venerdì 26 novembre 2010
Attivisti per il boicottaggio di Israele contro la lobby sionista francese!
Il Comitato Palestinese per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni a Israele ha invitato in via ufficiale il Governo francese a cessare le sue attività ingiuste, antidemocratiche e repressive tese a intimidire o scoraggiare la partecipazione popolare agli eventi di denuncia dei crimini di Israele e al boicottaggio dei prodotti dello Stato ebraico. Il Comitato, altresì, ha invitato la Francia a interrompere i suoi legami commerciali militari con Israele, e a rivolgersi a un serio piano di disinvestimento e sanzioni verso Israele, mirato a dissuadere i politici di quel Paese a insistere nelle loro politiche di Apartheid, segregazione, colonialismo, razzismo e occupazione di terra palestinese.
Il 14 ottobre 2010, a seguito di una grande manifestazione fuori da un'aula di tribunale e all'attivazione di un network globale di sostegno e solidarietà, i militanti della campagna sanzionatoria antisionista Alima Boumedene-Thiery e Omar Slouti sono stati assolti con formula piena dalla speciosa e preposterosa accusa di "Incitamento all'odio e/o alla violenza", che era stata elevata contro di loro da militanti di organizzazioni ebraiche filoisraeliane. Adesso ben dodici militanti dovrebbero comparire davanti a un tribunale Il 29 novembre, proprio nella Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese.
Tutti gli addebiti contro questi manifestanti risultano da esposti insinceri e politicamente motivati, depositati da agenti della lobby sionista francese che, evidentemente, non trova altro modo se non questo di opporsi a una campagna il cui continuo e montante successo sta evidentemente dando molto fastidio ai sostenitori dell'Apartheid e delle mura di separazione; l'autonominatosi "Ufficio nazionale di vigilanza contro l'antisemitismo" é solo una di queste ipocrite associazioni, molto attive nello spendersi a favore degli interessi di uno stato razzista e militarista.
Per darvi un'idea della credibilità delle accuse mosse vi diciamo solo che Stéphane Hessel, un sopravvissuto ai campi di sterminio del III Reich, si é visto accusare di "antisemitismo" da questi bei tomi, che dell'Olocausto conoscono solamente i film e gli assegni di "compensazione" che a distanza di 60 anni Israele spreme ancora alla Germania; Hessel, che nel dopoguerra ha seguito una brillante carriera diplomatica e ha partecipato alla stesura della Dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo, ha accusato le organizzazioni sioniste di ricorrere a tattiche di intimidazione e minaccia che sono semplicemente criminali, in natura, scopo e metodologia.
La società civile palestinese é semplicemente scioccata all'idea che una simile, preclara personalità, dichiarata "Ambasciatore di Francia a vita", insignita della dignità di "Grand'ufficiale della Legion d'Onore" e della "Gran Croce al Merito", possa venire portata davanti a un tribunale in maniera tanto surrettizia e sleale per aver semplicemente esercitato i suoi basilari diritti democratici. Quest'allarmante ondata di repressione da parte di uno Stato é un allarmante segnale: l'influenza di Israele, per tramite delle proprie lobby filosioniste sparse in tutto il mondo, é forse tanto grande da piegare persino i principi democratici di una delle più antiche e prestigiose repubbliche del pianeta?
La campagna BDS, fin dal suo lancio, ha esplicitamente mobilitato i suoi simpatizzanti e seguaci CONTRO ogni forma di discriminazione e razzismo, non solo l'Apartheid israeliano delle mura, delle colonie illegali e delle punizioni collettive fatte di assedi e "pogrom" militari, ma anche contro l'antisemitismo e l'islamofobia; come dimostra la presenza nei ranghi dei dimostranti BDS di europei, arabi, africani, ebrei e asiatici.
Quel che ogni militante e attivista della campagna di boicottaggio può fare per aiutare la lotta dei compagni francesi ingiustamente inquisiti:
-Organizzare lettere, petizioni e dimostrazioni mirate alle ambasciate e ai consolati francesi per protestare la lesione e la violazione dei diritti civili basilari delle persone indagate su denuncia della lobby sionista.
-Includere nelle loro azioni e nelle lorot testimonianze il riferimento alla Giornata internazionale di Solidarietà con la Palestina, ricorrenza riconosciuta dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
-Veicolare messaggi di apprezzamento e solidarietà indirizzati a: frenchsolidarity@bdsmovement.net (indirizzo e-mail protetto dagli spambot, quindi non ci provate! ;-)
-Se possibile, raggiungere Mulhouse, nella Francia orientale, in tempo per l'udienza del 29 novembre e manifestare fuori del tribunale.
Il movimento internazionale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro l'Apartheid israeliano esprime tutto il suo apprezzamento ai manifestanti francesi che, incuranti delle ipocrite macchinazioni della lobby sionista transalpina, tengono vivi e presenti nel XXI secolo lo slogan "Liberté, Egalité, Fraternité" con la loro lotta e il loro operato, permettendo che, anziché coprirsi di polvere o ammuffire in qualche retorico monumento ufficiale quelle tre parole portino nel presente e nel futuro l'anelito di liberazione, uguaglianza, solidarietà che segnò la campana a morto per gli ultimi residui di feudalesimo e diede inizio alla Storia Contemporanea.
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