale Haftar e delle unità dell'Esercito fedeli al Governo in esilio nell'Est del paese avrebbero ormai circondato su ogni lato gli ultimi miliziani islamisti sostenuti dalla Turchia e dal Qatar.
Il portavoce di Haftar, Mohammed al-Hejazi, avrebbe dichiarato che ormai la caduta dell'ultimo ridotto islamista nel capoluogo cirenaico: "E' solo questione di tempo". L'85 per cento della città é in mano alle forze lealiste che avrebbero già ripristinato l'ordine e il funzionamento dei servizi pubblici; tuttavia senza il porto la città non può ricevere rifornimenti essenziali.
Le forze combinate del Generale Haftar e delle unità dell'Esercito fedeli al Governo in esilio nell'Est del paese avrebbero ormai circondato su ogni lato gli ultimi miliziani islamisti sostenuti dalla Turchia e dal Qatar.
Il portavoce di Haftar, Mohammed al-Hejazi, avrebbe dichiarato che ormai la caduta dell'ultimo ridotto islamista nel capoluogo cirenaico: "E' solo questione di tempo". L'85 per cento della città é in mano alle forze lealiste che avrebbero già ripristinato l'ordine e il funzionamento dei servizi pubblici; tuttavia senza il porto la città non può ricevere rifornimenti essenziali.
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venerdì 19 dicembre 2014
Gli attacchi aerei irakeni (e iraniani) hanno decapitato l'ISIS e gli Usa cercano di 'rubare' il merito!
Abbiamo sempre sostenuto che grazie al costante supporto tecnico e logistico di Russia e Iran le forze aeree irakene sono riuscite a risollevarsi dallo stato di profonda prostrazione in cui le aveva ridotte la prolungata occupazione americana (che non voleva lasciare dietro di sé forze armate mature ed efficienti, ma dei perenni 'clientes' in costante bisogno di continui acquisti di fallace e costosissimo materiale militare Usa) e a condurre una letale campagna aerea contro i takfiri dello 'stato islamico' soprattutto grazie ai Sukhoi-25 e agli elicotteri Mi-24 e Mi-28.
Abbiamo anche sempre sostenuto che i bombardamenti irakeni (e in parte anche quelli iraniani di cui recentemente si é avuta la conferma ufficiale) hanno causato gravissime perdite all'ISIS, tra cui moltissimi 'dirigenti' ed autoproclamati 'emiri'.
Adesso per cercare di dare un po' di lustro alla loro fallimentare 'campagna aerea' contro l'ISIS gli Usa cercano di arrogarsi il merito di quelle eliminazioni; recentemente la CNN (settimane se non mesi dopo la loro morte) dà la notizia della dipartita dei leader takfiri Haji Mutazz, Abd al Basit e Radwan Talib, ascrivendone il merito ai 'raid' di Obama.
In realtà come abbiamo dimostrato nel nostro articolo precedente la maggior parte dei cosiddetti 'bombardamenti Usa' sono in realtà "subappaltati" a piloti sauditi, qatarioti e degli Emirati Arabi, che spesso per mancanze e difetti nel loro addestramento, quando non addirittura per vicinanza ideologica coi terroristi che dovrebbero colpire, scaricano le loro 'payload' su dune e plaghe desertiche prima di far ritorno alla base.
Abbiamo anche sempre sostenuto che i bombardamenti irakeni (e in parte anche quelli iraniani di cui recentemente si é avuta la conferma ufficiale) hanno causato gravissime perdite all'ISIS, tra cui moltissimi 'dirigenti' ed autoproclamati 'emiri'.
Adesso per cercare di dare un po' di lustro alla loro fallimentare 'campagna aerea' contro l'ISIS gli Usa cercano di arrogarsi il merito di quelle eliminazioni; recentemente la CNN (settimane se non mesi dopo la loro morte) dà la notizia della dipartita dei leader takfiri Haji Mutazz, Abd al Basit e Radwan Talib, ascrivendone il merito ai 'raid' di Obama.
In realtà come abbiamo dimostrato nel nostro articolo precedente la maggior parte dei cosiddetti 'bombardamenti Usa' sono in realtà "subappaltati" a piloti sauditi, qatarioti e degli Emirati Arabi, che spesso per mancanze e difetti nel loro addestramento, quando non addirittura per vicinanza ideologica coi terroristi che dovrebbero colpire, scaricano le loro 'payload' su dune e plaghe desertiche prima di far ritorno alla base.
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L'Esercito di Assad elimina oltre 216 terroristi dell'ISIS nella sua avanzata da Deir Ezzour!!
Sono più di duecento i terroristi dell'ISIS abbattuti dalle forze siriane (Esercito Regolare, Milizia NDF e i recenti alleati del Clan Shaytat) nel corso della loro avanzata dalle posizioni dell'Aeroporto di Deir Ezzour e in altre zone del teatro di operazioni cittadino nel corso degli ultimi 3 giorni.
I miserabili barbouze del 'califfato' non possono sostenere simili ritmi d'attrito e presto saranno costretti a un vasto ripiegamento che libererà definitivamente la città dalla loro sgradita presenza. Questo segnalerà la conclusione della prima fase nella campagna di riconquista dell'Est del paese e metterà in pericolo legami e canali di comunicazione e rifornimento tra le province di Raqqa, quella di Hasakah e l'Irak.
Insieme al 'colpo di falce' inflitto alle posizioni terroriste nell'hinterland settentrionale di Aleppo questo é il risultato più importante delle operazioni militari autunnali in Siria, un periodo in cui in passato i combattimenti ristagnavano a causa delle cattive condizioni metereologiche, ma che adesso, vista la posizione di forza predominante delle truppe di Assad, viene sfruttata appieno per infliggere colpi devastanti a un nemico che per la sua stessa natura di forza irregolare non può rispondere con prontezza ed efficacia.
I miserabili barbouze del 'califfato' non possono sostenere simili ritmi d'attrito e presto saranno costretti a un vasto ripiegamento che libererà definitivamente la città dalla loro sgradita presenza. Questo segnalerà la conclusione della prima fase nella campagna di riconquista dell'Est del paese e metterà in pericolo legami e canali di comunicazione e rifornimento tra le province di Raqqa, quella di Hasakah e l'Irak.
Insieme al 'colpo di falce' inflitto alle posizioni terroriste nell'hinterland settentrionale di Aleppo questo é il risultato più importante delle operazioni militari autunnali in Siria, un periodo in cui in passato i combattimenti ristagnavano a causa delle cattive condizioni metereologiche, ma che adesso, vista la posizione di forza predominante delle truppe di Assad, viene sfruttata appieno per infliggere colpi devastanti a un nemico che per la sua stessa natura di forza irregolare non può rispondere con prontezza ed efficacia.
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Enorme esercitazione congiunta di fine anno per le forze armate della Repubblica Islamica!!
Col nome in codice "Mohammad Rasoulallah" si terranno dal 25 al 30 dicembre 2014, su una vastissima area ai confini orientali dell'Iran (tra Sistan e Balucistan), una serie di manovre ed esercitazioni antiterrorismo che vedranno coinvolte le Forze Armate, la Guardia Rivoluzionaria (IRGC) e la milizia Basij.
Una fine d'anno solare decisamente impegnativa per le truppe della Repubblica Islamica che in quei sei giorni proveranno, aggiorneranno e miglioreranno protocolli per il controllo del territorio, per il confronto di forze irregolari di guerriglia e terrorismo, per gli interventi in caso di presa di ostaggi o di attentato esplosivo, dispiegando tutto il potenziale delle proprie unità speciali, dei propri esperti, del proprio equipaggiamento (quasi tutto di concezione e produzione nazionale, secondo i dettami della Jihad di Autosufficienza).
Particolare attenzione sarà data al dispiegamento e all'impiego operativo di droni e velivoli senza pilota, che ormai possono svolgere oltre alle tradizionali missioni di ricognizione e pattugliamento anche sortite di attacco e di bombardamento, come già provato in Siria e sul confine tra quest'ultima e il Libano.
Una fine d'anno solare decisamente impegnativa per le truppe della Repubblica Islamica che in quei sei giorni proveranno, aggiorneranno e miglioreranno protocolli per il controllo del territorio, per il confronto di forze irregolari di guerriglia e terrorismo, per gli interventi in caso di presa di ostaggi o di attentato esplosivo, dispiegando tutto il potenziale delle proprie unità speciali, dei propri esperti, del proprio equipaggiamento (quasi tutto di concezione e produzione nazionale, secondo i dettami della Jihad di Autosufficienza).
Particolare attenzione sarà data al dispiegamento e all'impiego operativo di droni e velivoli senza pilota, che ormai possono svolgere oltre alle tradizionali missioni di ricognizione e pattugliamento anche sortite di attacco e di bombardamento, come già provato in Siria e sul confine tra quest'ultima e il Libano.
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L'Armee Libanaise infligge un duro colpo al gruppo terrorista Abdullah Azzam: catturato il braccio destro di Naim Abbas!!
Diverse testate stampate e televisive libanesi hanno riportato la notizia che nella giornata di ieri un importante esponente del gruppo terroristico wahabita collegato all'Arabia Saudita noto come 'Brigata Abdullah Azzam' sarebbe caduto in un agguato tesogli dall'Armee Libanaise e arrestato.
La trappola in realtà sarebbe scattata la scorsa settimana ma in attesa di verificare l'identità del prigioniero e di trovare riscontri alle prime ammissioni rilasciate nel corso degli interrogatori gli ufficiali dell'Esercito di Beirut hanno trattenuto la notizia, diffondendola appunto soltanto ieri.
Il terrorista, che finora viene identificato solamente come 'Mahmoud A.' finora avrebbe ammesso di aver partecipato alla preparazione degli attentati di Dahr al-Baydar e Tayyouneh in qualità di 'braccio destro' di Siraj al-din Zureiqat, portavoce di Abdullah Azzam e di aver partecipato al trasferimento oltre frontiera di militanti estremisti provenienti da Majdal Anjar, Arsal, Tripoli Siriaca.
Inoltre avrebbe consegnato denaro al terrorista Shadi al-Mawlawi.
Le autorità libanesi considerano questo arresto il colpo più importante inferto ad Abdullah Azzam, insieme all'arresto di Naim Abbas, avvenuto lo scorso febbraio.
La trappola in realtà sarebbe scattata la scorsa settimana ma in attesa di verificare l'identità del prigioniero e di trovare riscontri alle prime ammissioni rilasciate nel corso degli interrogatori gli ufficiali dell'Esercito di Beirut hanno trattenuto la notizia, diffondendola appunto soltanto ieri.
Il terrorista, che finora viene identificato solamente come 'Mahmoud A.' finora avrebbe ammesso di aver partecipato alla preparazione degli attentati di Dahr al-Baydar e Tayyouneh in qualità di 'braccio destro' di Siraj al-din Zureiqat, portavoce di Abdullah Azzam e di aver partecipato al trasferimento oltre frontiera di militanti estremisti provenienti da Majdal Anjar, Arsal, Tripoli Siriaca.
Inoltre avrebbe consegnato denaro al terrorista Shadi al-Mawlawi.
Le autorità libanesi considerano questo arresto il colpo più importante inferto ad Abdullah Azzam, insieme all'arresto di Naim Abbas, avvenuto lo scorso febbraio.
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Ebreo degli insediamenti travolge un bambino palestinese di soli sette anni a Ramallah!
Il piccolo Amir Zeitoun, sette anni, era in cammino come ogni mattina verso la sua scuola, nella parte Nord di Ramallah, quando, attraversando sulle strisce, é stato centrato in pieno e travolto dall'auto di un fanatico ebreo razzista degli insediamenti illegali, diventando l'ennesima vittima di questo tipo di attacco nella Palestina Occupata.
Immediatamente soccorso dagli astanti, secondo le cui testimonianze non può esistere dubbio di sorta sulla volontarietà dell'attacco da parte dell'invasore illegale, Amir é stato portato al più vicino ospedale dove in preda all'angoscia lo ha raggiunto il padre, Othman Zeitoun.
Naturalmente nessun accenno di questo evento (come delle centinaia precedenti) si vedrà sui falsi e ipocriti outlet mediatici occidentali; così, quando in preda all'esasperazione un Palestinese si metterà alla guida di un auto per far provare ai giudei un po' del loro "occhio per occhio" lerci mattinali da sinagoga come 'Repubblica' e 'La Stampa' e 'Il Fatto Quotidiano' potranno lanciare alti lai sul 'terrorismo palestinese'.
NON ESISTE TERRORISMO, ESISTE SOLO LA LOTTA DI LIBERAZIONE!
Immediatamente soccorso dagli astanti, secondo le cui testimonianze non può esistere dubbio di sorta sulla volontarietà dell'attacco da parte dell'invasore illegale, Amir é stato portato al più vicino ospedale dove in preda all'angoscia lo ha raggiunto il padre, Othman Zeitoun.
Naturalmente nessun accenno di questo evento (come delle centinaia precedenti) si vedrà sui falsi e ipocriti outlet mediatici occidentali; così, quando in preda all'esasperazione un Palestinese si metterà alla guida di un auto per far provare ai giudei un po' del loro "occhio per occhio" lerci mattinali da sinagoga come 'Repubblica' e 'La Stampa' e 'Il Fatto Quotidiano' potranno lanciare alti lai sul 'terrorismo palestinese'.
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A Sanaa voto unanime del Parlamento in favore del Governo di Khaled Mahafoudh Bahah!!
Gli ultimi "giapponesi" fedelissimi dell'autocrate filosaudita e filoamericano Ali Abdullah Saleh avevano provato a sabotare il voto di fiducia al neopremier Khaled Mahafoudh Bahah, il quale aveva appena terminato un lavoro certosino di selezione d'un esecutivo gradito anche agli Sciiti di Ansarullah e per un istante era sembrato che la loro congiura di palazzo avesse qualche speranza di riuscire, col Premier in pectore arrivato a minacciare le proprie dimissioni se un voto di fiducia non fosse arrivato a strettissimo giro.
La minaccia é servita visto che nell'ultima sessione parlamentare tutti i presenti hanno votato a favore del neonato Governo (i parlamentari pro-Saleh non si sono presentati, infatti erano occupati poco più di 200 scranni su trecento e uno).
Il nuovo sviluppo politico sancisce il tramonto della fase "ikhwanita", dominata dal partito islamista filoqatariota Islah, legato a doppio filo a Doha e alla Fratellanza Musulmana, della vita politica yemenita, che era iniziata con le dimissioni di Ali Abdullah Saleh e il passaggio della carica presidenziale ad Abd Rabbuh Mansour Hadi.
La minaccia é servita visto che nell'ultima sessione parlamentare tutti i presenti hanno votato a favore del neonato Governo (i parlamentari pro-Saleh non si sono presentati, infatti erano occupati poco più di 200 scranni su trecento e uno).
Il nuovo sviluppo politico sancisce il tramonto della fase "ikhwanita", dominata dal partito islamista filoqatariota Islah, legato a doppio filo a Doha e alla Fratellanza Musulmana, della vita politica yemenita, che era iniziata con le dimissioni di Ali Abdullah Saleh e il passaggio della carica presidenziale ad Abd Rabbuh Mansour Hadi.
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giovedì 18 dicembre 2014
La Repubblica Islamica Iraniana onora con un monumento i martiri ebrei della guerra contro Saddam!!
L'ordinamento della Repubblica Islamica Iraniana riconosce e protegge le religioni praticate dalle minoranze: quella zoroastriana, quella cristiana e anche quella ebraica; in Iran vi é una delle più antiche comunità ebraiche del Medio Oriente i cui membri si sentono profondamente e intensamente iraniani. Anche per questo motivo gli Ebrei iraniani parteciparono in massa alla difesa della Patria comune durante gli anni della Guerra Imposta del 1980-88 seguita all'invasione voluta da Saddam Hussein.
Adesso a Teheran é stato inaugurato un monumento funebre per tutti i martiri ebrei di quel sanguinoso conflitto, con una speciale cerimonia a cui sono intervenute autorità civili e religiose esso é stato inaugurato, affinché anche le giovani generazioni venute dopo la fine di quel conflitto possano apprezzare il sacrificio fatto anche per loro.
Come si vede il monumento non onora solamente i martiri caduti sul campo di battaglia ma anche i civili ebrei morti sotto gli attacchi missilistici di Saddam nel corso della cosiddetta "Guerra delle Città".
Adesso a Teheran é stato inaugurato un monumento funebre per tutti i martiri ebrei di quel sanguinoso conflitto, con una speciale cerimonia a cui sono intervenute autorità civili e religiose esso é stato inaugurato, affinché anche le giovani generazioni venute dopo la fine di quel conflitto possano apprezzare il sacrificio fatto anche per loro.
Come si vede il monumento non onora solamente i martiri caduti sul campo di battaglia ma anche i civili ebrei morti sotto gli attacchi missilistici di Saddam nel corso della cosiddetta "Guerra delle Città".
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Carosello di velivoli sopra Handarat, Kafr Hamra e Layramoon! Jet ed elicotteri di Assad martellano i terroristi!!
Nuovi aggiornamenti da Aleppo dove l'avanzata delle forze governative é sempre più decisa e fa cadere ogni ora posizioni terroriste che avevano resistito per mesi ma che ora, prese nel mezzo dal superbo avvolgimento strategico realizzato con la liberazione della Prigione Centrale, la conquista di Sheyk Najjar e la liberazione di Al-Bureji e di altre località della periferia Nord della metropoli, risultano ormai intenibili.
Dozzine di attacchi aerei da parte di jet ed elicotteri si registrano tra Handarat, Kafr Hamra e Layramoon, con i velivoli dell'Aviazione e dell'Esercito che scaricano senza sosta razzi, bombe guidate e missili aria-terra sull'ultima via di comunicazione tra il Nordovest di Aleppo e le ultime sacche di resistenza nei pressi della città.
Sembra inoltre che nella zona di Marre, verso il confine con la Turchia, siano in corso scontri a fuoco tra terroristi takfiri di diverse organizzazioni; nella fattispecie tra l'ISIS e il cosiddetto 'Fronte Islamico'...speriamo che si ammazzino il più possibile a vicenda!
Dozzine di attacchi aerei da parte di jet ed elicotteri si registrano tra Handarat, Kafr Hamra e Layramoon, con i velivoli dell'Aviazione e dell'Esercito che scaricano senza sosta razzi, bombe guidate e missili aria-terra sull'ultima via di comunicazione tra il Nordovest di Aleppo e le ultime sacche di resistenza nei pressi della città.
Sembra inoltre che nella zona di Marre, verso il confine con la Turchia, siano in corso scontri a fuoco tra terroristi takfiri di diverse organizzazioni; nella fattispecie tra l'ISIS e il cosiddetto 'Fronte Islamico'...speriamo che si ammazzino il più possibile a vicenda!
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La milizia sciita Kataib Hezbollah scatena un'offensiva contro l'ISIS nel Nord dell'Irak!!
L'organizzazione Kata'ib Hezbollah, milizia sciita irakena famosa per i suoi successi contro le forze occupanti statunitensi (di cui riuscirono a violare il circuito video dei droni-assassini 'Predator', in modo da poter rimanere sempre un passo avanti a loro) avrebbe scatenato nel Nord dell'Irak un'offensiva contro i takfiri dell'ISIS.
I dettagli non sono ancora chiarissimi, ma questa notizia é assolutamente notevole visto che dimostra come ormai le più addestrate ed equipaggiate milizie volontarie sciite siano in grado di poter pianificare e portare avanti operazioni militari in maniera autonoma.
Siamo certi che i dirigenti di Kata'ib Hezbollah si siano prima coordinati coi comandi militari di Bagdad e con il centro congiunto di consulenza russo-iraniano e che quindi questa iniziativa goda degli auspici del Generale Haji Qassem Soleimani e dei consiglieri militari di Mosca e Teheran.
Il teatro principale dell'offensiva dovrebbero essere zone remote e poco battute della Provincia di Salahuddine. Kata'ib Hezbollah non é affiliata direttamente con l'organizzazione libanese di Resistenza anche se ne segue più o meno l'esempio.
Tra i suoi dirigenti si annovera Jamal Ja’far Muhammad, conosciuto anche come Abu Mahdi al-Muhandis oppure semplicemente come "L'Ingegnere"; parlamentare sciita irakeno, é stato in esilio in Iran dove prese parte alla guerra contro l'Irak di Saddam Hussein.
I dettagli non sono ancora chiarissimi, ma questa notizia é assolutamente notevole visto che dimostra come ormai le più addestrate ed equipaggiate milizie volontarie sciite siano in grado di poter pianificare e portare avanti operazioni militari in maniera autonoma.
Siamo certi che i dirigenti di Kata'ib Hezbollah si siano prima coordinati coi comandi militari di Bagdad e con il centro congiunto di consulenza russo-iraniano e che quindi questa iniziativa goda degli auspici del Generale Haji Qassem Soleimani e dei consiglieri militari di Mosca e Teheran.
Il teatro principale dell'offensiva dovrebbero essere zone remote e poco battute della Provincia di Salahuddine. Kata'ib Hezbollah non é affiliata direttamente con l'organizzazione libanese di Resistenza anche se ne segue più o meno l'esempio.
Tra i suoi dirigenti si annovera Jamal Ja’far Muhammad, conosciuto anche come Abu Mahdi al-Muhandis oppure semplicemente come "L'Ingegnere"; parlamentare sciita irakeno, é stato in esilio in Iran dove prese parte alla guerra contro l'Irak di Saddam Hussein.
Esercito siriano, milizia popolare e volontari sunniti partono al contrattacco dall'Aeroporto di Deir Ezzour!!
Rinforzati dagli oltre duecento volontari della tribù Shaytat, i soldati siriani che per almeno quattro volte hanno respinto gli assalti dell'ISIS contro l'Aeroporto di Deir Ezzour, insieme ai miliziani della forza di Difesa nazionale (NDF), hanno iniziato una controffensiva volta ad allontanare una volta per tutte i terroristi dalla struttura.
Dozzine di takfiri sono stati eliminati, insieme a sei veicoli e due avamposti che sono stati presi d'assalto e conquistati dalle forze di Assad; le truppe governative avrebbero allontanato la linea del fronte dall'Aeroporto di almeno 1000-1500 metri, rendnendo inutili i mortai che i terroristi usavano per colpirla, la maggior parte dei quali infatti sono stati abbandonati.
Col sostegno di aerei ed elicotteri, che hanno effettuato numerose sortite offensive, anche l'area di Jisr al-Syasiyeh é finita nel mirino delle truppe regolari. Mano a mano che riceveremo nuovi aggiornamenti li pubblicheremo con tutti i dettagli del caso.
Dozzine di takfiri sono stati eliminati, insieme a sei veicoli e due avamposti che sono stati presi d'assalto e conquistati dalle forze di Assad; le truppe governative avrebbero allontanato la linea del fronte dall'Aeroporto di almeno 1000-1500 metri, rendnendo inutili i mortai che i terroristi usavano per colpirla, la maggior parte dei quali infatti sono stati abbandonati.
Col sostegno di aerei ed elicotteri, che hanno effettuato numerose sortite offensive, anche l'area di Jisr al-Syasiyeh é finita nel mirino delle truppe regolari. Mano a mano che riceveremo nuovi aggiornamenti li pubblicheremo con tutti i dettagli del caso.
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Ulteriori dettagli sul nuovo "flop" del sistema antimissile 'Arrow'; ancora una volta Tel Aviv ha cercato di 'barare' col comunicato!!
Più passano le ore e più emergono dettagli e particolari imbarazzanti riguardanti il nuovo fallimento del sistema 'antibalistico' sionista "Arrow" che arrivato al suo terzo 'modello' deve ancora riuscire a intercettare un bersaglio in condizioni facilitate e controllate di test (figurarsi quanto potrebbe rivelarsi efficiente in condizioni operative di una battaglia vera).
Anche questa volta, dopo il fallimento dell'intercettazione, lo Stato Maggiore dell'Aviazione sionista, i dirigenti delle IAI (israeli military industries) e gli ufficiali ospiti del Pentagono (che coopera alla fallimentare impresa dell'Arrow) hanno cercato di mentire al pubblico rilasciando dichiarazioni false riguardo un presunto 'successo' del test.
Poco dopo testimoni oculari hanno smentito la versione ufficiale asserendo che il missile 'Arrow' non ha nemmeno lasciato il tubo di lancio. Il bersaglio dell'esercitazione era un missile aria-superficie tipo 'Sparrow' lanciato sopra il Mediterraneo a simulare un vettore balistico iraniano.
In occasione dello scorso fallimento era stata la Russia, per bocca del Generalmaggiore Konashenkov a rivelare che nessuna intercettazione era avvenuta.
Dopo che le dichiarazioni dei testimoni oculari sono state riprese e diffuse dalla stampa internazionale, il Ministero della Guerra sionista ha convocato una conferenza stampa nella quale un portavoce ha cercato comicamente di sostenere che quello che era avvenuto non era "proprio un fallimento", venendo sommerso di pareri contrastanti e domande sul perché allora il primo comunicato parlava di 'successo del test'.
Anche questa volta, dopo il fallimento dell'intercettazione, lo Stato Maggiore dell'Aviazione sionista, i dirigenti delle IAI (israeli military industries) e gli ufficiali ospiti del Pentagono (che coopera alla fallimentare impresa dell'Arrow) hanno cercato di mentire al pubblico rilasciando dichiarazioni false riguardo un presunto 'successo' del test.
Poco dopo testimoni oculari hanno smentito la versione ufficiale asserendo che il missile 'Arrow' non ha nemmeno lasciato il tubo di lancio. Il bersaglio dell'esercitazione era un missile aria-superficie tipo 'Sparrow' lanciato sopra il Mediterraneo a simulare un vettore balistico iraniano.
In occasione dello scorso fallimento era stata la Russia, per bocca del Generalmaggiore Konashenkov a rivelare che nessuna intercettazione era avvenuta.
Dopo che le dichiarazioni dei testimoni oculari sono state riprese e diffuse dalla stampa internazionale, il Ministero della Guerra sionista ha convocato una conferenza stampa nella quale un portavoce ha cercato comicamente di sostenere che quello che era avvenuto non era "proprio un fallimento", venendo sommerso di pareri contrastanti e domande sul perché allora il primo comunicato parlava di 'successo del test'.
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I combattenti sciiti houthi prendono il totale controllo delle strutture portuali di Hudaydah, secondo scalo dello Yemen!!
Hudaydah, cittadina portuale yemenita seconda solo allo strategico scalo di Aden per importanza, é sotto il controllo della milizia sciita degli Ansarullah fin dallo scorso ottobre; tuttavia nelle ultime dodici ore i combattenti Houthi hanno fatto un ulteriore passo avanti prendendo direttamente (senza colpo ferire) il controllo delle strutture portuali.
Gli uffici dell'autorità portuale, banchine, magazzini e centri intermodali, sono stati presi in consegna dagli Sciiti, che adesso controllano direttamente oltre metà del paese un tempo conosciuto come 'Arabia Felix'.
Contemporaneamente vi sono notizie che anche nella capitale Sanaa i militanti di Ansarullah abbiano preso il controllo di vari palazzi ministeriali, uffici governativi e, soprattutto, della sede della compagnia statale del petrolio e del metano, la SAFER; anche in questo caso polizia ed esercito regolare non hanno obiettato all'iniziativa degli Houthi, riconoscendo in essi l'unica forza in grado di tenere a bada la minaccia wahabita di Al-Qaeda nella Penisola Araba.
Gli uffici dell'autorità portuale, banchine, magazzini e centri intermodali, sono stati presi in consegna dagli Sciiti, che adesso controllano direttamente oltre metà del paese un tempo conosciuto come 'Arabia Felix'.
Contemporaneamente vi sono notizie che anche nella capitale Sanaa i militanti di Ansarullah abbiano preso il controllo di vari palazzi ministeriali, uffici governativi e, soprattutto, della sede della compagnia statale del petrolio e del metano, la SAFER; anche in questo caso polizia ed esercito regolare non hanno obiettato all'iniziativa degli Houthi, riconoscendo in essi l'unica forza in grado di tenere a bada la minaccia wahabita di Al-Qaeda nella Penisola Araba.
Firouzabadi: "L'Arabia Saudita fondatrice e sostenitrice dell'internazionale takfira e wahabita!!"
"L'Arabia Saudita é fondatrice e promotrice dell'internazionale wahabita-takfira-terrorista, tra cui si possono annoverare gruppi pericolosi e sanguinari come Al-Qaeda e l'ISIS e ha speso quantità ingenti dei propri guadagni petroliferi rafforzando e diffondendo questi gruppi e le loro ideologie". Il Capo di Stato Maggiore iraniano Hassan Firouzabadi non interviene spesso pubblicamente, ma quando lo fa le sue parole sono nette e inequivocabili, come quelle che avete appena letto, pronunciate ieri durante una cerimonia pubblica.
Firouzabadi ha affermato che l'azione saudita di sostegno ad Al-Qaeda e all'ISIS sarebbe stata impossibile senza la conoscenza e l'approvazione di Washington che, in una mossa di rara ipocrisia, ha poi usato la stessa esistenza di Al-Qaeda e dell'ISIS come 'grimaldello' per intervenire in aree geografiche (Afghanistan, Yemen, Irak) in cui voleva estendere la propria influenza per i suoi scopi imperialistici.
Il Capo di Stato Maggiore ha poi aggiunto che l'attuale attacco ai prezzi petroliferi portato avanti dai Sauditi non é altro che un ulteriore tentativo di indebolire gli stati liberi e indipendenti del panorama internazionale che si basano sulle esportazioni petrolifere per costruire la propria autonomia economica e la loro politica anti-imperialista. Nonostante i loro tentativi, però, i piani imperialisti verranno in ultimo delusi e sconfitti.
Firouzabadi ha affermato che l'azione saudita di sostegno ad Al-Qaeda e all'ISIS sarebbe stata impossibile senza la conoscenza e l'approvazione di Washington che, in una mossa di rara ipocrisia, ha poi usato la stessa esistenza di Al-Qaeda e dell'ISIS come 'grimaldello' per intervenire in aree geografiche (Afghanistan, Yemen, Irak) in cui voleva estendere la propria influenza per i suoi scopi imperialistici.
Il Capo di Stato Maggiore ha poi aggiunto che l'attuale attacco ai prezzi petroliferi portato avanti dai Sauditi non é altro che un ulteriore tentativo di indebolire gli stati liberi e indipendenti del panorama internazionale che si basano sulle esportazioni petrolifere per costruire la propria autonomia economica e la loro politica anti-imperialista. Nonostante i loro tentativi, però, i piani imperialisti verranno in ultimo delusi e sconfitti.
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mercoledì 17 dicembre 2014
Stato Maggiore sionista in subbuglio: "L'affare dei video finiti in mano ad Hamas peggio di una battaglia perduta!"
Un 'caso' scottante quello che PALAESTINA FELIX é riuscita col suo precedente servizio a portare all'attenzione del pubblico italiano nelle stesse ore nelle quali si stava sviluppando tra Striscia di Gaza e Palestina Occupata dal regime ebraico; l'operato degli hacker di Hamas che sono riusciti a sottrarre ai computer di Tel Aviv i filmati originali di due importanti scontri armati della scorsa guerra di Gaza ha gettato nel panico lo Stato Maggiore sionista che ha visto crollare in una giornata una profonda e accuratamente costruita cortina di menzogne.
Infatti i video in questione erano gelosissimamente conservati dai sionisti, messi in computer "isolati" non collegati a internet per timore proprio di una loro diffusione via rete, giacché dimostravano chiaramente che gli incursori subacquei di Hamas avevano causato gravissimi danni alla base militare di Zikim, e che in un'altra occasione, lungi dal venire 'sterminato' un commando palestinese uscito da un tunnel, era riuscito a ritirarsi in buon ordine con molti 'trofei' sottratti a soldati sionisti dopo una vittoriosa incursione fuori dalla Striscia.
Alcuni osservatori di cose militari israeliane hanno già valutato l'impatto negativo dell'accaduto come "peggiore di quello di una battaglia persa" visto che l'esistenza di questi due video getta ombre di dubbio su TUTTE le dichiarazioni dello Stato Maggiore di Tel Aviv riguardo scontri e battaglie dell'ultima guerra.
Infatti i video in questione erano gelosissimamente conservati dai sionisti, messi in computer "isolati" non collegati a internet per timore proprio di una loro diffusione via rete, giacché dimostravano chiaramente che gli incursori subacquei di Hamas avevano causato gravissimi danni alla base militare di Zikim, e che in un'altra occasione, lungi dal venire 'sterminato' un commando palestinese uscito da un tunnel, era riuscito a ritirarsi in buon ordine con molti 'trofei' sottratti a soldati sionisti dopo una vittoriosa incursione fuori dalla Striscia.
Alcuni osservatori di cose militari israeliane hanno già valutato l'impatto negativo dell'accaduto come "peggiore di quello di una battaglia persa" visto che l'esistenza di questi due video getta ombre di dubbio su TUTTE le dichiarazioni dello Stato Maggiore di Tel Aviv riguardo scontri e battaglie dell'ultima guerra.
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Era Ora!! La Corte Centrale dell'Unione Europea toglie Hamas dalla lista dei 'movimenti terroristi'!!
La nostra stima e la nostra fiducia nelle istituzioni dell'UE é sempre stata bassissima; però, quando occasionalmente anche questo colossale organismo antidemocratico imposto con la forza e con l'inganno e coi ricatti a quelli che furono i Nobili e Liberi popoli europei, fa, probabilmente per sbaglio, qualcosa di giusto, non ci tiriamo mai indietro dal segnalarlo.
Oggi, dopo undici anni dalla sua inclusione, la Corte Centrale UE ha rimosso Hamas, il Movimento Musulmano di Resistenza nella Palestina invasa, dalla sua lista di "entità terroriste".
Molto probabilmente questo atto é puramente formale, non avrà alcuna efficacia pratica; pure ci sentiamo di segnalarlo visto che dimostra come NON SIA POSSIBILE accusare di 'terrorismo' chi lotta e si batte per difendere la propria patria invasa e offesa.
Sami abu Zuhri, portavoce del movimento dalla Striscia di Gaza ha commentato con favore l'accaduto segnalando come esso: "Corregga un grave errore politico che si é tradotto in un torto particolarmente amaro per l'intero popolo palestinese, non solo per quella parte, pur grande, che si riconosce in Hamas, nelle sue idee e nei suoi metodi".
Oggi, dopo undici anni dalla sua inclusione, la Corte Centrale UE ha rimosso Hamas, il Movimento Musulmano di Resistenza nella Palestina invasa, dalla sua lista di "entità terroriste".
Molto probabilmente questo atto é puramente formale, non avrà alcuna efficacia pratica; pure ci sentiamo di segnalarlo visto che dimostra come NON SIA POSSIBILE accusare di 'terrorismo' chi lotta e si batte per difendere la propria patria invasa e offesa.
Sami abu Zuhri, portavoce del movimento dalla Striscia di Gaza ha commentato con favore l'accaduto segnalando come esso: "Corregga un grave errore politico che si é tradotto in un torto particolarmente amaro per l'intero popolo palestinese, non solo per quella parte, pur grande, che si riconosce in Hamas, nelle sue idee e nei suoi metodi".
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Il Premier siriano visita Teheran e incontra Rohani: "L'Iran é il fulcro della stabilità del Medio Oriente!"
A una settimana dalla visita del Ministro degli Esteri di Damasco Walid al-Moallem, che ha incontrato il Presidente della Repubblica Islamica e il Portavoce del Parlamento dei Majlis, questa volta é toccato al Primo Ministro Waed al-Halqi scendere a Teheran, accompagnato dai Ministri del Petrolio, dell'Industria, della Sanità e dell'Energia per una serie di importanti incontri al vertice sulle prospettive di cooperazione Damasco-Teheran e la ricostruzione delle infrastrutture e dell'economia siriana.
Al-Halqi ha incontrato prima il Ministro iraniano per lo Sviluppo, Abbas Akhondi, quindi il Primo Vicepresidente Jahangiri e infine il Presidente Rohani. Nel corso degli incontri il Premier siriano ha definito l'Iran "fulcro della stabilità del Medio Oriente", ringraziando esplicitamente la Repubblica Islamica per il "preziosissimo aiuto" offerto alla Siria nella sua pluriennale battaglia contro il terrorismo eterodiretto.
Da parte sua il Presidente Rohani ha lodato la Siria e i Siriani per i sacrifici fatti in questi anni che sono serviti a esporre chiaramente al pubblico internazionale come il terrorismo sia lo strumento preferito dei paesi imperialisti per cercare di piegare e asservire quei popoli che non si sottomettono ai 'diktat' di Washington e Tel Aviv, come ulteriormente provato dal recente bombardamento sionista contro il Rif Dimashq e la località di Al-Dimas.
Al-Halqi ha incontrato prima il Ministro iraniano per lo Sviluppo, Abbas Akhondi, quindi il Primo Vicepresidente Jahangiri e infine il Presidente Rohani. Nel corso degli incontri il Premier siriano ha definito l'Iran "fulcro della stabilità del Medio Oriente", ringraziando esplicitamente la Repubblica Islamica per il "preziosissimo aiuto" offerto alla Siria nella sua pluriennale battaglia contro il terrorismo eterodiretto.
Da parte sua il Presidente Rohani ha lodato la Siria e i Siriani per i sacrifici fatti in questi anni che sono serviti a esporre chiaramente al pubblico internazionale come il terrorismo sia lo strumento preferito dei paesi imperialisti per cercare di piegare e asservire quei popoli che non si sottomettono ai 'diktat' di Washington e Tel Aviv, come ulteriormente provato dal recente bombardamento sionista contro il Rif Dimashq e la località di Al-Dimas.
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Da un fiasco all'altro: anche 'Arrow-3' si rivela un costosissimo e inutile fuoco d'artificio!!
Mentre con budget stringatissimi, inique sanzioni, attentati e assassinii contro ingegneri e tecnici, la Repubblica Islamica dell'Iran riesce di anno in anno a perfezionare e potenziare sempre di più il proprio arsenale balistico, sfornando ormai vettori che non hanno più niente da invidiare a quelli delle massime potenze missilistiche internazionali, il colossale, pleonastico, ampolloso e prodigo programma sionista di 'intercettatori anti-balistici' non fa che accumulare fallimenti e figuracce l'una dietro l'altra.
Questa volta sotto il riflettore della vergogna finisce l'Arrow-3, chimerico sistema di 'missili anti-missile' che doveva colpire dalla base aerea di palmahim nella Palestina soggetta a occupazione ebraica un bersaglio fatto incrociare sopra la costa del Mediterraneo.
Ovviamente noi abbiamo una spiegazione: visto che gli ingegneri aeronautici ed elettronici iraniani sanno benissimo che i loro fondi sono limitati e che ogni centesimo investito nei loro progetti deve fruttare al massimo, essi fanno di tutto per non sprecare nemmeno un'oncia delle risorse che vengono concesse loro, mentre i loro 'colleghi' sionisti che lavorano col denaro grassato alle tasche dei contribuenti americani ("aiuti per il Terzo Mondo!") ed europei ("compensi per l'olocau$to!") non hanno alcuno sprone morale a essere efficienti, e i risultati si vedono!
Questa volta sotto il riflettore della vergogna finisce l'Arrow-3, chimerico sistema di 'missili anti-missile' che doveva colpire dalla base aerea di palmahim nella Palestina soggetta a occupazione ebraica un bersaglio fatto incrociare sopra la costa del Mediterraneo.
Ovviamente noi abbiamo una spiegazione: visto che gli ingegneri aeronautici ed elettronici iraniani sanno benissimo che i loro fondi sono limitati e che ogni centesimo investito nei loro progetti deve fruttare al massimo, essi fanno di tutto per non sprecare nemmeno un'oncia delle risorse che vengono concesse loro, mentre i loro 'colleghi' sionisti che lavorano col denaro grassato alle tasche dei contribuenti americani ("aiuti per il Terzo Mondo!") ed europei ("compensi per l'olocau$to!") non hanno alcuno sprone morale a essere efficienti, e i risultati si vedono!
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Fajr Libya tenta attacco aereo contro il terminal petrolifero di Sidra, mentre continuano gli scontri alla frontiera tunisina!
La zona di Al-Hilal, con i suoi tre importantissimi terminal petroliferi (Sidra, Ras Lanuf, Mersa el-Brega) continua a essere l'epicentro dello scontro tra le forze lealiste del Governo in esilio ad Est e i loro alleati del Generale Haftar e la coalizione di milizie islamiste sostenute dal Qatar e dalla Turchia denominata 'Fajr Libya'.
Questa volta, in un evento finora unico nello sviluppo della guerra civile libica, sono state proprio le forze islamiste a mobilitare una loro limitatissima 'forza aerea' portando un vecchio jet da combattimento sopra la zona di Sidra e lanciando razzi non guidati verso le strutture petrolifere.
Il rapporto del portavoce della sicurezza Ali al-Hassi ha specificato che i colpi sono caduti in una zona sgombra da macchinari o personale e perciò non si sono registrati danni sensibili o perdite di alcun genere.
Finora era sempre stato il campo avverso, che mantiene il controllo dell'aeroporto bengasino di Benina e di altre basi dell'Ex-forza aerea di Gheddafi a usare jet ed elicotteri contro Fajr Libya, ritenuta non in grado di mantenere efficienti dei velivoli.
Comunque questo raid potrebbe dimostrare uno stato di debolezza degli islamisti che avrebbero deciso di tentarlo sapendo di non poter mantenere a tempo indefinito lo stato di semi-assedio sotto cui finora hanno stretto la regione di Al-Hilal. Infatti se il tempo fosse dalla loro parte potrebbero cercare semplicemente di 'strozzare' l'esportazione di petrolio da parte dei governativi (già ora ridotta ai minimi termini) in attesa di entrare loro in possesso delle strutture. Il tentativo di colpire potrebbe segnalare il fatto che già ora essi sanno che dovranno abbandonare la zona e vogliono quindi infliggere il massimo danno possibile alla fonte di guadagno dei loro nemici.
Nel frattempo all'Estremo Ovest del paese continuano i combattimenti tra le forze governative e i miliziani Fajr che di recente hanno perso il controllo di diversi varchi di confine con la Tunisia.
Questa volta, in un evento finora unico nello sviluppo della guerra civile libica, sono state proprio le forze islamiste a mobilitare una loro limitatissima 'forza aerea' portando un vecchio jet da combattimento sopra la zona di Sidra e lanciando razzi non guidati verso le strutture petrolifere.
Il rapporto del portavoce della sicurezza Ali al-Hassi ha specificato che i colpi sono caduti in una zona sgombra da macchinari o personale e perciò non si sono registrati danni sensibili o perdite di alcun genere.
Finora era sempre stato il campo avverso, che mantiene il controllo dell'aeroporto bengasino di Benina e di altre basi dell'Ex-forza aerea di Gheddafi a usare jet ed elicotteri contro Fajr Libya, ritenuta non in grado di mantenere efficienti dei velivoli.
Comunque questo raid potrebbe dimostrare uno stato di debolezza degli islamisti che avrebbero deciso di tentarlo sapendo di non poter mantenere a tempo indefinito lo stato di semi-assedio sotto cui finora hanno stretto la regione di Al-Hilal. Infatti se il tempo fosse dalla loro parte potrebbero cercare semplicemente di 'strozzare' l'esportazione di petrolio da parte dei governativi (già ora ridotta ai minimi termini) in attesa di entrare loro in possesso delle strutture. Il tentativo di colpire potrebbe segnalare il fatto che già ora essi sanno che dovranno abbandonare la zona e vogliono quindi infliggere il massimo danno possibile alla fonte di guadagno dei loro nemici.
Nel frattempo all'Estremo Ovest del paese continuano i combattimenti tra le forze governative e i miliziani Fajr che di recente hanno perso il controllo di diversi varchi di confine con la Tunisia.
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Vigliacche autobombe wahabite massacrano venti bambini nella città yemenita di Radaa!!
Cacciati da Radaa, cittadina yemenita della Provincia di Bayda, dalla fulminea avanzata dei combattenti Houthi a fine ottobre, i takfiri di Al-Qaeda nella Penisola Araba avevano provato una controffensiva a inizio novembre, venendo nuovamente respinti con gravi perdite.
Non avendo chance in combattimento contro i militanti sciiti dell'organizzazione Ansarullah, che ormai domina incontrastata almeno metà del paese, i wahabiti sostenuti dall'Arabia Saudita hanno deciso quindi di colpire ancora questa volta con l'arma delle autobombe.
La prima delle due, mirata contro il leader Houthi Abdullah Idris, ha mancato il suo bersaglio riuscendo però a sventrare un pullman di scolari che stavano facendo ritorno alle loro case, uccidendo venti bambini.
Una seconda carica esplosiva, esplosa a un posto di blocco dei combattenti sciiti, ha ucciso sei militanti Houthi. Gli abitanti di Radaa, compresi gli uomini delle tribù e dei clan sunniti che per due anni hanno languito sotto il bigotto tallone dei wahabiti, si sono detti pronti a unirsi agli Houthi per trovare i responsabili di questi attacchi e vendicarne le vittime.
Non avendo chance in combattimento contro i militanti sciiti dell'organizzazione Ansarullah, che ormai domina incontrastata almeno metà del paese, i wahabiti sostenuti dall'Arabia Saudita hanno deciso quindi di colpire ancora questa volta con l'arma delle autobombe.
La prima delle due, mirata contro il leader Houthi Abdullah Idris, ha mancato il suo bersaglio riuscendo però a sventrare un pullman di scolari che stavano facendo ritorno alle loro case, uccidendo venti bambini.
Una seconda carica esplosiva, esplosa a un posto di blocco dei combattenti sciiti, ha ucciso sei militanti Houthi. Gli abitanti di Radaa, compresi gli uomini delle tribù e dei clan sunniti che per due anni hanno languito sotto il bigotto tallone dei wahabiti, si sono detti pronti a unirsi agli Houthi per trovare i responsabili di questi attacchi e vendicarne le vittime.
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martedì 16 dicembre 2014
IMMAGINI ESCLUSIVE degli uomini-rana di Hamas, gli Eroi dell'attacco a Zikim!!
Abbiamo notato un vivissimo interesse dei nostri lettori per l'articolo sul video sottratto dagli hacker di Hamas ai computer del regime ebraico che mostra in dettaglio le eroiche gesta degli incursori subacquei delle Brigate Qassam contro la base militare di Zikim.
Ne approfittiamo per mostrare al nostro pubblico immagin esclusive provenienti direttamente dagli archivi delle Brigate Qassam che mostrano la routine di addestramento dei commando marini di Hamas. Questi combattenti super-specializzati sono pronti in ogni momento a far vedere i proverbiali 'sorci verdi' ai "marines" sionisti, abituati a sparare su pescatori disarmati o addirittura su attivisti umanitari.
Ne approfittiamo per mostrare al nostro pubblico immagin esclusive provenienti direttamente dagli archivi delle Brigate Qassam che mostrano la routine di addestramento dei commando marini di Hamas. Questi combattenti super-specializzati sono pronti in ogni momento a far vedere i proverbiali 'sorci verdi' ai "marines" sionisti, abituati a sparare su pescatori disarmati o addirittura su attivisti umanitari.
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Le truppe di Haftar conquistano Ras Ajdir e Bokmash sul confine tra Libia e Tunisia!!
Dal calderone di caos e violenza in cui si é trasformata la Libia arrivano importanti notizie che parlano di un grave rovescio militare per la coalizione di milizie islamiste sostenute da Qatar e Turchia e lanciano una lama di luce sulle probabili intenzioni operative delle truppe governative e delle forze del Signore della Guerra Khalifa Haftar.
Le forze fedeli a quest'ultimo infatti anziché puntare direttamente verso Tripoli per riconquistare la capitale il cui controllo é passato dallo scorso agosto alle falangi ikhwanite e neo-ottomane di Fajr Libya si sono dirette alla frontiera tunisina dove hanno strappato ai miliziani le località di Ras Ajdir e Bokmash, coi relativi varchi di confine.
E' chiaro dunque che l'intenzione dei lealisti é quella di tagliare prima ogni via di scampo e ritirata agli islamisti e quindi procedere a circondarli e distruggerli. Vedremo se da Doha e da Ankara arriveranno aiuti sufficienti a ribaltare questa situazione; anche nei giorni scorsi si erano registrati attacchi e bombardamenti lealisti sul confine, evidentemente mirati ad 'ammorbidire' e valutare le capacità di resistenza del nemico.
Intanto l'amministrazione dei terminal petroliferi dell'area di Hilal ha comunicato che fino a che la minaccia contro le strutture non verrà allontanata in maniera definitiva le stesse lavoreranno a ritmo minimo; questo vuol dire che per danneggiare gravemente l'esportazione di petrolio dei filogovernativi i miliziani islamici non devono per forza conquistare o distruggere i terminal ma solo riuscire a minacciarli credibilmente.
Le forze fedeli a quest'ultimo infatti anziché puntare direttamente verso Tripoli per riconquistare la capitale il cui controllo é passato dallo scorso agosto alle falangi ikhwanite e neo-ottomane di Fajr Libya si sono dirette alla frontiera tunisina dove hanno strappato ai miliziani le località di Ras Ajdir e Bokmash, coi relativi varchi di confine.
E' chiaro dunque che l'intenzione dei lealisti é quella di tagliare prima ogni via di scampo e ritirata agli islamisti e quindi procedere a circondarli e distruggerli. Vedremo se da Doha e da Ankara arriveranno aiuti sufficienti a ribaltare questa situazione; anche nei giorni scorsi si erano registrati attacchi e bombardamenti lealisti sul confine, evidentemente mirati ad 'ammorbidire' e valutare le capacità di resistenza del nemico.
Intanto l'amministrazione dei terminal petroliferi dell'area di Hilal ha comunicato che fino a che la minaccia contro le strutture non verrà allontanata in maniera definitiva le stesse lavoreranno a ritmo minimo; questo vuol dire che per danneggiare gravemente l'esportazione di petrolio dei filogovernativi i miliziani islamici non devono per forza conquistare o distruggere i terminal ma solo riuscire a minacciarli credibilmente.
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Duecento sunniti ex-"oppositori" di Assad si uniscono all'Esercito Siriano a Deir Ezzour!!
Il Governo legittimo siriano e il suo Esercito regolare hanno un potentissimo alleato per cementare il consenso della popolazione attorno alle loro posizioni e spingerla a sostenere la riconquista della piena sovranità su tutto il territorio nazionale: l'ISIS stesso.
Infatti, col suo bigottismo fanatico di matrice wahabita, del tutto alieno ed estraneo alla radicata tradizione siriana di tolleranza e rispetto reciproco per ogni fede e setta che componga il variegato mosaico etnico e religioso del paese il cosiddetto 'stato islamico' di barbuti ciabattari agli ordini del miserabile 'califfo' ha fatto moltissimo per compattare intorno ad Assad e alle sue truppe persino tribù e clan che si erano mantenute 'neutre' o tendenzialmente 'simpatizzanti' con la cosiddetta 'opposizione moderata' ormai del tutto scomparsa dal campo.
E' stato il caso, a Deir Ezzour, della tribù Shaytat, che nei mesi passati aveva mantenuto un contegno se non di aperto sostegno quantomeno di accettazione della presenza dei cosiddetti 'miliziani' dell'FSA nelle sue zone. Quando però a costoro si sono sostituiti i barbouze in palandrana del Daash gli Shaytat hanno iniziato a mostrarsi progressivamente ostili a questi ultimi.
Adesso ben duecento combattenti armati di questa tribù sunnita si sono uniti ai difensori dell'aeroporto di Deir Ezzour, dopo aver giurato fedeltà al Governo di Damasco e avere assicurato di non aver avuto alcun rapporto con l'ISIS ed essere più che interessati a cacciarlo per sempre dalle loro regioni che si trovano a Est della città.
Infatti, col suo bigottismo fanatico di matrice wahabita, del tutto alieno ed estraneo alla radicata tradizione siriana di tolleranza e rispetto reciproco per ogni fede e setta che componga il variegato mosaico etnico e religioso del paese il cosiddetto 'stato islamico' di barbuti ciabattari agli ordini del miserabile 'califfo' ha fatto moltissimo per compattare intorno ad Assad e alle sue truppe persino tribù e clan che si erano mantenute 'neutre' o tendenzialmente 'simpatizzanti' con la cosiddetta 'opposizione moderata' ormai del tutto scomparsa dal campo.
E' stato il caso, a Deir Ezzour, della tribù Shaytat, che nei mesi passati aveva mantenuto un contegno se non di aperto sostegno quantomeno di accettazione della presenza dei cosiddetti 'miliziani' dell'FSA nelle sue zone. Quando però a costoro si sono sostituiti i barbouze in palandrana del Daash gli Shaytat hanno iniziato a mostrarsi progressivamente ostili a questi ultimi.
Adesso ben duecento combattenti armati di questa tribù sunnita si sono uniti ai difensori dell'aeroporto di Deir Ezzour, dopo aver giurato fedeltà al Governo di Damasco e avere assicurato di non aver avuto alcun rapporto con l'ISIS ed essere più che interessati a cacciarlo per sempre dalle loro regioni che si trovano a Est della città.
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Centoquarantacinque terroristi dell'ISIS eliminati dalle forze irakene nelle ultime 48 ore!!
Con l'enorme afflusso di fedeli sciiti a Karbala per la ricorrenza dell'Arbaeen (quest'anno nuovo picco di 20 milioni di pellegrini e nuovo record mondiale come 'più grande adunata umana del mondo') si potrebbe pensare che tutte le risorse e l'attenzione delle forze armate e di sicurezza irakene siano state concentrate su questo colossale evento che ha visto anche la partecipazione di esperti di sicurezza di Hezbollah.
In effetti durante lo svolgimento dell'adunata religiosa diverse operazioni terroriste dell'ISIS sono state intercettate e sventate: sette takfiri del 'califfato' sono stati uccisi e altri 24 sono stati arrestati prima che potessero attentare ai pellegrini, arsenali di armi e munizioni sono stati scoperti e confiscati, quattro autobombe sono state trovate e disinnescate, insieme a ventidue "mine" che dovevano essere disseminate sui viali di avvicinamento verso il mausoleo di Karbala, quattro gilet-bomba sono stati confiscati e tre ordigni in fase di preparazione sono stati scoperti prima che potessero venire completati.
Ma mentre tutto questo aveva luogo si tenevano contemporaneamente numerose operazioni aeree e terrestri negli altri teatri di scontro con l'ISIS/Daash tanto nella provincia occidentale di Anbar quanto nella parte settentrionale del paese.
In seguito ai raid, alle offensive, ai bombardamenti con aerei ed elicotteri siamo lieti di comunicare che non meno di 145 terroristi takfiri sono stati ridotti in terra per ceci nel corso delle ultime 48 ore. Questo dimostra che grazie al sostegno iraniano e russo, che continua inesausto ormai da mesi, l'Irak é in grado di gestire situazioni militari e di sicurezza molto differenti riportando importanti successi in ogni campo.
In effetti durante lo svolgimento dell'adunata religiosa diverse operazioni terroriste dell'ISIS sono state intercettate e sventate: sette takfiri del 'califfato' sono stati uccisi e altri 24 sono stati arrestati prima che potessero attentare ai pellegrini, arsenali di armi e munizioni sono stati scoperti e confiscati, quattro autobombe sono state trovate e disinnescate, insieme a ventidue "mine" che dovevano essere disseminate sui viali di avvicinamento verso il mausoleo di Karbala, quattro gilet-bomba sono stati confiscati e tre ordigni in fase di preparazione sono stati scoperti prima che potessero venire completati.
Ma mentre tutto questo aveva luogo si tenevano contemporaneamente numerose operazioni aeree e terrestri negli altri teatri di scontro con l'ISIS/Daash tanto nella provincia occidentale di Anbar quanto nella parte settentrionale del paese.
In seguito ai raid, alle offensive, ai bombardamenti con aerei ed elicotteri siamo lieti di comunicare che non meno di 145 terroristi takfiri sono stati ridotti in terra per ceci nel corso delle ultime 48 ore. Questo dimostra che grazie al sostegno iraniano e russo, che continua inesausto ormai da mesi, l'Irak é in grado di gestire situazioni militari e di sicurezza molto differenti riportando importanti successi in ogni campo.
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Hamas rilascia video della guerra estiva che espongono e smentiscono le menzogne sioniste! Imbarazzo a Tel Aviv!!
Come 'coronamento' delle cerimonie per la celebrazione del 27esimo anniversario della fondazione di Hamas il Movimento palestinese di Resistenza ha rilasciato in queste ore due filmati che hanno causato grave costernazione e imbarazzo nel regime ebraico di occupazione della Palestina.Ambedue i filmati riguardano la guerra estiva che ha impegnato la Striscia di Gaza tra Luglio e Agosto 2014 e tutti e due rivelano come i comunicati sionisti che parlavano di attacchi di Hamas regolarmente bloccati, di commando sempre uccisi e di perdite sioniste sempre ridotte al minimo non fossero in realtà altro che masse incredibili di menzogne. Il primo filmato riguarda il raid di commando subaquei di Hamas verso Zikim, avvenuto all'inizio della guerra. Tel Aviv sosteneva che gli incursori fossero stati bloccati subito dopo l'uscita dalle acque e subito uccisi. Invece le immagini (rubate da abili hacker da computer militari sionisti, come si vede dai sottotitoli in alfabeto ebraico) mostrano come i combattenti palestinesi impegnarono molto a lungo i sionisti arrivando a scontrarsi con carri armati Merkava che colpirono più volte con bombe a mano e mine e cariche esplosive collocate sulle loro corazze, arrivando a immobilizzarne uno e a distruggere un bulldozer blindato.Il secondo filmato riguarda un raid tramite tunnel verso una postazione militare sionista. In questo caso le menzogne sioniste furono ancora più marchiane visto che Tel Aviv aveva sostenuto che nessun commando palestinese fosse riuscito ad allontanarsi dal luogo dello scontro, mentre le immagini mostrano chiaramente che dopo essersi avvicinati al bersaglio e averlo ingaggiato quasi tutti gli attaccanti fanno ritorno indietro. PALAESTINA FELIX é lieto di potervi mostrare le prove del fatto che quando denunciavamo le menzogne sioniste e vi avvertivamo che le perdite di Tel Aviv erano quattro o cinque volte superiori al numero ufficialmente ammesso avevamo perfettamente ragione a farlo.
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lunedì 15 dicembre 2014
Nuovi aggiornamenti da Aleppo: le forze siriane conquistano anche Al-Maalah e si spingono verso la strada per i villaggi sciiti!!
Solamente ieri abbiamo pubblicato la mappa di Al-Masdar aggiornata al 13 dicembre che mostrava il lusnghiero progresso delle colonne siriane verso Ovest e il fallimento degli attacchi terroristici contro i due villaggi sciiti di Zahraa e Nubbul, che aspettano con fiducia lo sfondamento definitivo delle posizioni takfire per venire ricongiunti con la città ormai totalmente in mano ai governativi, compreso il suo hinterland industriale a Nord.
Ebbene, in sole 24 ore lo zelo e l'eroismo dei soldati di Assad ha reso quella mappa obsoleta, costringendo i nostri amici del sito Al-Masdar a pubblicarne in tutta fretta una nuova, riportata qui sopra, che mostra come il villaggio di Al-Mallah, avantieri ancora parzialmente in mano ai terroristi, sia stato completamente inglobato nell'area controllata dall'Esercito Siriano.
Ormai la cittadina di Haritan, attraversata dall'importante arteria stradale che da Kafr Hamra e poi per Hayyan porta ai due villaggi sciiti, é a portata di mano delle forze regolari; speriamo e preghiamo che quanto prima ANCHE questa nuova mappa debba essere sostituita da un ancora più incoraggiante e lusinghiera!
Ebbene, in sole 24 ore lo zelo e l'eroismo dei soldati di Assad ha reso quella mappa obsoleta, costringendo i nostri amici del sito Al-Masdar a pubblicarne in tutta fretta una nuova, riportata qui sopra, che mostra come il villaggio di Al-Mallah, avantieri ancora parzialmente in mano ai terroristi, sia stato completamente inglobato nell'area controllata dall'Esercito Siriano.
Ormai la cittadina di Haritan, attraversata dall'importante arteria stradale che da Kafr Hamra e poi per Hayyan porta ai due villaggi sciiti, é a portata di mano delle forze regolari; speriamo e preghiamo che quanto prima ANCHE questa nuova mappa debba essere sostituita da un ancora più incoraggiante e lusinghiera!
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La Cina costruisce il suo ruolo internazionale offrendo a Bagdad assistenza e bombardamenti anti-ISIS!!
Diverse testate e agenzie internazionali hanno ripreso le recenti dichiarazioni del Ministro degli Esteri irakeno Ibrahim Jafari il quale ha rivelato che nel corso del meeting ONU anti-terrorismo tenutosi lo scorso settembre al Palazzo di Vetro il responsabile del dicastero Esteri della Repubblica Popolare Cinese, Wang Yi, avrebbe offerto a Bagdad il suo sostegno nella lotta contro l'ISIS, prospettando la possibilità di scambio di intelligence, addestramento militare, vendita di munizioni avanzate (soprattutto missili e bombe guidate) e persino attacchi aerei contro le posizioni del 'califfato'.
Quest'ultimo particolare ha colpito la fantasia collettiva, visto che rappresenterebbe il primo caso di intervento diretto di Beijing in un conflitto esterno da quando la Cina ha assunto il ruolo di potenza emergente. Ci sarebbe da notare che, anche se si verificasse, questo intervento sarebbe coerente con la visione cinese del 'Mutuo sviluppo attraverso la Stabilità e la Cooperazione', laddove gli interventi militari Usa e occidentali sono invece mirati a mantenere intere regioni nel caos e nell'instabilità.
Interrogato in merito il Ministero degli Esteri cinese non ha commentato la dichiarazione anche se il portavoce Hong Lei ha confermato in seguito che l'offerta di intelligence e addestramento é stata effettivamente avanzata. Se apparecchi cinesi dovessero compiere missioni contro l'ISIS é ovvio che dovrebbero farlo dal territorio iraniano visto che non esistono altre potenze filocinesi nell'area.
Questo sarebbe coerente con il progressivo avvicinamento Teheran-Beijing in molte materie collegate con la Difesa e la tecnologia militare.
Quest'ultimo particolare ha colpito la fantasia collettiva, visto che rappresenterebbe il primo caso di intervento diretto di Beijing in un conflitto esterno da quando la Cina ha assunto il ruolo di potenza emergente. Ci sarebbe da notare che, anche se si verificasse, questo intervento sarebbe coerente con la visione cinese del 'Mutuo sviluppo attraverso la Stabilità e la Cooperazione', laddove gli interventi militari Usa e occidentali sono invece mirati a mantenere intere regioni nel caos e nell'instabilità.
Interrogato in merito il Ministero degli Esteri cinese non ha commentato la dichiarazione anche se il portavoce Hong Lei ha confermato in seguito che l'offerta di intelligence e addestramento é stata effettivamente avanzata. Se apparecchi cinesi dovessero compiere missioni contro l'ISIS é ovvio che dovrebbero farlo dal territorio iraniano visto che non esistono altre potenze filocinesi nell'area.
Questo sarebbe coerente con il progressivo avvicinamento Teheran-Beijing in molte materie collegate con la Difesa e la tecnologia militare.
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Ulteriori testimonianze visive della parata delle Brigate Qassam a Gaza!!
Siamo orgogliosi di potervi proporre ulteriori immagini e un filmato preso dal canale Russia Today che danno ulteriori dettagli sulla parata delle Brigate Qassam di Hamas che si é tenuta nella giornata di ieri nella Striscia di Gaza. La manifestazione ha visto coinvolte migliaia di persone e centinaia di combattenti smentendo la propaganda del regime ebraico che pretenderebbe di avere "inflitto gravi perdite" alla Resistenza palestinese con il suo ultimo pogrom militare contro il ghetto costiero.
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L'Armee Libanaise arresta 'sceicco' sunnita insieme a quattro terroristi, con una cintura esplosiva e un arsenale di armi!!
Un'ulteriore prova che le associazioni di 'sceicchi' estremisti a libro paga dei sauditi non sono altro che 'quinte colonne' dei terroristi takfiri si é avuta ieri in Libano, nei dintorni della cittadina di Arsal, quando l'Armee Libanaise arrestando quattro militanti wahabiti e sequestrando le loro armi e un dispositivo esplosivo ha trovato in loro compagnia uno 'sceicco' sunnita.
Costui, tale Hussam Ghali, era addirittura membro del 'Comitato Saggi Musulmani', un'organizzazione di estremisti che ha cercato a più riprese di interrompere l'azione anti-terrorismo dell'Esercito di Beirut a Tripoli Siriaca, a Mnyieh, ad Arsal, proponendo 'tregue' e 'negoziati' che dovevano solamente servire ai loro amici takfiri a 'rifiatare' e riorganizzare le fila sconvolte dai colpi dell'Armee.
I cinque sono stati accusati di cospirazione al fine di commettere atti di terrorismo, addosso a loro sono state trovate una cintura esplosiva, quattro pistole, tre fucili d'assalto, due bombe a mano e diverse centinaia di proiettili.
Costui, tale Hussam Ghali, era addirittura membro del 'Comitato Saggi Musulmani', un'organizzazione di estremisti che ha cercato a più riprese di interrompere l'azione anti-terrorismo dell'Esercito di Beirut a Tripoli Siriaca, a Mnyieh, ad Arsal, proponendo 'tregue' e 'negoziati' che dovevano solamente servire ai loro amici takfiri a 'rifiatare' e riorganizzare le fila sconvolte dai colpi dell'Armee.
I cinque sono stati accusati di cospirazione al fine di commettere atti di terrorismo, addosso a loro sono state trovate una cintura esplosiva, quattro pistole, tre fucili d'assalto, due bombe a mano e diverse centinaia di proiettili.
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I combattenti sciiti Houthi distruggono i covi dei terroristi nella zona di Arhab!!
In una ulteriore dimostrazione che i terroristi takfiri in Yemen agiscono col sostegno e la complicità del partito islamista filo-qatariota Islah, branca locale della Fratellanza Musulmana, il quartier generale di detto partito nella zona di Arhab (nella parte settentrionale della capitale Sanaa) é andato completamente distrutto nel corso di scontri tra i terroristi in fuga e i combattenti Houthi dell'organizazione Ansarullah.
Gli Houthi hanno condotto una vasta operazione anti-terrorismo cacciando i militanti takfiri dai loro covi tra cui la sede di una "organizzazione religiosa" che in realtà fungeva da base per gli estremisti; anche la sede dell'Islah era in realtà un covo takfiro ed é stata fatta esplodere dopo esser stata evacuata di tutti gli occupanti.
L'azione conferma come gli Houthi siano l'unica forza in grado di opporsi con rigore al terrorismo sia di matrice filo-qatariota che quello qaedista filo-saudita.
Gli Houthi hanno condotto una vasta operazione anti-terrorismo cacciando i militanti takfiri dai loro covi tra cui la sede di una "organizzazione religiosa" che in realtà fungeva da base per gli estremisti; anche la sede dell'Islah era in realtà un covo takfiro ed é stata fatta esplodere dopo esser stata evacuata di tutti gli occupanti.
L'azione conferma come gli Houthi siano l'unica forza in grado di opporsi con rigore al terrorismo sia di matrice filo-qatariota che quello qaedista filo-saudita.
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domenica 14 dicembre 2014
Ecco le IMMAGINI ESCLUSIVE di "Palaestina Felix" della parata militare delle Brigate Qassam a Gaza!
Come abbiamo promesso, nonostante la giornata festiva, nonostante le non ottimali condizioni di salute di chi vi scrive, siamo riusciti a ottenere esclusive immagini della parata militare delle Brigate Qassam, iniziata a Mezzogiorno a Gaza che si é snodata dall'area portuale fino ad Al-Jalaa Street.
Abbiamo anche trovato un video che alterna immagini della manifestazione di venerdì a quella di oggi, lo includiamo per completezza.
Come avevamo annunciato la manifestazione delle Brigate Qassam si é conclusa con un messaggio di Abu Obeida; il portavoce ufficale delle Brigate ha esplicitamente e ampiamente ringraziato la Repubblica Islamica dell'Iran per il sostegno tecnico, logistico e materiale fornito alla Resistenza armata palestinese.
Abbiamo anche trovato un video che alterna immagini della manifestazione di venerdì a quella di oggi, lo includiamo per completezza.
Come avevamo annunciato la manifestazione delle Brigate Qassam si é conclusa con un messaggio di Abu Obeida; il portavoce ufficale delle Brigate ha esplicitamente e ampiamente ringraziato la Repubblica Islamica dell'Iran per il sostegno tecnico, logistico e materiale fornito alla Resistenza armata palestinese.
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Cinque terroristi di Al-Qaeda travestiti da donne scoperti e uccisi a un posto di blocco in Yemen!
Stavano cercando di fuggire dallo Yemen per rifugiarsi in Arabia Saudita, dove possono contare su aiuti e finanziamenti, i cinque takfiri di Al-Qaeda nella Penisola Araba che sono stati uccisi ieri a un posto di blocco dalle forze yemenite. Nemmeno il fatto di avere indossato panni femminili li ha aiutati nel loro piano di fuga.
Uno dei terroristi infatti, terrorizzato dall'idea di venire scoperto, ha perso la calma e ha aperto il fuoco sul militare yemenita che era salito a bordo del pullman fermato al posto di blocco prima del confine saudita.
A quel punto, vedendo il loro compagno cadere ferito, gli altri militari hanno crivellato il veicolo di colpi uccidendo tutti i terroristi travestiti. Il soldato yemenita é riuscito a scampare ad ulteriori proiettili ed é stato prontamente soccorso.
Lo Yemen ultimamente é stato teatro di molte disfatte e rovesci per i terroristi wahabiti, che hanno trovato nella milizia sciita Houthi un avversario impossibile da battere o respingere.
Uno dei terroristi infatti, terrorizzato dall'idea di venire scoperto, ha perso la calma e ha aperto il fuoco sul militare yemenita che era salito a bordo del pullman fermato al posto di blocco prima del confine saudita.
A quel punto, vedendo il loro compagno cadere ferito, gli altri militari hanno crivellato il veicolo di colpi uccidendo tutti i terroristi travestiti. Il soldato yemenita é riuscito a scampare ad ulteriori proiettili ed é stato prontamente soccorso.
Lo Yemen ultimamente é stato teatro di molte disfatte e rovesci per i terroristi wahabiti, che hanno trovato nella milizia sciita Houthi un avversario impossibile da battere o respingere.
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