Hamza Haloub, diciottenne abitante di Tulkarem, stava semplicemente camminando vicino all'area industriale di Jashouri, nel Nord della Cisgiordania; non stava manifestando, non stava protestando, non stava ingaggiando le forze militari del regime ebraico che illegalmente occupano la West Bank dal 1967 in alcun modo, eppure, questo non lo ha salvato dal ricevere in pieno petto un proiettile da guerra.
Si sa, per venire colpiti dal piano sionazista del "genocidio un poco per volta" basta essere legittimi abitanti della Palestina; non serve più nemmeno fornire la scusa delle 'manifestazioni violente' (come se mai manifestazioni contro occupanti e invasori illegali della propria patria potessero mai essere pacifiche) e trovarsi a una conveniente distanza da una "SS con la Stella di Davide", Israhell sa bene che i media mondiali controllati dalla sua Lobby a Sei Punte non riporteranno mai la notizia.
Per fortuna esistono pochi, pochissimi outlet mediatici fedeli alla realtà e alla verità ed é per tramite di essi che persino un'iniziativa giornalistico-editoriale come "Palaestina Felix" riesce a portare a conoscenza del suo pubblico, in lingua italiana, nomi, cognomi, circostanze del ferimento (o della morte) di tutte le vittime dell'oppressione sionista e della violenza dei militari o dei coloni ebrei fanatici e armati fino ai denti.
sabato 16 marzo 2013
Ancora un civile palestinese gravemente ferito in Cisgiordania: la vittima della violenza sionista é un ragazzo di Tulkarem!
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Mursi si dichiara: "spiaciuto" per morti e violenze a Port Said e al Cairo: basterà per riportare la pace in Egitto?
Nel corso di venerdì, giornata dedicata alla preghiera, il Presidente egiziano Mohammed Mursi ha emesso un comunicato rivolto al paese col quale si é dichiarato "profondamente dispiaciuto" per la piega presa dagli eventi a Port Said e nella capitale Il Cairo in seguito alle sentenze giudiziarie contro i responsabili dei sanguinosi scontri dello stadio di febbraio 2012.
Nelle proteste di segno opposto che hanno attraversato la capitale e la poplosa città portuale del Delta si sono contati oltre 10 morti oltre a centinaia di feriti e alla devastazione di proprietà pubbliche e private per dozzine di milioni di dollari di danno, inoltre, per consentire un effettivo ritorno alla normalità, a Port Said si é dovuta far ritiriare la polizia e schierare in sua vece l'Esercito.
Ma probabilmente, a parte il sentimento di umano rammarico che personalmente Mursi potrà anche provare; la fonte maggiore delle sue preoccupazioni ultimamente é verosimilmente rappresentata dal recente annullamento delle elezioni, 'bocciate' dal Potere Giudiziario dopo che, per decreto, il Presidente e il partito politico di cui egli é espressione le avevano fissate in varie scadenze dal 22 aprile a fine giugno.
Nelle proteste di segno opposto che hanno attraversato la capitale e la poplosa città portuale del Delta si sono contati oltre 10 morti oltre a centinaia di feriti e alla devastazione di proprietà pubbliche e private per dozzine di milioni di dollari di danno, inoltre, per consentire un effettivo ritorno alla normalità, a Port Said si é dovuta far ritiriare la polizia e schierare in sua vece l'Esercito.
Ma probabilmente, a parte il sentimento di umano rammarico che personalmente Mursi potrà anche provare; la fonte maggiore delle sue preoccupazioni ultimamente é verosimilmente rappresentata dal recente annullamento delle elezioni, 'bocciate' dal Potere Giudiziario dopo che, per decreto, il Presidente e il partito politico di cui egli é espressione le avevano fissate in varie scadenze dal 22 aprile a fine giugno.
"Velayat" prossimo al varo, continuano i lavori sul "Damavand": prossimo obiettivo dell'IRIN, l'Atlantico!
Come annunciato ancora pochi giorni fa, sono ormai completati i lavori a bordo della nuova unità classe 'Moudge' della Marina Militare Iraniana, che col nome di 'Velayat', sarà varata domani con una imponente cerimonia di fronte al Presidente della Repubblica Islamica Mahmoud Ahmadinejad. A fare ala al Presidente saranno presenti anche il Ministro della Difesa Gen. Ahmad Vahidi e il Generale Hassan Firouzabadi Capo di SM delle Forze Armate.
Nei mesi seguenti i lavori si concentreranno sul 'Damavand', anch'esso appartenente alla classe 'Moudge' che dovrebbe unirsi alle altre unità sorelle in operazione entro la fine dell'anno. Come reiterato a più riprese, l'espansione della flotta iraniana con sempre più navi in grado di operare a grande distanza dalle acque territoriali non deve essere vista come una minaccia ma come una naturale evoluzione dei compiti dell'IRIN che deve mantenere sicure e navigabili le rotte intercontinentali attraversate dalle petroliere diretta da e per la Repubblica Islamica.
Dopo la recente missione nell'Oceano Indiano orientale e nel Pacifico, il Contrammiraglio Habibollah Sayyari, Comandante in Capo dell'IRIN ha dichiarato che la prossima meta di prestigio per le flottiglie al suo comando sarà quella di una lunga crociera nell'Atlantico che potrà essere raggiunto sia attraverso il Mar Rosso e quindi il Mediterraneo, sia con una parziale circumnavigazione dell'Africa e il doppiaggio di Capo di Buona Speranza.
Nei mesi seguenti i lavori si concentreranno sul 'Damavand', anch'esso appartenente alla classe 'Moudge' che dovrebbe unirsi alle altre unità sorelle in operazione entro la fine dell'anno. Come reiterato a più riprese, l'espansione della flotta iraniana con sempre più navi in grado di operare a grande distanza dalle acque territoriali non deve essere vista come una minaccia ma come una naturale evoluzione dei compiti dell'IRIN che deve mantenere sicure e navigabili le rotte intercontinentali attraversate dalle petroliere diretta da e per la Repubblica Islamica.
Dopo la recente missione nell'Oceano Indiano orientale e nel Pacifico, il Contrammiraglio Habibollah Sayyari, Comandante in Capo dell'IRIN ha dichiarato che la prossima meta di prestigio per le flottiglie al suo comando sarà quella di una lunga crociera nell'Atlantico che potrà essere raggiunto sia attraverso il Mar Rosso e quindi il Mediterraneo, sia con una parziale circumnavigazione dell'Africa e il doppiaggio di Capo di Buona Speranza.
L'Esercito siriano elimina Samer Antar al-Muhaisen, uno dei massimi capi del Fronte Al-Nusra!!
E' stato eliminato nel corso di una vasta operazione anti-terrorismo nell'Est del paese il capo qaedista Samer Antar al-Muhaisen, uno dei massimi leader del 'Fronte Al-Nusra', formazione in rapporto con i gruppi wahabiti irakeni che proprio attraverso il confine con la vasta e semideserta provinca irakena sunnita dell'Anbar riceveva rinforzi e rifornimenti per le sue cellule sparse attorno a Deir Ezzour.
Questa importante vittoria si inscrive in un mosaico di successi che hanno coinvolto anche Al-Hasakah, i dintorni di Homs, le cittadine e i villaggi di Jobar, Al-Moaddamieh, Doumaal-Zabadani, Al-Nabik e Al-Hajar Al-Aswad dove dozzine e dozzine di terroristi sono stati eliminati nelle ultime 48 ore, tra cui anche alcuni leader minori come Abdul-Rahman Amin, Ahmad Sharshar, Bashir Taffour, Amer Hussein, Muhammad al-Ka'ka e Ahmad al-Raksha i cui cadaveri sono stati identificati dalle forze di sicurezza siriane.
Lungo il confine col Libano, tentativi di infiltrazione da parte di miliziani sunniti sono stati intercettati e sventati nei pressi di Armah, Hikr Janin e Qashla, nelle regioni di An-Nahr al-Kabir, Dibabiyeh e Norah.
Questa importante vittoria si inscrive in un mosaico di successi che hanno coinvolto anche Al-Hasakah, i dintorni di Homs, le cittadine e i villaggi di Jobar, Al-Moaddamieh, Doumaal-Zabadani, Al-Nabik e Al-Hajar Al-Aswad dove dozzine e dozzine di terroristi sono stati eliminati nelle ultime 48 ore, tra cui anche alcuni leader minori come Abdul-Rahman Amin, Ahmad Sharshar, Bashir Taffour, Amer Hussein, Muhammad al-Ka'ka e Ahmad al-Raksha i cui cadaveri sono stati identificati dalle forze di sicurezza siriane.
Lungo il confine col Libano, tentativi di infiltrazione da parte di miliziani sunniti sono stati intercettati e sventati nei pressi di Armah, Hikr Janin e Qashla, nelle regioni di An-Nahr al-Kabir, Dibabiyeh e Norah.
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venerdì 15 marzo 2013
Il coraggioso popolo barheini continua la sua protesta nonostante le violenze del regime!
Queste immagini esclusive arrivano direttamente dal Barhein per tramite dell'agenzia stampa Ahlul Bayt (Abna.ir) e dimostrano come, nonostante la bestiale e arbitraria violenza esercitata contro i cortei di protesta dagli sgherri di Re Al-Khalifa, dalle truppe saudite inviate a rinforzo al suo regime e dai sanguinari mercenari pachistani, il popolo dell'Isola delle Perle abbia proseguito anche oggi, subito dopo le preghiere del venerdì, la propria protesta contro il secondo anniversario dell'ingerenza controrivoluzionaria saudita, ovviamente 'benedetta' e 'approvata' da tutti gli ipocriti governi delle 'Democrazie Occidentali' prontissimi a chiudere gli occhi di fronte ai peggior massacri quando sono perpetrati dai loro alleati arabi più reazionari e intolleranti.
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Morto dopo 21 giorni di agonia Muayad Ghazawneh, avvelenato dai soldati sionisti col Gas CS Made in Usa!
Muayad Ghazawneh, l'ultima vittima dello sconsiderato uso di gas urticanti da parte della sbirraglia sionazista che occupa illegalmente la Cisgiordania stava guidando la propria auto, non era nemmeno lontanamente coinvolto nella manifestazione di protesta che avveniva a fine febbraio a poche dozzine di metri di distanza, voleva tornare a casa dai suoi familiari, che sosteneva con una vita di faticoso lavoro, quando, improvvisamente, un candelotto di 'Gas CS' sparato da un militare del regime ebraico gli si é infilato nell'abitacolo, saturandolo di letali effluvi tossici.
Nonostante la giovane etù (Ghazawneh aveva 33 anni) il massiccio impatto della mistura marca 'Combined Systems' venduta dal Nobel Obama a Tel Aviv é stato troppo devastante perché l'uomo potesse superarlo; egli é morto all'ospedale di Ramallah dopo aver passato 21 giorni in agonia. Lo scontro da cui é risultato il suo fatale avvelenamento ha avuto luogo nel distretto di Al-Ram.
Solo lo scorso novembre un bambino di pochi mesi é stato avvelenato dal 'giftgas' sionista e ancora fresca nella nostra memoria é la tragedia della morte di Jawaher Abu Rachman, morta a inizio 2011 sempre per lo stesso motivo. Nei paesi alleati degli Usa (Israhell, Arabia Saudita, Barhein) si fa ampio uso di 'Gas CS' per tenere sotto controllo (anche avvelenandole) le folle di popolazione che non gradiscono il giogo della cosiddetta 'Democrazia Occidentale'.
Nonostante la giovane etù (Ghazawneh aveva 33 anni) il massiccio impatto della mistura marca 'Combined Systems' venduta dal Nobel Obama a Tel Aviv é stato troppo devastante perché l'uomo potesse superarlo; egli é morto all'ospedale di Ramallah dopo aver passato 21 giorni in agonia. Lo scontro da cui é risultato il suo fatale avvelenamento ha avuto luogo nel distretto di Al-Ram.
Solo lo scorso novembre un bambino di pochi mesi é stato avvelenato dal 'giftgas' sionista e ancora fresca nella nostra memoria é la tragedia della morte di Jawaher Abu Rachman, morta a inizio 2011 sempre per lo stesso motivo. Nei paesi alleati degli Usa (Israhell, Arabia Saudita, Barhein) si fa ampio uso di 'Gas CS' per tenere sotto controllo (anche avvelenandole) le folle di popolazione che non gradiscono il giogo della cosiddetta 'Democrazia Occidentale'.
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Un 'Phantom' dell'aviazione iraniana intercetta e mette in fuga drone Usa pochi giorni dopo l'intrusione dell'U-2!
Ancora una volta l'accortezza e la prontezza di risposta degli operatori della difesa aerea iraniana si sono rivelate ostacolo proibitivo per i tentativi degli 'occhi elettronici' dell'imperialismo a stelle e strisce di carpire informazioni sulla Repubblica Islamica dell'Iran.
Solamente a pochi giorni dalla fallita incursione dell'aereo-spia U-2 penetrato nello spazio arero iraniano all'altezza dello Stretto di Ormuz e ben presto ritiratosi sul Mar dell'Oman una volta che il suo equipaggio si é resto conto di essere stato avvistato dai radaristi di Teheran che un nuovo tentativo di incursione é stato affidato questa volta a un UAV senza pilota.
Secondo le parole del comandante della Base Aerea di Khatam al-Anbiya, Generale Ismaili, un F-4 Phantom dell'IRIAF é stato subito mandato a intercettare il 'Predator' americano, ma, prima ancora di poterlo avere nei propri mirini quest'ultimo é stato richiamato dai suoi controllori al di fuori dello spazio aereo iraniano.
Solo la pronta ritirata ha impedito che l'UAV della General Atomics si unisse ai due ScanEagle, all'RQ-170 e agli altri cinque 'droni' Usa già in possesso degli ingegneri iraniani.
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Nonostante le sparate anglo-franco-americane l'insorgenza terrorista in Siria é sfibrata e sul punto di collassare!
Ogni giornale, ogni rivista, ogni telegiornale pubblicato o trasmesso in Europa e in Nordamerica negli ultimi giorni ha fatto del proprio meglio per dare l'idea che, i Governi di Usa, Francia e Inghilterra si stiano mobilitando per fornire ai terroristi mercenari attivi in Siria, collusi con le più impresentabili sigle del wahabismo internazionale (Al-Nusra, Jundullah...) 'aiuti' di ogni genere che dovrebbero servire per prendere finalmente il sopravvento su un Governo siriano che, contando quasi esclusivamente sulle proprie forze e sulla solidarietà politica di pochi, fedeli alleati, é finora riuscito per oltre 2 anni a negare agli infiltrati stranieri qualunque 'vittoria' significativa.
Ovviamente, nel gioco di fumi e specchi di propaganda che é il mondo dei media occidentali e imperialisti, nulla di più lontano dalla verità riguardo alla Siria si potrebbe immaginare; dopo avere buttato letteralmente 'nel water' miliardi e miliardi di dollari i paesi del Golfo si sono stufati di nutrire un pozzo senza fondo senza vedere risultati e gli 'interventi' occidentali, lungi dall'essere necessari per garantire (o comunque consentire una vittoria) sono disperatamente attesi per evitare una catastrofe e una rotta rovinosa.
Come ha rimarcato anche il Viceministro iraniano degli Esteri con delega speciale per gli Affari Arabi ed Africani, Hossein Abdollahian, nel corso della sua recente visita in Algeria: "L'insorgenza qaedista in Siria é ai suoi ultimi respiri, le forze militari e di sicurezza di Assad hanno prevenuto con successo ogni sua mossa, evitando che in qualsivoglia Provincia del paese si creasse la 'zona franca' necessaria alla NATO per intervenire direttamente nel paese, l'afflusso di combattenti stranieri é al minimo e le armi per loro sono cronicamente insufficienti".
Ancora oggi nei press di Al-Sayyeda Zainab le forze regolari siriane hanno individuato e confiscato un enorme deposito di missili anticarro di fattura israeliana, altre armi anticarro di diversa origine, giubbotti antiproiettile, munizioni e sistemi di comunicazione satellitare. L'arsenale é stato abbandonato intatto dai terroristi che lo avevano accumulato, che non hanno avuto modo di trasportarlo con loro quando sono stati ricacciati indietro dalle controffensive di Assad.
Ovviamente, nel gioco di fumi e specchi di propaganda che é il mondo dei media occidentali e imperialisti, nulla di più lontano dalla verità riguardo alla Siria si potrebbe immaginare; dopo avere buttato letteralmente 'nel water' miliardi e miliardi di dollari i paesi del Golfo si sono stufati di nutrire un pozzo senza fondo senza vedere risultati e gli 'interventi' occidentali, lungi dall'essere necessari per garantire (o comunque consentire una vittoria) sono disperatamente attesi per evitare una catastrofe e una rotta rovinosa.
Come ha rimarcato anche il Viceministro iraniano degli Esteri con delega speciale per gli Affari Arabi ed Africani, Hossein Abdollahian, nel corso della sua recente visita in Algeria: "L'insorgenza qaedista in Siria é ai suoi ultimi respiri, le forze militari e di sicurezza di Assad hanno prevenuto con successo ogni sua mossa, evitando che in qualsivoglia Provincia del paese si creasse la 'zona franca' necessaria alla NATO per intervenire direttamente nel paese, l'afflusso di combattenti stranieri é al minimo e le armi per loro sono cronicamente insufficienti".
Ancora oggi nei press di Al-Sayyeda Zainab le forze regolari siriane hanno individuato e confiscato un enorme deposito di missili anticarro di fattura israeliana, altre armi anticarro di diversa origine, giubbotti antiproiettile, munizioni e sistemi di comunicazione satellitare. L'arsenale é stato abbandonato intatto dai terroristi che lo avevano accumulato, che non hanno avuto modo di trasportarlo con loro quando sono stati ricacciati indietro dalle controffensive di Assad.
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giovedì 14 marzo 2013
Il Ministro degli Interni di Gaza replica ad accuse sioniste: "Israele confuso e rabbioso per i nostri successi nel neutralizzare le sue talpe!"
Fathi Hamad, Ministro degli Interni del Governo legittimo palestinese insediato a Gaza ha rotto la serie di dichiarazioni di responsabili di Hamas tentennanti e perennemente sulla difensiva che ci aveva tediato nel corso delle ultime settimane, rilasciando in una conferenza stampa tenuta oggi un comunicato conciso e ficcante con cui ha rispedito al mittente gli addebiti sionisti secondo cui Hamas sarebbe stato impegnato a preparare 'attacchi' contro l'occupazione della Cisgiordania.
Intendiamoci, sapere che il già "Movimento musulmano di Resistenza" fosse apertamente impegnato a programmare appunto 'atti di resistenza' (meglio se condotti con la forza delle armi, l'unica che Israhell capisce) non ci avrebbe certo fatto dispiacere, ma, comunque, sentire un esponente palestinese che prende di petto dichiarazioni sioniste e ne svela i profondi motivi ulteriori, spiegando come esse siano frutto di meschina rabbia impotente, é comunque una soddisfazione.
Secondo Hamad infatti Israele sarebbe ansioso di accusare Hamas di qualcosa visto il successo del programma governativo per la neutralizzazione delle talpe collaborazioniste nella Striscia di Gaza, che sono state invitate a rendersi alle autorità con la promessa della vita salva in cambio della disponibilità a fornire ai loro 'controllori' del regime ebraico informazioni false e seguire poi un percorso di riabilitazione.
Intendiamoci, sapere che il già "Movimento musulmano di Resistenza" fosse apertamente impegnato a programmare appunto 'atti di resistenza' (meglio se condotti con la forza delle armi, l'unica che Israhell capisce) non ci avrebbe certo fatto dispiacere, ma, comunque, sentire un esponente palestinese che prende di petto dichiarazioni sioniste e ne svela i profondi motivi ulteriori, spiegando come esse siano frutto di meschina rabbia impotente, é comunque una soddisfazione.
Secondo Hamad infatti Israele sarebbe ansioso di accusare Hamas di qualcosa visto il successo del programma governativo per la neutralizzazione delle talpe collaborazioniste nella Striscia di Gaza, che sono state invitate a rendersi alle autorità con la promessa della vita salva in cambio della disponibilità a fornire ai loro 'controllori' del regime ebraico informazioni false e seguire poi un percorso di riabilitazione.
Fajr-5 e Naze'at-10 volano nei cieli di Kashan durante l'ultima esercitazione balistica dell'Esercito iraniano!
Nel corso di esercitazioni delle forze di terra della Repubblica Islamica iraniana tenutesi oggi vicino Kashan, nella Provincia di Esfahan, a circa 340 km di distanza dalla capitale Teheran tecnici dell'Esercito hanno con successo effettuato numerosi lanci dei nuovi modelli di razzi non guidati da battaglia Fajr-5 (sotto) e Naze'at-10 (sopra).
Gli ultimi discendenti delle due linee sono in grado di portare una testata di 150 (Fajr) o 250 chili di esplosivo (Naze'at) su un obiettivo distante dai 70 ai 130 chilometri con un ridottissimo margine d'errore circolare, molto migliore degli originali modelli cinesi e russi, nonostante continui a mancare qualunque modulo di guida interno, a testimonianza della raffinatezza raggiunta dall'ingegneria balistica iraniana.
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Tutto il Barhein paralizzato dallo sciopero generale nel secondo anniversario dell'invasione saudita!
A’ali, Bani Jamrah, Al-Hajar, Al-Musalla, Setra, Bouri, Al-Akar, Maqsha, Jid Hafs, Abu Saiba, Karana e, naturalmente, la capitale dell'isola, Manama; sono questi i nomi di alcune delle località del Barhein che oggi, 14 marzo 2013, secondo anniversario dell'invasione del paese da parte delle truppe sunnite fondamentaliste scatenate nel reame dal vicino regno dell'Arabia Saudita, sono state paralizzate dallo sciopero generale del popolo che chiede riforme, democrazia e libertà di culto e d'espressione.
In questi due anni la soldataglia saudita, fanatizzata all'odio più sanguinoso dalla predicazione di rozzi 'imam' wahabiti si é resa responsabile di centinaia di morti, di sparizioni, torture e altre enormità contro la popolazione civile inerme 'colpevole' di voler cacciare dal trono un tiranno impostole con la forza per gli interessi delle potenze coloniali anglosassoni (Inghilterra prima, Usa poi) e di instaturare finalmente un regime democratico nell'Isola delle Perle.
In questo compito da veri e propri macellai i soldati sauditi sono stati aiutati anche dai mercenari pachistani arruolati nelle madrasse più oltranziste dai denari di Re Al-Khalifa. Ma la voglia di libertà del popolo Barheini (unito oltre ogni divisione settaria) si saprà dimostrare più forte e più duratura di ogni repressione, questo lo possiamo affermare fin da ora augurando la pronta vittoria alla lotta e al sacrificio di tutti coloro che in questi due anni hanno preso parte al movimento per la Riforma.
In questi due anni la soldataglia saudita, fanatizzata all'odio più sanguinoso dalla predicazione di rozzi 'imam' wahabiti si é resa responsabile di centinaia di morti, di sparizioni, torture e altre enormità contro la popolazione civile inerme 'colpevole' di voler cacciare dal trono un tiranno impostole con la forza per gli interessi delle potenze coloniali anglosassoni (Inghilterra prima, Usa poi) e di instaturare finalmente un regime democratico nell'Isola delle Perle.
In questo compito da veri e propri macellai i soldati sauditi sono stati aiutati anche dai mercenari pachistani arruolati nelle madrasse più oltranziste dai denari di Re Al-Khalifa. Ma la voglia di libertà del popolo Barheini (unito oltre ogni divisione settaria) si saprà dimostrare più forte e più duratura di ogni repressione, questo lo possiamo affermare fin da ora augurando la pronta vittoria alla lotta e al sacrificio di tutti coloro che in questi due anni hanno preso parte al movimento per la Riforma.
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L'avvocato Boulous dichiara: "Samir Issawi ha smesso di bere acqua; é ormai a un passo dalla morte!"
Arrivato ormai al 233esimo giorno di sciopero della fame Samir Issawi, l'eroico prigioniero politico palestinese che col suo digiuno autoimposto da ridefinito il significato della parola "Dignità" ha deciso di smettere di assumere anche l'acqua per protesta contro la pretesa dei carcerieri sionisti di incatenarlo al letto d'ospedale e contro le loro continue e reiterate provocazioni.
Dimagrito di oltre quaranta chili, tormentato dai crampi della distrofia, che gli impediscono persino di dormire, Issawi sa benissimo di avere poche speranze di sopravvivere all'ordalia che sta combattendo sul suo stesso corpo, ma é determinato a perseverare nella lotta anche a nome di tutte le altre migliaia di detenuti politici palestinesi che guardano a lui come a un esempio.
Jawad Boulous, legale rappresentante di Issawi, ha testimoniato più volte di avere trovato nella sua stanza d'ospedale "fino a sette membri delle forze di occupazione" che consumavano cibi e bevande di fronte a lui per schernirlo e offenderlo, dal che si vede la crassa meschinità della mentalità sionista, incapace, nel suo rozzo materialismo, di comprendere la grandezza del gesto di Issawi e degli altri prigionieri similmente intenti allo sciopero della fame.
Dimagrito di oltre quaranta chili, tormentato dai crampi della distrofia, che gli impediscono persino di dormire, Issawi sa benissimo di avere poche speranze di sopravvivere all'ordalia che sta combattendo sul suo stesso corpo, ma é determinato a perseverare nella lotta anche a nome di tutte le altre migliaia di detenuti politici palestinesi che guardano a lui come a un esempio.
Jawad Boulous, legale rappresentante di Issawi, ha testimoniato più volte di avere trovato nella sua stanza d'ospedale "fino a sette membri delle forze di occupazione" che consumavano cibi e bevande di fronte a lui per schernirlo e offenderlo, dal che si vede la crassa meschinità della mentalità sionista, incapace, nel suo rozzo materialismo, di comprendere la grandezza del gesto di Issawi e degli altri prigionieri similmente intenti allo sciopero della fame.
mercoledì 13 marzo 2013
Scontri attorno a Homs tra truppe siriane e cellule qaediste, cittadini di Hasaka difendono silos di grano dai predoni terroristi!
Secondo quanto comunicato in giornata di oggi dall'agenzia stampa nazionale SANA l'Esercito siriano ha distrutto un gruppo terrorista che cercava di prendere il controllo dell'ospedale di Al-Qseir, nei pressi di Homs, eliminando così i leader wahabiti Yousef al-Zhuri, Usama Shamseddin e Usama al-Talib; altri mercenari sono stati eliminati presso Al-Hamdieh, non molto distante da Al-Qseir.
Un gruppo di qaedisti stranieri che stava spostandosi nei press di Al-Thamalil con furgoni e motociclette é stato bloccato e messo in rotta dalle truppe siriane che hanno distrutto molti loro veicoli. Due auto marca "KIA" cariche di armati e un furgoncino equipaggiato di mitragliatrice sono invece state distrutte a Jousieh.
A Sadad, a Est di Homs, le forze regolari hanno confiscato una autocisterna, un furgone armato, fucili d'assalto e munizioni e un sistema di comunicazione elettronico a un gruppo di militanti estremisti che si sono arresi dopo essere stati circondati.
Buone notizie anche dalla Provincia di Hasaka dove i cittadini locali inquadrati nella nuova milizia territoriale sono riusciti da soli e senza dover chiedere aiuto all'Esercito a mettere in fuga terroristi wahabiti che volevano saccheggiare il locale silos granario.
Un gruppo di qaedisti stranieri che stava spostandosi nei press di Al-Thamalil con furgoni e motociclette é stato bloccato e messo in rotta dalle truppe siriane che hanno distrutto molti loro veicoli. Due auto marca "KIA" cariche di armati e un furgoncino equipaggiato di mitragliatrice sono invece state distrutte a Jousieh.
A Sadad, a Est di Homs, le forze regolari hanno confiscato una autocisterna, un furgone armato, fucili d'assalto e munizioni e un sistema di comunicazione elettronico a un gruppo di militanti estremisti che si sono arresi dopo essere stati circondati.
Buone notizie anche dalla Provincia di Hasaka dove i cittadini locali inquadrati nella nuova milizia territoriale sono riusciti da soli e senza dover chiedere aiuto all'Esercito a mettere in fuga terroristi wahabiti che volevano saccheggiare il locale silos granario.
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L'ONU costretta a schierare caschi blu nello Jonglei per tener d'occhio i sanguinari miliziani di Salva Kiir!
Abbiamo già scritto di come, dopo aver cospirato insieme al servizio del piano imperialista-sionista per sottrarre al Sudan musulmano e alleato di Iran e Palestina le sue terre più fertili e ricche di petrolio, i due briganti David Yau Yau e Salva Kiir siano venuti alle vie di fatto quando il secondo, diventato 'presidente' per meriti filoamericani e filoisraeliani, non rispettò gli accordi presi con l'ex-sodale che tornò quindi a fare il predone e il bandito nel territorio del neonato (e subito fallito) stato del 'Sud-Sudan'.
Adesso, nonostante il grave pericolo che corrono le sue forze già schierate nell'area (che spesso finiscono sotto il tiro della canaglia in uniforme nominata 'esercito sud sudanese') l'ONU é costretta a infoltire il suo schieramento di 'caschi blu' nello Jonglei per controllare la condotta delle truppe di Salva Kiir che dice si stiano preparando a 'muovere' contro i miliziani di David Yau Yau.
Hilde Johnsson, capo dell'UNMISS (la forza ONU schierata nell'ex-territorio sudanese), ha esplicitamente dichiarato che la violenza normalmente scatenata dai miliziani rivali sulla popolazione é la principale molla che ha spinto le Nazioni Unite a questa mossa; in particolare si temono 'omicidi extragiudiziali' in una regione che per mesi e mesi é stata sconvolta da scontri tribali e interetnici.
Adesso, nonostante il grave pericolo che corrono le sue forze già schierate nell'area (che spesso finiscono sotto il tiro della canaglia in uniforme nominata 'esercito sud sudanese') l'ONU é costretta a infoltire il suo schieramento di 'caschi blu' nello Jonglei per controllare la condotta delle truppe di Salva Kiir che dice si stiano preparando a 'muovere' contro i miliziani di David Yau Yau.
Hilde Johnsson, capo dell'UNMISS (la forza ONU schierata nell'ex-territorio sudanese), ha esplicitamente dichiarato che la violenza normalmente scatenata dai miliziani rivali sulla popolazione é la principale molla che ha spinto le Nazioni Unite a questa mossa; in particolare si temono 'omicidi extragiudiziali' in una regione che per mesi e mesi é stata sconvolta da scontri tribali e interetnici.
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Il fuoco delle truppe sionaziste fa un morto e due feriti in Cisgiordania vicino ad Al-Khalil!
Non si arresta la catena di violenza militare delle forze armate del regime ebraico contro i legittimi abitanti della Palestina; dopo il giovane contadino di Gaza gravemente ferito mentre insieme ad altri coltivatori accudiva i suoi orti nel ghetto assediato un abitante palestinese della Cisgiordania é stato massacrato dal fuoco sionazista nella giornata di ieri, mentre altri due sono rimasti feriti.
Mahmoud al-Titi, venticinquenne, é morto dopo essere stato colpito da munizioni da guerra impiegate senza risparmio da un contingente di soldati sionisti che hanno attaccato senza provocazione alcuna il campo profughi di Al-Fawwar, nei pressi di Al-Khalil, nella West Bank illegalmente occupata dalle forze del regime ebraico.
La vittima, pur essendo ancora giovane, era già un esperto membro di Hamas, aveva passato tre anni nelle carceri dell'occupazione ed era attivo nelle opere di sostegno ai prigionieri politici palestinesi. Altri due giovani, pur raggiunti dalle pallottole dei militari, se la sono cavata con ferite più lievi e sono attualmente ricoverati nell'ospedale locale.
Mahmoud al-Titi, venticinquenne, é morto dopo essere stato colpito da munizioni da guerra impiegate senza risparmio da un contingente di soldati sionisti che hanno attaccato senza provocazione alcuna il campo profughi di Al-Fawwar, nei pressi di Al-Khalil, nella West Bank illegalmente occupata dalle forze del regime ebraico.
Storico accordo di cooperazione tra le marine iraniana e irakena! Quasi pronto al varo nuovo cacciatorpediniere!
Anche questo articolo é stato notato e apprezzato dagli amici di "Stato&Potenza", che ringraziamo vivamente!
Con un incontro al vertice tra il Comandante della divisione navale della Guardia Rivoluzionaria iraniana Contrammiraglio Ali Fadavi e il Comandante della Marina irakena Viceammiraglio Ali Husayn Ali un importantissimo accordo di cooperazione militare tra Teheran e Bagdad é stato siglato. Le due marine si sono impegnate a espandere il loro lavoro in comune, stabilendo frequenti visite d'istruzione di loro personale scelto presso le reciproche strutture e accordandosi per esercitazioni combinate.
L'accordo dimostra nei fatti quanto stretti si siano fatti i rapporti Iran-Irak dopo la caduta di Saddam Hussein e il susseguente ritiro delle forze di occupazione americane. trentatré anni fa le due forze navali si erano affrontate nell'ambito della Guerra voluta dal dittatore irakeno e la più numerosa ed equipaggiata flotta iraniana aveva distrutto quella di Bagdad, costituita principalmente da guardacoste e pattugliatori veloci, costringendo i pochi scafi superstiti a restare confinati nel porto di Bassora, l'Irak allora era passato a usare gli aerei francesi Mirage F1 e Super Etendard per bersagliare con missili 'Exocet' il naviglio mercantile che si recava a Kharg o a Bandar Khomeini.
In una notizia correlata, fonti del Ministero della Difesa iraniano hanno confermato che entro poche settimane dovrebbe venire varato il nuovo cacciatorpediniere 'Velayat', esemplare (insieme al primo esemplare 'Jamaran') della classe 'Moudge', simbolo effettivo ed efficace della raggiunta capacità iraniana di produrre autonomamente naviglio militare avanzato che ha poco o punto da invidiare alle produzioni dei cantieri navali europei o nordamericani. Come dimostrato dalle recenti attività della Marina Iraniana nel Mediterraneo e persino nell'Oceano Pacifico la flotta della Repubblica Islamica si sta preparando a giocare un importante ruolo anche fuori dalle acque verdi del Golfo Persico.
L'accordo dimostra nei fatti quanto stretti si siano fatti i rapporti Iran-Irak dopo la caduta di Saddam Hussein e il susseguente ritiro delle forze di occupazione americane. trentatré anni fa le due forze navali si erano affrontate nell'ambito della Guerra voluta dal dittatore irakeno e la più numerosa ed equipaggiata flotta iraniana aveva distrutto quella di Bagdad, costituita principalmente da guardacoste e pattugliatori veloci, costringendo i pochi scafi superstiti a restare confinati nel porto di Bassora, l'Irak allora era passato a usare gli aerei francesi Mirage F1 e Super Etendard per bersagliare con missili 'Exocet' il naviglio mercantile che si recava a Kharg o a Bandar Khomeini.
In una notizia correlata, fonti del Ministero della Difesa iraniano hanno confermato che entro poche settimane dovrebbe venire varato il nuovo cacciatorpediniere 'Velayat', esemplare (insieme al primo esemplare 'Jamaran') della classe 'Moudge', simbolo effettivo ed efficace della raggiunta capacità iraniana di produrre autonomamente naviglio militare avanzato che ha poco o punto da invidiare alle produzioni dei cantieri navali europei o nordamericani. Come dimostrato dalle recenti attività della Marina Iraniana nel Mediterraneo e persino nell'Oceano Pacifico la flotta della Repubblica Islamica si sta preparando a giocare un importante ruolo anche fuori dalle acque verdi del Golfo Persico.
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martedì 12 marzo 2013
Bambina palestinese investita vicino a Gerusalemme da un fanatico colono ebreo al volante della sua auto!
Ancora una volta un fanatico colono ebreo, inebriato dalla violenta propaganda dei rabbini razzisti ed estremisti dell'ultradestra religiosa sionista, ha tentato di utilizzare la propria automobile come un'arma mortale puntando contro una ragazzina palestinese di appena otto anni e investendola.
Solo l'imperizia del guidatore ha impedito che l'atto di violenza raggiungesse il suo fine omicida; la piccola vittima infatti é stata subito soccorsa dai numerosi terstimoni oculari dell'investimento, avvenuto vicino al sobborgo gerosolimitano di Tur, mentre il suo aspirante assassino si é allontanato con l'auto danneggiata.
Nadi Juwailes, questo il nome della piccola, é stata portata all'Ospedale di Makased, dove le sue condizioni sono state definite "non preoccupanti". Testimoni della scena hanno dichiarato di poter identificare l'Ebreo investitore, che però sarà come al solito protetto dalle autorità sionaziste.
Solo l'imperizia del guidatore ha impedito che l'atto di violenza raggiungesse il suo fine omicida; la piccola vittima infatti é stata subito soccorsa dai numerosi terstimoni oculari dell'investimento, avvenuto vicino al sobborgo gerosolimitano di Tur, mentre il suo aspirante assassino si é allontanato con l'auto danneggiata.
Nadi Juwailes, questo il nome della piccola, é stata portata all'Ospedale di Makased, dove le sue condizioni sono state definite "non preoccupanti". Testimoni della scena hanno dichiarato di poter identificare l'Ebreo investitore, che però sarà come al solito protetto dalle autorità sionaziste.
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Aereo-spia U-2 americano intercettato dagli esperti radar iraniani all'altezza dello Stretto di Hormuz!
Il Generale Farzad Esmaili, comandante della strategica base aerea di Khatam al-Anbiya, chiave di volta della difesa aerea della Repubblica Islamica, ha dichiarato che lo scorso 10 febbraio il sistema radar di avvistamento precoce ha intercettato una debole traccia ad altitudine estremamente elevata, 'agganciato' il segnale e analizzatolo più a fondo gli strumenti della base hanno rivelato come, senza ombra di dubbio, il 'bip' fosse prodotto da un U-2, 'leggendario' aereo-spia inviato sopra i cieli dell'Iran da una base americana tipo Guam o Diego Garcia.
Inquadratolo nei loro sistemi di monitoraggio e ricerca, gli esperti radaristi iraniani hanno preso a 'bombardarlo' di segnali di avviso che in breve tempo hanno reso noto agli occupanti del velivolo di essere stati individuati; poco dopo esso ha invertito la rotta uscendo rapidamente dallo spazio aereo della Repubblica Islamica e portandosi sopra il Mare dell'Oman.
Evidentemente gli americani si sono risolti a impiegare l'U-2 contro l'Iran viste le gravi difficoltà e i profondi imbarazzi causati dalla continua perdita di droni senza pilota dovuta alla crescente dimestichezza dei militari di Teheran con gli ultimi apparati di guerra elettronica, che hanno portato in pochi mesi alla cattura di prede 'pregiate' come l'RQ-170, ma anche di droni più "standard", come i due 'ScanEagle' prodotti da una sussidiaria della Boeing.
Inquadratolo nei loro sistemi di monitoraggio e ricerca, gli esperti radaristi iraniani hanno preso a 'bombardarlo' di segnali di avviso che in breve tempo hanno reso noto agli occupanti del velivolo di essere stati individuati; poco dopo esso ha invertito la rotta uscendo rapidamente dallo spazio aereo della Repubblica Islamica e portandosi sopra il Mare dell'Oman.
Evidentemente gli americani si sono risolti a impiegare l'U-2 contro l'Iran viste le gravi difficoltà e i profondi imbarazzi causati dalla continua perdita di droni senza pilota dovuta alla crescente dimestichezza dei militari di Teheran con gli ultimi apparati di guerra elettronica, che hanno portato in pochi mesi alla cattura di prede 'pregiate' come l'RQ-170, ma anche di droni più "standard", come i due 'ScanEagle' prodotti da una sussidiaria della Boeing.
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Nuove vittorie dell'Esercito siriano vicino ad Aleppo, nei dintorni di Hama e lungo il confine Libanese!
Ancora scontri vittoriosi per l'Esercito nazionale siriano impegnato a 360 gradi nel contrasto all'insorgenza terrorista intorno alle città principali del paese e nelle zone rurali nel Nord e dell'Ovest da poco rese raggiungibili a larghi contingenti di truppe grazie alla riconquista di strategici nodi stradali da parte delle forze lealiste.
Presso Khan al-Asal, vicino ad Aleppo un grande numero di mercenari estremisti é stato circondato e distrutto dalle forze regolari siriane, nelle cui mani é caduto tutto il vasto arsenale a disposizione dei terroristi; sorte simile é toccata ai terroristi che si erano rifugiati a Jouret Hawwa nei pressi di Hama, anch'essi rimasti vittime di un rastrellamento condotto da truppe dell'Esercito Arabo Siriano.
A Talkhalakh e a Khirbet al-Nua’mat, lungo il confine libanese, le forze siriane hanno intercettato e respinto due gruppi di militanti wahabiti che tentavano di intrufolarsi attraverso la frontiera scarsamente delineata e priva di vere barriere naturali; in ambedue i casi, dopo un prolungato e intenso scambio di fuoco, tutte e due le unità terroriste sono state messe in fuga con gravi perdite, tornando nelle loro basi nel Nord del Libano.
Presso Khan al-Asal, vicino ad Aleppo un grande numero di mercenari estremisti é stato circondato e distrutto dalle forze regolari siriane, nelle cui mani é caduto tutto il vasto arsenale a disposizione dei terroristi; sorte simile é toccata ai terroristi che si erano rifugiati a Jouret Hawwa nei pressi di Hama, anch'essi rimasti vittime di un rastrellamento condotto da truppe dell'Esercito Arabo Siriano.
A Talkhalakh e a Khirbet al-Nua’mat, lungo il confine libanese, le forze siriane hanno intercettato e respinto due gruppi di militanti wahabiti che tentavano di intrufolarsi attraverso la frontiera scarsamente delineata e priva di vere barriere naturali; in ambedue i casi, dopo un prolungato e intenso scambio di fuoco, tutte e due le unità terroriste sono state messe in fuga con gravi perdite, tornando nelle loro basi nel Nord del Libano.
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Precipita nella notte elicottero dell'esercito sionista di occupazione! Morti i due membri dell'equipaggio!
Si erano appena esercitati a opprimere e minacciare la popolazione civile palestinese della Cisgiordania occupata sorvolando a bassissima quota le case della West Bank meridionale in piena notte, svegliando donne e bambini con il lugubre battito delle pale del loro elicottero da guerra 'made in usa' munifico regalo della Casa Bianca al regime razzista ebraico dell'Apartheid (pagato coi soldi degli 'Aiuti al Terzo Mondo' ricevuti ogni anno da Tel Aviv) ma una Giustizia immanente ha deciso che non dovessero 'tornare alla base' sani e salvi e ha fatto precipitare il loro aeromobile a pochi chilometri dalla base aerea di 'Palmahim'.
Pilota e operatore delle armi di un A-1H Cobra delle Bell Industries sono quindi periti nello schianto il comando delle forze aeree dell'esercito (da cui dipende la componente elicotteristica dell'armata sionazista) ha giustificato l'esercitazione notturna con la: "Necessità per il nostro personale di addestrarsi a ogni condizione di impiego operativo", (con ciò mascherando la vera natura del 'drill' in questione: allenarsi a volare sopra le case della popolazione civile palestinese per bombardarle e mitragliarle).
In un episodio simile un altro elicottero israeliano era precipitato al suolo uccidendo l'intero equipaggio nel 2008, nel mese di settembre.
Pilota e operatore delle armi di un A-1H Cobra delle Bell Industries sono quindi periti nello schianto il comando delle forze aeree dell'esercito (da cui dipende la componente elicotteristica dell'armata sionazista) ha giustificato l'esercitazione notturna con la: "Necessità per il nostro personale di addestrarsi a ogni condizione di impiego operativo", (con ciò mascherando la vera natura del 'drill' in questione: allenarsi a volare sopra le case della popolazione civile palestinese per bombardarle e mitragliarle).
In un episodio simile un altro elicottero israeliano era precipitato al suolo uccidendo l'intero equipaggio nel 2008, nel mese di settembre.
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lunedì 11 marzo 2013
Moqtada al-Sadr si trova a Beirut per incontri ad alto livello con i leader di Amal ed Hezbollah!
Abbiamo ricevuto notizia che nella giornata di oggi, lunedì 11 marzo, il leader religioso e politico irakeno Moqtada al-Sadr, figura fondamentale del panorama sciita nel paese mesopotamico, ha raggiunto Beirut accompagnato da un piccolo 'cadre' dei suoi più stretti collaboratori, tra cui si contano numerosi membri del blocco parlamentare sadrista.
Una fonte riferita proprio al blocco sadrista ha riferito alla Agenzia Nazionale Iraki News che Moqtada al-Sadr spenderà tutto il suo soggiorno nella capitale libanese in incontri con i leader di Amal, Hezbollah e altre formazioni politiche locali. Sembra, ma non é possibile confermarlo con certezza, che la maggior parte delle discussioni verteranno sulla situazione siriana e sui passi necessari da parte del blocco sadrista per accelerare una sua soluzione in linea con gli interessi politici e strategici dell'Asse della Resistenza.
E' la prima volta, dal rientro di Moqtada al-Sadr in Irak dopo il suo soggiorno di studio e perfezionamento teologico nella città sacra iraniana di Qom, che il leader sciita si imbarca in un viaggio 'diplomatico'.
Una fonte riferita proprio al blocco sadrista ha riferito alla Agenzia Nazionale Iraki News che Moqtada al-Sadr spenderà tutto il suo soggiorno nella capitale libanese in incontri con i leader di Amal, Hezbollah e altre formazioni politiche locali. Sembra, ma non é possibile confermarlo con certezza, che la maggior parte delle discussioni verteranno sulla situazione siriana e sui passi necessari da parte del blocco sadrista per accelerare una sua soluzione in linea con gli interessi politici e strategici dell'Asse della Resistenza.
E' la prima volta, dal rientro di Moqtada al-Sadr in Irak dopo il suo soggiorno di studio e perfezionamento teologico nella città sacra iraniana di Qom, che il leader sciita si imbarca in un viaggio 'diplomatico'.
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Hamas ancora sulla difensiva con Abu Zuhri: "Nessun coinvolgimento di nostri affiliati nei torbidi egiziani!"
Ancora affanni sul fronte mediatico per il Movimento Hamas che nella giornata di luned 11 marzo ha dovuto estendere tramite il suo portavoce Sami Abu Zuhri una ulteriore smentita riguardo l'addebito di essere coinvolto, tramite l'invio di centinaia dei suoi quadri armati in Egitto, nelle operazioni di repressione dei torbidi e dei tumulti che in questi giorni stanno scuotendo il Paese delle Piramidi.
La voce, come ben ricorderanno i nostri lettori, era emersa qualche giorno addietro ed era subito stata smentita ma, ritenendo necessario un nuovo pronunciamento in merito, forse i responsabili della comunicazione di Hamas hanno ritenuto necessario un 'richiamo', visto che diversi outlet mediatici egiziani avevano continuato a ripetere le voci in merito.
Zuhri nel suo appello ha invitato i responsabili dell'informazione egiziana a cercare sempre conferma in fonti originali alle notizie che rimandano, anziché limitarsi a citare l'un l'altro le dichiarazioni del primo a lanciare uno 'scoop' di dubbia sincerità. ZUhri é arrivato a dichiarare che Hamas "Non é coinvolto nelle questioni interne egiziane esattamente come non é coinvolto in quelle di nessun altro paese arabo".
Chi sa se, quando lanciavano i loro appelli a favore dei terroristi wahabiti contro il legittimo Governo di Assad i dirigenti di Hamas traditori dell'Asse della Resistenza pensavano di "non coinvolgersi" nelle questioni interne di un paese arabo?
La voce, come ben ricorderanno i nostri lettori, era emersa qualche giorno addietro ed era subito stata smentita ma, ritenendo necessario un nuovo pronunciamento in merito, forse i responsabili della comunicazione di Hamas hanno ritenuto necessario un 'richiamo', visto che diversi outlet mediatici egiziani avevano continuato a ripetere le voci in merito.
Zuhri nel suo appello ha invitato i responsabili dell'informazione egiziana a cercare sempre conferma in fonti originali alle notizie che rimandano, anziché limitarsi a citare l'un l'altro le dichiarazioni del primo a lanciare uno 'scoop' di dubbia sincerità. ZUhri é arrivato a dichiarare che Hamas "Non é coinvolto nelle questioni interne egiziane esattamente come non é coinvolto in quelle di nessun altro paese arabo".
Chi sa se, quando lanciavano i loro appelli a favore dei terroristi wahabiti contro il legittimo Governo di Assad i dirigenti di Hamas traditori dell'Asse della Resistenza pensavano di "non coinvolgersi" nelle questioni interne di un paese arabo?
Il Supremo Consiglio dell'Iftaa sunnita invita tutti i Siriani a unirsi all'Esercito nella difesa della Patria!
Il Supremo Consiglio dell'Iftaa in Siria ha ufficialmente esteso un appello all'intero popolo affinché "Compia il suo dovere unendosi all'Esercito Arabo Siriano per difendere la Nazione, benedetta dal Paradiso e lodata dal Profeta, a fronteggiare la minaccia dell'aggressione straniera".
Il Consiglio si é appellato ai Siriani affinché continuino negli sforzi fin qui prodotti per sostenere Esercito e Forze Armate, direttamente e indirettamente aggiungendo "Il legittimo diritto alla Difesa deve essere esercitato a favore di una Siria unita e indipendente e grava sulle spalle di tutti i figlie e le figlie della patria e su tutti gli amici e alleati di questa che si riconoscono nella giustizia internazionale".
L'Iftaa raccomanda a chi possa e non lo abbia ancora fatto di unirsi quanto prima alle forze armate per poter difendere gli innocenti che già a lungo sono stati presi di mira dagli aggressori della Patria, evidenziando come il servizio militare costituisca una responsabilità nazionale ma anche umanitaria con la quale si preserva la libertà della nazione siriana, la sua Storia, la sua Cultura e il suo onore.
Simili appelli anche da altissime autorità sunnite dimostrano che il tentativo imperialista e sionista di trasformare l'attacco alla Siria in un conflitto settario sia totalmente fallito, in che si spiega anche la perdurante popolarità del Presidente Assad.
Il Consiglio si é appellato ai Siriani affinché continuino negli sforzi fin qui prodotti per sostenere Esercito e Forze Armate, direttamente e indirettamente aggiungendo "Il legittimo diritto alla Difesa deve essere esercitato a favore di una Siria unita e indipendente e grava sulle spalle di tutti i figlie e le figlie della patria e su tutti gli amici e alleati di questa che si riconoscono nella giustizia internazionale".
L'Iftaa raccomanda a chi possa e non lo abbia ancora fatto di unirsi quanto prima alle forze armate per poter difendere gli innocenti che già a lungo sono stati presi di mira dagli aggressori della Patria, evidenziando come il servizio militare costituisca una responsabilità nazionale ma anche umanitaria con la quale si preserva la libertà della nazione siriana, la sua Storia, la sua Cultura e il suo onore.
Simili appelli anche da altissime autorità sunnite dimostrano che il tentativo imperialista e sionista di trasformare l'attacco alla Siria in un conflitto settario sia totalmente fallito, in che si spiega anche la perdurante popolarità del Presidente Assad.
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Intollerabile violazione sionista del 'cessate il fuoco' contro Gaza: attaccati e devastati terreni e strutture agricole del ghetto palestinese!
Bulldozer e veicoli corazzati dell'esercito di occupazione del regime ebraico questo pomeriggio hanno varcato il confine con la Striscia di Gaza, attaccando e devastando terreni agricoli dell'enclave palestinese assediata, confermando così la natura mirata e pertinace degli attacchi israeliani mirati contro la capacità del popolo palestinese di produrre da sé stesso il cibo di cui ha bisogno, vanificando in parte i tentativi di Tel Aviv di avvilire e affamare il ghetto costiero.
Fonti locali e governative di Gaza hanno dichiarato che l'incursione sionista si é verificata a Est di Juhr al-Deek a Sudest di Gaza City e ha avuto una profondità massima di 200 metri. I bulldozer hanno livellato e distrutto orti e terreni messi a coltura dai loro proprietari, mentre i mezzi corazzati cingolati prendevano a cannonate serre, depositi di materiali e attrezzi, causando danni per migliaia e migliaia di Euro.
Insieme ai pescatori i contadini di Gaza sono la categoria più perseguitata dai militari sionisti che li prendeono di mira con fucili di precisione, cannonate, mitragliatrici e persino razzi e missili portati da elicotteri, jet da guerra e droni a comando remoto!
Fonti locali e governative di Gaza hanno dichiarato che l'incursione sionista si é verificata a Est di Juhr al-Deek a Sudest di Gaza City e ha avuto una profondità massima di 200 metri. I bulldozer hanno livellato e distrutto orti e terreni messi a coltura dai loro proprietari, mentre i mezzi corazzati cingolati prendevano a cannonate serre, depositi di materiali e attrezzi, causando danni per migliaia e migliaia di Euro.
Insieme ai pescatori i contadini di Gaza sono la categoria più perseguitata dai militari sionisti che li prendeono di mira con fucili di precisione, cannonate, mitragliatrici e persino razzi e missili portati da elicotteri, jet da guerra e droni a comando remoto!
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Forze di sicurezza irakene arrestano capo wahabita nella provincia di Anbar al confine con la Siria!
Il Generale Hadi Irzayij, comandante della polizia irakena nella provincia di Anbar, ha dichiarato all'Agenzia Aswat al-Iraq che nei pressi di Fallujah le forze al suo comando sono riuscite a catturare un importante leader wahabita e i suoi due più stretti collaboratori, agendo rapidamente dopo aver ricevuto una 'soffiata' sulla loro presenza in città.
Il capo wahabita, già collegato con la rete qaedista in Irak, era ricercato per una serie di attentati e attacchi contro le forze governative di Bagdad ed era impegnato anche nel fornire sostegno logistico alle bande mercenarie attive in Siria, da qui la sua presenza nella vasta e poco popolata provincia di Anbar, confinante a Ovest proprio con la Repubblica Araba di Assad.
Ancora una volta emerge come il cancro wahabita possa venire sconfitto solo da una coerente ed efficace cooperazione tra tutti i paesi dell'Asse della Resistenza (Iran, Irak, Siria, Libano) e come il settarismo sunnita sia in realtà solo un'arma in mano a Usa e Israele per tenere divisi e deboli i musulmani.
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domenica 10 marzo 2013
Emergono sempre più dettagli sul traffico di armi tra Croazia, Giordania, Arabia Saudita e terroristi wahabiti!
Si approfondisce la 'connection' tra Arabia Saudita e Croazia riguardo lo 'shopping' di armi dagli ex-arsenali delle milizie fasciste croate (i cui innumerevoli crimini contro Serbi e Musulmani sono stati 'convenientemente' dimenticati dalle strabiche corti 'umanitarie' europee per assecondare la voglia dei cancellieri berlinesi -di ogni sfumatura politica- di includere Zagabria nell'UE) effettuato dai principi di Casa Saoud a favore dei mercenari wahabiti attivi in Siria contro il popolo e il Governo della Repubblica Araba.
Il quotidiano croato "Jutarnji List" in una sua recente edizione ha calcolato in circa 3000 tonnellate spedite verso la Giordania con ben 75 aeroplani la "lista della spesa" che da novembre scorso ha alimentato la guerriglia terrorista wahabita in Siria. Diversi paesi NATO come Usa e Inghilterra sarebbero stati 'perfettamente al corrente' delle attività saudite in Croazia e avrebbero cercato di facilitarle fornendo appoggio bancario e finanziario alle transazioni, il tutto mentre la NATO applicava 'sanzioni' contro la Siria per impedire al Governo legittimo di difendere sé stesso e i suoi cittadini dai terroristi!
Il Governo di Zagabria ha cercato disperatamente di negare le allegation ma, di fronte alla mole di prove che sta emergendo in questi giorni, nessuno più é in grado di accettare la sua versione. Eliot Miggins, esperto di armi e traffici internazionali, ha identificato in numerosi video di terroristi in Siria le armi croate, leggermente diverse da quelle di origine sovietica e russa, testimoniando come negli ultimi mesi la frequenza con cui appaiono sia grandemente incrementata.
Il quotidiano croato "Jutarnji List" in una sua recente edizione ha calcolato in circa 3000 tonnellate spedite verso la Giordania con ben 75 aeroplani la "lista della spesa" che da novembre scorso ha alimentato la guerriglia terrorista wahabita in Siria. Diversi paesi NATO come Usa e Inghilterra sarebbero stati 'perfettamente al corrente' delle attività saudite in Croazia e avrebbero cercato di facilitarle fornendo appoggio bancario e finanziario alle transazioni, il tutto mentre la NATO applicava 'sanzioni' contro la Siria per impedire al Governo legittimo di difendere sé stesso e i suoi cittadini dai terroristi!
Il Governo di Zagabria ha cercato disperatamente di negare le allegation ma, di fronte alla mole di prove che sta emergendo in questi giorni, nessuno più é in grado di accettare la sua versione. Eliot Miggins, esperto di armi e traffici internazionali, ha identificato in numerosi video di terroristi in Siria le armi croate, leggermente diverse da quelle di origine sovietica e russa, testimoniando come negli ultimi mesi la frequenza con cui appaiono sia grandemente incrementata.
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Feroce repressione saudita contro gli attivisti per la Democrazia: processo-farsa paragona l'uso di Twitter a 'Crimine Informatico'!
Un tribunale saudita ha ordinato lo scioglimento coatto di una ONG umanitaria emettendo pesanti sentenze detentive per due suoi dirigenti; la corte ha sciolto l'ACPRA (Associazione Saudita per i Diritti Civili e Politici) prendendo a pretesto presunte 'irregolarità' nella richiesta delle autorizzazioni burocratiche per la sua fondazione.
Inoltre Abdullah al-Hamid, membro direttivo del gruppo, é stato condannato a sei anni di detenzione che si vanno ad aggiungere ai cinque ricevuti in un altro processo e gli sarà impedito di viaggiare fuori dal regno per altri 11 anni dopo la sua eventuale liberazione, Mohammed Gahtani, altro dirigente dell'ACPRA, ha ricevuto una sentenza di dieci anni di prigione e dieci anni di interdizione dal lasciare il paese.
In teoria i due potrebbero sporgere richiesta di appello, ma é ovvio che non sarà accolta. Le condanne originano dal loro uso di twitter per lanciare messaggi e slogan che invitavano alla protesta contro il tirannico regime di Casa Saoud che la corte ottusamente e volutamente (per poter comminare le pene più gravi possibili) ha paragonato a 'crimine informatico'.
Questa é la grande democraticità degli alleati delle potenze imperialiste occidentali, che fracassano i coglioni del mondo ogni giorno con le loro panzane sulle 'Sakineh' e sui presunti 'Omosessuali impiccati' in Iran.
Al popolo e al Governo venezuelano arrivano anche le condoglianze di Hezbollah e di Hassan Nasrallah!
Anche Hezbollah, come già altri capi di stato, partiti politici e governi dell'Asse della Resistenza e dei paesi liberi dall'influenza e dal giogo dell'arroganza imperialista ha inviato un messaggio di cordoglio ufficiale al Governo e al popolo del Venezuela colpito in questi giorni dal lutto per la dipartita del Comandante Hugo Chavez.
"Il Mondo Libero, il movimento di emancipazione e riscatto dei popoli oppressi a livello mondiale, hanno perso in questi giorni un caro, leale e sincero amico e compagno che ha dedicato la sua vita alla Causa della liberazione dalla tirannia dello sfruttamento, un coraggioso testimone della lotta del Sud del Mondo per l'affermazione dei Diritti innegabili al progresso, all'uguaglianza, alla libertà dal bisogno", si legge nel messaggio.
"Hezbollah e i suoi aderenti, gli sciiti libanesi e tutto il Libano non possono dimentaicare le sincere e appassionate affermazioni di Chavez contro l'arrogante violenza sionista durante la guerra del 2006, tutti gli Arabi e tutti i musulmani del mondo non dimenticheranno mai la solidarietà chavista verso la Palestina nonché il suo sostegno ai legittimi diritti nucleari della Repubblica Islamica".
"Chavez é stato un baluardo contro l'arroganza Usa, di qualunque 'segno' politico, in realtà sempre animata dalla stessa smania di dominio imperialista, ha dimostrato coi fatti quanto progresso aspetti tutti quei paesi in via di sviluppo che sappiano rifiutare i truismi del 'mercato', del 'capitalismo' e abbraccino politiche solidali di redistribuzione della ricchezza lontane dalle 'ricette' di IMF, Banca Mondiale e altre consimili agenzie dello sfruttamento".
"Hezbollah spera che i compagni del Presidente Comandante Chavez sappiano prendere il timone dalle sue mani e mantenere la libertà, l'indipendenza e il benessere del Venezuela e del suo popolo come 'stella polare' di qualunque decisione futura, sostenendo nel contempo la lotta degli altri popoli del mondo ancora oppressi, rendendo omaggio all'approccio e ai valori del Presidente Chavez cui si é mostrato fedele fino alla fine, combattendo senza indugi contro ogni cospirazione americana, sionista, imperialista".
"Il Mondo Libero, il movimento di emancipazione e riscatto dei popoli oppressi a livello mondiale, hanno perso in questi giorni un caro, leale e sincero amico e compagno che ha dedicato la sua vita alla Causa della liberazione dalla tirannia dello sfruttamento, un coraggioso testimone della lotta del Sud del Mondo per l'affermazione dei Diritti innegabili al progresso, all'uguaglianza, alla libertà dal bisogno", si legge nel messaggio.
"Hezbollah e i suoi aderenti, gli sciiti libanesi e tutto il Libano non possono dimentaicare le sincere e appassionate affermazioni di Chavez contro l'arrogante violenza sionista durante la guerra del 2006, tutti gli Arabi e tutti i musulmani del mondo non dimenticheranno mai la solidarietà chavista verso la Palestina nonché il suo sostegno ai legittimi diritti nucleari della Repubblica Islamica".
"Chavez é stato un baluardo contro l'arroganza Usa, di qualunque 'segno' politico, in realtà sempre animata dalla stessa smania di dominio imperialista, ha dimostrato coi fatti quanto progresso aspetti tutti quei paesi in via di sviluppo che sappiano rifiutare i truismi del 'mercato', del 'capitalismo' e abbraccino politiche solidali di redistribuzione della ricchezza lontane dalle 'ricette' di IMF, Banca Mondiale e altre consimili agenzie dello sfruttamento".
"Hezbollah spera che i compagni del Presidente Comandante Chavez sappiano prendere il timone dalle sue mani e mantenere la libertà, l'indipendenza e il benessere del Venezuela e del suo popolo come 'stella polare' di qualunque decisione futura, sostenendo nel contempo la lotta degli altri popoli del mondo ancora oppressi, rendendo omaggio all'approccio e ai valori del Presidente Chavez cui si é mostrato fedele fino alla fine, combattendo senza indugi contro ogni cospirazione americana, sionista, imperialista".
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