Dopo l'esplosione di violenti scontri armati in varie parti del paese, la dichiarazione del coprifuoco nella capitale, la perdita della strategica località di Bor (che nonostante diverse affrettate offensive rimane saldamente in mano ai ribelli) e le morti di diversi caschi blu e lavoratori petroliferi stranieri, la situazione in Sud-Sudan sembra stabilizzarsi in un temporaneo stallo con l'annuncio che il Presidente Salva Kiir avrebbe accettato un 'dialogo incondizionato' con il suo Ex-vice Riek Machar e i suoi seguaci per risolvere la situazione senza ulteriori combattimenti.
La decisione sembra confermare l'impossibilità del ridicolo dittatore di Juba (messo al potere da Usa e Israele) di ottenere una chiara vittoria sul campo contro Machar e i suoi miliziani Nuer ed é stata confermata dall'ONU attraverso portavoce locali e anche al quartier generale newyorchese dell'organizzazione.
Intanto sembrerebbe che Kiir abbia approfittato dell'occasione per condurre una parziale "purga" nella capitale, arrestando dieci figure politiche a lui ostili con l'accusa di essere complici di Machar nei suoi presunti piani di 'colpo di stato'; le organizzazioni internazionali hanno chiesto a più riprese che costoro vengano liberati o che perlomeno sia concesso loro di incontrare delegati che ne verifichino l'incolumità.
sabato 21 dicembre 2013
Il buffone Salva Kiir non riesce ad avere la meglio sui seguaci di Machar: accetta "un dialogo senza condizioni"!
Etichette:
Akobo,
Bor,
Guerra Civile,
India,
Jonglei,
Juba,
ONU,
Riek Machar,
Salva Kiir,
Sud-Sudan,
Thar JJath,
Unity
La Jihad islamica avverte Tel Aviv: "Pagherete per l'assassinio del martire di Jenin e per tutti i vostri crimini in Cisgiordania!"
Il Movimento per la Jihad Islamica Palestinese ha emesso un comunicato col quale, onorando la memoria del martire Nafaa al-Saedi, barbaramente ucciso mentre difendeva la residenza dello Sceicco Jamal abu al-Hija nel campo profughi di Jenin, denuncia le forze militari di occupazione come uniche responsabili della sua uccisione e annuncia che "tutte le misure necessarie" per vendicare la morte di Al-Saedi saranno prese dall'organizzazione e dal suo braccio militare.
Al comunicato della Jihad ha fatto eco Hamas, che ha avvertito Tel Aviv come raid e omicidi tanto verso la Striscia di Gaza quanto verso la Cisgiordania non rimarranno senza risposta e che il regime sionista verrà ritenuto responsabile per ogn crimine contro il Popolo di Palestina, la sua Terra e i suoi Luoghi Sacri.
Hamas ha rinnovato i suoi inviti alla popolazione cisgiordana e di Gerusalemme (Al-Quds) affinché si mobiliti a ogni passo per contrastare le politiche annessionistiche, colonizzatrici, giudaizzatrici dell'occupazione sionista, dei suoi militari e dei suoi miliziani.
Al comunicato della Jihad ha fatto eco Hamas, che ha avvertito Tel Aviv come raid e omicidi tanto verso la Striscia di Gaza quanto verso la Cisgiordania non rimarranno senza risposta e che il regime sionista verrà ritenuto responsabile per ogn crimine contro il Popolo di Palestina, la sua Terra e i suoi Luoghi Sacri.
Hamas ha rinnovato i suoi inviti alla popolazione cisgiordana e di Gerusalemme (Al-Quds) affinché si mobiliti a ogni passo per contrastare le politiche annessionistiche, colonizzatrici, giudaizzatrici dell'occupazione sionista, dei suoi militari e dei suoi miliziani.
Etichette:
Campo Profughi,
Collaborazionisti,
Gendarmi,
Hamas,
Jenin,
Jihad Islamica,
Nafaa al-Saedi,
PIJ,
West Bank
In pieno svolgimento l'esercitazione aerea "Fedayeen e Harim e Velayat 4": immagini esclusive!!
Seguendo il programma enunciato pochi giorni fa dal Brigadier Generale Ali Reza Barkhour "Fedayeen e Harim e Velayat 4" (Difensori del Santuario di Velayat 4), la complessa esercitazione aerea centrata sul combattimento aria-aria, sull'intercezione di bersagli volanti e sull'avvistamento precoce di intrusioni nello spazio aereo iraniano, sta svolgendosi regolarmente.
Tutti i tipi di aereo da combattimento in forza all'IRIAF sono coinvolti nelle manovre: F-14, Mig-29, Mirage F1, Su-24, F-4 Phantom, F-5, Saeqeh e Azarakhsh (questi ultimi due versioni evolute e migliorate dell'F-5).
Nonostante molte delle sue risorse finanziarie e tecnologiche negli ultimi decenni siano state spese per i settori della missilistica e della difesa elettronica, la Repubblica Islamica Iraniana non ha del tutto trascurato la propria aviazione, che rimane fondamentale per scoraggiare ogni disegno sionista e imperialista di attacchi aerei contro le installazioni militari e nucleari del paese.
Tutti i tipi di aereo da combattimento in forza all'IRIAF sono coinvolti nelle manovre: F-14, Mig-29, Mirage F1, Su-24, F-4 Phantom, F-5, Saeqeh e Azarakhsh (questi ultimi due versioni evolute e migliorate dell'F-5).
Nonostante molte delle sue risorse finanziarie e tecnologiche negli ultimi decenni siano state spese per i settori della missilistica e della difesa elettronica, la Repubblica Islamica Iraniana non ha del tutto trascurato la propria aviazione, che rimane fondamentale per scoraggiare ogni disegno sionista e imperialista di attacchi aerei contro le installazioni militari e nucleari del paese.
venerdì 20 dicembre 2013
Sosta in Sri Lanka per le unità della Ventottesima Flottiglia della Marina Iraniana!!
La 28esima flottiglia della Marina militare iraniana, dopo essersi recata in visita al porto indiano di Mumbai, come a suo tempo annunciato su queste stesse pagine, ha calato l'ancora a Colombo, in Sri Lanka, estendendo ulteriormente il raggio delle sue visite di cortesia ai paesi dell'Oceano Indiano.
Il cacciatorpediniere Alborz, la nave-appoggio Bandar Abbas, il sottomarino Younes, come ha detto il Vicecomandante per le Operazioni dell'IRIN, Contrammiraglio Siavash Jareh, estendono un messaggio di amicizia e cooperazione alla Marina di Colombo e alla sua popolazione, nel quadro dell'intensificazione dei traffici e dei commerci iraniani verso la parte orientale dell'Oceano Indiano, per la quale l'antica isola di Ceylon costituisce un passaggio obbligato.
Nel corso della loro crociera operativa le unità della 28esima flottiglia hanno percorso finora 2200 miglia marine, scortando 12 navi mercantili e incrociando e identificando 64 unità militari extra-regionali.
Il cacciatorpediniere Alborz, la nave-appoggio Bandar Abbas, il sottomarino Younes, come ha detto il Vicecomandante per le Operazioni dell'IRIN, Contrammiraglio Siavash Jareh, estendono un messaggio di amicizia e cooperazione alla Marina di Colombo e alla sua popolazione, nel quadro dell'intensificazione dei traffici e dei commerci iraniani verso la parte orientale dell'Oceano Indiano, per la quale l'antica isola di Ceylon costituisce un passaggio obbligato.
Nel corso della loro crociera operativa le unità della 28esima flottiglia hanno percorso finora 2200 miglia marine, scortando 12 navi mercantili e incrociando e identificando 64 unità militari extra-regionali.
Etichette:
28th Flotilla,
Alborz,
Bandar Abbas,
Colombo,
Contrammiraglio Siavash Jareh,
Cooperazione,
India,
IRIN,
Jomohuri e Islami,
Mumbai,
Sri Lanka,
Visita
Sud-Sudan sempre più nel caos della guerra civile! Uccisi operai petroliferi e caschi blu indiani!!
La conquista della cittadina di Bor da parte dei fedelissimi dell'Ex-vicepresidente Riek Machar, trasformatosi in Signore della Guerra in funzione anti-Kiir ha fatto precipitare completamente la situazione in Sud-Sudan che ufficialmente può considerarsi zona di guerra.
Mobilitando le unità dell'Esercito a componente etnica Dinka a lui fedeli il 'cowboy' di Juba sta cercando di riprendere Bor con offensive velleitarie quanto costose, che finora sono state respinte dagli armati Nuer dell'etnia di Machar. Intanto migliaia di profughi nel panico più totale corrono verso i confini o si assiepano disperati ai cancelli delle installazioni ONU cercando un asilo o un aiuto che a stento le organizzazioni internazionali attive nel paese riusciranno a fornire nei tempi e nelle quantità sperate.
Intanto l'ambasciatore indiano all'ONU Asoke Mukerji ha dichiarato che in un attacco armato alla base di Akobo nello stato di Jonglei tre 'caschi blu' di Nuova Delhi sono rimasti uccisi. Un team diplomatico dell'Unione Africana sarebbe nella capitale per cercare di mediare un armistizio tra Kiir e Machar.
Cinque operai petroliferi del campo di Thar Jath, concesso in sfruttamento alla Cina, nello stato di Unity sarebbero rimasti uccisi in una sparatoria le cui dinamiche non sono ancora chiare e che potrebbe essere un atto criminale comune o d'altra parte rivelarsi collegata con lo stato di instabilità e guerra civile scoppiato da alcuni giorni.
Mobilitando le unità dell'Esercito a componente etnica Dinka a lui fedeli il 'cowboy' di Juba sta cercando di riprendere Bor con offensive velleitarie quanto costose, che finora sono state respinte dagli armati Nuer dell'etnia di Machar. Intanto migliaia di profughi nel panico più totale corrono verso i confini o si assiepano disperati ai cancelli delle installazioni ONU cercando un asilo o un aiuto che a stento le organizzazioni internazionali attive nel paese riusciranno a fornire nei tempi e nelle quantità sperate.
Intanto l'ambasciatore indiano all'ONU Asoke Mukerji ha dichiarato che in un attacco armato alla base di Akobo nello stato di Jonglei tre 'caschi blu' di Nuova Delhi sono rimasti uccisi. Un team diplomatico dell'Unione Africana sarebbe nella capitale per cercare di mediare un armistizio tra Kiir e Machar.
Cinque operai petroliferi del campo di Thar Jath, concesso in sfruttamento alla Cina, nello stato di Unity sarebbero rimasti uccisi in una sparatoria le cui dinamiche non sono ancora chiare e che potrebbe essere un atto criminale comune o d'altra parte rivelarsi collegata con lo stato di instabilità e guerra civile scoppiato da alcuni giorni.
Etichette:
Akobo,
Bor,
Guerra Civile,
India,
Jonglei,
Juba,
ONU,
Riek Machar,
Salva Kiir,
Sud-Sudan,
Thar JJath,
Unity
A Sidone l'Esercito libanese risponde alle provocazioni takfire! Raid e retate contro gli estremisti al soldo di Riyadh e Tel Aviv!
Avevamo fatto notare la "sospetta" coincidenza tra il fallimento del tentativo sionista di invasione del confine libanese e la seguente ondata di attacchi a posti di guardia dell'Armee Libanaise nella città di Sidone, già teatro di scontri quando i seguaci del ridicolo 'sceicco' Assir tentarono un'improbabile sollevazione conclusasi con la loro totale sconfitta (e la morte del loro leader).
Adesso l'Esercito nazionale sta eseguendo una serie di raid, perquisizioni e retate negli ambienti wahabiti della città, ma anche in altre località del paese come Jezzine,lman, Ouwali, Bkasta, Abra, Kefraya e Kfarfalous. Tra i fermati e gli arrestati finora si contano figure note dell'estremismo religioso sunnita ma anche mercenari stranieri in attesa di entrare o ri-entrare in Siria.
Ancora una volta si dimostra come la parte politica che vorrebbe prostituire il Libano ai desideri di Israele e Arabia Saudita é direttamente connivente coi terroristi che precipiterebbero il paese in un'orgia di violenza settaria mentre i partiti filosiriani e filoiraniani hanno come bussola l'autonomia, la libertà e la tolleranza e coesistenza interne del Paese dei Cedri.
Adesso l'Esercito nazionale sta eseguendo una serie di raid, perquisizioni e retate negli ambienti wahabiti della città, ma anche in altre località del paese come Jezzine,lman, Ouwali, Bkasta, Abra, Kefraya e Kfarfalous. Tra i fermati e gli arrestati finora si contano figure note dell'estremismo religioso sunnita ma anche mercenari stranieri in attesa di entrare o ri-entrare in Siria.
Ancora una volta si dimostra come la parte politica che vorrebbe prostituire il Libano ai desideri di Israele e Arabia Saudita é direttamente connivente coi terroristi che precipiterebbero il paese in un'orgia di violenza settaria mentre i partiti filosiriani e filoiraniani hanno come bussola l'autonomia, la libertà e la tolleranza e coesistenza interne del Paese dei Cedri.
Etichette:
Awali,
Beirut,
Hezbollah,
Libano,
Linea Blu,
Majdelioun,
Sboba,
Sceicco Assir,
Sidone,
Sionisti,
Valle della Biqa,
Wahabiti
giovedì 19 dicembre 2013
Ecco in esclusiva per PALAESTINA FELIX le immagini dei funerali del martire di Jenin Nafaa al-Saedi!
Naffa al-Saedi, ennesima vittima della cieca violenza sionazista, si appresta a venire deposto nell'Eterno Riposo.
Suo padre lo saluta per l'ennesima volta in un'immagine carica di "pietas".
Al-Saedi era un coraggioso militante della Resistenza armata con le Brigate Al-Quds della Jihad Islamica Palestinese, il gruppo filo-iraniano che attualmente detiene l'arsenare più avanzato di Gaza e la cui influenza si estende anche in Cisgiordania.
Tutta la popolazione dell'immenso campo profughi di Jenin si é stretta attorno al giovane martire, per piangerlo e onorarne la memoria.
Suo padre lo saluta per l'ennesima volta in un'immagine carica di "pietas".
Al-Saedi era un coraggioso militante della Resistenza armata con le Brigate Al-Quds della Jihad Islamica Palestinese, il gruppo filo-iraniano che attualmente detiene l'arsenare più avanzato di Gaza e la cui influenza si estende anche in Cisgiordania.
Tutta la popolazione dell'immenso campo profughi di Jenin si é stretta attorno al giovane martire, per piangerlo e onorarne la memoria.
Etichette:
Campo Profughi,
Collaborazionisti,
Fatah,
Gendarmi,
Jenin,
Jihad Islamica,
Nafaa al-Saedi,
PIJ,
West Bank
Suda freddo Salva Kiir! I seguaci di Machar prendono la città-chiave di Bor!!
Ha poco da rallegrarsi il ridicolo 'dittatore-cowboy' Salva Kiir, messo da Obama e Netanyahu a capo dello stato-fantoccio strappato al corpo vivo della nazione sudanese con la complicità di Hollywood e delle sue star imbecilli, ammaestrate dalla propaganda sionista internazionale; le milizie Nuer di Riek Machar, apparentemente allontanate da Juba dopo scontri costati oltre 500 morti e quasi tredicimila profughi in fuga dalla capitale, sono riuscite a prendere il controllo di Bor, cittadina chiave dell'industria petrolifera nazionale (attualmente però impossibilitata a funzionare).
La notizia é stata amaramente confermata dallo stesso portavoce dell'Esercito di Kiir, Philip Aguer, impossibilitato ormai a negare l'evidenza dai numerosi rapporti di cronisti in loco che vedevano l'abitato ormai totalmente in mano ai ribelli. L'Ex-vicepresidente Machar, intanto, ha lanciato un nuovo appello radiofonico alle forze armate invitandole a unirsi alla sollevazione e a deporre Salva Kiir: "Pretendiamo che lasci il potere".
Probabilmente solo le milizie di etnia Dinka rimarranno fedeli a Kiir se Machar saprà consolidare il suo successo a Bor e stabilire un centro di potere alternativo a quello del cleptocrate filosionista. Il Sud-Sudan si precipita a implodere nell'ennesima sanguinosa faida africana? Quanto a lungo bisognerà aspettare per capire che l'autorità di Khartoum era NECESSARIA a tenere in riga le riottose e litigiose componenti etniche meridionali?
La notizia é stata amaramente confermata dallo stesso portavoce dell'Esercito di Kiir, Philip Aguer, impossibilitato ormai a negare l'evidenza dai numerosi rapporti di cronisti in loco che vedevano l'abitato ormai totalmente in mano ai ribelli. L'Ex-vicepresidente Machar, intanto, ha lanciato un nuovo appello radiofonico alle forze armate invitandole a unirsi alla sollevazione e a deporre Salva Kiir: "Pretendiamo che lasci il potere".
Probabilmente solo le milizie di etnia Dinka rimarranno fedeli a Kiir se Machar saprà consolidare il suo successo a Bor e stabilire un centro di potere alternativo a quello del cleptocrate filosionista. Il Sud-Sudan si precipita a implodere nell'ennesima sanguinosa faida africana? Quanto a lungo bisognerà aspettare per capire che l'autorità di Khartoum era NECESSARIA a tenere in riga le riottose e litigiose componenti etniche meridionali?
Etichette:
Aeroporto,
Capitale,
Coprifuoco,
Dinka,
Juba,
Khartoum,
Nuer,
Riek Machar,
Salva Kiir,
Scontri,
Stato fallito,
Sudan,
Università
Quarantotto ore di intense esercitazioni per aerei e piloti dell'aviazione militare di Teheran!!
L'aviazione della Repubblica Islamica Iraniana (IRIAF) inizierà domani un vasto programma di esercitazioni sul Golfo Persico, denominate "Fedayeen e Harim e Velayat 4" (Difensori del Santuario di Velayat 4), come annunciato dal Vicecomandante dell'Arma Azzurra di Teheran Brigadier Generale Ali Reza Barkhour.
Questa esercitazione prosegue e completa la routine di addestramento che in altri precedenti momenti si era concentrata sulle capacità di difesa antiaerea missilistica ed elettronica.
Le manovre, che si articoleranno in un arco di 48 ore coinvolgeranno unità le più disparate, raccolte insieme apposta per l'esercitazione e si susseguiranno in tre fasi per poter migliorare e aumentare le capacità di reazione di radaristi, piloti, meccanici e tutti gli altri operatori dell'aviazione militare.
"Il combattimento aria-aria, l'intercettazione di bersagli volanti e l'individuazione precoce di invasori del nostro spazio aereo formeranno una parte preponderante degli esercizi e delle simulazioni", ha dichiarato Barkhor, che ha specificato come ogni genere di aereo in forza alle unità di prima linea verrà utilizzato nelle manovre: caccia e intercettori, cacciabombardieri, apparecchi da ricognizione e così via.
Ci domandiamo con ansia se magari sarà possibile vedere in azione per la prima volta il nuovo modello di jet iraniano Qaher-313...
Questa esercitazione prosegue e completa la routine di addestramento che in altri precedenti momenti si era concentrata sulle capacità di difesa antiaerea missilistica ed elettronica.
Le manovre, che si articoleranno in un arco di 48 ore coinvolgeranno unità le più disparate, raccolte insieme apposta per l'esercitazione e si susseguiranno in tre fasi per poter migliorare e aumentare le capacità di reazione di radaristi, piloti, meccanici e tutti gli altri operatori dell'aviazione militare.
"Il combattimento aria-aria, l'intercettazione di bersagli volanti e l'individuazione precoce di invasori del nostro spazio aereo formeranno una parte preponderante degli esercizi e delle simulazioni", ha dichiarato Barkhor, che ha specificato come ogni genere di aereo in forza alle unità di prima linea verrà utilizzato nelle manovre: caccia e intercettori, cacciabombardieri, apparecchi da ricognizione e così via.
Ci domandiamo con ansia se magari sarà possibile vedere in azione per la prima volta il nuovo modello di jet iraniano Qaher-313...
Agguato assassino in Cisgiordania, forze sioniste massacrano un agente dell'Anp!!
Le "forze di sicurezza" dell'Anp dovrebbero far rispettare la legge in Cisgiordania, invece, come abbiamo notato a più riprese, sono usate dai cacicchi di Ramallah per perseguitare e offendere quei Palestinesi che rifiutano l'umiliazione delle 'trattative' che in 20 anni non hanno portato a nulla se non alla continua annessione di terreni e risorse palestinesi alle colonie illegali sioniste.
Ma quello che é successo stanotte a Qalqiliya nel Nord della West Bank dimostra che nemmeno rendersi complici e servi dell'occupazione sionista garantisce questi militi un minimo di rispetto dai loro 'bwana' a Sei Punte; infatti é bastato il solo sospetto (non supportato che si sappia da alcun genere di prova) che uno di loro fosse coinvolto in attività di Resistenza per far preparare alle SS di Tel Aviv un vero e proprio agguato in stile mafioso, dove la vittima é stata uccisa a tradimento.
Saleh Yasin, 29enne ufficiale della Sicurezza Preventiva dell'Anp é morto sotto il fuoco sionista contemporaneamente a un'altra sparatoria (questa volta Jenin) dove ha trovato la morte Nafaa al-Saedi, combattente della Jihad Islamica. Fino a quando gli uomini dell'Anp non capiranno che il loro posto é a fianco dei combattenti della Resistenza la sorte dei legittimi abitanti della West Bank non potrà cambiare.
Ma quello che é successo stanotte a Qalqiliya nel Nord della West Bank dimostra che nemmeno rendersi complici e servi dell'occupazione sionista garantisce questi militi un minimo di rispetto dai loro 'bwana' a Sei Punte; infatti é bastato il solo sospetto (non supportato che si sappia da alcun genere di prova) che uno di loro fosse coinvolto in attività di Resistenza per far preparare alle SS di Tel Aviv un vero e proprio agguato in stile mafioso, dove la vittima é stata uccisa a tradimento.
Saleh Yasin, 29enne ufficiale della Sicurezza Preventiva dell'Anp é morto sotto il fuoco sionista contemporaneamente a un'altra sparatoria (questa volta Jenin) dove ha trovato la morte Nafaa al-Saedi, combattente della Jihad Islamica. Fino a quando gli uomini dell'Anp non capiranno che il loro posto é a fianco dei combattenti della Resistenza la sorte dei legittimi abitanti della West Bank non potrà cambiare.
Etichette:
Anp,
Askari,
Campo Profughi,
Collaborazionisti,
Fatah,
Gendarmi,
Jenin,
Jihad Islamica,
Nafaa al-Saedi,
PIJ,
Saleh Yasin,
West Bank
Gli errori del recente passato perseguitano Hamas! La Giordania rifiuta l'accesso ai suoi dirigenti!
Ancora una volta viene dimostrato dai fatti quanto miope sia stata la 'mossa' di Mishaal e soci di voler 'sganciare' il Movimento Hamas dall'Asse della Resistenza per inseguire la chimerica ascesa della Fratellanza Musulmana finanziata dal Qatar, che per circa un anno era sembrata la forza politica emergente nel panorama mediorientale. Adesso, con l'Ikhwan duramente bastonata dai Generali del Cairo e in piena ritirata altrove ad Hamas non resta più nessuna sponda cui appoggiarsi e persino paesi di secondo piano come la Giordania possono snobbare e porre 'alt' e 'veti' alla sua dirigenza.
E' notizia di oggi infatti che il reame ascemita abbia vietato a Khaled Mishaal di entrare nei suoi confini, un provvedimento che contraddice la pratica quotidiana in vigore persino dopo la 'cacciata' degli uffici di Hamas dal paese (nel 1999); la decisione probabilmente ha a che fare con una richiesta egiziana di 'punire' ulteriormente la dirigenza del gruppo palestinese per il suo sostegno alla Fratellanza Musulmana durante il suo breve periodo di predominio nel Paese delle Piramidi.
Peraltro, anche durante il periodo di Governo della Fratellanza e di Presidenza di Mohammed Mursi, Hamas aveva beneficiato poco o punto della sua pretesa 'relazione speciale' con gli islamisti egiziani, visto che il varco di Rafah era rimasto ermeticamente chiuso alle merci che avrebbero potuto porre fine all'assedio economico sionista e tutte le richieste di integrazione della rete elettrica, di forniture regolari di gas e combustibile verso Gaza erano rimaste lettera morta.
E' notizia di oggi infatti che il reame ascemita abbia vietato a Khaled Mishaal di entrare nei suoi confini, un provvedimento che contraddice la pratica quotidiana in vigore persino dopo la 'cacciata' degli uffici di Hamas dal paese (nel 1999); la decisione probabilmente ha a che fare con una richiesta egiziana di 'punire' ulteriormente la dirigenza del gruppo palestinese per il suo sostegno alla Fratellanza Musulmana durante il suo breve periodo di predominio nel Paese delle Piramidi.
Peraltro, anche durante il periodo di Governo della Fratellanza e di Presidenza di Mohammed Mursi, Hamas aveva beneficiato poco o punto della sua pretesa 'relazione speciale' con gli islamisti egiziani, visto che il varco di Rafah era rimasto ermeticamente chiuso alle merci che avrebbero potuto porre fine all'assedio economico sionista e tutte le richieste di integrazione della rete elettrica, di forniture regolari di gas e combustibile verso Gaza erano rimaste lettera morta.
Etichette:
Amman,
Fratellanza Musulmana,
Giordania,
Hamas,
Hashemite Kingdom,
Ikhwan,
Il Cairo,
Khaled Mishaal,
Mohammed Mursi
mercoledì 18 dicembre 2013
Oltre cinquecento morti a Juba in una faida interna tra Salva Kiir e l'ex-vice Riek Machar!
Una vera e propria strage quella che nella totale indifferenza dei media imperialisti asserviti si é consumata ieri nella capitale dello stato-fantoccio creato da Obama e Netanyahu smembrando illegittimamente il suolo di una grande nazione araba e musulmana, quella del Sudan di Khartoum.
Non solo il cosiddetto Sud-Sudan del ridicolo dittatore Salva Kiir si é da subito dimostrato uno stato-fallito in cui imperano corruzione, miseria, spreco aberrante, macelleria etnica e inflitrazioni economiche, militari e criminali sioniste; adesso il paese si trova addirittura sull'orlo della guerra civile coi seguaci dell'Ex-vicepresidente Riek Machar che hanno tentato un colpo di mano militare contro Kiir.
I combattimenti di ieri si sono concentrati nella capitale attorno all'Università e all'Aeroporto, che é stato chiuso a ogni genere di volo. Apparso davanti alle telecamere in uniforme militare anziché nel consueto ridicolo completo da 'cowboy', Salva Kiir ha annunciato che la situazione "é calma" ma ha anche dichiarato il coprifuoco per la notte tra ieri e oggi.
Non solo il cosiddetto Sud-Sudan del ridicolo dittatore Salva Kiir si é da subito dimostrato uno stato-fallito in cui imperano corruzione, miseria, spreco aberrante, macelleria etnica e inflitrazioni economiche, militari e criminali sioniste; adesso il paese si trova addirittura sull'orlo della guerra civile coi seguaci dell'Ex-vicepresidente Riek Machar che hanno tentato un colpo di mano militare contro Kiir.
I combattimenti di ieri si sono concentrati nella capitale attorno all'Università e all'Aeroporto, che é stato chiuso a ogni genere di volo. Apparso davanti alle telecamere in uniforme militare anziché nel consueto ridicolo completo da 'cowboy', Salva Kiir ha annunciato che la situazione "é calma" ma ha anche dichiarato il coprifuoco per la notte tra ieri e oggi.
Etichette:
Aeroporto,
Capitale,
Coprifuoco,
Juba,
Riek Machar,
Salva Kiir,
Scontri,
Stato fallito,
Università
Si riprova ulteriormente la scadente qualità della disingenua propaganda di 'Al-Mustaqbal'!!
Qualche tempo fa, discutendo delle operazioni militari di Hezbollah in Siria qualche lettore (più o meno in buonafede) ci domandò come mai non davamo spazio alle notizie apparse sulla testata del mezzo-saudita Saad Hariri che pretendeva che attorno a Damasco ci fosse stata una 'strage' di militanti sciiti con oltre duecento morti.
Noi replicammo che, per la nostra esperienza di mezzi di comunicazione del Vicino e Medio Oriente, non ritenevamo 'Al-Mustaqbal' come una fonte credibile, considerando la qualità della sua produzione giornalistica anche più scadente di quella di altri outlet libanesi filosauditi (tipo il 'Daily Star', quotidiano regolarmente definito come 'Riyadh's Lebanese Rag').
Vediamo le nostre prospettive giustificate e vendicate dal recentissimo imbarazzo in cul il quotidiano di Hariri si é ficcato riprendendo con grande enfasi una lista originariamente pubblicata dal sito-web filoterrorista 'Kolona Shoarakaa' che pretendeva di "rivelare" nientemeno che volti e nomi di MILLE CADUTI di Hezbollah in Siria.
A parte che, come dimostra il nostro stesso sito, i media sciiti non hanno ALCUN INTERESSE a celare nomi e volti dei martiri per la Fede e la Causa della Resistenza, la stessa pretesa che i numeri pretesi dai terroristi siriani e dai loro amiconi Hariri e soci fossero quelli 'veri' (ricordiamo che finora Hezbollah in oltre un anno di operazioni ha avuto meno di 250 morti) é stata SUBITO SMENTITA da un comunicato di Kolona Shoarakaa, che si scusava coi lettori per aver pubblicato un contenuto prima di verificarne la veridicità.
Ci si aspetterebbe che anche 'Al-Mustaqbal' abbia fatto lo stesso invece il foglio di Hariri non ha pubblicato alcuna smentita delle sue erronee segnalazioni, dimostrando come questo 'giornale' non si faccia scrupoli a riempire le proprie pagine della più screditata propaganda e non la corregga nemmeno quando essa venga platealmente smentita dalla fonte originale.
Noi replicammo che, per la nostra esperienza di mezzi di comunicazione del Vicino e Medio Oriente, non ritenevamo 'Al-Mustaqbal' come una fonte credibile, considerando la qualità della sua produzione giornalistica anche più scadente di quella di altri outlet libanesi filosauditi (tipo il 'Daily Star', quotidiano regolarmente definito come 'Riyadh's Lebanese Rag').
Vediamo le nostre prospettive giustificate e vendicate dal recentissimo imbarazzo in cul il quotidiano di Hariri si é ficcato riprendendo con grande enfasi una lista originariamente pubblicata dal sito-web filoterrorista 'Kolona Shoarakaa' che pretendeva di "rivelare" nientemeno che volti e nomi di MILLE CADUTI di Hezbollah in Siria.
A parte che, come dimostra il nostro stesso sito, i media sciiti non hanno ALCUN INTERESSE a celare nomi e volti dei martiri per la Fede e la Causa della Resistenza, la stessa pretesa che i numeri pretesi dai terroristi siriani e dai loro amiconi Hariri e soci fossero quelli 'veri' (ricordiamo che finora Hezbollah in oltre un anno di operazioni ha avuto meno di 250 morti) é stata SUBITO SMENTITA da un comunicato di Kolona Shoarakaa, che si scusava coi lettori per aver pubblicato un contenuto prima di verificarne la veridicità.
Ci si aspetterebbe che anche 'Al-Mustaqbal' abbia fatto lo stesso invece il foglio di Hariri non ha pubblicato alcuna smentita delle sue erronee segnalazioni, dimostrando come questo 'giornale' non si faccia scrupoli a riempire le proprie pagine della più screditata propaganda e non la corregga nemmeno quando essa venga platealmente smentita dalla fonte originale.
Etichette:
Al-Mustaqbal,
filosauditi,
Hezbollah,
Kolona Shoarakaa,
Libano,
Martiri,
Saad Hariri,
Siria,
Sunniti,
Vittime,
Wahabiti
Nuove intense battaglie in provincia di Homs e Damasco: nemmeno la neve ferma l'avanzata delle forze di Assad!
Anche in questi giorni di temperature basse e frequenti nevicate l'Esercito Arabo Siriano non interrompe le proprie operazioni contro i terroristi, anzi, sfruttando al meglio la sua superiorità logisitca e il suo controllo delle arterie di comunicazione, ha già fatto rapidamente arrivare vestiario ed equipaggiamenti invernali alle unità di prima linea, mettendole così in grado di continuare a vibrare colpi decisivi a un'opposizione in gravissimo affanno per la rigidità del clima invernale.
Dopo essere intervenuto a punire i sauditi responsabili di una strage di civili ad Adra l'Esercito regolare ha messo in sicurezza il perimetro della cittadina industriale e si é spinto nel circondario distruggendo altre basi terroriste e abbattendo dozzine di mercenari, quasi tutti di nazionalità straniera.
Al-Rayhan, Al-Shifonyeh, Zamalka e Jounar, nel Rif Damasceno, sono state teatro di altri scontri che hanno visto altre decine di mercenari takfiri restare al suolo come vittime e perdere diversi carichi di armi e munizioni che stavano cercando di trasportare via dai loro rifugi ormai non più sicuri.
Al-Barghouthiyeh, Arshouneh, Dar al-Kabira e Al-Ghanto, villaggi in Provincia di Homs, sono stati ripuliti da ogni presenza terrorista.
Dopo essere intervenuto a punire i sauditi responsabili di una strage di civili ad Adra l'Esercito regolare ha messo in sicurezza il perimetro della cittadina industriale e si é spinto nel circondario distruggendo altre basi terroriste e abbattendo dozzine di mercenari, quasi tutti di nazionalità straniera.
Al-Rayhan, Al-Shifonyeh, Zamalka e Jounar, nel Rif Damasceno, sono state teatro di altri scontri che hanno visto altre decine di mercenari takfiri restare al suolo come vittime e perdere diversi carichi di armi e munizioni che stavano cercando di trasportare via dai loro rifugi ormai non più sicuri.
Al-Barghouthiyeh, Arshouneh, Dar al-Kabira e Al-Ghanto, villaggi in Provincia di Homs, sono stati ripuliti da ogni presenza terrorista.
Etichette:
Al-Barghouthiyeh,
al-Ghanto,
Al-Rayhan,
Al-Shifonyeh,
Arshouneh,
Dar al-Kabira,
Jounar,
Rif Dimashq,
Takfiri,
Terroristi,
Wahabiti,
Zamalka
martedì 17 dicembre 2013
Sionista negra 'stupita' dall'Apartheid in vigore alle banche del sangue del regime ebraico, le consigliamo: "torna in Etiopia!"
Pnina Tamano-Shata é una sionista di origine etiope che é stata portata a invadere e occupare la Palestina dai genitori, all'età di tre anni. Vivere in una terra non sua non l'ha mai preoccupata, né le ha mai causato problemi di coscienza servire nell'esercito che reprime la popolazione legittima della Palestina, ne porta avanti il genocidio e prende parte (o ha preso parte) ad aggressioni e occupazioni illegali di territori stranieri.
La Tamano-Shata era così contenta di vivere in un regime razzista illegittimo da darsi alla politica in una delle molte formazioni politiche che sostengono il regime di invasione e farsi persino eleggere al Parlamento di Tel Aviv.
La Tamano-Shata si é accorta di vivere in un paese razzista (o meglio, la cosa le ha dato fastidio) solo quando, rispondendo a un invito alla donazione di sangue per l'MDA (magen david adom, l'organizzazione che fa la funzione di Croce Rossa nei territori invasi dai sionisti per i soli sionisti, visto che essi rifiutiano di affiliarsi al Comitato Internazionale Croce Rossa e Mezzaluna Rossa) si é vista rifiutare la donazione.
Il rifiuto é stato giustificato dalla banca del sangue con pretesti ridicoli (l'alta incidenza di HIV in Etiopia, dove la Tamano-Shata non vive più da 29 anni).
Questo non é che uno dei mille episodi di discriminazione del regime ebraico contro i suoi cittadini di etniia africana e negra, come già hanno dimostrato i nostri articoli sulla sterilizzazione forzata di donne di origine etiopica.
Adesso la parlamentare si é lanciata in una crociata personale contro le banche del sangue sioniste e le loro politiche, denunciandole come 'razziste'.
MA il razzismo le stava bene quando si trattava di occupare la terra palestinese e derubarla delle sue risorse.
MA il razzismo le stava bene quando si trattava di indossare l'uniforme per reprimere e ammazzare i Palestinesi.
MA il razzismo le stava bene quando si trattava di occupare o invadere il Sud del Libano.
Invitiamo la sionista negra Tamano-Shata e tutti i suoi simili a ripensare profondamente le loro vite e le loro esistenze e a capire che non esiste un futuro per loro nel regime ebraico illegale e a tornare piuttosto nei loro paesi d'origine per contribuire come possono al loro sviluppo e alla loro autonomia e indipendenza!
La Tamano-Shata era così contenta di vivere in un regime razzista illegittimo da darsi alla politica in una delle molte formazioni politiche che sostengono il regime di invasione e farsi persino eleggere al Parlamento di Tel Aviv.
La Tamano-Shata si é accorta di vivere in un paese razzista (o meglio, la cosa le ha dato fastidio) solo quando, rispondendo a un invito alla donazione di sangue per l'MDA (magen david adom, l'organizzazione che fa la funzione di Croce Rossa nei territori invasi dai sionisti per i soli sionisti, visto che essi rifiutiano di affiliarsi al Comitato Internazionale Croce Rossa e Mezzaluna Rossa) si é vista rifiutare la donazione.
Il rifiuto é stato giustificato dalla banca del sangue con pretesti ridicoli (l'alta incidenza di HIV in Etiopia, dove la Tamano-Shata non vive più da 29 anni).
Questo non é che uno dei mille episodi di discriminazione del regime ebraico contro i suoi cittadini di etniia africana e negra, come già hanno dimostrato i nostri articoli sulla sterilizzazione forzata di donne di origine etiopica.
Adesso la parlamentare si é lanciata in una crociata personale contro le banche del sangue sioniste e le loro politiche, denunciandole come 'razziste'.
MA il razzismo le stava bene quando si trattava di occupare la terra palestinese e derubarla delle sue risorse.
MA il razzismo le stava bene quando si trattava di indossare l'uniforme per reprimere e ammazzare i Palestinesi.
MA il razzismo le stava bene quando si trattava di occupare o invadere il Sud del Libano.
Invitiamo la sionista negra Tamano-Shata e tutti i suoi simili a ripensare profondamente le loro vite e le loro esistenze e a capire che non esiste un futuro per loro nel regime ebraico illegale e a tornare piuttosto nei loro paesi d'origine per contribuire come possono al loro sviluppo e alla loro autonomia e indipendenza!
Ecco il ragazzo palestinese di 17 anni ferito dai sionazisti mentre raccoglieva patate nella Striscia di Gaza!
Mohammed Rafiq El Shanbary, diciassettenne abitante della Striscia di Gaza, é l'ultima vittima del fuoco dei cecchini sionazisti che dalle loro torrette corazzate sparano vigliaccamente su contadini e braccianti palestinesi intenti a ottenere con il sudore della fronte i frutti di quella terra che basterebbe a sfamarli tutti quanti se venissero lasciati liberi di coltivarla senza attacchi e vessazioni.
Ma ovviamente il codardo regime sionista di occupazione non può permettere che un territorio liberatosi grazie alla resistenza armata si mostri al mondo prospero e ricco come la naturale industriosità dei suoi abitanti legittimi lo renderebbe facilmente, come sarebbe tutta la Palestina liberata dall'oppressiva presenza giudaica, per questo é stato ideato lo shylockiano strangolamento economico che tiene milioni di palestinesi vicini alla fame.
Per essere efficace l'assedio deve prevedere attacchi omicidi in primis contro chi procura cibo per Gaza: cioé pescatori e contadini, per questo Mohammed é stato preso di mira mentre riempiva cassette di patate estraendo i tuberi dalla terra con le mani.
Il proiettile sionista, pagato coi milioni di Euro versati dalla grassa salsicciaia Merkel come "Compenso per l'Olocau$to" o con i dollari che il mezzo keniota Obama versa a Tel Aviv come "Aiuti per il Terzo Mondo"
ha fratturato la tibia del giovane che, soccorso dagli altri braccianti e dal proprietario del terreno, é stato portato d'urgenza all'ospedale Al-Kamal Odwan.
Adesso con la tibia rinsaldata da una placca metallica Mohammed aspetta di guarire, ma come farà nel frattempo a tirare avanti la sua famiglia (10 persone) privata delle 20-40 Lire che egli portava a casa ogni giorno col suo lavoro di bracciante?
Ma ovviamente il codardo regime sionista di occupazione non può permettere che un territorio liberatosi grazie alla resistenza armata si mostri al mondo prospero e ricco come la naturale industriosità dei suoi abitanti legittimi lo renderebbe facilmente, come sarebbe tutta la Palestina liberata dall'oppressiva presenza giudaica, per questo é stato ideato lo shylockiano strangolamento economico che tiene milioni di palestinesi vicini alla fame.
Per essere efficace l'assedio deve prevedere attacchi omicidi in primis contro chi procura cibo per Gaza: cioé pescatori e contadini, per questo Mohammed é stato preso di mira mentre riempiva cassette di patate estraendo i tuberi dalla terra con le mani.
Il proiettile sionista, pagato coi milioni di Euro versati dalla grassa salsicciaia Merkel come "Compenso per l'Olocau$to" o con i dollari che il mezzo keniota Obama versa a Tel Aviv come "Aiuti per il Terzo Mondo"
ha fratturato la tibia del giovane che, soccorso dagli altri braccianti e dal proprietario del terreno, é stato portato d'urgenza all'ospedale Al-Kamal Odwan.
Adesso con la tibia rinsaldata da una placca metallica Mohammed aspetta di guarire, ma come farà nel frattempo a tirare avanti la sua famiglia (10 persone) privata delle 20-40 Lire che egli portava a casa ogni giorno col suo lavoro di bracciante?
Il regime ebraico, schiumante di rabbia, scatena i suoi fantocci contro il Libano: sparatoria a Sidone, bomba a Baalbek!
Un duplice assalto a posti di blocco nella città meridionale di Sidone, e una bomba esplosa a Baalbek vicino a una installazione di Hezbollah; queste le rappresaglie scatenate dal regime sionista nella sua rabbia impotente per il fallimento (con una perdita) del recente tentativo di infiltrazione di una sua pattuglia militare oltre la 'Linea Blu' che separa la Palestina occupata da Tel Aviv e il Libano.
Fortunatamente a Sidone gli unici morti sono stati gli assalitori, membri di una famiglia seguaci dell'Ex-sceicco wahabita Assir, i cui cadaveri sono stati identificati dopo che il loro duplice tentativo di attaccare posti di blocco dell'Esercito prima ad Awali e poi a Majdelioun é stato sventato dalla preparazione e dalla professionalità degli uomini dell'Armee.
Contemporaneamente all'imbocco della valle della Biqa che consente a Hezbollah di tenere aperti i collegamenti con Damasco, un attentato esplosivo si é consumato senza alcuna conseguenza a parte pochi danni materiali nel villaggio di Sboba. La bomba era contenuta in un fuoristrada; gli investigatori non escludono che sia potuta esplodere accidentalmente per imperizia nella sua costruzione.
Poche settimane fa un duplice attentato esplosivo aveva fatto venti morti e dozzine di feriti a Beirut davanti all'ambasciata iraniana, in estate un altro grave bilancio di vittime aveva colpito Ruwais, nella zona sciita di Beirut.
Fortunatamente a Sidone gli unici morti sono stati gli assalitori, membri di una famiglia seguaci dell'Ex-sceicco wahabita Assir, i cui cadaveri sono stati identificati dopo che il loro duplice tentativo di attaccare posti di blocco dell'Esercito prima ad Awali e poi a Majdelioun é stato sventato dalla preparazione e dalla professionalità degli uomini dell'Armee.
Contemporaneamente all'imbocco della valle della Biqa che consente a Hezbollah di tenere aperti i collegamenti con Damasco, un attentato esplosivo si é consumato senza alcuna conseguenza a parte pochi danni materiali nel villaggio di Sboba. La bomba era contenuta in un fuoristrada; gli investigatori non escludono che sia potuta esplodere accidentalmente per imperizia nella sua costruzione.
Poche settimane fa un duplice attentato esplosivo aveva fatto venti morti e dozzine di feriti a Beirut davanti all'ambasciata iraniana, in estate un altro grave bilancio di vittime aveva colpito Ruwais, nella zona sciita di Beirut.
Etichette:
Awali,
Beirut,
Hezbollah,
Libano,
Linea Blu,
Majdelioun,
Sboba,
Sceicco Assir,
Sidone,
Sionisti,
Valle della Biqa,
Wahabiti
Hanna: "Situazione a Gaza ormai disastrosa, necessario più che mai infrangere il blocco sionista attorno alla Striscia!"
L'Arcivescovo di rito Greco-Ortodosso di Sebastia, Atallah Hanna, ha lanciato ieri un accorato appello per "l'immediata" fine dello strangolamento economico imposto alla Striscia di Gaza, che, arrivato alle soglie dell'ottavo anno consecutivo, é finora riuscito a sospingere un milione e mezzo di esseri umani nella miseria più abietta e in condizioni da disastro umanitario.
Hanna ha dichiarato che le sofferenze della popolazione civile sono state ulteriormente esacerbate negli ultimi giorni a causa dell'anomala ondata di freddo e precipitazioni che hanno portato nevicate fino al Cairo; sebbene non sconosciuta la neve in Palestina é comunque evento relativamente non comune e quando arriva lo fa di solito tra la fine di gennaio e i primi di febbraio.
Hanna ha ribadito che le condizioni di Gaza sono "Una vergogna per l'intero Genere Umano" e fino a che perdureranno non sarà possibile per un cristiano sentirsi a posto con la propria coscienza senza impegnarsi a fondo e al massimo delle proprie possibilità personali affinché tale abominevole stato di cose non venga finalmente cambiato.
Hanna ha dichiarato che le sofferenze della popolazione civile sono state ulteriormente esacerbate negli ultimi giorni a causa dell'anomala ondata di freddo e precipitazioni che hanno portato nevicate fino al Cairo; sebbene non sconosciuta la neve in Palestina é comunque evento relativamente non comune e quando arriva lo fa di solito tra la fine di gennaio e i primi di febbraio.
Hanna ha ribadito che le condizioni di Gaza sono "Una vergogna per l'intero Genere Umano" e fino a che perdureranno non sarà possibile per un cristiano sentirsi a posto con la propria coscienza senza impegnarsi a fondo e al massimo delle proprie possibilità personali affinché tale abominevole stato di cose non venga finalmente cambiato.
Etichette:
Appello,
Arcivescovo,
Atallah Hanna,
Chiesa Ortodossa,
Conferenza Stampa,
Disastro,
Emergenza umanitaria,
Gaza,
nevicata,
Sebastia,
Vergogna
lunedì 16 dicembre 2013
Nuovo scambio di fuoco al confine libanese! Questa volta rimane ferito un militare di Beirut!!
L'esercito del regime ebraico di occupazione della Palestina ha aperto il fuoco contro due soldati dell'Armee Libanaise che si trovavano ben distanti dalla 'Linea Blu', che demarca il confine provvisiorio tra il Paese dei Cedri e il suo inaffidabile vicino meridionale.
L'aggressione, che avrebbe ferito uno dei due soldati di Beirut, segue il fallimento del tentativo di infiltrazione da parte di una pattuglia di militari di Tel Aviv supportati da un mezzo motorizzato. Ricordiamo che dozzine di volte la soldataglia sionista ha violato il confine di terra per piazzare impianti di spionaggio e ricezione, rapire civili disarmati o compiere altre vessazioni.
Quasi senza numero, inoltre, le violazioni dei confini aerei da parte sia di jet militari sionisti che di UAV e droni senza pilota, come quelle che ancora ieri sera, poco dopo le 20 del meridiano di Greenwich, ha oltrepassato lo spazio aereo libanese nei pressi di Naqoura.
L'aggressione, che avrebbe ferito uno dei due soldati di Beirut, segue il fallimento del tentativo di infiltrazione da parte di una pattuglia di militari di Tel Aviv supportati da un mezzo motorizzato. Ricordiamo che dozzine di volte la soldataglia sionista ha violato il confine di terra per piazzare impianti di spionaggio e ricezione, rapire civili disarmati o compiere altre vessazioni.
Quasi senza numero, inoltre, le violazioni dei confini aerei da parte sia di jet militari sionisti che di UAV e droni senza pilota, come quelle che ancora ieri sera, poco dopo le 20 del meridiano di Greenwich, ha oltrepassato lo spazio aereo libanese nei pressi di Naqoura.
Etichette:
Beirut,
Cecchino,
Confine,
Fontiera,
Invasione,
Libano,
Paese dei Cedri,
Provocazione,
Ras al-Naqoura,
Tel Aviv,
UNIFIL,
Violazioni
Sconfitto in Siria su tutta la linea, ecco l'ultima cospirazione di 'Bandar Bush': rimuovere il Principe Salman dall'asse ereditario!
Come il "Rupert di Henzau" di una Ruritania qualsiasi, sembra proprio che il 'figlio della serva' Bandar bin Sultan, capo dei Servizi segreti sauditi non riesca a passare più di tot tempo senza ritrovarsi immerso in qualche cospirazione: dopo aver assaggiato l'amaro miele della sconfitta in terra siriana, dove nonostante tutti i suoi costosi sforzi i terroristi mercenari wahabiti sono in ritirata su tutti i fronti (Qalamoun, Adra, Aleppo, Deir Ezzour...) sembra ora che l'abituale frequentatore e quasi 'figlioccio adottivo' di Casa Bush sia impegnato a cercare di screditare l'erede designato al trono, il Principe Salman, tentanto di convincere Re Abdullah a rimuoverlo dall'asse ereditario per 'manifesta cattiva salute e senilità'.
Scopo di Bandar sarebbe quesllo di favorire l'ascesa al trono dell'ex-collega 'diarca' Principe Muqrin, suo predecessore ai Servizi segreti con cui (al tempo in cui lui stesso era capo del Consiglio per la Sicurezza Nazionale) aveva spartito la gestione degli affari quotidiani di Governo durante le frequenti assenze del Re, perseguitato dagli acciacchi e bisognoso di operazioni chirurgiche e di lunghi periodi di riposo e convalescenza.
Tuttavia la stessa posizione di Bandar é tutt'altro che solida: il costante avvicinamento tra i suoi uomini e il Mossad sionista (operato in funzione anti-Assad, anti-Hezbollah e anti-Iran) ha scontentato e inorridito parecchi principi sauditi, forse lo 'spymaster' di Riyadh vorrebbe Muqrin sul trono per farsi 'perdonare' questa e altri 'piccole' scappatelle?
Scopo di Bandar sarebbe quesllo di favorire l'ascesa al trono dell'ex-collega 'diarca' Principe Muqrin, suo predecessore ai Servizi segreti con cui (al tempo in cui lui stesso era capo del Consiglio per la Sicurezza Nazionale) aveva spartito la gestione degli affari quotidiani di Governo durante le frequenti assenze del Re, perseguitato dagli acciacchi e bisognoso di operazioni chirurgiche e di lunghi periodi di riposo e convalescenza.
Tuttavia la stessa posizione di Bandar é tutt'altro che solida: il costante avvicinamento tra i suoi uomini e il Mossad sionista (operato in funzione anti-Assad, anti-Hezbollah e anti-Iran) ha scontentato e inorridito parecchi principi sauditi, forse lo 'spymaster' di Riyadh vorrebbe Muqrin sul trono per farsi 'perdonare' questa e altri 'piccole' scappatelle?
Etichette:
Attentato,
Bandar bin Sultan,
Libano,
Mossad,
Principe Muqrin,
Re Abdullah,
Riyadh,
Sconfitte,
Servizi Segreti,
Siria,
Takfiri,
Terroristi,
Wahabiti
L'Esercito libanese uccide un invasore a Ras al-Naqoura! Sventato tentativo di infiltrazione sionista!
Una piccola unità di militari sionisti appoggiati da un veicolo é stata sorpresa nella giornata di ieri lungo la parte occidentale del confine tra Libano e regime ebraico di occupazione, vicino Ras al-Naqoura, mentre cercava di forzare gli sbarramenti della Linea Blu che determinano i confini temporanei tra Paese dei Cedri e Palestina (visto che il regime sionista non ha mai specificato i suoi confini in maniera conforme alle Leggi Internazionali).
Dopo aver intimato l'alt agli invasori i soldati di Beirut hanno aperto il fuoco e sotto i colpi di un tiratore scelto uno dei militari sionisti é rimasto sul terreno senza vita. Dopo questa perdita i militari di Tel Aviv hanno fatto dietro front abbandonando il campo; le autorità libanesi hanno quindi informato il comando del contingente Onu UNIFIL sporgendo reclamo per la "grave provocazione" israeliana.
Soltanto dall'agosto 2006 (quando terminò la cosiddetta 'Guerra d'Estate') al 2009 Beirut ha registrato qualcosa come 7000 violazioni da parte sionista delle clausole di armistizio che costringerebbero Tel Aviv a rispettare i confini libanesi.
Dopo aver intimato l'alt agli invasori i soldati di Beirut hanno aperto il fuoco e sotto i colpi di un tiratore scelto uno dei militari sionisti é rimasto sul terreno senza vita. Dopo questa perdita i militari di Tel Aviv hanno fatto dietro front abbandonando il campo; le autorità libanesi hanno quindi informato il comando del contingente Onu UNIFIL sporgendo reclamo per la "grave provocazione" israeliana.
Soltanto dall'agosto 2006 (quando terminò la cosiddetta 'Guerra d'Estate') al 2009 Beirut ha registrato qualcosa come 7000 violazioni da parte sionista delle clausole di armistizio che costringerebbero Tel Aviv a rispettare i confini libanesi.
Etichette:
Beirut,
Cecchino,
Confine,
Fontiera,
Invasione,
Libano,
Paese dei Cedri,
Provocazione,
Ras al-Naqoura,
Tel Aviv,
UNIFIL,
Violazioni
domenica 15 dicembre 2013
Anche il clima alleato di Assad! Tempesta di neve sulla Siria trasforma il leader di 'Shuqur al-Sham' in un...ghiacciolo!
Stava fuggendo dalla Provincia di Idlib in direzione di Homs il leader dell'organizzazione takfira 'Shuqur al-Sham' insieme ad alcuni suoi complici e seguaci, quando, sorpreso dalla perturbazione artica che ha portato la neve dalla Mesopotamia fino all'Egitto, il gruppetto é rimasto esposto alla furia degli elementi senza nessun equipaggiamento adatto alla bisogna e, soffrendo le estreme consguenze del maltempo, ha accusato la morte del proprio condottiero per congelamento.
La Siria, nelle sue zone montuose, non é nuova a nevicate in questo periodo, ma precipitazioni nevose diffuse su tutto il paese come quelle delle ultime ore sono decisamente pià rare. Anche la neve, comunque aiuta le forze armate regolari, che sono equipaggiate di tutto punto e possono attingere a riserve di materiali e rifornimanti; adesso che ai mercenari wahabiti sta venendo a mancare anche il sostegno dei paesi occidentali le loro speranze di ricevere a breve equipaggiamenti e accessori invernali sono ridotte letteralmente al lumicino.
L'Esercito regolare siriano, lungi dall'interrompere le sue operazioni, continua ad avanzare verso i covi e i rifugi del mercenari anti-Assad nella speranza di averne facilmente ragione e aggiungere così buoni auspici per un 2014 che veda pace e tranquillità ripristinate sull'intero Paese.
La Siria, nelle sue zone montuose, non é nuova a nevicate in questo periodo, ma precipitazioni nevose diffuse su tutto il paese come quelle delle ultime ore sono decisamente pià rare. Anche la neve, comunque aiuta le forze armate regolari, che sono equipaggiate di tutto punto e possono attingere a riserve di materiali e rifornimanti; adesso che ai mercenari wahabiti sta venendo a mancare anche il sostegno dei paesi occidentali le loro speranze di ricevere a breve equipaggiamenti e accessori invernali sono ridotte letteralmente al lumicino.
L'Esercito regolare siriano, lungi dall'interrompere le sue operazioni, continua ad avanzare verso i covi e i rifugi del mercenari anti-Assad nella speranza di averne facilmente ragione e aggiungere così buoni auspici per un 2014 che veda pace e tranquillità ripristinate sull'intero Paese.
Etichette:
Congelamento,
Homs,
Idlib,
Inverno,
Mercenari,
Neve,
Rifornimenti,
Shuqur al-Sham,
Takfiri,
Tempesta,
Terroristi,
Wahabiti
Nuova missione spaziale iraniana lancia in orbita e recupera con successo un secondo primate!
Dopo 'Pishgam', prima scimmietta-astronauta lanciata dal centro spaziale iraniano nell'orbita terrestre poco meno di dodici mesi fa la nuova missione spaziale di Teheran 'Kavoshgar Pazuhesh' ha messo in circolo attorno al nostro pianeta una seconda scimmietta, di nome 'Fargam', che come il suo predecesssore é rientrata sana e salva a rerra con una ricchezza di informazioni che verranno utilizzate da scienziati e tecnici della Repubblica Islamica per meglio programmare meglio il viaggio del primo astronauta iraniano.
Il programma spaziale iraniano dimostra la sempre crescente confidenza dell'estblishment iraniano con la missilistica avanzate, off-shoot del programma di Autosufficienza Militare lanciato verso la fine della Guerra contro l'Irak, quando Saddam Hussein iniziò a tormentare i centri abitati iraniani coi suoi SCUD e i dirigenti di allora giustamente intuirono che Teheran non poteva acquistare indefinitamente all'estero i mezzi per difendersi (nell'immediato) e per scoraggiare future aggressioni (in futuro) ma doveva essere in grado di produrli autonomamente.
Il programma spaziale iraniano dimostra la sempre crescente confidenza dell'estblishment iraniano con la missilistica avanzate, off-shoot del programma di Autosufficienza Militare lanciato verso la fine della Guerra contro l'Irak, quando Saddam Hussein iniziò a tormentare i centri abitati iraniani coi suoi SCUD e i dirigenti di allora giustamente intuirono che Teheran non poteva acquistare indefinitamente all'estero i mezzi per difendersi (nell'immediato) e per scoraggiare future aggressioni (in futuro) ma doveva essere in grado di produrli autonomamente.
Iscriviti a:
Post (Atom)