Nel mondo arabo, lo sappiamo ormai da tempo, venire presi a colpi di scarpa é una delle manifestazioni di disistima più grandi che si possano ricevere, del resto, se i musulmani si tolgono le scarpe prima di entrare in moschea é chiaro che considerino quell'accessorio, costantemente a contatto col suolo, come intrinsecamente 'impuro'. Tutti ricordiamo quando l'Ex-presidente Usa Bush Jr. durante una conferenza stampa dovette schivare ben due scarpe lanciategli nel dicembre 2008 da un giornalista irakeno (che prontamente divenne un eroe nazionale); adesso una notizia proveniente da Petah Tiqva, sobborgo di Tel Aviv, ci informa che il lancio del footwear contro personalità sgradite sembra avere iniziato a fare breccia anche nella società israeliana.
E' stata infatti Sara Netanyahu, moglie del Primo Ministro in carica, che, mentre si trovava impegnata a fare shopping in un locale centro commerciale, si é vista lanciare una scarpa da una donna di trentasei anni. Il dettaglio di guardie del corpo della 'First Lady' non é riuscito non solo a intercettare il proiettile (che é quello che i 'gorilla' sarebbero pagati per fare, anche quando non si tratti di pallottole) ma nemmeno a impedire che l'attaccante colmasse il gap con il suo bersaglio e rincarasse la dose sputando al suo indirizzo.
Molti leader mediorientali ultimamente sono stati "presi a scarpate", alcuni metaforicamente, altri meno...
Non abbiamo dettagli sul fatto se la scarpa o lo sputo abbiano raggiunto Lady Netanyahu, finora nota alle cronache per il pessimo modo in cui trattava il personale di servizio; comunque risulta che a quel punto le bodyguard si siano date una svegliata e abbiano bloccato la donna lancia scarpe fino all'arrivo di una pattuglia di polizia, che la ha presa in consegna e la ha portata a una vicina caserma. L'identità della donna e le motivazioni del gesto non sono ancora note.
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