Secondo quanto rivelato da un alto ufficiale del Ministero della Difesa siriano Ali Mamlouk nel corso del suo viaggio a Beirut la scorsa settimana avrebbe incontrato il suo mologo, il capo dell'Intelligence egiziana, insieme ad alcuni esponenti della sicurezza militare russa.
Il meeting sarebbe servito, dopo i positivi segnali ricevuti direttamente dal Presidente Al-Sisi, a dare il "la" alla ripresa della cooperazione militare e di sicurezza tra Il Cairo e Damasco, dopo il tracollo nei rapporti bilaterali dovuti alla breve e travagliata 'presidenza' dell'ikhwanita Mohammed Morsi.
Secondo quanto filtrato le due parti si sarebbero scambiate informazioni sensibili con l'accordo di continuare a tenersi l'un l'altra al corrente degli sviluppi delle proprie, parallele, lotte contro l'ISIS e altre sigle della sedizione takfira e wahabita.
Inoltre sembra che l'Egitto abbia acconsentito ad aprire il proprio spazio aereo a velivoli russi, qualora questo passo possa facilitare l'intervento di Mosca a sostegno dell'alleato siriano e avvicinare ulteriormente il Cremlino al Governo dell'Ex-generale Abdel Fatah al-Sisi.
non capisco la necessità dei russi di passare dall'Egitto per andare in Siria!Comunque Russi ed egiziani hanno sempre avuto un buon rapporto ( ricordate la diga di Assuan sul Nilo ed il recente impegno per una nuova centrale nucleare in Egitto. Gli egiziani hanno i loro problemi con i terroristi nel Sinai quindi sono certamente interessati ad interagire con i siriani per eliminarli!
RispondiEliminaNon é che 'debbano passare' per l'Egitto per le loro missioni in Siria, ma magari possono far stazionare in Egitto dei velivoli per altre necessità, fa tutto parte del 'ritorno' della Russia nell'importantissimo paese del Nordafrica, dopo il voltafaccia al limite del tradimento compiuto da Sadat a metà anni '70.
EliminaSu sadat ho trovato questo di Israel Shamir , può essere interessante .
RispondiEliminahttps://piazzadcara.wordpress.com/2013/02/23/what-really-happened-in-the-yom-kippur-war/