A Khartoum, capitale del Sudan sempre sotto attacco da parte della cospirazione internazionale della lobby sionista e dei suoi complici e facilitatori delle arroganti potenze occidentali, un nuovo Governo di unità nazionale ha giurato nella giornata di ieri; i rappresentanti di ben 15 forze politiche, riconoscendo il momento di eccezionale emergenza, hanno messo da parte differenze e divergenze accordandosi su una piattaforma di stretto interesse comune, per far fronte agli attacchi esterni e rafforzare i legami diplomatici, commerciali e militari necessari per preservare libertà e indipendenza della nazione e assorbire le conseguenze del 'vulnus' inflitto con lo smembramento del Sudan meridionale, messo in mano a fantocci di Tel Aviv e di Washington che non riescono nemmeno a mantenere ciò che é stato affidato loro senza farlo sprofondare nella corruzione, nell'arbitrio e nell'instabilità.
"Dopo l'iniqua secessione che abbiamo subito, serviva un nuovo Governo con un nuovo mandato, perché difendesse l'indipendenza e l'autonomia della nostra patria", ha dichiarato il Ministro dell'Informazione Abdullah Ali Masar. "Nonostante le offerte di cooperazione inviate a Giuba, il Sud Sudan si é mostrato incredibilmente ostile e negativo verso di esse". Ma non deve affatto stupire, visto che il Sud Sudan, nei piani dello Stato Maggiore sionista che risalgono agli anni '50, deve servire come base di aggressione e destabilizzazione verso l'intera area araba e soprattutto verso l'Egitto.
Nonostante l'enorme ricchezza petrolifera di cui dispone (risultato dell'iniqua partizione tutta mirata a favore del crudele dittatore Salva Kiir e a danno di Khartoum) il Sud Sudan é uno degli stati più sottosviluppati d'Africa, dove un bambino ogni sette muore prima di aver compiuto cinque anni, per banalissime affezioni come dirarrea, morbillo e simili.
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