Ma i soldati del Presidente Assad hanno presto fatto pagare il fio dei loro crimini ai qaedisti stranieri, affrontandoli a Bab e ad Al-Bazeh e distruggendo le loro forze, arrivando a prendere possesso di due depositi di armi e a distruggere un centro di comando e comunicazione terroristico, uccidendo nel processo tutti i capi in esso presenti, che verranno in seguito riconosciuti e identificati dagli specialisti del Ministero della Sicurezza.
Altri scontri sono stati riportati attorno alla capitale Damasco e attorno alla città di Homs; anche in questo caso i terroristi sono stati costretti ad abbandonare i loro rifugi e diverse dozzine di essi sono stati uccisi o feriti e quindi catturati. Nei loro 'covi' gli uomini dell'Esercito hanno trovato persino equipaggiamenti medici che erano stati rubati a cliniche e strutture pubbliche durante saccheggi compiuti col favore del caos causato dai loro raid e attentati.
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