L'attacco si é segnalato per il numero di imbarcazioni coinvolte, per la loro dimensione (spesso i pirati, quasi sempre Somali, sono a bordo di lance a motore che non possono allontanarsi molto dalle loro basi, questo assalto in mare aperto era diverso) e per il fatto che apparentemente gli aggressori non volevano solo saccheggiare la cassaforte di bordo (dove viene tenuto denaro liquido per pagare i transiti attraverso il Canale di Suez) ma avrebbero voluto dirottare l'intero vascello per chiedere poi un riscatto.
Il loro intento é stato però frustrato dall'intervento del cacciatorpediniere "Alvand" e della sua nave appoggio "Lavan".
Un'altra flottiglia iraniana, la 49esima (cacciatorpediniere "Sabalan" e nave appoggio "Bandar Abbas") si trova attualmente in Bangladesh dove prossimamente prenderà parte a esercitazioni congiunte con la Marina locale.
Il Comandante in Capo dell'IRIN, Ammiraglio Hossein Khanzadi (recentemente succeduto ad Habibollah Sayyari) è volato fino in Bangladesh dove é stato ricevuto con tutti gli onori, onde poter presenziare alle manovre irano-bengalesi.
Questa sarebbe la dimostrazione che l'Iran appoggia il terrorismo ... Di certo la cosa non soddisferà l'isteria Usa/atlantista.
RispondiEliminaNon mi stupirei se i pirati fossero ... appoggiati dai veri stati-canaglia come Usa, Arabia saudita e israele.