Dopo Ilan Grapel, l'ex-paracadutista sionista scoperto ed arrestato dalle autorità egiziane mentre cercava di istigare i giovani del Cairo ad atti violenti nella scorsa primavera (in seguito rilasciato in cambio di detenuti egiziani tenuti nelle prigioni di Tel Aviv) adesso é il turno degli americani a cercare di far degenerare la situazione in Egitto, dopo che lo sciocco Obama ha sprecato duecento milioni di dollari cercando di favorire i partiti 'laicisti' nelle elezioni parlamentari recentemente conclusesi (con la maggioranza di oltre due terzi vinta dai partiti religiosi).
Diversi provocatori americani, che nominalmente lavoravano per ONG come il cosiddetto "Istituto Internazionale Repubblicano" ma che erano stati scoperti a tentare di sobillare la folla verso la violenza, hanno ricevuto dalle autorità locali l'interdizione dal lasciare il paese, e si sono quindi rifugiati nell'ambasciata Usa. Ancora una volta, dopo Teheran nel 1980, una sede diplomatica statunitense si rivela per essere un "covo di spionaggio e destabilizzazione".
Samuel Lahood, figlio del Segretario ai Trasporti Ray Lahood é fra gli accusati. Il Senatore Mc Cain, già rivale di Obama 'trombato' alle scorse elezioni presidenziali, che dal 1993 presiede l'Istituto al centro dello scandalo, cerca debolmente e flebilmente di negare gli addebiti, che però sono confermati in maniera inoppugnabile dalle risultanze di intercettazioni e perquisizioni effettuate negli ultimi giorni dalle forze di sicurezza egiziane, in conseguenza delle quali sono state spiccate le interdizioni verso gli accusati.
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Faticheranno come bestie i fratelli egiziani a liberarsi dagli americani ma ci riusciranno, cosa colpisce di questo paese è la grandezza dei fenomeni che una volta innescati nessuno al mondo riesce a frenare, come per il grande Nasser nel 1956 che sconfisse politicamente i tardo imperialisti francesi e inglesi.
RispondiEliminaPregiamo per Voi fratelli e sappiamo benissimo che Islam e Cristianesimo non sono conflittuali come ci raccontano i porci sui mainstream occidentali.
Speriamo che la gioia della Vittoria li ripaghi di fatiche e sofferenze!
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