sabato 11 novembre 2017

AGGIORNAMENTO! Il drone abbattuto dal Patriot sionista era un 'Orlan' del corpo di spedizione russo in Siria!

Abbiamo appena appreso che il drone abbattuto dalla batteria missilistica 'Patriot' del regime ebraico poco prima di Mezzogiorno era un "Orlan-10" delle Forze Aerospaziali russe schierate in Siria che stava monitorando le attività di gruppi terroristici.

Nuove foto di MiG-31 decollati dalla base di Hymemim che pattugliano i cieli siriani!

I MiG-31 in Siria sono arrivati diverse settimane prima dello schieramento "ufficiale" del corpo di spedizione russo.

Questo lo abbiamo sempre ripetuto convintamente senza alcuna tema di venire smentiti, supportando il tutto con foto esplicative e con conferme ottenute da fonti le più affidabili.

Al vertice APEC in Vietnam Duterte incontra Putin e festeggia con lui la sconfitta dell'ISIS a Mindanao!

A fine maggio PALAESTINA FELIX aveva gettato un occasionale sguardo al di là del consueto scenario mediorientale per segnalare come, iniziando il dominio dell'ISIS tra Siria e Irak a scricchiolare in maniera sempre più preoccupante, i facilitatori e sostenitori dello stesso (cioé gli Usa) avevano già iniziato a 'indirizzarlo' verso un altro obiettivo da destabilizzare: le Filippine del vulcanico presidente Rodrigo Duterte.

Quando si spara coi soldi degli altri 'israhell' diventa munifico e profligo: due milioni di $ di 'Patriot' per abbattere un drone da qualche migliaio d'Euro!

Circa un'ora fa fonti sioniste hanno dichiarato che un 'drone' proveniente dalla Siria é stato abbattuto sopra le colline del Golan occupato.

Protagonista dell'abbattimento sarebbe stata una batteria di missili made in Usa 'Patriot', quale quella mostrata in foto.

Lungo il confine siro-irakeno tra Al-Qaim e Albukamaal la cooperazione militare tra i due paesi ormai é totale!

Una importante notizia che arriva dalla zona di confine tra Siria e Irak, compresa tra Al-Qaim e Albukamaal, riguarda l'ormai completa e totale integrazione tra le forze militari dei due paesi; avviata nel corso delle battaglie per la liberazione delle due località e tuttora in pieno vigore ed espansione.

Nuovi scontri tra i takfiri di Al Nusra e quelli di Nur al Din al Zinki nelle aree ad Ovest di Aleppo!

Nuovi scontri 'fratricidi' tra le varie bande di terroristi takfiri e wahabiti che ancora occupano delle zone del Governatorato di Aleppo ad Ovest della capitale del Nord, fortunatamente libera dalla loro oppressiva presenza fin dallo scorso dicembre.

Hassan Nasrallah, con incredibile abilità, ha trasformato l' "Affare Hariri" in una questione di dignità e sovranità per tutto il Libano!


Il Segretario Generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, rivolgendosi ai Libanesi in un discorso televisivo, ha compiuto una magistrale manovra politica, riuscendo a trasformare il caso di Saad Hariri, il Premieri 'forse dimissionario' apparentemente 'tenuto in ostaggio' dalla famiglia reale saudita, in un 'caso' che non solo coinvolge l'intero Paese dei Cedri, ma soprattutto che lo compatta dietro la bandiera della sovranità e dell'indipendenza nazionale, di cui sempre Hezbollah si é fatto alfiere.

Netanyahu 'ordina' alle ambasciate di Tel Aviv in giro per il mondo di 'fare lobby' a favore dell'Arabia Saudita!

In una rivelazione degna di nota per il metodo, ma che in realtà sorprende molto poco, il Canale 10 dell'entità sionista ha rivelato come l'attuale Premier di Tel Aviv, Benji Netanyahu, abbia inviato alle ambasciate sparse per il mondo una nota in cui raccomanda di prodigarsi per fare apparire in luce favorevole gli ultimi gesti provocatori dell'Arabia Saudita contro l'Iran e il Movimento Hezbollah.

venerdì 10 novembre 2017

Attenzione! Perché dietro i travagli che scuotono l'Arabia Saudita potrebbe esserci "More than Meets the Eye!"

Illustrazione-"nostalgia" (il vostro amabile caporedattore é pur sempre un figlio degli Anni '80) per introdurre, con una giocosa citazione, un punto di vista alternativo (ma secondo me abbastanza degno di considerazione) sui recenti eventi in Arabia Saudita.

Già perché alla visione "standard" (Riyadh, pedina di Usa e Tel Aviv, vuole destabilizzare il Libano per lanciare la prossima sfida all'Asse della Resistenza...) se ne può, almeno in via ipotetica affiancare una seconda, apparentemente contro-intuitiva, ma, se ci si riflette un attimo, forse più in 'sintonia' con alcuni recenti sviluppi geopolitici.

FOTONOTIZIA: Soldati siriani si concedono un momento di riposo sulla nuda terra, intorno ad Albukamaal!

Se questi non sono eroi, allora non voglio più sentire parlare di eroismo in vita mia.

Esercito Siriano, Guardia Repubblicana, Forza Tigre concentrano le loro forze per l'assalto ad Abu Duhur!

Appena dietro il confine tra la Provincia di Hama e quella di Idlib, imponenti forze della 4a Divisione Meccanizzata dell'Esercito, dei commando della Forza Tigre e delle unità corazzate della Guardia Repubblicana (equipaggiate con nuovi mezzi arrivati dalla Russia) stanno concentrandosi per l'avanzata contro Abu Duhur.

Appare dunque evidente che la fase 'ricognitiva' dei sondaggi e delle pressioni sul fronte takfiro per identificare le direttrici d'avanzata più favorevoli abbia ormai avuto termine e che il fugace tentativo di Al Nusra di sparigliare le carte con un attacco che si é tradotto nella perdita di ulteriori posizioni abbia dimostrato ormai oltre ogni ragionevole dubbio che il momento di attaccare a fondo sia ormai giunto.

Sarà la Crimea a veder nascere le nuove portaerei russe classe "Shtorm"!

Il progetto russo delle future portaerei classe "Shtorm" (che fin qua ha già permesso al gallinaio sion-masson-atlantico di "RID" di fare una ben 'RID-icola' figura) verrà probabilmente impostato nei cantieri navali "Zaliv" di Kerch, storica cittadina tra il Mar Nero e il Mar d'Azov, teatro nella Seconda Guerra Mondiale di epici scontri tra la Wehrmacht e l'Armata Rossa.

Parenti e collaboratori di Saad Hariri in una videoconferenza chiedono il suo immediato rientro in Libano!

Una conseguenza inaspettata e, a ben vedere, molto buffa del bizzarro "sequestro" a cui Saad Hariri é stato sottoposto dai Sauditi, potrebbe essere quella di far coalizzare in senso anti-Riyadh tutte le forze politiche libanesi, anche quelle (come proprio il 'Movimento Futuro' -Mustaqbal- dello stesso Hariri) che fino a ieri erano alfieri e pedine degli interessi sauditi nel Paese dei Cedri.

E' quanto emerge dall'atteggiamento preso dai dirigenti del partito sunnita che, insieme ad alcuni congiunti di Hariri, sono apparsi in una videoconferenza chiedendo il suo immediato rilascio dall'Arabia Saudita e il suo ritorno in patria.

Re Salman si sta preparando ad abdicare? Intanto vengono bloccati i conti correnti dell'ex-"delfino" Bin Nayef!

L'agenzia sionista Reuters ha annunciato che dozzine di conti correnti riconducibili al Principe saudita Mohammed Bin Nayef (nella foto, al centro), già erede designato al trono, 'trombato' e sostituito dal figlio incapace dell'attuale regnante (Re Salman) sarebbero stati bloccati.

Anche conti di suoi parenti stretti avrebbero subito un fato simile.

Appuntamento tra cinque giorni ad Albenga per ascoltare i rabbini di "Neturei Karta", presentati e introdotti dal vostro amabile caporedattore!

Albenga, nel pomeriggio di martedì 14 novembre, avrà il piacere di ospitare Rabbi Weiss e Rabbi Rosenberg dell'associazione Neturei Karta ("Guardiani della Città", in Aramaico).

Il luogo della loro conferenza è PALAZZO ODDO, la sala dove essa si terrà si trova al piano terzo.

Il pattugliatore russo 'Valery Bykov', in fase di completamento, viene trasportato sul Don!

In queste foto si può vedere il trasporto dello scafo del pattugliatore della Marina Russa "Vasily Bykov" che, a bordo di una chiatta, attraversa le placide acque del Don a Rostov.

Il 'Vasily Bykov' fa parte del "Progetto 22160" che comprende anche le navi attualmente in costruzione 'Dmitri Rogachev', 'Pavel Derzhavin', 'Sergei Kotov' e 'Viktor Velikiy', oltre a una sesta ancora da mettere in cantiere.

giovedì 9 novembre 2017

Il Patriarca Maronita Bechara Al-Rai la prossima settimana si recherà in Arabia Saudita chiedendo di incontrare Saad Hariri!

Molto preoccupato per la bizzarra vicenda di Saad Hariri il Patriarca Maronita Cardinale Bechara Al-Rahi si recherà in Arabia Saudita la prossima settimana e domanderà di poter incontrare l'uomo d'affari e uomo politico libanese diventato "Prigioniero di Zenda", non é chiaro per quali motivi (anche se Al-Akhbar ha citato in merito lo stato di enorme sofferenza economica della società fondata da suo padre).

Portavoce di Ansarullah replica ai Sauditi: "Il nostro missile contro Riyadh perfettamente legittimo!"

Mohammed Abdulsalam, portavoce del movimento dei Comitati Popolari ('Ansarullah') che riunisce soprattutto le genti Houthi dello Yemen del Nord ha dichiarato in una intervista ripresa anche dal canale tv libanese affiliato ad Hezbollah che il lancio di un missile balistico di produzione nazionale yemenita contro l'aeroporto internazionale Re Khalid di Riyadh é stata solo una logica e perfettamente giustificata rappresaglia per i bombardamenti indiscriminati a cui il suo paese viene sottoposto da oltre due anni e mezzo.

Mancano poco più di tre mesi al 'battesimo' del primo modello di Tu-160M2!

A febbraio 2018, poco più di tre mesi da ora, il primo Tupolev-160M2 uscirà dagli hangar della Kazan Aviation Enterprise per venire preso in consegna dalle Forze Aerospaziali russe.

Esattamente un mese fa davamo la notizia dei positivi test "a banco" dei nuovi motori per la versione aggiornata e migliorata del poderoso bombardiere strategico russo, che nella foto possiamo apprezzare in tutta la sua maestosità (si noti come "intimidisce" le pur ragguardevoli dimensioni del 'fratello minore' Tu-22M3).

Il Presidente egiziano Al-Sisi si smarca dalla campagna di tensione saudita contro Iran ed Hezbollah!

Parlando a latere di una conferenza sulla gioventù egiziana che ha fatto da evento introduttivo per una maratona recentemente tenutasi a Sharm el-Sheikh il Presidente egiziano, l'Ex-generale Abdel Fatah Al-Sisi ha dichiarato la propria "ferma opposizione" a qualunque scenario di incrementata tensione tra Arabia Saudita da una parte ed Iran ed Hezbollah dall'altra.

Al-Sisi ha ricordato come le tensioni interne alla regione mediorientale dovrebbero venire gestite cautamente per evitare che sfocino in situazioni di violenza destabilizzante come quella che negli ultimi anni ha insanguinato diversi paesi dell'area.

Tentata controffensiva di Al Nusra viene bloccata e respinta dai Siriani che si addentrano nella Provincia di Idlib!

Quella che vedete nella mappa qui sopra é la situazione al confine tra i governatorati di Hama e Idlib dove nelle ultime ore i wahabiti di Al Nusra hanno tentato un'offensiva nella speranza di distrarre le forze siriane che a pochi Km di distanza stanno penetrando profondamente nelle loro posizioni.

Ben presto, dopo un'iniziale avanzata takfira di poca importanza, è iniziato il contrattacco siriano, che ha portato i terroristi a ritirarsi dietro le iniziali linee di partenza e le forze governative ad occupare gli abitati di Umm Khuzaym e Albu Layl.

Ecco il video dello storico incontro tra soldati siriani, combattenti Hezbollah e miliziani irakeni!

Questo video che presentiamo di seguito ha tutta l'importanza storica della foto pubblicata poche ore fa; forse anche superiore.

La mappa che offriamo qui sopra ai vostri sguardi evidenzia bene come le forze irakene di Harakat al-Nujaba (formazione della Mobilitazione Popolare Hashd al-Shaabi) abbiano preso parte attiva alla liberazione delle ultime zone urbane ancora parzialmente controllate dall'ISIS.

Festeggiamo pure la distruzione dell'ISIS, ma ricordiamo che essa é stata resa possibile dal sacrificio di MIGLIAIA di uomini come lui!

Quest'uomo, investito dalla vampata d'un'esplosione, non ha chiesto, né probabilmente desidera, di venire riconosciuto o chiamato come un eroe.

Nella sua vita, probabilmente non ha mai desiderato niente di diverso che di potersi dedicare al suo lavoro e alla cura e alla protezione di coloro che gli sono cari.

HARIRI GIB MONIES, OR ELSE... 'Al Akhbar' rivela: "Hariri bloccato in Arabia Saudita per sette miliardi di $ di debiti!"

Il quotidiano in lingua araba 'Al-Akhbar' ha rivelato che dal 2015 l'azienda di costruzioni (Oger Construction) con cui il palazzinaro Rafik Hariri aveva fatto fortuna in Arabia Saudita dal 1978 in avanti si trova sull'orlo della bancarotta e ha debiti inevasi (che non saprebbe nemmeno da dove cominciare a estinguere) per circa 7 miliardi di dollari Usa.

Questo sarebbe il motivo del 'ricatto' sotto cui é caduto Saad Hariri (il Renzo Bossi libanese), che ha permesso ai suoi burattinai sauditi di costringerlo a dimettersi 'via tv' dal loro territorio e ora lo tengono in ostaggio coi 7 miliardi di cambiari più vari parenti nelle loro mani.

mercoledì 8 novembre 2017

UNA FOTO STORICA! Ecco l'incontro tra Hezbollah e Harakat Nujaba sul confine Siro-Irakeno!

"Un reporter redige uno schizzo per la didascalia: Incontro sull'Elba". Così Cornelius Ryan sintetizzava il momento dell'incontro tra fanti americani e sovietici provenienti da Est e da Ovest nell'aprile 1945.

Vi sono momenti che restano nella Storia.

Quello che vedete immortalato nello scatto qui sopra non é da meno.

Il Presidente iraniano Rohani in un suo discorso critica duramente la condotta saudita recente e remota!

Nel corso di un'orazione tenuta nelle scorse ore il Presidente della Repubblica Islamica, Rohani, ha aspramente criticato la condotta del reame assoluto d'Arabia Saudita, a partire dalle sue avventure militari, per toccare le sue ingerenze nella politica interna di altri stati sovrani della regione.

La miserabile 'curdaglia' di Barzani consuma vendette a Irbil contro la locale popolazione araba!

Pochi giorni fa segnalavamo una fogna di fake news dove si accusavano gli Irakeni (che hanno ripreso il controllo di città e strutture prima abusivamente occupate dai Curdi) di compiere 'pulizie etniche'.

Ovviamente quando sionisti e imperialisti accusano qualcuno di qualcosa é per distrarre l'attenzione dallo stesso crimine che viene invece commesso da loro o dai loro lacché (esattamente quando accusavano Assad di usare le armi chimiche).

Queste foto lo confermano.

I continui successi siriani spingono sempre più takfiri a cedere le armi ed arrendersi!

Nel mese di ottobre 2017 oltre 100 terroristi nel Nord-Est del Governatorato di Aleppo hanno ceduto le armi consegnandosi alle autorità.

Essi agivano nella regione di Manbij e si sono consegnati alle forze siriane chiedendo di venire giudicati dai Tribunali per la Riconciliazione.

Tra di loro vi sono anche dei siriani, ingannati dalla propaganda takfira oppure arruolati a forza dai terroristi quando essi occupavano ampie zone del circondario, magari tenendo in ostaggio le loro famiglie o i loro congiunti.

Hariri vola ad Abu Dhabi; forse per convincere gli Emirati a non lasciare in braghe di tela i Sauditi in Yemen?

Saad Hariri é stato rilasciato dai Sauditi ed é volato ad Abu Dhabi per incontrare Sheikh Mohammed bin Zayed, Principe locale e Comandante delle Forze Armate Emiratine.

Si sospetta che il lacché di Riyadh sia stato inviato in missione negli UAE per convincere gli Emiratini a non ritirarsi dallo Yemen.

Nasrallah incontra il Ministro degli Esteri Gebran Bassil per discutere degli sviluppi libanesi e regionali degli ultimi avvenimenti!

Il Segretario Generale di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah nella serata di lunedì ha conferito con il Ministro degli Esteri libanese Gebran Bassil (che vediamo nella foto in tenuta particolarmente informale) riguardo alle ripercussioni dell' "affaire" Hariri e agli sviluppi regionali dell'erratico comportamento saudita, ivi comprese le dichiarazioni "di guerra" recentemente pronunciate dal titolare di un ministero minore del Governo di Riyadh.

"A cosa non spingi i petti mortali, o miserabile fame dell'Oro?" Come il principotto saudita Mohammed ha corrotto il POTUS Donald Trump con un miliardo di $ lo scorso maggio!

Mujtahid wrote on his twitter page that Bin Salman, then-deputy crown prince, was able to win the US administration's favor in his power struggle with his cousin Mohammed bin Nayef, who was heir to the throne until he was deposed in June. He added that Trump’s visit to Saudi Arabia changed Washington’s stance on the competition between bin Salman and bin Nayef, forcing the US to take the 32-year-old’s side. Arab media reported late last month that Saudi Crown Prince Mohammed bin Salman has ordered triple security checks and body search on visitors as he is deeply afraid of assassination attempts on his life by not just visitors, but even close relatives and aides. "Bin Salman is living in horror. All those who want to meet him (even the closest ones) should go through three inspection rooms and all their belongings and whatever they carry are taken away from them, even a small pen in the second room," al-Ahd al-Jadid wrote on its twitter page.

Come mai l'Arabia Saudita si sta muovendo con tanta disinvoltura (o avventatezza) sullo scenario mediorientale?

Va bene che Donald Trump é un Presidente Usa molto debole e praticamente un dilettante sulla scena internazionale, ma basta a spiegare 'colpi di testa' come quello che ha coinvolto Hariri, le bizzarre dichiarazioni sul Libano, l' "arresto" di Abd Rabbo Hadi, la "purga" (con tanto di omicidi di contorno) contro miliardari, dignitari e altri principi?

La spiegazione é chiara: Trump non fa e non dice nulla perché é stato COMPERATO.

Najmiddin Karim 'governatore' curdo (abusivo) di Kirkuk, che giurava 'sangue e morte' alle forze irakene, é in fuga verso gli USA!

Al momento dell'avanzata irakena verso Kirkuk il 'governatore' curdo installato nella città irakena quando nel 2014 le bande di Barzani e soci (approfittando dell'avanzata dell'ISIS verso il cuore del paese) la occuparono aveva giurato "resistenza fino alla morte", sfruttando fino all'ultimo ogni occasione per incitare le milizie presenti in città a dare battaglia alle forze del Governo.

Per fortuna (grazie anche agli sforzi del Generale Qassem Soleimani) nessuno scenario di questo genere si concretizzò, i "peshmerga" si diedero al podismo fuggendo rapidissimamente e Najmiddin Karim (questo il nome del sessantottenne 'governatore') si diede a sua volta alla macchia, confermando il ben noto talento 'etnico' della curdaglia per le sparizioni improvvise.

martedì 7 novembre 2017

Lo Yemen presenta un nuovo modello di missile antinave, che potrà essere usato contro i vascelli sauditi e alleati che strangolano i suoi porti!

Nel corso di una manifestazione promossa dalla Marina Yemenita e dalle Forze di Difesa Costiera il rappresentante del Consiglio Politico Supremo, Saleh Sammad, ha preso visione del nuovo modello di missile antinave creato dai laboratori nazionali, denominato "Al-Mandeb 1".

Battezzato come la strategica imboccatura Sud del Mar Rosso (Bab el-Mandeb) il missile sembra essere una derivazione del C-802 cinese (a sua volta mutuato dall'Exocet).

2017: Fuga da Riyadh! Il pronipote di Re Salman, Principe Turki bin Muhammad bin Fahd scappa in Iran e chiede asilo politico!

Figlio maggiore del primogenito di Re Fahd, nipote del 44enne Principe assassinato pochi giorni fa e pronipote dell'attuale Re saudita, il Principe Turki bin Mohammed bin Fahd (nella foto qui sopra, a sinistra) temendo legittimamente per la propria vita, ha deciso di abbandonare l'Arabia Saudita e di riparare nella Repubblica Islamica dell'Iran, alla quale ha chiesto asilo politico.

Non c'é pace per i burattini dei Saoud! Dopo Hariri anche il vendipatria Mansour Hadi é tenuto in arresto!

A farsi servitori dei Sauditi, non solamente ci si vota a una causa perdente (perdente perché non sostenuta da nulla tranne che da arroganza, ignoranza e petrodollari, con gli ultimi che stanno scarseggiando sempre di più di fronte allo spostamento sempre più inesorabile dell'Asse del Potere Mondiale verso l'Asia), ma non ci si può nemmeno attendere un trattamento decente.

Dopo Saad Hariri, il lacché mezzo-libanese di Riyadh tratto in arresto e trattenuto al Carlton di Riyadh dopo aver fallito nella sua missione di minacciare l'Iran, se ne é reso conto anche Abd Rabbo Mansour Hadi, il vendipatria yemenita (già "vice" di Ali Abdullah Saleh) che, segnalatosi per la propria completa inutilità una volta che Sauditi e tirapiedi vari hanno deciso di invadere l'Ex-'Arabia Felix' si é trovato dall'oggi al domani agli arresti domiciliari.

L'Esercito Yemenita avvisa le compagnie aeree: "Evitate aeroporti sauditi e degli UAE, d'ora in poi sono obiettivi militari!"

Il portavoce dell'Esercito Yemenita, Sharaf Luqman, ha emanato un avvertimento rivolto a tutte le compagnie aeree che operano tratte verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi uniti chiedendo loro di evitarne gli aeroporti, in quanto ormai da considerarsi obiettivi militari.

Velayati in Siria incontra Moallem e denuncia le bizzarre e ostili politiche dell'Arabia Saudita!

Ali Akbar Velayati, Consigliere della Guida Suprema Khamenei per la Politica Estera, ha visitato Damasco, capitale della Repubblica Araba di Siria, dove si é intrattenuto a lungo in dialogo col Ministro Walid Moallem (nella foto), discutendo i recenti successi siriani nella lotta al terrorismo e le prospettive per il paese e per la regione.

Ilyushin-76 siriano vola da Teheran a Tiyas (base T-4) carico di rinforzi e rifornimenti; ehi Netanyahoo, prova a fermarlo!

Il regime sionista e gli yankee in queste settimane hanno fatto tanto parlare dell' "Asse Terrestre Teheran-Beirut" (che in effetti ormai é aperto e transitabile nella sua interezza e comunque lo era già da mesi sia pure con qualche deviazione), ma, in effetti, trasferire rinforzi, rifornimenti, armi o tecnologie dalla Repubblica Islamica ai suoi alleati ad Ovest é molto  più facile, rapido e veloce per via aerea, considerando che col recente potenziamento (opera senza dubbio di ingegneri e tecnici di Teheran) della contraerea siriana, ai sionisti non é più possibile interdire o intercettare tali voli.

In una dichiarazione insensata Ministro saudita proclama 'guerra' a Hezbollah!

Quello che vedete in foto è Thamer Sabhan, Ministro di Stato saudita per gli affari del Golfo Persico.

In una dichiarazione televisiva grottesca e assurda egli ha accusato il partito sciita Hezbollah di "aver dichiarato guerra all'Arabia Saudita".

Qualcuno dovrebbe spiegare al gagà con piccaggetta in testa qui sopra che solo gli Stati sovrani possono dichiarare guerra e che Hezbollah é un partito politico e un movimento di Resistenza.

lunedì 6 novembre 2017

WELCOME TO THE HOTEL SAUDI ARABIA! Such a lovely place! Filmato esclusivo dal Carlton dove sono tenuti i dignitari arrestati e Saad Hariri!

Welcome to the Hotel Saudi Arabia
Such a lovely place (Such a lovely place)
Such a lovely face
They livin' it up at the Hotel Saudi Arabia
What a nice surprise (what a nice surprise)
Bring your alibis

[...]

Last thing I remember, I was
Running for the door
I had to find the passage back
To the place I was before
"Relax, " said the night man,
"We are programmed to receive.
You can check-out any time you like,
But you can never leave! "

Le parole dell'hit generazionale degli EAGLES si adattano PERFETTAMENTE al fato di 11 principi sauditi, un'altra 30 di miliardari ed ex-dignitari o ex-ministri e anche a quello di Saad Hariri, attualmente tenuti prigionieri nel Carlton Hotel di Riyadh.

Questo filmato che vi presentiamo in ASSOLUTA ESCLUSIVA per l'Italia mostra una hall dell'albergo trasformata un po' in "accampamento", la presenza di armi automatiche lasciate in giro fa pensare che le guardie soggiornino "ai materassi" come i bravi ragazzi del Padrino...mentre gli "ospiti" dell'HOTEL SAUDI ARABIA siano confinati nelle stanze.

Una prigione a cinque stelle, ma pur sempre una prigione!

Mujtahidd, la 'gola profonda' saudita rivela: "Hariri è praticamente prigioniero dei Sauditi, nello stesso hotel dei principi arrestati!"

Ancora un prezioso "leak" da parte di Mujtahidd, misterioso "Gola Profonda" che dall'Arabia Saudita fa filtrare notizie riservate, spesso utili a capire cosa stia succedendo dietro le quinte della misteriosa monarchia dei Saoud.

Sembra infatti che Saad Hariri sia pressoché prigioniero dei suoi ex-"amici" e sia stato nientemeno che obbligato a dare le proprie dimissioni da Premier libanese.

Le autorità iraniane fanno una reprimenda a un quotidiano per un titolo 'incendiario' contro gli Emirati Arabi!

Ecco la differenza tra una dirigenza di Principi avventati per arroganza o senilità e una di persone assennate preoccupate di mantenere la calma e la pace in una regione fin troppo volatile e prona alla violenza.

Mentre solo poche ore fa abbiamo parlato dei bizzarri e provocatori addebiti lanciati da Riyadh verso l'Iran, riguardo un immaginario 'sostegno militare' di Teheran ai combattenti yemeniti che si difendono dall'invasione dei Sauditi e dei loro lacché, adesso riportiamo una illuminante notizia che dimostra quanto sia differente l'approccio iraniano alle crisi regionali.

L'Arabia Saudita, nonostante il caos interno, trova il tempo di accusare l'Iran di sostenere le forze yemenite che la tengono in scacco!

La coalizione che invade, bombarda, occupa in parte e strangola lo Yemen ha accusato la Repubblica Islamica Iraniana di "essere responsabile" degli attacchi missilistici con cui le forze di Sanaa rispondono agli indiscriminati bombardamenti che finora hanno ucciso decine di migliaia di suoi cittadini.

Riyadh, sentendo il sostegno dei suoi lacché (specie gli Emiratini, ormai stufi di un impegno militare che appare senza fine e foriero solo di spese e perdite) alza il tono della retorica minacciando Teheran, accusandola di "sostenere direttamente" le forze lealiste di Sanaa e la milizia Houthi dei Comitati Popolari di Ansarullah.

Quest'accusa ovviamente non ha capo né coda; l'Iran, coerentemente con la sua dottrina di sostegno degli Oppressi, fornisce supporto politico, diplomatico e umanitario agli Yemeniti, ma non ha con loro alcun rapporto militare (né si capisce come potrebbe); inoltre lo Yemen possiede un settore missilistico completamente autonomo e autarchico, sviluppato a partire dagli stretti rapporti che aveva al tempo di Ali Abdullah Saleh con l'Irak di Saddam Hussein.

Lo Sceicco di Al-Nujaba rivela: "Bisogna ringraziare il Generale Soleimani per aver evitato scontri tra Curdi e Irakeni!"

Interessanti rivelazioni del leader di Harakat al-Nujaba (la milizia sciita irakena attiva sia in Mesopotamia che in Siria) riguardo alla riconquista da parte dei governativi di Bagdad di Kirkuk e delle installazioni petrolifere abusivamente occupate dalle bande curde fin dal 2014. Sembra infatti che l'assenza di scontri e combattimenti che ha caratterizzato l'avvicendamento sia soprattutto da attribuire agli sforzi del Generale Qassem Soleimani dell'IRGC, l'uomo che con la sua presenza e la sua opera ha fatto, da solo, altrettanto per fermare e sconfiggere l'ISIS (e i piani di spartizione e balcanizzazione del Levante) quanto il corpo di spedizione russo.

Nuovi dettagli sulla morte del figlio dell'Ex-re Fahd, sarebbe stato ucciso resistendo all'arresto!

Inquietanti aggiornamenti sul fato toccato ad Abdulaziz bin Fahd al-Saoud (nella foto, a sinistra), figlio 44enne di Re Fahd d'Arabia Saudita, che regnò sul paese dal 1982 al 2005.

Egli infatti sarebbe stato letteralmente abbattuto a colpi d'arma da fuoco mentre cercava di resistere agli uomini dei servizi di sicurezza che erano incaricati di trarlo in arresto, probabilmente nell'ambito della 'retata' tuttora in corso in Arabia Saudita, organizzata dall'attuale sovrano e dal suo delfino per eliminare possibili altri pretendenti alla successione al trono.

Precipita elicottero con principe saudita a bordo e un figlio del vecchio Re Fahd muore misteriosamente? Volete Game of Thrones? Guardate l'Arabia Saudita!

Il rubicondo e simpatico giovane che vediamo in foto si chiamava Abdulaziz bin Fahd, ed era figlio del Re saudita dell'epoca di 'Desert Storm', quello che spalancò alle truppe americane le porte del regno dei Saoud, ingannato dalle nuvolette di polvere aerografate abilmente dietro ai carri di Saddam fermi sulla frontiera Kuwaitiana, sì da far sembrare che avanzassero minacciosi verso il suo reame.

Purtroppo il giovanotto in questione é stato recentemente colto da un improvviso attacco di morte.

Ecco il filmato del lancio del "Borkan-2" che ha raggiunto l'Aeroporto Re Khalid a Riyadh!

Ancora una volta Palaestina Felix è in grado di mostrarvi il momento esatto del lancio di un vettore missilistico yemenita che va a compiere la sua giusta missione di rappresaglia contro la corrotta monarchia saudita che nel silenzio ipocrita e complice dell'Occidente da oltre due anni e mezzo bombarda, assedia, affama, tormenta la landa un tempo nota come "Arabia Felix".

Questo é esattamente il "Borkan 2" che ha colpito i dintorni dell'aeroporto internazionale Re Khalid di Riyadh.
Come sempre il suo lancio é accompagnato dalle grida: "Dio è grande, Morte all'America, Morte a israele", che testimoniano come gli Yemeniti sappiano benissimo che i Sauditi non sono altro che le marionette e i pupazzi del sionismo e dell'imperialismo yankee.